Green Wolf

Jilowyn L'ambiente è maestoso e, nonostante il gelo mi faccia tremare, non posso fare a meno di guardare con meraviglia le statue imponenti dei cervi e degli alberi. Così lucide, così perfette. Sin troppo perfette. Qualcosa mi inquieta mentre le studio, una sorta di avvertimento nascosto. Ecco perché l'improvviso rumore mi fa sussultare e lanciare un grido strozzato, ancora prima di rendermi conto di cos'ho davanti. Poi metto a fuoco: la pelliccia, la testa glabra, gli occhi luminosi. Le fauci insanguinate. La mia mano tremante scende allo stocco, ma sono troppo congelata e spaventata e l'elsa mi scivola via. Ragazzi, state attenti! Narod, che non si era accorto di niente, reagisce quasi in contemporanea a me.

Jilowyn Resto a fissare le statue di ghiaccio, immobile. Sono pallida, con le labbra ormai sbiancate e i vestiti pesanti ricoperti da una coltre di brina. Non sento più le dita e il mio alito congela all'istante. Finirò come loro, una statua eterna. Com'è successo a Darrox. Poi da dietro arriva Narod, che mi prende il braccio e mi spinge. Andiamo, signorina Jil. Resisti, siamo ormai vicini.

Jilowyn Faccio fatica a parlare, i denti mi battono in continuazione per il freddo. D-d-dobbiamo andare fino in fondo all'i-i-isola? N-n-non ci arriverò m-m-mai! Ma in quel momento, la magia di Vimak fa effetto e il mio corpo inizia a sprigionare un calore che credevo di aver perso per sempre. Guardo il goliath con occhi pieni di gratitudine. Grazie, Vimak. Credevo di morire congelata. Narod studia i disegni abbozzati del mephit. Meglio se ci sbrighiamo, la strada è lunga e la signorina Jil potrebbe cedere. Oppure Auril potrebbe tornare per reclamare vendetta. L'abbiamo sfidata troppe volte.

Jilowyn Avviene tutto così all'improvviso che mi blocco sul posto. La statua si spezza e io sgrano gli occhi: Ops. Poi, in pochi istanti, la gigantessa mi appare davanti completando l'opera: il terrore che sale è tale che mi sembra di essermi trasformata io stessa in una statua. Con la coda dell'occhio vedo Narod balzare in avanti per farmi da scudo o attaccare la creatura, ma i suoi movimenti sono più lenti del solito, come se fosse anche lui spaventato. E in quel momento, mi avvolge il gelo più intenso che abbia mai provato. Non credevo di poter provare più freddo, eppure avverto migliaia di lame affilate sulla pelle e le ossa trasformarsi in vetro. Appena la creatura se ne va e cala di nuovo il silenzio, Narod mormora: Signorina Jil, mi sa che hai fatto arrabbiare l'isola.

Jilowyn

Jilowyn Dopo la traduzione di Vimak, mi illumino in faccia. Persone su quest'isola: è molto probabile che sia chi stiamo cercando. Vimak, puoi tradurre quello che dico? Mi faccio anche aiutare dalla Harpell per avere una descrizione più precisa di Nass e di qualche dettaglio che può distinguerlo. Poi aggiungo: Se la descrizione non ti dice niente, portaci dalle persone che hai visto, parleremo con loro. Ed evita le zone con gli esseri enormi, per Illmater!

Narod Ritiro la mano, poi mi stringo nelle spalle e dico a Vimak: Perché non gli domandiamo semplicemente dove ci sta portando? Rischiamo di girare a vuoto. La signora Harpell ha ragione, qua non ci sono case o luoghi dove vivere.

Jilowyn Le statue sono troppo perfette per essere opere d'arte. Sembrano reali, troppo reali. Reali come Darrox quando è stato tramutato in pietra. Mi sorge il dubbio che siano creature reali che sono state all'improvviso congelate, sepolte da un evento cosmico che nessuno ha fatto in tempo a evitare. Forse è stato davvero un dio a congelare questo posto. Ma c'è anche qualcos'altro nell'aria. Un brivido improvviso mi attraversa la schiena, mentre i sussurri familiari mi invadono la mente. A bassa voce, ai miei compagni dico: Ci sono spiriti ovunque intrappolati in questi ghiacci. Li sento sussurrare. Sono qui da secoli, forse millenni. Narod intanto si guarda intorno, si avvicina alla tigre e afferra il canino. Immagino che sia una leva. Niente in contrario se la tiro?

