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AlexITA81

Circolo degli Antichi
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  1. Manshoon torna ad osservare la battaglia dal suo seggio reclinando il capo e sostenendolo col pugno chiuso. Poi l'echo scompare dall'esistenza e riappare proprio alle sue spalle. Una manifestazione di Sahid di un'altra possibilità. Allora Manshoon sussurra due brevi parole, forse il completamento di una formula arcana già richiamata alla memoria. Speculum effigia. Ai lati del trono appaiono tre copie perfette dello stesso Manshoon. Ognuna assume una posa differente, una poggia la mano sul trono, una mette conserte le braccia, l'altra si poggia con la schiena al trono. Le copie sembrano fluire da una posa all'altra, sostituendosi anche al Manshoon seduto sul seggio. Chi è ora quello reale? Dove si trova esattamente? E quando uno parla, tutti parlano. Mi interessa quello che possiedi, Sahid di Calimport. Un dono molto raro, sprecato - se posso dirlo - in un individuo che prova così tanto piacere nel versare solo sangue. Ma forse da dove vieni, questa è la vita che hai appreso. Ho sentito che il Calimshan è una terra dura e inospitale, dove solo il forte o l'astuto sopravvivono. Agorn, ferito dalla lama maledetta di Dainslef porta la mano alla ferita che continua a sanguinare. Nella rabbia iniziale non si rende subito conto ma poi comprende e la sua musica cambia, le sue note divengono lente e dolci mentre le intesse di magia. Ma la ferita continua a sanguinare. Che sia maledetta la sua spada! Una portatrice di morte, che mi ha fatto? Il suo morso diabolico continua a lacerarmi! Sento la vita sfuggirmi, no, amore mio, devo riportare la tua anima in questo mondo, non voglio abbandonarlo anche io. L'uomo allora indietreggia fino alla doppia porta spalancata in fondo alla stanza si appoggia alla parete di alabastro, lasciando un'orma insanguinata e ansimando e tremando dallo sgomento mentre comprime la ferita. Ary intanto indietreggia fino al tavolo su cui poggia le mani. Poi, sempre indietro, vi striscia sopra per cercare di sfuggire all'halfling. Quindi antepone la mano ed invoca una nuova formula arcana raccogliendo tutta la sua concentrazione. ... Incantum ... Adstringo! L'halfling sembra bloccarsi sul posto, completamente paralizzato. Ma dopo un attimo tira i muscoli e scioglie l'incanto! Così balza sopra il tavolo scendendo su Ary con un calcio, afferrandola poi per il braccio ancora sollevato e scagliandola a diversi metri di distanza con una leva. La mezz'elfa rotola a terra e li resta, la mano adagiata e inerme. Poi un sussulto, la mano si stringe a pugno ed Ary lentamente si solleva sulle mani. Ragazzi ... Azioni Turno
  2. Dyrwyn, la magica lama di fiamme, cala impietosa verso il suo avversario. L'halfling cerca di evitare la lama ma l'affondo è preciso e supera ogni difesa. Il guerriero resta sorpreso quando vede il proprio sangue bagnare il pavimento di alabastro. Sembra perdere la concentrazione che aveva fino ad un attimo prima e sul volto sorge il disappunto ... Azioni Turno
  3. Il corpo spezzato di Vevette cade a terra e li rimane. Gli occhi sbarrati nell'orrore della sconfitta. Il silenzio cade sulla stanza per un lungo, intenso attimo. Noooo Vevette! urla con le lacrime agli occhi il suonatore d'arpa. Manshoon resta impassibile. E con il tono di chi ha raggiunto la fine di un intricato ragionamento, esclama: Ah, ecco, Dunamis! Ora comprendo. I miei uomini mi avevano parlato di un guerriero che combatteva con un gemello fatto di magia. Quanto erano lontani dalla verità. Tu combattevi al fianco di te stesso, appartenente ad una diversa possibilità. Qualcosa oltre il nostro cosmo. Incredibile, mai in vita avrei creduto di vederne uno, tanto è rara questa capacità. Se solo io ... Quindi solleva la mano metallica puntando il dito contro Sahid. Prendete lui vivo, mi interessa la sua Dunamis. Uccidete gli altri due. Al suo comando le due guardie del corpo, i due hafling, assumono un'espressione di assoluta concentrazione e dopo aver sfoggiato un'elaborata posa di combattimento si lanciano subito nella mischia. Ary rilascia il suo incantesimo di fuoco che investe entrambi ma i due danzano sulle fiamme senza subire ustioni e continuano ad avvicinarsi. Allora l'uomo dalla pelle scura si asciuga le lacrime dagli occhi. Come demoni di sangue siete apparsi. Avete