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Madlefty

Circolo degli Antichi
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  1. Mara si accorge ora di avere davanti una donna, che la fissa con occhi freddi e calcolatori, tenendosi il braccio ferito. Le stime sono sbagliate. Noi non possiamo uccidervi, devo... Fa una pausa, poi balza in alto, fa una capriola all'indietro schivando la spada di Mara, e poi comincia a correre nel vicolo! Prima devi prendermi, puttana!
  2. Tutti insieme, nel buio della notte, comincia a correre seguendo le tracce! Portano verso la zona sud della città, e i Lupi del Caer partono all'inseguimento. La neve in faccia e il freddo vi prendono in pieno, Darrox e Mara tremano mentre a Vimak semplicemente non importa. Le luci delle strade male illuminano il percorso, ma almeno ci vedete, e la mancanza della luna non vi aiuta. Superate un angolo quando, dal buio, sentite scattare un meccanismo! Il dardo sfreccia nella notte e impatta nella spalla di Vimak che sobbalza, il sangue che si sparge sulla neve. Dal buio esce una sagoma, con in mano una balestra e una spada lunga nell'altra. Il vostro viaggio finisce qui. Non so chi siate, ma la ragazza ormai è perduta.
  3. Darrox cerca qualsiasi cosa di valore sull'uomo, ma a parte qualche oggetto comunque non trova nulla, se non un foglio in una tasca ben cucita su un vestito leggero. Intanto, Vimak esce e controlla la neve, agitato. Analizza il passaggio dall'ingresso - la porta era aperta - e trova nella neve dei segni! Qualcuno sta camminando, correndo, per allontanarsi dalla locanda, nella tormenta!
  4. Quando entrate nella stanza, lo spettacolo che vi si presenta di fronte è devastante. Il letto è spezzato, così come lo stocco di Jil, c'è un cadavere per terra dalle cui orecchie esce del sangue e la finestra è rotta, le imposte divelte da una forza devastante. Sembra che abbia combattuto un esercito, qui. Il sangue è fresco, ma Darrox fatica a vedere impronte o segni. Chiunque sia stato, deve essere bravo.
  5. Jil sbuca fuori dalla porta e si volta a destra, verso la stanza dei suoi compagni. La porta ha qualcosa di strano, una corda legata alla maniglia, e Jil sta per dire qualcosa, quando una tremenda fitta di dolore si fa strada nel suo fianco! L'assassino di prima parlava al plurale... l'avevano circondata! Sente uno strappo, mentre la lama fuoriesce dalla sua pelle e tutto diventa buio. Sei nostra, principessina... *********** Nel mentre, Mara apre la porta, scazzata per la sbronza e per essere stata svegliata, spalanca la porta e troppo tardi sente un inquietante tlac arrivare dall'altra parte. Un tremendo fragore si sparge per la locanda e l'esplosione investe la guerriera e il goliath dietro di lei, mentre pezzi di legno si spargono ovunque e il bagliore diventa accecante!
  6. Jil intanto comincia a mormorare parole più precise questa volta, e l'uomo spalanca gli occhi, fa qualche passo all'indietro tenendosi la testa, fa per urlare ma nessun suono esce dalla sua bocca! E stramazza al suolo, morto, le spade corte che cadono sul legno danneggiato della stanza... ********** Vimak osserva fuori dalla finestra, ma non scorge nulla di interessante. La neve continua a cadere, la lampada si muove al vento, ma niente di particolare. A un certo punto, ormai svegli, sentite giusto un tonfo in una delle altre stanze...
