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SilentWolf

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  1. In realtà no, lo stesso discorso vale anche per le Caratteristiche fisiche. Come spiegato da @fenna le regole prevedono che sia il DM a stabilire come si risolve una azione proposta dai PG, a seconda della descrizione dell'azione fatta dal giocatore. In particolar modo, le regole prevedono che sia il DM a stabilire, oltre al risultato finale dell'azione, anche la CD che i PG devono superare per poter ottenere un successo. Le regole prevedono che il DM abbia la facoltà di modificare la CD della prova a seconda della difficoltà della prova. E la difficoltà della prova è stabilita tanto dal tipo di azione che il PG vuole compiere, quanto dal modo in cui il PG la vuole compiere. La descrizione dell'azione del PG da parte del giocatore, dunque, è fondamentale per stabilire la CD e le conseguenze della prova. Prendiamo il caso di un'azione fisica, come l'arrampicarsi su un muro. Un giocatore potrebbe dichiarare che il suo PG vuole semplicemente provare a scalare il muro. Il giocatore, dunque, si rifiuta di aggiungere alcun tipo di descrizione e pretende solo di tirare. Il DM, dunque, può decidere che il PG non ha cercato per vedere se ci sono appigli sicuri e che, dunque, la CD per scalare il muro a casaccio è Difficile, ovvero CD 20: il PG tenta impulsivamente e di fretta di salire sul muro, per lo più scivolando sulla superficie piatta dei mattoni; le sue chance di salire, dunque, sono più basse. Un altro giocatore dichiara che il suo PG vuole salire sul muro, ma che prima di farlo si mette a studiare il muro alla ricerca di crepe, buchi e appigli vari. Il DM può decidere se far eseguire al PG una prova o no per trovare quei appigli: è sua facoltà. Quella del giocatore, in ogni caso, è una descrizione più particolareggiata di ciò che fa il suo PG, che può aiutare quest'ultimo ad aumentare le sue chance di salire il muro, perchè fornisce al DM maggiori dettagli da usare per stabilire l'esito della prova e una credibile soluzione per poter semplificare quest'ultima. Il DM può decidere che non ci sono appigli e che, dunque, la CD della prova rimane 20, ma può anche decidere (sua facoltà) che gli appigli ci sono e che, quindi, la descrizione più particolareggiata dell'azione del PG possa far ottenere a quest'ultimo un abbassamento della CD. Magari il DM decide che il muro è abbastanza vecchio e che, se un PG sale con attenzione (e non di fretta come il PG 1), la CD della prova scende a 15. In tutti i tipi di azioni una descrizione più particolareggiata dell'azione può aiutare a migliorare le chance di un PG oppure consentire a quest'ultimo di trovare strade/risorse prima inaccessibili. Questo perchè una descrizione più particolareggiata può aggiungere elementi narrativi che possono essere usati sia dal DM che dal giocatore per aumentare le possibilità del PG. Non è una questione di interpretazione. E' irrilevante se s'interpreta o meno la descrizione e non è l'interpretazione che viene valutata, in questo caso. Ciò che viene valutato è l'aggiunta di nuove informazioni che possano aiutare il DM a giudicare le chance del PG nel compiere un'azione. I Giocatori che perdono tempo a fornire una più completa descrizione dell'azione del proprio PG (cosa differente dall'interpretare il PG nello stile di un attore) aggiungono ulteriori dettagli che possono aiutare a stabilire che cosa il PG può usare o che cosa è in grado di ottenere. Più povera sarà la descrizione, minori saranno i dettagli che il DM potrà usare per giudicare il successo o il fallimento del PG. Per questo, è più probabile che un giocatore che pretenda di risolvere tutto solo con secche prove di dado, senza mai fornire descrizioni al DM, si ritrovi a subire dal DM giudizi categorici ed estremi del tipo "o puoi o non puoi", senza vie di mezzo. Tutte le azioni, a prescindere dalla Caratteristica considerata, sono influenzate da questo principio. Semplicemente noti che sono a volte richieste descrizioni più complesse perchè certi tipi di azioni sono più difficili da spiegare/valutare di altri. La differenza non sta nel fatto che un'azione è legata a Carisma e una è legata a Forza. La differenza sta nel fatto che può essere più facile descrivere cosa si fa per scalare un muro rispetto al descrivere cosa si dice/fa per convincere qualcuno a farti un favore. Là dove le situazioni sono più ambigue e dove, dunque, il rischio di fraintendimenti tra DM e giocatori è più grande, viene più spontaneo aspettarsi descrizioni più complesse e dettagliate, magari collegate a più di un'azione. Come detto da @fenna, il Gdr alla fine è una conversazione. Il risultato del gioco dipende da quanto i partecipanti si capiscano l'uno con l'altro. Certi tipi di azioni, dunque, possono richiedere che il giocatore fornisca spiegazioni più chiare o articolate perchè è più difficile per i partecipanti al gioco capirsi.
  2. @nolavocals Secondo me il problema (sicuramente in questa discussione) è che tu non sai bene come si gestiscono di norma i quote e, più in generale, i post in un forum, in modo da evitare di essere fraintesi. Vedi il tuo ultimo post, dove riciti le parole scritte da altri senza usare i quote e, dunque, senza aiutare gli altri utenti e a capire la differenza tra quello che scrivi tu e quello che scrivono gli altri. A questo si aggiunge un modo un po' caotico e verboso di scrivere e, ciliegina sulla torta, un argomento complicato e ambiguo, che può portare a facili incomprensioni. E' vero, ci sono utenti che si scaldano un po' troppo facilmente ed è sicuramente credibile l'idea che a volte si possa fraintendere la tua difficoltà ad esprimerti in un forum come se fosse sintomo di arroganza. Ma è anche vero che in un forum ognuno di noi ha innanzitutto la responsabilità di essere il più possibile chiaro quando scrive. Se scrivi post caotici, lunghi e senza usare gli strumenti che il forum ti mette a disposizione per creare un minimo di ordine del discorso, la colpa è innanzitutto tua. E' sicuramente vero che al caos possono contribuire anche altri utenti poco diplomatici o che si scaldano troppo facilmente. Ma non puoi lamentarti che un topic degeneri se tu per primo non aiuti a rendere la discussione chiara. Un po' di consigli da chi è passato in certe situazioni prima di te: Evita i post chilometrici. Cerca di scrivere frasi semplici e dirette, usando però un tono diplomatico e umile. Evita affermazioni e metodi di esposizione che possano essere fraintesi. Ad esempio, quel post scritto un po' come un botta e risposta tra e te altri interlocutori (IO, TU, IO, TU, ecc.) può essere letto come una tua sorta di derisione di un altro utente. Immagino che non fosse quella la tua intenzione, ma è così che un post del genere verrà letto nel 99% dei casi. Impara ad usare gli strumenti messi a disposizione dal forum per creare chiarezza nei tuoi post, come il quote. Ad esempio, le citazioni delle affermazioni altrui appaiono chiare solo se risultano all'interno di un simile riquadro: E agli altri risulta più chiaro quando li citi taggando il loro nome utente nel post: per farlo scrivi la chiocciolina (quella che normalmente usi nelle e-mail) e subito dopo inizia a scrivere il nome dell'utente desiderato. Noterai che ti si aprirà una tendina in cui puoi selezionare il nome dell'utente desiderato. Se clicchi sul nome dell'utente noterai che nel post compare un tag come questo @nolavocals. Se noti che dopo numerosi post il topic non riesce a superare un cortocircuito nel discorso, considera l'idea che non sei riuscito ad esporre quello che intendevi. E soprattutto considera la possibilità che la tua posizione sia solo una tua opinione soggettiva, con cui è legittimo che gli altri possano non essere d'accordo. Se la maggioranza degli utenti risulta non d'accordo, è possibile che quello che sostieni non sia LA verità, ma la tua opinione. Nessuno ti impone di cambiare la tua opinione, ma occhio a non credere che la tua opinione sia la verità che tutti devono accettare assolutamente come vera. Sii sempre pronto a valutare prospettive differenti e a considerare l'idea che la tua visione delle cose non sia perfetta, e che non debba essere per forza accettata dagli altri come la risposta corretta e giusta. Questi discorsi non valgono solo per te, ma per tutti. Se volete continuare a discutere in questo topic, fatelo con toni moderati e assumetevi le vostre responsabilità riguardo alla chiarezza dei vostri post. Se scrivete post che gli altri ritengono incomprensibili o che gli altri finiscono facilmente per interpretare come offensivi, fatevi due domande prima di continuare a postare. E questo consiglio non vale solo per Nolavolcals.
