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Redik

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  • Sesso
    Maschio
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    Roma nord (Cornelia)
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    D&D, Cthulhu

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  1. Deneb Bardoladro Tabaxi Con Red
  2. Deneb Bardoladro Tabaxi Con Red
  3. Deneb Bardoladro Tabaxi Con Red
  4. Deneb Bardoladro Tabaxi Con Red
  5. Deneb Bardoladro Tabaxi @Hugin Con Red
  6. Deneb Bardoladro Tabaxi @Hugin
  7. Deneb Bardoladro Tabaxi Annuisco alle aprile di Red " Dovremmo solo evitare di trovarci nuovamente in uno scontro e il fatto di essere divisi, almeno per noi due, non dovrebbe costituire un problema... " termino la frase incrociando le dita e alzando la zampa in maniera tale che sia ben visibile " Se poi c'è da salvare una damigella in pericolo, non c'è nemmeno da insistere! "
  8. Deneb Bardoladro Tabaxi Quando riprendo conoscenza, vedo sopra di me i miei compagni, che si stanno adoperando per ricucirmi, pelle, pelliccia e vesti. Faccio loro un sorriso di circostanza e un cenno di ringraziamento, sprecare così una delle mie sette vite non mi mette esattamente di buon umore. L'arrivo di Closh e i successivi eventi mi permettono però di ritrovare lo spirito e così il giorno seguente, con vesti pulite e pelliccia splendente, sono il primo al tavolo, mentre mangio con gusto " Vero non abbiamo agito da squadra, ma perché fondamentalmente non lo siamo, noi ci siamo aggiunti da poco e il gruppo si deve conoscere... È anche vero che situazioni come queste lasciano poco tempo per farlo e proprio per questo dobbiamo farlo il prima possibile... " Guardo infine la mappa e ascoltando le notizie di Closh " Raccogliere informazioni ed avere notizie sul nemico ci permetterà sicuramente di poterci organizzare nella maniera più efficace possibile, cercando di evitare ancora brutte sorprese e minimizzando i rischi. "
  9. Deneb Bardoladro Tabaxi Le ultime imprecazioni, in risposta al tipo che stiamo fronteggiando mi muoiono in gola. Evidentemente distratto dalle ferite, manco clamorosamente il mio affondo, ricevendo in risposta una stoccata dall'incappucciato. La vista si annebbia e le gambe cedono mentre mi accascio al suolo " Una in meno... "
  10. Deneb Bardoladro Tabaxi Impreco di nuovo. La lama del tipo incappucciato fa capolino dal mio fianco, mentre il velo di invisibilità che lo proteggeva sparisce! Lascio cadere l'arco, mentre sfodero lo stocco. Con la zampa libera mi tocco la zona ferita, sopprimendo una smorfia di dolore e imprecando ancora in direzione dell'uomo " Il bastardo è qui! " Tengo la zampa sulla ferita, cercando di fermare il sangue e quindi di restituire il favore, tirando a mia volta una stoccata.
  11. Deneb Bardoladro Tabaxi La resistenza del tipo incappucciato si dimostra essere maggiore del previsto e i miei sforzi non sono sufficienti per superare le sue difese. Raggiunta la sommità di un cumulo di casse, cerco un riparo dal quale possa avere una buona visuale della situazione sottostante ed un'eventuale copertura in caso di necessità. Mi prendo un momento per cercare di individuare il capo del gruppo, qualora dovesse cercare di fuggire dal lato opposto a quello del nostro arrivo. Se non dovessi riuscire a vederlo, proverei a bersagliare con l'arco il bandito di fronte a me.
  12. Deneb Bardoladro Tabaxi Impreco a denti stretti quando capisco che il tizio incappucciato è riuscito a resistere al mio incantesimo. La situazione non fa altro che peggiorare quando quest'ultimo preme la lama sulla gola del contadino e con un fischio allerta i suoi compari, facendoci realizzare di essere circondati. Cerco velocemente di togliermi di questo accerchiamento, correndo verso le casse di fronte a me. Nonostante il fumo che copre la coppia, provo comunque a farla pagare al tipo. Emetto uno stridio, modulandolo in maniera tale che solo il bandito possa percepirla, incurante della nebbia.
