Madlefty

Il vostro viaggio vi fa arrivare fino al bordo del lago, dove le baliste vengono messe su delle piattaforme di legno e fatte scivolare da delle forte lungo il ghiaccio. I cavalieri sono lontani dal bordo, perché coi cavalli rischiano di rompere lo strato gelato, mentre pochi uomini sono vicini alle baliste in modo da alleggerire la struttura. Siete a metà strada, quando sentite un sonoro CRACK propagarsi nella valle, e con terrore vi voltate solo per vedere la balista più indietro che ha una ruota nell'acqua, nel punto in cui il ghiaccio si è rotto! Crepe enormi cominciano a crearsi sotto la macchina d'assedio - e la vostra arma contro il drago - e alcuni uomini stanno cominciando ad urlare per tenere la balista con le corde!

Dopo un'accesa discussione, riuscite a portare avanti un piano d'azione che la Portavoce approva solo per la presenza dell'altro Portavoce presente, e per la vostra insistenza: fermare il drago prima che arrivi a Bryn Shander potrà non solo salvare Termalaine e le altre città, ma anche Bryn Shander stessa. I preparativi iniziano subito: due baliste verranno con voi insieme a dieci tecnici che potranno occuparsi di eventuali problemi, ci sono le reti, grosse funi e i dardi. Con voi arriveranno i venti veterani su altrettanti cavalli, e cinquanta soldati, quasi la metà di tutta la guarnigione di Bryn Shander. Se vi andrà bene, troverete anche i soldati di Termalaine. E così, nel freddo e nel vento delle lande, al buio del crepuscolo infinito, l'intera unità militare con a capo il generale Argham - e voi - si sposta con nella mente il futuro combattimento con un essere unico e leggendario. Siete lenti, davvero troppo per i vostri standard, ma le baliste richiedono tempo per essere mossa finché non verrà raggiunto il lago, e se lasciate sguarnite potrebbero essere attaccate dai mostri della valle, o dagli orchi. Argham ha però mandato due cavalieri in avanscoperta, che torneranno da voi a metà strada.

La diatriba prosegue per qualche minuto, mostrando punti di forza, di debolezza, ragioni, ma Jil interviene cercando di rabbonire gli animi e condurre tutti a un'unica direzione: la difesa di Bryn Shander. Tirando le fila dei discorsi, lei e Mara riescono a focalizzare a focalizzare l'attenzione di tutti sul piano di battaglia. La portavoce, che vorrebbe difendere la città, parla: Quasi sicuramente il drago arriverà in volo da nord. Le case sono molto fitte, ma i punti focali e più grandi sono evidenti: l'armeria, la Casa del Signore del Mattino, il municipio al centro, la sala del consiglio a sud, e il Palazzo del portavoce dove siete voi. Si possono dirottare tutti i cittadini verso il sud della città, con l'intenzione di spingersi verso la foresta in caso tutto andasse male. Anche la forestà sarà irta di pericoli. E posizionare le baliste in modo che coprano la parte centro-nord della città. Si dovrà trovare un modo per catturare l'attenzione del drago, così da non farlo semplicemente sorvolare la città. Le reti sono un'ottima strategia, ma dovremo almeno farlo abbassare per riuscire a tendergli una trappola e prendere tempo. La necromante Harpell si gratta il mento. Perché non attaccare enormi corde agli arpioni delle baliste? Serve qualcuno con una tremenda mira, ma se riusciremmo a colpirlo in un punto saldo, potremmo almeno tirarlo giù finché la balista regge. Poi vede i vostri volti, e sorride. Che c'è? Un mago deve avere anche altre qualità, per sopravvivere. -------- Arriva poi un battipiste, chiamato per controllare i territori attorno. L'idea del Cavaliere Mara non è male, Termalaine è sulla foresta. La foresta permetterebbe agli arcieri di nascondersi e disperdersi, e forse riusciremmo anche a proteggere parzialmente una balista o due. Non credo di più. Il problema è che ci metteremmo tanto a muoverle fino a lì, dobbiamo passare per una strada innevata, e se ci prende una bufera di neve rimarremo bloccati. Propongo invece di muoversi a Bremen, e sfruttare il ghiaccio del Maer Dualdon per trascinare le baliste più verso la foresta. E' più vicino, sfrutteremmo strade battute e il ghiaccio. Sacrificheremo due città, però, Lonelywood e Termalaine.

