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AlexITA81

Circolo degli Antichi
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  1. Mara torna dal gruppo con la pozione e la lancia a Vimak. Il goliath la stappa e ne odora la fragranza per alcuni istanti. Pozione fa invisibile. Quindi rimette il tappo e lascia cadere la fiala nella borsa. La spadaccina - un po' delusa per la mancanza di una sfida diretta - rivolge un ultimo sguardo al crepaccio che pone fine al loro viaggio di recupero. Poi fa un sorriso divertito ai compagni. Il nostro compito lo abbiamo fatto, è tempo per i Lupi del Caer di festeggiare. La locanda di Caer-Koning ci aspetta, spero solo che abbiano abbastanza birra nella loro scorta.
  2. Mara sorride a Darrox ed effettivamente non se lo fa ripetere due volte nemmeno lei. Corre vicino al nano e con un sorriso di sfida inizia a scavare nella neve per dissotterrare tutto quello che è stato abbandonato dal gruppo. Sarà meglio che muovi le mani più in fretta Darrox o ti verranno i geloni. La spadaccina sorride divertita mentre ogni occasione per lei è buona per sfidare qualcuno o mettersi in mostra. Vimak invece distende a terra la coperta, prende in braccio il corpo senza vita di Astrix e ve lo pone sopra. China la testa e rivolge una preghiera per la sua povera anima. Auril ora lasciala riposare. Poi il goliath di rivolge una sguardo oltre l'enorme voragine che pone fine al sentiero ed alla loro esplorazione. Forse Oyaminartok solo Leggenda. O forse nessuno di noi ancora degno di sfida.
  3. Vimak si blocca vedendo il corpo mezzo sepolto dalla neve. Quindi lentamente si avvicina e con fare rispettoso inizia a togliere la neve. Spiace DitoDiPesce, noi non forti abbastanza. Mara sbuffa, leggermente infastidita dal fatto di essere arrivata tardi. Bello schifo, tutta la fatica di salire. Quindi si guarda attorno sentendo ancora il peso del Tumulo sopra di sé. La montagna non perdona. Che facciamo? A parte darle sepoltura, intendo, ci mettiamo noi a seguire questa Leggenda? Come Lupi del Caer ci faremmo subito un certo nome nel riuscire in un'impresa simile. La spadaccina sorride fiera, con l'aspettativa di Gloria che la invade di nuova energia.
  4. Finito di sistemarsi, di indossare la corazza lucente ed il mantello pesante, Mara si ferma ad osservare tutti. Jil aveva detto che dovevano trovarsi un nome. Un nome adatto. Jil ha ragione, tutte le compagnie mercenarie famose del Nord hanno un nome per distinguersi. Solo che noi non siamo un ordine, siamo più come un branco di ... Un'idea nasce nella mente della spadaccina. Con un sorriso entusiasta del nome che le ronza in testa si avvicina a Jil e nel farlo attira l'attenzione di tutti. Senti Jil sei ancora convinta che ci serva un nome vero? Beh sai, stavo pensando che noi quattro siamo feroci quando serve, siamo un gruppo unito e stiamo lottando per le Dieci Cittadine. Potremmo essere i 'Lupi del Caer'. Del fuoco brilla negli occhi spadaccina, fiera di poter portare un nome che incuta un certo rispetto. Vimak annuisce alla spadaccina. Nome buono, nome forte. Anche Jil mostra denti come lupo quando necessario. Rivolge uno sguardo serio alla nobile barda, un misto di rispetto e riconoscenza, dati i recenti fatti. Dopo aver preparato la propria borsa da viaggio - praticamente l'unica proprietà - si ferma a parlare con Atenas. Vero pericoloso, ma salire unica opzione per trovare Astrix. Forse lei trovato altra grotta o vecchie rovine e salva.
  5. Mara si è svegliata per prima - o forse gli altri l'hanno sentita alzarsi ma si sono girati dall'altra parte per dormire ancora un po' - per effettuare gli esercizi con la spada. Dall'altra parte della caverna esegue stoccate, parate, piroette difensive e affondi diretti ad avversari immaginari. Si sente forte come una leonessa. Quando è soddisfatta torna dal gruppo col sorriso sulle labbra ed il respiro accelerato. Si prende una lunga sorsata dall'otre quindi punta la spada ad Atenas. Sul serio? Dovremmo quasi essere noi a chiederti un compenso. Con aria spocchiosa Mara rinfodera la spada e sorride alla guida. Ma un accordo è un accordo, prendete pure anche dalla mia parte per pagarla. Vimak si sveglia tranquillo, il Tumulo sembra aver accettato la sua presenza e l'inquietudine del giorno prima pare svanita. Con fare metodico il goliath ripiega il giaciglio e sistema l'equipaggiamento prima di mettere qualcosa sotto i denti. Tuo aiuto gradito Atenas, abbiamo ancora bisogno per trovare Astrix. Jil dalle pure compenso da cassa comune. Oggi nuova ricerca, potremmo impiegare molto tempo. Tumulo grande e ancora pericoloso.
