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Pentolino

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Pentolino

  1. Grugno - Nano metronotte
  2. Mozgov - Non e' morto cio' che in eterno puo' attendere... - Nella casa
  3. Mozgov La testa caprina del gor si sposto' leggermente verso la stretta finestra sbirciando velocemente all interno. Il poco spazio a disposizione rendeva difficile una corretta valutazione del luogo. La stanza pareva spoglia ed al suo interno un misterioso figuro incappucciato trafficava con quello che sembrava essere un coltellaccio. Cosa stesse facendo con quella rozza arma era impossibile capirlo, di sicuro era cio' che produceva quello strano riumore cadenzato. Non aveva senso attendere oltre, lentamente si avvicino' alla porta arma in pugno e saggio' il saliscendi per capire se fosse chiusa. @ Narratore
  4. Grugno Lasciata la radura il gruppo si mosse alla ricerca di un nuovo riparo dove poter passare la notte. La fitta vegetazione e la scarsa conoscenza del luogo resero la ricerca piuttosto difficoltosa. Alla fine decisero di accamparsi ai piedi di un grosso albero dal tronco cavo e dai rami secchi e nodosi come le gambe di una vecchia. La posizione era difficilmente difendibile e un eventuale aggressore avrebbe potuto avvicinarsi indisturbato fino a quasi poterli toccare ma decisero che era meglio correre il rischio piuttosto che passare una notte insonne accampati in quella radura. "Hans stessi turni di ieri notte. Questo luogo e' una trappola dal punto di vista difensivo quindi occhi ed orecchie aperti. Lasciamo il fuoco acceso, qualunque cosa abiti in questa foresta sono cerot che sa gia' da tempo della nostra presenza quindi tanto vale trarre vantaggio dalla luce del fuici di bivacco"
  5. Mozgov Silenzioso come un predatore notturno il Gor si avvicibo' alla strana abitazione. Chipoteva voler vivere in un luogo del genere, infestato da pelleverde? Man mano che la distanza tra lui ed il capanno inizio' a ridursi dei rumori ritmici arrivarono alle sue orecchie...che si trattasse di una forgia? Tutto questo non aveva senso, frustrato accelero' il passo cercando di raggiungere una finestra dove poter osservare cosa stesse succedendo all interno della baracca. @ Narratore
  6. Luthor L arrivo nella piccola cittadina fece calare di colpo un senso di fatica, come se tutte le disavventure dei giorni passati improvvisamente avessero chiesto il conto. Una strana atmosfera di silenzio aveva regnato durante tutto il viaggio, appena messo piede sul molo la giovane sacerdotessa decise di allontanarsi per godere di alcuni istanti di solitudine. L arrivo in quella citta' sembrava essere un segno del destino, dopo quello che i due giovani avevano detto riguardo le condizioni del futuro erede al trono dell impero, l idea di andare ad investigare non lo aveva mai abbandonato. "Mi allontano anch io, qualora abbiate bisogno di me mi troverete al tempio di Sigmar" disse con tono piatto
  7. Grugno Alla vista delle ossa il piccolo Knocken si dimostro' il piu' saggio e intelligente del gruppo. Il ragazzzino seppur impaurito tenne testa alle continue e noiose lezioni che lo scriba tentava di impartire. Il nano sputo' a terra per scacciare la malasorte, il senso di disagio provato nel veder profanata la tomba aumento' quando si rese conto che li sotto vi erano i resti di un seguace del dio della cometa. Grugno non credeva ai fantasmi, se fossero esistiti, probilmente avrebbe avuto schiere di facce pallide e catene tintinnanti ai piedi del letto considerando tutte le persone che aveva ammazzato in vita sua ma una cosa era certa, quella foresta metteva i brividi anche and un figlio di puxxana come lui. Le parole di Hans lo scossero "Si ma andiamocene da questo posto, il piccoletto ha ragione, alleati o nemici che fossero non bisogna rompere le paxxe ai defunti ma portare rispetto e stare qui a scavare come cani randagi in cerca di un osso non mi piace per cui vedete di darvi una mossa" disse esternando il disagio alla sua rozza maniera
