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SilentWolf

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  1. Negli ultimi giorni i designer di D&D 5e hanno deciso di rilasciare una serie di video-interviste incentrate sulle regole di Xanathar's Guide to Everything (potrete trovare maggiori informazioni sul manuale nel seguente articolo), pubblicati sul D&D Beyond ma visibili anche su Youtube. La settimana scorsa vi abbiamo presentato la traduzione delle prime 5 interviste rilasciate dalla WotC. Nei nuovi 5 video i Lead designer Mike Mearls (Forge Domain, Samurai, Celestial e College of Whispers) e Jeremy Crawford (Monster Slayer) ci parlano di ulteriori 5 Sottoclassi che saranno rilasciate su Xanathar's Guide to Everything, dandone una sommaria descrizione, parlando del processo che ha portato alla loro creazione e fornendo qualche idea su come utilizzarle nel vostro gioco. Qui di seguito, oltre ai video originali su Youtube, troverete la trascrizione delle dichiarazioni rilasciate da Crawford. La Sottoclasse del Chierico: Forge Domain La Sottoclasse del Guerriero: Samurai La Sottoclasse del Warlock: Celestial La Sottoclasse del Ranger: Monster Slayer La Sottoclasse del Bardo: College of Whispers LA SOTTOCLASSE DEL CHIERICO: FORGE DOMAIN (DOMINIO DELLA FORGIA) di Mike Mearls “Questa è una delle Sottoclassi per cui ci si chiede <<Come mai questa non era nel Manuale del Giocatore?>>, giusto? Insomma, è il nano chierico! Il nano chierico è diventato così iconico per il gioco ed è divertente, in quanto tecnicamente non era come… La 2a Edizione ti permetteva di giocare il nano chierico, ma penso che semplicemente le persone li mettano naturalmente sempre assieme. Non so che cosa c’è con i nani. Nani e Chierici semplicemente vanno assieme e penso che parte di ciò dipenda dal fatto che abbiamo la storia di Moradin che forgia i nani. Egli letteralmente li crea, giusto? E penso che miticamente sia davvero interessante questa idea che tu hai un artigiano, che è una divinità, il quale fondamentalmente sfida sé stesso dicendo <<Posso creare un popolo, i nani, i miei figli. Li forgerò dal ferro, dal metallo, dai lingotti>> e da qualunque cosa sia il materiale usato. Tutto questo per me è molto interessante e penso che tutto questo abbia profonde implicazioni su quella società, nella quale il tuo dio ti ha fisicamente ricavato dal ferro, dal metallo, e ha soffiato la vita in te. E così si ha questa profonda associazione tra i nani e la creazione delle cose. Naturalmente, la creazione finisce con l’essere sacra per i nani, perché essa è quello che la loro divinità fa, essa è quello che la loro divinità impiegò per crearli. E ancora, questo è ciò che reputo interessante di D&D: quando hai il divino, quest’ultimo è conoscibile. Del tipo, i desideri quotidiani di Moradin potrebbero essere sconosciuti o criptici, ma Morden è una persona per cui <<questo è ciò che è successo>>. Insomma, le persone sanno: non è una questione di fede, è una questione di quale parte scegli. E così l’idea del nano chierico è essenzialmente, quando ci abbiamo lavorato….quello che stavo pensando era al 100% che è il nano chierico che decide <<Emulerò Moradin! Voglio essere un fabbro grandioso! La divinità che ha creato me è stata un fabbro grandioso e io voglio seguire quelle orme, perché la creazione è sacra per il nostro popolo>>. E poi, dato che si tratta di un chierico, devi chiedere a te stesso: come usi la creazione per abbattere orchi e goblin? E la risposta è: crei armi magiche. Ecco! Hai da infondere un’arma e renderla magica, e ciò semplicemente è apparso davvero sensato, davvero ovvio. E la grande cosa in tutto questo è che nel nostro sistema non è nulla che rompe il