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Madlefty

Circolo degli Antichi
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  1. Il mezz'orco ti guarda imbarazzato mentre parli, e senti Ghed mormorare dietro di te: Lo stai perdendo... Poi Rukos sbuffa e ti mostra un debole sorriso, strappando un po' di stupore allo scheletro del Velo. Non considerarci tutti bestie, tutti razzisti. C'è un gruppo di noi che protegge gli umani e che lotta per questa disparità. Gli gnoll cercano di stanarci da anni, ma ci spostiamo, siamo bravi. E con qualche aiuto, ma su quello non posso parlare. Indica la statua, poi pian piano ti porta verso dei vicoli. Il Governatore Ashmashan è qui da due decenni o poco più, ma ha stravolto tutto. Ha dato parvenza di ordine, ha fatto progredire la città, e noi ci siamo costruiti le nostre catene. Abbiamo permesso a lui di potenziare la milizia e di sostituire gli orchi con gli gnoll. Così noi potevamo lavorare per altre cose, sai. E ora siamo qui, gli umani vengono trattati come infetti, e si vocifera che vogliano mettere una legge per considerarli illegali e scacciarli dalla città. Fa una pausa e appoggia la mano a una porta. Prima di aprirla si volta e ti fissa negli occhi. Il Governatore è uno dei pochi a cui è rimasta la magia, ed è pericoloso. Molto. Un gruppo di eroi ha tentato di spodestarlo. Ora gli scheletri di due di loro sono appesi ai lati della porta di ingresso della sua villa, mentre si vocifera che tenga ancora vivi gli altri due, per divertirsi con loro quando si annoia.
  2. Jil diventa completamente invisibile, nessuno riesce più a vedere nulla, mentre lei si muove lentamente per la stanza. Lo spettro, però, balza da una parte all'altra in cerca di lei.
  3. Il mezz'orco ti guarda un po' confuso, poi scuote le spalle. Beh già non sono visto bene, cosa mi potrà capitare se porto un umano con me? Io sono Rukos, e come avrai capito simpatizzo con voi umani. Ho già preso qualche occhio nero per questo, quindi non preoccuparti, non ti sto imbrogliando. Si volta, mentre Ghed ti passa vicino. L'umorismo è sempre meraviglioso! Camminate in mezzo a delle case, in vicoli sporchi e che odorano di piscio e segatura usata per coprirlo. Scorgi dalle finestre alcuni orchi affaccendati, una cosa inusuale, mentre la strada si allarga e vedi una grossa piazza con, al centro, una grossa statua. Il mantello riccamente decorata si adagia su ampie spalle, che terminano in due grosse mani pelose, che sembrano essere al contrario rispetto alle tue. La testa della statue è quella di una sorta di grosso felino con lo sguardo caparbio. Sei nuovo di Grail, ma immagino tu conosca il Governatore della città. Chi non lo conosce, d'altronde, in tutto il continente è uno dei più temuti.
  4. Gli gnoll rimangono a guardarti con cupidigia, uno di loro ti annusa e scuote il naso, tenendoselo. Puzzi come un cadavere! Allunghi le monete cercando di ricordarti com'erano gli gnoll che ricordi tu, e sperando che una parte di quel caos e di quella mancanza di rispetto per la legge sia rimasta dentro di loro. Come immaginavi, lo gnoll afferra i soldi e fa un cenno al suo compagno, che ti tira una spallata e si allontana lentamente, ridendo col suo amico in maniera malata. Nessun lasciapassare, ma evitano di darti problemi. Beh, me la sono vista brutta stavolta, te lo posso giurare. Ho già visto qualcuno sbranato dagli gnoll, qui non portano la gente in prigione. Troppo piene. Si gratta la testa e si guarda in giro, i denti e il volto porcino che riflettono le luci. Ascolta, se aspetti un po' io finisco il mio turno. Mi sembri spaesato, posso darti una mano, rispondere a qualche domanda. Dietro di te, Ghed batte le mani. Ottima cosa, magari si mangia! Cioè, tu mangi, io no. Rimango magro, ci tengo.
