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SilentWolf

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  1. Decisamente vero, putroppo. Anche se negli ultimi mesi le produzioni cinematografiche e televisivie hanno cominciato a riorganizzarsi, è sicuramente un problema....a meno che non inizino a usare in massa il sistema utilizzato in The Mandalorian. 😄 In ogni caso chissà quando inizieranno a girare effettivamente una serie come questa. Da quel poco che si è capito sono ancora agli inizi inizi della fase di pre-poduzione (il "pitch", la proposta a vari network/servizi streaming di una versione solo abbozzata dell'idea di show che si vuole realizzare), quindi chissà quando inizieranno a girarlo per davvero. Potrebbe anche passare qualche anno. Speriamo che per allora il Covid si sia sgonfiato....🤞
  2. @Albedo Ah, ora ho capito cosa intendi. Sì, anche questa è una strategia che potrebbero adottare. Uno scenario generico con ammiccamenti vari ai FR lascerebbe grande libertà creativa agli sceneggiatori. Personalmente, però, ritengo l'opzione 3 descritta da @Grimorio quella più probabile. @Grimorio Sono pienamente d'accordo con te. Tra i 3 scenari che hai descritto, personalmente mi viene da scommettere sul 3°. Se penso a D&D, infatti, la prima cosa che mi viene in mente è il classico Viaggio dell'Eroe, la tipica esperienza che la gran parte dei giocatori ha vissuto nelle proprie campagne. Mi immagino, quindi, una serie in cui un gruppo di eroi si troverà costretto a viaggiare attraverso varie regioni del loro mondo (e magari anche in altri piani di esistenza) per salvare quest'ultimo in qualche modo. Una roba un po' alla Firefly, insomma, con gli eroi che si trovano ad affrontare una serie di avventure locali, mentre nel frattempo si confrontano con una storia orizzontale che si svilupperà lungo le intere stagioni. Sì tratterebbe, però, di una delle soluzioni più costose, quindi magari potrebbero decidere di scartarla proprio per questo. Vedremo. Qualunque scelta decideranno di prendere, spero di essere piacevolmente stupito da quello che s'inventeranno.
  3. Come ha detto @Pippomaster92 quello di The Mandalorian non è il classico prodotto in CG. Il bello di The Mandalorian, infatti, è che solo lo sfondo degli scenari, il terreno e ciò che si trova sopra le teste dei PG sono costruiti in digitale, mentre tutti gli elementi ravvicinati (i costumi dei personaggi e gli elementi dello scenario con cui i PG interagiscono) utilizzano i vecchi classici effetti speciali fisici. Il bello di questo nuovo sistema, quindi, è che - come nel caso di Jurassic Park (1993) e della recente trilogia di Star Wars, tutto ciò con cui i PG interagiscono direttamente sfrutta elementi di scena tangibili (costumi, scenografie), capaci di garantire concretezza alla scena. L'effetto, insomma, è molto diverso rispetto a quello degli episodi I-III di Star Wars o di un King Kong (2005). La tecnologia usata in The Mandalorian prevede che solo il terreno e lo sfondo degli scenari è creato in maniera digitale (come spiegato nel video che avevo linkato prima). E anche in questo caso il livello di dettaglio è micidiale, considerando che la ILM ha lavorato su questo con una delle aziende considerate tra le migliori nel campo della creazione di motori grafici digitali, ovvero la Epic Games, che di recente ha sfornato per il settore videoludico il suo sbalorditivo Unreal Engine V (la tecnologia usata in The Mandalorian, comunque, è ancora più evoluta, visto che dovrebbe utilizzare scansioni degli oggetti - ovvero di elementi dello scenario - al massimo del livello consentito, dunque scansioni 3D iper-realistiche che mantengono il massimo livello di fedeltà con l'oggetto originale). In parole povere, una duna del deserto ricreata in 3D è identica alla duna originale e si muove come la duna originale, tanto che è quasi impossibile riconoscere che si tratta di un elemento scenico ricreato artificialmente. E il bello di The Mandalorian è proprio questo: in genere il pubblico nemmeno si rende conto che gli scenari in cui si muovono i PG sono finti; sembrano talmente veri che la gente crede siano veri. E visto che, quando i personaggi toccano un PG o una parte dell'ambientazione, toccano elementi dello scenario ricostruiti fisicamente in studio, la gente rimane facilmente ingannata e non nota alcuna differenza tra mondo reale (ad esempio un deserto vero in cui vengono fatte le riprese) e mondo ricreato digitalmente in studio. Ed è questa la rivoluzione.....una soluzione anni luce lontana dagli effetti usati in Star Wars Epidosid I-III. 🙂 Sono d'accordo. Continuo a considerare i FR in pole-positon, ma sono pienamente d'accordo con il tuo discorso.
