Bernardo Andolini
Quando gli ordini arrivavano dal padre o peggio ancora dal nonno c era poco da stare a lamentarsi o fare troppe domande.
La famiglia Andolini era arrivata dove era arrivata grazie ad una fitta rete di favori fatti , misti ad una buona dose di minacce e non avrebbe certo fatto eccezione questa volta, considerata la ghiotta occasione che gli si era presentata.
La prima cosa che gli era stata insegnata era che si otteneva di piu' con una parola buona ed una spada in pugno che soltanto con una parola buona ed il giovane Bernardo quella lezione l aveva appresa molto bene al punto che presto furono costretti ad affibiargli un "buon amico" cosi da tenerlo sott occhio e frenarne gli eccessi di entusiasmo all abbisogna.
E dopo un primo periodo passato ad annusarsi ed abbaiarsi a vicenda alla fine Kurt era diventato la cosa che piu' si avvicinava ad un buon amico.
Piu' volte quel bestione l aveva tirato fuori dai guai non risparmindogli poi sonori ceffoni quando si rendeva conto che i guai erano dovutia alla sua voglia di strafare, ma altrettante volte insieme avevano portato a termine buoni lavori riuscendo ad allargare l influenza della famiglia in citta'.
La taverna che gli era stata indicata come luogo dell incontro era la classica topaia di periferia, il primo posto dove una guardia non corrotta andrebbe a mettere il naso...se solo esistessero ancora guardie non corrotte.
Il giovane tileano vi entro' con la solita faccia da sbruffone che contraddistingue chi ha troppe poche primavere sulle spalle e troppi pollici spezzati sulla coscienza, con l andatura altezzosa tipica del padrone di casa raggiunse il tavolo che gli era stato indicato come quello riservato a quell incontro.