  6. Mara ascolta con rispetto le strofe di Jil. La mente ripercorre quegli eventi ed un sorriso compiaciuto si staglia sempre più sul bel volto, tronfio delle vittorie. La Gloria che cercava è questa. Così si alza per mettere sul fuoco un pezzo di carne essiccata della razione e nel farlo da di gomito a Darrox. E sorride. Dai Darrox, le rime di Jil vanno bene così. In fondo dobbiamo raccontare le parti in cui ne usciamo trionfanti se vogliamo che il nostro nome diventi Leggenda. E lei è piuttosto brava nel farlo, davvero. La spadaccina si risiede per gustarsi il cibo, il calore e riscaldare la propria anima con la musica. Non ha parole dolci o di conforto per l'halfling - non è abituata a pronunciarle. Piangere non ti servirà, devi essere forte anche per loro o disonorerai il loro sogno. E porta alla bocca un altro pezzo di carne. Vimak rimane ammaliato dalla poesia di Jil, come chi ammira un fenomeno naturale meraviglioso per la prima volta nella sua vita. In silenzio, l'espressione assorta che non tradisce su cosa stia riflettendo. Perché anche se le rime lo hanno nascosto in parte, oggi il goliath ha rischiato grosso ed è stato salvato grazie all'eroismo dei compagni. Molto bella Jil, tu parli ai cuori. E voi tutti amici insostituibili, ringrazio ancora salvato mia vita. Ma Tumulo ancora là fuori, e Astrix sola, domani dobbiamo cercare.
  7. Mara si getta sul giaciglio ed inizia a slacciarsi la corazza di metallo per stare comoda. Dopo la vittoria, anche se stanca, si sente più sicura di sé. Eppure tiene la spada vicina, ha imparato che la montagna è pericolosa. Tranquillamente ascolta il racconto della halfling e la risposta di Jil. Fanc*lo anche i mostri del Tumulo, io il fuoco lo accendo. Piuttosto, DitoDiPesce, cosa stavate cercando quassù? Garret ha parlato di una leggenda ... Vimak si siede a gambe incrociate vicino a Jil ed alla tremante DitoDiPesce. Sì Jil, riposare. Necessario. Quindi prende l'otre con l'acqua ed alcune razioni dalla borsa e le poggia sul giaciglio di fronte a se. Tieni, cibo e acqua, è quello che ho. Preparo fuoco. Il goliath si alza e va a diversi metri dai giacigli per spazzare la neve dal terreno e preparare il fuoco.
  8. Mara squadra la halfling che non smette di piagnucolare. Avrebbe la tentazione di colpirla con il guanto corazzato per farla riprendere ma si trattiene. Spiacente DitoDiPesce, ma di questa Astrix - questa tiefling - non sappiamo nulla. Forse si è nascosta. Però Garret è con noi, lo abbiamo recuperato più a valle. Dopo un'attenta verifica, la spadaccina butta a terra - ai piedi dell'halfling - lo zaino malandato che le ha lanciato Darrox. Il gruppo che stavano cercando non si è rivelato granché o forse è stato solo sfortunato. Anche noi stavamo per fare la fine di Mokingo. Ma siamo ancora vivi, significa che valiamo ben di più. Con sorriso spavaldo sulle labbra, Mara si volta per ritornare all'entrata. Vado a chiamare gli altri, possiamo montare qui il campo.
  9. Se Mara fosse una contadinotta probabilmente si volterebbe a vomitare. Ma ha passato la sua vita tra i soldati, è diventata una di loro e la vista non fa altro che suscitarle un gesto di stizza con le labbra. Bello schifo, era un davvero un mangia-uomini. Se non altro ora sarà cibo per altro. La spadaccina illumina per bene la caverna in cui si ritrova, ignorando per un attimo i singhiozzi dell'halfling. Essere sorpresi dallo Yeti nella sua tana è stato più che sufficiente a renderla maggiormente accorta. Che dici Darrox? Forse fa parte del gruppo di Garret. Dagli una svegliata. Camminando lentamente, un passo misurato alla volta, Mara va verso i resti di quello che forse era un avventuriero.