Lo sceriffo mostra la pergamena di fronte a voi, enorme con dei segnalini. Quelli che vedete in rosso sono dei piccoli avamposti nelle Lande, ma sono luoghi che posso contenere qualche decina di persone e non di più. Questa è la tappa del drago, e la vostra mappa ce lo conferma. Secondo i nostri resoconti, dovrebbe essere arrivato a Caer-konig, se Caer-Dineval non a riuscito a fermarlo. Da Caer-Konig a Termalaine è più lunga, e più dura. La tempesta infuria, c'è il Tumulo di kelvin e le valli naniche, forse abbiamo più tempo. Se rimaniamo qui, a difendere questo luogo, abbiamo a disposizione quattro baliste. Trecento soldati probabilmente, anche più se obblighiamo alla leva. La portavoce invece, lo sguardo sempre duro nonostante l'età, vi osserva. Attaccare il drago può salvare alcune delle cittadine, ma ci esporrebbe. Le baliste richiedono tempo per funzionare, e se l'attacco non andasse a buon fine perderemmo uomini. Uomini che avrebbero potuto rimanere qui a difendere Bryn Shander!

10 minuti dopo... Siete al tavolo nella casa del Consiglio, dove ci sono gli esponenti più importanti di Bryn Shander. Duvessa Shane, la Portavoce, è una giovane nobile con lo sguardo deciso, pragmatica e diretta. Sembra avere a cuore la popolazione. Markham Southwell è lo sceriffo, baffi lunghi e spioventi e cicatrici. E Argham, il generale. Scorgete anche il Portavoce di Dougan's Hole, ma sembra che quello di Lonelywood non ce l'abbia fatta. A parlare è Duvessa Shane: Sì, tutte le Dieci-Città sanno del drago, e i rifugiati stanno venendo qui, a Bryn Shander. E' la città più grande, e più fortificata. Non che le mura possano servire a qualcosa... ma almeno siamo qui. Abbiamo scorte di cibo, abbiamo armi e soldati. Qualche balista, perché decenni fa si temeva l'arrivo di un altro drago, ma non sono mai state mantenute e provate. Spero funzionino. Dal sud invece non mi aspetto alcun aiuto, la Spina del Mondo è troppo grande e impervia per mandare delle armate in breve tempo. Almeno, non nell'arco di qualche ora. Lo sceriffo sospira guardando la finestra piena di neve. Capisco ciò che dice Mara Brightwood, nemmeno a me piace aspettare che il drago banchetti per poi difenderci, ma quante possibilità abbiamo di affrontarlo faccia a faccia? Un terreno favorevole può cambiare le sorti dello scontro!

Vedete un po' di soldati indaffarati a smistare le persone che entrano alle porte, anche se voi siete ancora piuttosto indietro. Spintonare per entrare prima degli altri vi sembra poco opportuno, ma proprio mentre pensate di chiamare l'attenzione delle guardie, un soldato si avvicina a voi con uno sguardo preoccupato ma sorpreso. Voi... siete i Lupi del Caer? Nonostante i vestiti vi riconosco. Il goliath insieme a una spadaccina, il giovane... sì, dovete essere voi! Venite, presto, solo Lathander sa quanto abbiamo bisogno di voi. Vi conduce all'interno senza aspettare una risposta, e sentite la gente che mormora. I Lupi del Caer sembrano essere diventati piuttosto famosi, in questi mesi. Quando superate le porte, un enorme caos vi si para innanzi. Tutte le case hanno luci accese e sono piene di persone, fuochi sono stati accesi tra le strade per scaldare i rifugiati che occupano tutti i bordi delle strade, e la milizia è pesantemente armata e sta andando a dare supporto sulle mura. Molti uomini - probabilmente abitanti di Bryn Shander - stanno portando coperte e cibo. La situazione è disastrosa, non sappiamo dove sia ora il drago ma ha già distrutto tre città. I pochi rifugiati di Easthaven che sono arrivati sono scappati appena arrivato il drago, quindi nono sappiamo se davvero Easthaven è un cumulo di macerie o meno, ma non so se potranno mai fermare il drago. Vi porta da un generale, che stava dando ordini alle truppe. Il soldato vi presenta, e il generale sospira. Ogni mano è bene accetta, soprattutto se arriva da qualcuno che ha compiuto imprese degne di nota. Io sono il generale Arghan.