gioco; è potente ma non è sopra le righe. Questa è una delle sottoclassi che credo realmente rappresenti il momento in cui facciamo le cose davvero bene. Il responso del playtest iniziale è stato incredibilmente positivo. Credo che abbiamo dovuto aggiustare poche cose qui e là, ma ha raggiunto quella nota che io penso… Stavo scherzando quando dicevo che questa Sottoclasse sarebbe dovuta essere all’interno del Manuale del Giocatore, ma seriamente essa avrebbe dovuto essere nel Manuale del Giocatore perché è così iconica. Appena l’abbiamo mostrata alle persone, queste hanno subito sentito <<Sì, questa cosa ha senso. S’incastra al posto giusto, le meccaniche hanno senso, le meccaniche sono facili. Non c’è niente in quelle meccaniche che è complicato, strano o ingegnoso. È semplicemente ovvio. Rendo le cose magiche, rendo la mia armatura migliore e rendo la mia arma migliore. Creo le cose, questo è tutto>>. Ma questa sottoclasse raggiunge un tono così risonante e questo era ciò a cui abbiamo sempre mirato quando ci siamo messi a creare queste Sottoclassi – vogliamo raggiungere quel tono risonante. Puoi dedicarti alle cose che sono davvero così sperimentali che le persone non le hanno mai viste e questo è una parte dell’approccio, devi fare alcune di queste cose. Ma quando stai facendo le cose verso le quali le persone prestano attenzione e dicono <<Oh sì, questo è D&D>>, sì, ti senti davvero bene con te stesso in qualità di designer, perché hai riempito la lacuna che tutti volevano giocare, ma che non potevano giocare. Magari non sapevano che esisteva una lacuna fino a quando non gli hai fornito questa regola, e allora improvvisamente tutti iniziano a giocarla. E penso che questo sia il modo in cui stiamo davvero accrescendo il gioco, quando facciamo questo, quando puoi immaginare <<Oh, se potessi tornare indietro nel tempo e potessi dare Xanathar’s alla squadra che ha realizzato il Manuale del Giocatore, questo è uno dei Domini, una delle opzioni per cui avrei detto “Oh sì, naturalmente mettiamo questa Sottoclasse all’interno del Manuale del Giocatore”>>. Quando sei un designer una cosa del genere ti fa sempre sentire bene. Ciò che fa sentire bene me non è la nuova cosa stramba, ma è la cosa che è semplicemente come <<Hai inventato le patate al forno (da noi la frase è meglio comprensibile come “hai inventato l’acqua calda”, NdSilentWolf). Ora che le hai inventate, tutti le possono mangiare con la loro bistecca per sempre>>. Io mi sento come <<Questa cosa è bella!>>. E tutto ciò perché la Sottoclasse s’incastra bene. E questa è la situazione nella quale come designer, come creatori, ci connettiamo con il pubblico, nella quale stiamo azzeccando le cose che la gente vuole. Stiamo azzeccando le cose che semplicemente hanno senso per le persone e, in qualità di designer, io amo questa sensazione in un gioco come D&D, che ha una storia, che possiede una base di giocatori molto attiva. Significa che, come designer, siamo in contatto con i giocatori, che stiamo lavorando con loro sulla stessa pagina. Amo questa sensazione.” LA SOTTOCLASSE DEL GUERRIERO: SAMURAI di Mike Mearls “Il Samurai è nel manuale perché si tratta di un grande esempio di una parola che i giocatori vogliono usare per dire <<Questo è il mio personaggio, gioco un Samurai, giusto [detto sarcasticamente]?