  8. Grimgor Raccolse uno dei picconi di buona fattura, una lanterna schermata con dell olio chiodi e martello. Mise tutto nel suo nuovo zaino e si avvicino' al tunnel osservandolo e sperando che i suoi...sensi nanici.. gli fornissero qualcosa che potesse essere sfuggito a chi non era abituato a vivere nelle profondita' della terra @ narratore
  9. Mozgov Si sollevo' dopo aver studiato il terreno "Il Kurgan ha ragione, non siamo soli, almeno un umanoide passa di qui abitualmente ed e' stato qui di recente" Disse poi avviandosi verso la direzione mostrata dal barbaro delle steppe
  10. Mozgov Le parole del voltapelle gracchiavano nelle sue orecchie come le melodie cantate dagli orecchie a punta. Al sentirlo nominare il dio dei teschi la voglia di staccargli la testa ed usare le sue corna come boccale prese quasi il sopravvento ma il kurgan interruppe quello stupido battibecco ed il mutato chiuse chiedendo di appurare quanti esseri avessero passeggiato nei dintorni del monolite. Il Gor si chino' ed inizio' ad osservare le forme con maggiore attenzione per cercare di carpirne piu' informazioni.
  11. Mozgov I sospetti del Gor si dimostrarono sensati, qualcuno aveva da poco sostato in quella zona per poi allontanarsi. Che si trattasse dell individuo sopra la cascata? Si chino' ad osservare le tracce e nel farlo la sua voce risuono' bassa e greve "Kull...vieni qui ce' qualcosa che devi vedere!" @ narratore
  12. Grugno Il gruppo, sopratutto i piu' giovani, iniziava ad innervosirsi. La sensazione di oppressione che arrivava dalla foresta toglieva il respiro ed annebbiava la mente. Il nano cerco' lo sguardo della guida scuotendo lievemente il capo, chiedere cosa fare in quel momento era solo deleterio, avrebbe dovuto mostrarsi in pieno comando e sicuro di se stesso. "Coraggio Hans dopo tutti gli anni passati a raccogliere margherite nei boschi ora hai bisogno del parere di un branco di pisciasotto e di un nano ubriacone? mostraci la maledetta strada da fare ed andiamo avanti"
  13. Grimgor Dopo tanta fatica e sangue sparso finalmente arrivarono in una stanza il cui contenuto avrebbe potuto cambiare le sorti della loro spedizione. "Finalmente nessun pelleverde a cui dover spaccare la testa. Il materiale stoccato in questo magazzino sembra in buone condizioni, vi consiglio di approfittarne, fin quando non troveremo il nostro equipaggiamento potrebbe essere cio' che di meglio si possa avere a disposizione" disse raccogliendo uno degli zaini dalla parete ed avvicinandosi ai picconi
  14. Grugno Cammino' gran parte del giorno senza perdere tempo in vuoti commenti. La foresta via via si faceva sempre piu' fitta stringendosi intorno a lui come un cappio sul collo di un condannato a morte. Persino per un anima dannata come la sua quella sensazione era sgradevole, gocce di sudore freddo gli colavano lungo la schiena bagnandogli le vesti e l idea di allontanarsi dal fiume per addentrarsi in quel groviglio di rami e radici peggioro' notevolmente il suo umore. Giunto alla radura si tolse di dosso il carico che era costretto a portare per colpa dei piscialetto che si era ritrovato a da ccompagnare in quella scampagnata. Si massaggio' il collo cercando di rilassare un po la tensione accumulata poi imbracciata l ascia fece un gesto d intesa alla guida. 'Qui ci penso io tu vedi di non romperti il collo cadendo da un albero...mi faresti morire di crepacuore"
