Madlefty

Il combattimento è furioso, rapido e impetuoso come una tormenta. La neve mulina attorno ai due guerrieri, mentre le persone hanno perso la loro voce, estasiate e sorprese da tutto ciò che si presenta loro davanti. Narod sferra dei colpi all'armatura, la sua aura innaturale che prende forma, mentre Mara richiama un potere sopito per contrattaccare, scagliando Narod all'indietro nella neve! Stanno per ripartire, quando dalla folla un uomo apre il suo mantello, solleva la sua balestra pesante e spara un colpo verso Mara, urlando: Neverember ti manda i suoi saluti, putt@na! Il dardo vola nella neve, impattando contro un punto scoperto dell'armatura della paladina, facendo sgorgare sangue mentre il veleno comincia a entrare nelle vene... La folla sembra esplodere, c'è chi urla di scappare, e Jil e Vimak vedono le uniche due guardie presenti cadere a terra, con dei dardi conficcati nel collo. Sul tetto della locanda, e sul tetto della casa di fronte, ci sono due uomini con due balestre!

Più la creatura "parla", più cominci a cogliere dettagli. Gli occhi, che sono alla fine di ogni "serpente", si aprono leggermente, e quando si dischiudono scorgi una bocca irta di denti all'interno. Le sue movenze, il suo collegamento.. cominci a ricordare, e la cosa non è piacevole. No, non lo è per niente. Antiche creature vivono da sempre, esseri che superano ogni concetto di vita e di morte e che non rispondono alle tue leggi fisiche. Il Divoratore, Gli Infiniti Denti, La Legione di Occhi, ha tanti nomi l'essere antico che hai di fronte. E' composto da infinite bocche e infiniti serpenti, in un'intelligenza collettiva che crea Il Divoratore. Nessuno di questi serpenti ha intelligenza, da solo, e quando tanti di loro si staccano dal Divoratore possono creare un essere senziente, che è a sua volte parte di un'intelligenza collettiva più ampia. Hai di fronte una Scheggia del Divoratore, e capisci perché lui ti conosce. Perché, a tua volta, sembra che tu sia una Scheggia di Egorath. Noi non dobbiamo rispondere a te. Noi dobbiamo divorarti, questo è lo scopo che ci incatena a questo luogo. Il tuo potere ci inebria, lo vogliamo. Egorath non solca questo terreno da Eoni, da quando il mondo era giovane e le razze erano potenti. La sua mano comandava popoli. La sua spada distruggeva mondi. Tu non sei NIENTE.

[...] - Intermezzo Guarda come stanno combattendo. Sono furiosi, forti, ma si stanno indebolendo a vicenda, e questo è un bene. I Lupi del Caer sono pericolosi, ma posso colpirla, adesso, è il momento giusto. Oh, ti ho cacciato da così tanto tempo, e da così lontano, che quasi mi spiace averti trovata. Ora, però, è giunto il momento che io porti a termine ciò per cui mi han pagato. Tengo stretta l'arma nascosta sotto le pesanti vesti, e analizzo i punti deboli della preda. Un solo colpo. Mi basterà un solo colpo.

Dall'ombra, qualcosa sembra muoversi. Sembra un tentacolo, che striscia e scompare tra delle casse, poi sembra invece un occhio, che si posa su di te a distanza e scivola nelle tenebre nuovamente. Lui crede di poterci ammansire. Di poter parlare con noi. Come può un essere che ha un tempo, sfidare l'eternità? Lentamente, dall'alto di una pila di casse, a più di tre metri da terra, un tentacolo striscia in avanti, l'occhio posto alla fine di quell'obbrobrio. La tua magia sonda lo spazio attorno a te, e scorgi la sua mente. Ma ne senti anche altre, molte altre, che giacciono nell'oscurità vicino al primo. La cosa strana è che il pensiero superficiale della creatura di fronte a te è parziale, errato, inconcluso. E così lo sono quello di tutti gli altri attorno. Come se... Prima che tu possa giungere a una conclusione, altri occhi e tentacoli si muovono e avanzano, e scopri che sono una sorta di vermi sospesi nell'aria, lunghi un paio di metri l'uno e spessi come un braccio, che roteano tra loro lentamente e si intersecano, creando una figura orribile e bizzarra. Ashmashan ci ha vincolati, strappati dal nostro sonno e portati qui. Divisi per tenerci sotto controllo. Obbligati ai suoi ordini. Ci chiedi se ci cibiamo di potere? oh sì. Di forza? Sì. La bramosia non ci interessa, non ci sfama. Cosa sei però tu? Odori di Egorath, ma l'Oscuro Signore della Fine dei Mondi è scomparso da molto tempo.

