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Green Wolf

Circolo degli Antichi
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  1. Narod Seguo la direzione indicata da Vimak, ma non vedo nessuno. Non posso colpire un nemico che non vedo... Il mio maestro non avrebbe problemi ad affrontare questo nemico, ma io sono ancora troppo inesperto. Non provo delusione per la mia debolezza, anzi sono curioso di scoprire come gestirò un combattimento alla cieca. Mi guardo attorno: ambiente chiuso, pochi spazi dove fuggire... So di poter raggiungere qualsiasi angolo della stanza con una falcata. Ma non serve a niente se fugge. Così mi piazzo davanti all'unica porta di uscita e aspetto. Prima o poi arriverà.
  2. Jilowyn Sono china sulla mappa e non mi accorgo della spada alzata, se non quando Mara mi urla di scansarmi. Mi sposto d'istinto, ma la lama mi strappa il vestito sulla spalla e mi provoca un dolore che si ripercuote lungo tutto il braccio. Caccio un grido di sorpresa, poi mi rendo conto dal suo sguardo che è stata manipolata e per un attimo sono preoccupata. Ma appena vedo il vestito lacerato, mi assale la rabbia. Il carattere da nobile viziata torna alla ribalta, spinto dal tradimento che Mara mi ha appena rivolto nonostante non sia colpa sua. Per un attimo, soffoco la ragione sotto al turbine di emozioni. Spingo via Mara con entrambe le mani, arrabbiata. Oh, ma che ti salta in testa? Cos'è, hai visto una mosca sulla mia spalla e vuoi cacciarla via tagliandomi in due? Sulla soglia, vedo Narod guardarsi attorno, ma non interviene per aiutarmi e nemmeno Vimak. Allora ragiono più lucidamente sulle parole di Mara e mi accorgo adesso che ha parlato di "mente violata". Mi guardo anch'io attorno, ansiosa, ma non prima di avere lanciato a Mara un'altra occhiata risentita. Narod sussurra: Voi lo vedete? Forse è all'esterno. Il ragazzo esce fuori con cautela.
  3. Jilowyn Studio la mappa, lasciando filtrare la luce fioca. Guardate, hanno segnato due punti focali... L'unico che non abbiamo visitato è la Spina del Mondo. Potrebbe essere un altro covo principale dei duergar. Narod passeggia nella stanza. Tenete la voce bassa, ci sono quattro sacchi a pelo. Quindi potrebbero esserci quattro guardie nei dintorni. Poi Narod ritorna sulla porta per fare da sorvegliante.
  4. Narod Mi accorgo della trappola appena scatta e sono subito pronto a balzare indietro, ma Mara mi anticipa e mi spinge. Le fiamme divampano, sento il calore sulla pelle, e il ghiaccio attorno si scioglie in un rivolo d'acqua. Grazie, signora Mara. Ci è mancato poco... Di sicuro ci saranno altre trappole. Stai attenta, i duergar sono pericolosi e si nascondono nel buio.
  5. Jilowyn Ma... magari è già aperta! Prova ad aprirla prima, no? Se la sfondi, farai un sacco di rumore. Resto sempre sorpresa dall'ardore di Mara, è come se un fuoco continuasse a bruciarle dentro. Narod sta guardando le acque ghiacciate con uno sguardo distaccato. Sta cercando di guardare attraverso la coltre di ghiaccio? Devo ammettere che si comporta in modo strano, darei una moneta per sapere a cosa sta pensando. Poi il ragazzo alza la testa, si avvicina a Mara e le dice: Ti aiuto a sfondarla? Mi piace rompere le cose. Sbuffo. Parlare con loro è come parlare con il muro.
