AlexITA81

Mara si alza in piedi di scatto. Ottimo! Attrezzati bene Jil perché là fuori è più freddo di quanto pensi. La spadaccina quindi, con molta baldanza, si allontana verso le scale che portano alle stanze. Vimak resta in attesa per diverso tempo che il nano lanci una sfida. Ma non accade. Forse è un soldato, un guerriero ed ama solamente il conflitto? Lottare con il mostro potrebbe fargli bene. Anche il goliath allora si alza per andare alla propria stanza e raccogliere gli oggetti personali. Consiglio di portare torce, corde, provviste e giacigli per la notte. Quindi si accommiata seguendo Mara.

Vimak ascolta interessato la descrizione di Jil in assoluto silenzio, poi posa gli occhi bianchi su Darrox. Scontro? Duello. No. Io non guerriero di clan Thunulakati. Io non amo battaglia, ma posso accettare sfida. Di abilità, di forza, di lotta, di resistenza, di corsa, di caccia o di sopravvivenza. Magari il tuo popolo ha sfide interessanti da proporre, sconosciute alla mia gente. Mara osserva Darrox e Vimax e lo sguardo intenso che si scambiano. Uomini. Sospira, quindi si piega sul tavolo per mettersi tra i due. Ehi voi due, se avete tante energie da sprecare, Jil ci ha dato delle ottime informazioni. Potremmo esplorare le coste da qui allo Shaergarn e in direzione di Targos, forse troviamo un anfratto o una grotta in cui quel mostro va a rifugiarsi. O forse, dico, magari ci troviamo pure quel druido avvistato mesi fa. Sono d'accordo con Jil, magari con una guida e qualche cacciatore lo possiamo stanare e sistemare. E saremo eroi. Un primo passo verso la Leggenda. Mentre lo pensa a Mara compare un fugace sorriso all'angolo della bocca. @Green Wolf

La porta della locanda si spalanca di colpo e Mara vola letteralmente all'interno rotolando infine sulla schiena. La segue Vimak che chiude la porta per evitare che la neve entri. Il goliath si ferma sopra la spadaccina torreggiando in tutta la sua altezza. Arrendi? La voce è come un tuono. Mara ha il fiato corto, fa per rialzarsi, ma la testa le crolla sul pavimento di legno. Sì, dannato goliath. Vimak allora porge la mano per aiutarla a rialzarsi ma Mara la allontana colpendola col dorso. Faccio da sola. Lentamente la spadaccina si rimette in piedi e si guarda attorno. Quando vede Darrox e Jil seduti al tavolo si da una spolverata dalla neve e va verso di loro. Con la mano fa cenno al cameriere di turno di portarle la colazione. Ehilà Jil, Darrox. Dormito bene? Una ciocca di capelli scappata dal nastro che le tiene la coda pende ora sul giovane volto coprendolo quasi per metà. Ieri io e Vimak abbiamo fatto domande in giro. Lui più che altro. Non so perché, ma la gente gli da bado. Forse per paura. Il massiccio goliath prende posto anche lui al tavolo, facendo scricchiolare il legno. Perché sono educato. Mara lo squadra un attimo ma non gli da la soddisfazione. Prosegue. Dicevo, parlando con i pescatori non abbiamo avuto notizie di streghe. Però qualcuno ha visto un druido mesi fa tra Bremen e Targos. E dalle voci non era molto amichevole. @Green Wolf

Le idee restano nell'aria diverso tempo mentre Mara e Vimak si rilassano al tavolo ed al tepore assieme ai due nuovi compagni. Sarà una nuova avventura questa? Forse la prima dopo una vita vissuta nell'ombra. La spadaccina, incapace di stare troppo ferma, d'un tratto si alza e si stira le braccia allungandole verso l'alto. Io allora faccio un giro, faccio un pò di domande ai pescatori, roba così. Voglio capire se dietro questo mostro c'è qualcosa che non ci dicono, qualche leggenda forse o magari un torto di vecchia data. Vimak si alza subito dopo salutando Darrox e Jil con un semplice gesto della testa. Vengo con te, Mara. I due allora si allontanano diretti verso i moli ed i luoghi in cui si radunano i pescatori, chi per vendere, chi per riparare una barca od un remo o chi per rilassarsi dopo ore di duro lavoro. @Green Wolf @Madlefty