C'è un silenzio surreale, nessuno fiata e moltissimi trattengono il respiro quasi inconsciamente, vedendo lo scambio di colpi a una velocità assurda. La neve mulina attorno ai due guerrieri, il vento sembra quasi creare un piccolo vortice con l'occhio sui due, e le fiamme delle torce ballano creando spettri di ombra. Lontano, un lupo ulula, facendo sobbalzare molti avventori...

Rukos e i suoi tre uomini escono, tutti armati e induriti dalle battaglie, e si mettono di guardia mentre tu sfiori la porta con la mano. La senti come se fosse fredda, sbagliata. Stai attento là dentro, Victor. Qualunque cosa sia, chiama e arriveremo. Ghed arriva vicino alla porta, si inclina e la fissa. Poi guarda Rukos. Sì, ci crede davvero. Verrebbero davvero, anche se questo li ucciderebbe. Hai carisma. Spingi la porta, e ti sembra quasi che il legno si lasci dietro una leggera scia verdognola. Metti i piedi in un buio sepolcrale, con pallide luci che arrivano da delle fessure sui muri. Ci sono moltissimi scaffali, e bauli e bauli pieni di armi. Manichini con armature e scudi agganciati decorano tutti i lati, mentre alcuni barili sono chiusi e sigillati, ammassati uno sopra l'altro. C'è un gocciolio, probabilmente da qualche parte l'acqua scorre e c'è una perdita, e tutto sembra umido. Poi, una voce che sembra provenire da ovunque... Chi sei tu, che entri qui? Non umano. Non orco. Non gnoll, stupidi gnoll. No, sei... ...sei diverso. Sei qui, e là, nello stesso momento. Sei di questo mondo. Sei del Velo. Sei... cibo?

Scython si alza immediatamente, come la metà degli avventori. Portare pazienza? Stai scherzando? E' da tanto che non vedevamo cose del genere! Andiamo gente, soffriamo il freddo ma godiamoci un buon combattimento dei Lupi del Caer! Mentre uscite, anche altre persone escono e cominciano a fare una sorta di cerchio, con Mara e Narod nel mezzo, e Jil e Vimak in prima linea.

Lo gnoll sbuffa, snuda i denti di nuovo godendosi la tua paura, poi alza le spalle. Pavidi umani, un giorno potremo divorarvi tutti, e finirà lì! Prosegui, idiota. Aprite le porte! Poi torna a guardarti, leccandosi le labbra. Visto che si sono lamentati di una perdita di personale... beh, stai attento. Quando entri, non superare la prima area, non superare le porte successive, o non tornerai più. Chiaro? Ghed va oltre la piattaforma e arriva sull'acqua, rimanendo sospeso nel Velo. Lo senti? Lo senti, Victor? Qualcuno, dall'altra parte, è come te. Proviene dal Velo, ma è qui, in questo mondo. Stai attento, lui non è come i nemici che puoi affrontare a Grail. Il Governatore gioca con grandi poteri. Intanto, la piattaforma arriva fino all'interno del magazzino, dove un'insenatura fa da raccolta per le barche. Ci sono delle scale, delle corde, e una zona dove scaricare ciò che porti. Non ci sono gnoll qui, segno che se ne stanno tenendo alla larga. Senti il vortice nel tuo petto farsi impetuoso, spingerti oltre le porte che vedi di fronte a te, qualcosa ti chiama.

C'è un attimo di silenzio nella locanda, interrotto solo dal vento che passa tra gli spifferi e il crepitare del fuoco. Il locandiere dragonborn vi fissa intensamente, e Scython stesso rimane in silenzio, passando lo sguardo dal gruppo al ragazzo e viceversa. Per qualche motivo, tutti sanno che sta succedendo qualcosa di importante.

Ghed, stranamente silenzioso, sta fissando la struttura. Poi si volta, quando dici l'ultima frase, e inclina la testa ossuta. Egorath... quel nome sta dicendo qualcosa anche a me. So che dovrei sapere qualcosa, ma non so cosa! Poi la chiatta arriva al porticciolo, il legno impatta con l'altro legno, e lo gnoll si avvicina piuttosto irritato. L'altro gnoll nemmeno ti guarda oggi, sta sistemando le sue armi appoggiato ad alcune casse. Dietro di loro, vedi il portone che condurrà all'interno del magazzino. Ci hai messo troppo oggi, stupido umano. Muoviti, non abbiamo tutto il giorno. Poi ride, snudando i denti in un divertito gioco di intimidazione.