  4. Sì, quello che dici è vero: ambientazioni fantasy classiche come i FR sono molto più facili da produrre, in particolare per via di quel che è necessario ricreare su schermo. Proprio The Mandalorian, però, di cui si stava parlando a inizio topic, potrebbe avere cambiato radicalmente le carte in tavola riguardo a questo problema. Non so, infatti, quanti tra voi sanno che tutto The Mandalorian (comprese le scene in esterno, dunque) è stato girato in un solo stanzone. La tecnologia ideata per realizzare di The Mandalorian, insomma, potrebbe cambiare completamente l'approcio alla produzione televisiva e cinematografica: interi mondi immaginari ricreati digitalmente in 3D all'interno di una stanza, in maniera tale da non essere più costretti a cercare luoghi reali in cui fare le riprese e a ricreare fisicamente ogni elemento di uno scenario fantastico. La Hasbro potrebbe avere i soldi per chiedere alla ILM la possibilità di usare una tecnologia simile, se lo desiderasse. E tramite una simile tecnologia potrebbe per lei essere più semplice ricreare scenari meno classici alla Planescape o Dark Sun. Certo, con questo non intendo dire che lo farà. Anzi, secondo me è più probabile che scelga di realizzare una serie sui FR usando metodi di produzione più classici. Ciò che volevo dire è semplicemente che, mentre una volta certi sistemi di produzione erano una scelta obbligata, ora si è aperta una nuova opportunità che può cambiare ogni cosa e consetire possibilità che una volta si scartavano in automatico. @Albedo @Alonewolf87 Sì, potrebbero sicuramente alla fine scegliere di ambientare la serie in un nuovo setting. Solo che in questo modo perderebbero uno degli elementi identitari di D&D, il cosidetto "marchio di fabbrica" che aiuterebbe la loro serie a distinguersi dalle N serie fantasy realizzate da chiunque altro: l'ambientazioni di D&D, con i loro mondi, i loro personaggi e le loro storie oramai diventate iconiche per il brand. Sicuramente potrebbero realizzare un mondo nuovo, con solo qualche ammiccamento ai setting classici. Ma gli converrebbe?
  5. Attraverso il sito Gamespot, la WotC ha rilasciato alcune nuove anteprime della prossima espansione meccanica di D&D 5e. Il sito Gamespot ha ricevuto dalla WotC il permesso di pubblicare alcune nuove anteprime di Tasha's Cauldron of Everything, la nuova espansione meccanica maggiore della 5a Edizione in arrivo negli USA il 17 Novembre 2020 e in Europa l'1 Dicembre 2020 (come vi abbiamo riportato in un nostro articolo, infatti, la data di uscita europea è stata posticipata a causa del COVID-19). Potete trovare in questo nostro arrticolo maggiori informazioni su questo supplemento. Questa volta le nuove anteprime mostrano una pagina del manuale in cui sono descritte le meccaniche di due incantesimi, Mind Sliver e Spirit Shround (l'incantesimo Mind Sliver e l'illustrazione presente in questa pagina del manuale erano già stati rivelati in occasione del D&D Celebration 2020 ) e tre nuove illustrazioni tratte dal supplemento. Potete trovare qui di seguito le nuove anteprime (cliccate sulle immagini per ingrandirle): Fonte: https://www.gamespot.com/articles/dungeons-dragons-tashas-cauldron-of-everything-has-some-beautiful-interior-art/1100-6484090/ Visualizza articolo completo
  6. Purtroppo è così. Le ambientazioni più particolari sono più difficili da vendere. Anche se c'è da dire che negli ultimi anni sembra essersi creato più spazio per i Fantasy non classici, grazie alla popolarità dei film sui fumetti e a serie come Game of Thrones (che ha sdoganato il fantasy maturo). In effetti, però, la vedo molto dura che la Hasbro scelga di preferire un Dark Sun e Planescape a un Forgotten Realms. Piuttosto, secondo me se la giocheranno sul sicuro, utilizzando il setting che ha maggiore possibilità di attirare il più alto numero di spettatori possibili (ovvero, a mio parere, i Forgotten Realms).
