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AlexITA81

Circolo degli Antichi
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  1. Vimak annuisce e si avvicina a Jil posandole una mano sulla spalla. Noi stare attenti. Anche Mara annuisce e rivolge un ultimo sguardo a Dreck. Ci si vede dopo Dreck. Sempre se ti unirai ai vincitori. Dopo di che la spadaccina si incammina verso il corridoio indicato dal duergar. Ma prima di entrare fa un cenno con la mano al compagno più giovane Narod. Giovane ma di sicuro potente quanto noi. Ha più risorse di quanto credo. Hai sentito cos'ha detto Jil? Dai Narod, fai strada. E chiama se finisci nei guai. La voce di Mara da sotto l'elmo esce storpiata e metallica, più minacciosa anche quando non desidera farlo.
  2. Mara solleva un sopracciglio e fissa Jil. Seria. Come sarebbe "d'accordo"? Pensavo che lui venisse con noi. Poi si volta verso Dreck mostrandogli uno sguardo feroce. Però finora il duergar sembra essere stato sincero con loro. Forse vede nei Lupi l'unica possibilità di portare a termine il piano. Ma resta un codardo però. E se ci infilasse in una trappola sarebbe l'ultima scelta sbagliata della sua vita. La spadaccina allora si rilassa. Per magia le varie parti dell'elmo si muovono dagli spallacci fino a ricoprirne nuovamente il volto e la testa, in pochi secondi, lasciando delle tracce luminose. Ed una volta indossato l'elmo Mara sbuffa. Ma fa lo stesso Jil, mi fido del tuo giudizio. Allora andiamo a parlamentare con questa Grandolpha. Vimak resta pensieroso qualche istante. Per lui non sono granché chiare le gerarchie del clan dei nani, anche se ha imparato il significato del ruolo di "Re". Con voce calma si rivolge a Dreck. Come noi distingue soldati di Sungblight da Muzgardt?
  3. Vimak resta stupefatto dalla rivelazione del drago costruito. Vostra razza creato drago? Davvero incredibile. Ammiro vostra abilità. Mara non sembra della stessa idea, nemmeno capisce come un drago possa essere "costruito". Tsk, un Drago è un Drago oppure non è niente. Così si mette a braccia conserte osservando di sbieco il duergar presente. Anche se sembri dire la verità, Dreck, come pensi che potremmo arrivare nel cuore di una fortezza senza farci notare? Ti sembriamo dei comuni furfanti che si muovono nelle ombre? Ma fammi capire, tu conosci bene questo posto, potresti condurci direttamente da Grandolpha passando per le zone controllate dal suo clan. Insieme magari troveremo un modo di agire. La spadaccina sbuffa. Un accordo con il vostro clan per tenere al sicuro le Dieci Cittadine, se significa detronizzare un tiranno, mi va che più bene. E si volta ad osservare Jil, dando sostegno alla sua idea.
  4. Vimak annuisce alla domanda di Jil. Io d'accordo con pace, Jil. Noi scaccia Sunblight e ottiene promessa da nuovo Re. Mara sembra più restia ad accettare un accordo simile e guarda il sorriso bieco del duergar con astio malcelato. Sbuffa e scuote e la testa sentendo le parole dei discorsi così detti "diplomatici". Che palle. Il tempo dei Sunblight era comunque già finito quando i Lupi del Caer hanno messo piede qui dentro. Ma per un accordo vogliamo la parola di qualcuno di importante del tuo clan. Piuttosto, Dreck, tu che ci facevi tutto solo nella fortezza di un altro clan? Sei una spia forse o un assassino magari? E un attimo dopo la spadaccina aggiunge. E c'è la questione del Drago. Come hanno fatto i Sunblight a soggiogare una Leggenda?
