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Green Wolf

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Green Wolf

  1. Jilowyn La nebbia mi oscura la vista e mi muovo a tentoni fino a quando non trovo un varco. Una figura rapida mi passa poco lontano, facendomi sussultare: Narod sta correndo come il vento e balza sopra il muro della casa dove si trova Kaltro, ma il ghiaccio del muro lo fa scivolare e crolla a terra. Strano, da come si muove mi sarei aspettata che scalasse un muro come niente. Forse sta sottovalutando il nemico come ha fatto Mara... Appena usciamo da questo disastro, farò a tutti e due un discorsetto come si deve! Per fortuna, Vimak è concentrato sulla battaglia. Mentre esco dalla nebbia, decido che è meglio non rimproverarli adesso, così urlo al gruppo in generale: Forza, ragazzi, ce la possiamo fare! Lo stiamo circondando, non mollate adesso! Raggiungo il basso della casa: Vimak è là sopra, ma ho lo spazio per evitarlo. Spero che questa casa sia disabitata. Con questo frastuono sarebbero già usciti! Non so se è davvero così, ma nel caso mi auguro che la città ripaghi i danni del proprietario. Kaltro è troppo pericoloso e va fermato. Mi sposto di un paio di passi, sollevo la testa e spalanco la bocca. La fiamma che esce è molto più potente di quanto avevo immaginato e travolge Kaltro con un crepitio che mi spaventa. Per Ilmater! esclamo, stupita. Il potere degli spiriti è immenso! penso con orrore.
  2. Jilowyn È incredibile, è circondato da tre nemici e continua a resistere. Capisco subito che è molto più pericoloso di quanto mi fossi aspettata. I suoi occhi sono gelidi... mettono i brividi, come la prima volta che li ho visti! Dobbiamo abbatterlo in fretta o non rischiamo di morire. Non posso usare il potere che mi hanno dato gli spiriti, perché rischio di colpire i miei compagni. Ma vedo che ha un lato scoperto e posso indirizzare la mia sfera di tuono in modo da colpire solo lui. Itchar mor gravius nak! Un rumore assordante, come il tuono di un fulmine, investe le orecchie di Kaltro.
  3. Narod Kaltro sembra particolarmente concentrato su Mara, perché la vede giustamente come la più pericolosa, visto che Vimak è troppo lontano. Così non fa caso a me. Come un fulmine, gli arrivo alle spalle, balzo contro il muro e lo colpisco in volo con un calcio circolare, spazzando la neve. La mia figura astrale si stacca da me e, nonostante mi trovi a un metro e mezzo di distanza, lo raggiunge al collo. Appena atterro, lascio esplodere di nuovo il mio ki e altri due pugni spettrali creano un turbine di neve e ghiaccio, diretti contro il suo petto.
  4. Jilowyn Pochi metri di corsa e ho già il fiatone, ma so che il problema non è fisico: è mentale. Kaltro è pericoloso, il ricordo dei suoi occhi mi spaventa. Mentre corro, mormoro qualche parola e una patina traslucida circonda il mio corpo.
  5. Narod Spunto in corsa dalla strada con la velocità di un fulmine, sperando di arrivargli alle spalle senza che se ne accorga. È tutto inutile, Kaltro è sempre in allerta. L'ho anche visto creare dal nulla una lama di ghiaccio, quindi devo stare attento. Porta del Pensiero! Il ki scaturisce dal mio corpo, che si avvolge attorno alle braccia formando un'estensione spettrale. L'aura investe Kaltro, spazzando la neve e tagliandogli i vestiti. Poi spicco un balzo e sfrutto il tronco di un albero come supporto per accelerare all'ultimo momento. Allungo un diretto verso Kaltro e la mia forma spettrale lo colpisce a distanza, permettendosi di rimanere in sicurezza.