L'uomo si asciuga le lacrime quasi ghiacciate e inspira, scuotendo il capo. Noi Good Mead. Quelli là, i più stanchi che vedi che stanno entrando, sono arrivati da Easthaven passando per la Eastway. E'... assurdo. Anche Easthaven è caduta, come la nostra città, come Dougan's Hole. Noi... io... Guarda verso suo figlio piccolo, poi chiude gli occhi un attimo. Quando li riapre, ha il controllo di sé. Gente forte, quella del nord. Li ho sentiti parlare prima, hanno fatto una strenua resistenza ma il drago si è limitato a scrollarsi di dosso le guardie e a radere al suolo le case, le strutture. La casa del portavoce è in fumo ormai. Non so dove stia andando ora, ma stiamo cercando tutti di scappare verso Bryn Shander, prima che torni il drago. Un dannato drago...

Renn fa solo un cenno del capo, e parte alla volta di Easthaven, lo sguardo duro e preoccupato. Voi invece, grazie alle slitte della harpell, tagliate giù per le lande e vi dirigete a Bryn Shander, la città più grande delle dieci. Mossi come se un diavolo fosse alle vostre spalle, pronto a ghermirvi nella tempesta di neve che infuria, giungete in poco tempo alle porte della città. Vi accorgete subito che qualcosa è diverso: tantissima gente è accalcata vicino agli ingressi, altri sono in carovane lungo le mura della città, bambini piangono e uomini urlano. Non siete ancora entrati, ma vi mettete in mezzo ai rifugiati, pieni di fuliggine e ferite. Sentite due uomini che parlano tra loro: Non ho mai visto una cosa del genere. Nero e lucido, rifletteva la luce delle torce e quando passava in volo, portando la morte... Ha spalancato la bocca, te lo giuro su Ilmater! L'ha spalancata, e un... non so, un'intensa luce solida si è abbattuta sul povero Fulgar, spazzandolo via! E quando è atterrato su un tetto ha cominciato a farlo a pezzi... Trema visibilmente, mentre la Harpell analizza tutta la situazione attorno a voi.

In mezzo alle ceneri, al fumo e al fuoco, spostate assi di legno, travi, porte cadute, ma non trovate nessuno. Solo morte e distruzione. Vedete anche oggetti personali caduti verso nord, e giungete alla conclusione che abbiano abbandonato la città in una fuga disperata. La Harpell non parla, analizza tutto con sguardo critico, mentre Renn stringe la mascella. Voi andate a Bryn Shander, avvisate tutti. E' la città più fortificata, e l'ultima che il drago andrà a toccare. Io... devo andare a Easthaven. Ci sono delle persone che conosco e se sono ancora vive... devo controllare. Andrò più veloce da solo. Vi assicuro che, se sopravviveremo, ci incontreremo ancora. Vi osserva con occhi decisi e con l'impellenza di andare. Voi sapete però che Easthaven è la terza città che verrà attaccata dal drago, se il drago è veloce come immaginate forse non sarà rimasto nulla. O forse no.

Il viaggio scorre veloce, ansioso: le slitte corrono lungo la neve e gli enormi lupi sembrano divorare la strada con una furia innaturale. La neve scende copiosa, il vento vi avvolge e tempeste lontane sembrano quasi presagire ciò che troverete. Arrivate infine in vista di una luce lontana nel crepuscolo eterno, e mentre vi avvicinate vi rendete conto che le luci sono sempre di più, e sempre più in movimento. Fuoco. Il fumo che sale, l'odore di bruciato portato dal vento, tutta la scena vi risulta orribile. Quando vi avvicinate, scorgete il piccolo porto in fiamme, le poche case di questa cittadina - che conterrà al massimo 50 abitanti - completamente distrutte. Lentamente, scorgete cadaveri. Donne in corsa con in braccio bambini, uomini con degli archi, ne contate più di venti. Cadaveri fumanti, case distrutte, solo per il piacere di portare la morte in questa landa. Questa era la prima città, ma vi chiedete quanto sia servito al drago per raderla completamente al suolo. La Harpell con voi non dice nulla, le fiamme che si riflettono nei suoi occhi.

