Madlefty

Siete vicini all'uomo che, al nome di Garret, annuisce lentamente tossendo. Vimak controlla le sue ferite, ma non capisce le condizioni dell'uomo. Il gelo potrebbe aver rallentato il sangue, ma potrebbe aver provocato altri danni. Ad un certo punto, però, sentite Atenas dietro di voi... C'è qualcosa che... La neve semplicemente esplode mentre un gigantesco gatto, con le zampe grandi come le vostre teste e il pelo completamente bianco, si avventa su di voi! E vicino a lui, un altro vi assale da sopra, calando sul gruppo con le zanne snudate e la bava alla bocca! GATTI DEI DIRUPI! Hanno seguito l'odore di Garret!

Appena Darrox lo volta, l'uomo sputa sangue e mormora qualcosa di incomprensibile, mentre un grosso squarcio è aperto sul suo torace. E' ferito, ma non in modo mortale. Probabilmente è il freddo e la perdita di sangue che lo stavano uccidendo. Y... yeti... Uno.. yeti... ci ha trovati sulla cima, ma... io l'ho allontanato dagli altri, non so dove...cough...

Atenas sorride, anche lei felice di vedere che Vimak è vivo, poi riporta l'attenzione al percorso, dove Ragazzo sta puntando una pista. Proseguiamo, ma attenti. Le peripezie non sono ancora terminate. Andate avanti, forse un po' più tesi e guardinghi di prima, col ricordo della valanga che vi ha assalito. Giungete a un ripido pendio innevato costellato di rocce frastagliate. A faccia in giù nella neve, a malapena conscio, c'è un umanoide vestito di pesanti abiti ghiacciati e sporchi di sangue.. Appena arrivate, Ragazzo parte a velocità assurda nella neve e gli salta addosso, uggiolando e abbaiando!

Atenas si guarda attorno preoccupata, fissando la neve. Che diavolo di situazione... ------------------- Vimak Tutto è coperto. Non vedi nulla, non senti nulla. Acqua ti entra nei polmoni, gli occhi sono bagnati e i vestiti sembrano pesantissimi. Sopra di te è come se avessi una montagna intera mentre muovi le mani e affondi nella neve infinita...

L'enorme montagna di neve cade sulle vostre teste, rombando come se fosse la terra stessa a rompersi! Correte tutti, tranne Vimak, che si accorge di essere troppo lento: fermo, di fronte alla valanga, comincia a invocare la magia. Vi voltate un ultimo momento, per vedere la neve travolgerlo e sentire il suo urlo tuonare per tutto il tumulo. Il fiume di neve prosegue la sua corsa divorando tutto e portandosi giù tutto ciò che c'era, tremando e sollevando una nube che vi nasconde gli occhi. Vi siete salvati per un soffio, ma Vimak... Beh, Vimak non è più lì. C'è solo il bianco della neve, ora alta più di un metro rispetto a prima, e il silenzio ovattato rotto solo dal vento. Un brivido vi attraversa la pelle, e non è per il freddo. Dov'è il vostro compagno?

La valanga divora metri su metri mentre scende, il rombo è tremendo e la neve cade come se giganti infuriati combattessero sopra di voi! Correte a perdifiato, ma la corda vi tiene stretti e legati tra voi mentre il titano Vimak arranca sulla neve...

Avanzate nella neve e arrivate a proseguire per un sentiero che si inerpica in alto. Alla vostra destra c'è il Tumulo, selvaggio e pericoloso, alla vostra sinistra il baratro. Il ghiaccio non facilita le cose e il vento cerca di spingervi giù con tutta la sua violenza, ma non è quello che più vi preoccupa. Un rombo. Un rombo alto, lontano, come se la terra stessa volesse spaccarsi in pezzi, come se la montagna fosse viva. E poi, da sopra, scorgete la neve scendervi in faccia fin troppo velocemente mentre Atenas urla, dalle retrovie: VALANGAAAAAA! E' enorme, immensa, larga più di 200 piedi e che divora tutto sopra di voi e a lato! Vi rendete conto che forse correre in avanti potrebbe salvarvi, ma farete in tempo, con questa neve? Il rombo è tremendo, tutto viene fagocitato dalla sua corsa mentre Atenas urla per spingervi in avanti!

Vi prendete un attimo di tempo sotto l'occhio attento delle capre, e Darrox e Vimak cercano indizi su qualunque cosa possa informarli del percorso, anche se Ragazzo sembra puntare in una precisa direzione. Qui Darrox trova un segno, finalmente. E' sulla roccia, segnato con qualcosa di appuntito, una sorta di freccia che punta verso dove siete arrivati, come a segnalare la posizione. Triangolando la freccia e dove è messa, siete piuttosto certi che Ragazzo abbia visto giusto. Intanto, la neve sembra non fermarsi mai, il vento fa tremare la montagna...