  3. Massimo Bianchini ha di recente rilasciato un'intervista nella quale ha rivelato qualche dettaglio in più sulla gestione delle traduzioni di D&D 5e in italiano. Massimo Bianchini, Country Manager di Asmodee Italia e dal 1997 una delle principali teste dietro alla traduzione dei manuali di D&D, ha di recente rilasciato un'intervista al sito Tom's Hardware, grazie alla quale possiamo farci un'idea più chiara sul modo in cui la Asmodee Italia gestisce la localizzazione di D&D 5e in italiano e su cosa possiamo aspettarci per il prossimo futuro. L'intera intervista è disponibile sul sito Tom's Hardware, mentre qui di seguito potrete trovare alcuni estratti riguardanti specificatamente D&D 5e. Grazie a @Checco per la segnalazione. In questa epoca di ritorno in auge del gioco di ruolo Asmodee si è “portata a casa” uno dei prodotti più noti e diffusi sul mercato: Dungeons & Dragons. Come sta andando la linea editoriale? Sta andando molto bene, e anche Wizards of the Coast e Gale Force 9 sembrano molto contente di quanto stiamo sviluppando sul mercato. Non c’è la certezza assoluta, ma in base alle informazioni di cui siamo in possesso, l’italiano è la seconda lingua in cui vengono venduti più manuali al mondo (dopo ovviamente l’inglese)! La domanda più “pressante” e diffusa nella community dei giocatori di D&D è: “quando esce il modulo X?” “qual è la linea editoriale per raggiungere le pubblicazioni USA?”. Cosa possiamo rispondere in merito? Wizards of The Coast ha “ingranato la quinta” nella velocità di lancio di prodotti… come riuscirete a stare al passo? L’accelerazione da parte di Wizards of the Coast si è verificata nel corso dell’ultimo anno e al momento stiamo cercando delle contromisure per riuscire a stare al passo. L’idea iniziale era quella di seguire la schedule di uscite originale con l’inserimento in semi-contemporanea delle novità più importanti dell’anno. Ed effettivamente, almeno inizialmente, eravamo riusciti a recuperare “tempo”: la nostra frequenza di uscite era più alta rispetto a quella delle uscite americane. Purtroppo ora non è più così: il successo world-wide di D&D ha dato un impulso pazzesco alle produzioni americane e stiamo cercando con tutte le nostre forze di tenere il ritmo. Occorre anche dire che alcuni accessori prodotti da Gale Force 9 (come gli schermi del DM dedicati alle campagne o le carte incantesimo, oggetti magici e dei mostri) sono produzioni aggiuntive che portano via risorse, e che vanno ad aggiungersi alla realizzazione dei manuali. (E bisogna anche aggiungere che il gioco da tavolo del Dungeon del Mago Folle, in uscita a fine anno, è andato in coda alla produzione: lo staff che se ne occupa, per ovvie esigenze di coerenza, è lo stesso). Il discorso generale è che è molto difficile lavorare su prodotti in maniera che non presentino errori di traduzione, e come si può immaginare ciò porta via molto tempo. In ogni caso, pur essendo partiti in ritardo rispetto alle edizioni di altri paesi (Francia, Spagna o Germania, per nominarne qualcuno) siamo comunque in linea con il numero di uscite di questi ultimi. Il mercato USA gode di numerose versioni “collector” dei vari volumi. Sarà possibile vedere qualcosa anche per il mercato italiano o i numeri attuali sono ancora lontani da permettere stampe di manuali in edizioni diverse? Siamo in attesa, ormai da molti mesi, dell’autorizzazione alla pubblicazione di questi magnifici manuali “collector”, che sono molto richiesti e che speriamo prima o poi di riuscire a portare nei negozi. D&D ricopre un posto particolare nella tua evoluzione sia di appassionato sia lavorativa. Da quanto segui il prodotto come “giocatore” e da quanto come “addetto ai lavori”? Quando hai saputo di avere “in casa” il gioco quali sono state le tue reazioni? Felicità o “terrore” per la fan base che avresti dovuto affrontare? Considerando che il primo manuale che ho editato risale al 1997 (Manuale del Giocatore di AD&D Seconda Edizione) direi che la fase del “terrore” l’ho passata da un pezzo. Diciamo che per la Quinta Edizione ero un po’ preoccupato perché non avevo seguito molto le uscite in inglese dal 2014 in poi… Quando abbiamo ottenuto i diritti, nel 2017, ho dovuto rispolverare glossari e terminologie che non toccavo da molti anni (dal 2009, ultimo manuale che ho seguito per la Quarta Edizione), ma alla fin fine crediamo di avere svolto un buon lavoro. Attualmente siamo arrivati alla sesta stampa, che consideriamo un bel traguardo! C’è da dire che ho curato solamente la pubblicazione del Manuale del Giocatore, per tutte le altre uscite mi sono avvalso di una mia collaboratrice storica molto in gamba, Chiara Battistini, che sta seguendo tutta la produzione, lavorando sulla traduzione di un’altra pietra miliare del settore, Fiorenzo Delle Rupi. Quanto del tuo bagaglio culturale e di esperienza troviamo nella attuale versione del gioco? Ti sei “portato dal passato” qualche glossario o elemento che avete utilizzato per mantenere una coerenza con le vecchie edizioni? Ho una cartella “Glossari” creata più o meno nel millennio scorso, che ho (abbiamo) utilizzato nel corso di tutte le edizioni. In origine, cercammo di mantenere coerenza con la vecchia scatola rossa di D&D, pubblicata da Editrice Giochi, come ad esempio il mitico Dardo Incantato. In linea di massima abbiamo sempre cercato di mantenere il massimo della coerenza possibile tra un’edizione e l’altra, anche nei termini più ricercati. Per esempio, nella Guida degli Avventurieri alla Costa della Spada, di prossima uscita, i termini geografici sono esattamente gli stessi della scatola base di Forgotten Realms di AD&D Seconda Edizione, pubblicata più di vent’anni fa! Attualmente Asmodee attraverso Gale Force 9 detiene i diritti per la pubblicazione dei manuali cartacei e non quelli PDF. Il mercato sempre più sembra richiedere la vendita in bundle o anche singola per le versioni digitali… se si aprisse la possibilità secondo te il mercato italiano sarebbe una piazza interessante per questa tipologia di distribuzione? Devo dire che nutro forti dubbi in merito, da noi la pirateria è ancora ampiamente diffusa, anche se capisco che sarebbe molto comodo avere la versione in pdf dei manuali per facilità di consultazione durante le sessioni di gioco. C’è da dire che è un problema che non si pone, dal momento che questa non è una decisione che spetta ad Asmodee Italia ma bensì a Wizards of the Coast. Qualche numero sulla vendita di D&D in Italia? Siamo rimasti alle 10.000 copie del Manuale del Giocatore, qualche aggiornamento? Al checkpoint di metà luglio siamo arrivati a 14.000 copie, ma il periodo migliore dell’anno è da settembre in poi. Fonte: https://www.tomshw.it/culturapop/asmodee-dungeons-dragons-e-giochi-di-ruolo-intervista-a-massimo-bianchini/ Visualizza articolo completo
