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E' più che altro il fatto che l'altra cdp su cui riflettevo è l'Iniziato dei Sette Veli, e anche quella mi piace un botto xD. EH. Elfo con bonus a intelligenza. Questo fu il mio primo pg fatto e scelsi l'elfo PERCHE' SI. E il master alla seconda/terza sessione, dove permise al guerriero di cambiare talenti e altre cosine, non mi permise di specificare ELFO DEL FUOCO. So che ha poco senso, però dato che aveva permesso cambi... ero giovane e innocente
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In teoria non c'è scritto che è impervio solo se vi si inizia il turno? In effetti però con Acrobazia.... che sia corretto aggiungere la CD in ogni caso?
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Domandina rapida rapida: Dici "gli avversari che cominciano il loro turno in un area minacciata dal Knight considerano tutti i quadretti minacciati come terreno impervio. Il che significa velocità dimezzata e l’impossibilità di fare il passo da 1,5m!" Ma mi sorge un dubbio: I terreni impervi, non impedivano solo la carica e la corsa, e dimezzavano il movimento? Negano anche il passo di 1,5? Sul manuale mi pare è scritto tipo (vado a memoria): l terreni impervio, ostacolano il movimento. Ogni quadretto di terreno impervio conta come 2 quadretti di movimento. Un personaggio non può caricare o correre su questi terreni.
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Purtroppo sono piuttosto nuovo alla magia (sono al terzo per ora, ma mi sono letto manuali ecc) e.... ne vale la pena?
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Seconda discussione in meno di un'ora, lo so, ma scusatemi, sto perfezionando le build dei miei due attuali pg xD. Tempo fa qualcuno mi aveva suggerito, per un mago elfo generalista (con livelli nella variante mago elfo), l'Olin Gisir come CdP. Purtroppo per qualche ragione oscura D&D tools non mi carica la pagina. Allora: Dal punto di vista dell'interpretazione mi piace un mondo, ma non ricordo i privilegi xD Se qualcuno me li può rimembrare e dare consigli al riguardo, sarei grato. P.S. Si, potrei cercare su altri siti, però sono in una maledettissima casa dove il telefono non mi prende nulla
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Io avevo risposto ma non ha inviato nulla. WTF. Detto questo, al momento giro con una normale armatura in cuoio borchiato, un buckler, una spada sottile elfica, 2 metri di corda e roba standard. E un cavallo. Era una domanda stupida, sorta parlando con altra gente, e al pensare al dettaglio che in un'altra campagna a questo punto avevamo la nostra bella casetta che faceva da base operativa. E solo ora ho realizzato che la campagna in questione è iniziata da non troppo xD
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Allora: piccolo argomentino uscito oggi. La sopracitata tabella indica che per dei pg di 3° livello la ricchezza si aggira sulle 2700 monete. Allora, noi, al 3, abbiamo si e no un centinaio di mo. Il che mi inquieta. Non perché desideri girare pavoneggiandomi dei chili di oro in mio possesso, ma perché (a meno che non troviamo un po' di soldi ora) il nostro equipaggiamento potrebbe non essere adeguato... esagero io?
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1^Scena carina: il bardo di un mio amico ci prova con una png maga di una cittadina (senza informarsi sull'identità della suddetta), essa (senza nemmeno tiri o nulla) accetta di vederlo la sera nel suo negozio. Il bardo ci va e viene usato come soggetto per vari esperimenti della maga con incantesimi vari. A fine serata aveva perso perfino dei pf. E lui tuttora pensa di riprovarci. 2^ Scena bastarda: Alla faccia degli inutili mezzorchi barbari che cercano di fregare noi poveri maghi, un giorno successe la seguente cosa. Veniamo attaccati da dei worg (siamo a bassi livelli qua), guerriero e paladino a terra, ladro lontano e io e il barbaro attaccati. "Mago, stammi vicino e fammi qualcosa per proteggermi" (=castami armatura magica o mi maciullano). "Certo compagno, sono qui per questo!". Detto ciò casto levitazione e mi alzo alla massima altezza mentre 2 worg iniziano a menarlo. Successivamente mi scusai così "Se restavo vicino ero solo d'impiccio!", con la seguente reazione "..... Hai ragione. Saggio mago". Per fortuna che ci sono i barbari a prendere le mazzate <3
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Grazie a tutti! Appena giochiamo (e doveva essere oggi, ma manca uno -.-) vi farò sapere !
