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Green Wolf

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Green Wolf

  1. Jilowyn La voce della Harpell mi irrita. È tagliente e la mia prima reazione è di scacciarla in malo modo. Ma in realtà, le sue parole sono vere. Kaltro ha richiesto dei sacrifici che si potevano evitare. Ho abbandonato Darrox. Non è così, io... Le parole mi si smorzano in gola mentre ricordo la statua di Darrox. Sono trascorse settimane e il suo ricordo comincia a scomparire dalla mia testa, quando invece dovrebbe essere sempre vivo nei miei pensieri: è un mio compagno e forse percepisce la prigione di pietra dove è confinato, deve essere riportato indietro. Oppure no? Stringo le labbra. Darrox merita di essere lasciato in quella torre, per tutto quello che ha fatto alla mia famiglia. Sono stupita da questo pensiero carico di rabbia e di crudeltà. Che cosa mi è successo? Da quando sono diventata così impietosa e desiderosa di vendetta? Sta zitta, Harpell. Tu sei solo uno spettro, l'ombra di te stessa. So cosa stai cercando di fare, ma non riuscirai a minare la mia sicurezza. Ma al contrario di quello che dico, sento un nodo allo stomaco che non vuole andarsene.
  2. Jilowyn Mi ero aspettata di tutto, fuorché di ritrovarmi ancora una volta al gelo e alle intemperie. Sospiro e per l'ennesima volta mi avvolgo nel mantello, gli occhi sgranati e attenti a ogni piccolo movimento, l'agitazione che mi rende tesa come un tronco. Il fantasma della Harpell mi fa sobbalzare. Parla come se dentro di lei fosse rimasto un barlume di coscienza, ma forse è l'entità magica nella zona a parlare al suo posto. Mi guardo attorno, senza vedere nient'altro che neve e nebbia. Alzo la testa sotto al cappuccio e storco la bocca. Tu non mi conosci affatto, Harpell. Vedrai che non è così facile mettermi in ginocchio. Aumento il passo, ostentando una sicurezza maggiore di quella che ho. Sono sicura che qualcuno mi stia osservando e non ho intenzione di mostrare la mia esitazione.
  3. Jilowyn Cerco di nuovo una via di fuga nella stanza, ma a meno che qualcuno di noi non abbia il potere nascosto di attraversare le pareti e cercare ovunque, siamo costretti a seguire le "regole" del guardiano. Mara, proviamo a vedere cosa sono queste prove. È una sfida allettante, non credi? Forse allettante per te, non certo per me. Darai dimostrazione a te stessa del tuo valore e avremo un'altra storia da raccontare per i Lupi del Caer. Sono altre le storie che vorrei raccontare, ma non abbiamo scelta. Allungo la mano verso la scritta rovinata. Io mi prendo quella, Preservazione. Mi sembra quella più astratta. Nel gruppo, sono senz'altro quella più debole dal punto di vista fisico.
  4. Jilowyn Penso a qualcosa per ribattere, ma non trovo le parole adatte. Se Auril è riuscito a incatenare un druido, avrà imposto un sigillo magico che ci impedisce di proseguire se non superiamo davvero quelle prove. Guardo a uno a uno i miei compagni. Quale sarà la più adatta per ciascuno? Ragazzi, se proprio dobbiamo farlo, io non posso scegliere Crudeltà. Non durerei nemmeno un minuto. Narod si mette a osservare le porte a una a una. Poi si fissa sul guardiano, con quel suo sguardo distaccato e penetrante allo stesso tempo che non si sa mai cosa voglia dire. Quindi afferma: Per me vanno bene tutte. Qualsiasi sia la prova, è sempre una questione di mentalità e impegno. Signor guardiano, cosa succede se falliamo le prove?
  5. Jilowyn Scendo gli ultimi gradini e aggiungo uno straccio sulla torcia, per aumentare la luce. Ghiaccio ovunque, intagliato chissà quanti secoli fa. I miei stivali echeggiano nella stanza mentre scorro le pareti, mentre al mio fianco lo spettro della Harpell si aggira silenzioso senza emettere nemmeno un fruscio. Mi giro con calma a 360 gradi, leggendo di volta in volta le parole. Crudeltà. Resistenza. Isolamento... Quest'ultima parola è illeggibile. In silenzio leggo anche l'iscrizione sulla porta principale. Sembra che questa fortezza sia stata occupata dai nani. Chissà se sono riusciti a farcela. Poi la mia torcia illumina all'improvviso l'individuo nell'ombra e faccio un salto indietro, spaventata. Per Ilmater! Mi ricompongo l'attimo dopo, con il cuore che ancora mi martella in petto. Ostento un sorriso incerto. Scusate, credevamo di essere soli. Il mio nome è Jilowyn Altaterra, dei Lupi del Caer. Stiamo... cercando qualcosa sepolto nella fortezza. Non volevamo entrare senza preavviso, ma non c'erano guardiani alla porta. Di quali prove state parlando, se posso chiederlo?