  4. Massimo Bianchini, Country Manager di Asmodee Italia e dal 1997 una delle principali teste dietro alla traduzione dei manuali di D&D, ha di recente rilasciato un'intervista al sito Tom's Hardware, grazie alla quale possiamo farci un'idea più chiara sul modo in cui la Asmodee Italia gestisce la localizzazione di D&D 5e in italiano e su cosa possiamo aspettarci per il prossimo futuro. L'intera intervista è disponibile sul sito Tom's Hardware, mentre qui di seguito potrete trovare alcuni estratti riguardanti specificatamente D&D 5e. Grazie a @Checco per la segnalazione. In questa epoca di ritorno in auge del gioco di ruolo Asmodee si è “portata a casa” uno dei prodotti più noti e diffusi sul mercato: Dungeons & Dragons. Come sta andando la linea editoriale? Sta andando molto bene, e anche Wizards of the Coast e Gale Force 9 sembrano molto contente di quanto stiamo sviluppando sul mercato. Non c’è la certezza assoluta, ma in base alle informazioni di cui siamo in possesso, l’italiano è la seconda lingua in cui vengono venduti più manuali al mondo (dopo ovviamente l’inglese)! La domanda più “pressante” e diffusa nella community dei giocatori di D&D è: “quando esce il modulo X?” “qual è la linea editoriale per raggiungere le pubblicazioni USA?”. Cosa possiamo rispondere in merito? Wizards of The Coast ha “ingranato la quinta” nella velocità di lancio di prodotti… come riuscirete a stare al passo? L’accelerazione da parte di Wizards of the Coast si è verificata nel corso dell’ultimo anno e al momento stiamo cercando delle contromisure per riuscire a stare al passo. L’idea iniziale era quella di seguire la schedule di uscite originale con l’inserimento in semi-contemporanea delle novità più importanti dell’anno. Ed effettivamente, almeno inizialmente, eravamo riusciti a recuperare “tempo”: la nostra frequenza di uscite era più alta rispetto a quella delle uscite americane. Purtroppo ora non è più così: il successo world-wide di D&D ha dato un impulso pazzesco alle produzioni americane e stiamo cercando con tutte le nostre forze di tenere il ritmo. Occorre anche dire che alcuni accessori prodotti da Gale Force 9 (come gli schermi del DM dedicati alle campagne o le carte incantesimo, oggetti magici e dei mostri) sono produzioni aggiuntive che portano via risorse, e che vanno ad aggiungersi alla realizzazione dei manuali. (E bisogna anche aggiungere che il gioco da tavolo del Dungeon del Mago Folle, in uscita a fine anno, è andato in coda alla produzione: lo staff che se ne occupa, per ovvie esigenze di coerenza, è lo stesso). Il discorso generale è che è molto difficile lavorare su prodotti in maniera che non presentino errori di traduzione, e come si può immaginare ciò porta via molto tempo. In ogni caso, pur essendo partiti in ritardo rispetto alle edizioni di altri paesi (Francia, Spagna o Germania, per nominarne qualcuno) siamo comunque in linea con il numero di uscite di questi ultimi. Il mercato USA gode di numerose versioni “collector” dei vari volumi. Sarà possibile vedere qualcosa anche per il mercato italiano o i numeri attuali sono ancora lontani da permettere stampe di manuali in edizioni diverse? Siamo in attesa, ormai da molti mesi, dell’autorizzazione alla pubblicazione di questi magnifici manuali “collector”, che sono molto richiesti e che speriamo prima o poi di riuscire a portare nei negozi. D&D ricopre un posto particolare nella tua evoluzione sia di appassionato sia lavorativa. Da quanto segui il prodotto come “giocatore” e da quanto come “addetto ai lavori”? Quando hai saputo di avere “in casa” il gioco quali sono state le tue reazioni? Felicità o “terrore” per la fan base che avresti dovuto affrontare? Considerando che il primo manuale che ho editato risale al 1997 (Manuale del Giocatore di AD&D Seconda Edizione) direi che la fase del “terrore” l’ho passata da un pezzo. Diciamo che per la Quinta Edizione ero un po’ preoccupato perché non avevo seguito molto le uscite in inglese dal 2014 in poi… Quando abbiamo ottenuto i diritti, nel 2017, ho dovuto rispolverare glossari e terminologie che non toccavo da molti anni (dal 2009, ultimo manuale che ho seguito per la Quarta Edizione), ma alla fin fine crediamo di avere svolto un buon lavoro. Attualmente siamo arrivati alla sesta stampa, che consideriamo un bel traguardo! C’è da dire che ho curato solamente la pubblicazione del Manuale del Giocatore, per tutte le altre uscite mi sono avvalso di una mia collaboratrice storica molto in gamba, Chiara Battistini, che sta seguendo tutta la produzione, lavorando sulla traduzione di un’altra pietra miliare del settore, Fiorenzo Delle Rupi. Quanto del tuo bagaglio culturale e di esperienza troviamo nella attuale versione del gioco? Ti sei “portato dal passato” qualche glossario o elemento che avete utilizzato per mantenere una coerenza con le vecchie edizioni? Ho una cartella “Glossari” creata più o meno nel millennio scorso, che ho (abbiamo) utilizzato nel corso di tutte le edizioni. In origine, cercammo di mantenere coerenza con la vecchia scatola rossa di D&D, pubblicata da Editrice Giochi, come ad esempio il mitico Dardo Incantato. In linea di massima abbiamo sempre cercato di mantenere il massimo della coerenza possibile tra un’edizione e l’altra, anche nei termini più ricercati. Per esempio, nella Guida degli Avventurieri alla Costa della Spada, di prossima uscita, i termini geografici sono esattamente gli