  6. Jilowyn Visto che Vimak si è messo a intonare una canzone, mi viene d'istinto unirmi a lui ed evocare una della mie ballate. Lo faccio per evitare di battere i denti per il gelo che mi sta mettendo i brividi, perché il vento che viene dall'acqua sembra portare con sé centinaia di spilli contro la mia pelle. Il mostro del lago è una canzone perfetta, vista la situazione. Narod non era presente, ma io ricordo molto bene quando lo abbiamo affrontato sul lago di Bremen. È stato il primo scontro dei Lupi del Caer, quindi è adatto per darci coraggio. Il mostro non vedi, le acque son piatte L'aurora s'infrange, le promesse son fatte La mia voce bassa si sparge nell'aria e la indirizzo in particolare verso Mara, che si trova in avanguardia, ricordandole quel momento di gloria. Del goliath il mostro bevve la voce E ora s'inabissa con il suo occhio feroce Il legno scricchiola sotto le scarpe di Mara, un suono inquietante nel silenzio del luogo. Le ultime due strofe del canto si trasformano in un sussurro. Gente di Bremen, tornate a bere e a suonare E della voce di Vimak continuate a cantare
  7. Jilowyn Una coltre di ghiaccio, il bianco della desolazione... e del pericolo. I laghi ghiacciati mi hanno sempre messo i brividi, non sai mai quando si possono rompere e cosa nascondono al di sotto. Bene, meglio se procediamo con calma. Non voglio morire congelata sotto le acque e neanche accoltellata da un nano grigio. Potrebbero anche essercene di invisibili che fanno da sentinella, come ce ne accorgiamo? Narod si sta guardando attorno, eretto, con un semplice mantello addosso. Mi chiedo come faccia a non sentire freddo con dei vestiti così leggeri - oppure lo sente e riesce a ignorarlo. Poi si gira verso Mara e fa un sorrisetto sghembo. Semplice. Mandiamo avanti la signora Mara, così l'attaccano e sappiamo di preciso dove sono. Altrimenti, potrei andare da solo e buttare un occhio. Aggrotto la fronte, pronta a un'obiezione. Continuo a vederlo come un ragazzino, avrà forse sette o otto anni meno di me, e mi viene naturale tenerlo alla larga dai guai. Ma ormai fa parte del gruppo, i guai ci cercheranno sempre.
  8. Narod Vimak, Mara e Jilowyn sembrano d'accordo. Io all'inizio non rispondo, ma poi mi accorgo che Mara sta guardando anche a me. Giusto, adesso faccio parte anch'io del gruppo. Non ho molto bisogno di monete, mi basta mangiare e un posto dove dormire. Ma vale sempre la pena di aiutare chi ne ha bisogno. "La codardia e l'indifferenza sono le anticamere per la lenta corruzione", cito, come se fosse ovvio doverli aiutare.
  9. Jilowyn Mi ritraggo come se mi fossi appena scottata. Magia nera, allora... meglio starci lontani! E adesso sappiamo per certo che i duergar stanno preparando qualcosa di pericoloso. Forse sono stati ingaggiati da qualcuno per rubare i frammenti. Forse questo qualcuno vuole ricostruire una nave oscura! Resto sovappensiero, poi schiocco le dita. Ah, ecco le parole! Ricordate cosa ci aveva detto la Dama Bianca? "Sono a bordo del traghetto, e nelle rovine del Riposo di Dinev." È lì che troveremo i duergar. Narod si gratta la testa. Quale traghetto, però? Sarebbe meglio concentrarsi sulle rovine, almeno abbiamo un posto preciso dove guardare. Annuisco. Sì, lo penso anch'io. Vimak, Mara, che ne dite?
  10. Narod Una polena con una forma demoniaca non è un buon segno, forse è stata messa su una nave con un rituale malvagio. Guardo i frammenti, ma non ho nessun modo di capire se sono davvero magici. Devono essere stati i nani grigi, quelli invisibili. Dopo aver parlato, una fitta mi fa piegare su fianco. Gli effetti dell'esplosione e del duello con Mara si fanno ancora sentire. Posso forgiare il mio spirito, ma il mio corpo resterà sempre troppo debole. Jilowyn corruga la fronte e poi guarda la spadaccina, prima di dire: Senti qualcosa, Mara? La domanda mi fa capire che si conoscono bene. È bastato che Jil guardasse in faccia la compagna per capire cosa stesse facendo. Un po' invidio il loro cameratismo, nella mia scuola mi hanno insegnato più che altro a sviluppare le mie competenze individuali.
