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AlexITA81

Circolo degli Antichi
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  1. Vimak resta ad osservare con attenzione il duello. Non ha certo dimestichezza con le armi, anzi le odia al punto da non adoperarle ed affidarsi solamente ai suoi doni. Però i due guerrieri sembrano pari ai suoi occhi. Senza spostare lo sguardo da Mara e Narod che continuano a sferrare colpi e pararli a vicenda, si rivolge a Jil. Per me ragazzo forte. Altrimenti sarebbe già sconfitto. [...] Ancora una volta Narod sfugge ai suoi fendenti muovendosi sinuoso come un serpente. Cosa che inizia ad infastidire Mara. Mentre devia alcuni colpi del bastone con la spada si ritrova improvvisamente l'avversario alle spalle e nonostante una suo piroetta per evitarlo si sente colpire il fianco da quegli assurdi arti spirituali. E' come combattere due avversari, solo che il secondo non lo posso trapassare con la spada. Inizia a darmi sui nervi. Il sorriso increspa le labbra di Mara ed i suoi occhi verdi brillando di una nuova luce di sfida. Sei bravo ad evitare la mia spada, sei veloce dato che non indossi l'armatura. Ma sai bene che se ti colpisco seriamente anche solo una volta potrei mettere fine al duello. Ecco perché non riesci a portare nemmeno tu un colpo definitivo. Mi congratulo con te per averlo capito. La spadaccina rigira Vento del Deserto nella mano ed assume una nuova guardia alta con la lama rivolta al cielo. Una posizione di attacco per sferrare fendenti potenti, per non dare tregua all'avversario. E' tempo di insegnarti qualcosa ... La lama della spada si carica di energia crepitante cremisi e la spadaccina sferra una serie di fendenti la cui energia si propaga contro Narod, mirando ad indebolirne i muscoli e farlo cadere a terra privo di fiato!
  2. Mi fermo finalmente quando scorgo la creatura. Nella mia mente sento l'eco di molte menti, come uno sciame di creature unito in qualche modo da una singola volontà. Dubito di aver mai visto una cosa simile in precedenza. Egorath. Sorrido e porto la mano al petto spostando leggermente i lembi dell'armatura. Il simbolo allora pulsa palesandosi e volute di fumo nero, di potere, si innalzano. Lo vedi questo cuore pulsante di potere? Io non sono più ciò che ero ed in questa nuova vita mi hanno chiamato Scheggia di Egorath. Come fai a conoscere della scomparsa di Egorath? Parla creatura!
  3. Ti muovi bene, sei veloce. Mara sorride mentre si prepara a difendersi, ma lo stile che usa Narod è qualcosa di nuovo per lei. Così mentre il bastone sferza l'aria non riesce ad adoperare una guardia adatta e può solo anteporre il braccio protetto dall'armatura al colpo diretto. Questo l'ho quasi sentito, ho il braccio intorpidito. E' meglio se ora ne approfitti. Poi l'avversario si lancia in una strana danza di combattimento lanciando in aria la sua stessa arma! Ma quando vede le braccia spirituali avventarsi su di lei esegue dei passi calcolati per portarsi fuori dai loro colpi che impattano solamente l'armatura. Anche tu sei notevolmente veloce. Ma i mostri lottano solo per uccidere, riusciresti a tenere salda la volontà in una situazione dove tutto sembra perduto? La spadaccina vuole mirare a far crollare la volontà dell'avversario, a farlo desistere, così ruota in direzione opposta portando una serie di fendenti con la spada mirando ad indebolire la forza nelle braccia di Narod.