  7. Jil L'urlo primordiale esplode da dentro Jil, spazzando via tutto quello che c'è sulla sua strada, impattando sull'assassino e sui mobili, spezzando lo stocco a metà e facendo collassare il letto. Le imposte della finestra si staccano e volano via, cadendo nel marciapiede, mentre dalle orecchie dell'uomo comincia a scendere sangue. Che... cosa... non sento quasi più niente... cosa sei, strega? Scuote la testa e rimette a lucido la vista. Ti guarda sanguinare, tentenna ma poi stringe i denti. Che mercenario sarei, se scappassi ora? Ti reggi a stento in piedi, e ai tuoi amici... beh, per i tuoi amici abbiamo pronta una sorpresa. Prima che tu possa rispondere, l'uomo si scaglia in avanti e affonda la lama, tagliandoti il braccio e scagliando sangue sulla parete! L'udito però sembra non essergli tornato appieno, o forse l'equilibrio, perché il secondo colpo va a vuoto. **************** Tutti gli altri La neve, il vento, la lanterna che sbatte mossa dalla tormenta, il russare di Mara... tutti questi suoni vi cullano, e vi portano nel... SBRANG! Vi svegliate di soprassalto, mentre un terribile rumore arriva fino a voi! Qualcosa cade in strada, un altro urlo, e poi tutto sembra calmarsi improvvisamente... che diavolo è successo?
  8. Le parole arrivano alla testa dell'uomo, che la scuote, se la stringe e impreca! Una maga? Nessuno mi aveva detto che eri una maga... mi farò pagare di più! L'assassino sembra quasi scivolare nelle ombre e si avventa su di te, sferra colpi rapidi al tuo indirizzo e, quando la seconda spada ti raggiunge, senti un dolore propagarsi per le vene... Il buio fuori, il vento, le assi che scricchiolano, gli occhi dell'assassino...
  9. Prima ancora che Jil riesca a parlare, l'assassino balza in avanti divorando il poco spazio che manca e allunga l'affondo con la sua lama! La barda si scansa giusto in tempo, quasi cade dal letto e la spada corta colpisce il cuscino. La seconda lama però la colpisce, e lascia un piccolo graffio sulla pelle! Ormai sei nostra, Altaterra!
  10. La serata passa veloce, mentre fuori la neve si placa e il vento dà tregua ai viandanti. Il fuoco e gli aromi della taverna scaldano i corpi, la canzone scalda il cuore e la birra scalda tutto quello che era rimasto ancora freddo. Mara e Lorkh cominciano a bere una quantità di birra tale che potrebbe uccidere un giovane orco, e la sfida avanza fino ad arrivare a biascicare parole. Il cerchio attorno a loro diventa sempre più ampio, partono sfide e sentite le urla delle persone sorprese dalla vostra prova! In un angolo, per niente interessato a sfidare chiunque, c'è Darrox. L'unico a essersi accorto della quantità spropositata di birra che sta bevendo è il mezz'elfo, che ogni volta chiede al nano se è "sicuro?", e ogni volta scuote la testa, mentre un lucidissimo nano lo fissa con rimprovero. Vimak osserva tutto con occhio curioso, non molto avvezzo alle abitudini degli uomini del nord e pronto a imparare, e Atenas si mette vicino a lui chiacchierando del più e del meno. La serata volge al termine insieme alle urla degli astanti, al nome dei Lupi del Caer cantati a gran voce e al nome tonante di Mara Brightwood, che non perde occasione di urlare a sua volta. Il cantastorie dice a Jil più di una volta che le sue ballate sono meravigliose, e che le porterà ovunque andrà! .... Jil Siete alla Luce del Nord. Il ronfo dell'ubriaca Mara e del normale Darrox risuona in tutta la locanda, mentre Jil si accontenta della sua grande stanza, dal letto scomodo e dall'armadio pieno di tarli. Ma almeno è da sola. Si addormenta in fretta, il sonno leggero mentre riposa le stanche membra per tutta la faticosa giornata intercorsa. ...gneeeeeek Apri gli occhi improvvisamente, sobbalzando per il rumore, e mentre cerchi di abituarti al buio senti un tremendo freddo arrivarti a ondate, che entra dalla finestra. Una finestra che prima era chiusa. Accovacciato in una penombra che è scura quasi quanto la notte stessa, sembra esserci una figura umanoide, con due spade corte, una per mano. Ha il volto coperto da una sciarpa, ma gli occhi brillanti si fissano su di te. Lord Caldwell di Baldur's Gate ti manda i suoi saluti. Un sussurro, un mormorio, il sibilo del vento... e l'uomo si scaglia in avanti contro di te!
