Madlefty

Vimak osserva meglio il guerriero, affascinato dalla sua razza, e dall'aura che si lascia dietro. Ne scorge il più piccolo dettaglio. È senza barba, per un guerriero gigante del gelo implicherebbe essere senza onore, oppure... Guarda meglio, e capisce che è una donna. La lancia che porta invece è l'albero di una piccola imbarcazione, e sembra essere un trofeo. Ha sconfitto umanoidi in nave, perciò. E la testa che porta è quella di uno yeti, ma Vimak sa che non sarà né la prima né l'ultima delle sue prede. Dopo questa analisi, Vimak capisce di essere di fronte a un cacciatore, un guerriero sceso dalle montagne per andare a caccia e aumentare il suo prestigio, la sua gloria, la sua forza. E sa che, se incontrasse il gruppo, li sfiderebbe fino alla morte.

Nascosti nella neve e al freddo, osservate il lento incedere dell'essere. Tum. Tum. I passi giganti della cavalcatura scuotono le lande, il suo corpo è enorme, le gambe tozze, e la proboscide è leggermente sollevata di fronte al muso. Lunghissime zanne si ergono di fronte a sé mentre una peluria copre la testa. Una enorme sella è posta sul dorso, e sopra di essa vi è un gigante. E' in armatura, ha un elmo cornuto e molteplici armi legate alla schiena e alle bisacce, il suo sguardo è fisso e fiero e le sue mani non mollano mai le redini. Darrox, da quella distanza, vede che l'ascia al suo fianco è sporca di sangue e che ha una testa appesa alla sella, anche se non capisce bene di cosa. Di sicuro è enorme. Tum. Tum. La neve si solleva al suo passaggio, e il vento sembra portarvi il puzzo di quell'animale. Per fortuna, siete controvento. Poi, a un certo punto, vi sembra che la testa del gigante volga verso di voi... ma è solo un attimo, perché torna a fissare a sud, e prosegue la sua marcia.

Arkmenos Mi rendo conto di essere entrato in qualcosa di davvero grande, molto più di quanto io potessi gestire. Io volevo un tesoro, magari un oggetto magico di quelli di cui raccontano i cantastorie, qualcosa che avrebbe cambiato la mia vita. Ma questo... questo comincia a diventare pericoloso, e non so come agire. Rimango in silenzio per tutto il tempo. Dicono che tutto cambierà, che qualcosa riguarda i gemelli, ma non capisco abbastanza di magia per sapere di cosa stan parlando.

La canzone di Jil sembra quasi rallentare la tormenta, accoglierla e viaggiare insieme ai suoi venti. Vi accompagna mentre scavate una tomba nella neve, e mentre depositate il cadavere in quella fossa. Pregate gli Dei che venerate, o sperate solo che la sua anima raggiunga ora la pace, ma qualcosa in quella neve - in quella notte eterna - sembra dirvi che la pace potrebbe essere irraggiungibile, che quell'anima già appartiene alla Signora del Gelo. Proseguite spediti lasciandovi il tumulo alle spalle, Darrox intuisce immediatamente che a causa della tormenta vi siete spostati troppo a nord, quindi insieme a Vimak aggiusta la rotta e vi dirigete a sud-est, per riprendere la strada. Finalmente la tormenta cessa, e siete solo voi e le lande. Il giorno sta cominciando a scendere - se di giorni si tratta - e la notte comincia a farsi sentire. La temperatura cala ancora di più... Ad un certo punto, da lontano, scorgete un essere enorme, che cammina lento. Si staglia nella debolissima luce del crepuscolo, e sembra andare da nord verso sud, tagliandovi la strada. A prima vista, sembra che qualcuno stia cavalcando un animale enorme, ma... sembrano entrambi davvero enormi!

Arkmenos "Chiavi, eh? C'ero vicino... però ne manca una, quella ripetuta. E se stessero parlando di quello?" Con un sospiro e un battito di cuore in meno, avanzo lentamente, approfittando della mia scurovisione - donata da quel folle di Masam - per star dietro al mago e sperando che nessuno mi veda. Questa è la cosa più pericolosa che io abbia mai fatto, spero solo non sia l'ultima.

Non avete mai dato quartiere a questo mostro: dopo tutti i colpi inferti, dopo averlo scagliato a terra e aver causato crepe nella corazza di questo essere, il colpo di Mara è quello decisivo! La spada taglia l'aria, si abbatte sul fianco del mostro e taglia di netto, spezzando il mantello e la luce che c'è sotto, sentendo un corpo fare resistenza! Prosegue nel suo slancio e taglia a metà il Camminatore, e Darrox, nella sua furia, cala il suo maglio sulla parte superiore buttandola a terra e completando l'opera! Una luce abbagliante sembra quasi esplodere dalle vesti, per poi dissiparsi così come è venuta... rimane solo un cadavere putrefatto e senza sembianze, dentro un mantello loro e rovinato, in mezzo a una tempesta.