  5. Mara sbuffa leggermente sentendo Sunblight. Era un nome che aveva quasi dimenticato, ma ora ricorda dei duergar. Sarà meglio. Ti tengo d'occhio, Dreck. Abbassa la spada e lascia spazio a Jil per parlare. L'amica sarà sicuramente più accomodante, ma Mara resta comunque pronta ad agire. Vimak, dopo aver verificato che non ci sia nessun altro, si avvicina a Jil e Dreck. La sua mole può essere sufficiente ad intimidire ma non é sua intenzione e tiene un atteggiamento pacato e la voce calma. Tu detto "ucciderlo". Di chi parli? Tu nemico di Sunblight?
  6. Essere teletrasportati è strano. Davvero strano, e probabilmente questa prima volta resterà impressa nella memoria di Mara. A stento si trattiene dal vomitare, la testa le gira mentre i sensi si abituano al cambiamento improvviso. E' stato quasi divertente in fondo. Il mormorio del duergar riporta la sua attenzione sul momento, così si fa avanti di un passo puntando la spada al nano. A te che sembra? La sua voce suona metallica e minacciosa da sotto il grande elmo cornuto. Poi, per semplice magia, linee arcane luminose si materializzano sull'elmo e questo si apre al centro e poi in sezioni più piccole andando a riporsi sugli spallacci dell'armatura. E sul viso della spadaccina ora il duergar può scorgere un sorriso beffardo. Non provare a diventare invisibile o ad urlare, piuttosto abbiamo delle domande per te. Spero che sarai collaborativo. Anche Vimak risente dell'incantesimo di Jil, anche se in maniera molto minore. La magia scorre naturale nel suo sangue dalla nascita per cui è in qualche modo avvezzo alle sue stranezze. Si guarda attorno osservando la stanza e cercando si scorgere o sentire la presenza di altre creature nelle stanze vicine.
  7. Mara mette mano alla spada ed annuisce. Io sono pronta. Anche Vimak serra i pugni ed un leggero bagliore emana dai suoi occhi chiari come il ghiaccio.
  8. Mara sorride per lo sprezzo del pericolo mostrato da Narod. In fondo ha carattere. Lascia che faccia, Jil. E' un lupo come noi e deve dare il suo contributo. E poi vuole mostrare di avere le zanne. Anche Vimak annuisce in silenzio, restando nell'ombra lontana dall'enorme porta. La fortezza è immensa, un grande inno glorioso alla maestria dei suoi costruttori. I Goliath non sono certo famosi per simili opere, la loro vita è semplice e quasi primitiva. Ma nonostante tutto riesce ad apprezzare la costruzione che si para davanti ai suoi occhi. Noi resta pronti.
  9. Mara fa fare uno scatto a Torrente arrivando davanti al gruppo e poi lo fa voltare fissando Jil da sotto l'elmo. Teletrasporto ha detto? Ehi principessa, continui a parlare difficile. Spiegati meglio, cosa significa "teletrasporto"? Torrente scalpita e dilata le narici. La sua natura fatata lo rende completamente diverso da qualsiasi altro animale di Toril, e nei suoi occhi brilla un acume superiore. Tanto da comprendere il pericolo rappresentato dal Drago e l'importanza della missione del cavaliere che lo ha chiamato. Si fa avanti anche Vimak, che sembra aver compreso le parole mistiche dell'amica. Scende dalla cavalcatura becco d'ascia tenendo le redini in mano. Io fiducia in te Jil. Puoi portare noi anche oltre mura di fortezza?
  10. Mara sposta la testa, ora riparata da un grande elmo cornuto, verso la cima delle scale. Dove sta indicando Renn. Sembra che in fondo non abbiamo molta scelta. La sua voce suona distorta e metallica da sotto l'elmo della nuova armatura completa. Con questo nuovo aspetto, con la maestosità della corazza, è persino difficile capire che si tratti di una donna. Solo la bassa statura può trarre in inganno un avversario. Vimak si avvicina per calmare Jil, avendola vista nervosa per il Drago. Drago andato, non cerca noi. Ma noi può porre rimedio a Duergar. Meglio noi prova.