>>. Allora, quando descrivi ciò che il Samurai include, devi chiederti ben chiaramente cosa significa - giocando nei Forgotten Realms o in qualunque altra campagna - quando qualcuno dice <<Voglio giocare un Samurai>>. I giocatori chiaramente non stanno dicendo <<Voglio giocare un guerriero di nobili origini, proveniente dal Giappone feudale e che dipende da un signore della guerra>>. Va bene, questo probabilmente non è ciò che stanno dicendo. Loro si stanno riferendo a ciò che io penso sia la versione del samurai proveniente dai fumetti o dai film”, dice Mike Mearls a D&D Beyond. “La stessa cosa accade con il Knight (Cavaliere): quando qualcuno dice <<Voglio giocare un Cavaliere>>, sta probabilmente pensando a quello che abbiamo visto nei feedback e fa in modo che la Sottoclasse del Knight finisca con l’essere divorata dal Cavalier. I giocatori vogliono qualcuno che sia davvero bravo nel combattere a cavallo, il che è decisamente parte dell’essere un cavaliere, ma è questa la parte che è rimasta bloccata, non il <<Bene, hai giurato fedeltà a qualcuno e ti deve piacere il fatto che hai responsabilità verso quest’ultimo, in quanto sei un guerriero di nobili origini e ciò solo perché possiedi un cavallo; possedere un cavallo, però, è costoso e tu devi essere un [nuovo piccolo cavaliere?] e tutte queste altre cose>>. Dunque tu devi chiedere a te stesso <<Che cos’è quando le persone dicono “samurai”, che cosa intendono e qual è la cosa che effettivamente stanno cercando?>> Per me molto deriva da Kurosawa, i Sette Samurai, film che adoro, così come amo ogni film che in un certo qual modo si occupa di transizioni. Il film di Kurosawa ha a che fare con i Sette Samurai, ma ciò che davvero tratta è la fine dell’era dei samurai: ha a che fare con le armi da fuoco, con il cambiamento culturale e con il Giappone diretto verso la modernizzazione. E dunque, le persone che cosa trovano interessante del samurai? Ciò che abbiamo centrato è stata l’idea di quello spirito combattente: che il samurai possiede un dovere, che pone il dovere al di sopra di ogni altra cosa e che morirà nel tentativo di compierlo; <<Questo è il mio dovere, ecco quello che ho deciso di fare, niente mi fermerà>>…questo tipo di natura implacabile. Per questo motivo il Samurai possiede la capacità di ottenere un significativo aumento di Punti Ferita Temporanei e quella di attaccare con Vantaggio per un round, e può fare tutto ciò tre volte ogni Riposo Breve. Fondamentalmente, dunque, direi quasi che meccanicamente il Samurai è un po’ una sorta di micro-ira (in quanto l’Ira del Barbaro è prodotta molto di più). Nel film, tuttavia, secondo il mio modo di pensare il personaggio che stiamo progettando, ciò che ho visto andare bene era il combattimento. Sei un guerriero e sei stato messo con le spalle al muro; l’ogre, il tuo secondo o terzo avversario, ti ha appena distrutto; sei sotto di tre punti ferita e hai bisogno di abbattere quest’ogre. Beh, questo è il momento in cui userai la capacità del tuo Samurai e poi l’impeto eroico del Guerriero (Action Surge, NdSilentWolf) per ottenere una Azione extra: in questo modo eseguirai un sacco di attacchi, tutti con Vantaggio, e ti darai un sacco di punti ferita temporanei, nel caso in cui il tuo Chierico sia fuori gioco o tu ti ritrovi senza incantesimi di guarigione. E così ti aggrapperai al limite e concentrerai tutte le tue forze rimanenti in un unico colpo, in maniera tale da provare ad abbattere quel nemico, e tutto questo sembra molto simile a ciò che accade nel film. La mia mente è come il samurai, il quale è insanguinato ma è ancora in piedi e sta combattendo, come se - a dispetto di tutte quelle ferite - stesse dicendo <<Questo è il mio nemico, questo è il mio obbiettivo e nulla riuscirà a fermarmi>>. Dunque, date alle persone quel reale senso di <<Oh sì, questo è il personaggio che voglio giocare! Voglio giocare questo coraggioso, impetuoso e inarrestabile guerriero, davvero alimentato da questo spirito guerriero che ho confrontato con quello di altri Guerrieri>>. LA SOTTOCLASSE DEL WARLOCK: CELESTIAL (CELESTIALE) di Mike Mearls “Quello che abbiamo