  10. Mara si rimette in piedi, rinfodera la spada e si da una pulita dalla neve. Passa uno sguardo indagatore su tutto il gruppo e poi si ferma su Garret. Siamo ridotti più che uno schifo. Io non posso salvare il c*lo del goliath ad ogni pericolo per cui stavolta ci fermiamo. La nostra priorità eri tu - Garret - gli avventurieri sono secondari. Camminando tronfia della vittoria la spadaccina si dirige verso la grotta. Se quelli sono veri avventurieri, riusciranno a cavarsela un altro giorno altrimenti significa che hanno sbagliato mestiere. Vimak non dice nulla, resta in silenzio con Darrox che lo aiuta a camminare. Tace perché le parole di Mara sono taglienti come una spada ma sono anche sincere. Il gruppo non può superare un altro pericolo se si trovasse ancora a combattere. Ancora vivo ma mia debolezza messo in pericolo tutti. Auril, mostrami via per migliorare me stesso. Per loro, per gente delle Dieci Cittadine.
  11. Vimak si fa aiutare da Darrox a rimettersi in piedi. Il corpo è stanco, lo sforzo che ha richiesto in questa lunga giornata è stato eccessivo. Ha sicuramente bisogno di riposo. Grazie amico, voi tornati indietro per me. Io ricorderò. Mara invece si getta a terra di schiena nella neve con il fiato corto per la battaglia, la corsa e lo sforzo fisico contro lo yeti. La neve cade e si deposita sul bel volto. Ma la spadaccina sorride, nonostante quello a cui è appena scampata. Una risata gaia si leva da lei. Ah ah ah! Caz*o che impresa! Su questa Jil devi scrivere una ballata o qualsiasi cosa susciti la tua vena poetica. Basta che si sappia da qui a Targos. Al diamine il corpo - Darrox - noi abbiamo comunque battuto quel fottuto Yeti del caz*o! Da terra si volta ad osservare i compagni, verificando che stiano bene. La rabbia provata nella caverna lascia il posto alla gioia di essere viva. Il suo onore ancora intatto.
  12. Vimak stringe i denti ed affonda nella neve quasi fino alle ginocchia nel tentativo di tenere a bada la potenza dello yeti. Dopo un passo indietro si ritrova vicino al bordo, la neve che cade nel vuoto. E gli viene in mente l'impresa contro il gatto delle nevi. Non mi resta altro. Appellandosi alla possanza naturale del suo popolo, il goltiah tende la schiena, cambia posizione ed inizia a spingere lo yeti facendo forza contro i suoi enormi arti! O me o te creatura, solo che io - Vimak - non posso ancora morire. Ho debito da saldare. Mara - in testa al gruppo - si ferma di colpo. La spada tenuta bassa lungo la gamba e gli occhi fissi sull'amico. Che Tyr, Helm e Tempus mi maledicano se lascio quel goliath a crepare così una seconda volta. Darrox, dobbiamo buttare di sotto lo Yeti, è la nostra unica possibilità! E così dicendo la spadaccina prende velocità, un passo dopo l'altro, sollevando la neve mentre il suo scatto diventa una corsa. Come un proiettile si scaglia contro lo Yeti colpendolo al fianco con il peso di tutto il corpo ...
  13. La ferita sembrava guarita ma il fatto di essere stato ad un passo dall'altro mondo ha in qualche modo indebolito il goliath. Nonostante la montagna sia la sua casa, sente il corpo stanco, il passo lento, il respiro corto. Fino a quando si sente strattonare ad un braccio. Di puro istinto si volta e sferra un montante alla mascella dello Yeti alto più di lui che lo ghermisce. Per Auril, che mi succede? Tu creatura ragione, noi invaso tua tana. Ma ora basta. Vimak esegue un paio di passi da una parte così i pugni del mostro si schiantano sul terreno sollevando altra neve. In un ultimo disperato tentativo, il goliath intercetta in aria i possenti arti dello yeti ed ingaggia una lotta di pura forza fisica. Tanto si tendono i muscoli che le ossa scricchiolano sotto il peso! Rivolgendo un ultimo sguardo ai compagni urla. Fuggite! Via!