  13. Deneb Bardoladro Tabaxi Il comportamento del contadino non mi stupisce affatto, c'era da aspettarselo che non sarebbe riuscito a tenere la tensione. Cerco di approfittare del fatto che l'incappucciato non sappia quanti siamo e dove siamo " Potrei renderlo incapace di agire per un po' " bisbiglio in risposta a Pavel " Ma ho bisogno di essere a meno di dieci metri da lui... " Detto questo comincio ad avvicinarmi, sperando di non essere individuato prima di essere a portata. Estraggo di nuovo il flauto e comincio a suonare una flebile, quasi fastidiosa, ma per qualche inspiegabile motivo, esilarante melodia.
  14. Deneb Bardoladro Tabaxi Il piccolo siparietto che metto su, sembra soddisfare i presenti, tanto che alcuni decidono di lasciarmi anche qualche moneta, che decido di prontamente di reinvestire in alcol per assicurarmi la tranquillità per il resto della serata. Raggiungo il resto del gruppo a tarda serata, quando qualcuno è già andato a dormire, rallegrandomi che mi abbiamo lasciato uno dei due letti alti. L'indomani faccio colazione, mangiando di gusto, mentre sorrido di rimando ad un oste felice di non dover restaurare la sua sala comune. Il resto della giornata trascorre come pianificato, con lo sfortunato contadino vessato anche dalla moglie e turni di guardia abbastanza noiosi. Fino alla sera, momento in cui durante il turno di Pavel, quest'ultimo ci avvisa che il nostro uomo è arrivato. Distante dagli altri, così da non coinvolgere il resto del gruppo qualora dovessero scoprirmi, raggiungiamo, pedinando, i magazzini dove plausibilmente si nascondono i trafficanti. Una volta arrivati, rimango nel buio che la notte ci concede, con il cappuccio ben calzato sulla testa, mentre osservo l'ambiente circostante alla ricerca di punti favorevoli per entrare nell'edificio senza essere visto o possibili punti deboli da poter sfruttare.
  15. Deneb Bardoladro Tabaxi La destinazione del nostro viaggio è una taverna. In fondo quale posto migliore in una giornata del genere. Entriamo e la scena è quella che ho vissuto decine di altre volte. Teste che si girano e occhi che mi fissano. Ci pensa Sertu a distrarre i presenti, offrendo da bere a tutti. Raggiungiamo quindi il tavolo con il resto del gruppo, al quale avranno riservato le stesse attenzioni che hanno riservato a noi, data la natura di chi lo compone. Ascolto le informazioni relative alla nostra missione, sorridendo sotto i baffi sentendo i termini che lo gnomo utilizza per descrivere quanto la squadra sia variegata ed inusuale. Arrivati al punto del presentarsi l'indomani al posto del contadino con il suo banchetto, la coda si muove autonomamente scattando un paio di volte da destra a sinistra " Vero che non c'è tutta la città qui questa notte, ma forse sarebbe stato meglio non farci vedere tutti insieme... Insomma sfruttare il fatto che potessimo non essere visti come un gruppo unico " Finito il riepilogo, mi prendo un momento per scrutare meglio le facce dei presenti. Sono volti noti o quantomeno conosciuti, gli anni di addestramento ci hanno portato a frequentare gli stessi luoghi. Finisco la cena, insolitamente in silenzio, in fondo questo clima freddo e piovoso non mi è mai piaciuto. --- Messo nella pancia un buon piatto e un boccale di vino speziato dolce e caldo, il mio umore è decisamente migliorato. Il pelo si è praticamente asciugato e la coda ha finito di sgocciolare. Così le attenzioni decisamente indesiderate degli uomini che si parano di fronte a noi, ricevono la risposta diplomatica, invece di quella bellicosa. Mi alzo sornione dal tavolo e mi avvio verso gli ubriaconi. " Signori, Signori... Perché tale astio? Se questa è la vostra necessità non avevate che da porla alla nostra attenzione, così che potesse essere soddisfatta! " mi faccio avanti, frapponendomi fra Pavel e i tizi, sfilando agevolmente un piccolo astuccio dalla fascia che porto legata in vita e che uso a mo di zaino. Estraggo un flauto sottile, portandolo alla bocca e cominciando ad intonare un motivetto allegro e dal ritmo coinvolgente. Dopo le prime strofe, comincio a danzare intorno al gruppetto e per i tavoli della taverna, continuando a suonare e cercando di coinvolgere gli altri presenti, chiamando cori, battiti di mani e ritmo con i piedi.
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