  11. Jilowyn Resto impressionata soprattutto dal dipinto, che mi ricorda molto gli arazzi della mia casa. Quando ancora avevo una casa, penso di sfuggita con tristezza. Assumo il ruolo di diplomatica e mi avvicino con calma. Che Ilmater la protegga, signore. Il mio nome è Jilowyn Altaterra... ma forse mi conoscete già. Temo che ci sia stata una serie di disguidi involontari. Gli dèi si divertono a metterci alla prova, a loro non manca il senso dell'umorismo. Mi metto a ridere, cerco di mostrarmi a mio agio e di minimizzare gli accadimenti. Ci siamo fermati alla locanda per ristorarci e forse abbiamo bevuto un po' troppo. Sapete, capita quando si torna da un'avventura pericolosa, bisogna allentare la tensione! Comunque, ci hanno invitato a partecipare a una seduta spiritica e noi abbiamo accettato, lo credevamo un innocuo passatempo. Ahimè, così non è stato! Si è davvero rivelato uno spirito e ci è costato non poca fatica liberarcene. I danni sono stati il minimo, temevamo la perdita di vite che per fortuna abbiamo scongiurato. Sposto gli occhi sui miei compagni, come per sottolineare che se non ci fossimo stati noi sarebbe potuto finire peggio.
  12. Jilowyn Mi sistemo i vestiti, che sono sporchi di terra e sangue. Sono un disastro, come possono prendermi sul serio se sono così impresentabile? Cerco comunque di tenermi eretta e di sfoggiare il solito sorriso disarmante. Senz'altro, sergente. Noi collaboriamo sempre con la giustizia. Mi auguro che abbiate inviato degli uomini a inseguire gli assassini, non possono rimanere a piede libero. Poi guardo Narod e inizio a dire: Lui non c'entra, non era con noi quando... Ma Narod ribatte subito: Vengo anch'io. Faccio parte del gruppo, no? Non sono ancora convinta che dobbiamo portarci dietro un adolescente, avrà forse 15 o 16 anni, anche se l'ho visto comportarsi come farebbe un adulto. Ma questo non mi sembra il momento di battibeccare, meglio mostraci uniti.
  13. Jilowyn L'energia mi risveglia di colpo. Boccheggio e mi guardo attorno, spaventata, aspettandomi di essere ancora assediata da un nemico invisibile. Ma non ci sono battaglie. Tuttavia, la piazza è diventata un disastro. Santi numi, che diavolo è successo? Mara, stai bene? Dove sono andati quegli assassini? Mara sembra in salute, anche se ha una strana espressione in faccia, e Vimak è sano e salvo che si dà da fare per aiutare la gente. Il giovane Narod è più in là: si tiene una mano sul torace, un rivolo di sangue gli copre il lato destro della faccia, e sta liberando un cane rimasto incastrato sotto le macerie. Un cane... Ci sono uomini e donne feriti, e lui si concentra su un cane? --------------------------- Narod Appena stabilizzato Jil, cerco subito dei superstiti. Vimak li sta già portando fuori, poi sento un guaito e vedo un cagnolino sepolto sotto il legno della locanda. Ci sono altre persone a terra, ma sembrano soltanto ferite, non sono in pericolo di vita. Il cane rischia di più, ha quindi la priorità. Mi precipito da lui e comincio a togliere con cautela il legno, con smorfie per il dolore che sento alle costole. Tranquillo, ti tiro fuori. In realtà le macerie sono fitte, non sono sicuro di rovesciare tutto. Quindi mi giro verso Vimak e grido: Signor gigante, aiutami a tenere le travi! Sta per crollare tutto.