  15. Movgov L ira del Kurgan era palpabile, quasi amplificata dall alone di mistero e malignita' emanato dal monolite che si stagliava davanti all insolito gruppo. Il Gor capiva la rabbia del barbaro, se avessero fatto a lui uno sgarbo del genere il sangue sarebbe scorso a fiumi fino a placare la sete del dio dei teschi. Fece qualche passo in direzione dello strano oggetto senza pero' avvicinarsi troppo, diffidava della magia, una forza oscura utilizzata da individui meschini e vigliacchi, cio' che lo interessava maggiormente era il filo di fumo. @ Narratore
  16. Grimgor La ragazza dei cavalli si mise in testa al gruppo. Giunta davanti ad uno spesso tendaggio sporco e rotto in piu' [unti si fermo' aspettando che i due elfi utilizzassero i loro sensi affinati per individuare eventuali ostili dall altro lato. L espressione di sorpresa sul volto di Ambaron parlo' da sola. Un individuo la cui aspettativa di vita era inlimitata non era sicuramente disposto a rinunciarvi a causa di un colpo di ascia, i nani da quel punto di vista erano molto piu' fatalisti considerato che vi erano poche armi in giro nella terra di mezzo resistenti abbastanza da rompere la testa dura di un nano. Avanzo' verso il tendaggio cercando di percepire rumori provenienti dall altro lato e scosto' leggermente il tessuto per osservare cosa ci fosse
  17. Grugno Il gruppo era ancora eccitato dall evento della sera prima. Grugno si alzo' dal giaciglio ed istintivamente inizio' a cercare qualcosa da mettere sotto i denti. Non era inmteressato alle luci misteriose, era lontane e non sembravano un minaccia ma solo una delle tante cose strane che accadevano in quei giorni bui. Sputo' a terra per scacciare la malasorte, l halfling continuava a parlare di uomini bestia come se ci andasse a bere insieme tutte le sere in taverna e per come la vedeva lui piu' si nominava una cosa piu' c era la possibilita' che questa si presentasse.
  18. Mozgov Velocemente cerco' di raggiungere l altra sponda del torrente. Se era lo scontro che stava cercando ebbene avrebbe trovato pane per i suoi denti. Attese l evolversi degli eventi per capire se la sfida lanciata dal Kurgan fosse stata accettata - Narratore
  19. Luthor Ascolto' le parole del marriemburghese. Jacob era un uomo di mondo, una canaglia abituata a sopravvivere in um mondo di canaglie ma su una cosa aveva ragione, non li aveva mai traditi arrivando persino a rischiare la sua vita per il bene comune. " Mia ha ragione, gli dei ci ricompensano in modi diversi ed e' giusto che benificiate di questo dono che vi siete guadagnati col sangue ed il sudore, anch io come lei propongo di continuare ad investire . Girare con troppa moneta ci rallenterebbe e basta oltre che esporci a rischi inutili, se non vi fidate di Jacob..." disse sorridendo "fidatevi almeno di questo prete rompiscatole che non mentirebbe mai ai suoi barbari compagni di viaggio" guardo' i suoi amici negli occhi alcuni istanti "Decidiamo in fretta, abbiamo problemi ben piu' seri di cui occuparci"
  20. Grugno Fini' il suo pasto in silenzio seduto accanto al fuoco. Aveva la schiena ancora intorpidita dalla camminata delle ore precedenti ma non protesto' alla richiesta di Hans riguardo i turni di guardia nonostante non approvasse a pieno la composizione dei gruppi. Sebbene fossero ancora abbastanza vicini alle zone abitate, i boschi dell impero continuavano ad essere un ricettacolo di banditi e bestie pericolose. "Mi sembra una buona idea, inizieremo io e Magnus voi andate pure a dormire. Vi svegliero' io con un dolcissimo calcio nel culo qualora la situazione dovesse precipitare mastro Halfling...il morso di un uomo bestia vi sembrera' un bacio a confronto"
