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Madlefty

Circolo degli Antichi
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  1. Il Lord rialza la testa e sorride, evidentemente non era certo che il governatore arrivasse davvero. Noti, però, anche una certa tensione nel suo corpo. Non preoccupatevi. Lui è qui per voi, non per noi. Il Governatore dall'aspetto animalesco sta solcando l'ultima rampa di scale, e sei piuttosto certo che abbia fatto cadere il suo sguardo su di te. Poi però si unisce ad altri nobili, che stanno ad almeno due metri di distanza da lui. Nessuno si avvicina, nonostante si formi una sorta di campanello. Il Governatore sembra avere l'espressione tranquilla e amichevole, ma la tensione che senti attorno a te ti inquieta. Ghed, intanto, diventa una spada e si aggancia alla tua schiena, senza avere un fodero. Portate rispetto, e mostratevi amichevole. Non tollera ostilità o attacchi al suo potere. E... ecco, è la casata Durandal che ti supporta. Ricordaglielo, magari. Servile, come tutti i sottomessi.
  2. Arveiaturace annuisce, come se aveste detto qualcosa di molto sensato, sposta le zampe e grosse masse di neve si muovono nel vento. Va bene, Jilowyn degli Altaterra. Apprezzo ancora la dolce voce di una dama, mi riporta a tempi lontani, quando cercavano di ammansirmi con doni come te. La baita emana una strana magia, se cercate sfide lì credo che ne troverete. Ma i vostri passi dovranno ancora posarsi per migliaia di volte prima di poter essere ricordati. Fa una pausa, pensando. Visto che Meltharond è diventato piuttosto silenzioso, con la vecchiaia, voi mi avete intrattenuto. La mia pazienza però è labile, quindi per ringraziarvi del tempo non vi divorerò. Oggi. La prossima volta che ci incontreremo, voglio aver sentito parlare di voi, topolini. O vi squarcerò con le mie zanne, perché non siete stati in grado di mantenere le vostre parole. Senza aspettare una risposta, solleva le immense ali, spargendo neve per decine e decine di metri, si mette in volo e comincia ad allontanarsi da voi, come una tremenda fiera uscita dalla leggenda.
  3. La serata procede esattamente come avevi immaginato, con nobili che ti ruotano attorno come falchi, con sfarzo palesato in maniera assurda e lotte silenziose tra le casate. Noti un paio di mezz'elfi e alcuni umani che girano per la villa, che si mostrano pochissimo o cercano di essere fuori dai giochi, e di rado hai un momento libero per te. Stai quasi per raggiungere Lord Durandal e chiedergli del governatore quando Ghed ti strattona il braccio - una sensazione molto strana. Qualcosa non va, nel Velo. Si sta... piegando. Mentre Ghed ti tiene stretto - e tu sei l'unico che può percepirlo - i tuoi occhi cambiano, si adattano, e cominci a vedere tutto diverso. I muri sono piegati, storti e in pose innaturali. I lampadari hanno una luce così debole da sembrare spenta, le persone sono solo misere ombre quasi inesistenti. Il terreno è rotto, il soffitto è crepato, ma Ghed... Ghed perde la sua lucentezza, e sembra essere un normale scheletro. Sei nel Velo, o almeno i tuoi occhi ti permettono di vedere nel Velo. Guarda. Le scale. Alzi la testa verso le enormi scalate, e te ne accorgi. Loro stesse si piegano e tremano, un'ondata di fumo si sta spargendo sempre più avanti, verso la stanza. E intanto, percepisci la voce di uno dei paggi. Il Lord Governatore è qui. Chinate la teste e mostrate rispetto al suo potere! E sulla cima delle scale scorgi l'unico essere che riesci a scorgere bene anche nel Velo. L'aspetto di una bestia, la figura umana, è molto diverso da come lo immaginavi. Alto, con spalle ampie e una cicatrice coprono un volto che sembra essere piuttosto vecchio e saggio, ben diverso dal dittatore che avevi in mente. Ma sai bene che le apparenze sono diverse. Ogni suo passo ha effetto sul Velo. E... lui è anche qui. Potrebbe vedermi, devo nascondermi! Stacca la mano da te, e torni a vedere nel mondo normale.
  4. Il drago sbuffa divertito. Io non esaudisco desideri, e di sicuro tu non costruirai la tua Leggenda con me, topolina. Puoi provarci... Sibila e tuona nello stesso momento con l'ultima parola, e avvicina il muso a Mara. In quel momento, la paladina sente la tremenda pressione del drago, la sua stessa essenza che tiene lontano qualunque cacciatore e qualunque preda. E' come se avesse di fronte un esercito, come se fosse un essere così antico da essere l'unico avente diritto di stare su quella terra. Il desiderio di Leggenda di Mara rimane, ma convive con un senso di impotenza smisurato. Ne hai di polvere da divorare, prima di poterti ancora rivolgere a me con una tale arroganza.