Vimak grugnisce qualcosa annuendo all'affermazione del nano. In effetti sembra saperne. Mara si sistema meglio sullo sgabello e si piega verso Jil con un sorriso. In mare? Oh si, quando ero piccola mia madre mi accompagnava sulle rive di Neverwinter. Molto tempo fa. Neverwinter, il nome mi suona così lontano ora. Quanti anni sono passati? La spadaccina allora si rimette dritta, portando le mani dietro la nuca e rilassandosi. Vorresti attirare quella cosa in un posto a noi vantaggio eh? L'idea mi piace, dovremmo però esplorare tutto il lago per trovarlo. Mi domando solo: se è furbo, cadrà nella nostra trappola?

Mara alza il boccale per brindare assieme all'uomo mezzo ubriaco. Al mostro! Poi lascia il boccale vuoto sul tavolo e si volta a parlare con Jil. Niente pista? Allora significa che andremo a Targos, magari da li possiamo seguire i suoi spostamenti. Anche Vimak brinda ma non aggiunge nessun commento all'osservazione dell'uomo sul suo abbigliamento. Invece guarda il nano con attenzione ascoltando la sua descrizione del "mostro". P-l-e-i-o-s-u-a-r-o. Mai sentito. Non pesce, respira. Molto grosso, fisicamente forte quindi, sarà difficile da cacciare. Un tempo ho parlato con pescatori di mare, loro prendono balene con arpioni legati a funi. Però noi abbiamo solo barche molto piccole. Potremmo legarle e fare zattera, più stabile. Potremmo chiedere aiuto ad altri pescatori. Caccia

Seduta ad un tavolo della locanda, Mara fa un resoconto veloce di quanto scoperto a Jil, sorridendo divertita per l'impresa che vuole compiere. ... ed ecco che ci capita questa occasione di farci un nome! Insomma, per quanto pericoloso lo faremo sanguinare a dovere quel dannato mostro-mangia-barche. Tu piuttosto, col tuo visino sei riuscita a recuperare informazioni sulla compagnia mercantile? La spadaccina beve avidamente un buon sorso di birra, poggia il boccale sul tavolo versandone un pò e si pulisce la bocca sgraziatamente con la manica. Vimak si guarda attorno curioso, cercando di capire l'atteggiamento delle persone di Bremen nei loro confronti. E' questo il mio destino? Liberare la gente dalle afflizioni? Come lo posso sapere se è la via giusta senza iniziare prima a percorrerla? Mara non scherzare sul mostro, non sappiamo cosa sia. Il goliath ragiona sulle descrizioni che sente alla locanda e cerca di unire mentalmente le diverse informazioni per farsi un'idea. Nuota, collo lungo, intelligente, affonda le barche ... cosa sei? Mara gli gira un'occhiata terribile, poi torna a sorridere a Jil in attesa del suo racconto.

Vimak resta pensieroso ad ascoltare la descrizione dello studioso. Anche Mara ascolta il mezz'elfo in silenzio con le braccia incrociate al petto ed un sorriso sprezzante sulle labbra. Alle parole di Darrox risponde subito. Ehi Darrox, il compenso non sarà un granché ma pensa al dopo. Ci faremo un nome, con tutto quello che ne consegue. Inoltre questo sapientone sarà in debito di un favore se gli portiamo qualcosa del mostro. Sempre che non sia un animale. Sai se ascolti le partite a carte dei soldati sentirai le più incredibili storie su animali, come cavalli o cani, che hanno difeso il proprio padrone ferito o lo hanno trascinato al sicuro fuori da una battaglia. Potremmo andare a parlarne con la tua amica, Jil.

