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Pentolino

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Pentolino

  1. Luthor Rivolse al grosso guerriero un sorriso compiaciuto "Mi fa piacere che la pensi come me. Abbiamo un cadavere, abiti ed oggetti cerimoniali ed un cerchio evocativo. Abbiamo prove sufficenti per dimostrare la nostra innocenza. Aspettero' qui i watchmen e mostrero' e raccontero' loro cosa abbiamo visto e combattuto. Smithofen, ammesso che sia ancora vivo, non abbiamo idea di dove sia stato portato ne da chi sia stato prelevato"
  2. @Elis , @Landar tutto ok? dai cerchiamo di sbloccare questa situazione ed andare avanti
  3. Luthor L iniziato si sveglio' da quello strano sogno ritrovandosi davanti il viso preoccupato di Mia e Jacob. Era ferito e dolorante ma cerco' di sorridere per alleviare i timori dei due compagni. Sollevandosi da tera si guardo' intorno grato di essere ancora vivo "Siamo vincitori...abbiamo estirpato il male da questa citta', e' stato un piacere ed un onore combattere al vostro fianco amici miei." disse mentre si avvicinava al portone del magazzino. La citta' sembrava proseguire la sua vita, del tutto ignara di cio' che era appena succeso. "Ora non ci resta che ripulire la nostra reputazione dai delitti che ci sono stati addossati, non ho intenzione di andarmene come un assassino. Immagino che molti di voi non saranno daccordo su questa scelta e posso capirlo, qualora ve ne andiate, vi prego solo di dirmi dove siete diretti cosi che possa raggiungervi non appena avro' sistemato le cose. Qualora non dovessimo piu' rivederci sappiate che avrete per sempre la mia stima e la mia amicizia." disse guardando ognuno di loro negli occhi
  4. Gustav Si avvicino' alla belva sicuro di se come se stesse andando alla sua festa, la lama della spada roteava minacciosa. Il licantropo ormai allo stremo delle forze cerco' un ultimo disperato assalto ma le fauci si chiusero nuovamente sull acciaio dello scudo. Con un ultimo sforzo il guerriero sposto' di lato il suo avversario e calo' la lama sul suo collo decapitandolo. Un guaito ed una pozza di sangue nero che lentamente si allargava sul pavimento furono le ultime immagini che ricordo' di quello scontro. Era vincitore ma vi erano ancora troppi ostacoli tra lui e la sua gloria in quella stanza. In un angolo, un ragazzino gracile farfugliava parole strane, sostenendosi ad un bastone. Per un attimo considero' di porre fine a quella inutile vita, gli sarebbe bastato un fendente per spedire quel ragazzino all inferno ma non ne avrebbe tratto alcun piacere e la sua fame sarebbe rimasta insoddisfatta. Piu' in la un nano combatteva contro una figura nera. Goffo e sgraziato colpiva con la sua ascia cercando di abbattere il suo avversario ma senza in realta' procurargli alcun danno. Aveva gia' affrontato esseri del genere in battaglia, maghi...infidi e bastardi come solo il peggiore dei vigliacchi sapeva essere si nascondevano dietro la loro immagine di vecchi ciondolanti per poi scatenare tutto il loro potere. Il nano non sarebbe mai riuscito ad avere la meglio su di lui, no, quel lavoro toccava a lui. Si avvicino' ai due a grandi passi, con un colpo di scudo scosto' il nano e si avvento' sul nero figuro
  5. Gustav lo scudo rispose all invocazione del guerriero. Filamenti purpurei iniziarono ad irradiarsi lungo le braccia di Gustav fino alla testa. Le immagini di morte e campi di battaglia si fecero piu' vivide, era tutto li, davanti a lui, e nessuno avrebbe potuto sottrargli la sua gloria. La belva, tratta in inganno da quel momento di stallo si lancio' all attacco con tutta la sua furia, Gustav sorrise malefico, la spada roteo' con una velocita' mai vista prima intercettando e trancindo la mano artigliata di Azraghol il quale ringhio' di dolore e cadde a terra tenendosi l arto mozzato. La belva aveva paura, poteva sentirlo, con lo stesso sorriso diabolico stampato sul viso e roteando la spada si avvicino' al suo avversario pronto a sferrare il solpo finale. @ narratore