Scython scuote la testa, togliendosi un po' di vino dalle vene, e sorride! Oh! I Lupi del Caer, a parlare con me! Hey, sentite voialtri, sono famoso! Mi cercano! E comunque, ci sono un sacco di problemi da risolvere, ce n'è per tutti, ahah!

Mancano tre giorni al ricevimento, e sai già che in città non si parla d'altro che di questo "Lord Victor", un misterioso e potente mecenate che verrà solo per la seconda Casata di Grail. E alcuni vociferano che il Governatore stesso sarà presente. Gli orchi e gli umani sono pronti, al tuo comando possono muoversi e attaccare parti che tu hai indicato. Sono parecchi, ma al momento sono male armati. L'incursione al magazzino cambierà tutto, e li potrà preparare alla rivolta finale. Sei sulla chiatta, che sta lentamente oscillando sull'acqua del fiume. L'uomo che la guida è il tuo miglior amico ora, e farebbe di tutto per te, tanto è forte la tua volontà. Il molo si sta avvicinando, i due gnoll di guardia sono già annoiati...

Il tiefling solleva un sopracciglio, poi sorride. Oh! Parlate di quelli che ho visto diventare invisibili! Nani con la magia, pauroso... dicono siano entrati nel palazzo del Portavoce di Easthaven e abbiano portato via qualcosa! Qualcosa in un materiale strano... Charda-qualcosa! Annuisce, poi torna a guardare il ragazzo incappucciato. C'è anche questa storia, oltre alla cabina nera di cui ti parlavo! Tante cose accadono qui, se vuoi divertirti!

Le chiatte, noti, vengono mosse quasi sempre da uomini. Gli orchi sembrano essere un po' più refrattari all'acqua, e i cosiddetti "carne-molle" sono i maggiori traghettatori di Grail. Gente semplice, te ne accorgi, e scopri anche che non sanno leggere molto. Quando arrivano, gli gnoll li controllano poco, senti addirittura uno di loro dire "A me paiono tutti uguali 'sti umani". In forma eterea, cominci a capire anche come funzionano i turni di guardia. Non viene mai lasciato sguarnito, e i capitani puniscono severamente chi non tiene alta l'attenzione. Ad un certo punto, mentre ti avvicini alla parete della struttura però, cominci a sentirti male. Perdi il contatto con la tua pelle, senti come se l'anima si staccasse dal tuo corpo. Il petto ti brucia, e il vortice di potere che ti ruota all'interno sembra quasi intensificarsi! Finisci quasi in ginocchio e Ghed ti sorregge, essendo in grado di interagire con te quando superi il Velo. Hey, calmati. Qui il contatto col Velo è troppo forte, e tu non sei ancora pronto. Lo senti? Ti sta richiamando a sé, e lo sento anche io. Ma su di te sembra avere un potere più forte. Fai attenzione lì dentro.

Intanto Scython sorride a Narod con la faccia di chi la sa lunga. Non lo gnomo, ma il suo compagno. E' uno studioso, e uno di quelli bravi. Se può riuscirci qualcuno... beh è a ovest del tumulo del Kelvin, sopra i boschi di Lonelywood. Un bel viaggetto, chissà se troverà qualcosa.

.... Grail è una città piuttosto grande, viva, e con interminabili odi al suo interno. La giornata ora è luminoso, ma il cielo viene parzialmente coperto dai fumi delle fabbriche e dei mezzi a vapore che sembra vadano così di moda nella bassa città. Sei vicino al magazzino dove tengono le armi, ma ti rendi conto che sembra quasi una fortezza. Le recinzioni sono alte, grandi, e all'interno ci sono pattuglie gnoll ovunque. Alcuni di loro hanno armature migliori, sono più grossi e più feroci, trasudano comando e potere. Il fiume scorre placido alla tua sinistra, mentre alcune grosse chiatte passano portando merci da una parte all'altra della città. Siete all'estremo ovest di Grail, la struttura è addossata alla parete del dirupo a nord. Ghed ti cammina vicino, lentamente. C'è... una qualche forza magica, lì. La sento. Qualcuna delle creature all'interno deve essere magica per forza, o lo è il terreno. Ma dubito. Cioè, a meno che il terreno non sia direttamente collegato col Velo. Il che potrebbe essere un problema per me, e forse per te. Entriamo e lo scopriamo? Se ci vedono, possiamo combattere. Forse. Si avvicina, e i tuoi occhi da morto vedono la sua translucenza verde quasi tremolare. Mette un piede davanti all'altro, e scopri che il terreno in quel punto rilascia una leggera nebbia verdolina, che si dissipa nell'aria. Magia potente. Il Governatore sa quel che fa.

