AlexITA81

Mara inarca un sopracciglio e la sua espressione tradisce fastidio. Tsk, sei furba Jil. Resta ad osservare l'amica per diversi secondi cercando di capire cosa intende fare. Prenderei a calci quei duergar da qui fino a Neverwinter se servisse a qualcosa, credimi. Mi accontenterò di fermare quel maledetto Drago e di togliere il sorriso a Grandolpha. Perché, senza Drago, dovranno rispettare l'accordo. Comunque pensavo avessi più fiducia nei Lupi, dopo quello che abbiamo fatto assieme. Ma se pensi che avremo bisogno della magia allora va bene, ho già deciso di fidarmi del tuo giudizio. Vimak si avvicina alle due amiche in disparte. Noi sbrigare, non tempo per parole, tempo di agire. Drago non aspetta.

Mara ascolta cosa dice la vecchia donna e si domanda quale sia il suo vero obiettivo. Da quando è giunta nelle Dieci Cittadine, Mara non ha fatto altro che cercare alleati. Un accordo in più o in meno, ha sempre creduto che non facesse alcuna differenza. Eppure la Gloria non si divide, non al di fuori dei Lupi. L'accordo con i duergar non è andato come pensava, e di sicuro non vuole debiti con individui la cui fama non è attendibile. Squadra per bene la donna circondata dai piccoli individui. I Lupi del Caer non hanno bisogno di aiuto. Se sei tu invece, ad avere bisogno di noi, mettiti in fila. Il Drago non aspetterà i nostri comodi per bruciare le cittadine. Vimak resta mesto per qualche tempo ascoltando le donne parlare. E' vero che hanno stretto strane alleanze, ma forse i Lupi sono stati poco attenti in alcune situazioni. Il goliath pensa alle vite perse e quelle salvate, quelle che possono essere distrutte dal Drago e quelle che invece possono essere salvate. Io pago prezzo volentieri per aiuta gente. Io disposto ad affrontare pericolo se azione salva persone innocenti. Tu non pensi a gente Mara. La spadaccina squadra il Goliath leggermente stizzita. I serpenti si nascondono sotto i sassi, e quando vieni morso ad una mano fai molta attenzione a dove la infili la prossima volta. Se avessimo tempo di parlare, magari, ma si presenta da noi così all'improvviso ed in un momento di bisogno. Sembra volerci spingere ad un patto, senza offesa, ma il tempismo è bizzarro. Quindi Mara torna a guardare la Harpell. Se ci tieni alle Dieci Cittadine vorrai avvisarle velocemente tu stessa, senza alcun tornaconto personale, senza accordi. O sbaglio? Potresti viaggiare a Bryn Shander mentre noi andiamo a Dougan's Hole. Come ti ha detto la mia compagna, dobbiamo comprendere il Drago.

Mara ferma la cavalcatura ed osserva la nuova arrivata con occhio critico. Soprattutto osserva gli bizzarri piccoli esseri che si porta appresso. Istintivamente lascia che i propri sensi si espandano alla ricerca del marcio ... Vellynne Harpell, è lo stesso nome che ho sentito da quel mago rosso, Dzaan. Conosciamo il tuo nome ma non le tue intenzioni, magari puoi darci qualche spiegazione in più. E comunque siamo già occupati a dare la caccia ad un f*ottuto Drago che dei duergar mentecatti hanno sguinzagliato nelle Lande di Ghiaccio. Fortuna che almeno i duergar ora non sono più un problema. La spadaccina sorride tronfia e compiaciuta all'ultima frase che pronuncia. Il freddo vento le sferza il volto giovane e le scompiglia i capelli ma la presenza di Vento del Deserto al suo fianco in qualche modo le affranca lo spirito. Anche Vimak resta ad osservare ed ascolta con interesse la vecchia donna umana parlare. Se tu bisogno aiuto comunque dire. Viaggia con noi, Lupi verso Dougan's Hole.

