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AlexITA81

Circolo degli Antichi
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  1. Balzi sul primo grosso frammento e questo vibra e si sposta leggermente sotto il tuo peso. Ma resta stabile. Scegli un percorso ed inizi a seguirlo, balzo dopo balzo - quasi trattenendo il respiro - fino ad arrivare alla pietra più vicina al bordo dall'altra parte. Ti rendi conto che il salto non é facile. Ma prendi la rincorsa e ti lanci ... Il salto é corto! Sbatti col torace contro la pietra e ti appigli con le mani alle fessure incavate nelle lastre di pietra! Alcuni sassi volano nel vuoto del baratro e senti solo un'eco lontana. Senza guardare in basso fai un ultimo sforzo e ti issi sopra il bordo per poi crollare sul fianco col respiro corto. Sei vivo, almeno quello, leggermente contuso ma vivo. Ti rendi conto di aver fatto una cosa folle. Ora davanti a te si trova l'enorme ingresso della struttura, un'apertura grezza scavata nella parete rocciosa. Ma sei ancora lontano per notare dettagli.
  2. Ti avvicini camminando chinato per non farti notare né sentire ma tieni d'occhio il mago mentre si allontana a passo spedito. Prende di tasca qualcosa e lo lancia in aria e questo subito diventa un globo di luce che ne illumina il cammino mentre procede nella notte. Allora cerchi sul pavimento di pietra del ponte, anche tra le fessure che il tempo ha causato. Ma non trovi nulla. Il vento soffia ancora sollevandoti il mantello e quando si insinua tra le guglie della vecchia struttura e tra le colonne che sorreggono il ponte, ti sembra quasi di percepire un lamento lontano.
  3. Vimak annuisce in accordo con Jil. Mara resta seria anche dopo che Jil ha smesso di parlare. Poi sbatte il pugno corazzato sul tavolo facendo saltare qualche piatto. Hai le palle Kadroth, te lo devo. Non hai fatto una piega nonostante la mia lingua tagliente. L'espressione feroce di Mara lascia spazio ad un sorriso divertito e compiaciuto di quello che vede. Chi ha davanti é un leader, non una marionetta messa li per studiarli. E questo tuo aspetto mi piace. Per cui mi trovo in accordo con la mia compagna, i Lupi del Caer accettano di collaborare con il tuo Ordine di Cavalieri per la faccenda che riguarda i duergar.
  4. Il vento soffia da sotto il baratro. Una voragine così fonda che non riesci a vedere fin dove arriva. Il salto verso la roccia successiva non è impossibile - hai fatto salti simili altre volte sui tetti della città. Ma il rischio è enorme, se sei incerto e scivoli ... Questo lo rende più difficile di quanto non sia. Stai pensando a quale sentiero prendere per arrivare all'ingresso quando l'aria dietro di te sfrigola. Senti un formicolio alla base del collo. Magia. Un anello dorato di 3m di diametro si materializza a qualche passo dalla tua posizione. L'interno è una fitta nebbia vorticosa ed imperscrutabile. Un istante dopo esce una figura con una lunga veste blu, con i bordi sgualciti, ed un cappuccio tirato sopra la testa. Cammina speditamente ma noti palesemente che zoppica e per procedere si appoggia su un bastone nodoso. Ero sicuro di averla messa in tasca. Che Samas illumini la mia mente sto iniziando a perdere il senno! Se scopro che uno dei miei apprendisti ha trafficato con la mia roba ... oh stavolta li rispedirò alle loro madri, TUTTI. Stupidi, piccoli incompetenti ... Ti sembra che continui a rovistare nella veste mentre procede speditamente verso la Porta di Drosa, dalla parte opposta in cui stai andando tu.