  4. Mi fermo in mezzo al magazzino ascoltando la voce. Non vedo nulla anche se i miei occhi brillano di una magica luce verdastra e mi permettono di vedere perfettamente nel buio. Anche se fosse un incantesimo a generarlo. Avanzo lentamente, oltre una cassa, dei manichini, camminando con sicurezza. Allora parli sei senziente. Che sorpresa, credevo fossi una creatura priva di intelletto. Puoi forse cibarti del potere? Dell'Ego smisurato? Della bramosia e della forza? Perché io sono tutte queste cose e molto di più. L'eco dei miei passi solitari risuona appena in questo magazzino pieno di armi e armature. Ma null'altro. Mi hanno chiamato in molti modi ma tu puoi chiamarmi semplicemente Victor. Perché non ti mostri eh? Sono qui per offrirti qualcosa in più di questo buco in cui ti hanno confinato. Il tuo attuale Padrone non ha molta considerazione di te, evidentemente. Nel frattempo lascio che i miei poteri telepatici sondino l'enorme area, seguendo la pista dei pensieri per cercare dove di nasconde la creatura che mi sta parlando.
  5. Mara scatta in avanti ma vede che Narod la anticipa. E' veloce e pratica uno stile di combattimento che non ho mai visto prima. Sorride preparandosi a deviare il bastone quando succede qualcosa di irreale. Una sorta di illusione esce dal corpo del giovane e la investe in pieno con la forza di un ariete. Solleva le braccia protette dall'armatura, ma il metallo non sembra efficace ... Solo all'ultimo però si accorge che Narod è già di fronte a lei. Così piroetta agilmente in direzione opposta al movimento del bastone, intercettando l'arma con il piatto della spada e spostandola verso l'esterno. Il bastone e la spada cozzano tra loro diverse volte mentre la spadaccina si difende dai colpi veloci del giovane. Quella strana cosa che hai fatto è la Porta del Pensiero? La spadaccina riprende rapidamente una posa di combattimento stabile. Il mio scudo è la mia fede, la mia forza è il mio giuramento, la vittoria è nel momento Glorioso. Il tuo giochetto mi ha sorpresa, ma non funzionerà di nuovo. In uno scontro reale per la vita, se questo è il massimo che puoi fare allora i Lupi del Caer non fanno per te. Dimostrami il contrario, ragazzino! Mentre pronuncia le parole il corpo di Mara viene avvolto da un bagliore cremisi di puro potere spirituale a guisa di una protezione, di uno scudo in risposta ai colpi di Narod. Sorride perché Narod l'ha stupita, forse non è un ragazzino o forse è solo stato fortunato. Decisa a scoprirlo col prossimo scambio di colpi, si scaglia in avanti portando una serie di affondi trasversali per indebolire la difesa del giovane avversario ...
  6. Mara entra nel cerchio con un sorriso soddisfatto nel volto. Le persone, la folla, la battaglia, la gloria. Il suo voto che diventa sempre più forte ogni volta che percorre un nuovo passo in questo sentiero. Se lo gode tutto. Con estrema calma sguaina Vento del Deserto lasciando che il bagliore rossastro della magia si rifletta per un istante negli occhi di tutti gli astanti. E come Narod esegue alcune complesse manovre con la scimitarra sferzando l'aria e fermandosi in una posa marziale di scherma eseguita magistralmente. Resta sorpresa di sentire la voce del ragazzino senza aver visto le sue labbra muoversi. Tsk non so come fai ma non pensare di impressionarmi. Infine alza la voce perché tutti sentano, in particolare gli altri Lupi del Caer. Immagini bene ragazzino, è meglio se dai prova di te se vuoi entrare nei Lupi del Caer. Possiamo batterci al primo sangue, dato che non ho alcuna intenzione di ammazzarti. Ci andrò piano con te. I piedi di Mara affondano di più nella neve mentre si stabilizza e si prepara a combattere ...