  5. Il tuono rimbomba devastante lungo tutta la torre, scagliando il mostro contro la parete e facendo cadere calcinacci e pezzi di pietre! Scuote la testa e si rialza, snuda i denti e ringhia contro Mara. L'illusione dei serpenti lo fa temere per la sua vita, cerca quindi di balzare contro Mara, ma sbatte contro l'armatura e si accascia a terra! Poi, succede tutto in un attimo. Jil, ancora dietro il buco, vede la mano marcia del wight che si aggrappa al bordo e che si issa su. L'essere abietto la osserva negli occhi, poi le mormora un "dietro di te". Quando Jil si volta, vede riapparire il fantasma che era scomparso, l'unico dei tre esseri ad essere scampato dalla vostra furia! Il fantasma scarica il suo fulmine contro Jil, colpendola in pieno con una furia che non apparteneva agli altri. ...dovevi ascoltarci! Parlare! Ti consumerò! Il wight, dopo l'avvertimento, ignora completamente la cantastorie, salta dall'altra parte, osserva Darrox senza emozioni. Poi lancia un oggetto a Vimak, che lo afferra al volo. Uno specchio, logoro, consumato, grande poco più di una mano, ma... Il mio padrone mi ha detto di mettere il basilisco contro se stesso. Il mio aiuto si ferma qui.
  6. L'orco, la cui stazza ti sovrasta, solleva un sopracciglio osservandoti. Sei in viaggio dalle gallerie delle carrozze? Sei una strana persona, non sembri nemmeno stare troppo bene. Immagino tu abbia preso una botta in testa. Sei a Grail, anche se è meglio dire che sei nel sottobosco di Grail, dove la merda puzza di più e il sangue tende a non rimanere troppo nelle vene. Cerca comunque di... L'orco si blocca e vedi una cosa strana: un'espressione spaventata che lo coglie. Ti volti e ti trovi di fronte due gnoll, che snudano i denti e ridono guardandovi. Noti che né l'orco né gli gnoll fanno caso a Ghed. Sembri forestiero, amico. Hi hi hi. Immagino tu abba il lasciapassare... Ce lo mostreresti? La sua voce è quasi un latrato, poi l'altro comincia a girarti attorno, la mano sull'elsa. Sei ricco? Ma sei malato? Hi hi hi forse una brutta nottata? Ma non sei di qui, no, i tuoi vestiti parlano da soli. Essendo tu al limitare della stazione, ti accorgi velocemente che nessun altro sta guardando verso di te, solo i due gnoll e l'orco.
  7. La sciabola rimbalza e striscia sul pavimento, fermandosi sul bordo del baratro. Mara balza in avanti, furiosa, con Vimak che cerca di indicarle dove colpire, ma la situazione e la cieca ferocia la porta a sbagliare, a mancare il bersaglio, che ringhia e spalanca gli occhi. Darrox, intanto, rimane fermo, un baluardo di pietra con il martello sollevato, pronto a colpire un nemico che non riuscirà più a raggiungere.
  8. Il mostro urlo dal fastidio, morde nuovamente l'aria ma scalpita e rimane fermo dov'è, ringhiando come una tigre ferita!