  11. Il cantastorie sorride ed estrae una gironda, si appoggia e ti chiede cosa deve suonare, com'è il tono. Jil e il cantastorie si mettono d'accordo, fanno qualche prova e si preparano a suonare, mentre la folla guarda rapita. Mara invece è pronta a sfidare Darrox a bevute, ma un grosso pescatore si avvicina tronfio e sorride. Il tuo nome in tutto il nord? Io sono Lorkh di Caer-Konig, famoso per battere chiunque a una gara di birre! Osi sfidare me?
  12. Mentre vi sedete la gente comincia a chiedervi cosa avete vissute, dove siete stati, com'è andata, e attirare velocemente l'attenzione dell'intero locale! Il mezz'elfo, alla domanda di Jil, annuisce. Vi conviene andare a Easthaven, o a Bryn Shander. Nelle città più grandi insomma, qui ci sono pescatori, per lo più! Poi il cantastorie si avvicina a voi, le vesti sgargianti in un clima grigio e il sorriso sornione sotto i baffi sporgenti. Poffarbacco, ho udito siffatte avventure provenire dalle vostre audaci tonalità vocali! Se il goliath dice che tu, giovane ragazza dagli occhi rifulgenti, sei la miglior cantastorie che abbia solcato codesta landa, favella la tua storia, giacché io possa raccontarla nelle altre città! Hai forse tu già un canto, per me?
  13. La discesa sembra quasi più impervia della salita, e per chi non è abituato ai sentieri di montagna la cosa è una sorpresa. La neve è scivolosa, il ghiaccio lo è molto di più, il vento cerca di gettarvi nel baratro e rumori lontani vi fanno temere per un assalto da un momento all'altro. Dopo un interminabile viaggio, riuscite però infine a giungere di nuovo alle pendici del Tumulo di Kelvin! Non avete trovato tracce dello yeti, quindi non sapete il suo destino, ma quello che vi importa è che non vi abbia attaccati. Tutti insieme riprendete il viaggio di ritorno, e dopo un paio d'ore stancanti vedete le luci della città di Caer-Konig brillare nel lungo crepuscolo. Vi avvicinate alla locanda, e riconoscete con un sorriso una lanterna appesa, che illumina costantemente il buio e che non avrà mai bisogno di olio, quella che avete recuperato dai duergar. La sorpassate, perché Atenas vi porta invece alla taverna, la "Amo, Lenza e Piombo". Quanto entrate, scorgete dei pescatori che si voltano a guardarvi, un paio di soldati e il dragonborn a capo della città, che stranamente non è più ubriaco. Vi fa un cenno di ringraziamento e sorride, riconoscendovi immediatamente. Sentite l'aroma dello stufato, il rumore della birra versata, il chiacchiericcio e lo scoppiettio del fuoco, e uno strano uomo vestito di mille colori che si sta dissetando al bancone. Appena entrate e lasciate i cappotti appesi, su di un tavolo alla vostra destra scorgete delle birre, e il mezz'elfo proprietario arriva da voi, le prende e ve le piazza in mano. L'amo dell'insegna rappresenta tutte le persone che si fermano qui, e avranno sempre una birra appena giunti! La lenza è per quando ne ordinerete una seconda, o una terza. Il piombo è la parte che preferisco meno, ma necessaria, quando si beve l'ultimo sorso della notte e quando... beh, qualcuno di noi non sfida qualcun altro a una gara di birre!