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Lo so ù.ù. Stanno facendo il remake, che dovrebbe proseguire pari passo con il manga (che seguo, yuk). Peccato che il manga sia fermo al.... 32 da circa mesi (?)
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dnd 3e Nuovo incantesimo: Condensatore Magico di Mallam
Aeveer ha risposto alla discussione di Drimos in House rules e progetti
Davvero carino! Devo proporlo al mio master, magari ne facciamo qualcosa -
I Nostri PG, Storie e Background
Aeveer ha risposto alla discussione di erikpiccolo in Ambientazioni e Avventure
E siccome ci sono, questo è il mio secondo pg, in una campagna ambientata in un altro mondo random inventato! (La campagna iniziava da un viaggio in nave già dal livello 3) Ilmio nome è Tyhael, e sono uno spadaccino elfo. Esatto,spadaccino. Combattente corpo a corpo. Spada contro spada, lama contro lama. Sono la prova vivente che noiElfi siamo anche guerrieri, più di qualche stupido rissoso mi hasottovalutato, e non gli è filata liscia. Non sono ancora unadulto per i miei compatrioti, ma ho viaggiato molto, e sono suquesta nave per recarmi ad ovest, dove spero di poter trovare paneper i miei denti e diventare sempre più forte. Come mai dici?Semplice, il mio sogno è diventare un Campione di CorellonLarethian, Padre degli Elfi e nostro protettore. Come mai, chiediancora? Semplice, ti racconterò la mia storia. E.. taverniere,qualcosa di fresco per la mia gola! Provengo dal nord, dalleterre degli elfi artici, terre fredde ma piene di vita, piùprecisamente da Acquagelida, un semplice villaggio immerso in una foresta perennemente bianca. Li ho passato lamia giovinezza con mia sorella Claarad, una normale vita da giovaneelfo, fino a quando, come tradizione, lasciamo la casa perfrequentare altri villaggi e vivere con altri parenti o amici perapprendere e trovare la nostra via. Visitammo molte terre e popoli,incontrammo anche altre razze, a noi sconosciute, e iniziammo adapprezzare le arti, il mondo, la musica e tutto ciò che è vita,oltre a imparare a difenderci, ovviamente. Il mondo è un postopericoloso, in particolare quando la gente ti crede un debole. Il nostro peregrinare ci portò fino alle terre piùmeridionali, dove fummo accolti da due nostri zii, un' esperta rangere arciere dei boschi e l'altro zio, un combattente. Concludemmo qua ilnostro viaggio, perché le armi si rivelarono il nostro futuro. Miasorella si dedico all'arco e alla magia, come apprendista di mia zia,e io imparai l'arte della lama di mio zio, non la brutale tecnicadegli umani e dei nani fatta di forza e grande potenza, ma divelocità e tecnica. Diventai sempre più abile a combattere con armileggere, a schivare gli attacchi nemici, a prevederli, a capire leintenzioni del mio avversario e dove il mio colpo può fare i danni peggiori. Questa mia ostenta superiorità tecnica spesso mi feceguadagnare l'appellativo di spaccone, ma ne vado tuttora fiero, perché se lo posso portare vuol dire che è così. Nonmi ritengo solo un guerriero, ma anche un appassionato di ciò che èbello. La guerra non è il mio motivo di vita, ma un modo peresprimermi e difendere me e ciò che ritengo giusto e degno, infattiassieme a mia sorella e gli altri nostri coetanei combattemmo piùvolte orchi, goblin e altre creature che minacciavano le nostreterre, diventando esperti combattenti, più che normali soldati eguardie, eravamo quasi un elitè. Rapide azioni di schermaglia,esplorazioni, assalti e agguati; così combattevamo. Tutto ciò era mischiato ai mieiamati duelli da taverna. Rimanevo ancora un idiota in effetti. I nostri addestramenti procedevano aritmo