  6. Ciao Andrea, come anticipato mi candido per questa sostituzione. Non l ho mai giocato come archetipo ma penso di poterti dare un buon fixer
  7. Luthor man mano che il tempo passava la creatura sembrava sempre piu' forte, come se si stesse nutrendo del male stesso che sprigionava. Con un movimento improvviso Gudrod si disingaggio' da demone cercando di cogliere di sorpresa il mago ma di fatto dando le spalle alla terribile minaccia. L essere approfitto' di quella disattenzione, un lungo dito artigliato fendette l aria andando a tranciare maglia di ferro, cuoio e muscoli del grosso nordico all altezza delle spalle. Subito dopo, altrettanto velocemente, porto' un secondo attacco rivolto al giovane iniziato. L artiglio si insinuo' tra le difese di Luthor andandosi a conficcare nel fianco , affondando nella carne fino ad uscire dall altro lato. Una morsa di dolore tolse il respito alll iniziato, la cui bocca si riempi' del sapore metallico del sangue. Il demone sembro' percepire la sua sofferenza, con un ghigno diabolico sul viso, giro' il dito artigliato nella ferita pronto a godere degli ultimi istanti di vita della sua vittima. Luthor era paralizzato dal dolore, senti le forze venirgli meno, gli occhi si riempirono di lacrime fino ad offuscargli la vista ma non per il dolore o per la paura di morire ma per la vergogna di aver fallito nella sua missione e deluso il suo dio. Con le ultime forze rimastegli , quelle forze date non piu' dal corpo ma solo dalla rabbia e dalla disperazione, sollevo' il martello e lo calo' sul volto di quell abominio. Gideon, che ormai attendeva solo di veder morire l iniziato, ricevette il colpo in tutta la sua forza. Un rumore secco di ossa frantumate ed il volto e le braccia di Luthor furono investiti da un fiotto di sangue e fluidi corporei, poi tutto fu buio. @ Narratore - visione
  8. Io vivo negli stati uniti ed ho visto gia' le prime puntate. Non staro' qui a spoilerare i contenuti ma lo trovo un lavoro veramente brutto, approssimativo e con un cast completamente toppato.
  9. Gustav Lo scontro proseguiva furioso, la belva era una selva di zanne ed artigli, rabbiosa si scagliava su Jotunn e Gustav cercando il varco giusto nelle loro difese e farli a pezzi. Sebbene i due guerrieri fossero stati temprati da mille scontri, piu' volte gli artigli lacerarono le loro carni aprendo tagli sanguinanti. Nell impeto della sua furia la belva perse l equilibrio e rovino' a terra, Gustav, rapido come un predatore notturno, spinse la lama verso il basso inchiodando di fatto la zampa del mostro a terra. Fu mentre la belva si dibatteva, mordendo e ruggendo per liberarsi da quella posizione, che dall ombra usci' un nuovo avversario, un umanoide vestito di nero fece partire un fulmine che centro' in pieno il giovane mago sbalzandolo quasi a terra. Frustrato da quell ennesima minaccia la rabbia di Gustav era quasi incontenibile, fu in quel momento che una voce di donna si fece largo nella sua mente. Le parole risuonarono dentro di lui languide e lascive come gli inviti di una prostituta. Nella mente del guerriero si formarono immagini di battaglie vinte,nemici abbattuti, donne possedute e regni conquistati. L unica cosa che ricordo' di quei momenti fu la sua voce roca pronunciare quelle due fatidiche parole 'Lo voglio"
  10. Luthor Lo scontro era nel vivo, i contendenti si scambiavano colpi senza piu' nessun tipo di logica o tattica ma con solo la cieca determinazione di eliminare il proprio avversario prima possibile. Luthor, guidato dal fervore che il suo credo gli aveva instillato in anni di indottrinamento, si lancio' di nuovo sul demone @ Narratore