  14. Atenas solleva un sopracciglio quando Jil parla, e per un attimo sta in silenzio. Poi torna a osservare la strada, aiuta Vimak a scegliere il posto più stabile per scendere senza affondare nella neve, e infine torna a guardare Jil. Se hai sentito qualcosa di strano nel vento, è meglio se lo ignori. Conoscevo un cantastorie, una volta, nella città di Easthaven. Sentiva le voci, storie sibilate nella tormenta. Era pazzo.
  15. Vi lasciate alle spalle i cadaveri, dopo averli spogliati dei loro averi, e cominciate a incamminarvi giù verso valle. Jil si stringe forte nel mantello, il freddo le gela le ossa e il suo respiro continua a creare dense nuvolette, e... [...erAvaMo conVinTe di affrontare la montagna...] Si volta spaventata a guardarsi attorno, ma nessuno degli altri sembra sentire nulla. [...la leGgendA mI aveva portata qui, con le mie compagne di avventura... quanto siamo state sciocche. Il Tumulo pretende la vita di chiunque è così incauto... quanto lo siamo state...] L'ultima parola diventa un lungo sibilo che si perde nella tormenta e sembra diventare parte del rumore del vento...
  16. Vi mettete a cercare tra le spoglie dei due cadaveri, fingendo un certo rispetto per i morti. Su Astrix trovate un piccolo tesoro: una pozione - che Vimak riconosce essere di invisibilità - , venti monete d'oro e un libro di incantesimi rivestito in cuoio. Pare che tutto il cibo e l'acqua fossero già stati consumati, invece. Atenas guarda giù, lungo il sentiero. La discesa non sarà più indolore. Preparatevi, e non appesantitevi troppo.
  17. Atenas avanza e osserva la situazione, sospirando. Tornerei giù. Non si può più avanzare, c'è solo un crepaccio. Era una leggenda fine a se stessa, ed è andata male. Fossi in voi, però, prenderei quello che hanno lasciato indietro. Il tumulo seppellisce tutto, altrimenti.
  18. La salita è perigliosa, difficile, ma avete riposato accanto a un fuoco e avete ritrovato le energie, quindi riuscite a superare il ghiaccio e la neve e a farvi strada nella tormenta. La rabbia del Tumulo cerca di gettarvi a terra, di impedire l'avanzata, ma i Lupi del Caer sanno che non possono fermarsi, non possono cedere. C'è un'ultima persona che devono trovare. Dopo un po' di tempo, arrivate infine sul bordo di un vasto e profondo crepaccio, che interrompe il vostro percorso. Una tenta collassata giace mezza sepolta dalla neve vicino al precipizio, mentre fuori da un banco di neve appaiono due stivali di pelle blu, probabilmente ancora indossati da qualcuno sepolto sotto. Vicino a questa inquietante vista, una figura coperta da pesanti vestiti giace immobile, le braccia strette attorno al corpo. Lunghe corna escono dal suo cappuccio, gli occhi sono fissi sugli stivali. Morta congelata. Astrix... mormora la halfling. Siamo arrivati tardi.
  19. Atenas alza un sopracciglio ma non commenta ciò che ha detto Mara, è pur sempre una professionista. Accetta le monete e si mette lo zaino in spalla, andando vicino all'ingresso. Nessuna traccia dello yeti, almeno per ora. Cos'avete intenzione di fare? Risalire può essere pericoloso. La halfling quasi sobbalza quando Jil parla con lei, poi annuisce. Sì, almeno troviamo il suo corpo, se non è... beh, avete capito.
  20. La notte passa inquieta, mentre fuori la tormenta basse sull'ingresso della grotta e il terrore che lo yeti non sia effettivamente morto vi appesantisce i cuori. Fate i turni di guardia, il fuoco fa cadere gocce dal soffitto gelato e il fumo sale fino a spargersi lungo tutta la grotta, ma dopo un po' di ore cominciano a svegliarsi tutti, lentamente, e nonostante lo sguardo fuori fuoco di una traumatizzata DitaDiPesce, siete tutti vivi. Atenas si avvicina a voi e sorride. Altre due monete d'oro, prego.