  7. Anche secondo me andranno sui Forgotten Realms. È quella forse più facile da vendere al grande pubblico, oltre ad essere la più popolare tra i giocatori di D&D (e forse non solo tra loro, considerato ad esempio chi ha conosciuto l'ambientazione tramite i videogiochi). Certo, avere una serie su ambientazioni più particolari, sarebbe stupendo. Quanto adorerei una serie su Dark Sun. @Albedo Sì, sicuramente è possibile fare storie per un pubblico giovane adatte anche a un pubblico adulto. Come dicevo, dipende dallo stile che vogliono adottare. 🙂
  8. Sì, nemmeno io sarei catastrofista. Dipenderà molto da quale o quali showrunner riceveranno l'incarico e da quali network/servizi streaming compreranno la serie (una CW, ad esempio, cerca serie con uno stile diverso da una HBO e così via). Certo, può venir fuori un prodotto di basso livello, ma la produzione delle serie TV è maturata moltissimo negli ultimi 15 anni, quindi le probabilità che realizzino qualcosa di buono ci sono. Soprattutto considerando che la Hasbro ha ora tutto l'interesse per fare realizzare prodotti di D&D di gran qualità, considerato quanto soldi il brand le sta facendo fare negli ultimi anni. E poi dovranno confrontarsi con la serie TV sul Signore degli Anelli in arrivo per Amazon Prime Video, che potrebbe stabilire il livello richiesto oggi a una serie Fantasy dopo Game of Thrones. Certo, poi dipende molto anche dal target a cui decideranno di fare riferimento. Potrebbero puntare anche su storie molto semplici, magari poco interessanti per un pubblico adulto, pensando a un target molto giovane. È, ad esempio, quanto successo con The Mandalorian, che di suo è una serie di qualità....ma che può sapere un po' di già visto per chi ha già seguito numerose storie dello stesso tipo. Vedremo un po' che verrà fuori. Personalmente incrocio le dita. Non sarebbe male avere una serie di D&D fatta bene e divertente da seguire.
  9. In base a quanto fatto trapelare dal CEO della Hasbro, D&D potrebbe in futuro sbarcare anche sul piccolo schermo. La Hasbro sembra essere attivamente impegnata nella realizzazione di una serie televisiva basata su Dungeons & Dragons. A lasciarlo intendere è stato nientemeno che Brian Goldner, CEO della Hasbro, che nei giorni scorsi ha fatto la seguente dichiarazione durante la teleconferenza organizzata dall'azienda per parlare del bilancio del 3° quadrimestre dell'anno: Scanso imprevisti, dunque, in futuro potremmo avere l'opportunità di seguire le storie di D&D anche sul piccolo schermo. La serie TV andrebbe, così, ad aggiungersi all'altro grande progetto che Hasbro e WotC hanno messo in piedi da qualche anno, ovvero il film su D&D che sarà scritto e diretto da Jonathan Goldstein e John Francis Daley, sceneggiatori di Spider-man: Homecoming. Considerando che il progetto è ancora agli inizi, non sono noti i dettagli di questa nuova serie televisiva. Vi aggiorneremo non appena ne sapremo di più. Nel frattempo che ne pensate? Ditecelo nei commenti. Fonti: https://tv.badtaste.it/articoli/dungeons-dragons-il-gioco-di-ruolo-diventera-una-serie-tv/ https://comicbook.com/gaming/news/dungeons-dragons-television-series-hasbro/ Visualizza articolo completo
  10. Oltre a quanto specificato da Alonewolf, non tutti gli utenti leggono la firma. Per questo è sempre meglio, per il quieto vivere di tutti, essere chiari fin da subito nel testo dei propri post. Riguardo al fatto, poi, che alcuni utenti riescano subito a notare che stai esprimendo semplicemente una tua opinione, non significa che tutti gli utenti lo notino. La maggioranza dei flame nei forum (e in qualunque luogo in cui si discute via scritto) nascono per incomprensione del testo, o perché chi scrive il messaggio non è sufficientemente chiaro riguardo a quello che intende dire o perché chi legge lo fa frettolosamente o con poca attenzione. Per questo è sempre buona norma scrivere nel modo più chiaro possibile ciò che si intende dire, quanto lo è leggere con attenzione ciò che gli altri scrivono. Credo che specificare in maniera più chiara nei propri post quando si sta esprimendo una propria opinione personale sia un piccolissimo prezzo da pagare per evitare fraintendimenti e flame tra gli utenti. Non credi? Dai, mica ti sto chiedendo la luna. E non lo devi fare perché lo dico io (ci mancherebbe!). Fallo per aiutare il forum ad essere un luogo in cui sia più facile discutere.