  14. Vimak annuisce a Darrox e si ferma solo per controllare che Jil stia al passo. Veloci! Forse non seguirà fuori da suo territorio. Poi riprende a correre con lunghe ma lente falcate, sufficienti a sopperire la sua mancanza di agilità. Mara - che si è messa a correre per ultima - tiene ancora la spada strettamente salda. Che disonore! Io che scappo per salvarmi la vita ... Devo diventare più forte, così nessuno più mi farà inginocchiare ... La neve si solleva mentre vi corre sopra ed una ciocca di cappelli si è sciolta dal nastro infastidendole il volto. Il bastardo non ha intenzione di mollarci, fatevi venire un'idea in fretta! Sembra quasi non sentire il freddo fuori per la concitazione e l'adrenalina ma in realtà l'aria esterna le sferza la pelle arrossandola.
  15. Vimak riprende coscienza e si guarda attorno spaesato. Sente Jil che lo strattona perché si allontani. Vede Darrox che urla di uscire e Mara con la spada in pugno rivolta dove prima c'era lo Yeti. Auril sono ancora in questo mondo? Porta la mano al torace dove prima c'era la ferita che la pozione guaritrice ha completamente lenito. A fatica - ma desideroso di vivere - si rimette in piedi. Grazie Jil, debito di vita con te. Debito importante. Ora vai! Richiama anche l'attenzione di Mara e poi si incammina verso il tunnel dove si aspetta Darrox. Forse Yeti prende altra strada verso entrata, stare attenti!
  16. Mara vede la situazione disperata: Vimak trascinato in salvo da Jil, Darrox ferito in ritirata, Atenas che cerca di tenere a bada il mostro, Garret paralizzato dalla paura. Siamo stati troppo presuntuosi. La rabbia per la sua personale sconfitta la acceca, la rende incapace di ragionare. Stringe l'impugnatura della spada con tanta forza che le dita le fanno male. Poi scatta in avanti con occhi furiosi ed un sorriso folle. Ho voglia di sbudellarti, schifoso mangia-uomini! Impugna la spada in una guardia bassa ma quando arriva vicino al mostro esegue una lunga scivolata sul ghiaccio passando sotto i suoi grossi arti e raggiungendo la fiaccola. Così rotola via con la fiaccola in una mano e la spada nell'altra minacciando il mostro ed indietreggiando verso la salvezza. Stai indietro bestia! O per Tyr e Helm ti brucio gli occhi! TUTTI FUORI!
  17. Vimak non sente più nulla, solo suoni lontani e sensazioni. Ha l'impressione che tutto muti, sente il ghiaccio grattare sulla pelle nuda. Ma è reale? Dove sono Auril? Questo è il mondo aldilà? Il calore di un fuoco che gli passa a fianco, parole di sfida forse di Mara, un urlo di dolore e paura. Miei compagni soffrono, Auril, permettimi di aiutarli ancora. Non posso abbandonare.
  18. Mara sostiene lo sguardo innaturale dello yeti, almeno finché il suo fisico allenato regge. Perché è qualcosa di terribile che non ha mai affrontato. E di colpo sente il corpo pesante, sempre più pesante finché il sangue le si gela nelle vene ed un sottile strato di ghiaccio si forma sopra la sua armatura. Cosa mi sta capitando? No ... nooooooooo ... non a me, io non posso essere succube di questo mostro! Maledetto! Non te lo permetto! Con un grande sforzo di volontà, memore del passato e del desiderio di Gloria, Mara inizia a tendere braccia a gambe nel tentativo di muoversi. Finché il ghiaccio non scricchiola, si incrina, cede ed infine esplode lasciando libero il corpo della spadaccina. Mara solleva uno sguardo feroce verso lo yeti mentre apre e chiude la mano destra in attesa di riprendere sensibilità per maneggiare la spada. Come hai osato? Bastardo maledettoooo!
  19. Vimak non fa in tempo a richiamare alla mente la formula di un incantesimo che la zampa del mostro cade su di lui. Si sposta pensando di averla evitata ma poi il sangue gronda dal suo torace ampio e bagna la neve sotto di lui. Auril ... questo è destino? Attonito da ciò che accade e senza più forze a sorreggerlo il goliath crolla nella neve.
