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AlexITA81

Circolo degli Antichi
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  1. La sola presenza del Drago fa sentire Mara insignificante e tale sensazione la spinge ad agire istintivamente come un animale messo all'angolo. Ma la mano vicino all'elsa della spada trema. Trema visibilmente e non cessa, mentre le gambe sono come legni impossibili da spostare. Vorrebbe sguainare la spada ma la paura la blocca. Così serra la mano a pugno per farla smettere di tremare. Ecco cosa si prova davanti ad una Leggenda. Io ho paura, é normale, ma non la controllo. Finché non sarò in grado di superarla non sarò mai pronta ... Arveiaturace tu oggi mi hai insegnato qualcosa. Vimak nota che qualcosa turba Mara ma lascia che l'amica affronti da sola i suoi stessi sentimenti. Il Goliath si avvicina invece a Jil, che sembra l'unica abile abbastanza con la dialettica per discutere con una creatura di tale potere senza suscitarne l'ira. Lei dice bene. Noi Lupi del Caer come unico essere ora. Non guardare le zanne o gli artigli che vengono mostrati per paura, ma ascolta parole di nostra voce. Jil é voce più pura di tutti noi.
  2. Il gigantesco muso del Drago é simbolo di potere. Le fauci terribili che potrebbero spezzare un uomo in armatura come un fusciello. La neve si solleva attorno a Mara mentre l'essere respira. Cerca? Come un Vero cavaliere. Allora la spadaccina fa un passo avanti ed il mantello le svolazza nel vento. Io sono Mara Brightwood dei Lupi del Caer, ricordati bene il mio nome perché lo inciderò nella Leggenda. Il mio desidero é la Gloria assoluta così da poter rivendicare ciò che mi é stato negato e che mi appartiene di diritto. Ma dimmi, Arveiaturace, sarai tu ad esaudire questo mio desiderio? Sul giovane volto di Mara si delinea un sorriso divertito misto ad arroganza che probabilmente il Drago non può cogliere data la sua parziale cecità.
  3. Mi fermo ad assaporare lo sfarzo della dimora in cui si tiene il ricevimento. Sento gli sguardi e percepisco il caos di emozioni che si diffonde per il mio arrivo. Chi mi teme, chi mi ammira, chi mi odia o anche solo chi è interessato. Già Ghed, se solo sapessero quanto sono insignificanti rispetto al Cosmo anche con il loro potere mortale. Sorrido a Lord Durandal con rispetto. Avete davvero ottimi gusti in questa parte del Mondo, Lord Durandal. Ma che ne dite di presentarmi anche agli altri nobili? Con voi al mio fianco potremmo ottenere molto appoggio. Schiocco le dita ed i quattro Gnoll si portano davanti a me eseguendo un ricercato inchino. Dopo di che uniscono le braccia a formare una sorta di podio su cui posso salire. Con eleganza raffinata poggio i piedi e gli Gnoll mi sollevano di modo che tutta la sala possa vedermi chiaramente. E' un onore ed un piacere per me Lord Victor far parte di tutto questo. Sarei lieto di conoscervi tutti a tempo debito ma per ora colgo l'occasione per portarvi i miei saluti dai Regni di Occidente. Sono sicuro che troveremo modo di conversare piacevolmente delle nostre culture in questa stupenda serata. Mi prodigo in diversi inchini rivolti a tutti i presenti. E mentre lo faccio il mio abbigliamento muta visibilmente assumendo lo stesso stile, i colori e la foggia dei presenti. Sollevo la testa con un sorriso cercando lo sguardo dei nobili.
