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Green Wolf

Circolo degli Antichi
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  1. Jilowyn Resto un attimo perplessa dalla situazione. Mi ero aspettata che fosse più dura convincerli a un dialogo, invece è come se sospettasse già qualcosa. E poi quel drago meccanico... Questa signora è molto anziana, avrà visto di tutto nella vita. Sa come comportarsi. Devo stare attenta a non ingannarla, se ne accorgerebbe. Faccio una mezza riverenza di saluto, poi mi avvicino a una delle sedie. Il mio sorriso è meno "untuoso" del solito, perché immagino che serva a poco con lei. Piacere signora, il mio nome è Jilowyn. E sì, credo che troverete interessante quello che abbiamo da dire, ma... Scocco un'occhiata agli altri duergar. ...forse dovremmo parlare in privato oppure lasciare solo qualcuno di cui si fida ciecamente.
  2. Narod Mi metto con i piedi sul bordo del pozzo, senza sentire la paura di cadere naturale che chiunque avrebbe. Poi guardo anche in alto e mi gratto la testa. Che passi per di qua il drago? No, che roba assurda. Forse serve solo per buttare giù l'immondizia... Mi stringo nelle spalle ed esco, avvicinandomi di soppiatto alla porta di fronte. Potrebbe essere questa la sala da pranzo. Appoggio l'orecchio e ascolto.
  3. Narod C'è mancato poco. Resto in attesa, immobile come un'ombra, finché non sento più i passi del duergar. Non mi viene in mente di controllare se c'è una trappola lì vicino, di solito mi lascio trasportare dal flusso dell'azione e agisco di conseguenza. Così resto in ascolto di rumori e, quando non ne sento, abbasso la leva.
  4. Narod Coincidenza o destino? Per un attimo la mia mente si mette a ragionare con curiosità. Quante possibilità c'erano che un duergar aprisse la porta proprio in quel momento? Poi la mia reattività ha la meglio. Ho tre opzioni: tornare indietro, svoltare oppure stordirlo. La terza opzione è troppo pericolosa, così scelgo la via di mezzo. Corro come un lampo e avanzo in fretta, svoltando l'angolo e sperando che non ci sia nessuno ad aspettarmi.
  5. Jilowyn Faccio mentalmente un riassunto delle capacità che abbiamo. La mia testa abituata alla diplomazia complicata mi ha aiutato a diventare una piccola stratega, soprattutto dopo le ultime avventure che abbiamo affrontato. Purtroppo muoversi in silenzio non è l'opzione migliore, perché Mara è rumorosa con la ferraglia che si ritrova addosso: e poi se ci scoprono sembreremmo sospetti, non potremo giocarcela in nessun modo. Io sono solo di supporto e Vimak è un intermezzo. Narod è forse quello che passa più inosservato: ha l'aspetto di un ragazzino e non ha molte armi addosso, inoltre è agile e sa difendersi bene. Alla fine, faccio allontanare i miei compagni e propongo loro una strategia. Dobbiamo essere cauti, potrebbe essere un'occasione come una trappola. Ecco come farei: Narod, potresti muoverti un po' più avanti di noi. Sei veloce e in caso di problemi puoi scappare e avvertirci in anticipo. Io starò dietro con Vimak e tu Mara starai davanti a noi due, pronta a intervenire sul fronte e sul retro. Che ne dite?
  6. Jilowyn L'idea di vagare per la fortezza dopo che un duergar ci ha visto non mi piace, soprattutto perché non sappiamo quanto possiamo fidarci di lui. Ma non vedo molta scelta: l'alternativa sarebbe tramortirlo per sicurezza, però è una possibilità che sento sbagliata. Abbiamo un accordo, è nostro alleato. Per quanto suoni strano, non tutti i duergar sono una male. Poco convinta, mi spolvero la neve ancora attacca ai vestiti. D'accordo. Tu continua a fare quello che stavi facendo. Parleremo bene di te a Lady Grandolpha. Poi mi faccio descrivere più o meno l'aspetto della duergar, anche se per me si assomigliano tutti.