  6. Jilowyn Narod scatta come un fulmine e Mara fa un salto dalla torre che sembra un'atleta sportiva, nonostante l'armatura che indossa. Io invece devo scendere scalino per scalino. Mi hanno lasciato da sola! Arriverò per ultima, come sempre! mi lamento, mentre scendo il più velocemente possibile. Finché scendo, estraggo una candela dal mio zaino e la tengo sollevata, cercando di concentrarmi nonostante la corsa. Devono trovare un focalizzatore che non si consumi, le candele prima o poi finiscono. Vediamo se gli spiriti mi ascoltano anche questa volta. Ma perché hanno scelto me? Non capisco... Lo stoppino si infiamma e la candela si accende di colpo, facendomi lanciare un gridolino di sorpresa. Sapevo che si sarebbe accesa, eppure è stata così improvvisa da spaventarmi. È una fiamma fredda, ma inizia comunque a sciogliere la cera. Mi aggiro con la candela, poi i sussurri tornano a vagare nella mia testa... E capisco che gli spiriti mi stanno infondendo ancora una volta il loro potere.
  7. Narod Ho una vaga emozione di paura negli occhi, che scompare subito dopo. La paura è un sentimento pericoloso e non ha nemmeno troppo senso nel mondo dove vivo, quindi la soffoco e riprendo il controllo. Grazie, signor Renn. Tieni d'occhio Kaltro da lontano, se dovesse attaccare Vimak cerca di distrarlo per fargli perdere tempo. Torno subito con i rinforzi! Mi metto a correre, i miei piedi leggeri che lasciano orme superficiali nella neve, e arrivo in un punto che è visibile dalla torre dove si trovano le mie compagne. Agito le braccia per farmi vedere e indico il punto che Renn mi ha mostrato. Aspetto la risposta delle due donne, poi aggiro la zona dalla parte opposta. Possiamo chiuderlo in una morsa, non riuscirà a scappare.
  8. Narod Scrollo le spalle e torno indietro. Adesso sappiamo che non è ancora arrivato, quindi ci basta appostarci.
  9. Narod Il freddo è pungente oggi, ma dopotutto è così ogni giorno. Devo solo astrarre la mia mente più del solito e starò bene. Mi avvolgo nel mantello e trascino i miei pantaloni larghi nella neve. La casa è chiusa. Forse Kaltro è uscito. Meglio assicurarsene. Vado davanti alla porta e provo a bussare.
  10. Jilowyn Lascio andare un sospiro, visto che la situazione mi sembra ingarbugliata. Ma in fin dei conti, Kaltro non è uno facile da prendere, qualcosa bisogna rischiare per prenderlo. Bene, allora abbiamo un piano. Non mi piace che Narod rischi la pelle mentre noi aspettiamo lontano, ma Kaltro va fermato... se è davvero lui l'assassino. Non voglio altre morti sulla coscienza. Che Ilmater ci assista. Narod risponde alla manata di Mara con un sorriso. Io passo molto spesso inosservato. E non preoccuparti, signorina Jil, so badare a me stesso.
  11. Jilowyn Studio anch'io la mappa nei dettagli. Vedo due vie di fuga possibili, una in strada e l'altra tra gli edifici alle spalle. In strada attirerebbe troppo l'attenzione, quindi penso che scapperebbe alle spalle... però avete ragione, serve una visuale dall'alto, è già riuscito a eludere la cattura in passato. Narod punta il dito abbronzato sulla casa segnata con la X. Potrei semplicemente avvicinarmi e controllare se c'è qualcuno in casa. Lui non mi conosce. Anche se mi scopre, sapremo che è lì e potremo inseguirlo.
  12. Jilowyn Tiro un sospiro e mi accascio sulla sedia. Come volete, vale la maggioranza. Speriamo di non finire nei guai... Prepariamoci bene prima di entrare, quello non si farà catturare tanto facilmente. Narod si rivolge allo sconosciuto. Signor Renn, sai dove alloggia per caso? Se lo catturiamo di sorpresa, non avrà tempo di prepararsi.