serrato, fino a un terribile giorno. Un'orda di orchi stavaassalendo le terre a est, terre di signori umani nostri amici. Erauna tribù immensa. Le nostre armate e quelle degli umani riuscironoa metterla in crisi in seguito a varie battaglie vinte, ma eranotroppi, talmente tanti che se avessero semplicemente continuato avrebbero sicuramente vinto. Ma molti orchi non volevano morire nel tentativo, e così l'orda in seguito a liti per il potere si separò in tante tribù più piccole e tuttele città si serrarono a loro difesa. Gli dei vollero che laparta più massiccia dell'orda si diresse verso la città doveeravamo. Il Re, e quindi l'esercito, era occupato a inseguire una falsa pista e anche se avvisato sarebbe arrivato tardi. Per noi nonsembrava prospettarsi un futuro roseo, ma non ci saremmo maiarresi a quei mostri. La guerra iniziò e noi potevamo soltanto rallentarli, e sperare che la città resistesse. Le battaglie proseguivano e riuscivamo a batterli ma nonostante ciò, a nostro rinforzo arrivò uncontingente di rinforzo. Maestose figure in corazza e a cavallo, nemmeno troppe,arrivarono giusto il giorno prima degli orchi. Nemmeno 150 tra uomini edelfi, penso. Ma erano guidati dai Campioni, elegantissimi guerrierielfi, armati di spade e corazze, come i cavalieri umani. I Campionidi Correlon Larethian. Tutti sembravano speranzosi alla loro vista,ma io all'epoca non conoscevo ancora la loro prodezza e potenza. Ilgiorno della battaglia mi rimarrà sempre impresso, d'altra parte fuil mio primo vero scontro sul campo di battaglia. Noi eravamoforse 3000 combattenti, più i gruppi di disturbatori nelle foreste,loro più di 12000. E non erano soli, portavano con se Ogre ealtre creature mostruose, reclutate durante le razzie in altre terre. Non osavo immaginare gli orrori. Quando la battaglia scoppiò, mia sorella era a combattere con gli altri arcieri per rallentare i varigruppi e io seguivo i gruppi di schermaglia per proteggere i confinidella città, i nemici infatti arrivarono da ogni direzione. La città non aveva mura, ma trappole, incantesimi, agguati, fiumi e altri ostacoli avrebbero rallentato i nemici, mentre noi ne uccidevamo il maggior numero possibile. Fuquasi divertente vedere i miei nemici cercare di colpirmi mentre leloro pesanti asce e mazze colpivano l'aria mentre io schivavo,saltavo e quasi danzavo intorno a loro colpendoli con perizia etecnica. Non avevo paura, combattevo per il mio popolo. Labattaglia fu lunga e cruenta, e nonostante la mia tecnica fui feritoanche io, ma comunque nelle mischie rimasi meravigliato a vedere ilmio capitano, Thalen “Spada d'autunno”, un Campione, checombatteva con uno stile simile al mio, ma con più forza, più furiae precisione, e in armatura pesante. Già la sera prima avevoconversato con questo individuo: arguto, posato, gentile, amantedella bellezza, ma come avevo già intuito, anche un terribileguerriero. Quando ovviamente fummo costretti a ritirarci nelle viedella città, noi normali soldati, non i Campioni , ebbi però paura.Per mia sorella. La sua compagnia infatti era stata raggiunta inmischia da un gruppo di ogre e stavano venendo decimati, e lei eraferita che si difendeva a colpi di magia da gruppi di goblin cheavanzavano verso le loro posizioni sfruttando gli ogre. Nellaconfusione non seguii più gli ordini e corsi verso di leiignorando i nemici. Dovevo proteggerla. Dovevo correre da lei esalvarla. Ma era lontana. Davvero lontana. Non ce la avrei fatta. Ipolmoni mi esplodevano, ma non potevo fermarmi, continuai a correree a correre. Non ero distante, ma non sarei arrivato in tempo, urlaicercando di attirare almeno