AlexITA81

Vimak annuisce a Keegan ringraziandolo delle informazioni. Quindi si avvicina a Jil e legge il suo diario delle finanze trovandolo ordinato ma complicato per lui da comprendere. Sei molto brava. D'accordo anche io, vita di Garret importante, possiamo usare nostre monete per salvare. Le recupereremo col tempo. Serve guida per Tumulo. E tempo per nome. Mara invece si mette le mani all'addome ed inizia a ridere sonoramente. Che ti sei bevuto Darrox? Sembrano nomi di gente che vuole morire. Prima di accettare un nome in comune con voi voglio vedere se ne siete all'altezza. La spadaccina quindi si mette dritta, fiera e statuaria. Con i suoi intensi occhi verdi osserva tutti i compagni - Vimak compreso - soppesandoli. Il goliath la fissa di rimando: è in effetti colui che la conosce da più tempo, ma quando fa per dire qualcosa Marsa solleva una mano. Prima di sentire i vostri piagnistei già vi dico che ci sto con la slitta, sono disposta a pagare di tasca mia, per ora. E poi sono curiosa di vedere l'altro gruppo, magari stavano cercando qualcosa di prezioso sul Tumulo. Un sorriso compiaciuto e divertito si delinea sulle labbra sottili di Mara.

Mara aggrotta le sopracciglia e sorride mostrando bene i denti bianchi e perfetti. Caer-Dineval? Beh è lungo la strada, va a nostro vantaggio. Una volta in città possiamo informarci su questa Torg's per sapere quanto si fermerà, nel mentre cercheremo Garret e quella combriccola di sfigati che l'ha messo nei guai. Anche Vimak, dopo Jil, ringrazia Keegan per le razioni. Faremo possibile. Grazie per informazioni, a presto. Detto questo il Goliath si rimette in piedi e la sua mole fa sembrare molto piccoli tutti gli altri. Fa cenno a Ragazzo di stare al suo fianco, quando un pensiero lo coglie. Slitta. Veloce, tempo. Possibile? Keegan con slitta quanto più veloci? Dove troviamo?

Sentendo Jil descrivere i dintorni del Tumulo di Kelvin ed i diversi pericoli, negli occhi di Mara si accende un fuoco di determinazione. Un famoso Re dei Nani, vermi del gelo, lupi e Yeti. Saranno un'ottima prova per me stessa. Beh che aspettiamo allora? Siamo riposati, possiamo partire anche subito. Vimak poggia la grossa mano sulla testa di Ragazzo e lo carezza lentamente. Annuisce con decisione all'amica, Mara, trovandosi d'accordo con la sua fretta. Anche se probabilmente per motivi diversi. Due giorni. Bene. Siamo venuti a Targos per altro ma se Garret pericolo, questo urgente. Avrei domanda per te, Keegan: conosci compagnia commerciale Torg's?

Mara diventa improvvisamente interessata. Neverwinter! Una persona altolocata fuggita così a Nord. Quando sente la storia degli avventurieri e di Garret sorride divertita. Caer-Konig? Sbaglio o è dall'altra parte della Valle? La spadaccina bofonchia qualcosa tra sé, ragionando. Fa niente, per me vitto e alloggio gratis all'Armata di Luskan può andar bene come compenso. Ma aggiungo una cosa, Keegan, se riusciamo nell'impresa devi parlare di noi a chiunque conosci a Targos. Vimak resta assorto ad ascoltare. Il Tumulo di Kelvin è una vetta solitaria nelle pianure gelate delle Dieci Cittadine. Ma altro il goliath non sa, è un luogo lontano dalle Montagne del suo clan. Io aiuto, Garret, possiamo portare Ragazzo con noi? Forse conosce strada, segue pista.

Vimak si abbassa per passare sotto la porta ed una volta in casa scambia un saluto con Keegan semplicemente annuendo. Fa per prendere una sedia ma quando vede il legno vecchio allora si siede a terra a gambe incrociate. La sua mole è comunque tale che dal torace emerge completamente da sopra il bordo del tavolo. Mara invece entra mettendo le braccia conserte. Si guarda attorno e sbuffa appoggiandosi ad una parete della casa. Spero non sia una perdita di tempo. Non ci vedo nulla di eroico o glorioso in tutto ciò. L'imbragatura del cane è rotta, Keegan, immagino che da libero sia semplicemente tornato a casa. Dopo la sua affermazione la spadaccina resta in silenzio in attesa di sentire la risposta alla domanda posta da Jil.