  11. Nemmeno io ritengo i nostri lettori/utenti degli stupidi, come non ritengo nemmeno te uno stupido. È importante ricordare, però, che non tutti gli utenti/lettori hanno il tempo, la voglia e/o la conoscenza dei siti (siti di informazione esteri, account social dei designer, ecc) per cercare le informazioni concrete e affidabili su quel che succede nel settore. Gli utenti/lettori si fidano di noi affinché gli consentiamo di avere un luogo comodo dove reperire notizie affidabili. Altrimenti che lo leggono a fare Dragons' Lair? E visto che ci fanno il favore di leggere i nostri articoli, il minimo che possiamo fare è rispettarli abbastanza da non fornirgli come vere informazioni che non lo sono. Non c'è bisogno di essere dei giornalisti per prestare un minimo di attenzione nel chiarire agli utenti quando si posta un fatto ritenuto una notizia affidabile o quando, invece, si posta una semplice opinione personale, per quanto legittima. Non era e non è mia intenzione apparire come il maestrino che ti vuole bacchettare. Ripeto ancora: il mio intervento non era pensato come un attacco contro di te, ma come un chiarimento per chiunque legga e si informi via forum (ancora una volta, i commenti sono pubblici e molte persone leggono i forum anche se non sono iscritte). Mi spiace se ti sei sentito offeso, ma, se presenti una tua opinione come un fatto oggettivo, fai un disservizio agli utenti che tanto stimi, crei confusione e rischi di provocare flame quando la gente inizia a farsi idee sbagliate sulla realtà dei fatti. Se non vuoi essere corretto nel caso in cui tu finissi ancora per il presentare una tua opinione come un fatto, ti basta usare un semplice metodo: Quando vuoi esprimere una tua opinione personale (cosa che sei liberissimo di fare) specificalo nel post usando espressioni come "secondo me", "secondo la mia opinione", "è mia opinione che", "personalmente penso che", "personalmente suppongo che", "se dovessi fare una mia personale congettura", ecc. Non c'è bisogno di essere giornalisti per fare questo. Mi spiace ancora se il mio intervento ti ha offeso. Ma per favore, cerchiamo di non creare confusione nel forum. 🙂
  12. Premessa: Credimi se ti dico che non ti rispondo con alcuna intenzione polemica. Mi spiace se ti ho dato l'impressione di voler fare il polemico o il saputone. Rispondo solo per chiarire, in particolare il fatto che non avevo intenzione di scassarti le balle. Dopo questo post, comqune, ti lascerò stare, anche perchè sto facendo OT. 🙂 E scusami per il post lunghissimo. 😅 E' giustamente tuo diritto aspettarti le ambientazioni progettate nel modo che ritieni più coerente con il tuo gusto. Vedremo quel che succederà. Premessa 2: non scrivo quanto segue per fare il saputone, ma solo per chiarire nel caso in cui non conosca tutto nel dettaglio. Come ti avevo già scritto qualche tempo fa, io non so e non posso sapere tutto quel che sai di D&D 5e o di altro (ti conosco qua sul forum solo da qualche mese). Ad utenti come Muso, Alonewolf o altri, ad esempio, non starei a spiegare nulla, perchè da qualche anno so che conoscono bene le news di D&D 5e quanto me. Se non so cosa sai, invece, per evitare equivoci chiarisco, prima che una informazione errata finisca con il creare qualche casino: prevenire è meglio che curare. Nel caso tu ste cose le sappia già, mi scuso per la pedanteria (in particolare, non ho capito se sulle ambientazioni classiche conosci solo l'annuncio recente o se conosci tutta la storia fin dal 2012). Le prime dichiarazioni ufficiali riguardo all'intenzione della WotC di voler pubblicare per la 5e tutte le ambientazioni classiche risalgono alla fase di sviluppo e di pubblicazione di D&D 5e (2012-2014). Nel 2015 i designer