  7. Quando la chiatta si ferma scendo e lego la cima di modo che resti ancorata al molo interno del magazzino. Allora lo sento. Questa strana sensazione, il potere che mi spinge verso le porte. Lo sento Ghed. E' come una voce che mi chiama. Una voce che non conosco. Che mi stia aspettando? Che percepisca la mia stessa sensazione? Questa mia nuova esistenza è un mistero. Torno sulla chiatta e faccio segno a Rukos. Amico, qui non ci sono gnoll. Prepara le casse e sparpaglia i ragazzi. Digli di stare nascosti e pronti. Io devo sbarazzarmi delle bestie magiche del Governatore, qualunque cosa siano. Fatto questo vi darò il segnale ed allora prenderemo le armi che ci servono ed uccideremo gli gnoll se necessario. E' utopistico andarsene con le casse piene senza che nessuno se ne accorda, ma delle volte la fortuna arride agli audaci. Faccio un largo sorriso a Rukos e gli altri. In fondo è qualcosa di divertente tutta questa faccenda. Ed io lo adoro, ricordo chiaramente che in vita apprezzavo le sfide. Abbandono il mio travestimento riprendendo il mio aspetto reale e richiamo la magia antica che mi scorre nelle vene, frutto di un patto che non ricordo. L'Armatura di Aghatis si posa sopra il mio corpo e guida di protezione ed allora avanzo verso la porta successiva ...
  8. Quando Mara sente il ragazzino affermare di poterle tenere testa lo fissa con il fuoco ardente negli occhi. L'idea della sfida, della battaglia e della gloria le fa comparire un sorriso sul volto. Appoggia il gomito sul tavolo e si piega di lato avvicinandosi a Narod. Ne hai di fegato ragazzino. Ignoro cosa siano queste "Porte del Sè" ma di certo non mi tiro indietro da nessuna sfida. Se vuoi dimostrare qualcosa allora andiamo fuori. Detto questo la spadaccina si alza dal tavolo e si dirige fuori. Vimak resta ad osservarla mentre cammina scocciata verso l'esterno. La conosce da un po' ma non ha ma idea di cosa pensa realmente e fin dove sia disposta a spingersi quando si mette in testa qualcosa. In ogni caso vuole essere presente come membro dei Lupi del Caer. Forse il Goliath ha visto giusto ed in quel giovane ragazzo può celarsi qualcosa che Mara e Jil faticano a vedere. Così anche lui si alza. Andiamo Jil, tutti noi deve vedere se Narod accetta.
  9. Assumo l'espressione più umile che un uomo possa sfoggiare. Una magistrale interpretazione di una persona che ha assoluta paura della creatura dello gnoll con cui sta parlando. Con mani tremanti sposto il remo e chino il capo. M... mi scuso, u-un remo si è rotto ... il legno e-era marcio. Vi-vi prego faremo ve-velocemente lo scarico, recupererò il tempo perso! Dentro di me sorrido anche se fuori tengo un'altra maschera. Sorrido perché presto tutto questo avrà fine, gli Gnoll verranno piegati, uccisi, sterminati e la città di Grail tornerà finalmente nelle mani di razze più civilizzate. Che Egorath mi dia la forza di non cedere ora alla tentazione di ucciderli tutti.
  10. Sentendo che il nome dei Lupi del Caer inizia ad essere conosciuto, Mara assume un portamento più fiero e dritto. Ed un sorriso glorioso si fa largo sul suo giovane volto. In fondo deve ammettere che Jil sia dannatamente brava a scrivere canti che arrivano dritti al cuore e questo non fa che aumentare la fama del gruppo. Tsk, abbiamo affrontato cose ben peggiori del mostro del lago o degli yeti. Darrox lo sa bene, faceva parte dei Lupi del Caer ed ora giace dimenticato in una maledizione di pietra a causa di uno schifoso mostro! La spadaccina sbatte il pugno sul tavolo con veemenza, quella perdita le brucia ancora. Alza il boccale e trangugia una lunga sorsata per poi pulirsi rudemente la bocca con la manica. Ma lo salveremo, i Lupi del Caer non lasciano indietro nessuno. Ci serve oro, ecco perché siamo ad Easthaven. Sappiamo che i nani grigi, i duergar, sono un problema per le Dieci Cittadine da qui a Caer-Dineval ed abbiamo intenzione di risolverlo. Vimak resta ad ascoltare le parole di Mara trovando un fondo di tristezza per la perdita dell'amico. Si chiede se riusciranno davvero a liberarlo dalla pietra o se sarà destinato a rimanere sepolto in quella torre in eterno. Il goliath allora osserva il giovane Narod. Tu vorresti essere quarto? La spadaccina incredula volta lo sguardo a fissare Vimak, con un'espressione assolutamente di stupore ...