Mara porta istintivamente la mano la spada, ma quando vede che il cane non è una minaccia si rilassa. Ah ma pensa! Non sapevo che fossi un tenerone Darrox. Vimak si incammina dietro a Darrox e fa cenno a Jil di fare altrettanto. Qualcuno ci cerca? Siamo appena arrivati. O è semplicemente scappato? Ha cinghie rotte. Il massiccio goliath cammina guardandosi attorno, stando attendo per il gruppo. Mara guarda sbigottita i compagni incamminarsi dietro al cane. Fa una faccia disgustata. Ehi ma davvero lo seguite? Che diamine ... Sbuffando la spadaccina si mette le mani ai fianchi e si incammina in coda al gruppo, non senza aver prima calciato un sasso per il disappunto.

Sentendo il discorso di Darrox, Mara sghignazza divertita e da una pacca amichevole sulla schiena del nerboruto nano. La tua brutta faccia terrà lontano gli scocciatori. Mi piace l'idea della taverna, andiamo alle Tre Bandiere a Vela, voglio vedere com'è la gente di Targos. E tu Jil, non sei obbligata a bere, ci pensiamo noi. Vimak si guarda attorno constatando che effettivamente il loro gruppo già da nell'occhio. Diversi pescatori ed altri cittadini di Targos si voltano a guardali mentre camminano per le vie della città. In effetti il goliath si staglia quasi di mezzo metro sopra tutte le altre persone. Darrox ragione. Vero Darrox. Solo evitiamo domande scomode. Chiediamo di compagnia commerciale Torg's. Non parliamo di Sephek Kaltro. D'accordo?

Vimak mette piede sul pontile ed il legno scricchiola sotto il suo peso. Mai stato in città. Il goliath si guarda attorno per lunghi istanti, passando lo sguardo sulle alte mura, sulle guardie armate, sulla bandiera con l'araldo di Targos. Ascolta la spiegazione di Malik ed il pensiero di Jil, poi si rivolge ai compagni. Per missione è meglio evitare autorità, ricordate? Meglio fare da soli. Giriamo. Chiediamo. Mara scende dalla barca dopo Vimak e subito fa un profondo respiro ed un mezzo giro su se stessa. Quindi sorride divertita. Sì, questo è il profumo di opportunità, lo sentite? La gloria ci attende, e non la voglio dividere con questo Naerth. Potremmo iniziare dalla piazza del mercato. Solo ci serve una qualche copertura ... una motivo per cercare quella compagnia, una balla ovviamente. Magari seduti al caldo in una locanda possiamo discutere meglio. Che dite? La spadaccina si mette in testa al gruppo pensierosa, incamminandosi con le mani intrecciate dietro la nuca e fischiettando un motivetto.

Vimak osserva il confronto tra Jil e Darrox e quando incrocia lo sguardo della giovane musica annuisce. Tieni pure cassa comune, buona idea. Così paghiamo Malik per guida. Mara si disinteressa al momento della questione di Targos. Resta al centro della folla, parlando dell'impresa, elogiando la sua abilità e quella dei compagni, promettendo nuove e gloriose imprese. E' questo che si prova quando si percorre il cammino verso la Gloria? Mi piace.

Vimak annuisce alle domande che gli vengono fatte ma perlopiù cerca di evitare di stare al centro dell'attenzione. Si siede ad un tavolo e si beve una birra seguendo la discussione di Darrox con il nano pescatore. E tiene d'occhio Jil, perché non si cacci nei guai. Mara invece adora la situazione. Si mette in piedi su un tavolo attirando un piccolo gruppo di avventori ed inizia a mimare la loro impresa per spiegarla. ... e poi BAM! è sbucato dalla tenebra più nera di quella acque! Chiunque si sarebbe pisciato nelle brache, ma noi lo abbiamo affrontato a viso aperto! e poi ... Di tanto in tanto chiama un brindisi a sè stessa ed al gruppo e trangugia una sorsata di birra rovesciandone in parte sul tavolo o sul pavimento della locanda.