  6. Jilowyn La prima reazione quando la sagoma del gigante si mostra nella stanza è di rintanarmi dietro a un muro. È enorme, sembra una collina seduta su un trono di legno. Con gli occhi sgranati, sussurro ai miei compagni: Credevo che la fortezza fosse disabitata. E se fosse sotto il controllo di Auril? Un guardiano. E magari ce ne sono molti altri. Narod sembra incuriosito. A differenza di me, non si nasconde: resta sulla soglia a fissare la massa enorme del gigante. Poi, con naturalezza come se fosse appena entrato in un villaggio, dice: Forse è meglio non disturbarlo. È casa sua, potrebbe dargli fastidio gli ospiti. Scendiamo le scale?
  7. Jilowyn Nessuno del gruppo ha parlato finora. L'aria è gelida e il respiro mi si congela nei polmoni, ma non è questo a farmi tacere. Siamo di fronte ha un'opera straordinaria e spaventosa, l'eredità di giganti del passato che potevano frantumare le montagne a mani nude - o così dicono le leggende. Persino deglutire fa troppo rumore in quel luogo. Quando i nostri passi echeggiano sul pavimento, mi sembra di respirare per la prima volta da minuti. È incredibile, sussurro. Mai visto uno spettacolo che emana una grandezza simile a questa. Osservate quell'elmo, è grande come una casa! Mi guardo attorno, estasiata. Il mio lato di viaggiatrice del mondo fa improvvisamente breccia. Le difficoltà del viaggio mi avevano fatto dimenticare chi sono veramente e quel posto ha risvegliato la mia vera natura. Continuando a camminare e a guardarmi attorno, cantileno: Nel gelo affilato raggiungiamo le porte Costruite da giganti con mani contorte I teschi ci osservano dal ventre della pietra Ma nessuno dei Lupi dalla soglia arretra Varchiamo il confine tra reale e magia Ci inoltriamo imperiosi nell’oscura abbazia Elmi come case, spade come olmi Quei luoghi spettrali sono di orrore ormai colmi La fortezza di Auril si erge infinita Ma la Divina di Neve da lì è sparita Sulle ali immense del roc primordiale Il modo ricopre di un freddo abissale
  8. Jilowyn Mi scappa un sorriso quando il professore rimprovera Mara. La spadaccina è sempre brusca, ma contro una sfera non ha modo di farsi valere con la spada. Quindi, ricapitoliamo. Raggiungiamo Grimskalle, entriamo di soppiatto e prendiamo il Codicillo. Poi raggiungiamo il ghiacciaio Reghed e usiamo la Rima del Codicillo per aprire il passaggio. Là dietro dovrebbe esserci la città di Ythryn. Rabbrividisco per il freddo dell'isola. Facile, no? L'unico problema è che non sappiamo di preciso dov'è il Codicillo. Professore, ha qualche indizio per aiutarci? Sa indicarci la via, un modo per entrare? Un altro brivido. Mi giro verso la Harpell, mi concentro e dico: Più legna nel fuoco, Harpell. Fa freddo. Lo spettro diventa tangibile - diventa orribilmente come la vera Harpell, ma pallida e ferita dai nostri attacchi. Poi prende la legna e la butta nel fuoco per alimentarlo.
  9. Narod Ascolto con attenzione, poi annuisco lentamente. Ha ragione, professore. Ci basta aspettare la notte ed entrare. Dobbiamo solo scoprire dove tiene il Codicillo. Immagino che sarà ben protetto... Io lo terrei nel punto più alto della sua fortezza, circondato da difese magiche e da guerrieri.