  5. Vimak annuisce subito cercando di creare un legame con il tiefling. Bene. Nostro interesse sicurezza di popolo, e duergar dimostrati crudeli e pericolosi. Mara invece continua a guardarlo con occhi ferini. Appoggiare senza chiedere nulla? Equivale ad ottenere qualcosa senza esporsi, far fare il lavoro sporco agli altri. Ed essere usata non è proprio nelle corde della spadaccina. Se vuoi una collaborazione allora inizia subito a darci alcune informazioni su di voi, Kadroth. Sei il leader no? La gente di Caer-Dineval dice che vi siete insediati da poco al Caer. Vorrei sapere cosa vi ha spinti qui, sai, prima di fare accordi vorremmo capire con chi li facciamo. La spadaccina si rilassa sulla sedia cambiando posizione e sfoggia uno dei suoi beffardi sorrisi. La sua attenzione è tutta sull'atteggiamento e le prossime parole del tiefling.
  6. Cammini sul lungo ponte mentre il vento della notte cerca quasi di strapparti il mantello di dosso, di smascherarti. Ma ne tieni saldo i lembi ed avanzi fino a raggiungere la metà. Sotto l'arco di pietra che lo divide in due - sul punto più alto della volta del ponte - ti fermi ad osservare l'imponenza e la maestosità della struttura nella pietra. L'hai vista ancora ma da ben lontano nella città. Solo da questa posizione riesci a sentire quanto sia antica. E qualcosa ti dice che non sia opera dell'uomo, è troppo grezza, troppo grande, troppo ... impersonale. Un'altra cosa coglie la tua attenzione quando osservi meglio il secondo segmento del ponte. Dall'altra parte non era visibile: è completamente in frantumi e gli enormi frammenti di pietra che lo formavano levitano in aria a qualche passo l'uno dall'altro formando un sentiero tortuoso fino all'imboccatura nella parete rocciosa. Oscura come le fauci di un vecchio gigante della terra. Da dove ti trovi non vedi guardie, né forme di difesa a te conosciute davanti alla struttura.
  7. Tracci i segni che compongono l'incanto, un dono innato di Masam che la tua mente già conosceva dalla nascita. La voce prorompe nella notte ed attira effettivamente la coppia di guardie che si arresta e va al limitare del muro per osservare di sotto. Ma ovviamente non c'è nessuna donna nuda. Ehi Meth! Fan*ulo bastardo i tuoi scherzi non sono più divertenti! Stasera in caserma ce la paghi. Da sotto le mura giunge una voce con un tono di preoccupazione nelle parole. I-io ... scherzo? Ma non ho detto nulla! Afferri subito al volo l'occasione e muovendoti nell'oscurità superi i merli delle mura ed inizi a scendere dall'altra parte. Il vento che si alza dal baratro ti smuove il mantello portandolo tutto di lato. Cerchi un incavo ed infili il piede, poi scendi, infili la mano, il secondo piede ed inizi lentamente a scendere. Ti fermi quando senti le guardie parlare mentre passano sopra di te. Senti solo il battito del cuore. Vanno oltre. Così riprendi a scendere obbligandoti a non pensare alla voragine perpendicolare sotto di te. Ed infine poggi i piedi sulla pietra levigata sotto le mura, oltre la Porta di Drosa ed all'inizio del ponte arcuato che porta all'antica struttura nella parete rocciosa. Non ci sono fiaccole da questa parte e la tua vista - per quando sovrumana - non ti permette di vedere i dettagli.
  8. Mara guarda il vecchio Tiefling con sguardo di fuoco. Come un leone che guarda un coniglio e con nessuna riverenza o sottomissione nell'atteggiamento. Lascia il bel faccino e le moine a Jil. Con fare spavaldo poggia uno gomito sul tavolo e si rivolge a lui con voce tagliente. Sì salta pure la parte dei convenevoli, non siamo nobili. Piuttosto illuminaci sul perché - a detta di un tuo cavaliere - noi avremmo "molte cose in comune" con il vostro Ordine. Immagino riguardi il motivo della nostra convocazione. Vimak resta silenzioso ad ascoltare la conversazione. La dialettica non è certo il suo forte e le tradizioni dei popoli civilizzati sono ancora piuttosto misteriosi per la sua mente. Saggiamente decide di non dare voce ai pensieri, almeno per ora.