spezzato il mio cuore, che come un violino scordato ora è inutile. Vendetta, dolce vendetta. Suonerò per voi le ultime note, gli ultimi accordi, il vostro requiem funebre. Pizzicando le corde dell'arpa con incredibile maestria, produce una musica le cui note acute crescono di ritmo sempre più, fino a divenire come lame che affondano nei timpani di Zork, Sahid e Ary. La ragazza subito si porta le mani alle orecchie e cade in ginocchio per il dolore. Tu guerriero rivestito di adamantio, tu che batti il ferro come un fabbro. Tu che non comprendi la melodia che ascolti, da essa verrai trafitto! Codardo! Nemmeno un briciolo d'onore, la tua spada vuole solo il sangue. Ma ne vorrà ancora dopo aver inteso le mie note? Io sono Agorn Fuoco e ti darò la morte. Azioni Turno
  4. I colpi di Zork sono portati con pura forza, sfruttando la potenza magica della spada incantata. Vevette devia Dwyrwyn ma la magia della lama, le fiamme, comunque le avvolge il braccio facendole cacciare un grido di dolore. Aaaah! La tua lama brucia più dell'inferno! Ma senza la sua magia sei solo lo stesso uomo che ho già sconfitto! A denti stretti la donna, graziosa e tagliente cambia posa di guardia tenendo la spada da duello dritta di fronte e sé ed invertendo la presa sul pugnale. Quindi danza sulle note dell'arpa e per ogni solfeggio effettua un piroetta, una mezza volta, un affondo, una stoccata. In un unico ritmico stile che obbliga Zork alla difensiva. Alla fine dell'assalto, Vevette esegue un balzo seguito da un avvitamento in aria, uscendo dalla portata di Zork e poggiando i piedi sul tavolo di nero granito. Sto più in alto di te ora, spadaccino. La punta della lama rivolta al mezz'orco. Manshoon intanto resta sul suo seggio, la testa appoggiata al pugno. Ma Sahid nota che l'uomo ha voltato la testa verso la sua echo forse interessato da questa manifestazione di potere così rara. Perché Dunamis è un dono e coloro che in tutto il Faerun sono in grado di sfruttarla si contano sulla dita di una mano. Azioni Turno
  5. Vevette danza evitando i possenti colpi di Sahid, sferrati con tanta forza da poter tranciare in un due cavallo e cavaliere. La donna si arresta vicino alla porta, visibilmente affaticata. Una ciocca di capelli neri le ricade scomposta sulla fronte madida di sudore. Anf! Anf! Non sembrate più gli stessi dell'altra volta, i vostri colpi sono più ... determinati. Poi tutti odono una musica nell'aria. Delle note melodiche che vengono suonate con abilità magistrale. E dalle doppie porte entra un uomo alto dalla pelle nera e da bel volto con la corta barba curata, vestito con abiti ricercati ed una lunga camicia di seta bianca. Tiene tra le mani una cetra e pizzica le corde producendo una dolce musica. Diversi anelli e bracciali in oro e argento abbelliscono le braccia nude e scolpite. Stavolta, mia dolce gatta, sembra che tu debba danzare sulle mie note per ottenere la vittoria. Vevette sorride quando il nuovo arrivato l'avvicina e le stampa un bacio caloroso sulle labbra. Lo spirito della donna sembra rinfrancarsi, la sua espressione diviene più determinata e la sua presa sull'elsa della spada più salda. La melodia che ora esce dalla cetra si unisce al parlare ricercato dell'uomo mentre posa lo sguardo su Zork. Tu devi essere quello spadaccino, o meglio quel fallito di spadaccino che ha cercato di superare la mia Vevette. Quale stolta presunzione, quale arroganza. Brutto di muso e di stile, abile con la spada come con una vanga, non sei nemmeno degno dei suoi stivali. La musica cambia ritmo ad ogni parola pronunciata, sembra divenire un'arma che affonda nella mente di Zork che non può fare a meno di ignorare le parole ... Per non parlare dei tuoi compagni. Sgraziati, privi di gusto, grezzi come la pietra prima di essere modellata in forme armoniche. Patetici. Ary intanto annuisce alla richiesta di Sahid e resta vicino al tavolo, tenendo congiunte le mani formando un simbolo arcano e fronteggiando i due halfling sulle scalinate. Ma come poco prima, nè le guardie del corpo nè Manshoon accennano a muoversi. Restano tutti ai loro posti osservando la situazione. Azioni @Green Wolf @Madlefty Turno