E così partite, cominciando a seguire il sentiero e cercando di stare molto attenti. Siete in fila, Darrox avanza combattendo contro il vento, Jil lo segue tenendosi ben coperta Poi c'è Vimak, che non risente del gelo e Mara, lo sguardo imperioso e sicuro. A chiudere la fila c'è Atenas, che osserva la montagna con apprensione. Siete tutti legati dalle corde e distanti qualche metro l'uno dall'altro, ma nessuno si perde di vista. Il vento ululante, la neve che vi arriva in faccia, e pezzi di ghiaccio che vi rendono scivoloso e pericoloso il cammino. Più di una volta uno di voi scivola ma viene sorretto dalle corde, più di una volta rischiate di cadere per la neve che collassa. Poi Ragazzo abbaia e avanza deciso, cambiando direzione: ha fiutato qualcosa! Davanti a voi scorgete una grossa roccia attorno a cui dovete passare, e vicino alla roccia ci sono quattro capre di montagna che vi fissano, maestose. Non attaccatele! Se vi scornano qui, vi ritroviamo giù a valle sepolti nella neve! vi avvisa Atenas.

Atenas osserva il sentiero pensierosa. Vedete i cumuli di neve ai lati, e la strada proseguire verso l'alto. Possiamo iniziare a salire, qui non trovo tracce loro. Forse sopra troviamo qualcosa, come resti di cibo, qualche animale, o... beh, uno di loro. Fa una smorfia, e capite che intende "uno dei loro cadaveri". La neve scende lieve, il vento è bloccato dal ghiaccio che avete di lato, ma la salita non è riparata. Vi aspetta una difficoltà sempre maggiore, ve ne rendete conto. Questi sentieri sono infidi e stretti. Dobbiamo decidere come salire, chi sarà davanti e chi dietro. Dobbiamo fare una colonna, e ognuno deve controllare i due compagni che avrà al suo limitare. Stabiliamo anche a qualche distanza stare tra uno e l'altro, perché... beh, parliamo francamente. Le slavine ci sono, gli incidenti pure. Se stiamo vicini possiamo aiutarci, se stiamo lontani qualunque cosa accada può accadere a uno solo di noi, e non al gruppo.

Mentre Darrox cerca attorno per capire come sono andate le cose, ma si rende conto che la neve ha ormai cancellato la maggior parte delle tracce, Vimak non ha dubbi: tracce, segni dei denti, indizi lasciati e non ancora sepolti... sono stati due gatti dei dirupi, molto grossi, che hanno attaccato i cani mentre erano ancora legati. Vimak si accorge anche che una delle briglie è strappata e un solo cane è scappato, e si rende conto che è Ragazzo, il cane che è corso fino a Targos.

La lieve luminosità, il lieve crepuscolo, si riflette sulla neve, e tutti i suoni sono ovattati. Cominciate a seguire il sentiero trovato da Darrox mentre Atenas si congratula con lui con una pacca sulla spalla, e state attenti a qualunque animale possa esserci in zona. Dopo mezz'oretta di freddo, trovate infine segni di civiltà. Vedete due tende puntellate nella neve vicino a un blocco di ghiaccio che funge da rompi-vento naturale. In mezzo alle tende c'è una slitta capovolta. Legati alla slitta, ci sono i resti di alcuni cani da slitta, palesemente divorati da dei predatori. I loro corpi sono mezzo congelati, ma Ragazzo corre comunque contro di loro e uggiola, triste. Atenas si passa una mano sul volto. Non è un buon segno. Questo è il loro campo base comunque, hanno lasciato qui slitta e cani e sono saliti lungo quel sentiero là, vedete? Sale sopra la montagna. E' passato tempo però, nessuno è tornato giù.

... Il fuoco è l'unica cosa che si può scorgere per miglia, nella notte nera delle Lande Ghiacciate. Sopra di voi arriva l'aurora, un velo colorato che ricopre il cielo e che illumina fiocamente, ciò che gli abitanti delle Dieci Città attribuiscono ad Auril e alla sua maledizione. Sentite un ululato nella notte, per un attimo pensate che sia solo il vento, ma poi si ripete sempre più vicino, e vi stringete tra voi mentre il freddo e la paura vi entra nelle ossa. A Jil pare quasi che un muso di lupo sia apparso nel campo visivo, rimasto al limitare delle ombre del fuoco lasciando cadere la saliva, ma ad un'analisi di Mara sembra essere solo uno scherzo della vista. Tesi e infreddoliti, passate la notte. Una debolissima luce arriva nel cielo, l'inizio del lungo crepuscolo, e il fuoco comincia quasi a spegnersi. Atenas si allontana per controllare la zona, e quando torna la vedete pallida e preoccupata. Ci sono tracce di gatti del dirupo. Sono felini grandi come un cavallo, pericolosi se sono a caccia. Il fuoco li avrò tenuti lontani...

