Madlefty

Arkmenos Sospiro, non per il mago, ma per la voce della spada. Odio sentirmi dire cosa fare. Sai dov'è la cosiddetta Porta dei Mondi? chiedo al mago ignorando la sua proposta, non prendendola nemmeno in considerazione. Perché non mi seguite? Non potete fermarmi e non lascerò mai la spada, ma se mi seguite potrete vedere come si concluderà la storia, non trovate?

Il colpo di Mara è devastante: esaltata da Jil, mossa dall'idea che si possono distruggere, cala la sua lama sul secondo essere e questo viene distrutto, la sua elettricità si abbatte sul muro dietro di lui e si spegne, come se non fosse mai esistito. Tranne per Jil, che sente solo mormorare... Una storia mai narrata... mai terminata... raccontarla...

Gli spettri mulinano ancora più velocemente, come se reagissero ai pensieri e alla canzone di Jil, cambiano forma e quasi rimangono nella forma che avevano prima, quella dei maghi della torre, per poi tornare a essere solo delle pallide luci... Da sotto di voi, invece, provenire dal buco dove eravate, cominciate a sentire il mago chiamarvi, chiedendovi cosa stia accadendo, ma sapete che dovrebbero percorrere due piani prima di arrivare. Troppo tardi, forse.

La magia di Vimak impatta contro la parete, ma gli spettri sono troppo veloci e fugati per poter essere colpiti...

Arkmenos Ho un dannato fiatone, e la cosa non migliora quando vedo il fiotto la lava e mi rendo conto di quanto ho rischiato di morire, di quanto io ci sia andato vicino. "E non ne sono ancora uscito..." I mercenari sono armati, sono circondato e ho il mago di fronte, ma sono certo che l'incantatore sia al limite della sua magia. Avrei tantissime domande. Tira giù la spada, mercenaria, in ogni caso non potresti fare molto, no? Tornando a noi, cosa era questa spada? Cosa sai su di lei?

Lo spettro evita il colpo di Darrox, velocissimo, e nel mentre esplode in una scarica elettrostatica che fa quasi perdere la presa sul martello al nano! Poi lo spettro vola in alto, scivola dentro una parere e appare nuovamente, crepitando.

Arkmenos Sogghigno e stringo la mano al mago. Andiamo allora, o verremo seppelliti. Magari poi scopri che non sono così male... Fai strada!

Arkmenos Sto per parlare, quando cadono le rocce, le crepe si formano sui muri e rimango in silenzio, valutando la situazione. Armetrea è potente, ma rischia di rendermi troppo avventato. Parlo quindi in modo che tutti mi sentano. La spada mi sta rendendo troppo forte per voi, tutti voi. Potrei uccidervi, ma rischierei di morire. L'hanno incatenata e lei teneva fermo questo luogo, implica che se questo luogo collasserà lei potrebbe uscire, altrimenti non l'avrebbero mai bloccata. Faccio una pausa, osservandoli. Usciamo tutti di qui, e potremo parlarne. O continuare a combattere. Rimaniamo, e moriremo tutti, ma Armetrea uscirà in qualche modo. Hai cinque secondi per rispondere, prima che io ti strappi la testa dal collo.

La stanza viene illuminata non solo dalla luce di VImak, ma anche dall'esplosione di radiosità propagata dalla spada di Mara! Il ferro fatica a ferire l'essere, ma la luce divina lo spazza via, come se non fosse mai esistito. Lo spettro colpito quasi si lamenta, e Jil lo sente nella sua testa, come un sussurro lenta e un vento che penetra dalle finestre in una notte solitaria... ...racconta la nostra storia, te ne prego... Nel mentre, lo spettro di fronte a Mara comincia a brillare di luce fulminea, e la scarica si propaga contro di lei!

L'esplosione si propaga per la stanza e il tuono scuote la polvere dalle antiche pietre, facendo piovere sabbia e portando l'odore di muffa un po' ovunque. I due spettri sono presi in pieno, si muovono nell'aria, ma sembrano riprendersi subito, come se il colpo non fosse stato così intenso come dovuto.