  21. Atenas si lascia andare a un sorriso, ascoltando la canzone di Jil, e Garret annuisce alla cantastorie quando termina, come per dirle che è una bellissima canzone. Si sente solo un leggero rumore, una volta finito. Il pianto sommesso della halfling, che ripensa alla morte della sua compagna...
  22. La halfling sospira mentre mette le mani davanti al fuoco, e lentamente il suo tremore rallenta. mokingo... quella dannata goliath. Povera, dannata goliath. Ci ha convinte a venire qui sul tumulo. Era certa che... qualcosa, una leggenda dei goliath, fosse qui. Ci avrebbe resi forti, e Astrix pensava che qui ci fossero dei tesori. Era il luogo ideale, diceva, o al massimo avrebbe trovato nuovi componenti per i suoi incantesimi. Fissa il fuoco, e le fiamme si riflettono nei suoi occhi. Era così convinta... e invece, è finita così. Non saprà mai cosa c'era sopra il sentiero.
  23. Entrate tutti nella grotta, che riecheggia i vostri passi e i vostri movimenti, e vi accasciate a terra per riposare. Stendete i sacchi a pelo, mentre Atenas si guardo attorno per cercare tracce di nemici e Garret cerca di risollevare lo spirito della halfling. Lo yeti ci ha assalito, Garret lo ha portato dietro di sé e io e Mokumbo siamo riuscite a fuggire qui dentro. La tiefling invece si è lanciata sopra al sentiero, verso la cima del tumulo, e.. beh, è tornato lo yeti. Ha... ha mangiato Mokumbo e preso a calci me.
  24. Mara va verso gli oggetti, e scopre, nel sangue, un kit di cucina (una scatola di latta che contiene una tazza e semplici posate. I morsetti della scatola si uniscono e un lato può essere utilizzato come padella di cottura e l'altro come piatto o ciotola poco profonda) e un pack da esploratore, oltre che dei vestiti pesanti. Trova anche un osso di una gamba, molto molto lungo. Se è uno degli avventurieri, è di sicuro la goliath. Darrox invece arriva dall'halfling, una donna stremata, che si volta. Stava... stava giocando con me. Ha mang... mangiato... Mokingo! Vomita sulla neve e cerca di alzarsi in piedi, poi trema e cade ancora. Io.. sono Perilou DitoDiPesce. Per Yondalla, ero certa di essere morta ormai.. quel mostro... ci ha presi e... Garret? Sì, lo conosco! E' vivo?? E Astrix? La tiefling... è viva anche lei? Intanto, mentre l'halfling lo inonda di parole, Darrox cerca tracce, ma trova solo quelle dello yeti e dei due avventurieri, che probabilmente avevano cercato di scappare nella grotta.
  25. Lentamente, Mara e Darrox iniziano ad ispezionare la caverna. Passano ora dall'altra parte, più sicura, ed evitano il ghiaccio. La torcia di Mara illumina il ghiaccio e la neve attorno a loro, creando un gioco di riflessi che, se la situazione fosse meno turbolenta, sarebbe meraviglioso da osservare. Il terreno tende leggermente verso il basso, svolta a sinistra e vi ritrovate nell'enorme caverna dove prima c'era lo yeti. La vista che vi trovate è molto strana... contro una parete, c'è un ammasso di sangue e di vestiti, con uno zaino mezzo distrutto. C'è anche un osso che sbuca dalla neve. Poco lontano, raggomitolato e tremante, c'è quello che sembra essere un halfling che mormora. Lo sentite poco, ma sembra stia piagnucolando impaurito. Non c'è nient'altro. A sinistra, vedete il punto rialzato in cui eravate prima.
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