  9. Peyton ti guarda un attimo ed annuisce. Bene ma vedi di fare attenzione. Fammi sapere cosa trovi e se hai bisogno mi farò trovare alla piazza. E ricorda che siamo soci, amico. Il tuo amico allora si tira in piedi e si da una spolverata alla giacca imbottita camminando poi tranquillamente verso le guardie. Ehi Gambert, vecchia volpe hai intenzione di spillare i risparmi di queste reclute? Uno scambio di sguardi, un saluto, una pacca sulle spalle e ottieni proprio ciò che ti serve. L'attenzione delle guardie - anche delle due davanti alla Porta - viene attirata come una calamita dal modo di fare di Peyton. Così ti muovi nell'ombra fino alle mura, attendi il passaggio delle guardie di sopra e poi lanci il tuo rampino. Nessuno ti nota. La salita é lenta ma non difficile con la corda ed arrivi sulla cima proprio un attimo prima che una delle guardie si volti nella tua direzione. Lasci cadere il rampino in un mucchio di fieno e ti acquatti nelle ombre tra le fiaccole. Il camminamento sopra le mura é illumato a tratti da fiaccole la cui fiamma danza alla brezza notturna. Dall'alto cogli una visuale diversa di Yrasa, dall'alto sembra più piccola. Oltre le mura - dall'altra parte - lo strapiombo ed il lungo ponte ad arco che conduce all'antica struttura nella collina di pietra. A metà della sua lunghezza il ponte poggia su una cresta rocciosa ed un grande arco si innalza dalle colonne. Non vedi scale per raggiungere il ponte, l'accesso é dalla Porta. Oppure devi scendere scalando le mura. Stai mettendo ordine nei tuoi pensieri quando senti i passi di una coppia di guardie di ronda che stanno arrivando nella tua direzione. Hai poco tempo.
  10. Peyton ti afferra dalla nuca ed avvicina la sua faccia per parlare con te sussurrando. Macché facile! Le vedi quelle? Sono reclute, per sorvegliare la Porta di Drosa vengono messi i giovani perché é il luogo più sicuro della Città. Ed io non sono più recluta per cui mi toccano incarichi più rischiosi. Ti muove la testa con la mano per farti vedere dove dice lui. Un po' rude ma lo fa in modo amichevole comunque. Vedi invece il tizio con il naso pronunciato che gioca ai dadi? Ecco lui lo conosco. É Gambert, un sottoufficiale, ed ama i giochi di fortuna. Peccato che sia inetto come una vacca zoppa però le reclute lo lasciano vincere per paura di ripercussioni. É un tizio onesto - da quanto so - però dicono che si sia macchiato di disonore e solo l'intervento della famiglia gli abbia evitato il congedo o la forca. Non so cosa sia stato però. Il tuo amico si guarda un attimo attorno e ti fa notare anche la coppia di guardie che sta passando sulle mura sopra la Porta mentre segue il percorso della ronda notturna, sparendo dalla vista molti metri più avanti. Mi spiace ma ho le mani legate, nella catena di comando non posso far entrare là dentro nessuno né tantomeno ottenere l'accesso. Posso solo impegnarli in una conversazione, se hai bisogno di un diversivo.