stabilito nella cosmologia di Dungeons & Dragons è il fatto che il Chierico sia legato a entità divine (insomma, le divinità) o a concetti considerati divini (ad esempio, la Fiamma Argentata di Eberron). Il Celestial (Mearls si riferisce al Patrono del Warlock, NdSilentWolf), tuttavia, piuttosto che essere un’entità divina di per sé, è invece una creatura celestiale. Così, può essere qualcosa come un angelo, un ki-rin, un unicorno o qualunque altra cosa che sia una potente creatura di allineamento buono, ma non deve necessariamente essere una divinità. E così questa è la differenza che c’è tra il Warlock (quest’ultimo non fa patti con specifici individui pronti a condividere il potere con loro) e il Chierico (il cui potere gli viene garantito dalla divinità). E inoltre, con il Celestial noi ancora presumiamo che si tratti ovviamente di un celestiale, una creatura di qualche tipo con allineamento buono. Dunque, messo a confronto con gli altri Warlock, il Celestial è un guaritore: ottiene Cura Ferite come Incantesimo di 1° livello, e una delle loro prime capacità di Classe permette loro di curare; inoltre, il Celestial ha a che fare con l’energia radiante. E così, voglio dire, ovviamente potete giocare un Warlock malvagio con il patto Celestial se lo volete, nulla ve lo impedisce. Il gioco, tuttavia, dà per scontato che celestiale significhi essere di allineamento buono, o avere a che fare con l’energia radiante o con la guarigione. E dunque, messo a confronto con un Chierico, quando si pensa a un incantatore divino si ritiene che quest’ultimo dovrà essere legato a un dominio come quelli che possiede la Classe Chierico, dove il portfolio della divinità influenza la magia del seguace (e la caratteristica più specifica di un celestiale è l’aver a che fare con l’energia radiante). È quasi come se il Celestial fosse meno raffinato rispetto alla capacità del Chierico di impiegare la magia e cosmologicamente è più un modo basato sulla forza bruta per ottenere la magia attraverso un patto. Si tratta un po’ di come noi pensiamo al Warlock in generale, il cui patto è quasi come un accesso illegale al sistema di magia piuttosto che attraverso il metodo accettato o previsto, grazie al quale la gente fa uso degli incantesimi. E nel canone che è nella mia testa, questo è il motivo per cui il Warlock è giunto all’interno di D&D più tardi. Ha richiesto all’universo di D&D un po’ di tempo, così come alle persone, per capire come usare la magia in questo modo in opposizione ai tradizionali metodi di utilizzo della magia basati sugli Slot. E così, sì, si tratta di un celestiale (Mearls si riferisce al Patrono, NdSilentWolf): potete immaginarlo come qualcosa tipo un coatl, che potrebbe avere agenti sparsi nel mondo; e così il coatl fa questi patti con i suoi agenti in modo che vadano in giro e agiscano in suo nome. Dunque, si tratta di creature sullo stile di celestiali con allineamento buono, che però non sono divinità. E per questo, una delle cose che mi piacciono del Warlock in merito ai patti è che possono essere molto più personali. Un coatl potrebbe avere il desiderio di proteggere una persona specifica, una famiglia specifica, o una città nella quale le divinità sono più distanti in Dungeons and Dragons. Penso si tratti di una cosa su cui i DM possono giocare o che un giocatore può realmente portare nel gioco: quest’idea che il patrono sia qualcosa di più personale, che potrebbe essere qualcheduno con cui hai conversazioni più dirette, piuttosto che parlare direttamente a Dio o a Thor o a entità simili, che sono molto più distanti, molto più astratte. Così ho creato il Celestial con quest’idea di qualcuno interessato a giocare maggiormente il Warlock eroico. Tradizionalmente, i