Jilowyn Il gelo si scava nelle ossa come dei pugnali. Sottovoce, dico ai miei compagni: Non abbiamo molta scelta, no? Ci serve un posto caldo per non congelare... e per capire com'è la situazione in questi posti. Vimak, è una fortuna che tu comprenda la sua lingua, possiamo farci dare qualche informazione! Narod fissa la stramba creatura, poi scocca un'occhiata eloquente a Mara e infine si rivolge alla Harpell. Signora Harpell, conosci qualcosa sui mephit? Mi dà una strana sensazione, ma non capisco di cosa si tratti.

Jilowyn Mi accorgo di aver portato d'istinto la mano allo stocco e la tolgo subito da lì. Non è un bene mostrarsi ostili. La creatura davanti a noi è bizzarra, ma dopotutto siamo in un luogo sconosciuto, forse nemmeno abitato da civiltà particolarmente intelligenti. Faccio un respiro. Le etichette nobiliari e le buone maniere non servono, ma la gentilezza è universale. Faccio qualche passo in avanti con una mano distesa in avanti, come se mi stessi avvicinando a un gatto riluttante, e con voce falsata rispondo: Non parliamo la tua lingua, piccolo. Ma siamo amici. Mi batto l'altra mano in petto. Jilowyn. Qual è il tuo nome? Ripeto la domanda nelle poche lingue che conosco: il comune, l'elfico, il celestiale.

Jilowyn Scendo dalla barca a fatica, arrampicandomi sulla passerella con il gelo che mi rende le dita pesanti come pietre. Il mio alito diventa fumo bianco, che si perde nel grigiore della nebbia. Il viaggio è stato suggestivo e ora anche le terre dei giganti si parano davanti a noi come antiche meraviglie rimaste sepolte da millenni. Mi chiedo quanta storia ci sia in quei luoghi, quanti segreti da esplorare e conoscenze perdute. Mi giro vero la barca, esito, poi dico: Grazie per il passaggio, Angajuk. Narod balza dalla barca e atterra sul legno ghiacciato, rischiando per un attimo di scivolare. Si attacca al parapetto e si rimette in equilibrio, commentando: Il ghiaccio è venuto sicuramente dopo la fine dei giganti. Nemmeno loro potevano passeggiare su queste lastre senza cadere.

Jilowyn All'improvviso, smetto di essere agitata per il viaggio e la mente sembra svuotarsi del tutto, riempita da una strana calma. C'è silenzio, sotto l'oceano, e la vastità dà un'impronta magica e terrificante a ogni oggetto che giace nella penombra. Per Ilmater, un regno sepolto da trentamila anni... È un tempo che non riesco nemmeno a immaginare. Guardate quei relitti! Forse contengono tesori maestosi che mai nessuno riuscirà a reclamare. La balena solleva una banco di sabbia mentre passa e una nuvola di pesci scappa in un branco compatto. L'ambiente è tanto suggestivo che qualsiasi bardo si inventerebbe mille storie durante quel viaggio. A me, però, continuano a rimbalzare in testa quattro versi che si ripetono senza sosta. A un certo punto, impressionata dall'oceano e con lo sguardo fisso all'esterno, li sussurro senza quasi accorgermene: L'abisso scruta con occhio maestoso Dei cinque compagni il viaggio ambizioso. Li attendono gloria e scoperte divine O forse è la morte, che li reclamerà alla fine? Narod si agira lentamente verso di me, con un sopracciglio alzato, un'espressione meno distaccata del solito. La sua faccia è un misto di sorpresa e di rimprovero, ma non dice una parola.