  20. Mara ha l'istinto di fare un passo indietro quando vede la forma dello yeti apparire dal buio della caverna. Ma non lo fa. Vede Jil scappare via ed urlare di andarsene. La Gloria non si guadagna fuggendo. Beh si in effetti è una bestiola grandina ... La spadaccina sogghigna a prende la mira con la balestra sulla grossa forma bianca che supera del doppio in altezza i suoi compagni. E preme il grilletto facendo fischiare il quadrello nell'aria ... Poi Mara pensa qualcosa ed urla ai compagni davanti. Potremmo attirarlo nel cunicolo!
  21. Mara illumina il cunicolo con la fiaccola finché non si ferma quando vede che si apre in una caverna più grande. Aspetta in silenzio cercando qualcosa, poi parla a Darrox. Vedi qualcosa? Nel frattempo fa un cenno con la testa a Vimak - dietro di lei assieme agli altri - e gli passa la fiaccola. Prende la balestra e carica un quadrello. Mi domando quanto sia grande uno di questi "yeti". Immagino più piccolo di questi cunicoli se vuole sopravvivere. Il goliath prende la fiaccola e si guarda anche lui attorno. Sangue all'entrata, forse preda. Forse compagni di Garret. Attenti.
  22. Mara illumina qualche metro dell'entrata con la fiaccola. La luce si riflette sul ghiaccio liscio e disegna ombre minacciose sulle pareti. Che bel posticino. Se ci addentriamo dobbiamo scegliere una via. La spadaccina si sposta ed illumina prima il ponte naturale sull'abisso e poi il passaggio sul ghiaccio che da verso una galleria naturale. Si china ed osserva se sul terreno vi sono orme che facciano pensare ad una creatura - qualsiasi creatura - passata da una delle due direzioni. Il ponte naturale sembra sicuro - troppo sicuro. Invece potrei passare sul ghiaccio se mi lego alla corda, peso sicuramente meno di te anche con l'armatura. Fisso la corda dall'altra parte così passate tutti. Mara sogghigna all'idea di esplorare qualcosa di nuovo. Magari chiamiamo Vimak per tenere la corda. Intanto all'esterno il goliath non trova nulla e scuote la testa sconsolato. Niente. Neve e vento cancellato tutto. Andiamo da Mara e Darrox. Si rivolge a Jil e fa un cenno ad Atenas e Garret di seguirlo alla grotta.
  23. Mara sogghigna osservando la grotta in lontananza. Mai visto uno yeti. Se ne vediamo uno e lo ammazziamo potrebbe portarci fama e gloria. Andiamo. Così spavalda la spadaccina si incammina verso la grotta al fianco del nano. Vimak ascolta le guide ed annuisce. Cercare tracce di predatore. O passaggio di gruppo. Quindi si mette ad osservare la zona alla ricerca di orme o di segni di una lotta come sangue o oggetti lasciati cadere.
  24. Vimak annuisce a Jil e si gusta assieme a lei il paesaggio - quantomeno questo è quello che da a vedere mentre la ragazza riprende fiato. Tu stata brava Jil. Mara invece mette le mani ai fianchi guardando fiera il nano vincitore. Ma sentilo! Si e no che sei riuscito a mettere una mano sulla cima prima di me. Però non avevo specificato le condizioni, per cui accetto la tua vittoria e ti pagherò quella birra. La spadaccina sorride comunque con soddisfazione, segno evidente che la sfida in sé le ha dato quel brivido che cercava. Anche se non ha vinto. Dopo aver assaporato l'aria fresca ed i muscoli indolenziti dallo sforzo, Mara rivolge l'attenzione ad Atenas e Garret. Ehi voi due, quanto manca alla cima? E nessuno di voi "guide esperte" è mai stato da queste parti? Magari ci farebbe comodo sapere cosa potremmo trovare in una grotta. O magari, Garret, ci puoi portare dove hai perso il gruppo l'ultima volta.
  25. Vimak solleva lo sguardo alla parete di roccia. Ne ha viste molte in vita sua ma questa sarà più difficile. Perché il fallimento potrebbe significare la perdita di vite. Altra prova Auril mi poni davanti. Il goliath allora prende la corda per scalare ed inizia ad assicurarla aiutando Jil nell'impresa. Fai come me Jil, aiuto io non preoccupare. Più facile fare che spiegare. Mara invece vede la parete come un nuova sfida e fissa Vimak. Ma quando capisce che il goliath andrà volontariamente più piano per aiutare Jil, da di gomito al fianco di Darrox. Ehi facciamo a chi sale più fretta? Una birra che ti batto. Col suo solito sogghigno divertito si assicura bene la spada ed il resto delle cose per prepararsi alla faticosa salita.
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