La neve comincia a sollevarsi sempre di più mentre un principio di tormenta si abbatte sui piedi del Tumulo. Vi spostate in mezzo alla neve e cominciate a salire, con Vimak e Atenas che cercano eventuali tracce e un sentiero. Purtroppo le intemperie sembrano aver nascosto tutto, e Ragazzo non sta trovando tracce del suo padrone. Dobbiamo trovare almeno il campo base di Garret e degli avventurieri! Da lì sarà più semplice trovare il sentiero usato, ma... non lo vedo in mezzo a tutta questa neve! urla Atenas, e le ricerche proseguono. Impiegate ore sotto ai picchi, così tante che il crepuscolo si sta lentamente spegnendo... Dobbiamo accamparci, e sperare che nessun mostro del Tumuo di Calvin decida di scendere e ammazzarci!

Impiegate un po' di tempo per ripulire la fortezza, gettare i cadaveri pieni di funghi e lo zombie ormai distrutto fuori, nella neve, insieme ai corpi dei duergar. Prendete poi l'ultimo duergar rimasto, che fa una resistenza piuttosto scialba, e tutti insieme tornate a Caer-Konig. Qui, nonostante la freddezza del luogo, venite trattati da eroi. Vi viene offerta una bevanda calda per riscaldarvi, vi danno le promesse 20 monete d'oro e appendono subito la lanterna, così da illuminare quel crepuscolo senza fine. Il vento la muove ma la luce rimane lì, ferma e impossibile da spegnere, una piccola forma di speranza per questo piccolo insediamento. Avete deciso di non parlare della fortezza, e dubitate che il duergar parli con la milizia cittadina, che lo porta subito nelle prigioni per interrogarlo. Per ora, il segreto è al sicuro. Le vostre gesta cominciano a spargersi nella taverna, ma Atenas mette le cose in chiaro: si deve partire subito per arrivare prima di notte, e sicuramente ci si dovrà accampare alle pendici del Tumulo, visto che la ricerca potrà essere lunga. Così, dopo esservi rifocillati senza pagare, riprendete la marcia arrivando di nuovo al crocevia, quello per cui siete andati a ovest, e ora invece dovrete andare a nord. Di fronte a voi la neve viene mossa dal vento e vi arriva sul volto, un ululato lontano di un lupo vi fa tremare le ossa e la fioca luce delle lanterne appese alle slitte vi dà ben poco sollievo. Ragazzo, il cane di Garret, è sempre con voi agganciato alla slitta, pronto a trovare il suo padrone se mai riuscirà a sentire il suo odore in questa tormenta... Atenas scende, si scalda un attimo e indica a nord. Ci siamo. Da qui si comincerà a salire, inizia la parte difficile. Siete pronti? Potremo trovare strane belve, dobbiamo stare attenti alle valanghe e alle parti in cui la neve nasconde insidie... Se sopravvivete a questo, potete dire di essere dei veri avventurieri, ragazzi.

Atenas si risistema bene i vestiti, si copre e prepara gli occhiali. Dobbiamo capire cosa fare col duergar. Se lo lasciamo libero, avviserà gli altri compagni che la fortezza è libera probabilmente, ma dubito potrà fare molti danni. Non possiamo di sicuro portarlo fino al Tumulo. Per me possiamo anche tornare a Caer-Konig, lasciar giù lui e la refurtiva e ripartire, così perdiamo un altro giorno che voi mi pagherete. Sorride facendo l'occhiolino, poi vi guarda in modo strano. Se sopravviverete al Tumulo di Calvin, dopo questo e quello che avete fatto probabilmente un cantastorie potrebbe parlare di voi. Dovreste trovare un nome per il vostro gruppo prima che se lo inventino loro, credetemi. Non sempre sono gentili.

Vi dedicate all'ispezione delle stanze dei duergar, in cerca di denaro e, chissà, di informazioni. Trovate una collana di venticinque perle, una di quelle rubate a Kaer-Konig, tre pugnali in una sacca, un tool per un carpentiere, un tool per navigatore e una pozione. A un'occhiata veloce, Vimak e Jil capiscono che è una pozione di cura. E 73 monete d'argento. Distruggete facilmente lo zombie dall'alto con le frecce, in modo che non sia un problema, e vi riposate in quella fortezza ora abbandonata. Atenas chiede al duergar imprigionato se conosce qualcuno di nome Garret, ma afferma che nessun avventuriero è mai passato di lì, voi siete stati gli unici. Gli unici, e gli ultimi. Dopo aver liberato la fortezza, preso delle provviste per il giorno successivo dai duergar e scaldati a un fuoco, siete pronti a ripartire verso il Tumulo di Kelvin. Se questa battaglia è stata difficile, preparatevi a qualcosa di peggiore. Se il Tumulo si sveglia male, potrebbe seppellirci tutti.