  4. Quando il giovane Narod mette in dubbio la sanità mentale dell'imponente Drago, Mara fa un sorriso divertito. Ne hai di fegato ragazzino a dire certe cose ad un Drago. Poi la spadaccina guarda la lama incantata legata al fianco, il cui elemento è il fuoco. La mente vaga su una leggenda che le raccontava la madre da piccola. Una formidabile guerriera della famiglia Alagondar che scendeva in battaglia impugnando una spada ammazzadraghi. Avrebbe incontrato un terribile fato e sempre la leggenda narra che la spada fu sepolta assieme alle sue spoglie in qualche mausoleo nascosto. Con una simile arma sarei alla pari di un Drago? E' Vimak però a farsi avanti assieme a Narod per cercare di rendere le parole del ragazzo meno dirette. Grande Arveiaturace, Terrore delle Lande, noi in viaggio verso Baita Nera. Luogo di pericolo e magia, forse voi nella vostra saggezza già sentito parlare. Crediamo legato a inverno eterno.
  5. Vimak resta paralizzato ad osservare la magnificenza del possente Drago mentre si solleva dalla neve. Tra la sua tribù ha sentito parlare di creature leggendarie che vivono trai ghiacciai eterni oltre la Spina Dorsale del Mondo. Ma nessuno dei suoi fratelli né ha mai incontrato uno, né tantomeno può vantarsi di essere sopravvissuto. Mara arriva poco dal gruppo camminando lentamente con lo sguardo fisso sulla sagoma gigantesca. Un Drago vero. Da sempre ho sognato un duello con una bestia simile, uccisore di cavalieri, distruttore di genti, scaglie come armatura e denti come acciaio. Quanta Gloria mi porterebbe un'impresa simile? Quasi senza volerlo la spadaccina porta una mano sull'elsa di Vento del Deserto. Ma il suo movimento viene fermato dalla mano salda di Vimak, l'amico che ha imparato a capirla nella sua solitudine. Il Goliath la fissa e basta, come fa di solito e questo basta a lei per capirlo. Tsk! mi stai dicendo che non sono adeguata ad un sfida simile? Poi, incredibilmente, il Drago parla nella lingua Comune e Narod gli risponde come se conversasse con uno qualunque. Così sia Mara che Vimak restano in attesa delle parole del drago ...
  6. Ed ecco i frutti del mio lavoro. Doradal. Sembra che la casata nobiliare abbia riposto fiducia in me. Un appoggio per ora. Ma sarà al mio fianco contro il Governatore? Vedremo. Intimo l'alt agli gnoll e mi alzo sulla portantina per eseguire un inchino calcolato e regale. Lascio che tutti i nobili mi vedano chiaramente. Voi dovete essere Lord Doradal. Sono lieto di incontrarvi di persona, devo dire che il mio messo ha espresso lunghe per la vostra famiglia e ospitalità. Io ricambio sempre i favori. Quando esita davanti agli gnoll resisto anche io dal sorridere. State tranquillo, finché ci sono essi sono assolutamente mansueti. In ginocchio. Ed i quattro gnoll si prostrano facendo scendere la portantina di modo che io possa essere quasi al livello del terreno e mi manchi solo un semplice passo per scendere. Accompagnatemi all'interno, Lord Doradal. Lasciate che la vostra Casata oggi sia la prima ad iniziare un cambiamento profondo a Grail. Come sarà il Governatore? Il mio rammarico è di non essere riuscito a comprendere il suo vero potere. Ma in fondo ho fatto quello che ho potuto ed il mio destino si compirà ugualmente. Ehi Ghed, amico, se non riesci a passare dimmelo. Troverò il modo di farlo.
  7. Mara guarda Narod e sorride divertita anche se si stringe maggiormente nel mantello pesante per sopportare il freddo. Anche se l'amica ha ragione, il freddo delle Dieci Cittadine è qualcosa che il Nord non ha mai visto. Sempre. E dovresti sentirla quando prende una stanza economica ad una locanda. Anche Vimak si ferma quando sente l'esclamazione di Jil. Quindi con la mano scherma gli occhi dal riverbero del Sole per osservare bene la forma seduta. Sembra un uomo. Congelato. Forse non tardi. Aiutare! Senza aspettare troppe risposte, spinto dal desiderio di aiutare il prossimo, il Goliath percorre con grandi falcate la distanza che lo separa dall'uomo, correndo al fianco di Jil. La spadaccina lascia sfilare il compagno, in fondo non vede alcuna Gloria immediata nell'aiutarlo, ma si guarda attorno pensando che potrebbe essere una trappola, un'esca. Tieni gli occhi aperti ragazzino. Ti ricordo che gli assassini che ci hanno provato a Eastheaven sono ancora a piede libero. Vimak è un po' ... diciamo che li lascia trasportare troppo dal momento.