Warlock hanno una inclinazione sinistra nel gioco. Se date uno sguardo al Manuale del Giocatore, i patroni iniziali o sono cose tradizionalmente malvagie, come un Immondo (Fiend) o il Grande Antico (Great Old Ones), oppure si tratta di qualcosa di similmente pericoloso (magari qualcosa di non malvagio ma nemmeno di necessariamente amichevole, come un Signore delle Fate). Dunque volevamo bilanciare un po’ le cose e dire che l’essere un Warlock non ti rende intrinsecamente malvagio, oscuro oppure sinistro. Le creature celestiali – ovviamente è un patto celestiale – possono anche loro creare patti e questo in un certo qual modo bilancia le possibilità narrative. E ciò che mi piace è anche il fatto che, introducendo pure un nuovo guaritore nel gioco, essenzialmente è possibile utilizzare il Warlock come un guaritore nel caso in cui non si voglia giocare il Chierico. Potrete giocare un personaggio che possiede un ben diverso ritmo di uso degli incantesimi, il quale però può anche portare una grande quantità di cure al tavolo per il gruppo.” LA SOTTOCLASSE DEL RANGER: MONSTER SLAYER (UCCISORE DI MOSTRI) di Jeremy Crawford “Il Monster Slayer del Ranger è una Sottoclasse che fondamentalmente ruota tutta attorno al consentirvi di giocare Van Helsing. Questo è il Ranger che è il professionista nel cacciare non solo le creature della notte (vampiri, licantropi, ecc.), ma è anche la rovina degli incantatori malvagi. Questo è il Ranger che immaginiamo un po’ più studioso rispetto al tipico Ranger, quello che sa ogni sorta di notizia interessante su mostri differenti e su come sconfiggerli. Questa Sottoclasse in realtà nel processo degli Arcani Rivelati è iniziata come una Sottoclasse per il Guerriero. Le persone hanno risposto molto bene nei suoi confronti ma, man mano che lavoravamo su di essa, abbiamo davvero sentito che questa sarebbe stata meglio come parte della Classe Ranger, dove avrebbe ottenuto accesso alle numerose capacità magiche del Ranger: la capacità del Ranger Nemico Prescelto e cose simili, le quali sembravano una scelta naturale per questa persona che è il migliore nella caccia a queste creature malvagie. La Sottoclasse di suo credo sia super divertente: possiede un numero addizionale di incantesimi, conosce tutto riguardo all’intrappolare creature di altri mondi (avete presente, incantesimi come Magic Circle, Hold Monster e pure Banishment, per mandare le creature sconfitte su altri piani), ma probabilmente la mia parte preferita di questa Sottoclasse è la capacità di ostacolare la magia di un incantatore oscuro. Ora, le persone possono già fare questo in gioco usando l’incantesimo Counterspell; questo Ranger può riuscirci semplicemente utilizzando una particolare capacità di Classe, in aggiunta a quell’incantesimo. Questa Sottoclasse, inoltre, funziona contro le persone che tentano di teletrasportarsi via. Dunque questo è uno dei pochi personaggi nel gioco con il quale, fintanto che il nemico è abbastanza vicino, il Ranger ottiene la possibilità di ostacolare magicamente l’abilità della persona di teletrasportarsi all’improvviso via dal combattimento e di scappare. Tutto questo in quanto, ripeto, si tratta della figura in stile Van Helsing che sta per fermare quella creatura dell’oscurità, in grado di fuggire via dagli altri, ma non da questo Ranger. Questo Ranger, inoltre, possiede fin dall’inizio una capacità che torna all’idea che il Monster Slayer conosce un poco di ogni mostro: la capacità di riconoscere se il mostro possiede immunità, resistenza ai danni, immunità alle condizioni, questo tipo di cose. Dunque questo sarà il personaggio che è in grado di aiutare il gruppo a capire <<Come fermiamo questo mostro che ci ha tormentati per l’uso delle nostre armi contro di lui?