Jilowyn Mi aggrappo forte al legno della barca, fino a far sbiancare le nocche. Pronti è una grossa parola, ma è una cosa che deve essere fatta. Spero di non soffrire il mal di mare, non sono mai stata tanto a lungo su una barca... e di sicuro non sulla schiena di una balena! Narod si guarda attorno con interesse, anche se non c'è molto da vedere in quello spazio chiuso. A un certo punto, si gratta la testa e dice a se stesso a bassa voce: Questa è la prova che la realtà è un'illusione. Nei sogni non troverò mai una barca sopra una balena.

Jilowyn Mi metto a ridere, più che altro per abbassare la tensione. Magari per te è una cosa normale, Mara, ma io non ho mai visto un pesce con una barca sopra. Anche se dopo essermi trovata davanti un drago, ogni cosa mi sembra meno pericolosa. Almeno la balena non vorrà mangiarci. Avanzo anch'io verso la barca, tenendo d'occhio il mare e l'enorme creatura che si trova sotto. Sembra così docile, che razza di incantesimo ha usato il druido? Anche Narod osserva la chiatta e l'enorme essere sotto la superficie, ma la sua espressione è di curiosità. Poi, senza una parola, si dirige verso il molo.

Jilowyn Fa così freddo che a malapena riesco a muovermi e a pensare. Quando parlo la mia voce trema. Speriamo che la balena non decida di gettarci in acqua. Moriremmo ghiacciati in un secondo! Narod è avvolto nel mantello, ha la pelle pallida per il gelo nonostante l'abbronzatura e le labbra azzurre, ma non si lamenta e fissa il mare senza dire una parola. Da sotto il cappuccio pesante, giro appena la testa verso la Harpell. Non sapevo che la Dama del Ghiaccio comandasse delle creature. È davvero temibile, capisco perché molti la divinizzano. E noi l'abbiamo fatta arrabbiare, aggiungo tra me.

Jilowyn Narod sembra prendere la storia della balena con una strana filosofia, perché annuisce come se fosse un fatto normale e dice: Il viaggio con la balena sarà meglio di uno in zattera. Niente nemici o belve contro cui riguardarci. La mia reazione, invece, è diversa. Resto per un po' in silenzio, sbigottita, prima di dire: Cosa significa che useremo una balena per viaggiare? Sott'acqua, tra l'altro! Se per qualche motivo ci sbalza fuori, moriremo sotto i flutti. E come la convinciamo a portarci con lei? La situazione mi riporta all'improvviso alla mente una delle ballate che ho composto, "Il mostro del lago", quando Darrox era ancora nel gruppo. Quando ancora i Lupi del Caer non si erano dati il loro nome. Sovrappensiero intono: Il mostro non vedi, le acque son piatte. L'aurora s'infrange, le promesse son fatte... Ehi, non vi ricorda il mostro marino? Vimak lo aveva convinto a non attaccare più i barcaioli. Tu Narod non c'eri ancora.

Jilowyn Inizio a ripiegare la mappa, cercando di capire come trovare Nass senza fare un minimo punto di partenza. Dubito che il simulacro di Dzaan possa saperlo e comunque è troppo lontano per andare a trovarlo e chiederglielo. Dobbiamo muoverci in fretta o Nass prenderà il libro prima di noi. Bene, allora la prossima destinazione è la fortezza. Dobbiamo equipaggiarci bene per il viaggio, sarà ancora più freddo. E durante il viaggio, penseremo al piano migliore per intrappolare Nass una volta trovata. Rabbrividisco, pensando a come può essere un gelo anche più profondo di quello che abbiamo provato fino ad adesso.

Jilowyn Seguo con l'indice il percorso sulla mappa. Serviranno giorni per arrivare a destinazione e sarà un viaggio di sicuro pericoloso, ma anche esaltante. Abbiamo appena abbattuto un drago e cerco già delle nuove avventure: ma cosa mi è successo in questi ultimi mesi? Un gigante del gelo a protezione di una fortezza. Dovremo prepararci bene per espugnarla, preferibilmente in silenzio e senza farci notare. Certo, dovremo setacciare la fortezza da cima in fondo per trovare il Codicillo del Bianco... magari prima farò delle ricerche su com'è fatto. Penso anche se possiamo incanalare delle magie per trovare un oggetto preciso, ma io non sono esperta in quel settore. Sospiro. Non possiamo girare per la fortezza sconosciuta, ci servirà il Globo per forza. D'accordo, troviamo prima il suo collega, signora Harpell. Ci dica le ultime notizie che ha su Nass Lantomir.