  11. Mara resta basita, senza parole, ad osservare l'enorme Drago dai riflessi neri librarsi in volo sopra di loro. E' così maestoso, proprio come il drago bianco Arveiaturace. Ed inspira nella spadaccina le medesime emozioni. Tira le redini per trattenere Torrente, la cui sensibilità sovrannaturale gli fa percepire l'animo di Mara. Questa poi. Per gli Dei della luce, che Tyr protegga le Dieci Cittadine. Come hanno fatto questi bastardi duergar a soggiogare un Drago? Vimak segue il volo del Drago finché si allontana diretto a Nord. Gente in pericolo, vola verso città. Noi avvertire. Mara prontamente sbuffa. Tsk! E come pensi di fare? Vola ed è molto più veloce di noi. A meno che tu o Jil non abbiate il potere di portaci subito alla città più vicina, non c'è niente che possiamo fare. Poi la spadaccina sposta la propria attenzione sulle porte gigantesche ancora aperte sul fianco della montagna.
  12. Mara tira le redini di Torrente, rallentando l'enorme e maestoso animale fatato. Ed i duergar hanno costruito una fortezza del genere? Resta con lo sguardo sollevato per diverso tempo. Anche Vimak si affianca frenando la propria cavalcatura becco d'ascia. Maestosa. Ora credo che noi non pensato come entrare. La spadaccina solleva lo sguardo e sorride tronfia. Ci annunciamo e chiediamo udienza per discutere di faccende importanti. E se rifiutano sfondiamo la porta. Il goliath risponde senza guardare l'amica. E se porta grande e di pietra? Mara sbuffa scocciata. Legno, acciaio o pietra che cambia? Abbatterò qualunque barriera a colpi di spada se serve. Ma Vimak non sembra convinto della facilità con cui la mette l'amica, per cui rivolge uno sguardo anche a Jil e Narod cercando il pensiero degli altri membri dei Lupi del Caer.
  13. Quando Jil parla di "trasmutazione", Mara fa una faccia stranita sollevando un sopracciglio. Parli difficile, Jil. Potresti sempre prendere lezioni di magia da Dzaan, magari puoi imparare questa "trasmutazione" di cui parli. Sarebbe davvero utile non sentire questo dannato freddo ogni giorno. Alle successive parole di Renn riguardo alle imprese del gruppo, il sorriso di Mara si fa spavaldo come sempre. La gloria per lei è la massima espressione e sentire come sono visti i Lupi del Caer la riempie di orgoglio. Sono i duergar a doversi preoccupare. Chissà se hanno già sentito parlare di noi. Comunque ci farà comodo anche il tuo arco, se te la senti. Vimak annuisce a Renn. Noi forse messi davanti a pericoli più urgenti e trovato forza di superare. Troveremo anche per futuro. Duergar forse grosso pericolo per Dieci Cittadine, giusto che qualcuno interviene.
  14. Il freddo è così pungente che le mani di Mara tremano, di tanto in tanto. Quasi per istinto sfiora Vento del Deserto solo per sentire il caldo potere della sua magia darle conforto. Anche se solo per un attimo. Meglio non abbassare la guardia, Jil, non con assassini che ci cercano e chissà cos'altro. Anche se fa così freddo che dubito di poter impugnare saldamente una spada per difendermi. La Valle del Vento Gelido era un posto terribile ancora prima che Auril decidesse di trasformarlo nel suo dominio personale. Tsk! Prende una piccola otre dalla cintura e sorseggia l'unico liquore che è riuscita a trovare alla fossa di Dougan, poco prima di uscire dalla strada maestra in direzione delle montagne. Dopo una sorsata passa l'otre a Jil. Tieni, fa schifo ma ti terrà calde le budella per un po'. Vimak invece osserva i picchi più lontani con una nota di malinconia nello sguardo. I compagni potrebbero giurare di averlo sentito pronunciare la parola "casa", dopo aver visto le montagne. Ma ha parlato così a bassa voce che forse era solo un'impressione. Improvvisamente rivolge lo sguardo a Renn. Tu già viaggiato in montagne su Dorso del Mondo?