Vimak continua a guardare Mara e lei annuisce. Il goliath allora sposta lo sguardo sul nano barcaiolo e parla ancora in nanico. Va bene amico, otto pezzi d'argento. Ti porteremo la testa del mostro come prova. Congedati dal pescatore, i due si adoperano per trascinare le piccole imbarcazioni sul ghiaccio fino al pontile, dove fissano le cime alle travi di legno. Nel farlo Mara caccia fuori qualche impropero in orchesco perché la rude lingua ben si adatta all'uso. Quando ha finito batte una spalla di Vimak. Ehi guarda là, Darrox ha fatto amicizia. Andiamo a sentire anche noi. Mara e Vimak allora si incamminano per raggiungere Darrox e lo sconosciuto.

Mara assapora per un attimo la parola "eroi" pronunciata dal nano. Eroi. Ispira potere, ispira rispetto, ispira fiducia. Eroi di Bremen, per iniziare. Eroi delle Dieci Cittadine. Scriverò il mio nome nella Leggenda in un modo o nell'altro. La spadaccina si scuote dai propri pensieri quando si accorge di essere fissata da Vimak. Che c'è? Aspetta, conosco quell'espressione, dannato goliath, la classica "dai facciamolo per il bene della gente". Cinque pezzi d'argento non bastano, siamo in tre e dobbiamo contare anche Jil - sempre che possa aiutarci. E non sappiamo nemmeno cosa sia questo "mostro del lago"! Con la descrizione che ci ha dato potrebbe essere qualsiasi cosa. Mara incrocia le braccia la petto, fa la stizzita e mette il broncio per un attimo. Poi sorride in modo beffardo. Facciamo otto pezzi d'argento ed un passaggio sicuro per Targos. Tu che dici Darrox? Che ti sembra l'accordo? Il massiccio goliath volta lentamente la testa verso il nano Darrox, senza proferire parola, in statuario silenzio attendendo una risposta dal nuovo compagno di viaggio. Accordo

Mara annuisce a Darrox. Già hai ragione Darrox, solo che mi ha scocciata ... Mara fa un passo avanti verso il barcaiolo con un'espressione in volto che esprime collera. A stento resiste alla tentazione di mettere mano all'elsa della spada. Stramaledetto bastardo! Ehi ma che farnetichi? Tu ci stavi fregando, volevi pagarci per i pesci senza dirci del dannato mostro! Stavolta è Vimak a porsi di fronte a Mara tenendola a freno con la propria mole e scambiando con lei uno sguardo. Con fare pigro sposta la testa verso il nano barcaiolo. E gli parla in nanico. Amico, troviamo accordo. Descrivi il mostro, noi uccidiamo e tu ci paghi un giorno di lavoro. Tu riprendi gli affari, noi abbiamo un passaggio per Targos. @Green Wolf

Vimak osserva il nano con volto inespressivo. Il mio popolo non teme il freddo. Io in particolare. Ma quando il goliath fa per avvicinarsi ed aiutare il nano, Mara gli afferra il braccio e lo trattiene. Fa un sorriso sgembo al barcaiolo che trascina le barche. Ehi aspetta un pò Darrox, la tua gente cosa fa ai bugiardi? Questo ci racconta balle come fossimo mocciosi, non è stato il ghiaccio a rovinare la barca, glielo leggo negli occhi. Forse è per questo che i pescatori non si sono presentati. Avanti, barcaiolo, parla chiaro. @Green Wolf

Uscita dalla taverna, Mara si avvolge nel pensante mantello di pelliccia e si alza il cappuccio sulla testa. Vimak no. Il goliath cammina scalzo nella neve e resta a petto nudo, il corto mantello di pelliccia é più un decoro che una protezione. Arrivati al lago, Mara guarda il nano barcaiolo con cipiglio. Ehi amico, ci confondi con altri, non siamo pescatori. Te lo sogni che metto piede su quella bagnarola! Cerchiamo un passaggio per Targos o Telamaine con qualcosa di più ... stabile. Vimak invece si avvicina mettendo i piedi nudi sul ghiaccio per affettare una cima. Serve aiuto?