Jilowyn Non sono sicura che i propositi di Vellynne siano altruistici, ma durante i lunghi viaggi degli ultimi mesi ho imparato che esistono dei punti d'incontro per tutto. Il gelo è una piaga per tutti, nessuno escluso, e non dubito che anche lei voglia liberarsene. Mi liscio i vestiti per togliermi la polvere e il fango, poi mi sistemo i capelli in qualche modo, che comunque sono troppo sporchi per stare al loro posto. Sento gli occhi arrossati e la stanchezza cadere di colpo: il drago ha messo a dura prova il fisico dei miei tre compagni, mentre io sono rimasta praticamente illesa, ma la tensione si sta facendo sentire. Un drago... abbiamo affrontato un drago... Vellynne, hai mantenuto la tua parola e noi manterremo la nostra. È anche grazie a te se siamo riusciti a farcela. E poi sono curiosa di visitare la città di Ythryn, è la prima volta che la sento nominare. Guardo i miei compagni, che sono più provati di me. Ci serve un po' di tempo per riprenderci e poi potremmo anche partire.

Jilowyn Faccio una riverenza scherzosa e un sorriso. Sono sempre a disposizione per i miei amici, sir Vimak. Come tu lo sei sempre per noi. Poi torno seria, guardando la devastazione attorno, la città distrutta e la gente consumata dalle fiamme. La mia faccia diventa un misto di sofferenza e di rabbia, ma come sempre sono brava a dissimulare. Torno a guardare Vimak. Se imparerai a controllarla, la tua maledizione sarà un dono che potrai usare per portare speranza al popolo. Mara, andiamo a controllare se ci sono dei feriti da aiutare? Lasciamo che Narod e Vimak si riposino. --------------------- Narod Jil si allontana in cerca dei sopravvissuti. Vorrei farlo anch'io, ma non riesco a distogliere lo sguardo da Vimak. Mi avvicino al goliath zoppicando, gli occhi calmi e fissi su di lui. Mi fermo a meno di un metro e resto a osservarlo a lungo senza parlare. Dopo diversi secondi, dico in tono criptico: La realtà è illusione e l'illusione è realtà. Chi sei veramente tra i due, signor Vimak? Goliath o la belva inarrestabile? Sposto lo sguardo tutt'attorno a Vimak, come se le domande le avessi fatte a me stesso, e infine torno a fissarlo. Il ki che di solito mi scorre attorno al corpo, adesso sfavilla per un attimo nei miei occhi rendendoli come nebbia. Il mio tono diventa più trasognante: Forse non sei nessuno dei due. La tua forma esterna non conta niente, dovresti cercare la risposta dentro di te. Nei tuoi sogni. Se ci riuscirai, sarai goliath e belva allo stesso tempo, oppure nessuno dei due. La nebbia negli occhi si dissipa. Batto le palpebre e torno a mettere a fuoco la realtà. Scusami, signor Vimak, a volte lascio che i sogni scorrano nella mia mente e parlo troppo. Mi capita quando sono stanco. Non badare a quello che ho detto. Andiamo anche noi ad aiutare? Il villaggio ha bisogno di noi e non saranno poche ferite nel corpo a fermarci, dico bene?

Jilowyn Deglutisco a vuoto, la gola secca, mentre l'enorme forma di Vimak incombe su di me. I suoi denti aguzzi, i suoi occhi ribollenti di rabbia... noto a malapena la sua coscienza dietro di essi. Ma non posso andarmene. Se indietreggio, potrebbe cedere e lasciarsi sopraffare. Sei... Cerco delle parole adatte per calmarlo, per farlo sentire parte del gruppo. Così mi sforzo di sorridere, anche se di sicuro si nota quanto è tirato. Sei simile a lui. Oyaminartok. È stupefacente, Vimak, sei riuscito a incanalare la forza e a controllarla. Mara, Narod, avvicinatevi! Allungo una mano esitante verso la creatura davanti a me e aggiungo: Ecco il vero potere di Vimak, la sua forza interiore. In lontananza, Narod si avvicina zoppicando, tenendosi una mano sul torace dove il drago gli ha bruciato la pelle. Ma resta a distanza. In quelle condizioni non potrebbe comunque sperare di fermare la creatura che è diventata Vimak.