  14. Narod Ho sprecato un bel po' di energia nel duellare con Mara, ma me ne rimane un po' per dare una lezione a un criminale. Indurisco lo sguardo e sono pronto a scagliarmi contro colui che ha colpito la spadaccina per sferrargli una serie di pugni allo stomaco e lasciarlo a terra, in attesa delle guardie. Mi accorgo troppo tardi della sfera, quando l'esplosione mi investe alle spalle e mi brucia la pelle. L'onda d'urto mi sposta di un metro, mentre sento il dolore delle bruciature propagarsi lungo le braccia e il petto. Una delle gambe mi cede per le ferite - non so come sia messa, ma ho i pantaloni insudiciati di sangue e sembra proprio il mio. Il dolore è un'illusione, soffocalo, dimenticalo. Mi guardo attorno, dimenticando subito l'assassino: la piazza è diventata un disastro. La gente geme e fugge da tutte le parti. Vimak si precipita subito a sollevare una trave che io non riuscirei mai ad alzare senza aiuto. Mentre Mara si rialza, Jilowyn resta a terra, tramortita. Signorina Jil! grido. Raggiungo la donna zoppicando e controllo il respiro, come mi hanno insegnato alla Scuola. Non lo sento, il cuore non batte. Appoggio i palmi sul suo torace e inizio il massaggio cardiaco. Andiamo, signorina Jil! Alzati! Dopo quello che hai fatto in passato, questa esplosione non è niente al confronto.
  15. Jilowyn Attenti... Ahi! Mi fate male, spostatevi! La folla è impazziata, devo farmi strada a manate e spintoni per remarle contro, gattonando fino al centro del campo da combattimento. Mara, tieni duro, arrivo! Non perderò un altro compagno. Ilmater, fa che sia ancora viva! Vimak, sono in tre! Ce ne sono altri due sul tetto, fa attenzione. Arrivo al corpo di Mara, che è ancora in ginocchiata e mi alzo. Non vedo la ferita, ma non importa: la mia magia la rigenererà ovunque si trovi. Se è ancora viva. Il pensiero mi stringe lo stomaco. Cantileno il mio incantesimo e uso quanta più energia possibile per guarirla. Con sollievo, vedo il sangue smettere di sgorgare. Vattene, ragazzino, ci sono tre arcieri. Ci pensiamo noi a fermarli. Ma Narod mi lancia a malapena un'occhiata veloce. La sua espressione è diventata così seria che per un attimo ho l'impressione che sia invecchiato di dieci anni. Poi si gira verso l'assassino che era tra la folla, si sgranchisce il collo e apre e chiude le dita a pugno, senza dire una parola.
  16. Narod L'affondo di Mara è potente, preciso e devastante. Non mi aspettavo niente di meno da una Lupa del Caer, ma nonostante tutto mi coglie di sorpresa: come temevo, la spada era pericolosa. Mi riparo e cerco di scansare l'ondata di energia, ma è tutto inutile. La spada mi provoca dei taglietti sulla pelle quando la devio con i polsi e mi travolge con la sua potenza. Mentre mi riprendo, ansimante, e sto per complimentarmi con la spadaccina, succede qualcosa di inaspettato. Sento un dardo sibilare nel vuoto e l'istinto mi porta a rizzarmi per afferrarlo al volo, ma non è diretto a me. Guardo con sorpresa Mara, quasi per rassicurarla che io non c'entro niente con l'attacco. La spadaccina si strappa la freccia e si gira iraconda, poi la vedo crollare a terra e la mia sorpresa si trasforma in agitazione. Mi guardo attorno, giro la testa ovunque, e noto gli arcieri. La folla va in panico. Noto Jilowyn venire travolta dal fiume di persone e separarsi da Vimak. Intanto corro dalla spadaccina e scivolo al suo fianco, mettendomi tra lei e l'arciere e sollevando ogni tanto la testa per assicurarmi che non arrivi un altro dardo. Signora Mara! Alzati in piedi, non puoi cadere per colpa di una sola freccia! Signora Mara! Il suo respiro è troppo rapido. La sua ferita è gonfia e verdognola. Veleno.