Vimak guarda Malik ed il fuoco si riflette nelle sue iridi bianche. Annuisce. Targos. Ma prima Bremen, prendiamo compenso così abbiamo denaro per pagarti. Tue abilità ci darebbero una mano.

Vimak osserva Jil scivolare nel sonno finché le sue labbra non proferiscono più parole. Allora si alza, si toglie il mantello e lo adagia sopra le spalle di Jil, perché non prenda freddo nel sonno. Annuisce a Malik. Riposa anche tu se desideri. Il golitah si ferma davanti al camino acceso e si siede sul pavimento di legno a gambe incrociate. Un respiro. Chiude gli occhi e lascia correre i ricordi al passato, alle terre selvagge, alla vita solitaria, al momento della sua nascita. Auril. Un'improvvisa scarica di potere scaturisce in tutto il suo essere assieme ad una maggiore comprensione. Maledizione? O Dono? Capirò mai? Finché avrò vita userò sempre per compiere il Bene. [...] Quando Mara vede il nano, Darrox, entrare nella luce della fiaccola ha l'istinto di sbraitare qualcosa. Ma la proposta che sente le fa trattenere le parole e così la spadaccina risponde con un sorriso soddisfatto. Ho visto all'interno un paio d'assi della tua taglia, le leghiamo con la corda ed abbiamo uno scudo da allenamento. Mara si raddrizza, poggiandosi la spada snudata sulla spalla coperta dalla corazza. Il suo sorriso diventa in parte beffardo. Per il tuo naso non garantisco ... non ci andrò leggera solo perché sei un maschio.

Mara abbassa gli occhi e guarda Vimak e Jil. Quando vede che nessuno le da retta sbuffa, scocciata. Che noia voi due. Vado fuori ad allenarmi. Detto questo si alza, prende una torcia dallo zaino e la accende col fuoco del camino. Quindi esce do gran passo dalla porta della catapecchia sbattendola dietro di sè. Vimak la guarda uscire quindi sembra quasi scusarsi per lei nei confronti di Jil. Non fare caso a modi di Mara, lei è ... complicata. Spiace per destino di tua famiglia, Altaterra. Ma tu viva, Dei ha disegno. Vivi anche per tuoi cari. [ ... all'esterno] La spadaccina esce imbronciata e borbottando tra sè. A diversi metri dalla casupola ricava una piazzola spazzando via delle neve e conficca la fiaccola nel terreno. Prende diversi respiri profondi e si guarda attorno assaporando il silenzio, il buio e l'aurora. Iniziamo. Sguaina la spada in un lampo ed assume una guardia a due mani con la punta rivolta davanti a sè. Il fuoco si riflette nelle sue pupille e sulla lama snudata. "E' incredibile cosa ha fatto oggi Vimak. Convincere la creatura. Forza di volontà, forza interiore. E' questo che mi manca ancora?" Mara inizia una sequenza di affondi, parate, stoccate e schivate in tutte le direzioni come se affrontasse nella sua mente tre o quattro avversari diversi. "Determinazione, fiducia in me stessa. Al Tempio mi hanno insegnato ma mi hanno detto che non ero pronta, che dovevo risvegliare il potenziale della mia anima." Un altro passo un affondo ed un cambio di guardia portando la spada al fianco all'altezza della testa con la punta rivolta al cielo. "Che rabbia! Mi sento frustrata! Anima, la forza dentro di me. Io ne ho bisogno, mi serve ora!". Gli occhi di Mara ardono di determinazione. E quella stessa determinazione inizia a far vibrare l'aria attorno alla lama. Una luce cremisi si manifesta su tutta la spada, scariche di potere ne scaturiscono! E allora Mara balza in avanti, impugnando la spada con una sola mano ed effettua una piroetta che la slancia in un potente fendente orizzontale Aaaaaaaaah! L'energia sulla lama esplode spazzando via la neve e disegnando una scia cremisi nell'aria. Un sorriso spavaldo e compiaciuto appare sul volto di Mara. In fondo non era poi così difficile.