  7. Jilowyn Penso alle alternative e ai pericoli che correremo. È una situazione complicata: non conosco molto i duergar e non so quanto posso fidarmi, ma quando siamo arrivati alla fortezza era chiaro che non sarebbe stata una passeggiata. Così fingo come sempre di essere sicura di me e rivolgo al duergar un sorriso d'intesa. Bene, terremo un basso profilo. Portaci da Grandolpha. Se dovessi incappare in qualcuno del clan nemico, fingeremo di essere dei mercenari in cerca di lavoro: abbiamo visto la fortezza da lontano e abbiamo chiesto vitto e alloggio in cambio dei nostri talenti. Secondo me può reggere... ma speriamo di non trovare nessuno.
  8. Jilowyn Guardo per un attimo i miei compagni, riflettendo intanto sulla proposta. Il nostro scopo in effetti non è di cacciare i duergar, ma di impedire che infastidiscano i paesani. Siamo venuti qua proprio perché le Dieci Città sono stanche dei continui assalti del tuo popolo... Eravamo venuti a cercare una soluzione poco diplomatica, ma io preferisco sempre le vie pacifiche. Il tuo clan funziona con una gerarchia di potere, giusto? Se è così, potresti farci incontrare il tuo capo. Di nascosto, s'intende, e da solo: non vogliamo attirare l'attenzione e nemmeno cadere in una trappola. Allargo la bocca nel mio solito sorriso accomodante. Se ci assicura che lascerà in pace le Dieci Città, daremo "una spinta" alla sua successione. Mi rivolgo di nuovo ai miei compagni, soprattutto a Mara: Voi che ne dite? Narod annuisce, senza dire niente.
  9. Jilowyn Quasi mi fa pena a vederlo così ranicchiato. Mara sa fare davvero paura quando ci si mette, così corazzata e con l'espressione tanto determinata. Cerco quindi di mediare. Guardia buona, guardia cattiva: funziona quasi sempre. In effetti, speravamo nel tuo aiuto. I miei tre compagni erano ansiosi di ucciderti, ma li ho fatti ragionare: un alleato può esserci utile qui dentro. Finché ci aiuterai, nessuno ti farà del male. Anzi, alla fine sarai libero di andare e forse ti ricompenseremo. Però ti terremo sott'occhio per assicurarci che tu non ci tradisca, capisci. Mi avvicino di un passo e fingo di riflettere. Puoi dimostrarci la tua buona fede cominciando a dirci cosa dobbiamo aspettarci nelle stanze vicine e se ci sono guardie o trappole.
  10. Jilowyn D'accordo, preparatevi. Sarà una cosa strana, appariremo e compariremo in un istante in un altro punto. Dovremo essere veloci ad agguantare il nano grigio. Non so bene come, ma sono sicura di riuscire a portarli tutti soltanto osservando la destinazione. Sento il formicolio della magia scorrermi nelle vene. Un battito di ciglia, e poi il freddo smette all'improvviso e il vento non turbina più alle nostre spalle: siamo nella stanza di pietra all'interno, a meno di un metro dal duergar.
  11. Narod Torno dai miei compagni e riferisco quello che ho visto. Ce n'è uno solo, da quello che ho notato. Se lo prendiamo prima che diventi invisibile, non darà l'allarme.