  17. Narod È davvero forte. Faccio fatica a entrare nella sua difesa e, quando ci riesco, sembra quasi che non senta i miei colpi. Sono troppo debole rispetto a lei. Come la fermo? Non c'è molto che possa fare, in effetti, se non sperare che abbassi la guardia. Quando l'ho colpita ho visto uno strano riflesso avvolgerla. Come se fosse protetta dagli dèi. La volontà è la mia arma migliore, signora Mara. Tutto il resto è solo illusione. Provo a sorprenderla, bruciando di nuovo la mia energia vitale. Mentre lei tira un affondo, puntello il bastone a terra e lo uso come trampolino. Scavalco la spadaccina e le arrivo alle spalle, colpendola in volo con il bastone. Appena atterro, ruoto su me stesso e il mio alter ego spettrale le sferra un altro pugno.
  18. Narod Mara è rapida a bloccare il mio bastone e ancora di più a sferrare l'attacco. Mi aspettavo che fosse più lenta a causa dell'armatura. Sgrano gli occhi quando arrivano i fendenti. Per scansarli, devo muovermi in modo non convenzionale, scusciando e piegando la schiena come un acrobata. Indietreggio per un attimo, faccio un mezzo sorriso e dico ad alta voce: Sei davvero potente come dicono i bardi. E molto veloce. So già che imparerò molto da te durante il nostro prossimo viaggio. Nella mente di Mara aggiungo: Quella che hai percepito è la mia energia vitale. Le Porte mi aiutano a incanalare l'energia che consumo. Stringo la mano a pugno e faccio roteare il bastone, poi continuo: Per quanto tu sia rapida, non puoi raggiungere la mia velocità. Ora ti mostrerò la vera forza del Ki, guerriera! Ancora prima di finire di parlare, scatto in avanti e affondo il bastone come una stoccata di spada. Poi decido di esagerare: roteo il bastone e lo lancio in aria. Mentre il legno sta ancora volteggiando, le mie braccia spettrali si staccano di nuovo dai miei arti corporei. Mi porto di fianco e assesto due pugni rapidi sui fianchi della guerriera. Quindi afferro il bastone ricaduto e torno in posizione di difesa. Il mio scopo non è soltanto di colpirla, ma di mostrarle la mia rapidità e di farle sentire che i miei pugni a mani nude sono potenti come un martello. Dopotutto, è proprio per mettermi in mostra che sto duellando.
  19. Narod La spada di Mara mi lascia un attimo turbato. È chiaramente magica e non la conosco, non posso organizzarmi di conseguenza. Ma in fin dei conti, mi basta evitare i colpi. Al primo sangue, molto bene. Ma ti consiglio di non risparmiarti, io non lo farò. Anzi, onorerò subito te e la tua spada mostrandoti quanto è salda la mia forza di volontà. Nella testa di Mara aggiungo subito dopo: Apro la Porta del Pensiero. Prova a respingermi, guerriera! Aspetto che lei faccia il primo passo. Poi scatto in avanti, consapevole di essere più veloce senza il peso dell'armatura a schiacciarmi. Un vento di pura energia si alza all'improvviso, spazza via la neve per un raggio di tre metri e mi sbatte i pantaloni sulle gambe. Poi un'aura spettrale vibra attorno a me. È come se un secondo me stesso - la mia anima - stesse cercando di uscire dal corpo, ma l'istante dopo torna all'interno e scompare quasi del tutto. Solo una parte resta visibile, trasparente e verdastra, e mi circonda entrambe le braccia e le spalle come una seconda pelle. Il soffio del mio Ki investe Mara come un turbine, un pugno sferrato a distanza di tre metri che cerca di erodere la sua forza vitale. Poi il mio vero corpo materiale arriva a portata. Roteo su me stesso e abbasso il bastone, cercando di scalzarle i piedi da terra e di farla cadere.