Il colpo riecheggia e vi assale solo il silenzio, interrotto dalle gocce di sangue che cadono dalle armi di Darrox e Mara. Poi dei passi. Lenti, misurati, che arrivano da est, anche se sono piuttosto familiari. E' Atenas, con arco in una mano e torcia nell'altra, lo sguardo contrito. Che schifo quelle... cose. Avete trovato altro? Vi guardate attorno, e scorgete solo quattro stanze dove siete, tutte stanze da letto, tutte che sembrano occupate. Avete trovato quattro duergar, evidentemente ognuno ha preso possesso di una sua stanza.

Il fuoco si crea davanti alle scale, ma Vimak ha già usato molta energia magica e il sudore comincia ad apparire sulla sua fronte. Il mostro evita il fuoco all'ultimo momento mentre un odore di vecchi vestiti bruciati vi arriva alle narici!

Il colpo è devastante, il sangue si sparge ovunque sul terreno e il duergar, la pelle grigia ancora più pallida, crolla a terra senza un lamento, nemmeno conscio di cosa è successo. Da quella stanza proviene silenzio, è dalla stanza precedente che lo strisciare dell'essere morto riecheggia nell'aria!

Darrox corre su, superando Mara e arrivando infine a una stanza con quattro porte, due per lato. Barili e casse sono disposti sul lato ovest. Una di queste però è aperta, e nonostante il buio con la sua vista riesce a vedere linee sfocate di un letto, di un baule... Una stanza da letto! Le altre tre sono chiuse, ed è da solo in quell stanza. Nel mentre, sono rimasti due esseri coperti di funghi e licheni. Uno dei due comincia a strisciare verso il corridoio da dove siete venuti, e da dove Atenas sta scoccando frecce! Il dardo purtroppo lo manca a causa dell'oscurità e sentite un'imprecazione poco femminile provenire da là. L'altro invece si avvicina a voi, ma viene bloccato dalle macerie. Incespica, inciampa e lentamente si avvicina... Mara sta per salire, quando sente una sorta di fischio nell'aria, e vede l'armatura di Darrox incrinarsi sul retro! Il duergar diventa visibile, senza armatura e solo coi calzoni, ma col picco conficcato nella spalla del nano! [Muori, invasore schifoso! Muori come la merda che sei!]

La voce tonante di Vimak esplode nella fortezza, spazzando via i nemici di fronte a lui, scagliando due di loro contro il muro e facendoli a pezzi! I funghi si staccano in una leggera polvere, mentre gli arti si dislocano e il morto torna a essere un cadavere inanimato! Solo uno resiste alla sua furia, ma rimane incerto sulle gambe!

Mara scalcia lo strano essere, che prende il calcio in pieno mentre cerca di afferrarla e crolla al suolo rotolando giù dalle scale! Il problema è che l'essere emette un urlo pauroso, che riecheggia per tutta la sala e tutta la fortezza, emettendo poi sbuffi di fumo. Indietreggia quindi lentamente per le scale, ma sente dietro di sé qualcuno urlare in nanico! [Che diavolo succede??] Intanto i due esseri che sono caduti, uno per il terremoto e uno per il calcio, si rialzano lentamente in piedi e cominciano ad andare verso le scale, ma il terreno trema per il mostruoso potere di Vimak e non riescono ad arrivare a portata! solo quello in piedi si avventa contro Jil, arrivandoci a stento!

Jil e Darrox corrono per ritrovarsi di fronte a Mara, e con davanti un Vimak al centro dei mostri, che come un titano fa tremare il terreno con la sua sola presenza! Atenas impreca, guarda la situazione e urla: Io rimango indietro, torno alla stanza principale! Ci stiamo ammassando su quelle scale, vi aspetterò là! Detto questo, scaglia prima una freccia contro un uomo vestito di stracci e pieno di licheni, e l'impatto produce una fuoriuscita di piccole spore. L'uomo però continua a muoversi, anche gli ultimi due escono dalle loro gabbie e cominciano ad avvicinarsi a Vimak...

La terra improvvisamente trema, come se un gigante nel sottosuolo la facesse scrollare per cercare di distruggere tutto ciò che c'è sopra! Uno degli esseri cade, la donna coi funghi sul volto, e la terra continua a tremare col grosso titano che salmodia il suo inno di sfida a tutto ciò che c'è attorno!