  6. Il sorriso sparisce immediatamente dal volto della donna. Vevette si ritrova costretta in difesa, effettua una mezza volta indietro cercando di deviare i fendenti precisi sferrati da Zork. Con estremo sforzo devia la magica Dwrywyn prima di esserne bruciata ma la sua carne viene morsa dalla seconda lama di Zork. Sul serio? Quella spada è così portentosa da averti trasformato in uno simile spadaccino? Non sembri lo stesso che ho affrontato quella notte ... Poi la spadaccina assume la posa d'attacco sferrando un affondo diretto al petto del mezz'orco. Ed a conclusione dell'affondo, esegue una mezza volta a sinistra portando un ampio fendente diretto invece sotto il braccio dell'avversario, un punto non protetto dall'armatura. All'ultimo momento, con gesto fulmineo, sguaina con la mano libera il pugnale e porta un affondo che però viene bloccato a mezz'aria da Zork. La donna allora si allontana dalla mischia con una piroetta. Alla fine dello scambio Vevette ha già il fiato corto ed il sangue cola dal taglio sulla gamba bagnando il pavimento di bianco alabastro. Il suo sguardo tradisce frustrazione. Ary si sposta al fianco di Sahid ed inizia a tracciare dei simboli in aria mentre sussurra delle parole di potere ... Incantum, Ardenti Manus ... ed assume una posizione statica con le mani, senza rilasciare alcun incantesimo. Quindi guarda Sahid con incredibile determinazione. Hai un piano, vero Sahid? Dimmi di sì ... @Green Wolf Azioni Turno
  7. Manshoon resta sul seggio ad osservare la situazione. Al suo fianco le guardie del corpo, i due halfling, non battono ciglio nonostante Sahid e Zork abbiano snudato le armi. Manshoon parla con voce grave. Siete stati voi a rifiutare la mia cospicua offerta, Zork Duedenti. Ricordalo. Vevette sospira alle parole di Zork e sguaina la spada da duello con un movimento lento e fluido, gettando via il fodero vuoto. Quindi assume una guardia, con la spada sollevata verso il mezz'orco ed il braccio libero tenuto sollevato per bilanciare il corpo. Una spada notevole, deve valere una vera fortuna. Ed io amo possedere oggetti preziosi. No, mezz'orco, non mi farò da parte. In guardia allora! Iniziativa
  8. Manshoon osserva per qualche attimo il siparietto tra i compagni. Poi smettere di ruotare il dito sul bordo del calice e lo punta verso Sahid. Il serpentello sulla sua spalla sibila mentre i due halfling sui gradini davanti al trono spostano leggermente il peso sulle gambe. A Sahid, abile guerriero, non sfugge che sono pronti a lottare. No? Un vero peccato, Sahid di Calimport, non ti farò la stessa offerta due volte. Si è vero, ci sono molte cose che non vi sto dicendo ma è giusto così. I miei affari sono miei soltanto. Manshoon si sporge in avanti poggiando i gomiti sui braccioli ed incrociando le mani davanti alla maschera. Sai, nella mente della ragazzina ho letto un nome interessante: Blackstaff. Andiamo, Sahid di Calimport, sono stato onesto e rispettoso nei vostri confronti, non gettare via tutto sguainando la spada. Puoi ancora andartene, se non vuoi il denaro come il tuo compagno Zork Duedenti. Se non per te stesso, fallo almeno per quella ragazzina. Vuoi anche lei sulla coscienza? La doppia porta in fondo alla stanza si spalanca e fa il suo ingresso l'avvenente spadaccina vestita di nero che è fuggita a Sahid e Zork qualche notte prima. La donna che ha portato la Pietra a Manshoon. Uno dei suoi luogotenenti. Vevette, agile come una gatta, si ferma a pochi metri dal gruppo e rivolge un sorriso malizioso a Zork. Ci incontriamo di nuovo, dopotutto. Vuoi umiliarti con un'altra sconfitta, mezz'orco, o stavolta pensi di fare la cosa giusta e di prendere il denaro? Con la tua abilità potresti lavorare assieme a me. Saremmo come Signori della Notte a Waterdeep ed avremmo sempre una casa a cui tornare. Il nostro Maestro è sempre stato generoso con me. @Madlefty @Green Wolf
  9. Ary è combattuta. E' evidente dall'espressione grave sul suo bel viso. I-io ... Probabilmente dopo le parole di Zork inizia a ragionare su quanto potrebbe fare con 15.000 dragoni. Su come la sua vita cambierebbe. Però di colpo si scuote, come destandosi da un sogno. Io non posso Zork, anzi non voglio accettare! La mezz'elfa si alza in piedi fiancheggiando Sahid. Con che coraggio potrei guardarmi allo specchio sapendo che ho aiutato quest'uomo ad impadronirsi della città in cui sono nata? Il sorriso torna sul giovane volto di Ary anche se a Sahid non sfugge che le mani della mezz'elfa tremano leggermente ed il suo respiro è accelerato. Zork, quei soldi sono sporchi, non li voglio. Lotterò, se devo, per proteggere Waterdeep.