  10. Jilowyn Ascolto il racconto di Mara in silenzio. Trovo una certa affinità con quello che mi è successo, ma tra noi due c'è qualcosa di profondamente diverso. Io ho avuto un passato, prima di perderlo, invece Mara non ha avuto neanche quello. Gioco con l'orlo della manica per un po', pensierosa. Avrei molto da chiederle e vorrei anche dirle parole di conforto, però appena alzo gli occhi su di lei capisco che non servirebbe. Lei è nata da guerriera, è diventata l'incarnazione della Vendetta e della Spada. Alla fine le dico semplicemente: La tua guerra non è più personale, Mara. Hai dei compagni e penso di parlare a nome di tutti: quando questa storia sarà finita, ti aiuteremo a trovare Dagult. A quel punto sarà una questione tra te e lui. Con la punta delle scarpe faccio un disegno sul terreno, poi le rivolgo uno sguardo più penetrante e aggiungo: Ma mi auguro che nel frattempo cambierai idea. La vendetta porta solo morte e distruzione. --------------------------------- Narod Concentro di nuovo il ki e stavolta faccio in modo che l'energia rimanga attorno a me, che mi copra come un'armatura. Mi guardo le braccia e le mani: i peli si sono alzati e vedo l'energia scorrere come un torrente sulla mia pelle. Stupefacente. L'Estremo Maestro aveva detto che dopo la nona porta le cose si sarebbero fatte interessanti. Riassorbo l'energia e mi giro a gambe incrociate verso il globo. Auril vive in una fortezza terrena? Non sarà facile entrare in una fortezza controllata da una dea e a recuperare il Codice... Anzi, signor professore, lei che sa tutto: esiste un modo per fermare il suo Roc o la magia che crea la Brina?
  11. Jilowyn Lo spirito della Harpell è lì davanti a me, che mi fissa spettrale. Metà vivo, metà morto. I suoi occhi sembrano battere, ma il suo respiro non si trasforma in gelo e attraverso di lei vedo il mondo dietro. Mi accorgo che Vimak mi ha parlato. Uhm? Ci metto qualche secondo per ripetere a mente la sua domanda. Poi gli giro il solito sorriso disarmante, che però sembra troppo falso rispetto ai miei pensieri. Sì, tutto bene, Vimak. Ma non è di me che dovremmo parlare. Vero, principessa? Dimentico lo spettro e mi giro sul tronco dov'ero seduta, fino a guardare Mara con fare ironico. Credevo di essere io quella con il sangue blu, ma a tuo confronto il mio sangue sembra di un azzurro sporco. Si può sapere perché non ce l'hai detto prima? Dopo tutto il tempo che abbiamo passato insieme, credi forse che ti tratterò diversamente solo perché sei un gradino sopra la scala sociale? Mi metto a ridere. Anzi, ci va anche meglio! Mi aspetto una magnifica ricompensa quando ti riporteremo al tuo castello. Ci vuoi dire comunque cos'è questa storia di Neverember?
  12. Narod Siamo attorno al fuoco da un po', in silenzio. Io ho gli occhi chiusi e da una mezz'ora sto cercando di incanalare il ki in una nuova forma. Qualcosa è cambiato, lo sento. Dopo alcuni tentativi, sento la Porta della Conoscenza spalancarsi. Il freddo diventa all'improvviso molto meno pungente, come se un fuoco ardesse dentro di me. Mi spingo oltre. A fatica, trovo un altro ingresso e dopo altri tentativi riesco a sfondare la Nona Porta del Sé - la Porta dell'Equilibrio. D'un tratto, il mondo attorno a me diventa chiaro nonostante abbia gli occhi chiusi. È come se la mia coscienza se ne andasse fuori dal corpo... Apro gli occhi di scatto quando il globo parla e le Porte si chiudono una dopo l'altra, lasciandomi una sensazione di gelo. Guardo i miei compagni. Vimak il gigante è una presenza confortante nel gruppo. Mara è un baluardo sicuro, con lei mi trovo sempre più a mio agio. Ma Jil... Lei sta cambiando troppo. Qualcosa non va e lei se n'è accorta, perché sta fissando lo spirito dell'Harpell con sguardo lontano. Non si preoccupi, signor Skant. Il nostro gruppo è nato per aiutare, non distruggere.
