AlexITA81

Sposto lo sguardo sullo Gnoll che mi rivolge la parola. Uno sguardo disgustato. Come osa parlarmi con tanta audacia? Il mondo è davvero cambiato. Tengo d'occhio con la coda dell'occhio quello che mi gira attorno. Finché non capisco dove mi trovo devo tenere un profilo basso. Il potere attira sempre altro potere. Lasciapassare giusto. E' proprio quello che stavo dicendo a questo orco. L'ultimo gnoll che mi ha controllato si è dimenticato di ridarmi il lasciapassare. Magari potete aiutarmi a procurarmene un altro. Si da il caso che sì, sia uno straniero, ma che sia anche ricco. Molto ricco. Ecco magari potrei pagarvi molto bene il nuovo lasciapassare. E devo ricordarmi di cambiare il mio aspetto. Attiro troppo l'attenzione.

Il goliath rallenta il respiro e chiude gli occhi. Lascia che tutto attorno a lui diventi l'elemento che gli scorre nel sangue: la tempesta. Evocando a gran voce parole di potere che echeggiano nella pietra, Vimak protende le mani avanti ed una violente corrente di magia investe in pieno il mostro! Mara noi lottare o morire oggi. Per Darrox, Jil e amici. Mostro deve essere fermato.

Quando Mara vede la sorte terribile di Darrox non è triste. E' furiosa. Accecata dalla rabbia perché il compagni è un combattente e merita una morte sul campo di battaglia ma non così. Tu ... ridicola e infame di una bestia! Guarda la scimitarra che ha fallito così tante volte contro quel mostro. E in un gesto di rabbia emotiva la scaglia lontano e la lama rimbalza sul pavimento di pietra! E tu stupida spada sei maledetta! Mi affiderò all'acciaio temprato di Neverwinter, benedetto al tempio di Tyr. La spadaccina allora chiude gli occhi dopo aver memorizzato la posizione del mostro. Sguaina la fidata spada in un movimento lento e mentre la lama esce dal fodero mormora parole di potere. Lampi di energia cremisi si manifestano in tutta la lunghezza dell'arma. Ed ora preparati a morire, mostro! Chi tocca un Lupo va nel regno dei morti. Con ferocia Mara scatta in avanti sospinta dal proprio giuramento e si scaglia contro il Basilisco descrivendo un arco nell'aria e cercando di perforare il torace delle bestia!

Mi tolgo dai binari avvicinandomi all'orco che mi ha rivolto la parola. Certo è strano, davvero strano ma non più strano di parlare con un Eco del Velo. Da quando degli Gnoll sono un problema per gli orchi? Mentre parlo mi guardo attorno per comprendere questa città sconosciuta. E' tutto diverso da come ricordavo il mondo. Esisteva la magia certo, ma macchine volanti? E cosa è accaduto alle razze? Per quanto tempo sono rimasto assente dal mondo? Il mio interlocutore potrebbe avere delle risposte. Senti lascia stare quello che ho detto. Piuttosto, che città è questa? Sono in viaggio e non la conosco.

Mi fermo un istante ed osservo lo scheletro in silenzio. Davvero? Va bene, "Ghed". Guardo avanti lungo i binari osservando il pavimento ed ascoltando le gocce di condensa che cadono a terra ad intervalli irregolari. Cosa ci faccio sottoterra? E' affascinante che i morti vengano sepolti, ma qui c'è civiltà. Puoi chiamarmi Victor. Non è il mio nome - penso - ma quello di un pazzo che aveva creato un mostro per essere come un Dio. Ricordo di averlo letto in un libro. Mi terrò il suo nome finché non ricorderò il mio. Quel grosso insetto sarà diretto da qualche parte, un insediamento, una città. Civiltà. Mi rimetto in marcia. E di un pò, Ghed, quando mi sono svegliato hai parlato di "primitivi". A cosa stavi alludendo?