stessi della scatola base di Forgotten Realms di AD&D Seconda Edizione, pubblicata più di vent’anni fa! Attualmente Asmodee attraverso Gale Force 9 detiene i diritti per la pubblicazione dei manuali cartacei e non quelli PDF. Il mercato sempre più sembra richiedere la vendita in bundle o anche singola per le versioni digitali… se si aprisse la possibilità secondo te il mercato italiano sarebbe una piazza interessante per questa tipologia di distribuzione? Devo dire che nutro forti dubbi in merito, da noi la pirateria è ancora ampiamente diffusa, anche se capisco che sarebbe molto comodo avere la versione in pdf dei manuali per facilità di consultazione durante le sessioni di gioco. C’è da dire che è un problema che non si pone, dal momento che questa non è una decisione che spetta ad Asmodee Italia ma bensì a Wizards of the Coast. Qualche numero sulla vendita di D&D in Italia? Siamo rimasti alle 10.000 copie del Manuale del Giocatore, qualche aggiornamento? Al checkpoint di metà luglio siamo arrivati a 14.000 copie, ma il periodo migliore dell’anno è da settembre in poi. Fonte: https://www.tomshw.it/culturapop/asmodee-dungeons-dragons-e-giochi-di-ruolo-intervista-a-massimo-bianchini/
  5. In questi giorni la Paizo ha deciso di rivelare alcune anteprime della nuova edizione di Pathfinder. Pathfinder 2e uscirà in lingua inglese l'1 Agosto 2019, ovvero all'incirca fra una settimana (come vi avevamo scritto in un articolo, invece, la versione italiana dovrebbe arrivare intorno all'Aprile del 2020). Per l'occasione, dunque, la Paizo ha deciso di mostrare alcune anteprime tratte dai due manuali base, il Core e il Bestiario: la scheda del PG, alcuni estratti dalle sezioni per il DM, e le statistiche del Goblin, dello Scheletro, del Gremlin, del Gogiteth, e di numerose altre creature. Troverete le anteprime infondo all'articolo: per ingrandire le immagini cliccate su di esse. Due versioni ad alta definizione della Scheda del PG, tuttavia, una delle quali progettata appositamente per la stampa, sono disponibili ai seguenti link: ❚ Scheda del PG di Pathfinder 2e colorata ❚ Scheda del PG B/N pensata per la stampa Per visionare, invece, diverse altre anteprime sui mostri di Pathfinder 2e rispetto a quelle pubblicate in questo articolo, potete visitare questa pagina del sito della Paizo (anche in questo caso, cliccate sulle immagini per ingrandirle). Visualizza articolo completo
  6. Pathfinder 2e uscirà in lingua inglese l'1 Agosto 2019, ovvero all'incirca fra una settimana (come vi avevamo scritto in un articolo, invece, la versione italiana dovrebbe arrivare intorno all'Aprile del 2020). Per l'occasione, dunque, la Paizo ha deciso di mostrare alcune anteprime tratte dai due manuali base, il Core e il Bestiario: la scheda del PG, alcuni estratti dalle sezioni per il DM, e le statistiche del Goblin, dello Scheletro, del Gremlin, del Gogiteth, e di numerose altre creature. Troverete le anteprime infondo all'articolo: per ingrandire le immagini cliccate su di esse. Due versioni ad alta definizione della Scheda del PG, tuttavia, una delle quali progettata appositamente per la stampa, sono disponibili ai seguenti link: ❚ Scheda del PG di Pathfinder 2e colorata ❚ Scheda del PG B/N pensata per la stampa Per visionare, invece, diverse altre anteprime sui mostri di Pathfinder 2e rispetto a quelle pubblicate in questo articolo, potete visitare questa pagina del sito della Paizo (anche in questo caso, cliccate sulle immagini per ingrandirle).
  7. Keith Baker, originale ideatore di Eberron, ha annunciato l'intenzione di rilasciare su DMs Guild un supplemento pensato per espandere l'ambientazione per la 5a Edizione di D&D. All'interno di Project Raptor (Progetto Raptor), infatti, nome che al momento identifica questo misterioso nuovo manuale, l'autore vuole sviluppare il mondo di Eberron, andando a presentare regioni mai esplorate fino ad ora. Il supplemento è previsto per la fine del 2019. Qui di seguito potete trovare la traduzione dell'annuncio ufficiale: Sempre nella pagina dell'annuncio Keith Baker aggiunge:
  8. Il creatore di Eberron ha annunciato l'arrivo di un nuovo supplemento d'ambientazione per D&D 5e sul DMs Guild. Keith Baker, originale ideatore di Eberron, ha annunciato l'intenzione di rilasciare su DMs Guild un supplemento pensato per espandere l'ambientazione per la 5a Edizione di D&D. All'interno di Project Raptor (Progetto Raptor), infatti, nome che al momento identifica questo misterioso nuovo manuale, l'autore vuole sviluppare il mondo di Eberron, andando a presentare regioni mai esplorate fino ad ora. Il supplemento è previsto per la fine del 2019. Qui di seguito potete trovare la traduzione dell'annuncio ufficiale: Sempre nella pagina dell'annuncio Keith Baker aggiunge: Visualizza articolo completo
  9. E esattamente a questo che si riferisce. 😉 E' noto fin dalle origini di D&D 5e che i designer della WotC utilizzino una bibbia (bible) per raccogliere tutte le info narrative della 5e. Si tratta di una soluzione abbastanza scontata: come tu stesso dici, tutti i progetti che riguardano la creazione di una storia o di una ambientazione si basano su simili risorse perché aiutano designer, sceneggiatori, registi, fumettisti, romanzieri, ecc. a non perdersi i dettagli e a mantenere il tutto coerente. In effetti non è nulla di strano.
  10. Tieni presente che i supplementi di D&D 5e sono spesso un mix: a differenza delle precedenti edizioni non c'è sempre una netta differenza tra manuali d'avventura e manuali di regole. Anzi, spesso nello stesso supplemento puoi trovare sia avventure che nuove meccaniche. Ti conviene, quindi, andarti a leggere bene la descrizione dei manuali della 5e, perché quelli che all'apparenza possono sembrare solo manuali d'avventura in realtà possono contenere le meccaniche che cerchi. Anche i manuali che contengono principalmente avventure spesso contengono qualche meccanica nuova. Altri manuali, invece, sono proprio un mix, come Ghosts of Saltmarsh, che contiene sia una serie di brevi avventure, sia una grossa fetta di nuove meccaniche dedicate a espandere il gioco marittimo.