  5. Il drago, alle parole di Narod, solleva la testa. Sembra quasi perplesso. Vivo? Meltharond, hai sentito? Chiedono se sei vivo. Certo che è vivo! Avrà solo male alla gola, è sempre stato un mago cagionevole... Si scuote leggermente, poi sposta gli occhi oscurati verso di voi nuovamente, e cominciate a essere certi che non ci veda benissimo. Ci teniamo lontani dagli uomini da molto tempo. Molto, molto tempo, ancora prima che la Dea portasse la sua Brina Eterna su queste terre. Baita? Forse è a nord. Ora tocca a voi. Cosa state cercando? Avvicina il muso e annusa, un muso enorme e spaventoso. Qual è la vostra Cerca?
  6. Il drago, enorme e pericoloso come una tempesta, volta la testa verso Nardo. Signor Drago? Io sono il Grande Arveiaturace, topolino. Terrore delle Lande. Si volta verso la sua groppa, parlando: Hai visto, Meltharond? Smetto di ammazzarli per qualche decennio, e loro perdono il rispetto. E' una cosa che mi irrita. L'uomo congelato dietro, ovviamente, rimane fermo, congelato, e non risponde. Una scena surreale. Arveiaturace torna a spostare la testa verso di voi, avvicinandosi fin troppo, il suo fiato gelato che vi arriva al volto. Cosa fate qui, nelle Lande? Avete l'odore di irrispettosi estranei.
  7. Mentre parli, Ghed annuisce e comincia ad avanzare verso i cancelli, superandoli senza problemi. Sembra che qui non ci siano le difese che proteggono il Palazzo del Governatore. Mi chiedo se lui non sia arrivato, o se avrà solo protezioni su di lui. I nobili intanto chiacchierano molto su di te, stupidi e sbalorditi per la dimostrazione magica che hai posto di fronte a loro. Lord Doradal è semplicemente al settimo cielo, conscio di aver fatto una festa per una persona che davvero lo meritava. Ti conducono all'interno della Villa, e arriva a una sala da ballo magnificamente ricca, con enormi candelabri che sembrano brillare di luce propria, e moltissimi nobili ben vestiti con parrucche che danzano o osservano i movimenti dei ballerini al centro. Una grossa scala porta ai piani superiori e ospita nobili che bevono e chiacchierano, mentre dei poggioli adornano le sontuose pareti. Al tuo arrivo, c'è silenzio. Gli elfi si girano, i servitori mezzelfi e umani trattengono il respiro mentre vieni annunciato. Lord Victor, ospite della Casata Durandal, è qui in visita. Vi prego di accoglierlo tra di noi. Scroscianti applausi. Finti, che accompagnano sguardi calcolatori e interessanti a ogni vantaggio politico possibile. Ti rendi conto di essere finito in un covo di lupi travestiti da agnelli. Alcune signore ti guardano, gli occhi lascivi, e un gruppo di dame prive di cavaliere comincia a confabulare. Lord Durandal sorride, mentre gli altri nobili vi danno spazio. E' lui il tuo anfitrione. Non conosco il luogo da cui venite, ma spero che l'accoglienza, la sala e la musica di violini vi faccia sentire ben accolto. La vita breve degli esseri umani dovrebbe portarvi ad apprezzare molto di più la cosa. Dietro di lui, Ghed ride sguaiatamente. Se solo sapesse, Victor...
  8. Mentre gli altri corrono verso l'uomo congelato, Mara cerca di guardare per eventuali trappole, o persone nascoste in agguato, ma non scorge nulla. Gli altri tre arrivano vicino all'uomo, e scorgono una cosa strana. La neve arriva quasi fino alla vita, sporgono giusto le cosce, ma sembra che fosse seduto su una sella. Mentre vi state chiedendo cosa fosse successo, la collinetta si scuote, si agita, e poi sembra quasi esplodere! Venite sollevati e gettate nella neve dietro di voi, mentre un corpo enorme si erge di fronte a voi, con un'imbracatura su cui è seduto l'uomo congelato! L'enorme drago bianco, grande come quattro mammuth, antico come il mondo stesso si guarda attorno, e la sua voce terribile risuona nella vallata. Meltharond! Piccoli topi si sono messi a camminare sulla mia schiena! Spero non ti si siano avvicinati troppo! Poi volta la testa antica, e degli occhi con uno strano velo sopra si voltano verso di voi... più o meno. Come se sapesse che ci siete ma non si focalizzasse troppo su di voi. Salve, piccoli viaggiatori. io sono Arveiaturace.