Vimak annuisce ai complenti di Malik ed alla sua richiesta, confermando l'intenzione di passare qualche ora di riposo al sicuro nella capanna. Quindi va a sedersi dal lato più freddo del tavolo, lasciando i posti vicino al fuoco ai compagni. La sedia cigola pericolosamente quando sopporta il peso del goliath. Ascolta con interesse tutta la conversazione di Jil senza interromperla. Solo alla fine risponde. Piacevole conversare con te. Se nostro gruppo unito, proseguiremo. Cosa ti ha portato così a Nord? se posso chiedere. Nel frattempo Mara ritorna nella stanza comune con un finto broncio rivolto a Darrox. Dannato nano, per le monete hai il fiuto di un segugio da caccia! Ma meglio per noi in fondo. La spadaccina intasca la moneta d'argento recuperata dal nano e poi va a sedersi nel posto più vicino al fuoco per scaldarsi. Vimak afferra al volo il suo pezzo d'argento, lo esamina, poi lo mette nel borsello ringraziando Darrox con un semplice gesto della testa. Mara si rilassa buttando le mani dietro la testa e poggiando rudemente gli stivali sul vecchio tavolo. Guarda tutti uno alla volta quindi parla rivolta al gruppo ma guardando il soffitto. Allora che si fa? Il mostro non è più un problema. Rimettiamo pò in ordine questa catapecchia e poi andiamo diretti a Targos? Malik tu puoi tornare a Bremen ad avvisare i cittadini delle novità, così torneranno a pescare. Di a quel bastardo nano pescatore di preparare il nostro compenso e ricordati di pronunciare bene i nostri nomi.

Vimak annuisce a Jil. Dopo di che inizia a dare una ripulita alla stanza, togliendo i detriti ed accumulandoli nel camino. Fa un pò di spazio al centro, spostando il tavolo e gli sgabelli, spolverandoli con la mano e soffiandoci sopra. Indica quindi due posti a Jil e Malik. Sedete, scaldo. Il goliath allora si avvicina al camino e si ferma davanti sollevando le mani verso l'apertura di pietra. Poi la sua voce si alza in un boato, come sul lago con l'intensità di un vero Titano, mentre pronuncia parole di potere che fluiscono direttamente dalla sua anima. E nel camino si crea dal nulla un falò magico che inizia a bruciare. Nel frattempo Mara al piano superiore inizia una sorta di gara con Darrox, dopo aver scambiato con lui un sorriso complice. Scommetto che non trovi niente! Sposta le coperte, calcia via un secchio di legno vuoto, controlla le assi del pavimento. Ma il suo modo di fare è più dettato dall'insofferenza di stare ferma che dal desiderio di trovare realmente qualcosa.

Durante il viaggio in barca sia Mara che Vimak ascoltano in silenzio i versi recitati da Jil. Entrambi si complimentano per la composizione ed il goliath annuisce semplicemente rispondendo con: Grazie, parole molto profonde. [... dentro la capanna] Mara si guarda intorno infreddolita. E con il broncio. Che interessante questa stamberga, davvero molto interessante. Oh andiamo Malik, non puoi pensare che gli Dei siano li a guardarti tutto il tempo. Non sei così importante. La spadaccina allora si muove sbuffando per la casa fatiscente per vedere il suo stato. E se qualcuno ha dimenticato qualcosa di importante. Vimak abbassa la testa per superare la porta e nota subito lo stato di abbandono. Quindi si rivolge direttamente a Malik, Jil e Darrox. La Dama del Gelo può essere brutale, vero. Perché non ricostruiamo casa? Portiamo legno, utensili, portiamo artigiani. Ridiamo a pescatori un luogo di ritrovo.

Vimak saluta la creatura prima che sparisca Addio amico. Quindi resta ancora accucciato ad osservare le increspature sull'acqua causate dall'inabissamento. Resta lì fermo finché il mare non si calma allora si rialza e guarda Mara e gli altri. La spadaccina gli batte una mano sulla spalla muscolosa. Ben fatto, ehi non sapevo avessi questa predilezione. Anche io come Malik pensavo di avrebbe mangiati. Ora potremmo dire alla gente di Bremen che il fatto è sistemato, almeno finché non troviamo questo Ravisin. Potremmo aggiungerlo alla nostra ricerca. Mara allora si volta a parlare a Jil e Darrox sull'altra barca. Quando li sente battibeccare - nuovamente - nella sua mente si affacciano diverse domande. Che rapporto c'è tra quei due? Il nano sembra vincolato a Jil in un modo che non comprendo, che sia un debito? Vuoi che ti lasci tutti il divertimento Jil? Veniamo anche noi. E poi Malik si deve pur guadagnare i pezzi d'argento, ah ah ah. Mara gli gira una sguardo crudo, in fondo forse si aspettava un cacciatore più esperto.