  13. Jilowyn Mi muovo a disagio sul posto, ricordando l'incontro con Keltro. Quando io e Mara lo abbiamo conosciuto, è stato piuttosto... brusco e freddo. Mi ha messo i brividi addosso. Però non abbiamo nessuna prova che sia davvero lui l'assassino e ho idea che non parlerebbe nemmeno sotto tortura. Mi fermo un attimo, pensando a quello che ho detto, e metto una mano avanti. Ovviamente non sto pensando di torturarlo, mai! Non si tortura la gente. Era solo un modo di dire. Io dico di catturarlo e di consegnarlo alla giustizia. Narod si gratta il mento con l'indice. Un assassino, eh? Se è così, deve essere ucciso, non catturato. Gli assassini sono un male, la loro presenza provoca dolore e sofferenza. Turbano il ki positivo degli altri. Gli rivolgo un'occhiata storta. Non sto capendo di cosa parli, ma non possiamo uccidere qualcuno che magari non ha colpa, solo perché ha una brutta faccia. Resto un attimo in silenzio, poi aggiungo: E se indaghissimo su di lui? Dall'ultima volta che l'ho incontrato, la mia magia è cresciuta. Posso rendere qualcuno di noi invisibile, così può entrare nella sua stanza e trovare dettagli utili.
  14. Narod Guardo con sospetto la birra, accolgo il brindisi, poi fisso il boccale con sfida. Il corpo non può vincere contro la mia mente, mormoro. Butto giù l'intero boccale in un unico sorso. Il sapore amaro della birra non mi è mai piaciuto, ma immagino che sia una questione di adattarsi. Dopo neanche 10 secondi, inzia a girarmi la testa. Il corpo ha vinto sulla mia mente... dannazione, il mio ki è ancora troppo debole! Poco dopo lo sconosciuto si avvicina e io faccio già fatica a metterlo a fuoco a causa dell'alcol. Chi è Keltro? domando. La signorina Jil mi fa un gesto con la mano. Ti spieghiamo dopo, Narod. Piacere Renn, io sono Jilowyn Altaterra... ma immagino che lo sappiate già. È da tempo che cerchiamo un indizio su dove si trovi Keltro! Cosa ne dite, ragazzi, lo prendiamo una volta per tutte? Anche se è il caso di andarci cauti, è un uomo molto pericoloso.
  15. Jilowyn Fingo di essere colpita dalla sua generosità, ma in realtà mi offrono quasi sempre un pasto in cambio della musica. Grazie, signore, i vostri doni sono ben accetti! Abbiamo affrontato un lungo viaggio e molto altro ci aspetto... Ecco perché, purtroppo, devo rifiutare la richiesta di lavoro. Soggiorneremo una notte e poi ripartiremo l'indomani mattina. Poi mi rivolgo a Mara. Sei fortunata, oggi abbiamo il pranzo pagato. Ma ricordati che mi devi tre pasti. Ti stanno guardando tutti! Ho idea che riceverai qualche proposta di corteggiamento entro questa sera, aggiungo con un sorrisetto malizioso. Con la coda dell'occhio vedo il cliente spostarsi verso la penombra. C'è qualcosa che attira la mia attenzione in lui. Scusatemi, conoscete quell'uomo nell'angolo? Ci sta fissando da un po'.
  16. Ricordate il suo nome, Arveiaturace si chiama Ricordate le zanne, ricordate la brama Gli occhi di ghiaccio, il cuore di brace La sua voce s’innalza e allor tutto tace. Il drago del gelo digrigna i suoi denti Compagni, v’imploro, a parlar state attenti! Inchinatevi al potere dell’antica creatura Abbiate terrore, abbracciate la paura. Ma dei Lupi del Caer io sola tremavo Incredula nella neve la risposta ascoltavo: Mara sguainava la spada lucente Sfidava con rabbia il suo contendente E il giovane Narod con assurdo coraggio Poneva domande al drago più saggio Alzava la testa, parlava all’antico Come se fosse un suo vecchio amico! Il drago del gelo socchiuse i suoi occhi Li divorerò, pensava, brucerò questi sciocchi! Le zanne si aprirono, le zampe tuonarono Le scaglie sul corpo di neve brillarono Nella paura sfoggiai il mio talento migliore Né armi né inganni, ma nella mia voce il calore Il canto del bardo raggiunse il suo petto E il drago fu commosso dal mio tono diretto Le zanne si chiusero, gli occhi si distesero Le braci nel cuore infine si spensero Della neve le ali fecero un turbine oscuro Arveiaturace scomparve nell’orizzonte più puro Ma la sua cupa promessa ci giunse inclemente: «Tornate di nuovo in questa terra cadente. Un lago di sangue vi sta qui aspettando Nell’ultimo giorno che starete cercando». E mentre io tremavo dal terrore avvinta Vi giuro, la vidi, sorridere convinta. Mara la spada alzò verso il cielo Soffiava il vento, la neve era un velo L’acciaio brillava come una lanterna: «Ti aspetto, o potente, la mia gloria sarà eterna». ------------------------------------------------- Jilowyn Intono le note di chiusa con il flauto e lascio il giusto tempo perché le parole facciano effetto. La locanda è caduta in un silenzio di tomba. È il momento giusto, l'eroina deve farsi avanti. Di colpo la mia voce si alza di nuovo, stavolta con entusiasmo. Con un largo sorriso, allungo la mano verso Mara. Eccola! Ecco la spadaccina indomita che non ha mai tremato davanti al drago! La mia compagna di viaggio, la più abile armigera che io abbia mai incontrato. Mi metto a ridere. Per fortuna siamo amici di lunga data. Credetemi, non vorrei mai essere una sua nemica!