  13. Jilowyn Guardo il punto in cui è svanito lo spirito di Nass, provando una profonda pietà per la donna. Si è fatta vincere dall'ossessione. Certo, lo spirito ha cercato di controllarmi, ma sono stata io a disturbarlo, evocandolo per fargli delle domande. Stringo le mani a pugno e le guardo. Quanto potere... Non so da dove viene, ma mi spaventa perché non so ancora controllarlo. Una mortale come me non dovrebbe avere tutto questo potere sulle anime. Poi i miei occhi si spostano sulla Harpell e si riempiono di rabbia. Lei, a differenza di Nass, ci ha ingannati. Manipola i morti e gli spiriti per trasformarli in suoi schiavi. Se Nass ha detto la verità, ha ucciso Dzaan e ha cercato sin da subito di impadronirsi del Globo. Persino dopo la morte potrebbe essere pericolosa. Stringendo le labbra arrabbiata, mi avvicino con passo veloce al corpo della Harpell. Non così in fretta. Non lascerò il fantasma di una necromante a vagare in questo posto, dove può trovare altre anime da soggiogare! Avviene tutto d'istinto, presa dal disgusto per la Harpell, come se una parte irrazionale di me guidasse le mie azioni. I miei occhi diventano bianchi e poi si riempiono di nero, i miei capelli sembrano mossi da un vento inesistente, il mio alito si fa gelido. Allungo un mano verso il cadavere e gli strappo via l'anima. Le mie successive parole sembrano uscire da due bocche diverse, sovrapposte. Da oggi risponderai ai miei ordini, Harpell! Ti impedirò di fare ancora del male. Espierai i tuoi peccati servendo me e i miei compagni.
  14. Narod Il fantasma è molto più veloce di quanto mi aspettassi. In effetti, avrei dovuto prevederlo, è fatto di pura energia. È ossessionata dalla sfera, non si fermerà finché non l'avrà presa. I suoi artigli spettrali mi lacerano l'anima e cercano di prendere il posto della mia coscienza. Con un certo sforzo, devio la mia energia vitale, facendola scorrere impetuosa. Lo spettro si trova a combattere in un turbine di energia e viene sbalzato fuori dal mio corpo. Signorina Jil, aiuto! Sta cercando di impossessarsi della mia anima! Mi rivolgo a Jil, sperando che il suo legame con gli spiriti sia d'aiuto. Vedo però che fa la mia stessa cosa: concentra l'energia e la scaglia contro lo spirito.
  15. Narod La magia della Harpell esce famelica. Mara aveva ragione, non ci dovevamo fidare di lei. Il globo è lontano, la Harpell è veloce, più di quanto lasci trasparire il suo aspetto. E i morti! Comanda i cadaveri, ha un esercito potenzialmente illimitato in quelle terre. Farò in fretta, signora Mara. Poi allontanatevi subito, credo che sia un avversario troppo temibile per noi. L'ultima parte delle mie parole si perde, mentre sposto il ki sulle mie gambe e mi do la spinta per raggiungere il globo. In un attimo l'ho già afferrato e sto già correndo nella direzione più lontana possibile dalla Harpell. Ora, fuggite! ------------------------- Jilowyn Ho lasciato che lo spirito mi usasse senza opporre troppa resistenza, perché ci servivano risposte. Ma adesso è il momento di separarci. Mi richiede più sforzo di quanto avessi immaginato, lo spirito è aggrappato alla vita come un amo alla bocca di un pesce. Urlo dentro di me, lo sento raggelarmi il sangue, ma alla fine lo scaccio dal mio corpo. Ansimando, guardo lo spettro ancora presente. Non possono stare due spiriti nello stesso corpo. E tu non dovresti essere lì, devi disperderti! Devi... La voce mi si spegne all'improvviso quando vedo i morti uscire dalla terra. Cadaveri ambulanti, con un'anima tanto cupa che sembra provenire da un pozzo buio. Lo posso sentire, non sono anime come gli spiriti che chiamo di solito: sono anime corrotte, distorte. La Harpell le sta consumando in quei corpi innaturali.
  16. Narod Lo stupore cambia per un attimo l'espressione sulla mia faccia. La signora Mara è di sangue reale? Com'è possibile? Mi rendo conto di essermi fatto accecare dai pregiudizi. Una guerriera sicura come lei, che ha viaggiato in terre selvagge senza nessun lusso o servitori al seguito, spinta dal desiderio di primeggiare nelle sue capacità invece di comandare i sottoposti... No, non avrei mai potuto immaginarlo. E qua capisco quanto sono lontano dalla perfezione spirituale che il tempio ha cercato di insegnarmi. Giro l'occhio verso Jil, ricordandomi poi che in questo momento è comandata da uno spirito. Chissà come avrebbe reagito la signorina Jil scoprendo di avere avuto al fianco una donna di sangue reale per tutto il tempo! In ogni caso, la Harpell è distratta. È il momento perfetto per rompere gli equilibri. Mi piego di scatto sulle gambe e spicco un balzo verso il globo.