  20. Narod Smetto di canticchiare quando entro nel cerchio. Spazzo la neve ghiacciata come se mi stessi preparando un giaciglio, poi mi tolgo il mantello e mi metto a petto nudo, mostrando il tatuaggio del dragone verde. Il gelo mi intirizzisce, ma nascondo la sgradevole sensazione in un angolo della mente, dimenticandolo. Mi sciolgo il collo, appoggio il bastone sul mio corpo e poi guardo la spadaccina con occhio critico. Immagino che con te dovrò darmi da fare sul serio, meglio non andarci piano. La mia espressione che prima era calma e quasi allegra, adesso diventa di granito. Ruoto il bastone, mi allontano da Mara di qualche metro e assumo una posizione marziale, con il piede e la mano libera in avanti. Poi pianto gli occhi sulla spadaccina. Mara sente all'improvviso una voce parlarle nella testa. Buona battaglia, guerriera. Mostrami cosa sai fare.
  21. Jilowyn Ma perché la vita deve essere così difficile? penso tra me, mentre vedo Mara alzarsi e Vimak darle corda. Sono tentata di fermarli, ma dalle loro espressioni capisco subito che è inutile. Ormai il ragazzino ha sfidato Mara, lei non si tirerà mai indietro, ne va del suo orgoglio. Sospiro e mi alzo. Narod non sembra per niente preoccupato di combattere, anzi è la tranquillità in persona. Si alza con un mezzo sorriso e strizza l'occhio al tiefling, mentre dice: Porta un po' di pazienza, Scython, torno subito. Devo mettere in riga una ragazza. Afferra il suo bastone ed esce a passo calmo, intonando a bocca chiusa la mia Ballata dei Tumuli. Come se nemmeno gli interessasse l'esito del duello.
  22. Narod Ascolto la spadaccina senza mai interromperla, perché preferisco ascoltare la gente piuttosto che parlare. Gli altri hanno sempre qualcosa di interessante da dire che io ancora non conosco. La vedo rattristarsi quando parla della sorte del nano che ha chiamato "Darrox", anche se noto che cerca di mostrarsi una dura. Doveva essere particolarmente legata a lui, forse perché combatteva al suo fianco. Ma io provo solo una vaga empatia per la sua morte e non mi scompongo più di tanto, anche se mi dispiace di non aver conosciuto questo Darrox di cui parlano le canzoni. Alla fine, resto sorpreso dalla proposta del Goliath. Io, unirmi ai Lupi del Caer? Jilowyn, la donna che sembra la più ricca tra tutti per come si veste, è ancora più stupita di me. Cosa? Ma è un ragazzino! Non se ne parla, si farà uccidere. Non voglio averlo sulla coscienza. Abbiamo detto di cercare un quarto che dia supporto a Mara in battaglia, mica uno scudiero imberbe! A quel punto provo un attimo di fastidio per il fatto di essere trattato da bambino. In genere non mi succede, non ci faccio mai molto caso, ma ho davanti i Lupi del Caer, non una banda da quattro soldi. Per qualche motivo, la loro opinione conta. Mi chino in avanti, con un sorriso cordiale, e con una certa spavalderia dico in tono calmo: Mia signora, io so combattere molto bene. Sono stato addestrato dal maestro Rafusen in persona e ho già aperto quattro delle venti Porte del Sé. Sono sicuro che potrei atterrarti in pochi secondi. Poi guardo Mara, sollevo un po' il bastone e aggiungo: E posso tenere testa anche a lei. Jilowyn corruga piano la fronte e sbotta: Sei un po' troppo arrogante, ragazzino. Arrogante e sfacciato. Lo sai, vero, che hai appena insultato una delle più brave spadaccine delle Dieci Città? Scrollo le spalle e ribatto: Dico solo la verità.