  11. Con le sembianze magiche di un comune uomo, di un traghettatore di mezza età senza segni distintivi, mi appresto a raggiungere il molo. Giro la testa un solo istante per osservare Rukos e i suoi ragazzi nel retro della chiatta, nascosti tra la merce. Ad un mio cenno del capo prendono in posto sapendo di dover restare in assoluto silenzio finché passiamo i primi controlli. Bene Ghed, hai mai fatto una cosa simile mentre eri in vita? Si dice proprio "entrare nella tana del leone", e dalla porta principale. Tutto questo è una preparazione al ricevimento. Fallire ora significa non avere nessuna possibilità di sconfiggere il Governatore a Grail. La chiatta prosegue lentamente sull'acqua guidata dalle abili mani dell'uomo che ho messo sotto il mio incantesimo. Essere una Scheggia di Egorath deve pur valere qualcosa, non credi? Sorrido lievemente mentre mi avvicino al mio destino ...
  12. Vimak non comprende realmente l'età di questo Narod. In fondo per i Goliath gli esseri umani sono praticamente tutti uguali a vedersi. Lui giovane Jil? Me non sembra ... Mara invece solleva un sopracciglio e guarda divertita il giovane Narod col cappuccio abbassato mentre parla di risolvere il problema dei nani. E lancia un'occhiata rapida al bastone, sorridendo. Un bastone, davvero? Ma senti questo ragazzino come parla. Che cosa vuoi? Una moneta per le informazioni e poi tornerai nel buco in cui ti stavi nascondendo prima? Lascia che siano i Lupi del Caer ad occuparsi dei veri problemi e sparisci. La spadaccina sfoggia uno dei suoi irritanti sorrisi beffardi all'indirizzo di Narod.
  13. Vimak annuisce e si alza in piedi sollevando da solo il tavolo per poi poggiarlo a fianco di quello del tiefling. Non senza ovviamente attirare l'attenzione degli altri avventori. Mara fortunatamente tira via le birre prima che vadano spante. La spadaccina fissa l'incappucciato mentre parla con Jil. Giovane? Ehi Jil di un po', quanti anni pensi di avere? Di certo non sembri sua madre. Se è un moccioso si leverà di torno quando inizieremo a parlare seriamente. Senza tanti modi la spadaccina prende subito posto al nuovo tavolo sbattendo il boccale sul tavolo. Anche il Goliath si siede ed il legno scricchiola sotto la sua mole. Piacere, io Vimak, lei Mara. Jil detto voi interessati ai nani. Mara fa il broncio ed ha un moto di stizza mentre studia i nuovi.
  14. Metto la mano sul simbolo di potere inciso nel mio torace. Sento il potere trasudare ed un richiamo soprannaturale diretto alla mia anima. Cosa significa questo richiamo? E' l'ordine cosmico che cerca di ripristinare qualcosa che è mutato? Oppure in questo luogo c'è qualcosa di me, o di Egorath? Sono calmo, Ghed, dopo essere morto questo è nulla. E' solo ... doloroso. Io del Velo non so nulla, non comprendo se per me sia un bene o un male. Ma in ogni caso mi sono messo in gioco e non posso tirarmi indietro. Devo avere Grail ed il Governatore deve cadere a qualsiasi prezzo. Mi rimetto in piedi tornando sicuro di me e delle mie capacità. Mentre tutto attorno è fumoso e grigio, come se fossi presente ed al contempo assente da quel luogo, memorizzo ogni informazione per formulare poi il mio piano di assalto al magazzino. Penso che abbiamo visto abbastanza, entrare dalle chiatte non sarà un problema. Il difficile sarà dopo. Viene, torniamo al covo ...
