Ariabel
I guerrieri si gettarono nella battaglia urlando, ferocemente determinati a lottare fino alla morte, loro o del nemico poco importava in quel momento, ma sarebbe stata una battaglia epica. Ariabel li seguiva lentamente, piu' trasportata dall'onda che per propria volonta'. Sapeva che tutto cio' era necessario ma in mezzo alla puzza della paura, al sangue e ai lamenti, continuava a domandarsi il perche' non avesse chiuso gli occhi a tutto questo e non se ne fosse andata via da tempo.
Fu l'ultima a raggiungere la meta. Ad un certo punto vide la strada sbarrata da tre giganti e la schiena di Seline di fronte a lei. La mezza demone stava plasmando l'energia che la circondava per scatenare un'altra dose del suo inferno, e la tensione che si andava creando era talmente intensa che l'elfa senti' addirittura l' ossigeno venirle risucchiato via dall'incanto.
Avanti non si poteva andare e, si rese conto, non sarebbe mai stata cosi' vile da indietreggiare: "stupido orgoglio" penso'.
Portatasi a distanza di sicurezza tese l'arco, pronta a scoccare non appena il fumo dell'incanto di Seline si fosse depositato.