Mara guarda Jil con un mezzo sorriso divertito. Forse se andrai da sola a fare domande in giro avrai più successo, un gruppo potrebbe attirare sospetti ma un visino innocente come il tuo dubito. Io e Vimak iniziamo a prepararci per il viaggio. La giovane spadaccina si alza in piedi e rilassa le spalle facendo degli esercizi. Se questo Sephek è uno schermidore ed osa sguainare la spada mi farà solo fare allenamento. Ho alcune forme di scherma da migliorare nel mio stile. Saluti, Hlin RovinaTroll, tieni pronta la borsa con l'oro. E così dicendo si allontana dal tavolo lasciando lo sgabello in mezzo alla sala. Vimak si alza, mette apposto io suo e lo sgabello dell'amica quindi saluta la nana con un cenno. Grazie. @Green Wolf @Madlefty

Mara e Vimak si scambiano un'occhiata, forse divertiti dalla conversazione tra Darrox e Jil. Mara si sistema meglio sullo sgabello, poggiando i gomiti sulle gambe e tenendo un profilo basso per rendere la conversazione più privata. Ti farà bene, Jil. Non ti conosco ma, ehi il tuo amico ha ragione, meglio che stare a Bremen per congelare tutto il giorno. Vimak allora sposta lo sguardo serio su Hlin RovinaTroll. Quali delle Dieci Cittadine non sacrificano? Solo Bremen? E perché "niente autorità"? Mara sposta lo sguardo tra Vimak e Hlin, interessata a leggere la reazione della nana alla domanda dell'amico. C'è qualcosa che nasconde? Non far intervenire lo sceriffo locale su un omicidio è comunque insolito. Azione

Mara emette un sonoro fischio sentendo la cifra. Fiuuuu, cento pezzi d'oro? Sono venticinque a testa. Sapevo che qui all'estremo Nord gli abitanti fossero di abitudini più ... grezze, ma non pensavo arrivassero ai sacrifici umani per tenersi buona una Dea. Se fosse così, Tyr farà giustizia in un modo o nell'altro. In ogni caso, a meno che non sia un goliath, è strano che vada in giro così leggero. Ma forse è uno stregone. Ci puoi dire qualcosa di lui, Hlin? Aspetto, compagnie che frequenta, cose così. Vimak invece resta serio, impassibile come una pietra. Baciato dalla Dama? O maledetto, forse. Nessuno può saperlo. Uccide per placare Auril, o per vendetta. Ha senso. Dove troviamo la compagnia mercantile Torg's? Riassunto

Mara e Vimak si scambiano un cenno di intesa, così il goliath estrae i coltelli dal tavolo e li rimette in cintura. Entrambi si uniscono al gruppo formato da Hlin, Jil e Darrox prendendo posto sugli sgabelli di legno liberi. Mara ascolta la presentazione di Jil mentre osserva attentamente la vecchia nana, forse ne valuta la forza. RovinaTroll è un nome potente, signora. Ma avete comunque bisogno di una mano? Io sono Mara, Mara e basta, senza titoli altisonanti per il momento. Immagino che abbiate di che pagare i nostri servigi. Se è così e l'offerta è buona, io accetto, Bremen è fredda ed ho bisogno di muovermi, di tenermi in forma. Vimak, seduto al fianco di Mara, annuisce. Vimak, accetto. Informazioni? @Madlefty