Arkmenos Sto quasi cadendo in ginocchio, quando mi fermo immediatamente e sento nuovamente le energie tornarmi. Mi rialzo osservando la spada che si sfila dalle mie ferite e sorrido alla donna. Sto per dire qualcosa, quando semplicemente scompaio dal suo campo visivo, scivolando tra la sua guardia come se fossi il fumo nero dell'abisso, e correndo dietro alle sue spalle arrivando a tagliare l'aria con Armetrea per colpire il mago! Puoi arrenderti e possiamo parlare per condividere le conoscenze, puoi continuare a combattere e vi massacrerò tutti!

Il colpo di Vimak è preciso, vola lungo l'aria e avrebbe colpito, se lo spirito non fosse così dannatamente veloce! Si sposta all'ultimo momento e il fuoco impatta contro la parete, causando nessun danno al nemico!

Arkmenos Rimango fermo, in piedi, pieno di ferito e fulminato, sento il sangue colarmi dalle ferite e la stanchezza cominciare a farmi presente, ma... le ferite si richiudono, il sangue sembra quasi rientrare, come se non fosse accaduto nulla. Come se fossi invincibile. I poteri mi hanno chiamato a sé, mago, per portare parità ai colori della mia pelle, e della vostra. Non importa. Nessuna spiegazione avrà importanza dopo che inizierò con te. Armetrea ha sbloccato il distruttore oscuro che è sepolto in me, la mia vera vocazione. E ora, mio sfortunato amico, scoprirai una guerra che non puoi vincere. Ti farò sapere... Che sono diventato... Indistruttibile. Con un sorriso furioso, mentre una piccola parte di me urla dal terrore e dalla paura di ciò che sto diventando, mentre una furia di sangue e caos imperversa nelle mie vene, scaglio la spada contro l'ennesimo mercenario, e nel mentre quasi volo tra le macerie, corro in avanti e arrivo in un lampo a un centimetro dalla mercenaria, snudandole i denti davanti. Sono arrivato, principessina. La spada mi riappare in mano, insanguinata.

Il colpo di Darrox è potente e preciso, è sicuro che avrebbe potuto distruggere la testa di un uomo come un melone se avesse colpito un essere vivente, ma i fantasmi... Quando il martello cala l'aura di fulmini esplode attorno al nano, ma il piccolo essere sembra essere completamente immune, ignorandola, e solo quando l'arma cala fa un movimento strano, come se fosse stato strappato in qualche modo! Darrox però non sente la stessa resistenza che avrebbe potuto percepire con un essere vivente, e questo lo lascia sconcertato. Nel mentre, i due spettri cambiano forma costantemente, prima quella di un mago che scaglia incantesimi, poi del mostro chitinoso, poi ancora di globi di luce. Ancora una volta sembrano andare addosso a Jil, poi virano e si scagliano uno contro Darrox e uno contro Vimak! Il fulmine raggiunge il grosso goliath, ma Darrox sembra riuscire a resistere al colpo!

Arkmenos Rimango in silenzio, inspiro, dopo di che balzo fuori in volo, scavalcando il parapetto, e nello stesso tempo scaglio con forza la spada verso uno degli uomini dello stregone, roteando al volo e scattando verso di lui a velocità folle! Sto arrivando, mago! Corro in avanti sulle macerie, striscio, poi scatto di lato per cercare di infilarmi tra i mercenari, puntando al capo! Poi la spada riappare nella mia mano e sorrido, sentendola ancora vicino. NULLA mi può fermare.

Mara balza in avanti, cala la spada - il cui metallo riflette la luce dello spirito - ma quando prova a colpirlo questo rotea così velocemente che lo manca, anche se il colpo sembrava essere preciso! Lo spirito rotea nell'aria, ma si trova di fronte Mara, quindi comincia ad aumentare la sua luminosità e una scarica di luce si abbatte sulla paladina, causandole una scossa che la sbatte sulla parete! Gli altri due continuano a brillare e roteare per la stanza...