Appena rialzato, il camminatore, il dannato, subisce l'ira di Darrox, che cala la sua arma con ferocia! Il logoro mantello comincia a rompersi sempre più, la luce fuoriesce da un sacco di tagli ora, ma l'essere è ancora in piedi..

Arkmenos Sono a metà tra l'innervosito e l'eccitato. Eccitato per il segreto che devo svelare, innervosito perché non riesco a trovare dei veri indizi. Non perdendomi d'animo, continuo comunque a cercare finché non vedo la sagoma. "Globo luminoso... un mago!" Preoccupato, mi nascondo dietro una delle statue, nel buio, e cerco di respirare il meno possibile...

Il perduto, il camminatore, si erge in mezzo a voi quattro, affrontandovi come se non conoscesse la paura, non sapesse cosa sia il dolore. Vimak si sposta a lato, e lui si volta a osservarlo. Sembra quasi che stia per sollevare la mano ma si blocca, incerto. Volta quindi la mano verso Darrox, emettendo una fortissima luce nello stesso momento! Il nano però riesce a socchiudere gli occhi e si protegge, e la mano dell'essere cala solo sulla sua armatura! Il camminatore alza poi la testa e, ignorando Vimak, mira verso Jil. E' in quel momento che il tuono si propaga nella tormenda, scagliandolo lontano e facendolo strisciare nei cumuli di neve, facendogli perdere il colpo! Lentamente, il camminatore si rialza..

Il mostro subisce nuovamente l'assalto di Jil, quasi barcolla ma si rialza immediatamente e volta la testa - la sua luce - verso la barda intimorita, il gelo comincia a farsi più pungente...

Arkmenos Indeciso su cosa fare, e sempre attento che non arrivi qualcuno, mi avvicino alle statue e provo a interagire con loro...

Arkmenos Rimango in silenzio per un po', riflettendo su quello che ho davanti. Sei simboli uguali a quelli delle statue. Due simboli uguali, ma che non trovo nella pergamena, e non ho trovato dietro di me. Ma magari sono nascosti... Mi volto indietro e torno alle statue. Tre statue di uomo, tre di donna. Piccolo, giovane, adulto. Brancolando un po' nel buio, cerco altre tracce. Se c'è un simbolo nella pancia della donna - magari rappresenta il feto - o se c'è lo stesso simbolo più avanti, come se ci fossero delle tombe. Guardo per terra, e sul soffitto...

I colpi di Darrox calano come magli contro l'essere che ha di fronte, scagliandolo indietro con la sua furia e causando un'esplosione di fulmini!

Arkmenos Provo molte emozioni in questo minuto. La prima è una meraviglia incredibile per quello che ho di fronte. I simboli magici, il cerchio di pietra, tutto trasuda potente magia e cose al di là della mia comprensione. La seconda cosa che provo è terrore, vista la bestia infernale che appare, il cucciolo di un potente mago, un demone uscito dagli abissi richiamato da Masam stesso per portare il disordine! Mi acquatto ancora di più, come se potessi scomparire, poi estraggo la pergamena con mani tremanti e la apro. Devo cercare i simboli, quei simboli... per quanto non la capisca, magari sulla pergamena c'è qualcosa di utile...

Vimak sferra il colpo infuocato, ma la tormenta gli offusca la vista e il fuoco si perde nella neve e nel vento! L'essere dannato, in tutta risposta, volta la testa verso Darrox, prendendolo in pieno con un raggio di gelo e congelandogli parte dei vestiti pesanti! Poi si avventa su Mara, calando la sua mano ma impattando sul braccio protetto della paladina! PerDutO... nel gElO... La sua luminosità vi avvolge, siete in piena luce ora, e per Mara diventa sempre più brillante, sempre più accesa, tanto che i suoi occhi ne vengono feriti...

Il colpo è devastante, il suono si perde nella tormenta, ma il mostro, il Perduto, sembra accusarlo in pieno, il mantello si piega e la sua luce si abbatte a terra, di lato, poi in cielo!

Arkmenos "Il cucciolo dello stregone??" Tutto ad un tratto, mi rendo conto di aver fatto il passo incredibilmente più lungo della gamba. Mercenari da una parte, mostro da un'altra, rovine perdute e chissà quali magie in agguato. Che diavolo mi è venuto in mente? Sto quasi per andare, poi però mi fermo. Sono una progenie di Masam. Non c'è futuro per me, là fuori, tutto sarà più difficile, tutto sarà lontano da me, e altri avranno la vita molto più semplice della mia. Sono l'unico che può cambiare il proprio destino, no? Inspiro e mi scrollo la testa. Io sono il Mancino, niente è impossibile. Mi volto, e vado verso questo fantomatico cucciolo...