  15. Quando Jil torna al tavolo ed indica questo Scython, Mara sposta lo sguardo per osservarlo. Il tiefling parla con qualcuno incappucciato. Cosa hai da nascondere che vai in giro incappucciato? Ehi Jil perché non inviti quello Scython al nostro tavolo che dici? Magari gli offriamo una birra per avere qualche informazione. E stai attenta all'altro, io e Vimak ti teniamo d'occhio. Il goliath lentamente si volta a guardare i due all'altro tavolo. Ma non dice nulla.
  16. Osservo la struttura in mezzo a tutte le altre. Anche io riesco a percepire la magia permeare questo luogo, è come un formicolio che mi sale lungo la schiena. Il Governatore è pericoloso, ma lo sono anche io. Solo anche ancora non ho compreso quanto. Mi soffermo ad analizzare le chiatte che trasportano le merci. Il nostro obiettivo per ora. Per ora dobbiamo capire come passare i controlli. Avviciniamoci al luogo dove le chiatte vengono fermate ed ispezionate, così capiremo se è davvero possibile entrare. E così vedremo che razza di incantesimi ha innalzato il Governatore.
  17. Annuisco a gufo per le informazioni che mi sta fornendo. In fondo è giusto che abbia paura. Se non mi conoscessi, io stesso avrei paura. Giro nuovamente la mappa sul tavolo per avere una prospettiva diversa della città di Grail. Allora Rukos farò una perlustrazione a quel magazzino, mi servi tu e qualche "ragazzo dei tuoi" nelle vicinanze qualora decidessi di far scattare il piano all'istante. Intanto voglio procurarmi le informazioni per accedere, poi prenderemo una di quelle barche da un traghettatore - lo pagherò molto bene - e faremo il nostro ingresso indisturbati. Ed una volta dentro cercheremo le armi necessarie alla nostra rivoluzione e le porteremo fuori da li. Sorrido e prendo il vino cercando di assaporarne il gusto. Bestie magiche o meno, dovremo riuscire.
  18. Mentre Jil va al banco ad ordinare, Mara lancia uno sguardo serio ai modi dell'oste. Il Goliath le da un buffo sulla spalla indicandole un tavolo e la faccenda finisce lì. Così i due compagni di viaggio si siedono comodamente sulla panca ed attendono l'ordinazione. La spadaccina si guarda attorno cercando di cogliere qualsiasi informazione utile. Qualche tipo losco, qualcuno che li fissa più del dovuto, un viso conosciuto o qualcuno che sta cercando di passare inosservato. O qualcuno da arruolare. Tsk, mai pensavo che in fondo mi saresti mancato, Darrox, dannato di un nano cocciuto. Dragonborn razza amica, loro dicono cosa pensano. E' bene. Mara in tutta risposta alza le spalle. Finché ci parla Jil andrà bene. Il Goliath poggia i gomiti sul tavolo che scricchiola pesantemente. Seria. Pensi Darrox? La spadaccina si volta e sembra fulminare con lo sguardo l'amico. Già, mi ero abituata a lui in fondo. Non era certo come te o Jil, lo capivo. Ehi non dire niente a Jil, mi sono spiegata? Vimak annuisce promettendo di tenere per sé la confessione dell'amica. Noi bisogno aiuto. Sentito Spirito? Molti mali solo a Easthaven. Quanti altri nelle Dieci Cittadine? Io sento che Auril arrabbiata, lei fa ribollire mio sangue ed io non so come aiutare. Forse continuando viaggio posso capire. Mara fa uno dei suoi rari sorrisi sinceri all'amico. Sì questo viaggio farà bene a tutti, ma ora voglio una buona birra, dove si è cacciata Jil? Non starà facendo la civetta con l'oste? Ed entrambi si voltano a guardare l'amica Jil con il cuore forse ora un po' più leggero ...