Quando Vimak vede Darrox mutare in pietra il suo volto diventa un sudario di sofferenza. No! Auril perché tu permesso? Lui buona persona, lui amico. Indietreggia fino al buco e si china. Urla. Dzan! Presto! Noi trovato mostro che pietrifica con occhi, pericoloso, amico Darrox già di pietra e bisogno di tua magia! Nel frattempo il potere gli scorre nelle vene e muta, si manipola, erompendo in una forza incontrollabile mentre cerca di infrangere la mente animale per mostro con un'illusione mortale. Enormi serpenti di palude che sbucano da tutti i lati si avvinghiano al basilisco per stritolarlo! Quindi balza in avanti per raggiungere il basilisco in una lotta fisica ed aiutare Mara ad ucciderlo. Mara usa tutta tua forza! Jil aiutaci!

Io morto? Il pensiero mi sfiora la mente come una verità a cui non posso nascondermi. Eppure esito. Come sarei morto? Non ricordo nulla. Non può essere. Mi guardo le mani stranamente bianche e mi tocco il viso riconoscendo i lineamenti anche se non riesco a ricordare un dannato nome. Poi la mano sfiora il torace, dove ora si trova un buco di oscurità da cui fluiscono continuamente fili di tenebra. Ed ho paura. Con uno sguardo quasi folle guardo l'Eco del Velo. Come è accaduto? Lo chiedo più che altro alla mia parte ancora razionale perché so già che questo scheletro non ha risposte. Devo ... devo capire. Il Velo è qualcosa di misterioso e difficile da comprendere, e sì, per rispondere alla tua domanda ho studiato molte materie nell'arco della mia vita anche se non ricordo dove. E padroneggio la magia proibita. Mi stacco dalla parete ancora frastornato per il passaggio dello strano insetto gigantesco. E sorrido beffardamente al destino che mi ha infilato in questo casino. Immagino che tu non sappia nemmeno dove sia il "qui", in che mondo ci troviamo. Non so nemmeno se siamo nel mio. Tutte domande a cui possiamo dare risposte col tempo. Mi metto in marcia seguendo i binari di ferro nella direzione in cui sta andando il grosso mostro sotterraneo. Seguimi scheletro.

La spada ricurva striscia sulle scaglie della bestia instillando un gesto di stizza nel volto di Mara. Poi il mostro contrattacca e gli artigli grattano contro la maglia di ferro senza lacerare la pelle. Ma la spadaccina allora sente il potere del mostro, sente il corpo diventare pesante. E sente la musica di Jil. Non mi faccio fregare dal tuo potere, mostro! Con tutta la volontà che possiede resiste e lancia un urlo glorioso! Avrò la testa mostro! Pensavo fossi un Drago, ma varrà comunque la gloria di averti ammazzato. Solo con la coda dell'occhio vede Darrox bloccato. Ma cosa può fare? Balza avanti brandendo la spada e descrivendo un arco per lacerare il fianco del mostro!

Vimak sente che la battaglia è difficile dall'altra parte. Guarda Jil. Resta sicuro. Quindi balza dall'altra parte senza sforzo ed atterra pesantemente sul pavimento di pietra. Solo per vedere Mara, il mostro-lucertola e Darrox mentre viene lentamente trasformato in pietra. Per Auril, quale magia? Non perde altro tempo. Richiama il potere che fluisce nel suo corpo come una tormenta, le vesti si sollevano e gli occhi splendono di una luce bianca. La voce prorompe con la forza di un Titano mentre scandisce parole scritte nella sua anima. E poi un'illusione percepibile solo al mostro, un predatore aggressivo e grande quanto lui, si materializza alle sue spalle e ruggisce tutta la sua rabbia!

Osservo la luce che si avvicina ed il trambusto ma esito. Solo ora riconosco la creatura che ho di fronte. So cosa sei, un Eco del Velo. Mi rimetto in piedi ed assumo con naturalezza un portamento fiero da nobile, portando la mano destra avanti e giocherellando con le dita mentre fiamme verdi si formano nel palmo. Ricordo anche di non apprezzare chi mi manca di rispetto. Il frastuono aumenta ma lo spazio che ho è limitato. Si sta avvicinando qualcosa di pesante? Allora indietreggio verso la parete più lontana finché la schiena non tocca la nuda roccia. Vuoi darmi qualche spiegazione?