Vellynne Harpell fissa Mara con un sorriso, come se le piacesse quello che vede. Apprezzo la sincerità. E a dirla tutta, non mi interessa molto delle Dieci Città. Era uno scambio amichevole, avreste avuto un mago per aiutarvi contro un drago, e poi voi avreste aiutato me. Ma se non volete il mio aiuto, se sopravvivvete al drago, vi troverò e faremo in modo di condurre una trattativa. Ho bisogno di aiuto per una spedizione, la vostra fama vi ha preceduto. Fa una pausa, guardando le slitte e i coboldi, poi accarezza il gufo bianco. Se volete andare da soli, ci rivedremo a Bryn Shander.

Mara fissa la donna, in cerca di malvagità insita nel suo essere, ma stranamente non ne trova nessuna. Non vuol dire che la donna di fronte a loro sia una santa, ma di sicuro non sembra essere malvagia in senso stretto. Un drago? Interessante. Venite, posso aiutarvi e velocizzare i vostri passi! Le slitte sono più veloci e superano più facilmente zone che i Becchi D'Ascia eviterebbero! Vi aiuterò, un mago degno del suo nome non perde mai l'occasione di mettere alla prova la sua magia contro i nemici più potenti. Se i cittadini delle Lande hanno avvistato il drago, immagino che andranno a rifugiarsi a Bryn Shander, la città più difesa. Per quanto riguarda me, ho bisogno di qualcuno che mi accompagni in una missione di scoperta, pericolosa e dispersa nei ghiacci perenni della Valle. Vi indica le slitte, con un sorriso calcolatore.

Un gufo bianco si posa sulla spalla del nuovo venuto, che lentamente si abbassa il cappuccio. Si posa su di voi il volto incartapecorito di una donna anziana, ma con l'espressione ancora sicura di sé e analitica. Ha capelli bianchi, e una benda sopra un occhio. Signore? Sono una donna. Vi cerco perché ho bisogno di aiuto, e ho sentito che i Lupi del Caer stanno facendo alcune cose quasi impossibili, qui nelle Lande. Io- Si interrompe, perché vede immediatamente che avete uno sguardo che contiene una fretta indemoniata. E, per un attimo, vi sembra anche che il nome Vellynne Harpell vi sia in qualche modo familiare.

Trafelati, i Lupi del Caer con Renn al loro fianco salgono nuovamente nella sezione superiore della fortezza, e cominciano a discendere la parete ghiacciata. L'idea del drago, di un essere mostruoso e potente, comandato da magie terribili e malvagie, che si abbatte sulle tranquille cittadine vi appesantisce il cuore ma fa andare veloce i vostri piedi. Atterrate di nuovo nella neve e vi lanciate a una corsa sfrenata lungo il passo delle montagne, sperando di non trovare nulla che possa bloccarvi lungo la strada. I vostri Becco D'ascia faticano, sbavano, ma non avete cuore di fermarli, non con quello che accade. Ad un certo punto, sopra il rumore del vento, potete sentire un abbaiare di cani che diventa sempre più forte. Attraverso la neve che soffia arrivano tre slitte di legno trainate da canidi grossi come lupi. Nella slitta più vicina, una figura completamente coperta dai vestiti grida: Siete i lupi del Caer? Io sono Vellynne Harpell, vi stavo cercando! Intanto, vedete che la sua slitta sembra essere guidata da due strani coboldi, dalla pelle marcescente, mentre le altre due sono trainate da quattro coboldi (due per parte) che sembrano essere "sani".