  19. Vimak si ferma di colpo constatando le implicazioni delle parole di Jil. Adoratori Diavoli? Esseri malvagi Jil, noi non possiamo essere in accordo con Spada Nera allora. Anche Mara, che stava origliando la conversazione, si ferma e da una pacca sulla schiena massiccia del Goliath. E dov'è il problema? Quelli mi puzzavano da subito, se non volete un accordo con loro lo stracciamo senza impegno. La spadaccina sorride beffarda. In fondo era solo un aiuto reciproco contro i duergar ma possiamo vedercela da soli. E se poi salta fuori che sono veramente degli adoratori di diavoli allora passeremo a fil di spada anche le loro f*ttute armature nere.
  20. Vimak annuisce e si avvicina a Jil. Io non ferito, tu bene? Spirito arrabbiato, sai perché? Mara resta ancora del tempo a guardarsi attorno pensando che lo spirito possa tornare. Quando non succede sbuffa e ripone Vento del Deserto nella cintura. Già Jil, fai capire anche a noi cosa é frullato nella mente di quel f*ttuto spirito del c*zzo. Pensavo fosse un incontro pacifico questa "seduta" o come l'avete chiamata voi. La spadaccina sputa a terra con gesto scaramantico. In ogni caso il coniglio dell'halfling é scappato con la coda tra le gambe. Tutto ciò ha il vantaggio di aumentare la fama di noi Lupi del Caer ma, mi domando, per il casino che abbiamo fatto cosa ci diranno le guardie? Tsk, porca puttana, sarà tanto se non ci arrestano.
  21. Mara fissa lo sguardo dove Vimak sta indicando. La sua amica Jil viene scaraventata in aria ma non demorde, dimostrandosi una leonessa, ed inizia un canto che fa fremere di mani della spadaccina. Di "Dama" hai ben poco, infame di uno spirito inquieto! Siamo venuti a farti domande e tu ci minacci. Nessuno attacca i Lupi del Caer e ne esce indenne! La spadaccina si poggia Vento del Deserto sulla spalla, piega le gambe e poi balza in alto dal davanzale della finestra per piombare sul tavolo! La scimitarra che sferza l'aria in un fendente verso il basso, cercando di spaccare l'essenza di cui è fatto il fantasma! E mentre fende l'aria sulla lama incantata si creano lampi cremisi di potere sacro, il voto di Mara che si manifesta nel materiale mentre insegue la Gloria immortale!
  22. Ascolto le parole di questo Gufo decidendo che devo provare a fidarmi. Che ne dici Ghed? Vedi qualcosa di strano in questo Gufo? Quindi mi faccio disegnare una bozza della zona limitrofa al magazzino per capire come potersi muovere. Se vogliamo essere veloci un assalto frontale. Ma non conosciamo le loro difese e rischiamo di essere poi schiacciati. No, io non sono un condottiero militare, io agisco in modo diverso. Punto il dito sull'acqua disegnata. Useremo una barca di rifornimenti per infiltraci. Per superare i controlli andrò io in questi giorni a capire cosa viene fatto, richiesto, parole d'ordine o altro. E posso dissuadere un barcaiolo a spiegarmi. Tu nel frattempo Rukos devi diffondere la voce e trovare quanti più uomini possibili perché abbiamo solo poco più di una decimana per agire. E devi trovare delle case sicure attorno nella città dove nascondere le armi che ruberemo ed i tuoi uomini. Mi rilasso sulla sedia e sorrido piuttosto compiaciuto. In fondo lo trovo divertente? Mi domando in cosa fosse impegnata la mia vita precedente ma ho solamente fugaci flash, immagini così fumose e distanti che sono solo sogni senza sostanza. Mi hanno chiamato Scheggia di Egorath e questo deve pur significare qualcosa. La mia nuova esistenza, seppure non si tratti di vera vita, deve pur avere uno scopo. Deve. Altrimenti per quale motivo mi troverei in questo luogo ed in questo tempo? Poi la mia attenzione si sposta su Gufo, questo buffo ometto con gli occhiali. Gufo, hai parlato di bestie magiche. Non essendo coinvolto immagino che tu non le abbia viste né abbia altre informazioni utili per me. Sai dove trovare queste informazioni? Penso che le bestie possono essere solo ammansite o addestrate e non siano realmente leali. Forse possiamo capire come gli Gnoll le controllino e sfruttare la cosa a nostro favore per creare un po' di Caos. Così da coprire il nostro furto.