  10. Manshoon giocherella col calice d'argento mezzo vuoto, facendo scorrere il dito metallico sul bordo. Il serpentello alato striscia fino sulle sue spalle, dove si arrotola e da cui osserva tutto con la stessa superiorità del suo Maestro. E' molto semplice, invero, Sahid di Calimport. La mia prima offerta vale solo come risarcimento per il vostro mancato guadagno da questo incarico, diciamo un accordo tra le parti. Non ha importanza cosa direte al vostro mandante, o cosa farete. Se invece accettate la mia seconda offerta allora da questo momento lavorerete per me. Una normale prestazione di lavoro, sancita come tante da un regolare contratto. Vi avviso però entrambi che io prendo molto seriamente un contratto. Ed il tipo di contratto che io stipulo non si può spezzare senza una conseguenza. Manshoon lascia che le parole risuonino nella stanza per qualche attimo, di modo che siano cristalline nelle menti dei suoi interlocutori. Ary deglutisce, poggia il calice sul tavolo ed osserva Sahid e Zork. La sua espressione gioviale lascia il posto al dubbio sul suo giovane volto. Forse si trova in una situazione in cui non vorrebbe essere. Probabilmente non immaginava nemmeno che gli eventi avrebbero preso una simile piega. Se il dubbio vi attanaglia, vi consiglio di guardarvi attorno. Manshoon spalanca le braccia per mostrare lo sfarzo del suo Sanctum, perché sia evidente. Io condivido con chi ha la mia piena fiducia. Tutti coloro che lavorano per me vivono vite piene e ben ricompensate. Le mie offerte, ripeto, sono piuttosto generose. Quale accettate? Check Intuizione
  11. Manshoon resta come assorto nei pensieri per qualche attimo dopo che Sahid e Zork hanno risposto. Quindi prosegue. Sì, certamente, Sahid di Calimport. Credevo però di poter avere una conversazione più alla pari, con il tuo compagno Zork Duedenti. Una conversazione onesta, senza menzogne o mezze verità che - in questo frangente - mi suonano alquanto offensive. L'uomo batte il pugno metallico sul bracciolo del trono, un tonfo che fa sussultare di paura Ary che per poco con si lascia sfuggire la coppa di vino dalle mani. Ma non importa, vi concedo il segreto del mandante. Ora ditemi, come possiamo accordarci? E' evidente che vogliate qualcosa che non vi posso dare. Ma sarei scortese a mandarvi via a mani vuote. Quindi vi propongo un compenso, una sorta di assicurazione per il vostro mancato guadagno. Vi offro 15.000 dragoni per tornare dal vostro mandante e dire che non l'avete trovata. Posso arrivare a 30.000 dragoni se dimenticherete il vostro mandante e lavorerete per me. Che ne dite? Mi sembra un'offerta piuttosto generosa. I due halfling restano impassibili se non per un accenno di sorriso agli angoli della bocca. Ary di rimando assume un'espressione sbalordita. L'uomo sta proponendo con tanta facilità un compenso di un tale valore che solo un nobile può comprendere. Quanti possono essere 30.000 dragoni? @Green Wolf