>>. Invece, questo è il personaggio che sarà in grado di comprendere velocemente il fatto che avremo bisogno di usare armi argentate, armi magiche o che avremo bisogno di smettere di usare il fuoco, questo tipo di cose. Ora, molti gruppi comprendono questo tipo di cose attraverso una serie di prove ed errori, e poi le ricordano perché <<Oh, abbiamo combattuto queste creature prima di sapere che sono immuni a questo tipo di attacchi>>. Al contrario, questo è il tipo di personaggio, il Monster Slayer, che ha il potenziale di comprendere questo tipo di cose al primo incontro con un mostro e questo tipo di possibilità rappresenta davvero il fatto che questo uccisore di mostri si ritiene abbia compiuto degli studi prima di intraprendere l’avventura e durante quest’ultima, sempre pronto a imparare nuove cose sui mostri. Così, in qualità di amante dei vecchi film della Hammer e di praticamente tutte le storie gotiche di ogni tipo, in ottobre ho avuto di notte una sorta di dieta senza fine basata su simili cose. Dato il mio gusto, questa è una Sottoclasse del Ranger per cui sono molto emozionato.” LA SOTTOCLASSE DEL BARDO: COLLEGE OF WHISPERS (COLLEGE DEI SUSSURRI) di Mike Mearls “Questa è facile. Si tratta del Bardo di Dark Sun, giusto? Questa Sottoclasse era letteralmente <<Hai Dark Sun. Hai questo Bardo>>, il quale è davvero interessante in quanto è così diverso. Adoro quando le ambientazioni prendono le Classi e trafficano con loro, perché questo ci consente di espandere le Classi in D&D nel complesso. Questo è divertente, quindi sì! Il College of Whispers è il Bardo di Dark Sun! È il Bardo sinistro. Quando fa la sua comparsa sembra decisamente come <<Oh, è qui per intrattenerci ed è qui per diffondere notizie>>, ma no. In realtà lui è qui per incasinarvi. E la cosa divertente, per me, riguardo al Bardo del College of Whispers, è il fatto che esso è un grande esempio di ciò che rende D&D divertente. Si tratta di un tipo di personaggio che non ha a che fare con il combattimento. Ha a che fare con il rompere il gioco dal punto di vista narrativo. Ha a che fare con l’incasinare l’ambiente, con ciò intendendo il tessuto sociale della vostra campagna. Ciò che davvero mi ha affascinato è stata questa idea, semplicemente andandoci più pesante su un personaggio che è in grado di manipolare e incasinare gli altri, ma facendolo in un modo che sia soddisfacente. È difficoltoso. È davvero molto facile renderlo veramente ciò che io penso…troppo vuoto, dove è come <<Oh, ottieni semplicemente un grosso bonus alle tue prove di Carisma>>. Un buon Dungeon Master riesce a giocare anche così ma, quando vedo il design del College of Whispers, esso ha a che fare con il suggerire cose che puoi fare per incasinare i PNG e che risultino affidabili. Il College of Whispers ha tutto a che fare con il mettere le persone le une contro le altre e isolarle. Dunque la mia speranza è che qualcuno giochi questo tipo di Bardo e pensi <<Oh, quello che voglio è infiltrarmi nell’organizzazione del cattivo. Non voglio semplicemente entrare nel dungeon e combattere tutti quanti. Voglio andare al suo interno in qualità di Bardo viaggiatore, fare il mio spettacolo e poi iniziare a metterli tutti gli uni contro gli altri>>. Giusto? Perché, vedete, questo è quando D&D è divertente. Per me il combattimento in D&D…amo avere le miniature, amo le grandi cose tattiche, ma per me quella è l’espressione meno interessante di D&D. Per me l’espressione più interessante di D&D è quando è solo pura creatività, quando te ne esci con qualche strambo piano, e quando ha tutto a che fare con la tensione interna al gruppo e il tenere il DM in apprensione, del tipo <<Il gruppo cosa tenterà di fare ora? Cosa significherà per la campagna?