Il taverniere fa un solo cenno con la testa verso un tavolo, dove trovare un tiefling che parla animatamente con una figura incappucciata, che sembra esile o forse è solo perché è piegata sul tavolo. Quel demente è Scython. Da quando il traghetto è fermo è sempre qua a importunare tutti con le sue storie, bah. Ti arriverà la birra e il vino allora. Cosa? Mi chiedi chi sia l'altro? Non ne ho idea, è venuto qui da poco chiedendo qualche informazione, e Scython non vede l'ora di parlare. Così, tutti e tre cercate di tendere l'orecchio... ........ Narod Sei indeciso se essere più grato per il fuoco scoppiettante del camino, o perché hai trovato un avventore così ciarliero, ma ti godi il momento dopo un lungo e periglioso viaggio. Il tiefling ti inonda di parole, ma d'altronde hai chiesto tu informazioni su tutto ciò che può accadere. C'è questa vecchia cabina che è lì da... beh, sempre. Nessuno sa chi l'ha costruita, e un sacco di persone hanno un cattivo presentimento in merito. Dicono sia posseduta, ma... beh, a Bryn Shander c'è uno gnomo che dice che esperimenti magici vengono fatti lì! Dice che un suo amico sta cercando di fermare l'Inverno Eterno! Annuisce come chi la sa lunga, mentre sorseggia ancora la birra.

Uscite dalla porta sul retro, cercando di evitare troppi problemi - e di dover pagare una cifra che non potete permettervi. Proseguite quindi a est, per tutta la grande Easthaven, e raggiunge la Trota Bagnata, la popolare taverna vicino al porto. Quando entrate, non vi accoglie solo l'odore di cibo, il calore del fuoco e il chiacchiericcio delle persone, vi si presenta anche un grosso dragonborn bianco che urla contro degli avventori, palesandosi come il taverniere. ...vi mando fuori a calci nel culo se continuare a rompere le palle, chiaro? CHIARO?? Gli altri abbassano la testa e tossiscono, annuendo. S...sì, certo Nymetra. Certo. L'altro annuisce, poi va verso il banco e vi vede. Beh? Rimanete lì senza ordinare? Muovetevi a dirmi cosa volete! Gli avventori, parecchi, ridono, probabilmente conoscendo il suo caratteraccio.

Il fantasma sembra quasi diventare traslucido e vedersi, tra il gelo e il fuoco che lambisce il tavolo, capelli che si sollevano a un vento inesistente e vesti che sembrano avere vita propria! La mano si avventa su Mara, ma un lampo la ferma, la magia di jil che restituisce il colpo allo stesso non-morto! Poi Mara, aiutata dal possente Vimak, rotea Vento del Deserto addosso alla Dama, facendo esplodere l'aria attorno a tutti voi e creando una scia di crepe nel ghiaccio sui muri e sulle finestre! Poi, in un sospiro, tutto si ferma, le posate cadono a terra, le tende smettono di muoversi, tutto si placa, mentre il fantasma della Dama scompare sotto i vostri assalti. La sensazione che non sia davvero scomparsa, però, riecheggia nei vostri cuori. L'halfling, tremante, si alza, vi guarda, fa per dire qualcosa, poi scappa via verso la porta, lasciandovi al freddo con solo il fuoco del tavolino a scaldarvi.

Gufo si risistema gli occhiali e annuisce, sudando. Ghed gli passa vicino, e sembra quasi annusare, anche se non ha il naso. Ha paura. Ha paura di te. Sa cosa sei, mi chiedo cos'altro sappia... sembra essere più impaurito degli orchi con cui abbiamo parlato. Fa bene ad avere paura, comunque. A Gufo cade un foglio, lo recuperare e lo tiene stretto. Non credo che gli gnoll li controllino, credo siano controllati da qualcos'altro. Ho sentito uno gnoll dire che temeva di essere mangiato, e... beh, magari sì, potreste sfruttarle. Che non le abbia mai viste nessuno è strano, forse le han portate di notte, ma devono rimanere anche sempre all'interno.