  8. Osservo il palazzo e la sua magnificenza. Degni di un Re. Me lo chiedo anche io Ghed. Invio mentalmente agli gnoll trasformati in servitori non-morti l'ordine di avanzare trasportandomi fino davanti alle guardie. Allora faccio segno a Rukos, mio fedelissimo, di annunciarmi agli elfi. Stanotte si deciderà tutto.
  9. Mara rinfodera Vento del Deserto e mette le mani ai fianchi assumendo un'espressione trionfi. Ben gli sta! E' stato proprio un bel lavoretto quello che abbiamo fatto. Da là sotto non ne uscirà certo vivo. Vimak si avvicina a Jil per controllare che non sia ferita. La fuga è stata veloce. Vedo tutti bene Jil, fortunati. Scusate io ... non ho controllato mio potere. Uscito come tempesta da mio corpo, non comprendo bene. Ma la spadaccina gli passa di fianco battendogli una mano sulla schiena nuda e muscolosa. Scusarti di cosa? E' stato incredibile, vedi di farlo più spesso. I Lupi del Caer non possono certo trattenersi quando affrontano delle minacce. Ora torniamo sul pontile prima che questa bagnarola affondi ... E così, camminando fiera, la spadaccina si allontana dalla scena dove il gruppo ha ottenuto una vittoria. Anche se piccola, più che sufficiente per alzare il morale di Mara. Ma la mente torna a pensare un attimo a Easthaven. Neverember, infame bastardo. Sono stata attenta eppure mi hai trovata. Ma puoi mandarmi tutti gli sporchi assassini che riuscirai a pagare ed io ti rimanderò indietro le loro teste mozzate. Ed un giorno toccherà a te. Lo giuro sulla mia famiglia.
  10. Sorrido a Rukos. Sembra quasi che si preoccupi della mia incolumità. In verità non so nemmeno che sarà del mio destino dopo questa notte. Va bene, amico. Se ti farà sentire meglio porterò con me qualcuno dei tuoi. Ben armato e agghindato come si deve. E' un piano folle. Lo porterei a compimento se mi interessasse veramente il futuro della città? Il dubbio mi attanaglia. Ma io intendo comprendere ed essere libero. Ed il Governatore è un ostacolo che devo rimuovere. Sotto la mia guida, Grail vivrà tempi migliori. Che mi importi o meno. Non servirà alcun segnale amico mio. A mezzanotte Grail insorgerà e coloro che hanno subito torti si riprenderanno la loro libertà, la loro vita e la loro dimora. Io sono stato solo la scintilla che ha fatto propagare l'incendio. Ma ora il fuoco deve proseguire alimentato dalla sua stessa forza. Dovranno colpire tutti i punti militari della Città Alta e formare un cordone attorno alla villa per obbligare i nobili a restare all'interno, diciamo in ostaggio finché la disputa con il Governatore non sarà risolta. Guardo Rukos ed alzo la mano per fermare qualsiasi obiezione da parte sua. L'attacco avverrà comunque, che io riesca o meno ad uccidere il Governatore. E' in gioco il vostro futuro no? Nemmeno io vivrei in catene e sarei disposto a qualsiasi sacrificio per liberarmene. Per cui mi aspetto che tu, come loro Capo, faccia un bel discorso di incoraggiamento così da prepararli a ciò che sta avvenire. Prendo un calice dal tavolo del nostro rifugio segreto oramai diventato per me una dimora familiare. Avanti amico, brindiamo a noi, brindiamo al successo, brindiamo alla libertà.