uno dei nemici, ma ovviamente non servivaa nulla. Stavo per maledire chiunque... Quando Thalen sbucò dallamischia e volteggiando abbatte i nemici con una potenza indicibile,gli occhi rivoltati e una energia proveniente dalla spada. La lamarisplendeva di fiamme divine e i nemici non potevano resistere,quella era la furia di Corellon stesso, infusa nella lama di un suorappresentante. Decapitò l'ogre che stava minacciando miasorella con un solo colpo di spada, così grazie a lui io riuscì adarrivare in tempo, alzare mia sorella e sorreggerla mia sorella ecorrere via, come lui mi urlò. Lui rimase lì a combattere percoprire la fuga. Del dopo ricordo poco, le mie feriteevidentemente erano ancora più gravi del previsto, e non avevonotato varie frecce che mi avevano raggiunto nella corsa.... Mariuscì a portarci entrambi in città. Quando mi svegliai, lamattina dopo, la battaglia era finita. E a svegliarmi fu Thalen,ancora vivo. La battaglia fu vinta, e l'orda respinta. Non micapacitavo di come, ma esplosi di felicità. Passò il tempo, lebattaglie smettevano ovunque, e noi ci eravamo nel frattempo dedicatialla pace, agognata pace. Quando Claarad si fu ripresa dovemmodecidere cosa fare. Pensavamo di riprendere la peregrinazioneappena possibile e recarci altrove, così anche per lasciare in pacei nostri zii, anche loro bisognosi di pace. Ma Thalen ci chiese didiventare suoi allievi. E così, ovviamente, andammo con lui.Come rifiutare l'invito di tale eroe? Se eravamo vivi, lo dovevamo alui e agli suoi compagni. Lo seguimmo per oltre un anno, prima chelui ci lasciasse per tornare alla capitale. Io e lei allora abbiamoproseguito i nostri viaggi, andando ovunque, a est, nelle terre degliuomini, più a ovest, nelle terre selvagge e dei nani, e infine asud, nel lontano sud, terra delle grandi metropoli e immensi portidove qualsiasi cosa poteva avvenire. Duelli, mostri, città,popoli.... nemmeno adulti e avevamo già vissuto così tanto... E ucciso così tanto... Doveè mia sorella allora chiedi? Ci lasciammo 6 mesi fa, lei riprese glistudi di magia e della Via dell'arco ad Acquagelida, mentre io rimasial sud battermi e diventare sempre più abile, per poter pareggiareil mio maestro, e unirmi, un giorno, al suo ordine. La mia vita ormaiè ormai nel nome della spada. Spesso mi chiedo come stia, ma sai,la rivedrò certamente, lo abbiamo giurato. Non intendo morire, manemmeno vivere una vita ordinaria. Come se ormai potessi sperare difarlo. Cosa è questo rollio? Sembra aria di tempesta...Taverniere, un'altra! -
I Nostri PG, Storie e Background
Aeveer ha risposto alla discussione di erikpiccolo in Ambientazioni e Avventure
Questo è il background del mio primo pg, Aeveer, giovanissimo elfo mago, in viaggio per il mondo. Aeverr,questo è il mio nome. Sono un giovane elfo, ancora un bambino peril mio popolo, ma Corellon Larethian ha voluto qualcosa di diverso dauna comunissima vita da elfo nei boschi. Mio padre, e mia madreinsieme a lui, erano un caso raro tra gli elfi delle nostre terre,normale foresta popolata dagli elfi , erano mercanti. I loroviaggi li avevano portati sempre lontani dal nostro villaggio, e ognitanto anche io andai con loro, ancora troppo piccolo per comprenderequanto avveniva. Raggiunta una certa età però iniziai a rimanereal villaggio, non solo per imparare ciò che un giovane elfo devestudiare, ma anche per la mia naturale inclinazione alla magia, nonper poteri, ma per interesse. Ero, come ora, ammaliato dai poteridella magia, di ogni tipo e per questo spesso rimanevo al villaggiocon mia sorella maggiore, sacerdotessa di Corellon Larethian, perimparare qualcosa sulla magia