Mara osserva la mappa interessata e passa il dito coperto dalla corazza sulla pergamena. Segue tutta la rotta del Drago attraverso le Dieci Cittadine. A stento trattiene la rabbia, la frustrazione e l'odio che prova per questi ignobili duergar. Ho fatto male a fidarmi di costoro. Ma peggio per me, che mi serva da lezione per il futuro. Se voglio arrivare al trono di Neverwinter, avrò bisogno di comprendere meglio gli equilibri di tutto il Nord. Si scosta dalla mappa ed annuisce e Jil. La penso come te, Jil, di sicuro dobbiamo avvisare le Dieci Cittadine. E mi è venuta un'idea di cui vi metterò a parte strada facendo. Visto che il nostro patto è rispettato, non abbiamo altro da fare in questa fortezza ed è meglio non perdere altro tempo. Lupi, siete pronti alla caccia? Un Drago ... questa impresa sarà tanto Gloriosa che ne scriveranno di sicuro nei libri. Vimak osserva ancora lo strano essere con un misto di misericordia ed empatia. Eppure sente da lui emanare una forza così aliena da essere incomprensibile. Si fida di Narod e lascia perdere tornando dai proprio compagni. Deciso allora, Lupi nuovamente in viaggio.

Vimak ascolta Grandolpha anche se non comprende cosa sia un Mind Flayer, non ne ha mai incontrato alcuno nelle fredde lande. Sa solo che la creatura è prigioniera e sofferente. E merita di essere aiutata. Noi libera te ora e porta al sicuro. Mara invece ritrae magicamente l'elmo ed una ciocca di capelli biondi-castani le ricade sul viso a coprire parzialmente un occhio feroce ed un sorriso per nulla amichevole. Entrambi rivolti a Grandolpha. Condannate? Quindi tu lo sapevi ancora prima e non ci hai detto nulla. Sapevi dove era diretto quel f*ttuto Drago ed hai taciuto per riuscire a stipulare l'accordo con noi. La spadaccina non mette mano alla spada per essere più minacciosa. Sente di non averne bisogno. I duergar hanno già visto cosa sono stati in grado di fare i Lupi del Caer oggi. Da soli. La gente delle Dieci Cittadine è sopravvissuta a lungo a molte difficoltà e non sarà il vostro Drago a cancellarle. Però avranno bisogno di un aiuto per liberarsene. Quindi sarà meglio che ci riveli subito tutto quello che sai su quel Drago, come lo avete creato, come lo controllate, come pensa e come si può uccidere. Mi sono spiegata? Le ultime parole le escono fuori quasi in una sorta di ringhio. E resta ad osservare il nuovo leader dei duergar in una posa rilassata e sicura di sè, nonostante sia circondata dal nemico.

Mara si avvicina e calpesta con lo stivale la pozza melmosa in cui si è sciolto il demone. La fine che meritavi, essere abbietto. Quindi rinfodera Vento del Deserto, ma non prima di aver osservato tutti i duergar guardarla mestamente. Ha ottenuto il suo momento di Gloria. Hai ragione Jil, ma noi non possiamo correre più veloci di quanto un Drago voli. Però questo Drago lo hanno costruito i duergar no? Secondo me, dopo l'ultima nostra azione, ci devono come minimo qualcosa. Possiamo chiedere a Grandolpha informazioni su questo Drago o su un modo per raggiungere velocemente le Dieci Cittadine. Vimak ascolta il dialogo tra Mara e Jil. Purtroppo la sua magia non è abbastanza potente per permettere a tutti di volare verso le Dieci Cittadine. E nel mentre osserva Narod vicino allo strano essere che parrebbe essere prigioniero. Si avvicina con passo cadenzato e parla al giovane monaco. Lui cosa è? Prigioniero di Sunblight? Ferito?

Mara sospira e assume una posizione marziale di guardia alta. Già, Narod, so bene cosa sia il nostro nuovo nemico. Ne sento chiaramente il fetore. Vimak si posa nuovamente al suolo mentre l'energia magica defluisce dal suo corpo come una tormenta che ha scatenato la sua potenza. Lui resistito mia magia più potente. Quello è demone? Come noi può combattere essere di altri mondi? Forse noi ... Ma la spadaccina lo interrompe bruscamente con un rimprovero ad alta voce. Ehi non ci pensare nemmeno! Certo, è un demone, ma cammina sul nostro stesso suolo e quindi può morire come tutti. Mi hai sentito essere infame? Ti credi superiore e ci chiami mortali ma ti assicuro che ora la conoscerai anche tu la morte. Tornatene nella Fossa o da qualsiasi buco tu sia uscito e non osare tornare nel nostro mondo! Con una rinnovata energia, spinta dal desiderio di confrontarsi con un essere così potente come un Demone, Mara si scaglia in avanti con tutta la forza che possiede, chiudendo in breve la distanza che li separa. Solleva Vento del Deserto caricandola di energia cremisi crepitante e si lancia addosso al demone in potenti fendenti! Nel frattempo Vimak lascia che l'energia magia esploda nuovamente, avendo imparato ad agire come un branco di lupi, si sposta dalla parte opposta di Mara e fluttuando in aria scaglia un secondo fulmine contro l'essere demoniaco!