Nella tormenta, che vi occlude la vista, oscura i suoni e impedisce i movimenti, cominciate a sentire un mormorio man mano che vi avvicinate a quella sorta di faro. SonO sTaTo lAsciAto NudO neLla TorMentA... erO sacRifIcio... Siete abbastanza vicini da vedere ora che la fonte della luce è l'interno di un cappuccio logoro.. la figura umanoide, grande come un essere umano, è completamente avvolta in un mantello e in stracci logori. La luce è a stento trattenuta dai lembi dei pantaloni, e dal mantello stesso, ma sale come un raggio di luna verso il cielo. Quando siete vicini, abbassa la fronte di scatto puntandola verso di voi, e un potente raggio di gelo si abbatte sul terreno! Vi scagliate di lato per evitarlo e la neve si solleva, ma dove ha colpito scorgete una scia di ghiaccio.

Arkmenos Appena sento il vociare mi scaglio di lato, mi metto dietro una delle statue e inspiro trattenendo il fiato.

Dopo un paio d'ore che avete usato per raccogliere gli oggetti, e fare il punto della situazione, vi trovate di fronte al grande freddo delle Lande Ghiacciate. L'incantesimo di Auril ha posto una coltre di oscurità su tutto il territorio, il vento è incessante e la neve si raccoglie in grossi cumuli. Inspirate, e vi lanciate all'avventura. Le luci di Caer-Dineval sono alle vostre spalle mentre vi dirigete a est. Vi lasciate il lago a sud, e cercate di proseguire per quanto la strada ve lo permetta. Passa poco tempo, e il sentiero smette di essere tale, tanto che dovete superare collinette e a volte mettere le ciaspole per poter superare punti estremamente pericolosi o ghiacciati. Dopo un paio d'ore, comincia la tormenta. Terribile, spaventosa, si innalza come un muro da lontano e arriva con velocità verso di voi, divorando tutto ciò che incontra. Vi sbatte la neve in faccia e perdete quasi la direzione, vi coprite gli occhi ancora di più e il gelo arriva nonostante i pesanti vestiti. Vimak però riesce a rimanere coi nervi saldi, la sua resistenza al freddo glielo permette, e capisce la direzione da prendere nonostante tutto. Poi, da lontano, in mezzo alla tormenta, c'è una luce... sembra essere una sorta di faro, una luce che sale verso il cielo e che perfora l'oscuro inverno, ancora lontana ma ben visibile, lungo la vostra strada. Vi avvicinate, e la tormenta comincia a portare una voce, la voce dell'Inverno... Questo è il fato che attende tutti voi. Questo è il fatto di chi osa reclamare ciò che è mio. Osservate la luce finale.

Arkmenos Abbasso la pergamena perplesso, grattandomi la testa. Cosa dovrei capire da questi simboli? Non riesco a isolarli, né comprendere il loro significato... Avanzo ancora tenendo d'occhio eventuali trappole, e cerco altri possibili simboli. Forse, se ne avrò di più, riuscirò a dare un senso.

Arkmenos Mi gratto il mento pensieroso, fissando le mani delle statue. I simboli... Poi estraggo la pergamena che ho rubato al mago, cercando qualcosa in comune...

Arkmenos Mi fermo immediatamente, sudando freddo e col piede quasi sul bordo. In una prova di perfetto equilibrio, mi getto a terra all'indietro e sospiro. Ma è mai possibile? Trappole! Quindi.. O sono scattate, o non sono ancora passati di qui. O qualcuno l'ha vista come ho fatto io... Fisso le statue maestose venendo rapito, adoro il passato, i reperti archeologici. Le tombe. I tesori. Mi alo e sfrego le mani, scavalco il metro per evitare la trappola e comincio ad avvicinarmi alle statue...

Passate la notte in letti comodi, in stanze riscaldate protette da porte robuste. Il patto coi cavalieri della Spada Nera non vi tranquillizza molto, ma vi fa sentire sicuri in quelle mura. Finché siete dalla loro parte, e loro sono dalla vostra, nulla vi può toccare qui. Arriva il mattino, con la debole luce del crepuscolo che non riesce a illuminare dalla finestra, e avete la conferma che Kaltro è già partito per Easthaven, senza un saluto. La colazione è frugale ma grstuita, e scoprite che potete senza problemi andare e venire dalla fortezza. Ci sono però stanze per voi inaccessibili, aree intoccabili e protette. Arrivate alla porrà, e sentite il freddo pungente. Sapete che dovete essere molto attenti, per fare un viaggio nelle lande...

Arkmenos Quando sento le voci mi acquatto di istinto, appoggiandomi alla parete e trattenendo il respiro. Poi lentamente decido che è meglio verificare la parte più sicura, almeno all'inizio. Se non ci sono torce, potrebbero non doverci andare nell'immediato. Con passi misurati, striscio lungo la parete e mi dirigo a destra,i sensi attivi per cercare qualunque segno di vita...