  11. Quando Mara sente Vimak annunciare la posizione del nemico e poi scagliare un incantesimo, seguito da Jil, sorride divertita. Mostra quasi i denti come un lupo nell'ilarità del momento. Bene bene, ecco dove si stava nascondendo questo lurido insetto. Con Vento del Deserto stretta in pugno, la spadaccina scatta in avanti per poi balzare in aria negli ultimi metri. Solleva la spada alta sopra la testa e questa si avviluppa di fiamme mentre Mara ne richiama il potere. Ora ti insegno cosa succede a chi fruga nella mia testa! Arco Cremisi di Vento del Deserto! E scendendo sul pavimento in una posa marziale, dalla lama della spada si emana un arco di fuoco magico che va a lambire tutta la superficie coperta dallo strato di ghiaccio.
  12. Resto ad osservare la volta celeste ricolma di stelle. Così familiare eppure così distante e aliena. Debole. E' vero, altrimenti ora Grail sarebbe già mia. Una scheggia può essere un intero solamente assieme a tutti gli altri frammenti, su questo non c'è dubbio. Ma da quello che ha detto Yeenoghu, Egorath - o la sua forza - sono stati spezzati. Come riunirli? Forse è il destino di tutte le schegge essere distrutte per ritornare nel luogo da cui sono venute, non credi? Sorrido leggermente anche se il mio sorriso è senza vero sentimento. La Fine dei Mondi è davvero un appellativo che incute paura. Mondi. Molti mortali nemmeno si rendono conto di cosa significhi davvero tale parola. Ma la Fine di un mondo non significa per forza la sua obliterazione. Forse la Fine dei Mondi è una metafora, è una spada - un potere - che mette fine alle egemonie, alle epoche, alle Ere e riporta un ordine prefissato delle cose. Fisso Ghed che solo io posso vedere nei suoi occhi vacui ed evanescenti. In fondo lui è senziente ed un'arma al contempo. Ma cosa può comprendere realmente della realtà? Che sia solamente una manifestazione dei miei stessi pensieri? Mi porto una mano alla fronte e sollevo la testa in una risata quasi isterica. Tutto questo mi fa impazzire, mi sto dando ad una filosofia davvero complicata. E' meglio se mi concentro sull'obiettivo, Grail deve essere strappata dalle mani del Governatore. Troverò il suo segreto o perirò nel farlo ed in ogni caso adempierò al mio destino. Lo sento.
  13. Vimak allora sente il potere scorrere nelle proprie vene. Qualcosa di nuovo. Una sorta di nota, un canto provenire dal ghiaccio stesso in cui si trova la nave. Parole di potere sgorgano nella sua mente ed il Goliath non può fare altro che assecondare tale istinto pronunciandole. Porge in avanti la mano aperta emanando un tremendo getto di gelo che trasforma l'angolo in un cui si trova il duergar in uno strato di denso ghiaccio. Questo è il Ghiaccio Vincolante della Brina della Dama del Gelo. Tu arrende ora e parla. Noi risparmiamo vita.
  14. Il Goliath si volta lentamente verso il luogo della cabina da cui ha percepito lo strano odore. Ovviamente non lo vede, non oltre l'incatesimo che lo nasconde, ma sente che é li. Solleva la mano indicando un punto nella stanza. Lá! Da quella parte sento odore e rumore, qualcuno sicuramente nascosto a vista.
  15. Quando Vimak vede i compagni preoccupati si guarda attorno anche lui. No Jil. Nessuno. Forse con magia posso trovare ... Allora il Goliath lascia che la propria magia gli scorra nelle vene mentre intona un canto ritmico. Il flusso magico si manifesta come un vento attorno al corpo possente mentre gli occhi diventano luminosi! Al termine della cantilena tutti i suoi cinque sensi sono stati potenziati, equiparabili ora a quelli degli animali. E così il Goliath cerca chi si nasconde in quella nave tramite la magia.