  11. @Alonewolf87 @Maxwell Monster Apprezzo e approvo decisamente l'idea. Tenere traccia ogni volta dei vari prodotti Terze Parti tradotti in italiano non è facile. Un topic dedicato alla cosa non è, quindi, un'idea malvagia, anzi. Ogni tanto si potrebbe eventualmente usare il topic aperto da Maxwell per creare un qualche articolo di aggiornamento sulle uscite italiane per la 5e.
  12. Sì, ma spesso e volentieri (non dico sempre) sono mancate meccaniche capaci di aiutare i gruppi a vivere in maniera più concreta simili esperienze. Anche D&D stesso ha spesso lasciato simili aspetti ignorati o poco più che abbozzati. Non basta parlare di Fazioni (come la Pathfinder Society) per dire che il gioco consente di vivere pienamente la lotta tra fazioni e la partecipazione a simili organizzazioni. Le stesse regole delle Fazioni della GDM 5e, ad esempio, non aiutano i giocatori a esplorare in maniera davvero poi così immersiva cosa significa essere parte di un'organizzazione. Per questo ogni nuova regola che contribuisce ad approfondire questo aspetto (come le meccaniche sulle Gilde di Guildmaster's Guide to Ravnica) è più che benvenuta. 🙂 A D&D serve davvero tanto avere regole che aiutino giocatori a scoprire un'esperienza di gioco che non preveda banalmente la continua mattanza di mostri e i PX presi solo con il combattimento, in modo da introdurre un po' di variazione. Per questo, manuali come Acquisitions Incorporated sono sempre una buona notizia. 😉
  13. Si tratta di una compagnia imprenditoriale, di una ditta, di una associazione affaristica in questo caso legata al settore dell'avventura. 😉 L'Acquisitions Inc. è una grande compagnia imprenditoriale specializzata nel fornire a chi lo richiede il servizio da avventurieri. Come molte aziende di successo, ha scelto di fornire il proprio marchio per consentire anche ad altri gruppi di mettere su la propria ditta in franchising. 🙂 L'idea è, ovviamente, usata in modo puramente ironico, ma la logica alla sua base può tornare estremamente utile anche per le campagne più serie nelle quali si vuole incentrare il tutto sulla gestione di una attività commerciale o di servizi. Non so se conosci, ad esempio, la serie TV Leverage: vuoi giocare una campagna in cui una banda di ladri offre il proprio servizio alle persone truffate o derubate per aiutarle a recuperare il maltolto? Le regole di Acquisitions Inc. ti aiutano in questo. Vuoi che il gruppo di PG costituisca una compagnia di Mercenari? Idem. E così via.
  14. Non se ne sa nulla, purtroppo. La Asmodee Italia è avara di dettagli e rivela le uscite solo quando è a pochi mesi/settimane dalla loro pubblicazione. In questo caso, inoltre, dipende molto dall'accordo specifico tra WotC e Asmodee Italia, di cui non conosciamo i termini esatti (sappiamo solo che non prevede il materiale in PDF). Scopriremo se questo manuale uscirà in italiano solo se la Asmodee Italia un giorno lo annuncerà.
  15. A partire dal 18 Giugno 2019 è uscito Acquisitions Incorporated, supplemento per D&D 5e collegato alla celebre campagna giocata per anni da Penny Arcade e conosciuta con il nome di Acquisitions Inc. Il manuale, ufficialmente finanziato e riconosciuto dalla WotC, contiene un'avventura per PG di livello 1-6, regole per creare e gestire una proprio Franchise (una vera e propria impresa d'affari), una serie di ruoli speciali per chi lavora nell'impresa, nuovi Background, opzioni per PG e altro ancora. Per chi tra voi non lo conoscesse, Acquisitions Inc. è iniziato circa una decina di anni fa (durante il periodo della 4a Edizione di D&D) sotto forma di un podcast, durante il quale Chris Perkins (attuale membro del D&D team presso la WotC e uno dei principali designer della 5e) e altri esponenti del Penny Arcade mettevano in scena la loro personale campagna di Dungeons & Dragons. Con il passare degli anni l'Acquisitions Inc. ha ottenuto un successo tale da diventare un vero e proprio show dal vivo, simile a ciò che è oggi il celebre Critical Role con Matt Mercer. Inoltre, Penny Arcade è diventato anche il responsabile dell'organizzazione del gioco dal vivo presso il circuito di convention PAX, oltre che del più recente PAX Unplugged. L'Acquisition Inc. giocato dal vivo con Chris Perkins come DM Dopo tanti anni di successo, Penny Arcade ha deciso di pubblicare un manuale per D&D dedicato interamente all'Acquisitions Inc. L'idea era quella di finanziare il progetto attraverso Kickstarter, ma quando la WotC ha scoperto ciò che Penny Arcade stava creando, ha deciso di proporre loro una collaborazione e di finanziare lei la realizzazione del manuale, che ora è finalmente disponibile per l'acquisto. Qui di seguito potete leggere la descrizione ufficiale del manuale, pubblicato sul sito ufficiale della WotC: Acquisition Incorporated Un prodotto di D&D creato in collaborazione con Penny Arcade Inc. BENVENUTI AD ACQUISTIONS INCORPORATED! Esplorate un gran numero di pericoli e di personalità per il più grande gioco di ruolo al mondo. Quando siete agli inizi nell'attività del partecipare alle avventure, può non essere male poter contare su un qualche appoggio. Può essere di grande aiuto avere accesso ai potenti artefatti, alla competenza e lavori che l'Acquisitions Incorporated (Acq Inc) è in grado di offrire a una nuova impresa. Unitevi a Omin Dran, Jim Darkmagic e a Viari come mai prima nel manuale di Campagna per Dungeons & Dragons di Acquisition Incorporated! Preparatevi per il successo quando tenterete di gestire la vostra impresa fantasy, utilizzando tutti gli ingredienti di cui avete bisogno per includere Acquisition Incorporated nella vostra campagna di D&D, in modo da fondare il vostro franchise e assumere i ruoli speciali al suo interno. In aggiunta, ci sono sempre delle posizioni che potrebbero diventare disponibili...semplicemente non provate a chiedervi come mai. Imparate tutto quello che vi serve per far partire la vostra impresa fantasy dal momento che inizierete la vostra carriera oggi, in qualità di orgogliosi membri dell'Acquisitions Incorporated. Acquisitions Incorporated ha tutto quello di cui avete bisogno