  17. Narod La signorina Jil fa l'occhiolino alla signora Mara, poi si alza senza una parola e si allontana. Si guarda intorno, come se cercasse un posto dove mettersi. Intanto, sollevo il mio bicchiere d'acqua verso la spadaccina e le dico: L'alcol annebbia i sensi e mi destabilizza il ki. L'ultima volta che ho bevuto ho dato un pugno a una roccia invece che al mio nemico e mi sono rotto un dito. Diciamo, che preferisco essere lucido... A quel punto il cantastorie torna a suonare e mi interrompo, ma mi accorgo subito dopo che non è il liuto. È un flauto. Mi giro e vedo la signorina Jil in piedi su un tavolo, nel suo abito elegante, che torreggia sugli altri. Sta attirando l'attenzione dei clienti con il flauto. Appena vede che ha attirato abbastanza occhi, fa un profondo inchino e dice a voce alta. Prestatemi orecchio, oggi ho una straordinaria storia da raccontare! La sua voce diventa più seria. Oh, una storia di terrore, che vi farà senz'altro palpitare il cuore. Una storia non adatta ai codardi. Allarga le mani per indicare tutta la locanda. Sedete, amici, e ordinate un boccale di birra dal nostro gentile oste. Perché quando avrò finito, ve l'assicuro, avrete la gola arida per la tensione. Esegue altre note del flauto, poi la sua voce inizia a cantilenare.
  18. Narod Sono un po' spaesato in mezzo a tutta quella calca di gente, abituato per anni a vivere con poche persone, tra l'altro piuttosto silenziose. Il mio maestro diceva sempre: "Se puoi dire qualcosa con la bocca, allora non vale la pena di dirlo". Ho impiegato molto tempo a capire cosa volesse dire. Mi siedo con i miei compagni al tavolo e rifiuto cortesemente la birra, ordinando per me qualcosa da mangiare e una brocca d'acqua. Dopo qualche minuto, torna la signorina Jilowyn, che si è ritirata in chissà quale stanza per mettersi a nuovo. In effetti, sembra un'altra persona senza lo sporco del viaggio addosso, con i capelli biondi ben acconciati e il vestito azzurro elegante che porta sempre quando non è in mezzo all'avventura. Io resto in silenzio, scrutando bene i miei compagni. Non mi sono ancora integrato del tutto e faccio fatica a trovare degli argomenti. Come sembrano affiatati... forse un giorno mi tratteranno con lo stesso tono amichevole che usano tra di loro, sembrano quasi tre fratelli! La signorina Jilowyn si appoggia sul tavolo con i gomiti e fissa la signora Mara con un sorrisetto. Vedo la spadaccina guardarla storta, forse cercando di capire cosa passa nella testa della compagna. Poi, a un certo punto, la signorina Jilowyn dice: Mara, mi è venuto un lampo di creatività mentre mi stavo cambiando. Scommetto le prossime tre cene che riuscirò a farti diventare famosa prima di uscire da questa taverna. Dammi mezz'ora e i clienti di questo posto ti adoreranno! Ci stai? La signorina Jil sembra tutta un'altra donna in locanda. È meno seria, ha la faccia divertita di una bambina e un atteggiamento più malizioso. In fin dei conti è molto giovane e da quanto ho capito era la figlia viziata di un ricco nobile.