  15. Mara guarda la sua vecchia cotta di maglia. Oramai alcuni anelli di metallo sono saltati o rotti ed anche la gorgiera ed i bracciali d'acciaio sono pieni di scheggiature. Si vede che ha passato diverse battaglie. Già, avrebbe davvero bisogno di una sistemata. Con quell'oro potrei farmene fabbricare una su misura. E la spadaccina sorride all'idea di indossare un'armatura completa da cavaliere. Poi guarda Narod con un sopracciglio sollevato. Di sicuro sei veloce ma poi non ti lagnare se una spada ti squarcia il ventre. Vimak mugugna qualcosa e Mara si fissa a guardarlo. Che c'è? Vimak resta silenzioso ancora un po'. ... Io non cavalcare, mai imparato. Goliath non bisogno in villaggi su Spina Dorsale del Mondo. ... Mara rotea gli occhi in maniera scocciata e posa il boccale vuoto sul tavolo. Puoi sempre imparare. Dai andiamo a fare una visita al fabbro allora.
  16. Mara fischia alla maniera dei soldati quando sente la cifra. Un bel mucchio d'oro. Poi sia lei che Vimak ascoltano con interesse il dettagliato resoconto di Jil ed anche le sue proposte. Ehi Jil parli davvero come un tesoriere di corte. Potresti avere un futuro! Comunque mi affido al tuo giudizio. Sono sicura che armare e addestrare altri cittadini porterà più ordine e sicurezza nelle Dieci Cittadine. Abbiamo appena iniziato una guerra, più siamo e meglio sarà. Il goliath annuisce. Sicurezza di persone importante. D'accordo. Mara allora solleva il suo boccale di birra fresca per un brindisi. Allora bevo al nostro successo ed ai futuri. Per i Lupi del Caer!
  17. Mara tira le redini di Torrente e l'animale sbatte uno zoccolo sulla neve, sbuffando una nuvola di condensa dalle narici. Hai ragione, penso che la birra possa attendere. La spadaccina sorride a Jil da sotto il pesante cappuccio. Pensi ancora a Darrox? Devi fartene una ragione, Jil, su come è andata. Forse riusciremo a ridargli la vita, ma sono convinta che non fosse adatto ai Lupi del Caer. Non dopo tutto quello che abbiamo passato. Anche Vimak raggiunge le due amiche. Il Goliath è così alto che quasi può guardare Mara negli occhi. Vero Jil, pensa a nostro scopo più grande.
  18. Ehi Jil tutto bene? La spadaccina, appena tornata, guarda l'amica con aria interrogativa. Ora al suo fianco vi é un'enorme alce dallo sguardo intelligente ed il manto verde come il bosco. I suoi occhi brillano del colore del crepuscolo e persino le sue corna sono elaborate a maestose. In quel mentre anche Vimak torna al campo ed osserva l'animale. Tu dove trovato? Mara sorride. L'ho chiamato con il mio potere magico, ho sempre desiderato una cavalcatura degna e l'ambiente mi ha mandato questo magnifico spirito. Gli ho dato il nome Torrente. Il goliath annuisce e passa lo sguardo a Jil. Noi riposa poi parte per Caer. Strada lunga.