  12. Jilowyn Lo spettacolo dall'alto è stupendo, ma anche terrificante. Per un attimo mi vengono le vertigini e devono scuotermi per restare in piedi. Mi concentro quindi sul portone, che è così gigantesco da darmi una seconda vertigine. Stupefacente... questi nani sono degli ingegneri meravigliosi! Sempre se sono stati loro a creare la fortezza. Come entriamo? Bussiamo? Narod stava guardando l'orizzonte, sul bordo del sentiero. Lo vedo riportare di colpo l'attenzione sulla porta. Ci penso io, do un'occhiata dalla fenditura. Lo prendo per un braccio prima che mi superi, allarmata. Sei pazzo? Se c'è qualcuno di là o una trappola, finirai con una freccia in un occhio. E poi sarà buio dentro, non vedrai niente. Narod scuote le spalle. Di solito riesco a schivare le frecce prima che mi colpiscano. E se raccolgo il Ki, vedo anche nel buio. Vedi nel buio... ripeto, poco convinta. Non riesco ancora a capire quando il ragazzino esagera, a volte è troppo sicuro di sé e non bada ai pericoli. Guardo Mara e Vimak, incerta. Avete altre proposte per entrare? Non mi piace che Narod ficchi il suo occhio... Ma prima che finisca la frase, Narod si stacca il mio braccio di dosso e va alla porta.
  13. Jilowyn In sella al mio becco d'ascia, prendo un profondo respiro, chiudo gli occhi e contatto ancora una volta gli spiriti. Ormai sto imparando a non temerli più, anche se a volte mi terrorizzano a morte. Dopo pochi secondi, sento il sussurro di uno di loro, ma non nello stesso posto: continua a muoversi da una parte all'altra, tanto che faccio fatica a seguirlo. Poi il mio corpo a un sussulto, scompaio per un attimo da dove sono come se fossi diventata vento e riappaio l'istante dopo, con gli occhi completamente bianchi. Il racconto dello spirito termina e mi sento infondere di un'energia che non avevo mai sentito prima. Teletrasporto... mormoro a voce alta, sorpresa. Scendo dalla cavalcatura, poggiando gli stivali con cautela sul ghiaccio. Forse dovremmo lasciare qua le nostre cavalcature. Se serve, stavolta gli spiriti mi hanno dato un dono perfetto per la situazione! Posso teletrasportarci tutti quanti in un luogo entro 10 metri.
  14. Narod Resto estasiato dalla creatura maestosa che passa sopra le nostre teste. Immensa e terrificante da vedere... Anche se a me incute più meraviglia che paura. Quindi ecco come è fatto un drago. Sono tentato di instaurare il mio link mentale con lui, per fermarlo e fargli molte domande, ma alla fine mi ricordo che siamo in missione e lascio che l'occasione sfugga via. Vedo Mara che si riprende velocemente dallo sbigottimento. Jil, invece, impiega un sacco di tempo e quando parla ha ancora gli occhi sgranati. Per Ilmater, i draghi mi mettono una paura del diavolo, la sento dire. Poi si gira verso Vimak: Mara ha ragione, non faremo mai in tempo ad avvertire i villaggi. E comunque, cosa possiamo fare contro un sauro del genere? Io dico di concentrarsi sulla fortezza. Cerchiamo un ingresso e approfittiamone, i duergar avranno abbassato la guardia. Io punto il dito verso la porta dove il drago è uscito. Riusciamo a scalare fino a quella porta? Nessuno si aspetta che entriamo da lì.
  15. Jilowyn Fermo la cavalcatura a becco d'ascia, ma devo tirare le redini tre volte prima che mi ascolti. Stupida bestiaccia, non fa mai quello che dico, borbotto. Poi Mara attira la mia attenzione sulla fortezza e impallidisco. Da vicino sembra davvero immensa e tutto il mio coraggio se ne va all'improvviso. Ma in qualche modo dobbiamo entrare o almeno provarci. È la prima volta che la vediamo, chi pensava che fosse così difesa? Allora, abbiamo tanti modi, ma il problema principale è che i nani grigi diventano invisibili e potrebbero scoprirci senza che ce ne accorgiamo. La prima cosa da fare, direi, è di capire che ingressi ci sono. Narod si gira a guardarci. Dagli ingressi non passeremo mai, ne serve uno secondario. Fogne? Storco il naso, disgustata. Che schifo, troviamo un'altra via. Per esempio, l'acqua deve arrivare da qualche parte. Forse hanno un canale.