Quando Mara sente urlare Darrox e dire "lucertolone" ecco nella sua fervida mente si delinea l'immagine di un Drago. E quale fama potrà mai portare l'uccisione di una simile bestia, fonte di miti e leggende? Stare indietro? Come osi nano, vuoi tenerti tutta la gloria per te stesso! La spadaccina si piega sulle gambe e scariche di potere cremisi si espandono dal suo corpo mentre il suo Voto, il suo desiderio di Gloria le danno la forza di compiere imprese soprannaturali. Così scatta, balza oltre il baratro ed in lampo si lancia nella stanza. E quando vede la figura tozza, la bestia, di certo non esita e solleva la scimitarra disegnano un arco in aria nel tentativo si squarciarle il fianco! Argh! Ora vedremo quanto sono dure le tue scaglie, mostro!

Mara sogghigna e annuisce infilando la propria spada nel fodero e tenendo in mano la scimitarra. Vediamo se troviamo qualcosa su cui provare questa lama. Vimak scambia uno sguardo con Jil. Al goliath non sono mai piaciute le armi se non gli attrezzi necessari per la sopravvivenza o la caccia. L'atteggiamento di Mara lo mette leggermente a disagio. Cambia così argomento. Jil quale esperimento dicevi? Per spettri? Bisogno aiuto?

Lentamente riprendo controllo del corpo, anche se lo sento stranamente intorpidito, e riesco a mettermi seduto. Con la mano pettino indietro i lunghi capelli fradici per toglierli dal volto. Dove mi trovo? Perché sono qui? Ho le allucinazioni? Mi guardo le mani non riconoscendole. Io chi sono? Preso dai dubbi sollevo lo sguardo e vedo che lo scheletro luminoso é ancora li. Non era frutto della mia immaginazione. Dovrei avere paura di una cosa simile ma mi stupisco di non provarla. In effetti ricordo ancora la formula per creare un servitore non-morto. Dormito così profondamente da non ricordare nulla. Sei forse stato creato dalla mia stregoneria? Sai dove ci troviamo?

Mara afferra al volo la spada dall'elsa. La guarda, passa il guanto sulla lama sentendo stranamente tepore invece del freddo acciaio. E' calda. Quindi sferra qualche fendente in aria constatando quanto sia flessuosa e rapida, adatta ad essere impugnata con una sola mano. La osserva nel dettaglio dei motivi sull'elsa e cerca la presenza del marchio di un fabbro o del nome della lama inciso. Non ho mai usato lame ricurve al tempio, i nostri fabbri le forgiano con le lame dritte e spesse. Penso che sia stata forgiata nel Sud sai? Nei caldi deserti. E' molto lontana da casa. Poi la spadaccina sorride. Se la sua magia è legata al fuoco, in una terra di ghiaccio sarà come un falò nella tenebra.

L'accordo è preso e la diplomazia vince sulla violenza. Così segui il mago che ti affianca ed incamminandosi inizia a spiegarti che dovrete andare in udienza dal Marchese per ottenere il lasciapassare. Le porte di Drosa di spalancano di fronte a te illuminate da un coppia di fiaccole. E dall'altra parte il tuo amico Pyeton in uniforme ed in testa ad un plotone di soldati fa un saluto militare al mago. Ed un caldo sorriso a te. Lo vedi rilassarsi e noti anche della sorpresa nei suoi occhi, d'altronde non sta più guardando lo stesso ragazzo che è entrato nel tempio di Hardron poche ore prima. No, ora sta guardando Arkmenos - Figlio di Masam - nella piena consapevolezza di sé e dell'accettazione della propria discendenza. Entri nuovamente nella città di Yrasa scortato anche dai soldati e le porte di Drosa si chiudono alle tue spalle, lasciandoti dietro ciò che eri, verso un nuovo viaggio.