Vimak annuisce al mostro mantenendo un'espressione seria. Grazie, ricorda, intelligenza è dono. Sei libero di scegliere. Scegliere di aiutare Bremen. Possiamo essere amici, comprendi? Noi cercheremo Ravisin, faremo in modo che non possa toglierti il dono mentre tu lasci stare le barche. Ti va bene accordo? Mara resta a fissare il mostro qualche istante poi fa spallucce, capendo che il bizzarro mostro parlante dice il vero. Ah! Niente imprese gloriose per oggi. Si rivolge a Jil e Darrox sull'altra barca mentre fa cenno a Malik di non importunarla. Senti un pò ti abbiamo pagato per un giorno, stai buono lì. Ehi Jil, Darrox! Che facciamo? Se questo Ravisin non è sull'isola allora il suo cagnolino è l'unico problema di Bremen.

Vimak corruccia la fronte mentre ascolta le parole del mostro. Intelligente, ma non distingue la morale. Chi è Ravisin? Stregone? Oppure seguace di Antichi Dei? Lui ha fatto sortilegio donando intelligenza a creatura. Auril. Ancora una volta indichi una direzione, Dama del Gelo. Quale destino si cela alla fine del sentiero? Tu intelligente ora. Le creature intelligenti non combattono se posso risolvere le cose con parole. Parola è dono. Il goliath resta in silenzio qualche attimo sperando che la creatura comprenda il significato di quello che dice. Poi prosegue. Far soffrire è sbagliato, sofferenza porta altra sofferenza, altro dolore. Vedi? Tu ora soffre perché ha fatto soffrire. Tu puoi decidere di vivere in pace con persone di Bremen. Accompagna noi da Ravisin, noi parla con lui. Mara resta basita dalla vista surreale del mostro parlante. Non si aspettava di certo che l'amico tenesse una conversazione simile. Ma quando sente parlare di Ravisin, i suoi occhi si illuminano. Fa un passo avanti spavalda poggiando il piede sul bordo della barca e piegandosi verso il mostro con un sorriso. Già, portaci da Ravisin, sono curiosa di conoscerlo.

Mara tiene sotto tiro la creatura, mette il dito sul grilletto ed è pronta a tirare ... quando la sente parlare! Parla? Questa sì che è una cosa strana, strana davvero. La spadaccina allora abbassa la balestra e si raddrizza per fissare il mostro, sebbene ancora intimorita. Resta guardinga aspettandosi di essere attaccate, di non poterci ragionare. Ehi Jil! Metti il guinzaglio al tuo nano subito! Buttalo in acqua se serve! Mara quindi rivolge uno sguardo di intesa con Vimak. L'enorme goliath si china sulla barca, che ora brilla di una calda luce dorata, ed allunga una mano in un gesto di amicizia nei confronti dello strano mostro. Mai visto un animale parlare. Parla. Intelligente. Perché combatterlo? Meglio capire. Fermo Collolungo, ti prego. Imploro, non volerti fare male, noi solo difesi. Perché tu attacchi barche? Perché vuoi far allontanare? Vogliamo capire per aiutare. Non combattere.

Mara sente il *CRAAACK!* del legno che va in frantumi e quando vede la testa del mostro e poche braccia a stento resiste alla tentazione di fuggire gettandosi in acqua. Vimak invece rimane stoico, osserva il mostro negli occhi, forse vuole carpirne le motivazioni. Non mangi umani. Perché attacchi? Ti piace restare nella tenebra. Tenebra. Allora il goliath ha un'idea e si china poggiando il palmo della mano sul fondo di legno di "Ariete Corpulento" mentre con l'altra stringe l'amuleto che ha al collo. Voi non spaventare, darò luce a tutta la barca. La voce di Vimak esplode in un tuono recitando una formula incomprensibile, come se a parlare fosse un mastodontico Titano. Alla fine della litania, tutta la nave miracolosamente si illumina di una luce dorata, tanto intensa da illuminare le tenebre della notte per diversi metri. La spadaccina nel frattempo prende la balestra, infila un piede nella staffa e la carica a forza di braccia preparando poi un quadrello nel meccanismo. Alza l'arma e la punta al mostro. Se ti avvicini ancora te ne ficco uno tra gli occhi, mi capisci dannato mostro? Poi la nave si illumina sotto i suoi piedi e la luce si riflette negli occhi della creatura ...