per giocare a D&D 5e come se foste sul palco assieme alla squadra (del Penny Arcade, NdTraduttore) al PAX! Nuovi Background, nuove opzioni per i PG, informazioni sui franchise e molto altro! Iniziate il vostro franchise di Acquisitions Incorporated all'interno dei Forgotten Realms o di qualunque altro luogo del Multiverso. Acquisitions Incorporated è un nuovo genere di campagna di D&D pieno di pazzesche attività criminali (il termine originale è "heist", difficile da tradurre in italiano; pensate ai colpi alla Ocean's Eleven, NdTraduttore) e momenti esilaranti, ed è uno dei nuovi modi per raccontare fantastiche storie di D&D. Include un'avventura che porterà i personaggi dal livello 1 al livello 6, stabilendo la rivendicazione del vostro gruppo su un mondo che esso ha appena iniziato ad esplorare - e da cui ha appena iniziato a ricavare del profitto. DETTAGLI DEL PRODOTTO: Prezzo: 49,95 dollari Data di uscita: 18 Giugno 2019 Formato: Copertina rigida Lingua: Inglese Fonte: https://dnd.wizards.com/products/tabletop-games/rpg-products/acqinc
  16. Il supplemento per D&D 5e dedicato all'ambientazione creata dall'Acquisition Inc è ora disponibile in tutti i negozi. A partire dal 18 Giugno 2019 è uscito Acquisitions Incorporated, supplemento per D&D 5e collegato alla celebre campagna giocata per anni da Penny Arcade e conosciuta con il nome di Acquisitions Inc. Il manuale, ufficialmente finanziato e riconosciuto dalla WotC, contiene un'avventura per PG di livello 1-6, regole per creare e gestire una proprio Franchise (una vera e propria impresa d'affari), una serie di ruoli speciali per chi lavora nell'impresa, nuovi Background, opzioni per PG e altro ancora. Per chi tra voi non lo conoscesse, Acquisitions Inc. è iniziato circa una decina di anni fa (durante il periodo della 4a Edizione di D&D) sotto forma di un podcast, durante il quale Chris Perkins (attuale membro del D&D team presso la WotC e uno dei principali designer della 5e) e altri esponenti del Penny Arcade mettevano in scena la loro personale campagna di Dungeons & Dragons. Con il passare degli anni l'Acquisitions Inc. ha ottenuto un successo tale da diventare un vero e proprio show dal vivo, simile a ciò che è oggi il celebre Critical Role con Matt Mercer. Inoltre, Penny Arcade è diventato anche il responsabile dell'organizzazione del gioco dal vivo presso il circuito di convention PAX, oltre che del più recente PAX Unplugged. L'Acquisition Inc. giocato dal vivo con Chris Perkins come DM Dopo tanti anni di successo, Penny Arcade ha deciso di pubblicare un manuale per D&D dedicato interamente all'Acquisitions Inc. L'idea era quella di finanziare il progetto attraverso Kickstarter, ma quando la WotC ha scoperto ciò che Penny Arcade stava creando, ha deciso di proporre loro una collaborazione e di finanziare lei la realizzazione del manuale, che ora è finalmente disponibile per l'acquisto. Qui di seguito potete leggere la descrizione ufficiale del manuale, pubblicato sul sito ufficiale della WotC: Acquisition Incorporated Un prodotto di D&D creato in collaborazione con Penny Arcade Inc. BENVENUTI AD ACQUISTIONS INCORPORATED! Esplorate un gran numero di pericoli e di personalità per il più grande gioco di ruolo al mondo. Quando siete agli inizi nell'attività del partecipare alle avventure, può non essere male poter contare su un qualche appoggio. Può essere di grande aiuto avere accesso ai potenti artefatti, alla competenza e lavori che l'Acquisitions Incorporated (Acq Inc) è in grado di offrire a una nuova impresa. Unitevi a Omin Dran, Jim Darkmagic e a Viari come mai prima nel manuale di Campagna per Dungeons & Dragons di Acquisition Incorporated! Preparatevi per il successo quando tenterete di gestire la vostra impresa fantasy, utilizzando tutti gli ingredienti di cui avete bisogno per includere Acquisition Incorporated nella vostra campagna di D&D, in modo da fondare il vostro franchise e assumere i ruoli speciali al suo interno. In aggiunta, ci sono sempre delle posizioni che potrebbero diventare disponibili...semplicemente non provate a chiedervi come mai. Imparate tutto quello che vi serve per far partire la vostra impresa fantasy dal momento che inizierete la vostra carriera oggi, in qualità di orgogliosi membri dell'Acquisitions Incorporated. Acquisitions Incorporated ha tutto quello di cui avete bisogno per giocare a D&D 5e come se foste sul palco assieme alla squadra (del Penny Arcade, NdTraduttore) al PAX! Nuovi Background, nuove opzioni per i PG, informazioni sui franchise e molto altro! Iniziate il vostro franchise di Acquisitions Incorporated all'interno dei Forgotten Realms o di qualunque altro luogo del Multiverso. Acquisitions Incorporated è un nuovo genere di campagna di D&D pieno di pazzesche attività criminali (il termine originale è "heist", difficile da tradurre in italiano; pensate ai colpi alla Ocean's Eleven, NdTraduttore) e momenti esilaranti, ed è uno dei nuovi modi per raccontare fantastiche storie di D&D. Include un'avventura che porterà i personaggi dal livello 1 al livello 6, stabilendo la rivendicazione del vostro gruppo su un mondo che esso ha appena iniziato ad esplorare - e da cui ha appena iniziato a ricavare del profitto. DETTAGLI DEL PRODOTTO: Prezzo: 49,95 dollari Data di uscita: 18 Giugno 2019 Formato: Copertina rigida Lingua: Inglese Fonte: https://dnd.wizards.com/products/tabletop-games/rpg-products/acqinc Visualizza articolo completo
  17. @Checco Grazie dell'avviso. Pensavo di scriverci una news stasera. Purtroppo in questi giorni mi sono trovato impegnato e non sono riuscito a farlo prima. Grazie del promemoria. 😉
  18. @The Stroyy In effetti non hai tutti i torti. 😄
  19. Figurati, non stare a preoccuparti. Vero. Di per sè un non fu un vero e proprio flop, ma credo sia considerato tale in raffronto alle vendite delle altre edizioni di D&D. E' vero che sicuramente subì le conseguenze della grande crisi economica del 2008, così come della crisi dei Gdr più in generale, ma sicuramente incise in maniera molto importante anche la reazione negativa che provocò in una grossa fetta del mercato.