Il mago ascolta la tua strana proposta e leggi la sorpresa nel suo volto. Forse si immaginava che tu avresti lottato, che li avresti uccisi per ottenere ciò che volevi e invece sei li a parlare con loro. Lui scuote la testa. Porta dei Mondi hai detto? No, non che io sappia. E' un nome che non conosco. Nello stesso istante in cui il tuo desiderio di combattere viene meno, senti il potere defluire dal tuo corpo e la spada farsi molto pesante, tanto che sei costretto a poggiare la sua punta sul pavimento di pietra del ponte. Cosa che il mago nota. E nella tua mente Armetrea tace. La mercenaria fa per dare un ordine ai soldati ma il mago la ferma con un gesto della mano. Il vecchio mago si rivolge ancora a te. Credevo fossi il Caos stesso con quell'arma in pugno ma forse mi sbaglio. Vedo che ancora la controlli. Senti ragazzo io non so che intenzioni hai o cosa cerchi ma se vuoi saperne di più, se mi permetterai di aiutarti a capirlo, c'è un luogo in cui potremmo trovare le risposte. Vedi al largo del mare centrale, al crocevia dei quattro Regni Occidentali, si trova l'isola di Armistizio. Ogni Re ha giurato di proteggere quel luogo dalle guerre perché là si trova un tesoro dal valore incalcolabile: la conoscenza. In quel luogo la grande Biblioteca di Ishisa fu eretta in tempi remoti dai suoi Eruditi che tuttora - su ispirazione Divina - compilano cronache e resoconti. Ma dobbiamo ottenere un permesso per andarci. Incredibilmente il volto del mago si illumina di un sorriso mentre le rughe del volto si increspano. Che ne dici?

Mara e Vimak si guardano attorno per diversi istanti immaginandosi lo spettro apparire da un momento all'altro. Ma non succede. Resta solo il silenzio della torre, i respiri affannati per la battaglia ed il cigolare della cotta d'arme della spadaccina. Il goliath allora si volta subito ad osservare come sta Jil, temendo che lo spettro le stia facendo qualcosa che lui non può vedere o comprendere. Bene Jil? Spettro andato? La spadaccina invece sbuffa e rinfodera la spada. Tsk, se n'è andato proprio quando iniziavo a prenderci gusto. Allora anche i morti hanno paura. Vero Darrox? Tronfia e compiaciuta della propria vittoria, Mara rivolge un sorriso diverso al compagno di battaglia. Il nano che con i giorni ha imparato a rispettare ed apprezzare. Diamo un'occhiata qui dentro allora.

Lo spettro si sfalda sotto il colpo di Mara e la spadaccina sorride tronfia del proprio successo. Allora si volta a fronteggiarne un altro che lo vola attorno e muta forma per diventare un antico mago. La canzone di Jil è come una scarica di adrenalina e la spadaccina non può fare altro che cedere all'euforia, impugnare la spada in una guardia alta e lanciarsi contro l'altro spettro! E così anche voi potete morire definitivamente. Bene, vi insegnerò ad avere paura di qualcosa. Di me!

La donna ti guarda con odio negli occhi ma non abbassa l'arma, né tantomeno ordina ai suoi di fare altrettanto. Il mago sospira. Nessuno può sapere nulla di quell'arma, ragazzo. Nemmeno i miei incantesimi mi hanno dato risposta. Dai monoliti runici che ho letto appartiene ad un'era antica e fu forgiata dalla scintilla immortale di un Dio per riportare equilibrio nel mondo. Quale Dio? Non è scritto. Cosa intendono gli scrittori di quelle rune per "equilibrio"? E' tutto allegorico e posso solo immaginare ma non ho la risposta. Però una cosa è certa, ragazzo. E' pericolosa ed è stata sigillata là sotto per molto, moltissimo tempo. Il vecchio mago allunga la mano verso di te. Dalla a me ragazzo, la devo tenere al sicuro. Nello stesso istante senti una scarica di potere attraversarti il braccio e la calda voce di Armetrea parlarti nella mente, dove solo tu la puoi sentire. Ecco, questo è il mondo ora. Finalmente lo rivedo. Figlio di Masam, il mio potere ora è come un fuoco ardente che brilla nella notte e attira predatori. Sbarazzati di questi mortali, non posso restare destata a lungo o verrò trovata. Ricordati che devo raggiungere la Porta dei Mondi. E che usare troppo il mio potere ti renderà l'impresa più difficile. Io devo tornare da lui.