  19. Tsk! Mara mette le braccia le conserte e sposta lo sguardo imbronciato da un'altra parte. In fondo Jil ha detto una cosa vera, nemmeno la spadaccina è davvero abituata. Abituarsi è impossibile. Però si può imparare a convivere con quella paura ed usarla a proprio vantaggio. La spadaccina riporta lo sguardo su Jil e stavolta si stampa sul viso il solito sorriso arrogante. Io condivido questo tuo desiderio di giustizia, anche se in forma diversa. Per questo, quando i Lupi del Caer saranno leggenda, io vi guiderò nella Costa della Spada per reclamare ciò che ci spetta di diritto. Che sia anche solo l'orgoglio o la dignità non ha alcuna importanza per me. Waterdeep, Baldur's Gate e Neverwinter non saranno uno scudo sufficiente per i nobili che ci vogliono morte, te l'assicuro. Nella foga Mara stringe le mani a pugno. Poi si rende conto che Jil si sta preparando ad uno dei suoi strani rituali per cui si rilassa e fa un cenno con la mano. Ora ti lascio fare. Sai, ora credo di avere abbastanza potere magico per realizzare un desiderio interessante ... E si allontana dal campo diretta ad uno spiazzo isolato qualche metro più in là.
  20. Vimak inclina la testa un attimo, non comprendendo esattamente cosa intende dire Narod. Quinta porta? Essere maschera spettrale? Questo reso te più potente. Bene. Poi il goliath guarda nella direzione di Jil e Mara, indaffarate in lontananza a montare un campo provvisorio. Meglio tu modera tuo entusiasmo o Mara vorrà provare. Io ora bisogno di solo, comprendere meglio magia. Sento che in questo luogo scorre potente nel mio sangue. Forse effetto di Stella. Con un saluto della mano il goliath si allontana un po' cercando uno sperone roccioso isolato. E li si siede a gambe incrociate, chiudendo gli occhi e lasciando espandere le proprie emozioni. Sente il vento sferzare, il gelo che cerca di afferrare il suo corpo fallendo e poi una forte rabbia interiore, come una bestia che vuole essere liberata. Ma che controlla. Cerca in se stesso fino a quando, diverso tempo dopo, lo trova. Spalanca gli occhi che brillano di potere magico e pronunciando una parola arcana impressa nel suo sangue ma prima di allora sconosciuta, da vita ad una saetta di potere magico! Ed il fulmine scaturisce dalla sua mano viaggiando sul terreno per diverse decine di metri prima di smorzarsi. Alla fine sulla neve fredda resta una traccia ramificata e fumante. Io riuscito a controllare. Nel frattempo Mara sta accumulando la legna per il fuoco, dopo aver spazzato la leve da una zona circoscritta da grosse pietre. Non un granché, ma in una landa così spoglia è già difficile orientarsi. Ehi senti un po' Jil, per la storia di Bryn Shander e Kaltro, va tutto bene? Personalmente avere qualcuno in più che mi da la caccia non è un problema. Come hai visto, il mio passato sta già cercando di ammazzarmi. Forse per te non è uguale. Ma prima o poi sono convinta che ci faremo capire, anzi tutti capiranno chi siano i Lupi del Caer e le cose si metteranno apposto. Butta a terra lo zaino e sguaina Vento del Deserto appoggiando la lama calda alla legna. E poco dopo inizia a sollevarsi il fumo, così la spadaccina si china su un ginocchio e soffia alimentando il fuoco fino a che le fiamme non iniziano ad attecchire.
  21. Vimak annuisce all'osservazione sia di Renn che di Jil. Ragione. Noi può tornare a Caer e li decidere, forse trovare aiuto insperato. Mara intanto mette un broncio scocciato a Narod, quando il giovane praticamente ordina a lei e Jil di cucinare. Ehi ragazzino, se ci tieni al tuo corpicino nuovo, vedi di non paragonarmi più ad una cuoca. Mi sono spiegata? Sposta lo sguardo su Jil cercando un'intesa con lei. E' evidente che il giovane abbia una cultura differente ma è altrettanto vero che i Lupi del Caer sono tutti alla pari. Ognuno fa ciò che ritiene giusto e questo Narod lo deve imparare. E scorgendo un sorrisetto all'angolo della bocca dell'amica, Mara fa altrettanto e si allontana per trovare un posto dove accamparsi. E' il goliath a raggiungere Narod per dargli una sonora manata sulla spalla. Probabilmente più forte di quanto non volesse. Tu scortese. Loro amiche non serve. Comprendi? Importante tu comprenda per essere Lupo. Andiamo ad aiutare e poi mostra me cosa tu imparato in altro mondo, io interessato.