  20. Ecco il mio classico Wall of Text per spiegare in maniera esauriente la situazione. 😀 Il problema della 4e è che i designer hanno creduto erroneamente di poter palesare e imporre una visione di D&D che da decenni esiste: l'dea che il Combattimento sia la vera e unica ragione per cui la gente di solito gioca a D&D. D&D è sempre stato un gioco che supporta in particolare il combattimento e, di conseguenza, negli anni è nata la convinzione che il Combattimento sia la principale e addirittura l'unica ragione per cui un gruppo di giocatori dovrebbe giocare a D&D. Questa visione delle cose, tuttavia, non è mai davvero stata approvata da tutti. Se è vero che in genere tutti riconoscono che D&D valorizzi molto il Combattimento, che valorizzi meno altre esperienze e che, dunque, sia un gioco in particolar modo adatto a campagne d'Azione, nei decenni questo non ha impedito a una gran quantità di giocatori di usare ugualmente D&D per giocare ad esperienze molto più varie, non solamente incentrate sul Combattimento. Anzi! A prescindere dai limiti imposti dal suo regolamento, nei decenni la gente ha imparato ad amare l'idea di usare D&D per giocare campagne a tutto tondo, incentrate anche sull'interpretazione, sull'esplorazione e sull'immersione in una storia emozionante....nonostante permettesse ai giocatori di vivere simili esperienze peggio di altri giochi. Visto, però, che negli anni è nata questa sorta di nomea che D&D andasse bene principalmente solo per il Combattimento, i designer della 4e si sono erroneamente convinti di poter fare il salto e imporre un gioco basato solo sul Combattimento, come se questa fosse la cosa che davvero la gente voleva. Il fatto è che i designer si sono ingannati perchè, anche se la gente amava il Combattimento di D&D, amava usare il gioco anche per tante altre cose: nel momento in cui i giocatori si sono visti proporre un gioco che li ostacolava (o non li supportava) nel fare le cose di loro interesse, sono rimasti contrariati e l'hanno lasciato sugli scaffali. A questo si è aggiunto il fatto che D&D 4a presentò un regolamento radicalmente diverso da quello a cui i giocatori si erano abituati nei decenni: le Classi, ad esempio, assunsero una struttura molto diversa da quelle che hanno caratterizzato le altre edizioni di D&D, molti mostri furono radicalmente modificati, gli Allineamenti cambiarono rispetto a quelli usati fin dai tempi di AD&D, si iniziò a parlare di capacità/poteri a volontà/incontro/giornata, s'introdussero meccaniche che trasformavano le altre esperienze di gioco in mini-giochi (ad esempio le Skill Challanges, che servivano a ridurre cose come l'esplorazione e l'interazione sociale in una serie di tiri di dado). Questi cambiamenti hanno spiazzato i giocatori, che in molti casi le hanno rifiutate. Infine c'è stato il problema della presentazione del regolamento, ovvero l'uso dei termini e delle espressioni usate per spiegarlo. Fino alla 3.x, anche se i regolamenti assumevano che l'interesse dei giocatori fosse in particolare il Combattimento o trovare la combinazione meccanica migliore per risultare efficienti in quest'ultimo (è il caso, ad esempio, della 3.x), tutti avevano sempre scelto di esporre le regole in modo da mantenere l'atmosfera di un gioco basato sull'avventura e sulla partecipazione a storie emozionanti. Si comprendeva, insomma, che per i giocatori era importante, nonostante tutto, essere calati nell'atmosfera di un mondo Fantasy in cui i loro PG avrebbero vissuto strabilianti avventure e, dunque, si cercava - anche se a volte malamente - di aiutarli a immergersi in quel mondo e nei loro personaggi. I designer della 4e, invece, hanno commesso un secondo grave errore: hanno dato per scontato che ai giocatori di D&D interessa poco interpretare, sentirsi calati in un mondo immaginario e, dunque, dimenticare che si stanno semplicemente tirando dei dadi sulla base di una serie di statistiche; piuttosto hanno creduto che ai giocatori interessasse solo costruire PG efficienti da usare in combattimento, in modo non diverso da quanto avveniva all'epoca nei MMORPG come World of Warcraft. Per questo, scelsero di abbandonare immediatamente qualunque finzione e impiegarono in D&D una terminologia che ricordava proprio i Gdr Online: si iniziò a parlare di Impulsi Curativi, si eliminò il calcolo delle distanze in base ai metri per sostituirlo con un calcolo in base ai quadretti, si iniziò a suddividere capacità/poteri in base alle fasi del gioco (volontà, incontri, giornalieri), ecc. Termini come questi annullano l'immedesimazione, perchè rendono palese ai giocatori il regolamento e il fatto che il cuore del gioco sia diventato semplicemente l'usare delle stat astratte per raggiungere degli obbiettivi astratti. C'è una netta differenza, ad esempio, tra il parlare di metri o di quadretti: i primi ti fanno pensare alle distanze di un mondo immaginario, mentre i secondi ti fanno pensare a una griglia astratta. Ugualmente c'è una netta differenza tra il parlare di Riposi, come in D&D 5e, o di poteri che si ricaricano a Incontri: i primi ti fanno pensare ai PG che recuperano le energie riposando affianco a un fuoco, mentre i secondi ti fanno pensare a stat astratte che si ricaricano secondo ritmi astratti. Anche questo approccio provocò una forte reazione contraria da parte di quei giocatori che si erano abituati a pensare a D&D come l'occasione di vivere emozionanti avventure.
  21. E' possibile. Dipenderebbe, però, tutto dalle richieste dei giocatori. Come al solito, insomma, sarebbero i risultati di uno o più sondaggi a dettare la linea, più quelli di una eventuale nuova fase di Playtest pubblico. Se proprio bisognerà passare a una 6e, comunque, l'interesse dei designer sarebbe quello di mantenere un'alta compatibilità con la 5e, come dichiarato da Mearls in questo AMA (trovi una risposta più precisa nella sezione "Game Design"): Qui, invece, puoi trovare un esempio della cosa che più di tutte Mearls cambierebbe di D&D 5e se potesse, ovvero le Azioni Bonus (trovi diverse risposte sull'argomento nella sezione "Modifiche personali e correzioni che Mearls inserirebbe in D&D 5e se potesse"):
  22. Che sia una moda (dunque un fenomeno destinato prima o poi a spegnersi, per poi magari tornare in voga in un altro momento) è sicuro. Non credo, invece, che sia una moda passeggera. Visto il modo in cui si sono sviluppate le cose fin ora, è probabile che questa moda possa durare ancora diversi anni. E anche quando inizierà a svanire, l'edizione potrà contare comunque dell'onda lunga garantita dal successo di oggi: il numero dei giocatori già conquistati fin ora è tale da garantire con ottima probabilità a D&D una propulsione notevole, capace di sostenere l'edizione per diversi anni ancora. Sarà realistico parlare dell'arrivo in tempi brevi di una 6e solo nel momento in cui D&D 5e inizierà a mostrare qualche segno di crisi. E di crisi al momento qui non se ne parla proprio. Anzi, la situazione attuale è l'esatto contrario. Possibile, ma improbabile. D&D 5e e PF 2 oramai guardano a due categorie di giocatori molto diversi, tanto da non essere quasi più in diretta competizione. D&D 5e punta ai giocatori inesperti, ai giocatori che vogliono un D&D semplificato e ai nostalgici delle campagne interpretative. PF 2 mira agli appassionati della System Mastery (la ricerca della combinazione meccanica migliore che consenta di ottenere un personaggio in grado di essere il migliore nel suo campo d'azione), che già ora giocano e acquistano PF 1. E' più probabile che la Paizo si faccia concorrenza da sola: se è fortunata, la maggioranza dei giocatori di PF 1 passerà a PF 2; se è sfortunata, una bella fetta dei giocatori di PF 1 rimarrà a PF 1 e PF 2 avrà difficoltà. Riguardo alla concorrenza con D&D 5e, è possibile che alcuni scelgano di spostarsi sul nuovo gioco Paizo, ma non la maggioranza. Offrono esperienze oramai troppo diverse e chi ha interesse verso un gioco difficilmente andrà verso l'altro. Ovviamente queste sono solo mie supposizioni personali. La realtà dei fatti potrebbe tranquillamente smentirmi. Questo, però, è quello che credo.