e studiare altro. Già spesso andavo damia sorella al tempio, per via della mia cagionevole salute einclinazione a farmi male facilmente. Ero e rimango piuttostogracile, ma non mi fermerà certo questo! Ormai giunto ai 24 anni,molto giovane per il mio popolo, chiesi ai miei genitori di andarecon loro, dato che avrebbero intrapreso un lungo viaggio e loaccetteranno, ben contenti di avermi con loro. Il viaggio fuesattamente quello che speravo. Come non rimanere stupiti dallabellezza del mondo! Le lande che attraversavamo erano stupende. Ognipiccolo particolare, un ruscello, un monte, un fiore o un gruppo diviaggiatori attiravano la mia attenzione e mi chiedevo come mairaramente il mio popolo abbandonava le nostre terre. Incontrai ognigenere di persona e razza, non sempre tutti amichevoli, ma questa erala vita che volevo condurre La svolta nella mia vita avvennegiunti nella città in un territorio lontano, terra di umani, dove imiei genitori erano diretti, dopo un lunghissimo anno diviaggio. Passamo lì oltre tre mesi, fino a quando chiesi ai mieigenitori di proseguire senza di me, sapevo badare a me stessononostante la mia poca resistenza fisica, e volevo godere ancora unpo' di questo mondo stupendo. Essi sono sempre stati moltoaccomodanti con me, perciò mi lasciarono libero di restare lì, miritenevano ormai maturo, anche se ancora un ragazzino. Dopo pocotempo però, dovetti iniziare a occuparmi di procurarmi un po' didenaro, e cosa c'è di meglio di inscenare qualche spettacolo dimagia? D'altra parte la magia stupiva i passanti più semplici,l'appartenenza alla razza elfica e il mio aspetto, curioso eaffascinante per gli uomini, attiravano l'attenzione in un paese incui pochi erano i non umani Ma sopratutto, attirarono l'attenzionedi Turumar, un mago del luogo. Mi avvicinò dopo la fine di un miospettacolo e mi chiese di seguirlo. Io lo seguii, anche se un po'cautamente, ma in fondo sembrava solo un normale anziano desiderosodi chiacchierare. Almeno fino a quanto, dentro ad una taverna, alsicuro da sguardi indiscreti, mi mostrò il suo libro, ricolmo diogni formula e incantesimo; il mio libretto con pochi scarabocchi suvarie pagine non era degno di essere detto libro al confronto. Rimasiaffascinato. Mi chiese di divenire suo allievo, gratuitamente.Slancio di generosità, mi sono sempre chiesto in quel periodo, osemplice fortuna? Resta che divenni un allievo di questo mago. Quandoarrivai alla sua dimora, rimasi assai sorpreso di quello che vitrovai. Non era una torre di un mago solitario poco incline airapporti sociali, era un grande casa, con oltre una decina di personeche vi vivevano! Il mio nuovo maestro oltre ad essere un mago famosonella regione era molto vivace socialmente. Viaggiava spesso, equando non lo faceva molti altri maghi, stregoni, bardi, artigiani,inventori, poeti, studiosi, medici e persino nobili passavano atrovarlo. Inoltre, i miei nuovi coinquilini erano altri apprendistimaghi. Che stimoli! C'erano persone d'ogni razza e cultura, un verocrogiolo di magia e saggezza. Tra i vari personaggiincredibili, e che senza dubbio vivranno grandi avventure, il miocuore però ricorda con passione e amarezza Lavina, una giovaneumana. Era l'ultima arrivata, senza contare me. Una ragazza freddaall'apparenza, ma vivendo con lei riuscì ad attirare la suaattenzione. Era simpatica, irascibile, imprevedibili, vivace eincredibilmente affascinante. La differenza più grande tra noiera... la razza. Con i suoi 24 anni era una donna fatta e finita,mentre io con la stessa età ero visto come un ragazzino. Macomunque, con il tempo, l'addestramento e la magia nell'aria riuscìa