  16. Jilowyn Narod non ha praticamente parlato per tutto il tempo. Adesso pronuncia solo poche parole: Chiamami quando finisci il tuo turno, signor Vimak. Lo vedo appoggiare la schiena, avvolgersi nel mantello e chiudere gli occhi, per addormentarsi come se il freddo neanche esistesse. Ha una forza di volontà infinita. Io so già che non riuscirò a dormire per il freddo. Stabilisco con gli altri i turni di guardia, poi mi sdraio. Due minuti dopo, stanca morta, mi addormento.
  17. Jilowyn Ascolto Renn con interesse. Alla fine mi sposto una ciocca gelida di capelli che il vento mi ha sbattuto in faccia e gli dico: Mi piacerebbe sapere qualcosa di più sul tuo gruppo e sulle tue esperienze. Sai, io e i miei compagni potremmo fare grandi imprese in futuro e ci farebbe comodo sapere quali errori evitare. Come evitare di farsi pietrificare, penso tra me, ricordando all'improvviso Darrox. Perché diavolo mi sento in colpa se ripenso a lui? E poi potrei scriverci qualcosa. Una canzone, una ballata... Le parole sono molto potenti, sai. Se la gente continua a cantare del tuo gruppo, è come se continuasse a esistere. Rabbrividisco di nuovo e attizzo il fuoco. Infastidita dal disagio, sbotto: Peccato non riuscire a padroneggiare gli incantesimi di trasmutazione, potrei proteggerci tutti dal freddo. Ma gli spiriti sono così schizzinosi!
  18. Jilowyn Mi avvolgo completamente nel mio mantello e cappuccio, trasformandomi in una figura spettrale nella neve che vaga cercando di sistemare l'accampamento. Le mie dita sono ormai congelate, nonostante i guanti, e continuo a battere i denti. Quando vorrei trovarmi davanti al camino della mia villa, tra i domini degli Altaterra. Vicina al fuoco e con la tisana preparata dalla mia domestica... Mi azzardo a dare un'occhiata ai miei compagni. Vimak è solo infastidito dal vento, ma vedo che anche Mara e Narod sono mezzo congelati. I poveri cavalli sono stati bardati e messi al riparo degli alberi, ma anche loro sentono il freddo. Senza Renn, forse ci saremmo già persi da tempo. Finisco di sistemare le mie scodelle usate nella cena e mi siedo a terra, raggomitolandomi e rabbrividendo. Brrr... Che notte orribile, mi sento ghiacciare le ossa. Dovremmo fare i soliti turni di guardia, anche se immagino che con questo tempo gli nessuno se ne starà all'aperto come noi!
  19. Jilowyn Rispondo al brindisi. Poi guardo l'armatura di Mara. Per prima cosa, dobbiamo dare una sistemata alla tua ferraglia, Mara. Ti serve un'armatura migliore, sei sempre quella che fronteggia i nemici corpo a corpo. E dobbiamo procurare un'armatura anche a Narod, che è senza. Poi in base a quello che ci resta potremmo comprare delle cavalcature per accelerare i nostri viaggi. Narod si stringe nelle spalle. Non ho bisogno di un'armatura, signorina Jil. Mi rallenta.
  20. Jilowyn Resto a bocca aperta quando vedo i fogli di cambio. Diecimila... Per Ilmater, è una quantità enorme di denaro! Per qualche secondo non riesco ad aggiungere altro, poi mi schiarisco la voce e torno alla realtà. Avete fatto un ottimo lavoro durante la nostra assenza. La questione su come gestire sarebbe da proporre a gente di professione, ma sia il caso che io abbia un po' di esperienza. Sapete, ho dovuto gestire parte delle finanze della mia famiglia. Prendo gli appunti che mi ero segnata sul taccuino e faccio un po' di mente locale, anche in base alla brutta mappa che ho disegnato attorno al Caer. La questione della sicurezza viene prima di tutto. Nessuno commercerà se non si sentirà al sicuro. Gli esploratori li integrerei nel piano della sicurezza: guardie in abbandonza e qualche ricognitore, da aumentare nel numero in futuro. E dovete mappare l'area settimanalmente. Fatelo fare alle guardie, inizialmente. Non appena avrete la situazione sotto controllo, potete inviare ambasciatori per proporre uno scambio commerciale... e anche una collaborazione per mantenere l'area mappata. Sollevo la testa, rivolgendogli il mio solito sorriso di circostanza. Farete fare il lavoro agli altri sul territorio lontano, così non dovrete occuparvene di persona.