  12. Manshoon solleva leggermente la maschera d'argento per sorseggiare il vino caldo. Per quel poco che si vede, il suo volto è giovane, la pelle è pallida e le labbra sono sottili. Da dietro il cappuccio si vedono lunghi capelli corvini. Finito di bere risistema la maschera dall'espressione felice e poggia il calice sul bracciolo del trono. Dunque è per quella. Scusatemi se mi permetto di farvi queste domande indiscrete, ma voi della Pietra di Golorr cosa sapete? Perché avete deciso di rischiare così tanto per averla? Qualcuno vi sta pagando per recuperarla? Da quanto mi risulta quel cimelio non è mai stato di vostra proprietà, sbaglio forse? I due halfling ai lati del trono restano impassibili a braccia conserte mentre il loro Maestro pone le domande. Il modo di parlare di Manshoon è calmo e cadenzato. Scandisce ogni singola parola con il giusto tempo. Ary nervosamente sorseggia il vino mentre si guarda attorno cercando di essere discreta. Poi assaggia la focaccia e per un attimo il sorriso le torna sulle labbra. Questa è ottima davvero ... Accorgendosi di aver dato fiato ai propri pensieri, abbassa nuovamente lo sguardo imbarazzata. Domande @Madlefty
  13. Quando Sahid, Zork ed Ary entrano nella stanza, le doppie porte di metallo si chiudono alle loro spalle senza che nessuno le abbia sospinte. Manshoon cammina con passo sicuro e cadenzato. Invero, Zork Duedenti, non ho ancora il dono della conoscenza assoluta. Posso supporre il motivo della vostra visita. Ma vorrei sentirlo dalle vostre labbra. Immagino che potremmo disquisire sull'argomento con tutta calma davanti a del buon vino ed un boccone prelibato. Dopo aver superato altre porte, Manshoon conduce il gruppo fino ad una grande sala probabilmente adibita alle udienze. Un trono si erge sopra una rampa di scale ed alle spalle svettano tre stendardi con l'emblema degli Zentharim. Un grande tavolo in marmo nero con poltrone imbottite si trova al centro della sala. Tutto è illuminato da luci magiche che brillano da cristalli sulle pareti. Il padrone di casa va a sedersi comodamente sul trono ed una coppia di halfling fa capolino da dietro lo schienale posizionandosi ai lati del loro Maestro, come fossero guardie del corpo. Un maschio ed una femmina con indosso una strana e semplice toga, calzari in cuoio e delle bende avvolte attorno alle mani. Si mettono entrambi a braccia conserte e non dicono nulla. Non portano addosso alcuna arma. Prego, accomodatevi, miei graditi ospiti. Vi porto subito del vino caldo e vi consiglio di assaggiare anche la focaccia. A seguito di uno schiocco di dita, la porta in fondo alla sala si apre ed arriva un vassoio letteralmente fluttuando nell'aria. Una forza invisibile pone sul tavolo tre coppe d'argento, le riempie di un vino fumante e poggia un piatto di porcellana con la focaccia. La stessa forza invisibile poi riempie una quarta coppa e lo va a portare a Manshoon. Sentiamo allora. Cosa vi porta nella mia dimora? Mappa Sanctum Illuminazione
  14. Ary si fa coraggio, inspira e poi ci pensa un attimo restando immobile. Quindi riprende. I-il mio nome è Ary, Ary e basta in verità, si certo sono nata a Waterdeep. Ary fa un impacciato e timoroso inchino quindi pianta gli occhi a terra imbarazzatissima. L'uomo annuisce alla mezz'elfa quindi volta la testa mascherata verso Sahid. Lieto del tuo stupore, Sahid di Calimport. Sono piuttosto orgoglioso del mio Sanctum. Servono infinite ore di studio e di sperimentazione per riuscire nella perfetta creazione del disegno che un uomo ha nella propria mente. L'uomo allora esegue un cordiale e pronunciato inchino. Il mio nome già lo avete conosciuto, ma usanza vuole che lo ripeta: sono Manshoon di Zhentil Keep, Gran Maestro dell'ordine degli Zenth. Ora, se volete seguirmi. Manshoon quindi si volta e si incammina verso le doppie porte spalancate alla sua destra.