Il mind flyer fissa Narod, e questo si sente quasi schiacciato dalla volontà dell'altro, anche se il suo cervello è stato parzialmente asportato. Quanto sarebbe potente, in forma normale? Nessuno può salvarmi dal mio fato. Sanno che se mi lasceranno andare, li farò tutti miei schiavi. Li farò leccare i loro stessi intestini e mangiare i loro figli. Si strapperanno le ossa a vicenda e le sostituiranno con rocce di sale. Se mi lasceranno andare, sarà la rovina per loro. Come a confermare le sue parole, Grandolpha sposta lo sguardo su Vimak. Non è un tuo prigioniero. Non toccarlo, o sarai tu legato a quella colonna. Torna con lo sguardo tranquillo, anche se notate come i duergar siano tutti tesi. A volte dimentico l'ingenuità di voi gente di superficie, abituati a un mondo che non vuole distruggervi. Sunblight è impazzito, e ora che ho visto il diavolo ne ho capito il motivo. La pietra con cui ha costruito il drago - il Chardalyn - lo ha privato della sanità e lo ha reso ancora più malvagio. Il drago è l'apoteosi della sua malvagità, una creatura potente, enorme e che non teme la sete e la fame. La sua volontà è di distruggere le cittadine in una furia omicida. Non credo si possa più controllare, ora che avete decapitato il suo creatore. Se può esservi di aiuto, so la strada che percorrerà nella sua distruzione. Fa portare una pergamena, e ve la mostra: ci sono le Dieci Città, e un percorso in verde che mostra un tour di tutte le cittadine. Come vedete, questo... Dougan's Hole... è già stato potenzialmente distrutto. Il drago è veloce, e per lui le montagne non sono un ostacolo. Non so cosa potrete salvare, cosa avrà già attaccato. Forse dovreste muovervi. Sorride. Sorriso freddo, maledetto. Avete scoperto com'è il popolo dei duergar, e ora siete certi che non fa parte del vostro mondo. Malvagio, infido, terribile.

L'essere volta la testa verso Narod, il volto una martoriata maschera inespressiva. Pietà? Da te? No, sono già morto in ogni caso. Attenderò paziente che la porte arrivi. Il monaco non fa in tempo a replicare, che Grandolpha avanza lentamente con un sorriso sornione, i duergar tutto intorno a lei. Volta lo sguardo verso la creatura legata, ma non c'è compassione in volto. Solo disgusto. Il prigioniero è un Illitidh. Un dannato Mind Flyer catturato nell'underdark, e portato qui per fare degli esperimenti, diceva Sunblight. A noi non serve più ormai, è ridotto a meno di un'ombra di se stesso. Poi fa un cenno a un duergar, che vi porta uno scrigno. Quanto pattuito. Possibili scambi commerciali con le Dieci-Città, nessuna ritrosia o danneggiamento. E un premio per averci aiutati con il sacerdote. Non c'è modo per raggiungerle più velocemente di un drago creato col Chardalyn, le vostre cittadine hanno i giorni contati. E ora vi rendete conto del perché ha accettato così di buon grado il patto per le Dieci-Città: non ha mai pensato che potessero sopravvivere abbastanza da risultare interessanti.

Il fulmine devastante si abbatte sul diavolo, le cui carni ormai sono sciolte e si erge in tutta la sua altezza. Stolti mortali, voi no- Mara, come un angelo della morte, si abbatte sul demone mulinando Vento del Deserto, l'odore delle spezie che si sparge nell'aria, il calore che sfrigola nel gelo! Gli attacchi arrivano precisi, devastanti, portati dal potere della sua divinità e della usa volontà, andando a fare sistematicamente a pezzi il suo nemico! Una pozza di inferno si apre sotto di lui, lingue di fiamma si avventono sul corpo del diavolo che strilla in un modo che non avete mai sentito, e che fa accapponare la pelle a tutti! I duergar si fermano, da ambo le parti, e osservano inorriditi la scena. Urla in demoniaco, lancia maledizioni, scaglia sfere di fuoco contro le mura attorno a voi, poi lentamente viene ingoiato dalla pozza di lava, che scompare così come è apparsa, lasciando nulla se non un forte odore di zolfo. Silenzio. I duergar di Sunblight abbandonano le loro armi e si fanno catturare, gli altri duergar entrano nella stanza ignorando il mostro legato alla colonna di pietra e mettendo in sicurezza la zona. Grandolpha, lentamente e con alcuni soldati vicini, arriva da voi con un sorriso mesto. Qui c'era qualcosa più di quanto immaginassi. Il vostro intervento è stato... provvidenziale. Le sue parole, calme, non vi fanno distogliere però dall'informazione che il diavolo vi ha dato prima di essere distrutto. Il drago distruggerà le Dieci Città.