  9. Quando arrivate vicino alle guardie, i soldati avanzano e - devi dar loro atto - non si scompongono e si mantengono perfettamente professionali. Rukos avanza, e ti presenta: Lord Victor, Signore delle Terre di Occidente, Padrone di Centomila sudditi e Comandante di Eserciti. Il suo Potere è tale da far aprire le montagne per il suo passaggio, e la sua Magia è così grande da portare la fedeltà dei suoi uomini ben oltre la Vita! A queste parole il soldato si lascia andare a un sussulto, e osserva per la prima volta gli gnoll. Vedi un groppo in gola crearsi nel suo collo, il suo sudore scendere lentamente, poi fissa te. Ha paura. Paura della magia. Un popolo prima così legato alle Arti Arcane, teme ora ciò che prima possedeva. Il Governatore sa come schiacciare la gente. Il soldato china il capo, e fa un cenno agli altri di aprire i cancelli. E' un onore avervi nella nostra casa, Lord Victor, io... Si ferma, come se avesse dimenticato un discorso preparato, poi si sposta e vi lascia entrare. Rukos ti fa l'occhiolino e procedete lungo il grande giardino che già avevi oltrepassato. Ad aspettarti fuori dalla Villa ci sono moltissimi nobili, incuriositi da quello che arriverà, tutti elfi e tutti vestiti in modo sgargiante. Ad accoglierti è invece un uomo dal colletto lungo che passa oltre la sua testa e il mantello ricamato. Mio buon Lord Victor! Eravamo certi che sareste venuto alla Casata Dorodal. Vi prego di permettere ai miei- Si ferma, i suoi occhi cadono sugli gnoll. Esita pochissimo, ma per te sembra un'eternità. Ghed ride di gusto. -ai miei servi, di aiutarvi.
  10. .... Dopo aver parlato col Portavoce di Easthaven, e aver intascato le meritate 300 monete d'oro, passate un giorno tranquillo in città, comprate quello che dovete comprare, parlate con chi trovate e vi rifocillate, pronti a partire alla volta della Baita Nera, seguendo solo la voce di un ubriacone. Primo giorno di viaggio Partite in una mattina innevata - non che vi aspettaste qualcosa di diverso - con un vento che, a detta degli abitanti, potrebbe tramutarsi in una bufera. Purtroppo hanno la vista lunga, perché a metà del vostro percorso verso Bryn Shander una tremenda bufera di neve vi copre la visuale e la strada, vi spazza l'aria in volto e vi congela i vestiti. Cercate di resistere al freddo pungente, camminate per cercare un riparo, e quando lo trovate rimanete lì per un po' di tempo aspettando che passi. Dopo un po', il vento si cheta, e capite di aver deviato dal percorso non per troppo. Vi incamminate per riprendere la strada, quando scorgete una cosa strana: sopra a una sorta di collinetta piena di neve, tanto da affondarci coi piedi, sembra esserci un uomo. E' seduto su un qualcosa, parzialmente coperto, e sembra essere vecchio e congelato, almeno dalla distanza in cui siete.
  11. ULTIMO ATTO E' sera. Le stelle brillano nella notte priva di nuvole, come se anche loro volessero vedere quello che sta accadendo. I tuoi uomini ti seguono silenziosi, tesi e agitati per quello che aspetta loro. Gli orchi sentono la furia nell'aria, la possibilità di redenzione e di riprendersi ciò che era loro, respirano forti dalle loro narici e gonfiano i muscoli. Rukos è con te, il tuo secondo, la tua ombra. Ghed... beh, Ghed è lì che cammina tra loro, osservandoli. Ricordi che il palazzo del Governatore non mi permetteva di passare? Mi chiedo se possiede qualche potere per fermarmi. Mi chiedo se lo vedremo stasera, questo potere. Arrivate vicini alla Villa che conterrà il ricevimento, e ti stupisce vedere lo sfarzo, troppo anche per te. Luci illuminano tutte le vie che portano fino alla Villa, aumentando di intensità mentre la distanza cala, fino ad arrivare ad arcate create con rampicanti ed altre piante che non conosci. Giardinieri incredibili hanno creato percorsi impensabili per accogliere qualcuno che è venuto a uccidere il Governatore. Il Rakshasa. L'unico essere col potere magico, che ha fatto un patto col Divoratore. Che ha fatto un patto con Yeenoghu. Soldati elfici pattugliano le strade, e grosse mongolfiere solcano i cieli, per evitare attacchi da ogni parte. La tua portantina, fatta di gnoll, ti conduce all'ingresso, dove sei guardie elfiche aspettano l'arrivo di Victor.