Mara cambia guardia con la spada quando vede l'orribile volto deforme del duergar. Ma cosa?!?! Mortali? Che cosa sei, tu che ti nascondi dietro la pelle di un duergar? Intanto la spadaccina lascia che i propri sensi si espandano verso il soprannaturale. Alla ricerca dei piccoli dettagli che le persone comuni non sono in grado di notare ma che un cavaliere addestrato può usare per identificare esseri non umani.

Mara avanza impavida fronteggiando i duergar e punta la spada al chierico. Stai sottovalutando noi umani. Oggi noi saremo la tua condanna e domani andremo a cacciare quel maledetto Drago. Le Dieci Cittadine non cadranno per mano tua, crepa pure col pensiero che ogni tua azione sia stata vana. Vimak non esprime parole né giudizi. Quando sente che il Drago è stato mandato a distruggere gli insediamenti umani, ha come la sensazione di percepire la morte di tutte quelle anime innocenti. E sente una grande rabbia nel cuore. Non una rabbia violenta, ma bensì una forza ancestrale, un urlo di potere scatenato dal mondo che lo circonda. Strali di potere avviluppano il corpo del Goliath mentre si solleva in aria carico di potere! Con occhi luminosi ed una voce tonante, crea dalle mani una saetta magica che attraversa la stanza diretta ad sacerdote, incenerendo tutto quello che si trova sul suo percorso.

Da fuori Mara freme di entrare in azione. Fa richiudere magicamente l'elmo sulla testa e sguaina Vento del Deserto. Penso che abbiamo atteso abbastanza non credete? Narod deve di sicuro essersi piazzato davanti alle porte e aspetta noi. Non è sentito urla di allarme. Vimak annuisce. Noi dentro e distrae così Narod può aprire porta. Mara sposta la testa verso Jil, pensierosa. Sei pronta?

Mara guarda Narod sorridendo divertita. Perché sei il più giovane e quindi quello sacrificabile ovviamente. Dai non ti lamentare, io entrerò per prima attirando l'attenzione su di me. Da invisibile non ti noterà nessuno e finiremo questa cosa in fretta, Jil ha ragione. Ed io avrò il mio momento di Gloria. Sfidare tutti quei duergar, leggere la paura nei loro occhi. Perché sanno bene cosa ho fatto oggi. Anche Vimak annuisce al piano di Jil. Buona idea. Io può dare a Narod forza di terra, potere di natura, suo corpo più forte per aprire porte bloccate.

Mara si appoggia la spada sullo spallaccio dell'armatura e fa ritrarre magicamente l'elmo. Sorride mostrandosi fiera di fronte a tutti quei duergar. Possiamo entrare noi Lupi del Caer da quel passaggio. Ci occuperemo del sacerdote e cercheremo di aprire le porte così voi potrete entrare con le vostre forze. Quindi guarda i compagni d'arme. Vimak annuisce. Forse noi può convincere sacerdote a resa. Esilio meglio di morte, penso.

Mara si posiziona in modo da poter combattere agevolmente contro la coppia di duergar. O contro la bizzarra creatura che hanno incatenato. Però non aggiunge altro, lascia che sia Jil a gestirla se possibile.

Vimak era pronto a dare battaglia, stava raccogliendo le energie magiche per scatenarle in una tempesta di fulmini. Ma sembra che in fondo non ce ne sia bisogno. Il goliath non può che esserne felice. Guarda Jil, vicino a lui. Così Re caduto velocemente. Mara e Narod molto veloci e benedizione di Lathander guidato noi in questa oscurità. Mara ha ancora il cuore che batte forte quando vede Narod sbucare fuori dall'oscurità e porre fine alla vita del Re. Sente la Gloria del momento, la responsabilità della sua azione ed il successo. Questo primo passo le è piaciuto. Allora solleva la spada insanguinata, l'arma regicida, e la punta ai duergar rimasti, i fedeli di Sunblight forse ancora troppo sbigottiti per rendersi conto di quello che sta accadendo. E guarda Renn, quando il ranger si avvicina. Siamo i Lupi del Caer, ricordatelo. Con noi tutto è possibile.