Il mago ti stringe la mano e fa cenno a Darina di fare strada. La donna ti lancia uno sguardo d'odio di traverso quindi si mette in testa al gruppo seguita dai suoi uomini. Non dice nulla. Così inizi una rocambolesca fuga da quella prigione che sta crollando. Mentre ripercorri le sale al contrario, pezzi di soffitto si staccano e si schiantano al suolo creando scosse che a volte vi fanno quasi perdere l'equilibrio. Il vecchio mago riesce a correre come gli altri, un incantesimo sulle labbra che da vigore al suo corpo stanco. Crepe si aprono sulle pareti e getti di lava iniziano a fuoriuscire da voragini sul pavimento finché non arrivate alla caverna con la lava dove si trova la porta per il mondo reale. Tutto bolle, senti l'eco della pietra che si spezza. Il mago urla. Non vi fermate preso! Il portale di ritorno è ancora aperto. E corri insieme agli altri sul ponte che inizia a sfaldarsi resistendo all'enorme calore finché non attraversi la porta e ti ritrovi nel tempio di Hadron, nella rovina che ne resta. Dietro di te il portale pulsa come un cuore. Ma il mago non smette di correre perché le scosse di ripercuotono anche nel mondo reale. Tutto trema, dal soffitto cade polvere e rocce. Il mago ti mette la mano sulla spalla. Non è più sicuro qui, più avanti c'è un mio portale per uscire. Forza! Un ultima corsa mentre il tempio di Hadron collassa su stesso, il bagliore del portale luminoso creato dal mago e poi l'aria fresca della notte. Ti ritrovi a metà del ponte che collega Yrasa, dalla Porta di Drosa, all'antico tempio di Hadron sul colle roccioso. Ti volti indietro e vedi la metà del ponte spezzarsi definitivamente e sparire nel baratro. Ed il boato del tempio che si spacca, un getto di lava alto 2-300m che illumina il cielo notturno e divora l'antica struttura come una bestia del Caos, diventando poi un fiume di lava che cola nell'abisso che lo sperava dalla cittadina di Yrasa. Quantomeno ora sei salvo. Gli uomini sono col fiato corto ma la donna li rimette in riga subito e ti tiene d'occhio con la spada in pugno. Ed il mago torna da te, ti blocca il passaggio verso la città battendo il bastone nodoso sulla pietra del vecchio ponte. Ah un vero peccato, chissà quali altri misteri vi erano ancora sepolti in quella struttura, dal punto di vista prettamente didattico è davvero uno spreco. Comunque torniamo a noi, volevi parlarne ragazzo? Eccoci qui allora, sono tutto orecchi.

Gli spettri traslucidi continuano a vorticare attorno e mutare forma. Vimak si mette davanti a Jil e cerca di proteggerla come può. Quando scorge uno spiraglio, incanala ancora il potere elementale del fuoco nella mano e scaglia un dardo di pura energia contro il più ferito degli spettri! Loro furiosi Jil, e nostra magia poco efficace. Solo sciamano potrebbe ...

La donna dalla pelle azzurra sbuffa stizzita. Ma sentilo, ne ho visti di giovani spocchiosi ma questa ... Sei pazzo se se pensi che accetteremo! Uomini, preparatevi a ... Ma la voce del vecchio mago tuona nella caverna. BASTA! Darina ferma, è un ordine. E ti ricordo che lavori per me. Ora scorgi la stanchezza negli occhi del vecchio mago. La stanchezza profonda di un uomo che ha lottato tanto per qualcosa e che teme di perderlo in un attimo, di vedere tutto in fumo. Un'altra pietra si schianta sul pavimento e le scosse continuano a susseguirsi. La tua logica ha senso, ragazzo. Io in effetti speravo di poterla studiare da sigillata ma gli Dei si sono divertiti a mandare uno come te a mettermi i bastoni tra le ruote. E dunque, una volta usciti, riporrai la lama e ne discuteremo? Ti sei impossessato di qualcosa che non comprendi e che forse ti sta manipolando, visto come parli. Abbiamo un accordo? La donna fa per controbattere. Ma Maestro Xantar, questo va contro ... L'uomo le chiude la bocca all'istante. Tacci ho detto! La decisione è mia. Il mago ti porge la mano in segno di un accordo. Allora ragazzo?