Vimak grugnisce qualcosa sentendo il nome pronunciato dai lavoratori. Auril. Auril, Signora dell'Inverno, Portatrice di Tempeste. E' questo il Destino messo sul mio cammino? Grazie. Senza troppe cerimonie il goliath gira i tacchi e torna a sedersi vicino a Mara facendo scricchiolare il tavolo di legno quando vi si appoggia con le braccia muscolose. Mara lo guarda circospetta. Mara. Allora? Che ti hanno detto? Vimak. Niente. Mara assume un'aria imbronciata. Con qualche parola in più? Vimak. Niente di utile. Mara sospira. Dobbiamo fare qualcosa per questo tuo problema di linguaggio. Quindi si volta ad osservare Jil con aria seria in attesa che torni per riprendere la conversazione. Coglie anche l'occasione per guardarsi attorno, osservare le persone della taverna mentre beve il vino fumante. Vimak allora ascolta con attenzione il discorso di Darrox. Annuisce soddisfatto, forse ha fatto lo stesso ragionamento. Quindi prende il vassoio, le posate ed i boccali e li dispone sul tavolo disegnando una mappa stilizzata. Lago Maer Dualdon, Easthaven, Bryn Shander, Targos. Vedo uno schema, se vieni da Est. Poi prende due pugnali dalla cintura e li conficca di punta nel legno, mettendoli in due posizioni vicino al lago per indicare gli insediamenti. Se cerca, potrebbe colpire Termalaine o Bremen, dove ci troviamo. @Madlefty

Mara e Vimak si voltano seguendo con lo sguardo l'indicazione di Jil fino a guardare la nana. Vimak risponde subito. No, spiacente. Anche noi siamo arrivati da poco. Mara resta assorta diverso tempo a fissare la nana, ragionando sulle voci che ha udito dai lavoratori di Bremen. Un assassino? Che sia qui per me? Poi si scuote e risponde a Jil. No, mai vista prima quella nana. Sei preoccupata per gli omicidi? Assurdo, siamo spersi nel nulla e la gente ancora si ammazza tra di loro. Se ne staranno occupando gli sceriffi locali immagino. Magari hanno messo un compenso. Mara allora si volta e sorride con l'angolo della bocca a Jil per vedere se è interessata. Il possente Vimak lascia nel piatto solo le lische della trota testanocca, beve un sorso di vivo caldo, quindi si alza e va verso il gruppo di lavoratori che stanno parlando animatamente degli omicidi. Le assi di legno scricchiolano ad ogni passo, ogni volta che il goliath vi poggia sopra il piede scalzo. Scusatemi, questo "pugnale di ghiaccio" lo avete visto? Lo potete descrivere? La voce è tanto profonda - anche con l'inflessione della lingua comune - che sembra giungere dalla terra stessa.

Vimak, senza tanti complimenti, afferra una trota testanocca con le grandi mani ed inizia a mangiarla. Dopo un paio di bocconi dice qualcosa a voce piuttosto alta in una lingua incomprensibile. Il gigante. Scusate, intendevo dire che è molto buona. Mara si sporge e contraccambia il saluto di Jil, ma le stringe l'avambraccio - non la mano - come sono soliti fare i soldati. Jil andrà bene, è un bel nome. Io sono Mara, Mara Brightwood. Lavoro dici? No, non per quello. Avevo sentito di un musico qui a Bremen, ma si sarei immaginata uno scapestrato vagabondo. Così io e Vimak siamo venuti a dare un'occhiata. Devo dire invece che la tua musica è molto piacevole, immagino che avrai studiato in qualche scuola. Ti guadagni da vivere così, con la musica intendo? La giovane donna prende un boccale di vino fumante ed inizia a berlo rinfrancandosi subito. Nel frattempo lancia un'occhiata fugace al nano silenzioso dal fisico possente ed al suo martello da guerra. Ha pure l'oro per pagarsi una guardia del corpo personale? Vimak si pulisce rudemente la bocca col dorso della mano. Piacere, Vimak. Poi grugnisce qualcosa e torna a mangiare l'enorme pesce gustandosi ogni boccone.