  15. Da dietro la maschera è ovviamente impossibile leggere la reale espressione dell'uomo. In ogni caso alla domanda di Zork, l'uomo annuisce e invita ancora il gruppo a raggiungerlo con un gesto della mano. Anche io trovo adorabili tali creature. Sono fedeli. Sì, vi conosco, vi ho osservati ed infine siete venuti a bussare alla mia porta. Così, secondo le regole del galateo, vi rendo omaggio e vi invito ad accomodarvi. L'uomo fa un gesto plateale verso la doppia porta alla sua destra che si spalanca come sospinta semplicemente dalla volontà dell'uomo incappucciato. Andiamo a metterci comodi ed a bere assieme del buon vino. Sahid, che vede ogni minimo dettaglio, non nota alcuna arma sotto la veste dell'uomo. Di sicuro non vi sono armi grandi come spade o asce. Potrebbe avere un coltello nascosto, ma è solo un pensiero. Gli sembra anche improbabile che sotto la veste abbia un libro o delle pozioni. Zork invece guarda il serpentello e riconosce il serpente alato tipico delle giungle come Chult. Per lo più questi animali vengono addestrati alla schiusa ed utilizzati come messaggeri. Non sono animali combattivi ma se minacciati possono mordere e secernere un veleno che può uccidere un uomo. @Madlefty @Green Wolf
  16. Tutti decidono di attendere, ed Ary cerca di nascondersi dietro l'enorme figura corazzata di Sahid. L'ombra avanza finché non lascia posto ad una persona. Una donna. Vestita di una lunga veste nera con ricami in oro, la giovane donna dalla pelle abbronzata sfoggia una capigliatura elaborata. I lunghi capelli sono raccolti dietro la nuca da un pregiato fermaglio in avorio. La donna si siede ed accavalla con grazie le gambe mentre guarda tutto il gruppo da oltre la finestra. Poi Zork e Sahid odono una voce cristallina parlare, ma la donna non muove le labbra. Gentili ospiti, il Maestro sarà qui a breve. E' ansioso di fare la vostra conoscenza. Dopo forse un paio di minuti di attesa, la doppia porta rinforzata in acciaio si spalanca senza che nessuno la spinga. Dall'altra parte si vede un grande atrio con il pavimento in alabastro e la rappresentazione in perla nera di un serpente alato che morde una moneta. Il simbolo degli Zentharim. Al centro della stanza si trova una figura in piedi. Un uomo avvolto da una lunga toga blu, col cappuccio calato sulla testa e con il volto celato da una maschera d'argento scolpita nell'atto di sorridere. Altre dodici maschere d'argento sono fisse alle pareti e ciascuna rappresenta un'espressione differente. L'uomo ammantato carezza con un dito la testa di un serpentello alato, attorcigliato al suo avambraccio. A colpo d'occhio sia Sahid e Zork vedono che la mano dell'uomo è fatta di metallo, meccanica, ma la muove come se fosse la sua. Per il resto la stanza è vuota, si vedono solamente quattro porte chiuse che portano in diverse direzioni. Benvenuti! Prego, accomodatevi nel mio Sanctum, la mia dimora, il mio regno. Ho molto di cui parlare con ospiti così importanti. L'uomo, con la mano artificiale, fa cenno al gruppo intero di raggiungerlo. Mappa Legenda
  17. Sahid si avvicina alla pesante porta di metallo e fa per spingerla. Chiusa. Quindi si appoggia con il proprio corpo per spalancare almeno un'anta. Niente da fare. Bloccata. Ary si avvicina a Zork e Sahid ed attira la loro attenzione mentre guarda in direzione della finestra da cui si vede la poltrona. Ehm ehi ragazzi, si avvicina qualcuno. Se non facciamo qualcosa in fretta ci vedranno subito! La mezz'elfa indica verso la finestra oltre la quale si intravede l'ombra di una persona che si sta avvicinando alla poltrona ... Sahid
  18. I due nani quindi li salutano State attenti, noi non avremo modo di aiutarvi. Quindi scendono le scale per ricongiungersi ai compagni. Così Sahid, Ary e Zork - che si sta trattenendo dal ridere - entrano nel cerchio di rune. Il beholder Eddalx osserva tutta la scena con la stessa espressione indecifrabile, anche se Sahid ha sempre l'impressione di leggere una follia ed un malignità al di là di ogni comprensione. All'improvviso il guerriero di Calim percepisce un leggero ronzio dall'anello e quando lo guarda l'incisione a "M" inizia a brillare. Di rimando brillano tutte le rune del cerchio magico e Sahid non fa in tempo ad osservare gli occhi di Ary che in un attimo tutto cambia. Il luogo in cui si trova sparisce in un turbine di colori e movimento. [Sanctum] La magia del cerchio di teletrasporto permette al gruppo di viaggiare in un altro luogo, diverso dal mondo in cui sono nati e sono vissuti fino ad ora. Appaiono in un nuovo cerchio di rune arcane inciso su un