Mara procede lenta un passo dopo l'altro, fino a raggiungere il Re alle spalle. Sembra non esserci nulla di onorevole in tutto questo, ma la spadaccina non è mai stata un vero cavaliere. Ha imparato sulla propria pelle fin dove deve arrivare per raggiungere il suo obiettivo. Così trafigge il possente duergar della schiena, la lama gli buca il fianco trapassando l'armatura e Mara lo afferra dalla testa mentre torna visibile. Avvicina la testa all'orecchio del Re. Oggi il tuo regno cade, bastardo. Le Dieci Cittadine non saranno mai tue. Lascia andare la presa ed un parola di puro potere magico infiamma la spada ora brillante come il sole. E la spadaccina, in una posa di guarda porta un secondo fendente al Re che ora la guarda negli occhi cercando di mozzargli il capo in un unico possente colpo ...

Mara da una leggera pacca sulla spalla a Narod prima di allontanarsi. Ci vediamo nella mischia. Muovendosi in circolo, sfruttando i forti rumori dei duergar al lavoro nella fucina per mascherare i suoi passi e nascosta dalla magia di Jil, Mara si avvicina lentamente al suo bersaglio come un predatore. Quando arriva a mettere piede sul primo gradino della grande pedana sopra la quale si trova il Re, il Tiranno, il nemico delle Dieci Cittadine, sguaina lentamente Vento del Deserto. Ci siamo, con questo passo oggi scrivo il mio Destino. Tu sarai il primo Tiranno a cadere sotto la mia lama, il mio battesimo di fuoco. Sarò pronta per Lord Neverember, il bugiardo e usurpatore che siede su un trono che non gli spetta ...

Mara scende a terra pesantemente ma il rumore dei suoi stivali é nulla rispetto al chiasso della fucina. Si avvicina a Narod e gli prende un braccio per fargli sapere dove si trova. Lo tira a sé per sussurrargli all'orecchio. Sì immagino sia quello, ha una corona sulla testa e sbraita ordini a quegli strani esseri che non ho mai visto. Schiavi. Magari morto il Re fuggiranno o combatteranno contro gli altri duergar. Posso provare ad aggirarlo ma non ti assicuro nulla, in ogni caso lo combatterò. Tu sta pronto. Quindi la spadaccina strattona la corda per avvisare Jil e Vimak di scendere perché l'azione sta per iniziare. Dall'alto del pozzo, il Goliath sente la corda strattonare e guarda i compagni. Segnale, loro trovato Re. Pronta Jil?

Vimak si avvicina a Mara, non convinta a ricorrere alla magia di Jil. Tu testarda. Magia di Jil non toglie Gloria, da te possibilità in più. Con magia può raggiunge Re di Sunblight e mettere fine a piaga. Questo compito di Lupi oggi. Mara lo fissa aggrottando la fronte e non risponde subito. In fondo il Goliath ha detto una cosa sensata. Quando i duergar si accorgeranno di lei con molta probabilità faranno muro attorno al loro sovrano. E sarà difficile raggiungerlo. Ma con la stregoneria di Jil potrebbe arrivare indisturbata a pochi metri da lui. La Gloria verrà dopo, quando i duergar vorranno vendicarsi di lei. Tsk, sei irritante quando hai ragione. Va bene allora, ma non vi azzardate a scrivere di questa cosa in nessuna canzone da taverna.

Mara ritrae magicamente l'elmo e guarda in basso, verso il baratro, il buio e la Gloria. Solo nei suoi sogni ha immaginato di buttarsi in mezzo al nemico e di passare a fil di spada decine di guerrieri. Il suo nome diverrà così importante ... Sorride con sprezzo del pericolo e malcelata arroganza. Puoi restare qui Renn, nessuno ti obbliga. Non sei un Lupo del Caer in fondo. Poi Jil la affianca e le propone di scendere assieme a Narod. La spadaccina non smette di sorridere. Non avevo comunque nessuna intenzione di lasciare tutta la Gloria al lupo più giovane. Ma ti avviso che dopo che sarò scesa non passerà molto prima che si accorgano di noi. Tu e Vimak dovrete scendere velocemente. Potreste anche cercare il Re di Sunblight, con la tua magia di invisibilità finché io e Narod teniamo l'attenzione su di noi. Io preferisco che il nemico mi veda arriva, che capisca che la sua ora sta per giungere per mano della mia spada.

Mara di avvicina a Narod sferragliando con l'armatura. Ben detto lupo. Oggi finisce l'era di Sunblight. Alle parole di Grandolpha, e non vedendo alcun duergar farsi avanti per sfidarlo, Vimak annuisce con la testa. L'espressione sempre severa a statuaria, immutabile come una montagna. Forza Jil. Non cosa più folle che abbiamo fatto. Ricordi spirito di orso? Tu aiutato me allora, oggi io protegge te. Lupi del Caer lotta per buono ideale, noi sotto al luce di Lathander.