Jilowyn Quando le ferite iniziano a rimarginarsi, resto sconcertata. Vimak è già stato ferito in passato e non ha mai avuto una protezione simile; per quanto ne so, non possiede oggetti magici che possano guarirlo così in fretta. Ma qualcosa non va. Vimak si contorce, sembra diventare più muscoloso a ogni secondo che passa. Vimak, stai bene? chiedo, incerta se avvicinarmi. Poi il suo ringhio mi fa trasalire e le parole che pronuncia mi portano il ricordo di quello che abbiamo affrontato appena qualche settimana prima. Oyaminartok. Subito vado nel panico e indietreggio di un passo, terrorizzata. Poi mi faccio coraggio. Mi ha fatto da scudo, sarei morta senza di lui. Non posso abbandonarlo, non posso farlo! Vimak, non lasciarti sopraffare! Sei tu ad avere il controllo. Concentrati, pensa a cosa succederà se ti lascerai andare. Attaccherai i soldati sopravvissuti, attaccherai me e i miei compagni. Combattilo!

Narod Ho la vista annebbiata, la testa confusa. Sento il respiro rimbombarmi nelle orecchie. Non capisco cosa stia succedendo, né come posso essere ancora in piedi. Il mio corpo a malapena si muove. Poi, in un secondo, tutto va in caos. Stordito, sento Vimak gridare di andarmene e lo faccio senza pensare. Se il mio corpo non vuole aiutarmi, lo farà la mia mente. Raccolgo il ki e sposto le poche energie che mi restano nelle gambe, costringendole a scattare come una molla. L'attimo prima di balzare lontano, vedo Jil indietreggiare con il terrore negli occhi e la grande sagoma di Vimak protendersi sopra di lei come una cupola di muscoli e carne. Sento Jil urlare: Vimak, no! Vattene! Non so cosa stia succedendo, non riesco a pensare, e l'urlo si perde di colpo quando salto via. L'istante dopo mi ritrovo sul tetto lontano di una casa e vedo il villaggio esplodere in un terrificante boato.

Jilowyn Lascio subito la mia posizione e raggiungo Vimak, ansiosa. Appoggialo per terra, Vimak. Quando il goliath lo mette giù, porto l'orecchio alla bocca di Narod: il respiro tarda ad arrivare, ma poi lo sento, lieve come se la sua anima stesse lottando per non andarsene. Sì, è ancora vivo! Mi sollevo le maniche della tunica, poi appoggio una mano sul torace bruciato del giovane e l'altra sulla sua fronte. Non sono una guaritrice, ma credo di potergli cedere un po' della mia energia vitale per renderlo cosciente. È come... quando emetto energia per attaccare, ma devo stare attenta a dargliene poca. In ogni caso, non potrà più combattere, dovrà ritirarsi. Non farlo. Hai un drago davanti, ti ucciderà se esiti. Non puoi pensare agli altri, pensa a te stessa. Il sussurro mi riempie la testa e alzo per un attimo lo sguardo, cercando l'essere che ha parlato con una voce terrorizzata. So però che i miei occhi non riusciranno mai a vederlo, gli spiriti non sono fatti di carne e sangue. Lo ignoro e comincio a incanalare l'energia sulle mani. Smettila, non hai visto cosa mi è successo? Ero al tuo fianco poco fa, il drago mi ha spazzato via insieme ai miei compagni guerrieri come se fossimo di carta. Scappa, non startene lì ferma! Sta zitto! mi lascio scappare tra i denti a voce alta. Il gelido sussurro tace, lasciandomi libera di concentrarmi e di terminare l'incantesimo.