pubblicarono un primo sondaggio dedicato al chiedere ai giocatori quale ambientazioni avrebbero voluto veder pubblicato per la 5e (poi ce ne sono stati altri negli anni). Il problema del D&D Team dell'epoca, però, era il fatto che era composto di sole 15 persone (di cui non tutte game designer), motivo per cui ha avuto per anni difficoltà nel delineare come gestire la pubblicazione dei setting....soprattutto considerando che non sapevano in che forma pubblicarle (vedi sotto). In base a quel che si sa - info direttamente rilasciate dai designer via Twitter e news scoperte da siti come EN World -, i designer hanno iniziato a lavorare più concretamente alle ambientazioni nel 2017, quando la Hasbro ha finalmente consentito al D&D Team di espandere il proprio organico. Il problema annoso per la WotC, però, è stato fin dall'inizio (ovvero dal 2012) il riuscire a individuare la forma da dare alle ambientazioni nella 5e, visto che il ritmo lento delle uscite deciso fin dall'inizio e la richiesta dei giocatori in uno dei primi sondaggi di evitare il sistema a splatbook hanno imposto di trovare una soluzione diversa. Per questo ci sono state le sperimentazioni Curse of Strahd, Wayfinder Guide to Eberron e Ravnica (uscita anche e soprattutto per volere della Hasbro; per dire, è stato l'unico manuale di D&D 5e per cui la Hasbro ha fatto direttamente promozione). Di recente, come tu stesso dici, si è aggiunto il problema della revisione delle ambientazioni per la questione diversità. Attualmente non sono note le ambientazioni su cui il D&D Team è al lavoro, se non per il fatto che si sa approssimativamente quelle più richieste dal pubblico. E' decisamente possibile che tu abbia ragione quando dici che c'era tra i piani Dragonlance: i romanzi sostengono chiaramente questa possibilità, oltre al fatto che si tratta di una delle ambientazioni probabilmente più facili da convertire. Dal primo sondaggio rilasciato nel 2015, però, si sa che è meno richiesto rispetto ad altri setting (la situazione può essere cambiata negli ultimi anni, grazie ai più recenti sondaggi). E' possibile, comunque, che la questione diversità abbia creato qualche difficoltà, così come è possibile che la questione blocchi semplicemente l'uscita dei romanzi e non quella dei supplementi per il Gdr. Vedremo quel che succederà e incrociamo le dita. Non ci sono nemmeno notizie chiare su Spelljammer, anche se è possibile che tu abbia ragione quando dici che potrebbe uscire per il fatto che la WotC vuole inseguire la recente moda del Sci-fi. E' già da qualche anno, però, che si ipotizza l'uscita di Spelljammer per la 5e, da ben prima che esplodesse il recente delirio sul tema della diversità (un esempio tra i tanti di articoli, news e speculazioni basati su indizi rilasciati dalla WotC è questo articolo pubblicato nel 2018 da En World). E' dai primi anni di vita della 5e, infatti, che la WotC stuzzica i fan di spelljammer rilasciando indizi, materiale e citazioni interne ai manuali dedicati a Spelljammer. Lo stesso discorso fatto su Spelljammer lo si può fare anche su Planescape. Rispetto a Spelljammer, però, negli anni la WotC ha rilasciato molti meno indizi e ha stuzzicato meno i giocatori (che, però, hanno diomostrarto molto spesso sui social e nei sondaggi la loro richiesta per il setting). Parallelamente a Spelljammer, Planescape e ad Eberron (che, però, nel frattempo è uscito) il D&D Team ha rilasciato negli anni numerosi indizi e rimandi (soprattutto tramite UA) anche ad un'altra ambientazione considerata tra le più probabili: Dark Sun. Ma qui ci vogliono le regole, che mancano (potrebbero averle già iniziate a progettare, ma al momento non lo sappiamo). Insomma, sicuramente la questione sulla diversità