La porta d'ingresso dell'Alce Scontroso si spalanca ed entra una giovane donna dal corpo snello e gli abiti ricoperti di neve. Capelli compresi. Cerca di ripulirsi con le mani mentre avanza verso il caldo dell'ambiente. Subito dopo entra un enorme goliath, tanto alto che si deve chinare per passare sotto la porta. La donna sbuffa qualcosa all'indirizzo del goliath. La prossima volta ci finirai tu con la faccia nella neve! E comunque sei stato sleale. Arriva fino al tavolo più vicino all'esibizione della barda, quindi prende uno sgabello e si siede, ponendo sulle gambe la spada ancora nel fodero che stava portando in mano. Il goliath la raggiunge e con calma serafica prende posto allo stesso tavolo. Il legno scricchiola quando la sua mola si posa sullo sgabello. La tua sfida, Mara, era "Vince chi resta in piedi per ultimo". Vale anche sollevare in aria l'avversario e buttarlo nella neve. La donna lo fissa accigliata per qualche istante poi scuote la testa e fa un cenno con la mano per dargliela vinta. Va bene, va bene, ho capito. Vorrà dire che misurerò accuratamente le parole con te. Piuttosto, devo bere qualcosa che mi riscaldi. Le Dieci Cittadine sono gelide, e Bremen non fa eccezione. Quando una cameriera passa con il vassoio delle vivande per servire un tavolo, in modo gentile il goliath le rivolge la parola. Per cortesia, vorremmo del vino caldo e dello stufato. [...] Dopo aver ascoltato la musica e le rime di Jilowyn per un certo tempo, alla prima pausa Mara le rivolge la parola. Sai nella tua nuova canzone dovresti aggiungere una leggendaria spadaccina che affronta un gigante a duello e lo sconfigge. Perché non ti ispiri a me? Puoi anche usare Vimak per il gigante. Vimak fissa Mara con i suoi occhi dalle pupille assolutamente bianche. Ma nella realtà il gigante ha sbattuto a terra la spadaccina. Per tre volte di fila. Introduzione Mara Vimak

[...] Il sole risplende caldo tra le nevi di Monte Waterdeep. Una figura incappucciata e vestita di una lunga toga nera con intarsi e decori dorati lascia profondi solchi mentre incede sul candido manto. Giunge fino ad una sporgenza di pietra da cui si ha una visuale perfetta di tutta la baia di Waterdeep e della città portuale, la Gemma del Nord. La figura stringe, con una mano metallica, un bastone arcano adorno di rune mistiche. Quando solleva l'altra, sul palmo si trova una Pietra verde con tre occhi incisi sul dorso. L'uomo parla a sé stesso nella solitudine, una nuvoletta di condensa esce dalle labbra. Waterdeep ... Così bella, così desiderata. Quando avrò compreso i segreti di questo manufatto sarai mia! E avrò la mia personale vendetta. Con il potere stretto tra le mie dita farò di tutto per setacciare il sottosuolo e trovarti, Halaster il Folle. Ti renderò l'umiliazione di avermi privato di un braccio. [...] E così finiscono, per ora, le imprese di Sahid e Zork, che di certo sono riusciti a mettere un freno all'espansione di Manshoon. Sono gli eroi di Waterdeep a cui la città sarà riconoscente per molto, molto tempo. FINE