Mara sbuffa mentre cambia peso d'appoggio facendo sferragliare l'armatura. Pensi troppo Jil, ha ragione Narod. Noi siamo i Lupi del Caer; scenderemo nel cuore della loro fortezza e porremo fine a questa minaccia con il ferro e la magia. La sua voce suona metallica da sotto il grande elmo e vagamente minacciosa. E quando la Lady nostra alleata sentirà le urla di terrore dei Sunblight allora capirà di dover agire velocemente. Vimak é rimasto pensieroso cercando di comprendere questi duergar, questa antica e oscura razza nanica. Ma inutilmente. Con calma e lentamente si alza in piedi torreggiando su tutti. Facile uccidere. Noi bravi in questo, ma molto più difficile parlare. Se uno di voi pensa che questa debolezza, io sfido a farsi avanti e provare sua abilità. Una leggera brezza fa muovere il mantello di pelliccia del possente goliath ed una carica elettrostatica passa velocemente su suoi pugni serrati. Fissa i duergar presenti cercando di mostrare loro il proprio orgoglio di goliath. La spadaccina resta immobile, la mano vicina alla spada. Sorride da sotto l'elmo, lei conosce Vimak da più di tutti gli altri e sa del suo orgoglio Goliath. Ha passato giorni ad allenarsi con lui per far recuperare il proprio corpo dopo l'assalto alla carovana mesi addietro ...

Mara tiene d'occhio tutti, in particolare la sua attenzione va alla vecchia duergar. Sembra un'alleata ma la situazione può diventare pericolosa e non vuole essere presa impreparata. Ma quando sente dei Draghi ... Hai detto "creati"? Ma come possono dei nani, per quanto abili, creare un Drago? E' impossibile ... Vimak al tavolo si scola completamente il beccare di ottima birra. Forte per un umano ma non per un goliath. Noi però non assassini. Combatte per gente, per Dieci Cittadine. Forse conoscete modo per spodestare Re Folle senza spargere sangue. O meno possibile. Noi comunque abili in battaglia.

Mara osserva le guardie personali della lady, cercando di intuire quanto siano abili guerrieri. Se scoppia il macello quale ammazzo per primo? Quello, immagino. Fissa per qualche attimo di troppo uno dei duergar con la mano ancora sulla propria arma. Quindi, con fare disinvolto, va posizionarsi dietro le sedie assieme a Narod. Mangerò quando questa situazione sarà risolta, senza offesa vecchia Lady. Vimak invece sposta rumorosamente la sedia e si accomoda quanto meglio può. Le sedie sono di pregiata fattura, come tutto il resto, ma non del tutto comode per la sua mole. Noi giunti come ambasciatori di pace, se possibile. Ora visto che discussione possibile. Dieci Cittadine merita di vivere in pace, lande già mortali senza bisogno di Sunblight. Forse pace darà anche voi ... come dicono umani? ... ah si, beneficio. Il goliath allunga la mano nodosa verso uno dei boccali per saggiare la bevanda.

Mara entra nella stanza sonoramente ed osserva i duergar porre mano alle armi. E' pronta a dar battaglia ma le parole amichevoli di Jil la fermano subito. Bel posticino. Ti stai già abituando allo sfarzo del potere? La spadaccina non può fare a meno di fare una frecciatina mentre avanza tronfia. E non le sfugge di certo il piccolo drago metallico, che osserva con interesse. Ma quanti Draghi hanno? Anche Vimak entra nella stanza e si guarda attorno cercando di cogliere la bellezza della loro arte. Deve ammettere che sono abili artigiani. Ancora di più per essere riusciti a dare vita ad un drago metallico, per quanto piccolo di dimensioni. Pasto caldo è onore per noi, se possiamo essere amici.

Mara resta in ascolto dei passi con la mano posata sull'elsa della spada. Almeno fino a quando non sente che si allontanano. Narod ha il passo molto leggero, può arrivare e non farsi sentire. Restiamo in attesa. I compagni non possono scorgere il sorriso sotto l'elmo. Perché la situazione é elettrizzante, e la spadaccina sente il richiamo di qualche azione gloriosa per dare sfarzo al suo stesso nome ed a quello dei Lupi del Caer. E poi c'è quel Drago, costruito o meno. Vimak non aggiunge altro, forte della fiducia che ripone nei compagni. La sfida con lo spirito di orso ha rafforzato non solo il suo corpo ma la sua stessa anima.