ha avuto e avrà un impatto sulla gestione delle ambientazioni classiche. Queste ultime, però, sono in pianificazione dal molti anni (in maniera più seria dal 2017), diverso tempo prima che scoppiasse il delirio attuale sulla diversità che sta spingendo molti a censurare le cose, a volte anche a caso. Per questo è improbabile che la WotC rinunci di botto a tutte le ambientazioni classiche: ci ha speso troppe energie, troppi soldi e troppa reputazione dietro per poter rinunciare di botto a qualcosa che i giocatori chiedono a gran voce dal 2014 almeno almeno. Sicuro e nessuno pretende il contrario. Mi scuso se il mio post può aver fatto credere questo. Anche se non siamo giornalisti, però, pubblichiamo news per aiutare gli altri fan come noi a conoscere i fatti concreti sul passatempo che abbiamo in comune. Se noi per primi iniziamo a creare confusione sulle news che noi stessi pubblichiamo, poi viene fuori un casino.🙂 Sicuramente facciamo questo per passatempo. Ma se poi roviniamo tutto con lo smentire un secondo dopo quello che stiamo facendo, non è un po' come aver sprecato il nostro tempo? E non sto dicendo che non puoi o che, in generale, non si possono postare opinioni personali, ipotesi, speculazioni, speranze o timori. Cavolo, io per primo ho postato innumerevoli volte mie speculazioni su ciò che penso sulla 5e o su altri argomenti (in particolare ipotizzai l'uscita di Planescape, mentre poi uscì Ravnica). Quando lo faccio, però, specifico chiaramentre nel post (o anche nell'Articolo, quando pubblico Rumour) se si tratta di mie opinioni o speculazioni. 😉 Detto questo, come promesso, non risponderò più. Spero, però, che tu sappia che se in futuro ti correggerò ancora non è perchè ce l'ho con te o perchè voglio fare il saputone o il padrone del sito. Correggo perchè ci tengo (il Gdr è anche una mia passione) e perchè a vedere circolare informazioni sbagliate sulla 5e mi fa sembrare che il mio tempo libero sia stato sprecato. Al posto mio credo che anche tu vorresti che gli sforzi fatti per raccogliere news non siano butati nel water inutilmente. 🙂
  13. Premessa: se stavi parlando solo specificatamente dei romanzi che sfruttano le ambientazioni classiche, mi scuso per il mio intervento pignolo. Anche in questo caso, però, è fondamentale che tu precisi in maniera chiara nel tuo post cosa intendevi dire. Un utente qualunque potrebbe farsi l'errata idea che la WotC abbia deciso di non pubblicare più le ambientazioni classiche per D&D 5e, cosa non vera. Mi spiace trovarmi a dover fare un puntiglio su un altro tuo post nell'arco di poco tempo. Ti assicuro che non ti sto perseguitando. 😅 Come ti spiegavo nell'altro topic, infatti, in quanto newser specializzato sulla 5a Edizione, in genere intervengo per mettere in chiaro agli utenti la differenza tra i fatti noti sulla storia editoriale di D&D 5e e le, per quanto legittime, speculazioni personali dei singoli utenti. In parole povere, io intervengo solo per evitare il diffondersi di false informazioni sulla realtà attuale della 5e, prima che poi la gente inizi a credere come fatti concreti cose che, invece, sono solo speculazioni personali di un singolo utente. 