L'essere martoriato e incatenato non distoglie lo sguardo dallo scontro, e la mente di Narod viene invasa dalle sue parole. Mi hanno strappato parte del volto, estratto parte del cervello. Sono perduto ormai, nessun aiuto vi verrà dato da me. Se non che lui è un diavolo uscito dalla Fossa stessa, fuoco e altre armi comuni non funzionano. Oh, ma vedo che tu non hai armi comuni. Narod fa esplodere la sua stessa essenza, e i colpi arrivano diretti al diavolo, che incassa con un grugnito. Poi inizia a muoversi lento, la pelle che si scioglie. Se la strappa via, mostrando denti acuminati, un muso prolungato, si erge e si alza, con spine che salgono su tutto il corpo. Folli, stupidi arroganti mortali! Fa per muoversi, ma è troppo lento, allunga quindi una mano e una scarica di fuoco si avventa su di Jil! Nel mentre, altri duergar subiscono l'incanto di Jil, e gli altri duergar di Grandolpha ne approfittano immediatamente, cominciando a farli a pezzi!

Mara sente immediatamente un tremendo odore di zolfo impermearle il naso. Le vene le vanno a fuoco e gli occhi le bruciano, mentre si rende conto che di fronte a lei c'è un vero e proprio demone!

Il fulmine arriva devastante contro il prete, che si sposta di lato e viene colpito solo parzialmente, causando una bruciatura e andando ad ammazzare un duergar subito dietro di lui! Quando il prete si volta, avete un brivido lungo la schiena. La sua faccia sembra quasi si stia per sciogliere, la barba si fonde col mento, e un occhio rosso come il fuoco brilla nel punto colpito dal fulmine. Avrei potuto fare grandi cose, ma Sunblight è impazzito prima del previsto. Quindi, piccoli mortali, mi godrò solo la caduta del regno degli uomini!

Pronti a sbucare dalla porta, i tre si acquattano dietro alla porta segreta. Renn è rimasto dall'altra parte delle grosse porte, ben coscente che la sua forza si basa sulle frecce e non sul combattimento ristretto. Narod, silenzioso e invisibile, arriva finalmente alla porta. Stranamente, vede che il prete duergar solleva la testa e si guarda attorno. Non siamo soli... Sorpreso, si avventa sulla porta e la apre immediatamente. Ad avvertire i tre Lupi del Caer nascosti è il caos che si crea in quell'esatto momento. I duergar urlano, da entrambi gli schieramenti. Quelli di Grandolpha emettono un ruggito di sfida e di gioia per il massacro imminente, gli altri un urlo strozzato di sorpresa e di affronto! E mentre l'assalto all'ingresso principale inizia, la porta segreta alle spalle si apre vomitando fuori i tre aggueriti, pericolosi lupi! Narod viene immeditamente tagliato fuori dagli altri, e deve uscire dalla stanza per non venire schiacciato! Il sacerdote si volta verso i tre, e scorgete qualcosa di strano nei suoi occhi: rossi come fiamme, e del vapore che sembra salire dalla sua pelle. Alla fine, l'impero di Sunblight è caduto. Ma la pazzia che gli ho causato ha messo in moto molte cose, e una di queste cose - il drago di Chardalyn - è andato a distruggere le Dieci Città. Un sorriso così malvagio da farvi accapponare la pelle si presenta sul suo volto, allungandosi in maniera innaturale. Cos'è davvero quel prete? Quindi combattete ora, sapendo che non troverete più gli insediamenti umani ad aspettarvi!