Vimak smette di remare e solleva il remo dall'acqua quando tutto tace. Niente. Si guarda attorno e scruta nella notte. Silenzio. Anche Mara fa lo stesso, solo che si rivolge stizzita a Malik. Taci! Fai silenzio! La spadaccina resta ancora diverso tempo in attesa del peggio. In attesa del mostro. Decisamente non voglio sentire quanto è fredda l'acqua. Ma non accade altro. Allora alza la voce per farsi sentire anche da Jil e Darrox sulla "Capra a punta". Ci attacca e se ne va. Una minaccia? Come a dirci "so che siete qui, andatevene" ... oppure è solo curioso? Intelligente e curioso. Dico di fare rotta in tutta fretta verso l'isola! Forse difende qualcosa ...

Mara sgrana gli occhi allibita. Dannato mostro, ci ha trovati in fretta! Per gli Dei è sotto di noi, reggetevi alla barca! La spadaccina quindi si aggrappa con tutte le forze al bordo della barca aspettandosi l'onda in arrivo. Finire in queste acque gelate sarebbe un modo triste di finire la propria esistenza. Devo sopravvivere a ogni costo. Vimak afferra saldamente il remo e sfrutta la propria forza per far ruotare la barca di modo da prendere l'onda con la prua e non rovesciarsi. Malik lo vedi? Se si allontana dobbiamo seguirlo.

Vimak volta lo sguardo verso Malik. Nessuna finzione, non sarebbe onorevole. La mia gente è abituata al freddo, io potrei nuotare nel mare gelato senza sentirlo. Vuoi fare una gara contro di me e verificarlo di persona? Mara da una pacca sul braccio di Vimak mentre gli indica di portare l'Ariete Corpulento in acqua. Dai testadura, non c'è tempo per le tue onorevoli sfide ora. Abbiamo del lavoro da fare. La spadaccina allora si rivolge all'esperta guida. Ascolta Malik, non è di certo sicuro quello che stiamo per fare. Ma vogliamo capirci qualcosa e per farlo, dobbiamo andare là. Questo significa che il mostro potrebbe tranquillamente ammazzarci tutti. Ma comunque non è mia intenzione perdere la vita in modo stupido, la penso come Jil: faremo un giro esplorativo, tutto qua. Se il mostro si rivela un mangia-uomini allora penseremo a come liberarcene ... ma se ci fosse dell'altro ... beh staremo a vedere.

L'aurora è qualcosa di stupendo, meraviglioso. Mara la osserva con gli occhi di una ragazzina. Vimak invece la osserva pensieroso. Un altro segno di Auril. Cosa vuoi comunicarci, Signora dell'Inverno? Il goliath trascina senza sforzo "Ariete corpulento" sul ghiaccio fino a fermarsi quando Malik spiega la zona. Vimak viaggia ancora poco vestito, con in più solo un mantello di pelliccia sulle spalle, una grossa borsa di cuoio al fianco, ed un bastone legato dietro la schiena possente. Mara cammina a pochi passi da Vimak. Per il viaggio indossa una cotta di maglia tirata a lucido sopra la morbida imbottitura rossa. Sulle spalle porta un pesante mantello ed uno zaino, mentre dal fianco pende una spada ad una mano e mezza. Sotto lo zaino porta legata una balestra pesante ed un borsa con i quadrelli. La spadaccina avanza con la fiaccola tenuta saldamente per illuminare il cammino in questa notte senza fine. E per scaldarsi. Si rivolge a Jil che si appresta a salire sulla "Capra a punta". Sono d'accordo, Jil, forse si nasconde proprio in una grotta su quell'isolotto. Però, se noi entriamo ora su queste bagnarole, c'è la possibilità che saremo il suo prossimo bersaglio. Malik, sembri conoscere bene la zona, avrei una domanda: una volta sull'isola, le varie grotte sono raggiungibili a piedi? O bisogna usare per forza le barche? Non so gli altri ma vorrei stare con i piedi sul terreno qualora incontrassi quel mostro.