  23. @MattoMatteo @Ermenegildo2 @Checco @Lord Danarc Come dice @Lord Danarc bisogna, però, tenere presente anche il fattore del ritmo lento delle uscite, fattore che rende questa edizione differente quantomeno dalle ultime due edizioni, le stesse che, oltre ad aver avuto un buon ritmo di uscite annuali, hanno visto anche una graduale riduzione del ciclo vitale. Le ultime edizioni in particolare (non ricordo bene per le edizioni più vecchie, quindi ditemi voi) sono state caratterizzate da un ritmo alto di uscite, il che ha portato velocemente i giocatori al punto di saturazione e di stanchezza. Il ritmo lento delle uscite mantiene alta la fame di nuove regole nei giocatori e diminuisce la probabilità che questi ultimi finiscano con lo stufarsi del regolamento. Come giustamente dice @The Stroy, è sicuramente vero che prima o poi la comunità di giocatori si stancherà di D&D 5e e pretenderà un cambiamento, ma il rischio che ciò avvenga nel breve termine sono basse, proprio per via del ritmo lento delle uscite. Come dice sempre The Stroy - e come, se non ricordo male, è stato ammesso dagli stessi designer - non è per nulla improbabile che la 5e regga bene per un totale di 10 anni circa, ma per questa edizione non sarebbe nemmeno impossibile un ciclo vitale di addirittura 12-13 anni, secondo me. I designer, in ogni caso, già qualche anno fa hanno fatto sapere come prevedono di gestire la transizione a una nuova edizione. Innanzitutto inizieranno a pensare a una 6e solo nel momento in cui i giocatori segnaleranno nei sondaggi di essersi stufati del regolamento o di volere una significativa revisione delle regole dei 3 Core. La 6e, inoltre, a meno che nel frattempo i designer trovino utili dei cambiamenti radicali o ricevano dai giocatori indicazioni in tal senso, sarà una morbida transizione dalla 5e, ovvero una sorta di revisione: i designer punteranno con il rivedere e ammodernare il regolamento della 5e, senza metterlo radicalmente in discussione, così che i prodotti della 6e possano essere in qualche modo compatibili con quelli della 5e. Sì, esattamente. 😉 Fanno certamente soldi anche con i supplementi, ma il grosso degli incassi li fanno sui Core. In ogni caso la Hasbro, proprietaria della WotC, per dare l'approvazione alla 5e ha preteso che quest'ultima sia costruita attorno ai prodotti derivati: la fonte principale degli introiti del brand D&D derivano, oltre che dai 3 Core, dai Board Game, dai videogiochi, dagli accessori per il gaming, dal merchandising generale (abbigliamento, idee regalo, ornamenti per la casa, ecc.) e così via. D&D 5e non funziona come le precedenti edizioni. Con le precedenti edizioni il core business erano i manuali del gioco, mentre con la 5e lo è diventato il brand di D&D stesso, dunque tutto ciò che usa il marchio D&D. Il mercato dei Gdr, però, non è come il mercato dei telefonini. 😉 Sicuramente la concorrenza interna è enorme (esiste un numero incredibile di Gdr e ne vengono creati a centinaia ogni anno), ma la gran parte dei prodotti ha un incidenza minima sul mercato, visto che attrae un numero limitato di giocatori. La vera lotta, in genere, è tra un numero ristretto di aziende, quelle che pubblicano i Gdr dall'appeal talmente alto da attirare l'attenzione del grosso del mercato. Anche il Gdr, come tutti i prodotti, rischia sicuramente la stagnazione o addirittura la crisi: è successo, ad esempio, intorno al 2008-2010, quando in particolare la grande crisi economica ha portato il mercato Gdr a contrarsi. La situazione attuale, però, è diversa, perchè per la prima volta in decenni il mercato Gdr è in espansione: il numero dei giocatori aumenta e questo è dovuto in particolare proprio a D&D 5e. D&D è sempre stato uno dei pochi Gdr capaci di portare nuovi giocatori nel mercato, attirando anche coloro che non avevano mai giocato prima. E' per questo che tutte le aziende che producono Gdr guardano sempre con favore l'uscita di una nuova edizione di D&D, in quanto in genere è in grado di ingrossare il mercato e permette alle altre aziende di poter sfruttare questa espansione generale anche a proprio vantaggio. E se questo è valso spesso in passato vale ancora di più in questi anni, visto che D&D sta vivendo una periodo di successo straordinario. In questi anni D&D è diventato letteralmente popolare: se ne parla nei maggiori Talk Show Americani (Stephen Colbert, presentatore del Talk Show più visto negli USA, ha parlato più volte di D&D nel suo programma), è giocato e pubblicizzato da diverse star della TV americana o di Hollywood (promuovono D&D personaggi come Vin Diesel, Joe Manganiello, Deborah Ann Woll - Karen di Daredevil -, Mathew Lilard e Ashley Johnson - attrice nota per Genitori in Blue Jeans e per la parte di Ellie in The Last of Us), ed è entrato a far parte della più generale cultura popolare grazie a serie tv quali The Big Bang Theory, Stranger Things e Community. Le campagne di D&D giocate in streaming, come Critical Role, fanno un numero allucinante di visualizzazioni, mentre quelle giocate dal vivo riempiono i teatri. Questa immane visibilità sta permettendo a D&D di attirare l'attenzione di un numero incredibile di nuovi giocatori, ovvero gente che a D&D non aveva mai giocato prima e che grazie a D&D entrerà per la prima volta a far parte del mercato Gdr. Al momento l'interesse per D&D è talmente alto che l'idea di un'uscita a breve di una 6e è radicalmente impossibile. Ci vorranno un po' di anni prima che la saturazione di cui parli arrivi. 😉
  24. Come ho spiegato nell'articolo, sì, il gioco userà le regole della 5e. Semplicemente verranno introdotte alcune modifiche per adattare il regolamento al medium videogioco. Un videogioco ha esigenze diverse rispetto a un GDR cartaceo: intanto non c'è il DM che ti può risolvere certe cose, ma più in generale certe soluzioni considerate valide al tavolo non funzionano bene se replicate in un videogioco o non risultano divertenti. Quindi il gioco userà una versione rivista del regolamento della 5e, così come Baldur's Gate I e II usavano una versione modificata di AD&D 2e (pensa solo alla pausa tattica messa al posto del combattimento a turni).
  25. Non esiste alcuna 6a edizione in cantiere. La 5e è viva e vegeta, e sta avendo un incredibile successo. Considerando, poi, che è uscita solo 5 anni fa, di sicuro non è destinata a chiudere a breve. Se vuoi giocare alla 5e, quindi, sentiti tranquillo ad acquistarne i manuali. 😉
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