L'essere ti parla sempre nella testa, anche se a volte fatichi a comprendere il significato di ciò che dice. Il nome è F'yorl. Mi hanno catturato e portato in questo tempio dedicato a Deep Duerra, dio della conquista. Dio degli psionici. Mi hanno strappato parte della testa per tenermi buono. Il prete, Klondorn, deve pagare. Morire. Lui ha le manette. Nel mentre, le porte segrete scivolano nuovamente e si chiudono, lasciando Narod in una stanza piena di duergar.

Appena abbassi la leva, la porta scivola leggera come la precedente, senza emettere alcun rumore. La situazione che hai di fronte è più strana di quanto pensassi: al centro della stanza, che dà sulle grosse porte, c'è una statua alta due metri di una femmina di duergar con un'armatura a scaglie. Sulla sua fronte è stato scavato un bracere on una fiamma che brucia lievemente. Incatenato alla base ed emaciato, una creatura umanoide malformata, orribile, con pelle molle e grigia, una testa bulbosa con un pezzo di metallo imbullonato e occhi sinistri volta lo sguardo verso di te. Nel mentre, ci sono meno duergar di quanto ti aspettassi. Tre sono al suolo pesantemente feriti, uno è morto, mentre altri quattro stanno osservando la porta. Immagini che due siano alle feritoie, dando un totale di sei guerrieri. In più, c'è un prete in mezzo a loro, calmo e dal sorriso sghembo, come se si stesse divertendo. Lunghe vesti, la pelle grigia, la barba bianca, mormora qualcosa lentamente che tu non senti. Ma nella tua testa, in un modo a cui sei abituato, senti una voce, e credi sia dal mostro incatenato. Non ti vedo, ma sei qui. Un essere che può porre fine alle miserie di una creatura altrimenti onnipotente?

Sotto gli occhi attenti del duergar, Jil invoca la magia degli spiriti, che fa tremare il mantello e conduce parole incomprensibili nel vento. Nel mentre, Vimak attinge al suo potere e alla magia della terra, infondendo una forza che Narod non ha mai sentito prima, supportando la sua tempra muscolare. Il monaco scompare alla vista di chiunque, mentre Mara attiva la leva nascosta che fa scivolare silenziosamente il sarcofago. Di fronte a Narod si dipana un lungo corridoio silenzioso e oscuro, illuminato solo lievemente dalla luce che filtra dalla camera dietro di sé. Lentamente, attraversa la pietra senza emettere un suono... ...e arriva alla porta di fronte a sé. Subito sente del vociare trafelato in nanico, cose a lui incomprensibili, ma il tono è inequivocabile. Sono agitati, preoccupati. Vicino a lui, alla destra, sente una leva sotto le dita.

Grandolpha sorride, come un rapace che ha visto avverarsi il suo inseguimento della preda, e Jil si rende conto che la duergar già sapeva cosa sarebbe accaduto. O almeno, lo sperava. Sono una nana d'onore, mantengo sempre la mia parola. Liberate quella stanza, aprite le porte, e avrete una ricompensa cospicua. E sì, vi dovrò un favore. Uno dei nani con i colori dei Sunblight, palesemente facente parte della cospirazione, arriva da voi e vi conduce oltre due grosse porte - che sembrano essere fatte per bloccare appositamente qualcuno nel mezzo, poi svolta a destra e va verso sud, ad un incrocio. Svolta nuovamente a destra, e arrivate in un'inquietante stanza. Braceri illuminano con una calda luce mura dove ci sono sarcofagi di metallo appoggiati in piedi. Nel centro della stanza, c'è un duergar legato a una sedia, morto pieno di ferite, con due bastoni di metallo per terra, pelle tagliata o strappata via. Sunblight ha trovato qualcuno che era dove non doveva stare, e non gli ha creduto molto quando gli ha detto che doveva solo cacare. Il duergar sorride in modo macabro, poi vi indica dietro uno dei sarcofagi. Lì c'è il passaggio segreto che condurrà dagli altri. Probabilmente lì dentro qualcuno lo conoscerà, quindi aspettatevi che sia protetto. Forse, non lo so, dipende da chi è sopravvissuto al massacro.