  12. ...vi lanciate tutti fuori, con una velocità data dall'urgenza e dalla paura di essere sepolti vivi! Tutto dietro di voi crolla, viene schiacciato il pavimento, i giacigli, la mappa e forse anche il duergar! Il traghetto trema e il ghiaccio sotto di lui si spezza leggermente, anche se rimane comunque saldo e fermo in quel punto. Vi state chiedendo quanto durerà la carena. Da sotto le macerie, non vedete il duergar per ora...
  13. L'esplosione impatta sulla parete già ghiacciata, senti un altro urlo e rabbia! La mia barba!! Il ghiaccio e il calore, combinati, generano pesanti crepe nel traghetto, che salgono velocemente verso il soffitto. in quel mentre il nano appare, selvaggio, grigio di pelle e con la barba bianca che sta fumando. Il suo sguardo è pieno di rabbia furiosa, è tutto contuso e tiene in mano un pugnale. Avete fatto male a venire qui, dannati! Vi manderò sotto i ghiacci, quanto è vero che il mio nome è Durth Sunblight! Vedete i muscoli del collo irrigidirsi, le vene quasi esplodere, poi si scuote e il ghiaccio causato da Vimak si spezza e crolla al suolo. Ora verrò a- *CRACK* Un suono inquietante si abbatte sull'intera cabina, che si apre quasi a metà con uno schiocco! Il soffitto crolla verso di voi e il nano lo osserva a occhi spalancati. MMMEEERRDAAAA
  14. Senti un urlo feroce provenire dall'angolo, poi qualcosa sbattere sul muro - probabilmente le mani - e un'imprecazione sonora in nanico. Esci dalla mia testa, stronza!
  15. Mentre esponi la tua idea degli gnoll, e della portantina, Rukos si accarezza la barba con degli anelli e grugnisce. Ottima idea, ma si può esagerare. Qualche uomo che ti accompagni, qualche orco ben armato - con le LORO armi - a farti da scorta. E dobbiamo anche capire come segnalare un eventuale attacco. Dimmi, capo, pensi di invadere la città alta, o di fare un assalto solo a quella villa? Sarà protetta in modo incredibile, se ci sarà anche il.. Governatore. Nonostante tutto il tempo con te, parlare del Governatore gli procura ancora dei brividi.
  16. Un potere che sembra provenire da Auril stessa si propaga nella stanza, colpendo l'angolo della cabina e facendo scatenare un urlo furioso, la prima volta che sentire la sua voce roca! Cosa.. chi... un Sunblight non rimarrà MAI bloccato in questo modo! Lasciami, bifolco, o ti sventro come un animale! Il ghiaccio avviluppa anche il muro dietro di lui, vedete farsi tutto lucido e bianco, e sentite uno strano schiocco provenire dalla parete. Solo quello, almeno per ora.
  17. Vi sembra quasi di sentire un rumore sorpreso alla voce di Vimak, ma nessuno è ancora apparso e il vento ulula dietro di voi, portando zaffate di ghiaccio.
  18. Vimak invoca la magia, i suoi occhi diventano più acuti, la pelle percepisce l'aria e l'olfatto sente tutti gli odori attorno a lui. Senza cercare attivamente, percepisce immediatamente un suono, un leggero scricchiolio provenire da un angolo cupo della cabina. Annusa, e sente uno strano odore di birra e sporco...
  19. ... L'aria fresca della sera scaccia il fumo dei bassifondi di Grail, rinfrescando una pelle che è ormai morta e ingrigita da molto tempo. Da quanto, non riesci a comprenderlo. Osservi le stelle e cominci a chiederti se riconosci qualcosa. Una costellazione, una stella più brillante... ma nulla, sembra essere tutto passato e cancellato da molto tempo. Il trono di Egorath deve essere appartenuto a un'altra era, così lontana da essere stata cancellata dal cielo stesso. Ghed cammina vicino a te - o finge di camminare, visto che nel Velo la fisica si comporta in modo diverso - e osserva anche lui in alto. Io so quello che sai tu, Victor. Ora che ricordi le nostre stelle, so anche io che siamo finiti in un mondo totalmente diverso. Un tempo totalmente diverso. Il Divoratore, Yeenoghu... sembrano tutti sapere qualcosa che noi non sappiamo. Tu sei debole ora, Victor. Lo sappiamo. Loro, quelli che hai affrontato, sono solo piccole pietre sul tuo percorso.Ma il Governatore ha fermato Schegge di Egorath, e non sappiamo come. Mi spaventa. Fa una pausa, si volta a guardarti con le orbite vuote. Io sono certo di essere unico, però. Io sono l'Armagheddon. Sono io La Fine dei Mondi. E ora che mi hai impugnato ancora una volta, cosa accadrà?