pavimento completamente d'alabastro intonso. Si ritrovano in una stanza quadrata con mura di vetro su tre lati e un parete di alabastro con una pesante porta d'acciaio sul quarto lato. Ma cioè che li fa lasciare maggiormente senza fiato è la vista oltre il vetro: si vede solamente un vuoto infinito in cui vortica una strana nebbia violacea punteggiata di luci. Ary si avvicina ad un vetro, vi poggia una mano ed osserva fuori sbigottita. Per Mystra ... è ... è incredibile. Ma dove siamo finiti? Guardando oltre i muri di vetro da entrambi i lati è possibile vedere una struttura che fluttua in questo vuoto assoluto, fatta interamente di alabastro bianchissimo. Da un lato sulla struttura si vede una finestra alta quanto un uomo oltre la quale si vede una comoda poltrona o un trono. Dall'altro lato invece si vede una stanza che termina con una parete interamente in vetro. E su questa parete si è creata una patina di brina, di gelo, che la copre interamente rendendola opaca ed occultando ciò che si trova all'interno. Eppure, sia Sahid che Zork hanno l'impressione di intravedere una sagoma umana in piedi oltre la parete di vetro congelato, che sembra osservare l'esterno. Sanctum Mappa
  19. L'espressione aliena del beholder è indecifrabile dato che resta sempre con una sorta di ghigno. Eddalx si sarebbe divertito con gli schiavi, avrebbe mostrato loro la sua pura magnificenza. E poi li avrebbe distrutti! Il beholder passa uno sguardo puramente maligno su tutti quelli che vede come "schiavi", soffermandosi su di loro con gli occhi dei peduncoli per alcuni interminabili secondi. Ary deglutisce, i nani stringono più saldamente le armi. Eddax, stranamente, si sente d'accordo con "Sahid, Figlio della Furia, Sahid Due Ombre". I servi devo ammirare i loro Maestri e gioire di ciò che non saranno mai. Eddalx allora lascerà passare il portatore dell'Anello ed i suoi spregevoli quanto patetici servi! Eddalx desidera solo compiacere il Maestro, così chiede a "Sahid, Figlio della Furia, Sahid Due Ombre" di raccontare della sua unicità, della sua forma perfetta e assoluta! Eddalx "è" e sempre sarà. Così dicendo il beholder si sposta dal cerchio di rune fluttuando da un lato, lasciando così la possibilità a Sahid ed ai suoi compagni di attraversarlo. I serpentelli alati restano avvinghiati alle travi del soffitto, saggiando l'aria con le lingue biforcute, senza mostrare alcuna intenzione aggressiva. Sahid
  20. Quando vede l'anello, il beholder abbandona il cerchio e si avvicina fluttuando. Con il grande occhio centrale osserva per bene l'anello nella mano di Sahid mentre i quattro peduncoli si guardano sempre attorno, fissando gli altri membri del gruppo. Oh si, il sigillo del Maestro. L'unico essere che Eddax tiene in considerazione. I suoi inutili servi hanno detto la verità a '''Sahid, Figlio della Furia, Sahid Due Ombre". Questo Eddax lo sa bene, perché Eddax è il padrone di questo luogo! Eddax permette al portatore dell'anello di proseguire, e nella sua magnificenza gli fa dono della conoscenza: "Sahid, Figlio della Furia, Sahid Due Ombre" camminerà nel cerchio di rune con il marchio del Maestro e quando queste brilleranno verrà portato nella sua Dimora. Il beholder quindi si sposta, osserva i nuovi venuti e torna a parlare solamente nella testa di Sahid. Eddax si chiede se "Sahid, Figlio della Furia, Sahid Due Ombre" vuole lasciare uno dei suoi schiavi. Eddax ne farà il proprio schiavo e questa creatura fortunata potrà ammirare l'unicità di Eddax! Sahid, il guerriero di Calim, potrebbe quasi giurare che il beholder stia sorridendo. Invero la sua espressione è indecifrabile, l'occhio al centro del corpo è fisso sul guerriero e la bocca irta di denti acuminati resta sempre aperta, senza muoversi, dato che il beholder comunica telepaticamente. Ary si stringe un pò a Zork, timorosa, quando uno degli occhi dei peduncoli si fissa su di lei. I due nani non battono ciglio, dimostrando una freddezza che deriva solo dall'esperienza. Ma è evidente che siano pronti ad agire in qualsiasi momento. Azioni