  11. Gustav I nano , coperto di sangue e ferito in piu' punti, sbuffava ed imprecava in direzione della belva. Gustav sempre piu' preso dall eccitazione della battaglia, si preparo' ad un nuovo affondo. La belva, ingaggiata su piu' fronti, sembrava ora piu' guardinga cerco' quindi di sbilanciare le sue difese fintando da un lato e facendo poi guizzare la lama sull altro @ narratore
  12. Luthor nessuno scontro affrontato fin ora li avrebbe mai potuto preparare a cio' che stavano vivendo. La creatura che poco prima era chiamata Gideon era ora un essere fatto della stessa essenza del male. Come avrebbe potuto lui, un inziato, un uomo con i suoi limiti e le sue paure, affrontare un tale orrore? Fu quando la disperazione aveva quasi preso il sopravvento che una sensazione di calore lo avvolse, dun tratto si senti protetto e rincuorato, pronto ad affrontare il suo destino quale che fosse. Si guardo' le mani, il suo martello, un arma rozza e comune, appariva ora perfetto e meraviglioso, risplendente della luce dorata emanata da una cometa a due code che sembrava incisa sul maglio di acciaio. Rinvigorito nel corpo e nell animo alzo' l arma e si scaglio' contro il demone "Ascolta la sua voce e temi la sua ira!" @ narratore
  13. Gustav La belva schiumava rabbiosa facendoi scattare le fauci ad ogni minimo movimento. Gustav, grazie alla collaborazione di Jotunn, riusci a completare l incantamento della sua lama. Era pronto ed ansioso di tornare in prima linea. Rapido fiancheggio' la belva che era impegnata a combattere con il nano e cerco' di infilzarla sul fianco.
  14. Gustav La prova di forza con la bestia lo eccito' al punto che dovette fare ricorso a tutta la sua volonta' per spostarsi e lasciare il passo a Jotunn. Era talmente inebriato dallo scontro che non senti nemmeno il dolore provocato dallo squarcio che il mostro gli aveva lasciato sulla spalla. Sangue caldo colava lungo il braccio inzuppandogli le vesti, quasi fosse sotto l effetto di una sbornia raggiunse Denser e gli porse la lama della sua spada. "Coraggio fai in fretta, ho un conto in sospeso che devo saldare"
  15. Gustav Il guerriero si frappose tra il mostro e i due compagni, non sapeva cosa avessero intenzione di fare ma avrebbe tenuto lontano quella belva ad ogni costo @ Narratore
  16. Luthor Di nuovo quella sensazione di inquietudine, l uomo chiamato Gideon cantileno' parole oscure e fece partire dalle dita della mano una luce malsana che colpi' l iniziato in pieno viso. Immagini nefaste di morte e mutazione riempirono la mente di Luthor ferendolo e sconvolgendolo piu' di quanto potesse fare un qualsiasi colpo di spada. La forza di volonta' dell iniziato vinse l istinto di gettarsi a terra rotolandosi nella disperazione. Gli occhi si riempirono di lacrime mentre percorreva gli ultimi passi che lo separava dalla causa di quelle visioni, calo' il martello ma il colpo seppur potente non fu in grado di abbattere quell abominio. Pallido in viso e madido di sudore cerco' di mantenere il controllo di se e colpi' di nuovo @ narratore
  17. Luthor L iniziato ascolto' le minacce dei due uomini apparsi dal nulla. Sebbene l uomo in nero gli incutesse un timore che non riusci a giustificare fino in fondo, si fece forza ed accetto' il suo destino. "No , ma e' invocando il suo nome che troveremo il coraggio di schiacciare il male ed i suoi emissari" seguendo la carica del nordico, Luthor si lancio' contro l uomo in nero, pronto ad abbattere il martello sul suo avversario con tutta la forza che aveva in corpo @ Narratore