Il mago evoca d'improvviso uno scudo di energia magica che lo protegge quel tanto che basta per non essere tranciato in due da Armetrea ma subisce in ogni caso uno squarcio sul braccio e sul petto che imbratta la tunica già lacerata. Il vecchio ansima portando la mano alla ferita. E solleva la mano intimando ai mercenari di fermarsi. Parla solo dopo qualche attimo che ti ha osservato dritto negli occhi. Sappi che anche tu non uscirai vivo da qui. Quando lo dice senti una scossa che fa tremare tutto il pavimento della caverna. Una due, tre volte. Crepe si aprono sul soffitto e sulle parte laterali mentre macerie crollano nel pozzo di lava sollevando getti di liquido incandescente. Vedi, negli obelischi che ho decifrato ho letto chiaramente che era il potere di quell'arma ad alimentare la sua stessa prigione, questo luogo senza tempo. Ma senza il suo cuore tutto crollerà in pochi minuti. Una pesante roccia si schianta sul pavimento ad un decina di metri da tutti ed i mercenari si guardano nervosi ma non si muovono. Il mago allora ti rivolge un gesto con la mano. Parla allora ragazzo.

Mara viene sbattuta contro la parete e l'elettricità le attraversa la carne. Si pulisce la bocca dal sangue del labbro crepato e sputa a terra il resto. Bastardi spiriti del caz*o. In un attimo vede tutti i compagni impegnati nella battaglia e nella sua mente vede un branco di lupi che combattere unito contro un predatore. Così sorride. Una battaglia è quello che serviva ora. Con un gesto rapido la spadaccina si ributta in avanti contro lo spettro che l'ha assalita ed ha resistito ai colpi di Darrox - che ora sembra essersi abbandonato completamente alla furia della battaglia. In un urlo di guerra Ti strappo dall'esistenza dannata anima! Voglio la Gloria anche della tua sconfitta ... solleva la spada carica di potere divino, con scariche di energia cremisi che danzano sulla lama e la abbatte contro lo spettro!

Armetrea colpisce impietosa un mercenario lasciando uno squarcio bruciante sul suo petto e l'uomo rotea in area e cade a terra morto anch'esso. I mercenari iniziano ad avere paura, lo vedi nei loro occhi, nelle loro mani che quasi tremano nello stringere le spade. Uomini avvezzi alla guerra tremare di fronte ad un ragazzino con un spada. Ma cosa è diventato Arkmenos? La donna dalla pelle blu ti affronta di petto senza arretrare. Non lo può fare i suoi andranno in rotta. Sciocco sbruffone, non sai più nemmeno quello che dici. Invincibile? Sei stato bravo ad entrare qui dentro senza che ti vedessimo, ma ora basta giochetti. In pochi istanti tutti i mercenari, guidati dalla donna, si uniscono al suo attacco minacciandoti da tutti i lati in una tattica mordi-e-fuggi tipica degli schermagliatori. Poi una formula magica e dei dardi di luce volano nella tua direzione dalla mano del mago! Provi in tutti i modi ad evitarli, ma ruotano in aria, virano, ti seguono ed infine ti trafiggono con precisione il corpo sparendo poi in un lampo di energia magica. Il tuo corpo sanguina, la fatica si fa sentire e le forze ti sembrano mancare. Ma come prima il potere di Armetrea ti entra nelle vene come nuova linfa vitale e le ferite si sanano in un rivolo di fumo, le energie ritornano nei tuoi muscoli e ti senti rinascere. Quanto è inebriante? Dopo l'ennesima volta la donna ti fissa allibita. Non ... non è possibile! Dovresti essere morto ca**o!