  21. Dopo aver recuperato le forze, avvolti ancora nel manto di Mask che in questa notte importante sembra proteggere il gruppo, Sahid, Zork, Ary ed i quattro nani mercenari ripercorrono la strada per raggiungere l'ultimo piano della seconda torre. Al piano inferiore Plick e Whick salutano i fratelli alla maniera dei guerrieri, stringendo l'avambraccio, e si fermano per sorvegliare l'ingresso. Il resto sale le scale. Superano la statua, che ancora una volta si solleva in aria al loro passaggio annunciando una fine terribile a chiunque osi procedere. Ma gli eroi proseguono. La libreria è vuota come l'hanno lasciata, così percorrono quella che Sahid sa essere l'ultima rampa. Un passo alla volta. Fino a quando sbucano in una sala dove si trova un circolo di rune luminescenti tracciato al centro e cinque scrigni di legno con pesanti lucchetti disposti lungo la parete ad intervalli regolari. Al centro delle rune fluttua una creatura sferica dalle dimensioni di un uomo con un grande occhio centrale e quattro peduncoli che terminano in altrettanti occhi più piccoli. Solo Sahid e Zork notano che arrotolati alle travi di legno del soffitto si trovano quattro serpentelli con ali da pipistrello. Stanno in attesa, assaggiando l'aria con le lingue biforcute. Il beholder quindi sposta tutti gli occhi sul gruppo. Poi l'occhio centrale si ferma su Sahid ed il guerriero di Calim sente una voce irrompere nella propria testa. Eddalx si ricorda dell'essere chiamato "Sahid, Figlio della Furia, Sahid Due Ombre". Ora Eddalx si domanda chi siano le altre creature inferiori. Sono forse servi di "Sahid, Figlio della Furia, Sahid Due Ombre"? Gli inutili e orribili servi sono giunti per far divertire il magnifico e unico Eddalx? Mappa Azioni
  22. Zork prende la rincorsa e salta verso la piattaforma principale seguito un istante dopo dai nani Plick e Whick, che rotolano a terra e si rimettono in piedi prontamente per affrontare l'arrivo del mostro. Ma la creatura arriva solamente al bordo della pedana, guarda il buco davanti a sè e poi torna alla sua posizione iniziale riprendendo in un attimo la forma di scrigno. Se non fosse che il mezz'orco l'ha visto animarsi, guardandolo ora giurerebbe che si tratta di un comunissimo scrigno. Whick si avvicina a Zork e si congratula con lui con una sonora pacca sulla schiena. Sei più lesto di un halfling, ti sei infilato tutta questa roba nelle tasche!?!?! Spero valgano qualcosa. I nani si ridispongono per fare la guardia come indicato da Sahid così il mezz'orco torna con il bottino dai suoi amici. [ ... 2 piani più sopra, alcuni minuti dopo ... ] Sono tutti Focus Arcani, ne sono più che sicura. Afferma Ary annuendo mentre esamina gli oggetti che Zork è riuscito a recuperare dallo scrigno. Non hanno poteri magici ma permettono ad un mago preparato di incanalare la magia tramite essi. Hanno un bel valore per chi sa come usarli, potresti venderli facilmente a Waterdeep. Tesoro Prossima mossa
  23. Tenendo sott'occhio l'amorfo essere, Zork apre di colpo il secondo scrigno. Al suo interno, deposti ordinatamente su un soffice fondo di seta rossa, vede tredici oggetti. Ci sono due cristalli grezzi, una sfera di cristallo, quattro verghe di legno intarsiate di strani simboli e sei bacchette di diversi materiali - legno, osso, metallo, etc. Zork
  24. Whick afferra l'ascia con entrambe le mani, pianta i piedi e terra e con uno strattone la libera! Quindi indietreggia verso il bordo della passerella preparandosi a balzare dall'altra parte. Allora il mostro a forma di scrigno muta completamente forma davanti agli occhi di tutti, abbandonando le sembianze di scrigno. Quattro zampe artigliate emergono da un grosso corpo centrale munito di molti occhi e di un'enorme bocca. Con la lingua cerca di frustare il nano che si è liberato ma questo si difende con l'ascia, evitando di essere nuovamente intrappolato. Dannato di un mezz'orco! Sei più avido della mia gente! Qualunque cosa tu voglia fare, falla in fretta! Noi ce ne andiamo da questo schifo di essere ... Plick intanto si avvicina al bordo stando sulla difensiva e attende che anche l'amico nano sia pronto a saltare. Pronto fratello? Azioni Turno
  25. Zork sguaina la magica Dwyrwyn che prende immediatamente fuoco! La mano inizia subito a dolere, come mangiata dalle fiamme, ma il mezz'orco rigira la lama e sferra un affondo nel mostro! La creatura uggiola come un cane ferito, quando la ferita brucia. Dopodichè Zork si rende conto che ora anche la sua spada è rimasta incollata alla creatura ... I due nani si guardano l'uno l'altro, annuiscono e balzano oltre la pedana rotolando dall'altra parte. Il più rapido dei due, Whick, solleva l'ascia e cala un colpo sulla bizzarra creatura. Aaah bestia schifosa ma che roba sei? Purtroppo anche la sua arma resta incollata, ed il nano inizia a tirare con forza per liberarla! Il secondo nano si rimette in piedi ed afferra Zork dalla vita nel tentativo di strattonarlo via dal mostro. Fai un pò di forza in quelle gambuccie molli, mezz'orco. Al mio tre! Uno, due ... Azioni Turno
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