  11. Prosegui con un po' di inquietudine in seguito all'accaduto. Ogni ombra ti ricorda il mendicante ma lasci perdere avendo chiaro in testa il tuo obiettivo. Raggiungi la Porta di Drosa un'ora dopo la mezzanotte, lo capisci dalla posizione della Luna nel cielo sereno. Drosa. Così chiamata in onore dell'eroe che pose fine alla guerra proprio in questo luogo. Ti acquatti dietro un carro vuoto nel vicolo più vicino per poter osservare la Porta. Ed eccola lì in tutta la sua maestosità. Un'enorme apertura nella cinta muraria Nord, sorvegliata da una coppia di guardie sull'attenti con le picche poggiate in spalla. Altre due guardie stanno giocando a dadi sedute su alcune casse poste li vicino. Una coppia di fiaccole ai lati della porta illumina a sufficienza la zona controllata ma lascia il resto nella penombra o nel buio totale della notte. La pesante grata di ferro é sollevata e le punte sporgono come denti di un lupo dal suo alloggiamento nelle mura. Sai bene che la cinta muraria a Nord dà su uno strapiombo roccioso di circa 200 metri. La Porta di Drosa rappresenta l'accesso più facile all'enorme struttura di basalto nero che vedi ergersi oltre la fortificazione. Il più facile ma non l'unico. La luce delle fiaccole illumina appena pochi metri del lungo ponte ad arco oltre la Porta che congiunge la città di Yrasa con la monumentale e antica struttura. Peyton nascosto assieme a te sbircia fuori velocemente. Pensare le volte che sono là io a prendermi il freddo e a farmi venire mal di schiena. Ma stanotte non saró un soldato, come dicevi - amico - sento già l'oro sonante nelle nostre tasche. Così mi lascerò questo schifo alle spalle. Allora qual'é il piano? Il tuo amico é evidente facile da abbindolare e quantomeno non ha dubito quando gli hai fatto capire di avere un piano. Un piano inesistente in vero. Ma spesso il tuo istinto ti ha portato a risolvere le questioni più ostiche.
  12. D'instinto provi a divincolarti di forza ma la presa che ti blocca é ferrea. Anche Peyton sta per intervenire. Ehi pezzente lascia ... Ma é allora che ti muovi con la fluidità di un serpente. Ti chini, pieghi il gomito dell'uomo e con uno scatto di lato ti liberi della sua presa. Il braccio quasi ti duole. Gli occhi del mendicante - da fissi e vuoti - cambiano improvvisamente e si muovono attorno come quelli di un ratto. Evidentemente spaventato indietreggia fino alla parete e si lascia cadere a terra riprendendo il suo posto e biascicando delle scuse con voce tremolante. Peyton ti guarda. Tutto bene? Era solo uno straccione, ne vengono ogni giorno alla caserma in cerca di un pasto. O degli avanzi quantomeno. Da dopo la guerra ne ho visti aumentare.
  13. Mara sposta lo sguardo sui compagni cercando conferma nei loro occhi. Anche loro avevano i suoi stessi dubbi? Un sorriso si fa largo sul volto per la soddisfazione. Si studia per bene la reazione del servo per capire quanto sia genuina o recitata. Potrebbe essere una spia inviata dai cavalieri per studiarli. Ma la goccia di sudore sulla fronte del Tiefling, il leggero tremolio di una mano ed alcune lettere balbettate le fanno capire che non sta fingendo. Sì lo capiamo, ma magari troveremo una scusa per tirarti fuori da questo buco se ci aiuti. Dicci chi servono questi cavalieri e che cosa vogliono. Ed hai mai sentito di un ospite della Compagnia Commerciale di Torg's?
  14. Vimak osserva il mezz'orco lasciare la stanza. Quindi rivolge un sorriso cordiale al tiefling evidentemente remissivo. E legge negli occhi di Jil quello che lui prova nel cuore. Jil cavalieri, in vostre terre, come loro? Mio popolo non conosce simili distinzioni, io fatico a comprendere loro comportamento. Puoi insegnare? La spadaccina ghignazza alla frase di Darrox. Il nano in qualche modo é sempre di divertente. Un giorno ti degnerai di dirci da dove vieni vero? Le tue storie sono sempre divertenti. Allora Mara si guarda attorno e non vedendo nessuno dei cavalieri si piega sul tavolo per parlare a bassa voce al Tiefling mentre Vimak parla a Jil. I servitori si trovano in qualsiasi corte al servizio di nobili spocchiosi e lei odia nel profondo chi comanda senza averne la forza. Senti un po' amico, vorrei farti qualche domanda che ne dici? I tuoi padroni sono troppo misteriosi e non ci trattano con rispetto. E non preoccuparti, non diremo mai di aver parlato con te.