  21. Jilowyn Mi stiro il collo e la schiena, stanca per il lungo viaggio. Fermarsi per le locande per una notte e ripartire subito non è proprio il mio tipo di viaggio. Caer-konig... quanto tempo è passato, questo posto mi riporta in mente tanti ricordi. Perché non riesco a dimenticare quello sporco criminale di Darrox? Mi guardo attorno. La città non è cambiata, ma noi sì. Ci è successo di tutto da quando l'abbiamo lasciata. So che avete voglia di una birra, ma cosa dite se andiamo direttamente a parlare con il portavoce? Almeno ci togliamo un pensiero e poi possiamo riposare e pensare al futuro.
  22. Jilowyn Subito non rispondo a Mara, concentrata come sono nel rituale. Poi mi accorgo che mi ha parlato e la saluto, ma ormai se n'è già andata. Torno a concentrami sulle candele. Ho letto il rituale mentre cercavo informazioni sulla Stella e credo di aver capito come farlo funzionare. È la cosa più folle che abbia mai fatto, ma potrebbe tornarmi utile in futuro. Meglio provarci mentre ho un po' di tempo. Una dopo l'altra le candele si accendono con fiamme di colori diversi. So di esserci vicina e comincio a entusiasmarmi. Da sola, seduta a terra, chiudo gli occhi e cerco di concentrarmi mentre mormoro le ultime parole. Sento una nuova energia entrarmi in corpo e sussurri di spiriti che un tempo furono dei maghi e che mi elargiscono la loro conoscenza. C'è qualcosa di strano... mormoro. L'energia che sento dentro è diversa. Nuova. Più sporca. Sento freddo. Spalanco gli occhi all'improvviso e vedo le mie braccia cosparse da vene nere. Comincio ad ansimare, spaventata. Mi alzo in fretta e mi guardo attorno, cercando un bersaglio utile. Necromanzia! Non è divinazione. Per Ilmater, ho sbagliato il richiamo. È orribile sentirla scorrere. Devo scaricare tutta questa energia, non posso tenerla dentro! C'è un albero lì vicino, coperto in parte di neve e ghiaccio. Mi avvicino senza pensarci due volte e appoggio la mano sul tronco. La magia si libera e il tronco marcisce, annerendosi. Il freddo mi abbandona, le vene nere scompaiono. Butto fuori l'aria, cercando di calmarmi, chiudo gli occhi e appoggio la fronte al tronco che ho appena corroso. Ha funzionato... anche troppo. Devo capire come controllarlo. Devo fare altri esperimenti... quando non c'è nessuno attorno.