  16. Speranza. Davvero? Le parole di Yeenoghu mi lasciano una terribile sensazione addosso. Ma è anche vero che i Demoni sono manipolatori e che il suo obiettivo sia solamente quello di trarre vantaggio dalle mie azioni o di indurmi nel dubbio. Ed io non posso dubitare di me stesso, non ora. Ehi Ghed, sei ancora con me? Sei diventato taciturno da quando si è manifestata Armageddon. Devo raccontarti che cosa ho visto ... E così do una pacca sulla spalla a Rukos per congratularmi del suo lavoro. Gli indico i cadaveri degli Gnoll perché li portino con noi e poi mi incammino verso le chiatte, verso l'esterno, per ammirare il cielo notturno pieno di stelle della volta celeste.
  17. Mara calpesta i giacigli senza trovare nulla. Ma poi qualcosa le entra nella testa e porta una mano alla tempia per il fastidio. Il braccio si muove come di volontà propria e sguaina Vento del Deserto. Tremando, perché agisce contro il volere della spadaccina, solleva la spada in una posa di attacco. Jil scansati! Ma l'arma cala inesorabile ferendo l'amica fortunatamente solo alla spalla. La spadaccina allora si guarda intorno riprendendo il controllo di sé stessa e assumendo una posa da battaglia. Infame codardo che ti nascondi e che violi la mia mente! Non mi manovrerai ancora o Giuro che brucerò questa dannata barca con te ancora dentro.
  18. Sospiro. Quante verità non dette, celate e talvolta rivelate. Il cane da guardia del Governatore è morto e diciamo che ora sono un passo più avanti di prima, Rukos. Mi guardo attorno nel magazzino per capire com'è la situazione. Il mio collegamento mentale dovrebbe essere durato un battito di ciglia ma il potere del demone potrebbe aver alterato la mia percezione delle cose. Eppure le parole di Yeenoghu mi lasciano uno strano amaro in bocca. Anche lui intende portare la fine del Governatore ed in cambio lasciarmi gli Gnoll. Perché? Quale profezia si cela nelle sue parole di presagio? Io non intendo distruggere nulla, voglio solo una posizione da cui poter comprendere meglio. Mi guardo la mano aperta e immagino un mucchio di cenere scivolare via tra le dita. Aggiornami sulla situazione amico mio.
  19. Mara si guarda attorno cercando di capire se i duergar siano semplicemente nascosti nella stanza. E invisibili. Si avvicina ad un giaciglio e lo calpesta per bene con lo stivale. Infami codardi. Vimak si avvicina incuriosito al tavolo ed annuisce a Jil. Casa. Io nato in clan Thunulakati su Monti e vissuto molti anni solo. Spina del Mondo implacabile e pericolosa.
  20. Scranno immortale nel Velo? Dunque Egorath è un'entità del Velo. Lo potevo sospettare, dato il mio legame con quel piano della realtà. E' strano, ho il potere di un essere di cui non so quasi nulla. Sorrido tra me per l'insoddisfazione. Già perché le parole del demone mi hanno fatto scontrare con la realtà. Forse è proprio la mia mancanza di sapienza il mio punto debole. Se solo comprendessi realmente, a quale limite potrebbe arrivare il mio potere? Faccio un gesto con la mano. Mi scuso con voi, Signore della Rovina, ma non era mia intenzione ingannare nessuno né tantomeno fare giochetti. Ho detto il vero. Sto cercando nella mente dei tuoi cuccioli cosa li costringa a seguire gli ordini di un Mortale. Ma sembra che siano sempre spinti da voi in fondo. Allora sollevo nuovamente lo sguardo verso l'immenso e potente demone. E le vostre parole sono vere. Io non comprendo appieno il mio ruolo in tutto questo né il disegno di Egorath, se mai ve ne sia uno. Ma voi sì. Chi ha gettato nel fango Egorath? Cos'è accaduto, Grande Yeenoghu?