  17. Narod La situazione è complicata e non abbiamo modo di capire chi sta mentendo e quali siano i loro scopi. Ma Mara ha ragione, anch'io ho l'impressione che ci sia qualcosa di sbagliato. Però non possiamo attaccare alla cieca, soprattutto perché c'è di mezzo la Confraternita Arcana. Solo il nome è un sinonimo di potere. Faccio un breve cenno con una mano a Mara, dicendole di trattenersi, poi mi rivolto al globo. Professor Skant, è davvero racchiuso in quel globo? Può parlare? Ci sarebbe utile capire il suo punto di vista.
  18. Narod La situazione è incerta, è difficile capire chi sia davvero il nemico. La signora Harpell o Nass? Perché la signorina Jil non si libera? Non dovrebbe giocare con gli spiriti, il loro Ki ha una forma pericolosa. Comincio a muovermi lentamente, allontanandomi dal gruppo per portarmi con calma in una posizione di triangolo tra la Harpell e Jil. A seconda dei casi, dovrei poter attaccare l'una o l'altra.
  19. Jilowyn Resto assorta per un po', studiando il globo da lontano. Quando Mara si avvicina, l'avviso da lontano: Non toccare il globo, Mara. Non ancora, almeno. Poi a voce più bassa dico a Vimak lì vicino: Oggetti magici come questi possono essere pericolosi e incatenare la volontà di chi li porta. Non sappiamo com'è morta questa donna. Meglio prima indagare. Mi avvicino anch'io al cadavere, guardinga come sempre, scrutandomi attorno aspettando un segnale. Questa volta il gelo non mi è di aiuto, perché in quella terra i brividi sono incessanti. Ma so che è qua. È morta di morte violenta, il suo spirito può essere ancora incatenato. Arrivo vicino alla mano e resta a lungo a fissarla, spaventata. So già cosa succederà e non è mai piacevole. Poi mi tiro i capelli indietro, traggo due respiri per calmarli e mi chino. Non ho mai conosciuto la donna, quindi sono costretta a toccarla. Con mano tremante, afferro il suo polso: la pelle fredda, quasi di pietra. Un vento leggero comincia a danzarmi attorno, investendo anche Mara che si trova lì vicino. I miei vestiti e i miei capelli si agitano come se una tempesta si stesse alzando. Poi i miei occhi diventano completamente bianchi. La mia voce si trasforma in due, tre voci sovrapposte, come degli echi. Nass Lantomir, se ci sei ancora, mostrati. Rispondi ad alcune mie domande e, in cambio, pregherò gli dei perché diano pace al tuo corpo mortale.
  20. Narod In fin dei conti mi è andata meglio del previsto. Quando ero là sotto, ero quasi certo che sarei congelato, ma sin da piccolo mi hanno insegnato a non mollare mai. Respiro l'ossigeno a pieni polmoni, facendomi aiutare da Vimak a tornare in superficie. Magari, signor Vimak. Ho usato un oggetto magico per proteggermi dal gelo... Ma in effetti che sarei diventato un ghiacciolo se avessi abbandonato le speranze. Grazie per l'aiuto, comunque. Rivolgo un'occhiata rapida a Mara e sono sollevato vendola sana e salva. Quando ho esploso il ki, è stato improvviso e avrei anche potuto ferirla. Poi i miei occhi incrociano quelli più seri della signorina Jil, che mi sta scrutando in profondità. Non riesco a capire se mi consideri ancora un ragazzino di cui preoccuparsi o se comincio a guadagnarmi il suo rispetto nel gruppo dei Lupi. Ma le successive parole che pronuncia rivolta a Mara mi lasciano sperare per il meglio: Sì, un ottimo membro e con una forza fuori dal comune. Mi auguro che impari a controllarsi meglio, a volte è un po' troppo istintivo, non trovi? Ma in fondo è molto giovane, sta facendo esperienza adesso.
  21. Narod Non mi ero mai trovato a nuotare in acque così gelide. Devo raddoppiare gli sforzi per non affondare. Poi mi ricordo di possedere un oggetto contro il freddo. Non ho la minima idea se mi possa essere utile, ma vale la pena di provare. Rovisto con lentezza esasperante nella mia borsa da viaggio, finché non trovo la pergamena di cuoio. La apro e sento la magia scorrermi attorno. Senza aspettare, uso ogni goccia di energia per darmi una spinta verso l'alto.