  18. Gustav Il guerriero era eccitato, qualunque cosa stesse per uscire da quel circolo avrebbe scatenato uno scontro memorabile, degno di essere scritto su libri e canzoni e lui era li in prima linea, pronto a scrivere il suo nome su quei testi a lettere di fuoco. Nessuno gli avrebbe portato via la sua gloria, ne Jotunn con i suoi ordini ne Denser con la sua inettitudine, era pronto, pronto ed arrabbiato. Fece un passo avanti e bilancio' il peso in modo da poter sferrare un colpo non appena il suo avversario si fosse manifestato. @ Tutti
  19. Luthor di nuovo quella sensazione di inquietudine, una folata di aria gelida alle sue spalle gli gelo' il sudore sul collo. L iniziato si volto' con la strana sensazione di essere osservato ed ecco due figure inquietanti uscire dall ombra. Teugen emanava un' aura di malvagita' tale da rendere tutto il gruppo inquieto, fatta eccezione di Alrik che si dimostro' spavaldo come suo solito "Il tuo folle piano finisce qui Teugen, rinuncia alla tua sete di potere, rinuncia al voler liberare questa piaga sulla terra, collabora con il tribunale Sigmarita e ti prometto un processo equo. I cacciatori di streghe di Altdorf sono al corrente di tutto, se anche noi morissimo qui oggi, sarai comunque braccato per il resto dei tuoi giorni. Il tuo nome e' dannato e perduto per sempre Teugen, rimetti quantomeno la tua anima a Sigmar e redimiti." disse in tono solenne
  20. Gustav Qualunque cosa fosse apparsa da quel circolo non avrebbe avuto vita facile, erano stanchi e frustrati e si sarebbero battuti fino all ultimo. Impugnati spada e scudo si ando' a posizionare accanto al nano. "Ed io che pensavo di morire a 100 anni tra le cosce di un elfa in calore...mi tocchera' crepare al fianco di un nano brutto ceffo" disse con un sorriso beffardo
  21. Luthor L espediente sembrava aver avuto successo, almeno per il momento. Dopo una prima spinta le persone all esterno sembrarono sorprese ed iniziarono a parlottare tra di loro, con un po di fortuna si sarebbero stancate presto di aspettare e se ne sarebbero andate. Luthor prese il coperchio di una cassa e lo fece scivolare sotto la soglia cosi da creare maggiore resistenza dopodiche' si mise di fianco ai due nordici e premendo la spalla sulle casse si preparo' a resistere ad eventuali tentativi di sfondare la barricata
  22. Luthor l iniziato osservava la scena ed i suoi compagni con sguardo assente. Ancora sotto l effetto dell eccitazione della battaglia, le parole gli giungevano lontane, quasi ovattate, tutto intorno a lui sembrava scorrere a rallentatore. Raccolse gli effetti personali di Steinhager, aveva bisogno di prove, e prese la parola. "Non riuscirete a bruciare tutto cosi in fretta come sperate con solo due lumini ad olio, non ce' paglia e le travi di legno sono spesse e stagionate. Sono mercanti grassi e viziati non cultisti convinti, lo dimostra il fatto che si siano presentati qui con carrozze pompose e uomini al seguito. Blocchiamo le porte con le casse, se non riisciranno ad entrare si stancheranno e se ne andranno prima possibile da questa zona malfamata." disse dirigendosi verso il gruppo di casse vicine alla porta "Facciamo in fretta e che qualcuno spenga le lanterne." @ Narratore
  23. Gustav I corridoi erano bui, l oscurita' era densa come inchiostro sembrava che nemmeno la torcia fosse in grado di perforarla. L umidita' e la puzza di muffa rendevano l aria disgustosa e malsana. Arrivati sulla soglia di quella che doveva essere una sala Jotunn si fermo' bruscamente. Tutti percepivano la stessa sensazione di disagio e pericolo. "Jotunn, ci mettiamo in due ad aprire e lasciamo Denser dietro di noi?"
  24. Quindi ricapitolando Caius: TBD Hicks: Mago Edobussy: Monaco Pentolino: Ladro o Guerriero xh87: Druido o Ranger
  25. Bene, grazie per l opportunita', sono tra un halfling ladro o un guerriero (umano o nano) , mi regolero' in base alle scelte del gruppo. A presto
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