  23. Narod Mi sporgo in avanti, appoggiando i gomiti sul tavolo. Non mostro nessuna reazione di fastidio quando mi danno del ragazzino e nemmeno davanti all'arroganza della guerriera. Anzi, le sorrido e dico: Che coincidenza, stavo giusto per chiedervi se non siete troppo pochi per occuparvi di un problema così grande come i nani grigi... Poi ripenso al nome che mi ha detto. Aggrotto le sopracciglia e poi la mia faccia diventa sorpresa: Aspetta, hai detto Lupi del Caer? Quei Lupi del Caer che hanno affrontato il mostro del lago e lo Yeti delle montagne? La mia espressione si fa ancora più sbigottita, mentre li guardo uno a uno. Incredibile, siete proprio voi! Non vi avevo riconosciuto, i canti alle locande dicono che eravate in quattro, invece siete in tre. Ehi, Scython, loro sì che hanno delle grandi storie da raccontare! La ballata dei Tumuli è la mia preferita, ogni tanto chiedo ai bardi di cantarla.
  24. Narod Guardo lo strano gruppetto riunirsi e cerco di farmi un'idea su come trattarli. La donna bionda sembra gentile, ma un po' altezzosa e potrebbe trovarmi troppo rozzo per i suoi standard. La spadaccina è più vicina al mio livello sociale, ma pare scontrosa e non so bene cosa dirle per non farla arrabbiare. Il goliath è il più indecifrabile. Piacere, io sono Narod. Poi mi ricordo che ho ancora il cappuccio sulla testa e me lo alzo. Ah, Scython, potevi dirmi che avevo ancora il cappuccio addosso! Ero così affascinato ad ascoltare le tue storie che me ne sono dimenticato. Messo così in una locanda mi scambieranno per un ladruncolo. La donna bionda si acciglia e poi rivolta ai compagni dice: Avete visto? Lo dicevo io, è un ragazzino. La ignoro, non è la prima volta che gli altri mi prendono poco in considerazione per la mia giovane età, ma per dimostrare che non sono uno sprovveduto afferro il bastone e lo sposto per sistemarlo. Almeno vedranno che non vado in giro senz'armi. Poi torno a parlare a Scython: I nani grigi sono una piaga per le città, ho sentito. Bisogna capire se hanno rubato per conto loro o se sono stati ingaggiati. Ma almeno ho una pista da seguire.
  25. Jilowyn Mi avvicino al tavolo del tiefling, cercando di mostrarmi impacciata per il fatto che sono venuta a interrompere la loro conversazione. In realtà i miei occhi sondano l'altra figura: probabilmente è uno che, come noi, cerca informazioni. Ma non riesco a vedere bene lo sconosciuto sotto il cappuccio, è troppo in ombra. Dal mento sottile - unico particolare che noto - non riesco nemmeno a capire se è un uomo o una donna. Signor Scython? Scusate il disturbo, io e i miei compagni vi stavamo cercando per alcune informazioni. Dicono che avete visto dei nani scomparire all'improvviso e vorremmo saperne di più. Potete raggiungerci appena siete libero? Quando parlo dei nani svaniti, noto che la figura alza la testa sotto il cappuccio e una voce maschile, sin troppo giovane, dice: Parli dei nani grigi, signora? Ne stavo giusto discutendo con Scython, sono interessato anch'io a trovarli. Unite il vostro tavolo al nostro, così ne parliamo insieme. Mi viene la tentazione di domandargli il motivo del suo interesse, ma non sono affari miei. Non per adesso, almeno. Quindi lo ringrazio e torno dai miei compagni. Mara, Vimak, aiutatemi a spostare il tavolo. Ci uniamo a loro. A quanto pare anche il forestiero sta cercando i duergar... Sbaglierò, ma mi sembra molto giovane dalla voce. Spero che non stia dando la caccia ai nani, finirà per farsi ammazzare. I giovani d'oggi sono troppo impulsivi, fanno sempre preoccupare i genitori, borbotto poi, contrariata.
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