  15. Saluti Favian e lasci la locanda in compagnia del tuo amico. Fuori la sera é più fredda, lontano dal focolare, così ti copri bene nel mantello. Yrasa é un gigante addormentato. I vicoli che conosci come le tue tasche sono vuoti eccetto i soldati di ronda che per lo più vi ignorano quando Peyton li saluta. Non é in uniforme e porta solo la spada al fianco ma resta in ogni caso un sottoufficiale. Poche lanterne illuminano solamente alcuni punti chiave della città come le piazze, gli incroci e le porte che separano i diversi quartieri. Un senzatetto sussulta quando gli passi di fianco nel buio e stai per lasciartelo alle spalle quando ti senti afferrare dal braccio. Un olezzo acre ti arriva alle narici quando l'uomo apre la bocca per parlare e ti fissa con occhi vuoti e folli. ... aacolta bene le mie parole, Figlio del Caos: Danzando su fiamme cremisi, una promessa mantenuta sancirà il tempo della guerra, e la storia verrà riscritta ... Biascica le parole con un rivolo di saliva sulle labbra, quasi non fosse lui a parlare. E la stretta sul tuo braccio é salda, innaturale nella sua forza.
  16. Vimak si guarda attorno apprezzando l'architettura del Caer. Il suo popolo non é solito erigere opere così imponenti. Ascoltando il cavaliere va a prendere posto al tavolo facendo scricchiolare la panca di legno. Anche Mara osserva il Caer ma lei si immagina la fortezza come fosse sua, vede altri arazzi sopra i simboli di Caer-Dineval ed armature scintillanti ai fianchi. Con un sorriso soddisfatto si siede al fianco del taciturno goliath. Kadroth sarebbe il vostro superiore?
  17. Peyton fa spalluce riguardo al perché le rovine siano così protette. Noi abbiamo ricevuto ordini ed é meglio non fare domande. Poi sgrana gli occhi quando assiste al tuo prodigio. É evidente che la magia lo metta a disagio - un po' come tutti - oscura e incomprensibile ai più. Il mio turno inizia domattina per cui diciamo che posso trascorrere la notte come mi pare. Ti posso accompagnare fino alla Porta di Drosa, restarmene nascosto li buono e attendere il tuo ritorno. E poi decidiamo come fare. Il tuo amico resta pensieroso e passati alcune secondi aggiunge. E casomai vengo a prenderti alle celle se ti beccano. Cosa che aggiunge ridacchiando.
  18. Vimak risponde con gentilezza alla presentazione del mezz'orco e china il capo con rispetto. Onore nostro per ospitalità. Locande chiuse e difficile trovare posto per notte. Il goliath allora si incammina seguendo il mezz'orco. Mara passa impettita di fianco ai soldati e da una gomitata a Darrox quando esulta per la stalla. Al vedere il medaglione del cavaliere uno ghigno le appare sul volto. Lascia giudicare anche noi per queste "cose in comune". Mentre si incammina al fianco del cavaliere non toglie la sguardo dal medaglione per cui ad un tratto pone la domanda. Devo dire che non ho mai sentito del vostro ordine ma magari tra poco ci spiegherai. Invece quel tuo simbolo che porti al collo, di che materiale é fatto? Credo di non averne mai visto nelle terre a Sud.
  19. Fa vedere. Peyton prende la pergamena e si mette a leggerla alla luce della lanterna ad olio posta sul tavolo al centro del retrobottega. Sul volto del giovane soldato si susseguono una variegata e ridicola serie di smorfie mentre cerca - inutilmente - di leggere il contenuto. Ma che lingua è? Persino questi disegni sono ... incomprensibili! Il ragazzo arrotola la pergamena e te la porge nuovamente, non fidandosi delle faccende riguardanti la magia. Aspetta che il cuoco se ne vada quindi riprende il discorso. Maghi? Solo uno, ed è arrivato ad Yrasa da una settimana come emissario del Marchese insieme ad alcuni apprendisti. E' l'unico ad avere libero accesso alla collina. Per Samas, vuoi dire che hai appena rubato queste informazioni proprio a Lui ? Peyton si mette a camminare nervosamente per la stanza. Porca puttana Arkmenos finiremo sulla forca. Eppure il brivido della bravata, la possibilità di arricchirsi, il rifiuto della propria situazione o forse semplicemente la curiosità sembrano avere la meglio sul tuo amico. Ok senti, tu dici che là dentro c'è qualcosa per cui vale la pena rischiare vero? E come vorresti fare? Sai c'è una guarnigione all'ingresso e le pattuglie. I Caporali sono molto severi ed io stesso posso essere assegnato di guardia.