Il calcio di Mara riecheggia nella torre. TONF. TONF. TONF. Al terzo colpo la porta si incrina, sta quasi per tirare un quarto colpo quando una forte luce sembra emanare dall'interno! La spadaccina si copre gli occhi, quasi abbagliata, poi la porta si incrina verso di lei e si fracassa, mentre figure traslucide brillano e volano per la stanza, emanando scosse di elettricità che vi fanno rizzare i capelli! Sono tre, e cambiano forze volando: da sfere di luce che brillano e a cui si staccano pezzettini di luce solida, prendono l'aspetto di uomini con mantelli, passano attraverso i muri e riappaiono come esseri chitinosi, con un grosso carapace a sei zampe! Jil li sente, nella sua testa: le storie servono a ricordare ciò che i morti vogliono tenersi stretto! Poi uno di loro fa per avventarsi verso Jil...

Arkmenos Quando parla di Erideth, osservo al posizione dove doveva essere, e l'occhio mi balla leggermente. Non so cosa pensare, non la conoscevo prima, e sembra così innocente... chi era davvero? E ne è valsa la pena? "Cosa ne è stato di lei?" chiedo mentalmente alla spada, sperando che lei possa sentirmi. Poi mi volto verso gli uomini di fronte a me, muovendo lentamente Armetrea. Se solo toccando la spada è successo questo, cosa accadrà quando atterrerò in mezzo a voi come il pugnale assassino di Masam? Senza dire altro mi scaglio in avanti, mi chino e sbatto con la schiena contro il parapetto, così da avere copertura e arrivare ai pulsanti della piattaforma. Sto arrivando, mago! Quanti rimarranno di fianco a te quando inizierò a trucidarli?

Dzaan scuote il capo. No, rimarrò qui per un po', quando siete pronti ad andare venite a chiamarmi. La torre non mi interessa, non più. Con le corde, legni e altri strumenti che trovate, riuscite a creare una sorta di salita per tornare su, ai piani superiori. Risalite fino al primo livello inferiore, dove c'erano le gabbie e il carapace chitinoso. Vi avvicinate alla porta, e in quel momento Jil comincia a sentire dei sussurri, come provenire da dietro quella piccola porta di legno. EraVamo AndAti a conTroLlare... eravamo accecati dal potere, e quando tutto cadde, si liberarono... ci divorarono, e niente rimase di noi, se non una storia da raccontare, di quando la vanità ci rese un piatto prelibato.......

Arkmenos Rimango in silenzio mentre il mago parla, soppesando la spada, sentendola sbagliata in più di un modo, ma accorgendomi che il suo peso non è nulla. Tutto è nulla, è come se camminassi sulle nuvole, come se il mondo avesse smesso di attrarmi a sé e tutto fosse più leggero. Una potenza che non appartiene a un mortale. Armetrea mi parla nella mente, e io mi fido di ciò che dice, mi fido perché il suo scopo è uscire di lì. Che fine ha fatto la donna che era con me, piccolo mago? L'hai forse attaccata? Non importa, ora verrò da te e ti strapperò le braccia per farti parlare. Quasi non mi riconosco, ma scaccio subito quel pensiero. Volevano il figlio di Masam, quando mi vedevano? Il suo sangue? Lo avranno! Fatti sotto, mago. Armetrea uscirà da questo posto, e io con essa!

Dzaan rimane ancora lì a contemplare il libro, sfogliandolo e senza guardarvi mentre parla. Andate pure, ma attenti. Non ho investigato tutta la torre, quei buchi c'erano da prima e probabilmente sono stati fatti dal guardiano controllato dal medaglione.