  19. Jilowyn Resto immobile finché il drago non se ne va. Poi le gambe mi tremano e non riesco più a trattenermi, barcollo come un'ubriaca e mi metto a sedere a terra, mentre il respiro fatica a tornare. Un drago, abbiamo visto un drago... e siamo vivi per miracolo. Mara osa ancora rivolgersi a lui con arroganza, non capisco se è coraggiosa o se non si è resa conto per davvero del rischio che abbiamo corso. Narod invece è indecifrabile, ma il fatto che non abbia paura mi mette i brividi. Solo Vimak sembra capire la situazione. Mi alzo a fatica, con gli occhi ancora spalancati per l'agitazione, e mi sistemo i capelli e i vestiti: un modo per mettere "ordine" nelle mie emozioni. Abbiamo rischiato grosso. I draghi sanno tutto, Mara, e hanno la memoria lunga. Sono divinità in terra! Non voglio più incontrarlo, la prossima volta ci divorerà! Venite, andiamo via subito, prima che ritorni. Andiamo alla baita. A un tratto, tutte le mie preoccupazioni passate sono scomparse: il gelo che avvolge tutto, i duergar, la caduta della mia famiglia. Ecco che effetto fa incontrare a faccia a faccia un drago.
  20. Jilowyn Mi scuoto all'improvviso quando Mara insulta di proposito il drago. Ma è pazza? Vuole farsi uccidere! E anche Narod! Cosa salta loro in testa, non hanno mai sentito parlare dei draghi? Mi alzo da terra e mi costringo a parlare, perché è chiaro che il dialogo potrebbe prendere una brutta piega. La voce mi trema quando prendo la parola e mi dimentico persino di pulirmi i vestiti sporchi di neve per rendermi più presentabile. Divento persino più ossequiosa del solito mentre mi rivolgo al drago. Grande e potente Arveiaturace, perdona le parole scortesi dei miei compagni! Non si rendono conto della saggezza che voi possedete, la nostra non è niente al confronto. Siamo tutti onorati di fare la vostra conoscenza. Faccio un inchino profondo, deglutisco e prendo un po' più di coraggio. Il mio nome è Jilowyn, un tempo appartenente alla nobile casata degli Altaterra caduta in disgrazia. Sono un'abile oratrice e una catastorie di modesto talento, e ho sentito grandi storie sulla stirpe dei draghi. Io e i miei compagni siamo diretti alla Baita per capire se possiamo essere d'aiuto... E per fare esperienza, naturalmente. I Lupi del Caer hanno bisogno di farsi conoscere, siamo ancora giovani. Narod mi guarda da lontano con la fronte un po' aggrottata. A cosa sta pensando? Forse sta pensando a come perdo la dignità nel prostrarmi davanti a un drago. Dovresti fare come me, invece di criticarmi. È un drago, per gli dei! Se vuole, può spazzarci via con la forza del pensiero!
  21. Narod Noto che Mara ha fatto per estrarre l'arma e per un attimo ho creduto davvero che fosse così pazza da farsi ammazzare. Non si può battere un drago, lo sanno tutti. Tra tutte le illusioni che formano la realtà, quelle dei draghi sono le più straordinarie. Vimak per lo meno sembra mostrare la giusta paura reverenziale, mentre Jil è sin troppo spaventata: è ancora congelata sul posto e non parla. Credo di non averla mai vista così silenziosa da quando la conosco. Sono tutti spaventati... se solo sapessero quando la realtà è effimera. Nonostante tutto vacillo un po' quando il gigantesco muso del drago si abbassa davanti alla mia faccia. Devo faticare un attimo per mantenere il controllo, poi faccio un mezzo inchino di scuse. Siamo solo di passaggio, non intendevo mancarvi di rispetto. Sono giovane, non ho mai sentito il vostro nome. Anzi, non ho mai visto un drago in vita mai. Dovrei continuare a dirgli frasi di rispetto, ma io non sono come Jil, la diplomazia non fa per me. Mi piace essere diretto. Così mi faccio prendere dalla curiosità. Ma cosa ci fate qua fermi in mezzo alla neve? E quell'uomo è ancora vivo? Sembra congelato sulla vostra groppa, non si muove. Non è che sia morto e non ve ne siete mai accorto?