😉 Riguardo alle ambientazioni, ad esempio, non solo non ci sono prove concrete che dimostrino che la WotC abbia deciso di abbandonare la pubblicazione delle ambientazioni classiche, problematiche o meno che siano per la sensibilità attuale, ma, al contrario, è da anni noto che la WotC è ufficialmente impegnata in merito alla loro pubblicazione all'interno della 5e (ha preso un impegno ufficiale di fronte al pubblico in innumerevoli eventi ufficiali, mentre sono sono note da anni le attività interne della WotC per la conversione e pianificazione delle ambientazioni classiche in D&D 5e, in numerosi casi rivelate su twitter da Mearls, Crawford, Perkins e Nathan Stewart). Addirittura, proprio pochi mesi fa lo stesso Ray Winninger, Produttore Esecutivo di D&D e nuovo capo del D&D Team, ha ufficialmente dichiarato che nei prossimi 2 anni saranno pubblicare 3 ambientazioni classiche per D&D 5e. Piuttosto che cestinare le ambientazioni classiche per la questioine della diversità, cosa che farebbe infuriare il grosso del pubblico di D&D, è più probabile che la WotC si limiti a revisionarle in alcuni dettagli, smussando gli angoli dove necessario, oppure lasciando ai giocatori la libertà di scegliere da sè come gestire specifici elementi narrativi, là dove possibile. Cosa che può non far piacere, ma questo è un altro discorso. E' più che plausibile che la WotC possa avere qualche scrupolo riguardo la pubblicazione dei romanzi collegati alle ambientazioni, considerato il problema del doverli far scrivere da autori esterni con cui si può avere qualche differenza di opinione di troppo (e qui sono d'accordo con il fatto che la WotC abbia gestito male il caso dei romanzi su Dragonlance). Ma l'idea che la WotC possa decidere di abbandonare la pubblicazione delle ambientazioni classiche in sè per sè (dunque anche nel Gdr) è decisamente implausibile, non solo per le innumerevoli promesse fatte fin ora, ma soprattutto per la loro richiesta da parte di una grossa fetta del pubblico. Attualmente non ci sono fatti concreti e ufficiali che dimostrino l'abbandono delle ambientazioni classiche da parte della WotC. Anzi, è decisamente credibile il fatto che le ambientazioni saranno sicuramente (non una questione di se, ma di quando) pubblicate in qualche versione per la 5e. Potrebbero venir modificate e riadattate, potrebbero assumere forme diverse da quelle che abbiamo conosciuto nelle edizioni passate (avventure alla Curse of Strahd o manuali alla Eberron: Rising from the Last War), potrebbero piacere o non piacere. Ma rimane che non ci sono prove a sostegno di una rinuncia della WotC verso le ambientazioni, mentre ce ne sono numerose a sostegno del contrario.
  14. @MattoMatteo Sarebbe interessante scoprire che anche le persone in quel mondo sono dei Mimic. 😄 Sarebbe decisamente inquietante.
  15. La WotC ha rilasciato una serie di nuove anteprime della prossima espansione meccanica di D&D 5e. Il sito IGN ha in queste ore pubblicato un'intervista a Jeremy Crawford, Lead Designer di D&D 5e, riguardante Tasha's Cauldron of Everything, la nuova espansione meccanica maggiore della 5a Edizione in arrivo negli USA il 17 Novembre 2020 e in Europa l'1 Dicembre 2020 (come vi abbiamo riportato ieri, infatti, la data di uscita europea è stata posticipata a causa del COVID-19). Potete trovare in questo nostro arrticolo maggiori informazioni su questo supplemento. In occasione di questa intervista, IGN ha potuto pubblicare in esclusiva una serie di nuove anteprime tratte da Tasha's Cauldron of Everything, quali la pagina del Sommario, la prima parte dei consigli riguardanti la preparazione della Sessione Zero e una serie di illustrazioni tratte da varie parti del manuale (tra le quali si possono notare una illustrazione di Tasha e alcune immagini che ritraggono le regioni soprannaturali Far Realm, Haunted Realm e Mimic Colony). Durante l'intervista, Jeremy Crawford ha fornito alcune informazioni più approfondite sul contenuto del supplemento: Nel manuale i giocatori troveranno diverse regole familiari, in quanto alcune di loro sono state proposte nei vari Arcani Rilevati rilasciate negli ultimi mesi. Come al solito, i designer hanno revisionato e corretto le regole che hanno ricevuto approvazione da parte dei giocatori, così da