  21. Mozgov Spronato dalle parole del mutante il gruppo si mosse raggiungendo il punto dove il torrente offriva una possibilita' di guado. Kull non perse tempo e sceso da cavallo inizio' ad attraversare il corso d acqua utilizzando il giavellotto per saggiarne il letto. Poco di stante, lo sciamano fece la stessa cosa sostenendosi nella traversata al bastone che utilizzava per richiamare a se i poteri oscuri. Il Gor attese che i due fossero ad una distanza tale da evitare che se qualcuno fosse rimasto travolto dalla forza delle acque potesse trascinare con se anche gli altri. Quando ci fu abbastanza spazio diede un ultima occhiata al limitare del bosco per controllare che i pelleverde non stessero tramando qualcosa e poi inizio' anche lui la traversata. - Narratore
  22. Grugno Finirono di sistemare il campo e dopo qualche minuto anche il gruppo che era andato a fare la legna si ripresento' al bivacco. Il piccolo Halfling diede prova di grande inventiva e spirito di adattamento presentandosi con due giovani lepri attaccate alla cintura. Probabilmente non sarebbero servite a saziare l intera compagnia ma un bel fuoco e l odore di carne allo spiedo avrebbe alzato il morale ed in alcune situazioni il morale alto poteva contare quasi quanto una buona lama affilata. "Ottimo lavoro piccoletto...ottimo lavoro" Sottolineo' alle parole di Hans
  23. Grugno La starda che conduceva verso il sentiero dei taglialegna era dritta e ben mantenuta ma nonostante cio' percorrerla fu tutt altro che agevole. Appesantito dalla grande quantita' di equipaggiamento sulle sue spalle, il nano trotterellava in coda al gruppo sbuffando e borbottando nella sua lingua gutturale. Un passo dietro l altro, le tozze e corte gambe avanzavano lentamente cercando di mantenere una distanza tale da poter intervenire in caso di pericolo ma lo sforzo' profuso inzio' presto ad imperlare di sudore la sua fronte. La fresca giornata primaverile attenuo' leggermente la fatica di quella lunga camminata, verso sera giunsero li dove il sentiero dei taglialegna, con il suo bagaglio di mito e leggenda, si inoltrava nel fitto del bosco. La loro guida non perse tempo in inutili dibattiti e schietto e diretto come un sergente con le sue reclute inizio' ad abbaiare ordini. Grugno lascio' cadere il pesante fardello che aveva sulle spalle stiracchiandosi la schiena. Estrassse la fiasca dallo zaino bevve un sorso di liquore rispondendo poi col suo solito burbero sarcasmo "Ed io che pensavo che la rompipalle fosse mia moglie..." per poi passare la fiasca ad Hans
  24. Grugno Terminate le preparazioni il gruppo si mise in strada. Un timido sole iniziava a spuntare da dietro le montagne illuminando le terre dell enclave di una tenue luce gialla. Hans si dimostro' padrone della situazione, scelse il percorso che riteneva piu' efficace sensa stare a chiedere troppi pareri. Stando al suo giudizio la strada fino al sentiero dei taglialegna sarebbe stata tranquilla ma in quei tempi oscuri il concetto di tranquillita' era tenue come la luce che al momento illuminava il sentiero. Sebbene fosse carico l equipaggiamento non lo inbombrava piu' del dovuto, la prima parte della camminata si sarebbe rivelata abbastanza piacevole nonostante il continuo ed allegreo chiacchiericcio dell Halfling costantemente in sottofondo. "Chiudo io la fila Hans, tu guida queste paperelle, io mi preoccupero' che non si attardino lungo la strada" rise
  25. Mozgov Il petto del Gor si gonfiava ritmicamente, l eccitazione della battaglia non si era ancora sopita. Incorcio' lo sguardo del Kurgan, l unico che insieme al suo fratello di sangue poteva coprendere la sua brama e frustrazione. Lo sciamano belava come una pecora tra i lupi smanioso di allontanarsi dal campo di battaglia il piu' prima possibile ma Mozgov conosceva bene le tattiche dei pelleverde, alla prima occasione gli avrebbero tagliato la gola nel sonno, tanto valeva quindi appoggiare il mutato e cercare di capire le intenzioni di quel gruppo. Fece un segno d intesa ai due kurgan e si sposto' a protezione del fianco sinistro del seguace del dio del mutamento
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