  20. Mara fa un passo avanti e mette le mani ai fianchi. Si impettisce, fiera come una leonessa e sorride mostrando ben bene i denti perfetti. Pensavo vi fosse già giunta voce che i Lupi del Caer erano a Caer-Dineval. Resta silenziosa un istante per creare palesemente una situazione melodrammatica. Ma non la prenderò come offesa personale. Tu soldato vai a parlare con uno dei cavalieri e riferisci che - come da loro richiesta - abbiamo accettato l'invito e ci rimettiamo all'ospitalità dell'Ordine della Spada Nera.
  21. Favian si allontana con i resti della vostra cena nel vassoio e borbottando tra sé qualcosa riguardante l'onore dei suoi tempi. Peyton inarca un sopracciglio mentre ti ascolta. L'ultima volta in effetti non è finita molto bene per entrambi e vedi diffidenza nel volto del tuo amico. Questa poi! Le rovine? Ti ricordo che sono vietate da un editto della Baronessa, e contro-firmato dallo stesso Marchese con tanto di sigillo Regio. Il caporale si mette braccia conserte poggiato alla parete e resta silenzioso. Poi però non resiste altro e si mette a sghignazzare sonoramente. Oh al diavolo le regole! Non voglio finire come mio padre, se c'è un modo per fare il salto io lo voglio ascoltare. Si rimette composto quando una coppia di avventori - due amici ubriachi che si sorreggono a vicenda - passa davanti al vostro tavolo e prende l'uscita. Peyton allora si piega per parlare a bassa voce. Che avresti trovato?
  22. Personaggio Giocanti Arkmenos Ritratto Storia
  23. Yrasa, Cittadina della Marca Orientale Nona Luna dell'anno del Corvo E' sera inoltrata alla Locanda dell'Orda Misteriosa. Gli avventori rimasti sono pochi mentre tutti gli altri - oramai ubriachi e senza più monete - sono tornati alle loro case. Sei seduto ad un tavolo in un angolo appartato mentre conti le monete frutto del tuo ultimo lavoro. Non un granché, ma sai che gli affari ultimamente non sono facili ad Yrasa. Dopo la guerra il commercio è in crisi. Seduto al tuo tavolo ha preso posto da una buona ora il Caporale Peyton, figlio del proprietario della locanda e tuo amico d'infanzia. Nonché contatto per i tuoi affari illeciti. Farvi vedere assieme non è un problema dato che la vostra amicizia è conosciuta e comunque vi trovate nella locanda del padre. Ma in ogni caso siete stati entrambi accorti nel parlare del vostro recente contrabbando. Peyton è seduto con le gambe allungate sul tavolo e si sta rudemente pulendo i denti con uno stuzzicadenti di osso lavorato. Sì poteva anche andarci meglio ma sai come va ultimamente, chissà quella miniera per quanto ci darà risorse ancora. E' già tanto questo. Siamo venuti tutti a Yrasa in cerca di un futuro migliore e ci toccano ancora e solo le briciole. Sputa un pezzo che gli era rimasto tra i denti. Beh che farai ora? Sai vedo che hai una luce negli occhi, ti conosco da troppo e so che hai in mente qualcosa. Intanto Favian - il padre di Peyton - passa con il vassoio per raccogliere le stoviglie dal vostro tavolo. E' un uomo di mezza età, un reduce della guerra, cosa che si nota subito per l'assenza del suo braccio sinistro e la manica piegata fino alla spalla. Ma ha imparato ad arrangiarsi. Il fisico ancora robusto e lo sguardo grave tipico del soldato. Vi porto altro? E tu razza di perditempo di un figlio, non hai un ronda domattina presto? Ma Peyton non si degna di rispondere al padre che semplicemente scuote la testa.