poterle pubblicare ufficialmente in questo manuale. Allo stesso tempo, nel manuale sono presenti diverse regole nuove, come ad esempio i nuovi oggetti magici, le regole sui Puzzle, le regole sugli ambienti magici e altro materiale ancora. L'illustrazione di Tasha che compare tra le anteprime pubblicate in questo articolo, quella in cui la maga gioca a scacchi, è stata realizzata traendo ispirazione da diverse copertine di vecchi numeri di Dragon Magazine. All'interno del manuale saranno presentati diverse Regioni Soprannaturali, luoghi ultraterreni caratterizzati da leggi del tutto innaturali. Nell'articolo Jeremy Crawford ha fatto tre esempi di simili luoghi, citando il Reame Remoto (Far Realm), l'Haunted Realm (Reame Infestato, traduzione non ufficiale) e la Mimic Colony (Colonia dei Mimic). Il Reame Remoto è un piano di esistenza posto al totale estremo della Grande ruota che costituisce l'universo di D&D ed è un luogo da incubo caratterizzato da un'atmosfera in pieno stile Lovecraft. L'Haunted Realm, invece, è un luogo tetro abitato solo dagli spiriti dei morti. La Mimic Colony, infine, è una Regione abitata interamente da Mimic: come suggerito da Crawford, provate a immaginare un luogo in cui qualunque cosa il vostro sguardo riesce a vedere è in realtà un Mimic camuffato! Per ognuna delle Regioni Soprannaturali il manuale fornisce spunti narrativi e nuove meccaniche pensate per far percepire in maniera concreta il modo in cui questi luoghi funzionano. Oltre alle regole che consentono di modificare l'Origine del proprio PG (di cui vi avevamo già parlato in questo nostro articolo), Tasha's Cauldron of Everything fornirà regole per sostituire alcune capacità di Classe con alcune Capacità Varianti, e regole e consigli per cambiare le Abilità e le Sottoclassi possedute dal PG, così da consentire ai giocatori di ottenere la versione che meglio corrisponde al loro gusto. Alcuni Trucchetti pubblicati nella Guida degli Avventurieri alla Costa della Spada, collegati alla sottoclasse del Mago "Lama Danzante", verranno ristampati all'interno di Tasha's Cauldron of Everything. In questo modo, infatti, i designer potranno consentire ai giocatori di poter utilizzare una versione di quella sottoclasse che non contenga riferimenti ai Forgotten Realms. I designer hanno approfittato della ristampa di quei Trucchetti per correggere il loro testo, in modo da rendere più chiaro il loro funzionamento. I Puzzle pubblicati nel manuale (di cui era uscita un'anteprima qualche tempo fa) sono stati tutti realizzati da Elisa Teague, una puzzle designer. I puzzle pubblicati nel manuale sono stati pensati per rendere i DM più confindenti nell'utilizzare un gioco un elemento, come i puzzle, spesso considerato complicato da progettare e usare. Il manuale, inoltre, fornisce consigli ai DM su come personalizzare i puzzle pubblicati al suo interno, i quali possono anche essere usati dai DM come modello per creare i propri. Qui di seguito potete trovare le anteprime rilasciate sul sito di IGN (cliccate sulle immagini per ingrandirle): Illustrazione di Tasha che gioca a scacchi realizzata da Svetlin Velinov Illustrazione del Reame Remoto realizzata da Titus Lunter Illustrazione dell'Haunted Realm realizzata da Marcela Medeiros Una Colonia Mimic come illustrata da Sam Keiser Illustrazione realizzata da Robin Olausson Illustrazioni realizzate da Brian Valeza e Kieran Yanner Illustrazione realizzata da Andrew Mar Fonte: https://www.ign.com/articles/dnd-tashas-cauldron-of-everything-preview-pages-tcoe-jeremy-crawford Visualizza articolo completo
  16. SilentWolf

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    Dall'album SilentWolf

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