  9. Lo scheletro mormora qualcosa che non capisce, una sorta di mugugnio o lamentela, poi torna a guardarti. Qui hanno dimenticato tante cose, lo sento. La magia, potente nel Velo, qui è solo un'ombra. Come se qualcosa fosse andato male, si fosse spostato su un asse errato. Bah, non possiamo sapere tutto, no? Camminate ancora per un buon miglio, finché non cominciate a vedere delle luci in lontananza. Il rumore della pioggia che cade comincia ad arrivarvi dapprima debole, poi sempre più forte, finché non arriva al limite di quella lunga grotta. E di fronte a voi, si apre uno strano mondo. Alte case circondano questi binari, che proseguono per solo Samas sa dove, mentre un leggero fumo offusca tutto l'ambiente nonostante la pioggia. L'enorme carrozza è ferma di fronte a voi, l'insetto è dall'altra parte, e sembra che una moltitudine di creature stiano salendo e scendendo dalle carrozze. Le luci che vedevate sono prodotte da lanterne la cui fiamma non si muove, e sopra di voi, in un rombo terribile, passa un enorme oggetto allungato, che vola nel cielo senza ali. Con un brivido, ti accorgi però di una cosa molto strana: la maggior parte delle creature che vedi sono orchi, privi di quell'aria selvaggia che ricordi. Sono mal vestiti, alcuni sporchi, mentre altri sembrano essere più civili e ben più ricchi, tutti mescolati in questo sottobosco. E a fare palesemente da guardia, con denti snudati e sciabole alla cintola, ci sono degli esseri terribili. Gnoll. Creature mosse da una fame insaziabile, mostri del caos spinti solo dalla voglia di uccidere, sono ora tenuti a freno da una professione che dovrebbe portare il controllo. Con uno sguardo veloce, ti rendi conto che tutti cercano di star loro lontani. Mentre elucubri su tutto questo con Ghed al tuo fianco, senti un orco parlare con te da qualche metro. Che diavolo fai lì? Vattene dai binari, prima che gli gnoll ti vedano, dannato pazzo!
  10. Il mostro ringhia, sente il dolore e allunga i denti al nulla! Solo Vimak sa, sa cosa gli è stato fatto e come la sua mente sia stata schiacciata dalla magia del goliath! Il basilisco freme, salta di lato e prova a caricare l'aria, ma nulla di fatto... Da sotto, sentite un ovattato Dzaan che urla dal foro sotto di voi: Non guardatelo mai negli occhi! Usate uno specchio, se lo avete!
  11. Lo scheletro mette le mani dietro la schiena e comincia a seguirti. Sai, immagino ci sarà da divertirsi qui. Cammini lungo i binari, attento ad ascoltare attorno a te, sentendo le gocce d'acqua che cadono da sopra la tua testa, da quegli strani tubi sconosciuti. Non senti persone, né percepisci altri afflati di vita, solo tu e lo scheletro, che non produce nessun rumore. Comunque, che dici se ci diamo un nome? Voglio dire, se qualcuno ci vedesse, e ci chiedesse "hey, come ti chiami?", almeno abbiamo una risposta. Oh, sì, dubito che qualcuno possa mai vedermi. Però tu mi chiamerai in qualche modo, no? Ci pensa un po' mentre avanzate, poi batte le mani tra loro. Chiamami Ged! La G è dura, eh, non morbida. Non sono "Gedeone". E' "Ghed", capito?
  12. Darrox si pietrifica. Tutti rimangono inorriditi dalla forma perfettamente immobile del nano, nessuno fiata, nessuno si muove. Solo il ringhio del mostro vi fa sobbalzare e vi sveglia nuovamente...
  13. La lama impatta nuovamente contro il mostro, che ringhia e quasi si tira indietro, prima di snudare i denti e prepararsi per un altro attacco! Intanto, la pelle di Darrox diventa sempre più grigia, mentre la maledizione della pietra cerca di divorare tutto il suo corpo...
  14. L'illusione di Vimak si abbatte sulla mente dello stupido mostro, che proprio perché in preda alla furia cieca della preda, riesce a resistere al controllo! Ringhia, muove le zampe in avanti e si avventa su Mara, ma gratta sulla cotta e salta indietro, furioso!
  15. Darrox allunga le mani verso la bestia, alza il martello, ma sente le sue membra farsi rigide e il corpo non rispondere più ai comandi. I suoi compagni lo vedono pietrificarsi lentamente, la pelle sta diventando grigia...
  16. Mara cala la sua nuova spada sul mostro, lasciando una scia calda, ma impatta sulle scaglie e non riesce a superarne le difese! Intanto Darrox ringhia, sta per guardare il mostro quando gli occhi della bestia si fissano su di lui, luminosi e crudeli...