  22. Jilowyn Narod, usa la fascia! La fascia! Non sono sicura che mi abbia sentito, non riesco nemmeno a vederlo sotto la superficie e l'acqua attutisce le mie grida. Poi mi ricordo che sarebbe inutile: quella fascia protegge dagli attacchi congelanti, non certo dal freddo dell'acqua. Strisciando nel ghiaccio con cautela, mi avvicino a Mara per aiutarla a togliersi l'armatura e ad asciugarsi. Avete visto Narod? Congelerà là sotto! Avete un oggetto magico per proteggerlo?
  23. Narod Il gelo mi blocca l'aria nei polmoni e mi fa entrare un attimo nel panico. Mi ritrovo a galleggiare nel nulla, lento nei movimenti, e per un attimo resto immobile. Nonostante il freddo, sento una nuova emozione farsi strada. Pace. È tutto così tranquillo e vuoto. Poi un corpo enorme sposta l'acqua e rompe quella pace. Poco lontano, vedo Mara sbracciarsi in modo sgraziato, ingombrata dall'armatura, il mostro che le nuota attorno. E quello che faccio dopo, come sempre, è dettato più dall'altruismo che dal ragionamento. Mara non può muoversi bene con l'armatura, ha meno possibilità di me di sfuggire. Apertura della Porta della Vita! Il ki si accumula attorno a me, l'acqua ribolle, e infine l'energia esplode in un unico colpo come una bolla, investendo Mara.
  24. Narod Il mostro è troppo lento per me, ma quello che mi preoccupa è il terreno. Signora Mara, dobbiamo abbatterlo in fretta. Ci sta spaccando la terra sotto i piedi. Mi sposto rapido dalla parte opposta a dove si trova Mara. Il primo pugno gli arriva sul fianco. Poi mi abbasso e faccio un calcio in rotazione per togliergli l'equilbrio. Infine, salto in alto in rovesciata e gli piombo sulla testa con la gamba tesa, fracassandogli il cranio e cercando di dargli un colpo abbastanza forte da rompergli l'osso del collo. In meno di tre secondi, termino la furia di colpi e torno in posizione. ------------------------------------- Jilowyn Vimak mi considera ancora una nobile ragazza tutta pelle e ossa, ma non sono più così. Non lascerò che i miei compagni affrontino da soli il pericolo mentre io me ne sto a guardare. Nonostante gli avvertimenti di Vimak, prendo coraggio e mi avvicino al mostro, portando una mano avanti e richiamando le parole magiche per accumulare l'energia. Una bolla esplode al fianco del mostro che era già stordito dai colpi di Nardo, squarciandogli la pelle e scagliandolo indietro. Osservo la mia opera, sollevando le sopracciglia. Uao, dovrei regolare un attimo il mio potere.
  25. Narod Un sasso così grande è troppo lento per i miei riflessi. Fisso il mostro mentre lancia il masso e continuo a fissarlo anche quando il sasso sta per cadermi in testa, cercando intanto di studiare la creatura. È troppo lontano. Appena un attimo prima che il masso mi raggiunga, balzo un attimo di lato. Il masso precipita, scavando un solco nel terreno ghiacciato. Poi scatto verso il mostro, accorciando la distanza. Tranquilla, signora Mara, ci penso io a fermarlo. Poi aggiungo con un sorrisetto. Tu prenditi tutto il tempo per toglierti lo stivale, mi raccomando. Umorismo. Non ricordo un tempo in cui facevo delle battute di spirito verso i miei compagni. Stare con i Lupi del Caer mi ha cambiato più di quanto mi fossi aspettato. ------------------------- Jilowyn I muscoli di Vimak sembrano diventati di roccia. Io ho a malapena la forza di muovermi in mezzo a quel freddo, mentre il goliath si è piazzato come una statua e ha bloccato un tronco che peserà almeno un quintale. Resto per un attimo basita. Oh, wow... Poi mi riprendo e grido: Sei una forza, Vimak! Resisti, aiuto Mara ad uscire. Corro verso la spadaccina e l'aiuto a liberare lo stivale. Intanto le dico: Avanti, Mara. Non vorrai lasciare tutto il divertimento a Narod, vero? Voglio cantare le tue gesta eroiche, non quelle di un ragazzino. Afferra quella spada e combatti! Una creatura come quella non può ferirci, non è niente rispetto a quello che abbiamo già affrontato.
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