Vento del Deserto rilascia, nei sensi di Mara, l'odore di spezie, l'odore del deserto e della sabbia, il caldo sotto i teli di un bazar... è solo un attimo, perché il paladino non ha intenzione di farsi distrarre ed invoca il suo potere: una fiammata devastante si abbatte sullo spettro, sul tavolo e sul muro dietro, scatenando il fuoco e un urlo terribile da parte del poltergeist! Il tavolo comincia a prendere fuoco, ma il fantasma rimane non visibile e comincia a muoversi rapido per la stanza, sollevando la brina e spostando il fuoco! Poi Mara sente un tremendo colpo arrivarle addosso, ma all'ultimo momento sente il gelo e solleva il braccio in armatura, parandolo e sentendosi spostare indietro! Nello stesso momento, Jil si sente strattonare verso l'alto, e sbatte con la schiena contro il soffitto, staccando pezzi di legno e facendo incrinare una trave che sorregge il lampadario, che oscilla pericolosamente!

[...] Siete in nuovo covo, questa volta alla luce del sole. Senti l'odore della carne nel retrobottega, e avete visto un paio di gnoll entrare e uscire dalla finestra a vetro satinato che vi protegge. Rukos entra subito dopo, insieme a un umano magro ed emaciato, con degli occhialetti sul volto. Victor, questo è Gufo. Il Gufo ha occhi e orecchie ovunque, e soprattutto è un aiutante della città alta. Gufo, dì a Victor quello che hai sentito. L'uomo deglutisce, si mette a posto i fogli che ha in mano e si sistema gli occhiali. Non mi hanno coinvolto, ma ho sentito che il Governatore sta facendo esperimento con bestie, bestie magiche e pericolose. Potrebbero essere a guardia del magazzino delle armi, comandate dagli Gnoll Superiori. Il magazzino delle armi è in un posto piuttosto defilato, appoggiato alla parete del dirupo, vicino all'acqua... Rukos sorride. Abbiamo tre possibilità: - attaccare frontalmente, la più pericolosa, ma la più diretta - attaccare dall'alto calandosi dal dirupo, ma può essere pericoloso. Se ci vedono, potremmo essere sorpresi appesi in alto - arrivare tramite una barca, spacciandoci per rifornimenti. Ottima infiltrazione, ma potremmo non superare i controlli

La tremenda deflagrazione scuote tutta la locanda, sentite urla provenire dalla porta, e poi un urlo spettrale che proviene dal centro della stanza, mentre lo spettro grida il suo dolore e la sua furia! Poi come una risata si avventa su di voi, una risata che sembra il suono di unghie sul vetro...

La donna rimane in silenzio per un po', muove il vino contenuto nel bicchiere osservandone il colore. Questo vino... è molto raro. Abbiamo i vigneti piuttosto lontani da qui, in un territorio pericoloso, protetti da un druido. Lui... ha una strana arte che riesce ad applicare ai vigneti. Ho deciso di darvelo perché aiuta a dire la verità, sapete, nessuno, elfo, orco o umano che sia, resiste a questa cosa. Dietro di lei, Ghed cammina lentamente, poi sbuffa e fa una risata. Sai, credo lei non sappia che tu sei morto. Pensa che quelle cose da mortali per te funzionino. Che simpatici, questi mortali, non trovi? La donna poi mette giù il bicchiere e sorride. Mi hai convinto. Questo ricevimento si farà tra quattordici giorni, il tempo di organizzare e di poter avere il Governatore con noi. Metto tanto nelle mani di questo Lord Victor, ma la sua magnificenza potrebbe essere utile per la nostra casata. Ti allunga una bottiglia di vino chiusa, e sorride ancora. Portategli questa, e ditegli che si chiama Canto dell'Anima. E' un regalo, magari un giorno lo potrà usare.

L'elfa alza un sopracciglio, ma sembra quasi che sorrida, anche se ben pochi se ne accorgerebbero. Sta al gioco delle Casate, e sembra dannatamente brava a farlo. Un ricevimento potrebbe essere... pericoloso. Togliamoci la maschera e siamo onesti. Sapete già molto delle casate, se usate queste insinuazioni, e la cosa mi sta bene. Ma non conosco il vostro signore e non posso rischiare una figura di fronte ai dannati Alaviel, se il vostro signore non sarà all'altezza. Gioca con una collana, mostrando la sua scollatura. Un ricevimento ha bisogno di un piano B, se il vostro signore non si presentasse. Al momento non mi sorge nulla in mente....