  17. Lo scheletro, a differenza tua, avanza fino alle sbarre di metallo e si mette lì, spalancando le braccia. Io? Come faccio a sapere qualcosa? In quel mentre, la luce diventa enorme, il rumore assordante, e quello che ti arriva addosso ha quasi dell'incredibile: un enorme essere ,come uno scarafaggio grande quanto una carrozza, avanza velocemente usando le due sbarre di ferro come dei binari, aggrappandosi con delle chele appuntite e proseguendo correndo! Sopra di lui ci sono placche di metallo lucide, che continuando aggrappandosi a delle carrozze enormi, sempre in metallo. L'essere enorme investe lo scheletro e prosegue nella sua corsa, sfiorandoti e muovendo i tuoi vestiti col vento, quasi sbalzandoti da dove sei! Poi, così come è apparsa, la strana, lunga carrozza scompare alla tua vista, lasciando dietro di sé un acre odore di fumo. Lo scheletro è in mezzo ai binari come niente fosse. Sai cosa sono, vuol dire che sei erudito. Io vagavo qui, nel Velo... sono apparso poco prima che ti svegliassi in questo mondo, ma appartengo al Velo e solo gli esseri legati al Velo possono vedermi. Sai cosa significa? Si avvicina guardandoti, le orbite dei pozzi neri. Sei legato al Velo, ma non sei nel Velo. Sei più morto che vivo, ragazzo mio. E io, per qualche motivo, sono legato a te. O almeno la mia coscienza lo è. Che dici, scopriamo cosa c'è di là? Non posso muovermi da questa parte senza di te, e saranno secoli che sto aspettando!
  18. Scendete - o salite, dipende dai punti di vista - tutti insieme per la torre, e arrivate alla stanza visibile oltre il buco per l'ultimo piano della torre. Dzaan da sotto vi chiede se va tutto bene, dopo aver sentito il trambusto, ma confermate che tutto è al suo posto. Darrox quindi avanza, e salta oltre il buco per arrivare nella stanza dall'altra parte. Si trova di fronte a un altare attaccato al soffitto, e nient'altro. C'è una stella otto punte incisa sulla facciata dell'altare. Sta per avanzare quando sente un sibilo, e due occhi di un verde malato si abbattono su di lui, circondati da un volto tozzo pieno di aculei che appartiene ad un corpo tozzo con otto zampe e una coda che si abbatte dietro di lui. Spalanca le fauci e gonfia i muscoli...
  19. Lo scheletro rimane fermo per un attimo, poi si tira indietro e sbatte le mani sulle ossa delle cosce. Stavo sorridendo, ma non si vede eh? No, certo che no. Comunque, senza offesa, ma non credo tu abbia tutto questo potere. Per creare me intendo, io sono io. La cosa davvero affascinante è che tu mi veda qui, nel regno di quei primitivi! Ah, e spostati un attimo, ti va? Appena lo dice, senti un rumore tremendo provenire da dietro di te, una luce fortissima abbaglia da uno dei due ingressi della grotta, e il rumore di tantissime pietre che cadono ti arriva addosso mentre le luci diventano sempre più forti! Ti guardi attorno e ti accorgi di avere poco spazio: la grotta è larga poco più di quattro metri, e in mezzo ci sono queste travi metalliche che proseguono
  20. Plic. Plic. Plic. Come se fossero tuoni nel buio totale, il rumore delle gocce che cadono si fa strada nell'oscurità della tua coscienza. Come giganti che ti strappano dal posto in cui sei relegato, con la gentilezza di una torre che crolla e la dolcezza del fuoco che brucia. i tuoi capelli sono bagnati. Sì, senza ombra di dubbio. Li senti incollati alla testa, senti il duro della pietra sotto di te, e comincio a sentire anche il resto del corpo. Solo alla fine apri gli occhi, sofferenti e dalle palpebre quasi incollate. Senti il corpo rigido e quasi estraneo, e... Chi sei tu? Ti senti confuso, stordito, privo di radici, comincia a girarti la testa e non vedi nulla attorno a te, cerchi di ricordare qualcosa - qualunque cosa - ma non trovi nulla di nulla, solo un grande vuoto dove prima c'erano dei ricordi. Solo... Ben svegliato, principino. Dormito bene? Ti volti improvvisamente e ti ritrovi di fronte a uno scheletro traslucido, che emette una debolissima luce verdastra, con le ossa piene di segni, tagli e pezzi mancanti, come se fossero antiche quanto la terra. Lo scheletro ha le mani sulle anche ed è leggermente chinato in avanti, mentre la voce pare provenire da sotto un bavaglio, anche se non indossa nulla. Ti guardi attorno, e ti accorgi di essere in una enorme grotta dalle pareti levigate, con dei canali di metallo che scorrono sopra di te e che perdono gocce di acqua che si accumulano in pozzanghere. A circa un paio di metri da te, a terra, ci sono invece due barre di metallo distanziate tra loro che percorrono tutta la grotta, perdendosi nel buio sia davanti che dietro.