vivere una storia con lei. Continuavamo però i nostri studi, invista di cosa, non si sa. Con lo scorrere dei tempi nuovi studentiarrivarono e altri andarono via. Tra questi, Lavina. Mi salutòappena, quando se ne andò. Ancora sento il dolore apensarci. Proprio in quel periodo il maestro iniziò ad ammalarsi,e nemmeno i sacerdoti sapevano cosa fare. Mi chiesi come mai Lavinalasciò proprio in quel periodo la casa... - (NB: Lei sapeva dellamalattia e partì alla ricerca di una cura, senza dire nulla anessuno. Questo particolare verrà rivelato al pg in futuro, in vistadi un'avventura programmata per me) - Il tempo passò ancora, eormai potevo definirmi un vero mago, e tra gli altri visitatoriarrivò mia sorella. Non aveva fatto tutta quella stradasemplicemente per salutarmi e chiedere come proseguiva la miaistruzione, ma per raccontarmi gli ultimi tempi e avvenimenti nellenostre nostre terre... Sorpreso, venni così a sapere che i mieigenitori avevano organizzato tutto per farmi incontrare il maestro,loro buon amico – (altro dettaglio che si legherà alla sopracitataavventura). Ma tristemente, la guerra condotta da un signore dellaguerra barbaro, imperversava ai confini del nostro regno, e i mieigenitori, di ritorno da un viaggio, non erano tornati acasa. Raggelai. Dopo qualche settimana mia sorella si avviò versocasa, giurando di continuare a cercare i miei genitori, mentre iosarei dovuto rimanere li, senza fare nulla e senza nemmeno la donnache amavo. Ma csa potevo fare ai suoi occhi, io, che ero poco più diun bambino? Ma no ne ebbi il coraggio, non potevo rimanereindifferente. Salutai il mio maestro e gli giurai che sarei tornatoun giorno, magari pronto a dare io stesso lezioni. Come stavo peruscire mi sorrise e disse “Lavina. Non dimenticarti di lei. Non tiha abbandonato”. Quasi piangente uscì di lì, con pochi soldi, ilmio mantello e il mio libro. Non potevo tornare al mio villaggio,perché le milizie elfiche non mi avrebbero preso per combattere.Inizia quindi un viaggio verso nord, dove sempre Lavina diceva divoler tornare. Così è iniziato il mio viaggio. Per cercare i mieigenitori? Per lasciar libero sfogo alla mia rabbia e frustrazione?Per cercare Lavina? Per vivere quel mondo che sognavo da anni? Persete di conoscenza? Per diventare più potente e tornare glorioso inpatria e combattere i nemici del mio popolo? O forse e per imparare isegreti magici che nonostante tutto una scuola non poteva darmi? Chilo sa? E' da poco tempo che ho lasciato il mio apprendistato, e lamia strada è ancora tutta da disegnare. Questo era il bg, ora Aeveer è ormai ben al 4 (WOW), e fa parte di una più o meno di gilda fondata insieme dai compagni della sua prima avventura, un viaggio verso un tempio misterioso per scoprire cosa stava accadendo in quella terra. Che per la cronaca erano riti per invocare un antico male, che si sta per risvegliare... -
Indubbiamente! Per questo, anche se relativamente nuovo, ho gioito a vedere classi simili.
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Grazie mille! Sapevo che fosse come il LI, ma non che si sommasse 1/2 per altri livelli. E' una gran bella cosa ù.ù
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Carino l'Holy Warrior! Dovrò spiattellare la variante in faccia al DM e vedere la reazione. Se non gli va bene, lo picchio, visto che io lo ho introdotto a D&D xD Ma... per un piccolo ignorante come me, come Warblade... "Il Warblade l'ho messo dopo per prendere manovre di livello più alto", dato che me lo devo ancora vedere nei dettagli, ciò significa che iniziando la classe in avanti potrò prendere subito manovre più avanzate?