  24. Yrasa La città sorge parzialmente su un colle roccioso sulla cui sommità si erge un antico tempio abbandonato risalente a forse molto prima della guerra. L’unico accesso al tempio - un ponte ad arco sospeso su un baratro di almeno 200m - è sorvegliato notte e giorno dalla milizia cittadina ed è stato dichiarato illegale anche solo avvicinarsi, pena l’arresto. La città bassa è la sezione più laboriosa - ma anche la più povera. Fucine fondono e battono incessantemente il metallo estratto dalla miniera sotto il colle. Durante il giorno carri carichi di materiale grezzo o lavorato viaggiano dalla miniera e dalle fucine verso i locali fabbri e armaioli perché ricavino gli oggetti finali. Altri carri trasportano le merci verso le città ed i villaggi vicini. Gilde locali difatti hanno accordi commerciali con le campagne per rifornimenti di attrezzi da lavoro come zappe e vanghe o aratri dalla punta di ferro. Altre invece hanno accordi più redditizi, e fornisco l’equipaggiamento alla milizia locale. Salendo verso il colle si raggiungono i quartieri agiati. Diverse porte chiuse da pesanti grate di ferro e sorvegliate da soldati dividono i quartieri della città e formano un limite al transito, quando necessario. Nonostante la guerra sia finita da diversi anni, l’economia della città fatica a riprendersi. Molte rotte restano impraticabili, e gli accordi devono essere riscritti dai mercanti. In questo momento di transito chi ne risente maggiormente sono gli sconfitti, i nativi della città coloro che subiscono le tasse maggiori ed i limiti ed i divieti come quello di non portare armi. Luoghi Locanda l'Orda Misteriosa Antica struttura sul Colle Personaggi Non Giocanti (PNG) Peyton (umano, maschio, giovane) Caporale della Milizia di Yrasa figlio di Favian, in affari con Akmenos Favian (umano, maschio, mezza età) Proprietario della Locanda l'Orda Misteriosa veterano di guerra, senza un braccio, padre di Peyton
  25. Anno 703 della Luce di Samas L'Era Mutevole - Anno del Corvo Un bambino di forse 10 anni cammina lentamente in un corridoio di pietra poggiandosi su un bastone nodoso. I suoi occhi sono vitrei, senza luce, ed il bastone è il suo contatto con il mondo. Quando la punta batte contro il legno capisce di essere arrivato per cui apre la porta di fronte a se per ritrovarsi in uno studio. E' notte, dalla finestra si vede un cielo stellato e l'unica luce interna viene da una candela posta su un tavolo stracolmo di libri, pergamene e strumenti di scrittura. Un vecchio è seduto con la schiena curva, intento a tracciare con estrema precisione le lettere su un foglio candido. Quando sente il bambino alza la testa e poggia la penna nel calamaio. Le dita nere, sporche d'inchiostro tipiche di chi ha trascorso la vita come scriba. Con voce gentile ed un sorriso sulle labbra vecchie si rivolge al giovane. Un altro sogno? Il bambino annuisce e va a prendere posto su uno sgabello vicino allo scriba. Il vecchio fa per aiutarlo ma il bambino rifiuta. La sua voce tradisce una saggezza non propria della sua età. Una volta ammirata la Luce di Samas ogni altra luce è preclusa, ma questo non significa che non percepisca il mondo che mi circonda. In modo ... diverso certo. Il vecchio sospira perché probabilmente la sua era solo gentilezza, mette da parte la pergamena e ne prende una nuova. Dettami allora, è molto tardi ma sarei rimasto sveglio comunque. La mia schiena stanotte non mi fa dormire. Il bambino sorride al vecchio, con lo stesso calore di un figlio rivolto al padre. Nel sogno ho visto attraverso gli occhi di un uomo, un Figlio del Caos, ed ho visto mentre ...
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