Un sorriso sfugge al volto serio di Blackstaff, quando sente la determinazione e la spensieratezza nelle voci di Sahid e Zork. Siete piuttosto privilegiati voi due, poi non ditemi che non vi riservo un trattamento adeguato. L'Arcimaga istruisce i suoi compagni di continuare l'analisi della Torre di Kolat mentre tesse un complesso incantesimo. Una sfera di pura energia traslucida avvolge la maga, Ary, Sahid, Zork ed inizia a fluttuare a mezz'aria. I quattro nani salutano i compagni di avventura e Quee prende la parola come sempre. E' stato un piacere lavorare con voi, a buon rendere. Noi restiamo a dare una mano, magari tramite amici comuni ci troveremo ancora. La sfera semitrasparente allora lascia la Torre di Kolat passando dall'apertura nella parete di pietra. Sahid e Zork, potendo guardare la situazione dall'alto, si rendono conto delle forze che sono state messe in campo. La proprietà è completamente cordonata da un battaglione della Guardia Cittadina mentre diversi maghi stanno ai punti cardine delle torri. Una lunga fila di prigionieri Zentharim, con le mani legate dietro la schiena, viene condotta ad alcuni carri per prigionieri. E per finire una coppia di Cavalcagrifoni - l'elite militare di Waterdeep - solca il cielo affiancando la sfera e scortando Lady Blackstaff alla propria torre. [...] L'ospitalità dell'Arcimaga è impeccabile, le stanze fornite sono sontuose e confortevoli e le pietanze - elargite da servitori magici - sono prelibate e raffinate. Finalmente Zork e Sahid possono riposare dalle fatiche ed in effetti si tratta del primo vero riposo sereno dopo giorni difficilit. L'indomani, dopo una colazione abbondante, Ary bussa ad entrambe le stanze accogliendo Zork e Sahid con un caldo sorriso ed un annuncio. La mia Maestra chiede la possibilità di conferire con voi. Giunti allo studio principale, attraverso un dedalo confuso di porte magiche, trovano Blackstaff alla sua scrivania. Due poltrone di fronte a lei sono state preparate per gli ospiti e sulla scrivania di legno pregiato sono stati riposti due piccoli scrigni d'argento. Inoltre, sospese a mezz'aria vicino alla parete, si trovano le prodigiose Dyrwyn e Dainsleif nei loro foderi ingioiellati. Buongiorno a voi, riposato bene? Spero che la mia ospitalità sia stata di vostro gradimento. Ho qui una lettera formale per voi, un riconoscimento da parte di Laeral Silverhand per il vostro operato della scorsa notte. Si scusa per non potervi celebrare pubblicamente, sperando che comprendiate, ma assegna ad entrambi un'onorificenza in segno di gratitudine. L'Arcimaga pone la lettera sulla scrivania, girata verso Zork e Sahid perché possano leggerla. La calligrafia è raffinata e precisa, scritta in un comune fluente e porta la firma della Reggente di Waterdeep: Laeral Silverhand. Poi indica la coppia di scrigni d'argento. E invece questo è il compenso pattuito per il vostro aiuto. Immagino, Messer Zork, che vada ben oltre i vostri debiti e vi permetta di vivere in serenità per diverso tempo togliendovi molti sfizi. In più, come ulteriore segno di gratitudine per il servizio reso a me ed a tutta Waterdeep, vi faccio dono di questi due cimeli. Se accetterete, toglierò il mio Sigillo e saranno di vostra legittima proprietà. Ary, che dopo aver accompagnato Sahid e Zork, si è spostata al fianco della Maestra, fa un largo sorriso ad entrambi. Quasi gli occhi le diventano lucidi e con un gesto imbarazzato si asciuga una lacrima. In fondo lei c'era, lei ha visto e vissuto. Sa bene quanto hanno rischiato. Tutti quanti. Epilogo