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Vediamo. Conoscendo il tipo (mio compagno di classe) è in grado di prendere e studiare bene quello che gli propongo come di arrivare e dire "Sono un cazzutissimo Nano Monaco. FINE". Anyway, Cosa hanno di particolare quelle due varianti del paladino anziché il Warblade, che viene dopo?ok che servono talenti ma come mai in particolare (non sono in casa)
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Grazie mille! In effetti forse farà l'arciere, rimane da vedere come.. probabilmente dal ranger. Eh, le abilità sono un dramma, ma il bardo sta vedendo al riguardo. E' che se io non faccio un minimo di danni chi li fa per ora? Il knight, ok, ma lo stregone dovrebbe fare blaster. E poi questo desiderio nasce dal grosso rischio dell'ultima sessione (ma si può finire fiancheggiati da 2 lati e prenderle da un lupo crudele? ), dove la mia Ca di 20 è servita a poco xD
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dnd 3e Due Risate con D&D [parte 3]
Aeveer ha risposto alla discussione di pieceverde@hotmail.it in Dungeons & Dragons
Fresca di oggi. poi magari mi vengono in mente altre. Allora, avviene in una fortezza lungo il crinale di una montagna, occupata da dei drow. Al momento sono pochi, dato che si sono allontanati (non sappiamo perché, ma lo scopriremo, penso). Noi, in realtà, siamo finiti li per non passare in un sentiero che puzzava di agguato, e siamo stati sgamati e attaccati. Decidiamo allora di entrare e vedere cosa c'era. Mentre cerchiamo una chiave, avviene il momento topico. Il nostro stregone (LO STREGONE) decide di girare con uno sgabello in mano (questo perché prima un giocatore gli aveva detto "La smetti di raccattare ogni cosa?"), quando arriviamo a un terrazzo senza parapetto. Stregone "Lancio lo sgabello!" DM: Ok, fai per tirare (il tiro più la destrezza sarebbe stata la cd per un tiro sui riflessi più vari malus da non so cosa, nel caso fosse stato colpito, tempra per non subire nulla praticamente). S: 17. DM: Bene. Roll. DM: "Il drow cade nel vuoto dietro di lui". Tiri iniziativa (questa figata avviene con noi che lo idolatriamo e ci sganasciamo dal ridere) Lo stregone agisce per primo. S: "Vado in lotta per spingere un altro Drow di sotto!". DM: "Va bene...." Roll vari. DM: "..... Lo scagli giù.... " Sul che noi siamo tipo in sclero (il punto è che lo Stregone fino ad ora era sempre stato criticato dal Bardo per i suoi pessimi risultati con i dadi). Il mio pg ha iniziato a chiamare lo stregone "Artista della Morte" da quel momento. -
Beh, faccio il god in un altro party e non so se il nuovo saprebbe farlo... ma vabbè. Si risolve vedendo con il master. Eh, il ladro sarebbe una buona cosa, ma avevo già parlato in un altro post avevo parlato e il Campion ha bisogno di talenti.... Il Warblade volevo mettercelo, ma 2 livelli sarebbero sufficienti a fare qualcosa? Almeno fino a quando non ho completato il Campione (che onestamente pensavo di prendere solo fino al 9 ma vabbè) altro non riesco a prendere.
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Carissimi! Ho finalmente iniziato a giocare decentemente con un nuovo party, formato da: Io (rodomonte per fare Campione di Correlon), Chierico (per lo più curatore), Knight, Bardo e Stregone. Allora, siccome abbiamo avuto delle leggere problematica in un dungeon (nulla di insormontabile) mi sono chiesto: come ottimizzare la squadra? Abbiamo uno che deve entrare, cosa pensate potrebbe servirci? E poi.... come ottimizzare di più me e lo stregone? Perché io non faccio danni enormi... e lui non so che cosa fargli imparare (lo aiuto per le magie). P.S. Per dei eroi di livello 4, a quanto circa dovrebbe ammontare una ricchezza complessiva? Perché ho la vaga impressione che il mio master sia un po' tirchio...
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dnd 3e [PF/3.5] Psionici OverPowered o no? La lotta contro il pregiudizio.
Aeveer ha risposto alla discussione di 7h39 in Dungeons & Dragons
Sinceramente l'unico Psion che ho visto non era così OP. Sarà stato buildato male o cosa, ma non è particolarmente pericoloso. Si ringrazia il DM per i vari incontri a giornata . OT: Limitare così tanto il mago, sinceramente, farà sentire insultato il giocatore del mago, secondo me -
Probabilmente alla fine andrà di lancia lunga e basta, senza tante pretese. Per il momento una CA non enorme non lo uccide, d'altra parte in prima linea ci sono pure io e un chierico buildato per curare a palla.
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Oh beh, non so i funzionamenti precisi, dovrebbe leggersi bene i concetti questo qua. E poi è nuovo, vedremo di adattarci ù.ù. Grazie mille comunque. Se avete altre idee per ottimizzarlo a basso livello, si accetta tutto.
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Idea! Posso proporlo, sempre che il soggetto non voglia per forza uno scudo abnorme . Non ci avevo pensato, lo ammetto xD