  23. Narod Il goliath resta a occhi chiusi per molto tempo. Curioso, tengo le mani dietro la schiena e lo fisso senza muovermi. A un certo punto, l'aria sfrigola e la potente saetta scioglie la neve creando una trama spettacolare. Mi accorgo di essere rimasto a bocca aperta. Mi giro verso Vimak, accigliato. Impressionante, signor Vimak. Hai delle potenzialità che tieni nascoste. Non dovresti, devi lasciare che il tuo ki scorra libero. -------------------------------------- Jilowyn Montato il campo, estraggo alcune delle mie candele e comincio a piazzarle a terra. Di carattere sono molto precisa, quindi perdo tempo a sistemarle perché stiano perfettamente dritte. Mentre sono così indaffarata, sospiro alle parole di Mara. No, non va bene per niente. Non mi piace uccidere la gente e non mi piace l'ingiustizia. Mi liscio bene i vestiti e mi metto seduta a terra, in mezzo al cerchio di candele spente. Resto concentrata per un po', le mie labbra si muovono appena mentre sussurro delle parole tra me e me. Poi aggiunto: Mi sono inimicata i nobili di Baldur’s Gate e di Waterdeep proprio perché non so fare finta di niente quando vedo un torto... Ma qua stiamo esagerando! La gente muore di fame perché Auril ha deciso che così deve essere. Mi sento così impotente! Torno in silenzio. Allargo le braccia e muovo le dita come se stessi accarezzando un velo sospeso sopra le candele. La prima candela si accende da sola e la fiamma crepita di un colore azzurro. Torno a guardare Mara, con un sorrisetto. Dici che ci sei abituata, ma sono sicura che anche per te non è una bella sensazione essere cacciata. Ti ho vista, sai, di notte ti svegli a ogni piccolo rumore. Torno in silenzio un'altra volta. Porto le mani davanti a me sussurando altre parole incomprensibili. Una seconda candela si accende con una fiamma nera.
  24. Narod Ascolto in silenzio le parole di Renn e le assorbo, come faccio sempre con chi è più esperto di me nella vita. Il mondo è un po' diverso da come me lo hanno descritto... devo parlare meno e osservare di più. Mi metto davanti a un roccione vicino, che è in parte ricoperto di ghiaccio. Il corpo è solo un contenitore, signor Renn. Lo spirito può e deve trascendere la materia. Carico il pugno e colpisco la roccia in una frazione di secondo, facendola tremare. Sì, è decisamente cambiato qualcosa dentro di me. Ma non è il corpo, è la mia forza di volontà. Più decisa, più fluida. Un corpo come il mio, così giovane e asciutto, non dovrebbe essere in grado di sferrare colpi tanto potenti e rapidi. Ma io ci riesco. Ti mostro di cosa parlo. Chiudo gli occhi, concentrandomi sulla roccia e poi sull'energia interna. Riapro gli occhi e guardo Renn. Poi mi giro di scatto e lascio bruciare il mio ki. L'armatura spettrale mi avvolge il braccio come sempre, ma adesso si sparge anche sulla mia testa come un elmo. I miei successivi colpi sono molto più veloci di prima e molto più potenti: in meno di un secondo affondo quattro pugni sullo stesso punto della roccia. Poi torno in posizione, notando che c'è anche qualcos'altro. Sento meglio i rumori, vedo più lontano e riesco a concentrarmi su un elemento alla volta come se gli mettessi addoso una lente. All'improvviso non riesco a trattenere l'entusiasmo, esplodo in un grido e salto sul posto come un bambino. Hai visto, signor Vimak? Ce l'ho fatta! Ho aperto la quinta porta! Il mio controllo sul ki sta migliorando!
  25. Jilowyn Mi pulisco i vestiti da esploratrice, che ormai sono diventati umidi, pieni di terra e strappati in alcuni punti. Faccio una smorfia, poi torno a guardare Renn. Hai ragione, dobbiamo essere cauti. Sono successe così tante cose... E poi ricordiamoci che io e Mara siamo cacciati anche dai nostri vecchi nemici, dobbiamo tenere un basso profilo per adesso. Narod stringe la mano a pugno, poi la rilassa e dice: Propongo di accamparci per decidere cosa fare. C'è qualcosa di strano in questo mio nuovo corpo... Mi sento più rapido. Mentre tu e Mara mi cucinate qualcosa, provo a capire cosa è cambiato. Gli scocco un'occhiata di traverso. E perché dobbiamo essere noi a cucinare? Ah, perché siamo donne. Narord piega un po' la testa di lato, perplesso. Bè, sì. Non funziona così nelle vostre città? Irritata, non gli rispondo nemmeno e mi allontano per trovare un posto dove accamparci, borbottando tra me: Te lo avveleno, quel piatto. Poi vedi se non hai voglia di preparatelo da solo.
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