Blackstaff osserva Zork e Sahid senza dire una parola, quindi guarda Ary ed i nani. Sbuffa mentre sposta il nero bastone di Blackstaff, simbolo del suo potere, da un mano all'altra. Vi lamentate come dei ragazzini. Certamente Zork, avrai il tuo compenso come pattuito, io rispetto sempre gli impegni presi. Per quanto riguarda Sahid di Calimport, ammetto che hai ragione, vi ho caricati di un grosso fardello e me ne scuso. Ma devi capire che non ho avuto scelta. La mia unica possibilità era di affidarmi a qualcuno che non avesse le mani legate e che avesse interesse nel proteggere Waterdeep. Qualcuno come voi. I due compagni dell'Arcimaga intanto ispezionano la stanza. Il biondo controlla tutto con occhio critico, tenendo sempre una mano sull'impugnatura della splendente ascia. Il brizzolato invece cantilena delle brevi formule e tesse incantesimi il cui scopo è sconosciuto sia a Zork che a Sahid. Però Sahid su una cosa ti sbagli e di molto anche. Dove tu vedi la sconfitta io vedo il raggiungimento di uno scopo, un passo avanti nella lotta a questo nemico a cui ora, grazie a voi, possiamo dare un nome: Manshoon. Le vostre azioni di questa notte gli hanno impedito di prendere Waterdeep da sotto il naso di tutti, lo hanno fatto fuggire perché non era preparato a questa eventualità. Ti sembra una sconfitta? La Pietra è ancora nelle sue mani, questo è vero, ma da questo momento noi saremo pronti. Non arriverà mai a quel tesoro. Ed ora torniamo alla mia Torre, sarete mie ospiti e sotto la mia protezione finché le acque non si saranno calmate. Venite vicino a me. Blackstaff si avvicina all'apertura nella parete ed il vento le smuove la chioma corvina ed il lungo abito sempre nero.

Tutti gli occhi del beholder si spostano all'unisono fissando Zork. Eddalx è compiaciuto perché Eddalx sa di essere nobile! Ma Eddalx non conosce questo mondo. Un tremore si diffonde in tutta la Torre di Kolat partendo dalle fondamenta, come se fosse stata colpita da qualcosa di tremendamente potente. Tutta la parete di pietra alle spalle di Zork, Sahid, Ary ed i nani va in pezzi lasciando una breccia dal pavimento fino a parte del soffitto. Macerie cadono nel vuoto sottostante. Poi la scossa termina. E Selune splende raggiante nella notte limpida. Allora il beholder si avvicina allo squarcio, verso la libertà. Eddalx pensa che "Sahid, Figlio della Furia, Sahid Due Ombre" abbia ragione. Eddalx non ha più legami né una dimora degna della sua impareggiabile forma. Eddalx allora ha deciso che la cercherà. Perché Eddalx sono io, ed io sono libero ora dai sortilegi di quel terribile mago. Ed in questa mia nuova comprensione del mondo troverò un posto per me. Addio ripugnanti creature che solcate il suolo con le vostre sgradevoli appendici. Così dicendo il beholder esce fluttuando dall'apertura nella parete, diretto verso un nuovo scopo e sparendo nella notte di Waterdeep. [...] La notte di Waterdeep è fredda e limpida, l'aria porta il clima tipico dell'inverno oramai alle porte. E nella mente di Zork tornano chiare le parole del vecchio maestro Wulam che l'ha addestrato sul monte. La sua profezia riportata a Blackstaff recitava: "Il gemello malvagio nasconde il suo volto per ora, aspettati che ciò cambi prima dell'inverno". [...] Poco dopo dalle scale fa il suo ingresso Lady Blackstaff affiancata da due uomini: uno brizzolato vestito di una lunga toga azzurra e con in mano un bastone runico. L'altro possente e biondo, con la corta barba curata, una cotta di maglia lucida ed una brillante ascia da guerra legata alla cintura. L'Arcimaga al vertice della Gilda dei Maghi di Waterdeep inarca un sopracciglio guardando il disastro attorno. Non posso lasciarvi soli un giorno senza che distruggiate qualcosa. Sareste candidati ideali per la mia Forza Grigia, sapete? Il cerchio di rune attira subito la sua attenzione e di gran carriera Lady Blackstaff si avvicina. Sfiora le parole scritte in una lingua incomprensibile e recita a bassa voce - ma scandendo perfettamente le parole - una formula d'incantamento. Resta concentrata ma poco dopo tutto il cerchio sbiadisce e sparisce per sempre. Con un sospiro Lady Blackstaff si rialza scuotendo la testa. Qualunque sequenza di Sigil vi fosse impressa è stata cancellata. Perduta per sempre. Sahid, Zork, abbiamo molto di cui discutere. Potete fare luce su quanto è accaduto?