  22. Mara si avvicina e pesta la neve con lo stivale, proprio dove prima vi era l'essere non-morto ora dissolto. Ben ti sta. E brava Jil, il tuo potere magico è migliorato nel tempo. Allora la spadaccina si volta ad osservare la notte. Il Sole è stato come un sogno fugace, ma sente nel profondo che il proprio animo è stato riscaldato. Che ora è più determinata di prima. Prima in verità non mi importava molto delle Dieci Cittadine eccetto per il mio obiettivo personale. Ma ora, vedere quel Sole dopo tanto ... Stringe a pugno la mano corazzata. Io dico che i Lupi sono usciti da questa faccenda ancora più potenti di prima. Dobbiamo tornare alla città più vicina e discutere del problema dei duergar con le autorità. Spingerli ad agire proponendoci loro per una missione esplorativa. Si volta sorridendo ai compagni. Un sorriso carico di determinazione. Che ne dite?
  23. Mara si acciglia ed al contempo sorride vedendo il non-morto alzarsi nuovamente. Infame ancora stai in piedi? La spadaccina fa un cenno ai suoi compagni Lupi, Vimak e Narod. Tenetelo occupato un attimo, mi occupo di Jil prima che ci lasci le penne in questo freddo. Non intendo darla vinta ad Auril nemmeno una f*ttuta volta. E così dicendo si avvicina all'amica, inginocchiandosi nella neve fredda e ponendo una mano sulla sua fronte. Incanala la propria volontà nel desiderio di guarirla e la magia scaturisce come luce, diffondendosi poi in calore lenitivo all'interno del corpo di Jil. Quando riapre gli occhi, Mara le sorride. Dai avanti non è il momento di fare un pisolino, abbiamo bisogno anche di te. E le porge una mano per aiutarla a rimettersi in piedi.
  24. Mara si protegge alzando le braccia coperte dall'armatura, facendo muro contro il potente gelo della creatura. E' potente, pericolosa, dobbiamo abbatterla in fretta. Poi con la coda dell'occhio vede un raggio di potere che colpisce in pieno Jil e la fa cadere a terra esanime. Vimak non pensare a Jil, scatena il tuo potere contro quella cosa! Difatti il goliath era rimasto impietrito vedendo cadere l'amica. Ha l'istinto di correre da lei e darle aiuto ma vede che Renn se ne occupa. Allora il potere si espande dal suo corpo come una tormenta e lo solleva in aria! Il goliath urla parole di potere mentre si scaglia contro la creatura non-morta scagliandole contro il potere puro della tempesta! Tu basta dolore Auril! Io non più schiavo! Io protegge miei amici!
  25. Mara sente il calore della spada magica, il fuoco che brucia dentro e che vuole essere rilasciato. E' da un po' che non combatte, i giorni sembrano essere passati nella monotonia del lavoro con l'incudine ed il martello. E' tempo di impugnare ancora la spada, il suo sogno è ancora lontano dall'avverarsi. Sorride. State un attimo indietro, Lupi. Do un'accoglienza calorosa ai nuovi arrivati. Solleva la spada in alto e le fiamme avviluppano completamente la lama! Poi si raggruppano sulla punta formando una densa sfera di fuoco in continuo movimento. E con un gesto fulmineo del braccio, Mara scaglia la sfera infuocata contro il gruppo di nemici, creando una conflagrazione di fuoco e fiamme ed un boato che riecheggia nella tundra deserta.
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