  20. Mara si guarda attorno, cercando tracce, informazioni o quant'altro, mentre Narod si mette vicino alla porta. Jil e Vimak invece sono davanti alla mappa, a osservare, toccare... poi, ad un certo punto, la mente di Mara comincia a subire un attacco, si sente stringere e direzionare, come se fosse comandata da qualcuno!
  21. Rukos si gratta la testa perplesso, poi scuote le spalle. Il magazzino è al sicuro: gli gnoll non erano molti, e sono stati tutti eliminati. Probabilmente si fidavano di questa... cosa... che c'era qui. Anche il fatto che qui non ce ne fossero, credo avessero una paura istintiva. Abbiamo richiesto altre due chiatte, visto che non ci sono più problemi, e abbiamo qualche ora prima del cambio della guardia. Grazie alla tua "pulizia", Victor, possiamo portarci via tantissime cose! La resistenza non è mai stata così forte! Fa una pausa e ti guarda, uno sguardo intelligente e penetrante, e pieno di adorazione. Da quando sei qui, c'è speranza. Sento davvero che potremo deporre il governatore e ripartire con una società migliore, una città migliore! In quel momento, le parole di Yeenoghu tornano nuovamente alla tua mente, una beffa contrapposte alle parole di Rukos. "Quando la città sarà tua, terrai tra le mani solo un mucchio di cenere".
  22. Il demone - il Grande Demone - rimane col sorriso spaventoso sul volto e non si muove, non batte le palpebre. Poi ondeggia leggermente, e si avvicina. Te l'ho dirò, oh se te lo dirò. Ma prima, uccidi chi sei venuto a uccidere. Prendi il suo potere. I miei gnoll saranno tuoi, la città sarà tua. Ricorda le mie parole: quando lo sarà, terrai tra le mani solo un mucchio di cenere! La risata ti assilla mentre ti scaccia dalla sua mente, e improvvisamente torni a essere nel tuo corpo, sul Piano Materiale. Lo gnoll di fronte a te è stramazzato al suolo, del sangue esce dal naso e dalle orecchie. Sembra morto sul colpo. Rukos ti mette una mano sulla spalla, titubante. Tutto bene, capo?
  23. Piano piano che i vostri occhi si abituano al buio, cominciate a scorgere quattro sacchi a pelo, un tavolo in questa grossa cabina e, sopra al tavolo, una mappa delle Lande Ghiacciate. In questa mappa sono marcate tutte le dieci città, poi ci sono due nuovi segni. Uno è esattamente dove avere trovato la fortezza abbandonata - e da cui deriva anche il vostro nome, mentre l'altro è sulla Spina del Mondo, a sud di voi, in mezzo alle montagne più perigliose. Al momento non sembra esserci molto altro, a prima vista.
  24. Mara arriva a dare una spallata devastante, Narod stesso dà un calcio nel momento esatto in cui la paladina tocca la porta, e questa si spalanca rompendo la serratura! In quel momento, come al rallentatore, vedete un filo rompersi, e una boccetta cadere dall'alto verso il suolo. Quando tocca il legno e si frantuma, una detonazione scuote tutto il ghiaccio attorno a voi e prende in pieno Mara e Narod!
  25. Il gigantesco demone rimane fermo, respirando pesantemente e gettando nubi di zolfo a ogni espiro. I suoi occhi malevoli rimangono posati su di te senza sosta, poi il suo sorriso con mille denti si apre. Oh, Egorath. Come sei stato ridotto... dal tuo scranno immortale nel Velo, al fianco di Masam, gettato nel fango in questo modo. Tutte voi pallide ombre, a darvi una battaglia infinita, a richiamarvi senza nemmeno saperlo... Fa un passo in avanti e tutto trema, ma si riduce leggermente di dimensione, come se la grandezza che tu vedi sia sempre la stessa a prescindere dalla sua distanza. I miei cuccioli fanno ciò che riesce loro meglio. Portano il caos, si riproducono, divorano. Non pensare di ingannare la mia mente con piccoli giochetti, Figlio del Velo. Loro sono devono stare. Puoi dire altrettanto?
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