  22. Narod Rallento con calma la corsa, mentre la sagoma enorme sbuca dalla neve e getta la sua ombra su di noi. Davanti a me, Jil si ferma di colpo terrorizzata, lascia andare un singulto e poi inciampa sui suoi piedi, cadendo a terra; poi resta a fissare a bocca aperta e a occhi sgranati la lucertola gigante che la torreggia, senza riuscire a spiccicare parola. Io, invece, non sono spaventato più di tanto. Anzi, sono più curioso e stupito. Non ho mai visto un drago in vita mia, ma l'Estremo Maestro me ne ha parlato spesso e io ci ho imbastito delle storie nella mia testa. Storie di meraviglia, di potenza e di magia. Lo dimostra il tatuaggio verde del drago che ho disegnato sulla schiena. Così resto in piedi, in apparenza senza mostrare paura, con le sopracciglia sollevate. Avere davanti una bestia così immensa, comunque, mette persino me in soggezione. Ci metto un po' per rispondere al saluto. Un drago... un vero drago, mormoro tra me. Poi aggiungo: Salve a voi, signor drago. Scusate, non volevamo importunarvi, credevamo che l'uomo sulla sua groppa stesse congelando e volevamo aiutarlo. Jil continua a fissare davanti a sé come se fosse una statua.
  23. Jilowyn Cammino in fretta per cercare di scaldarmi, ma non funziona granché. Battendo i denti, dico a voce alta: È incredibile, sono qua da mesi e devo ancora abituarmi al clima rigido. C'è troppo freddo! Come fa la gente a viverci? Appena diventerò abbastanza ricca da ricostruirmi un palazzo, mi trasferirò nel deserto, giuro! Narod rivolge un sorrisetto a Mara e a voce più bassa dice: Ma si lamenta sempre così? Lo sento e gli scocco un'occhiata storta. Penso di ribattere qualcosa, poi i miei occhi catturano la sagoma sulla collinetta. Per Ilmater... A un tratto mi è passata la voglia di lamentarmi del freddo. Aumento il passo, affondando gli stivali nella neve, e corro il più possibile verso l'uomo congelato. Forse è ancora vivo.
  24. Narod Per fortuna i crollo ha interessato la zona del duergar, ma per un attimo ho temuto che i miei compagni finissero a mare. Vimak sarebbe di sicuro tornato a riva senza problemi, ma per le altre due compagne sarebbe stato un problema, soprattutto per Mara che praticamente vive dentro a una scatola di metallo. State tutti bene? Li guardo a turno e mi sembrano in ottime condizioni, quindi indico la porta. È meglio se ci spostiamo, rischia di crollare tutto! Jilowyn tossisce per la polvere e guarda lo scempio che si è appena consumato davanti a noi. Per Ilmater, c'è mancato poco... Con dita tremanti per l'adrenalina, tira fuori un libro che tiene nello zaino e inizia a scrivere. Curioso, mi avvicino da dietro. Cos'è quello? Lei mi lancia una vaga occhiata. Un taccuino di appunti. Ci scrivo quello che facciamo nel viaggio, butto giù qualche riga per le mie canzoni, tengo conto del denaro... Serve per organizzarmi. Adesso mi segno la Spina del Mondo, prima che me lo dimentichi, è il prossimo posto dove cercare. Mi allontano, scrollando le spalle. Io non mi organizzo mai, seguo sempre quello che la vita mi mette davanti.
  25. Jilowyn Sollevo le sopracciglia quando Vimak scaglia l'incantesimo. Non immaginavo che il mio compagno potesse lanciare una magia del genere, ha praticamente congelato mezza stanza. Poi sento la nave scricchiolare e il legno incrinarsi, e per un attimo vengo presa dal panico. Se precipito nell'acqua ghiacciata, annegherò di sicuro; anzi, morirò prima di freddo... che morte orribile! Penso ai vari incantesimi che posso lanciare, ma ne scarto metà: alcuni coinvolgono i miei compagni e altri fanno troppo danno, ho paura che spezzino il legno. Ma forse posso inchiodare il duergar dove si trova. Mi sposto verso l'ingresso e intanto pronuncio le solite parole: Nohok-nah Aesa!
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