  21. Mara vede il filo solo dopo averlo spezzato involontariamente con lo stivale. Solleva lo sguardo quando sente il meccanismo scattare, così vede la fiaschetta cadere a terra. Ma nell'instante in cui si frantuma e delle fiamme avvampano, una scarica di adrenalina le permette di muoversi molto velocemente. Poggia la mano sulla spalla del giovane Narod e lo spinge via a forza. Allontanati! E rapidamente si getta di lato coprendosi il volto col bracciale della cotta di maglia. ... Le fiamme cessano quasi subito senza dare fuoco a nulla. Allora la spadaccina si guarda attorno cercando gli infami duergar. Tutto bene Narod? Codardi duergar, pensano di farmi paura con trucchetti simili. Appena me ne arriverà uno per le mani gli darò una bella lezione.
  22. Comprendendo l'entità di fronte cui mi trovo capisco anche la necessità di non renderla mia nemica. Almeno non per il momento. Così mi prodigo in un inchino ricercato prima di rispondere. Grande Yeenoghu, Signore degli Gnoll e Signore della Rovina. Sembra che i vostri cuccioli siano stati ingannati. Ma non da me, io non mi sto frapponendo tra voi e loro, tra il Signore e i suoi Frammenti. E' forse vostro desiderio che essi vaghino senza saziare la loro fame, comandati da un singolo individuo Mortale? Io sto cercando nella loro mente il perché. Mi risollevo fiero davanti a Yeenoghu, mostrando il potere che vortica più potente nel mio petto rilasciando filamenti fumosi di sfumature nere e verdi. Mi chiamo Victor, come mortale, e possiedo il diritto di stare al tuo cospetto come Scheggia di Egorath. Colui che porta la Fine dei Mondi.
  23. Mara sogghigna davanti alla porta quando Jil le propone di aprirla e basta. Io combatto a viso aperto e non nascosta come un ratto o un assassino. Ma dovresti saperlo bene Jil, altrimenti quale Gloria potrei reclamare? Vimak mette una mano sulla spalla di Jil per rincuorarla. Si china e le parla a bassa voce nell'orecchio, quasi un sussurro. Lei fiducia in noi ecco perché agisce così. Sa che noi ad aiutare, ma non dice. Ergendosi con la schiena dritta, nonostante non sia di alta statura, la spadaccina respira a fondo e poi piega le gambe per lanciarsi contro la porta. Va bene Narrod, al mio tre lanciati con tutta la tua forza. Uno, due ....
  24. Il canto di Jil, il mostro del lago, riporta il ricordo della prima impresa dei Lupi del Caer. Mara cammina fiera sulla passerella a ritmo delle note mentre Vimak percepisce il legame che unisce il gruppo. Qualcosa che ha cercato tutta la vita da quando ha lasciato il clan Thunulakati in giovane età. La spadaccina sorride per la Gloria di quel momento. Ascolta bene le rime di Jil, ragazzino, così ti farai un'idea di cosa significhi davvero essere un Lupo del Caer. Vimak mette piene sulla nave e sente uno strano legame col ghiaccio che la blocca. Schyton l'ha chiamata "Rima della Signora del Gelo". Più vi pensa e più il goliath sente delle parole di potere risuonare nella propria anima. Come un canto che deve essere liberato. Mara gli passa di fianco destandolo con una pacca sulla spalla. Di fott*te vedette duergar neanche l'ombra. Tsk che codardi. Allora se non vogliono farsi vedere li andrò a prendere. State indietro così sfondo la dannata porta. La spadaccina fa cenno ai Lupi di tenere la distanza mentre si prepara a scagliarsi contro la porta.
  25. Quando di fronte a me si staglia la figura immensa del Demone ho un attimo di esitazione. Nonostante sia consapevole di trovarmi nel regno della mente e non nel suo piano infernale. Ma la sua maestosità si manifesta anche nei pensieri dello gnoll. Lo osservo dal basso sentendomi assolutamente insignificante di fronte a lui. Percependone il potere. Eppure nel mio sangue ribolle qualcosa, forse l'essenza stessa di Egorath, che mi fa tenere la testa alta e lo sguardo fiero. Sono incapace di piegarmi anche di fronte alla magnificenza di questo essere eterno. Ma di fronte a chi mi trovo?
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