Arkmenos In silenzio, guardo l'enormità che mi si para davanti, affondo la testa nel mare del caos e osservo l'abisso, sapendo che la decisione è già stata presa da tempo. Da quando hanno rifiutato me. Da quando il mondo ha deciso che il mio sangue mi avrebbe dovuto rendere inferiore rispetto agli altri. Da quando mi ha tolto tutte le opportunità. Mai cedere. Mai perdonare. E mai, mai dimenticare. Afferro la spada e sorrido, snudando i denti. La pagheranno tutti.

Dzaan annuisce. Molto potenti, sì, e molto pericolosi e subdoli. Se li incontrate, non date loro tempo di aggredirvi, e state attenti. Cercheranno di mentire e manipolarvi. Se li trovate, distruggeteli, ma state attenti. Per il vostro assassino no, non lo conosco. E' pericoloso? Andrebbe eliminato subito, senza esitare e col massimo della forza possibile. Mai lasciare spazio a dubbi o a contromosse. Scorgete l'ombra di quello che è davvero il mago, il fuoco dentro di sé, la rabbia e il furore di chi è abituato a schiacciare qualcuno, ma scompare immediatamente. Mentre parlate, Mara finisce la connessione con l'amuleto, un piccolo disco di legno circondato dall'argento, con rune al centro. Appena entra in collegamento, percepisce immediatamente che le manca qualcosa... qualcosa di importante, e sa perfettamente dov'è, e quanto lontano è. E' a ovest, ed è lontanissimo, una distanza spaventosa, sa perfettamente che è dall'altra parte di tutte le Dieci-Città. E quando sarà da lui, dal guardiano, potrà attivarlo se capirà il meccanismo e il funzionamento. Nel mentre Jil ha preso ben quattro libri interessanti, nella sua ricerca. Le Pergamene Perdute di Sabreyl Dalle Ombre. Sostanza. Qui Giacciono i Re Ventatost. Non sembra esserci qualcos'altro, ma sembrano davvero antichi!

Arkmenos Cerco di scuotere la testa e di fare mente locale su tutto quello che mi ha detto, anche se ci sono davvero tante informazioni. Ti.. tiriande, hai detto, giusto? Non lo conosco, e non ho mai sentito parlare di una magocrazia. Devi essere rimasta incatenata per così tanto tempo... Dimmi, sai cosa poteva volere il mago da te? Immagino tu non potessi essere distrutta, forse usata? Cammino avanti e indietro, come faccio sempre quando devo pensare e sono sopraffatto. Questo mondo non mi ha dato nulla, se non calci e coltelli. Mi ha masticato e sputato fuori come del tabacco vecchio, ma io sono più di quello che vedono gli altri. E con te, forse... forse lo capiranno. Sarò solo uno strumento, quando ti impugnerò? O avrò la mia volontà?

Mara comincia a sintonizzarsi col medaglione, mentre Jil regala il libro a un attonito Dzaan, che rimane a fissarlo senza dire nulla. Poi alza la testa quando Vimak parla. Non prendiamoci in giro. Io sono un suo clone, fermo a quando mi ha creato. Mi ha instillato l'obbedienza, perché questo è ciò che sono i simulacri, ma ora io sono lui in tutto e per tutto, con qualche giorno in meno di vita e ricordi. L'essere stato un simulacro però mi ha fatto vedere la vita - e il mondo - da una prospettiva diversa, così come il vostro aiuto. Fa una pausa, osserva di nuovo il libro di Jil, poi alza la testa e sorride. C'è del buono, no? Magari si può provare a coltivarlo. Il mio guardiano rimarrà però con me, un wight è potente, e utile. E se mi trovasse la confraternita arcana ne avrò bisogno. Si instillano nei posti sicuri, pacati e ordiscono trame. So che qui nelle Dieci Città ci sono Avarizia, l'evocatore tiefling che si diverte a distruggere tutto. Nass Lantomir è una divinatrice dannatamente brava, e si diverte a leggere i pensieri delle persone e a sfruttarle. E Vellynne Harpell, una necromante che sfrutta il suo nome ma che non lo merita.