  23. Vimak vede la fiammata sprigionata dalla spada incantata ed istintivamente si copre il volto con il braccio. Ma lo spettro è ancora li nonostante le fiamme che lambiscono il tavolo e Jil viene scaraventata in alto. Fortunatamente è solo contusa, allora il Goliath urla all'halfling ed agli altri partecipanti al rito. Tutti fuori presto! Fantasma adirato, pericoloso, ora occupa noi. Mara! Tua spada! Il possente Goliath si sposta di modo offrire alla spadaccina l'occasione di un affondo preciso, cercando di guidarla verso la reale posizione dello spirito.
  24. Mara rotola a terra duramente mentre pezzi di vetro e legno volano ovunque. Fa per rimettersi in piedi e sputa un grumo di sangue sulla neve candida. Le voci di Vimak e di Jil recitano i loro incantesimi e poi sente un boato che le fa strillare i timpani riconoscendo la magia di Jil. L'idea della battaglia le fa tornare un sorriso. Nessuno mi lancia da una finestra! Maledetta Dama Bianca te la sei cercata, ma quale seduta spiritica ora ti spedirò dritta nel regno dei morti. Sguaina la scimitarra incantata sentendo una piacevole vampa di calore attraversarle la mano mentre avanza rabbiosa verso l'apertura squarciata. Poggia un piede sul davanzale e si issa in cima, troneggiando tra i frammenti. Ed osserva nella stanza cercando lo spettro su cui sfogare il proprio rancore. Dov'è quella sporca putt*na ? Quando vede l'amica, il Goliath indica nuovamente sopra il tavolo. Invisibile sopra il tavolo Mara! Lei combatte noi. Mara sorride. Invisibile eh? Per me ora non fa alcuna differenza. La spadaccina allora assume una nuova guardia portando Vento del Deserto al fianco, una posa sussurrata dalla magia della spada assieme alle parole magiche necessarie. Di colpo Mara esegue un fendente orizzontale spazzando l'aria e urlando la parola di attivazione: Arco Cremisi del Vento del Deserto! ed una scia di fiamma a guisa di una mezzaluna, di una lama di fuoco attraversa l'aria diretta contro lo spettro! EDIT:
  25. Osservo il mio bicchiere di vino e sorrido. Simpatici e gentili, mi hanno fatto un dono prezioso. Quindi finisco il vino contenuto nel bicchiere e lo poggio sul tavolo. Squisito davvero, dovete fare un elogio al druido per la sua abilità, mia signora. Non era necessario usare un simile stratagemma, come vi dicevo sono giunto umilmente senza artifizi. Comunque sono lieto che ora abbiate fiducia nel mio signore. Con un amabile sorriso sulle labbra mi alzo e prendo la bottiglia del prezioso vino tenendola stretta tra le braccia come un prezioso tesoro. Grazie dell'omaggio, sono certo che Lord Victor lo apprezzerà molto. Ora, se mi volete scusare, vorrei intrattenermi della vostra presenza ancora del tempo ma ahimè i miei obblighi mi portano altrove. Il mio signore è piuttosto preciso in merito. Mi prodigo nel più plateale inchino possibile in segno di saluto per la dama. Vi porgo i saluti del mio signore.
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