  21. Mentre Darrox guarda l'arma con cupidigia, Mara analizza bene l'elsa, la lama, cercando di capirne la provenienza. Scorge delle piccole rune incise attorno al gioiello tondo nell'elsa, ma niente che riesca a leggere o comprendere.
  22. Arkmenos Sento il potere scemare e mi sorprendo, pensavo rimanesse sempre con me. Ovviamente, non ho nessuna intenzione di mostrarlo al mago, quindi rimango impettito e sicuro di me. Non mi toccherà, non mi attaccherà ora. Un'isola con la conoscenza, eh? Così potrei capire dov'è il luogo che cerca Armetrea, o chi è lei stessa. Potrei capire molte cose, magari anche come sfruttare meglio il suo potere. Il mago sembra essere felice, è uno studioso e questo è probabilmente il sogno della sua vita. Annuisco e sorrido. Quando mi sono svegliato questa mattina, mai avrei pensato di trovarmi in questa situazione, di parlare con un mago per andare in un'isola antica con un'arma di estremo potere. Beh, cosa mai potrà succedere di più caotico, mago? Portami dove viene richiesta questa autorizzazione, e inizieremo il viaggio.
  23. Lentamente, e intimoriti dallo spettro scomparso, vi avvicinate alla stanza con le macerie. Sicuramente erano le scale, crollate per tutti i piani e senza possibilità di essere usata. Ma lì, Mara e Darrox scorgono qualcosa di strano. Il leggero strato di ghiaccio che si posa su tutto il pavimento sembra mancare in un punto, alcune pietre sono prive di gelo e vi accorgete che fa una sorta di cerchio. Toccando le pietre, vi accorgete che sono quasi tiepide al tatto. E lì sotto, spostandole, mettete alla luce un'arma. La scimitarra di fronte a voi è piena di polvere ma intonsa, perfettamente. Non è arrugginita, anzi, e la sua elsa è ancora perfetta e intarsiata meravigliosamente, con effigi di strani esseri dal corpo umano con la metà in giù a forma di nube. Quando la afferrate, sentite come uno strano odore di spezie, cibi esotici e un odore come se fosse il vento portato da un bazaar nel deserto. Probabilmente c'era un fodero, ma non esiste più, distrutto dal tempo e dalle intemperie, come tutto il resto. L'arma è leggermente calda al tatto.
  24. Il colpo di Darrox, per quanto la sua aura venga ignorata dallo spettro, è devastante. Prende lo spettro, che evita di poco la possibilità di essere distrutto, e poi impatta nuovamente contro il muro! Poi lo spettro, come è apparso, rotea su se stesso e scompare dalla vostra vista in un lampo di elettricità. Rimane solo il silenzio, la polvere che cade dalle mura, i passi da sotto la torre, e niente altro...
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