>>. Parte dell’ispirazione di questo Collegio Bardico è derivata da una campagna che giocai qualche anno fa, una tipica campagna fantasy. Poi, a un certo punto, il Chierico del gruppo ebbe un’udienza con il nostro mecenate, questo nobile che ci stava sostenendo. Così nessuno degli altri personaggi era presente a parte il mio, il quale era molto sospettoso nei riguardi di questo mecenate. Io pensavo di essere invisibile e nella stanza il Chierico del gruppo uccise il nostro mecenate, e lo fece in un modo grazie al quale nessuno avrebbe saputo che era stato lui. La cosa semplicemente scioccò tutti quanti al tavolo. Ma venne fuori che il personaggio aveva l’obbiettivo segreto di uccidere questo tizio. Fu straordinario. Ebbe la capacità di scombinare completamente la campagna e io adoro questi momenti. Ciò che voglio che il College of Whispers faccia è il fatto di incasinare la campagna, di insegnare ai DM a non pianificare troppo e a giocare ugualmente nonostante tutto. I giocatori incasineranno il vostro mondo. Ciò che rende il gioco divertente è quando le cose prendono una strana piega. Ora, se giochi un Bardo con il College of Whispers non fare la carogna al riguardo, giusto? Non rovinare la campagna in modo che nessun altro si diverta. Ma incasinala in modo da rendere la campagna più emozionante e interessante per tutti. Questo è ciò che D&D rapppresenta, giusto? In qualità di Dungeon Master, le mie sessioni preferite sono quelle nelle quali al principio pensi che la campagna riguardi questo o quello, mentre alla fine della sessione quest’ultima ha preso una direzione che non avrei mai potuto prevedere e io mi ritrovo furiosamente a pensare a come sarà la seduta della settimana successiva. Questo è il modo attraverso il quale io rimango impegnato con la campagna. Amo quando i giocatori incasinano le cose. Dunque, un College of Whispers è essenzialmente il tipo di Bardo che io spero di avere nella mia prossima campagna, in quanto questo è esattamente il tipo di personaggio che amo veder incasinare la mia campagna."
  2. E' la prima volta che qualcuno riesce a farmi immaginare la razza Gnoll come una razza aliena che sta tentando d'invadere il Piano Materiale. Una simile idea sarebbe perfetta in combinazione con l'ambientazione egizia o, ancora meglio, con quella di Stargate.
  3. @Ji ji @Nocciolupo @Pippomaster92 @MattoMatteo La misurazione precisa del tempo (determinata grazie all'invenzione dell'orologio) non ha di per sè determinato la rivoluzione Industriale. Come molti fattori di certo ha contribuito a dare forma alle giuste condizioni socio-economiche, ma non è stato un fattore direttamente coinvolto nell'avvio della Rivoluzione Industriale. Basta considerare che i primi orologi hanno iniziato a diffondersi durante il 1300, mentre la Prima Rivoluzione Industriale è avvenuta di botto tra la fine del 1700 e l'inizio del 1800. E' sicuramente vero, come diceva anche uno storico di grosso calibro come Marc Bloch, che la storia non è determinata solamente da isolati momenti di grossa importanza, quanto piuttosto è il risultato della combinazione di numerosi eventi, piccoli e grandi, direttamente o indirettamente coinvolti. Quindi sì, in un certo senso anche un fenomeno come la diffusione della precisa misurazione del tempo ha contribuito a consentire l'avvio della Prima Rivoluzione Industriale. Nonostante questo, però, non si tratta di uno di quei fenomeni che ha contribuito direttamente ad accendere improvvisamente quella miccia esplosiva. Se per innescare la rivoluzione industriale fosse bastato disporre di equipaggiamenti per misurare perfettamente il passare del tempo, allora questa sarebbe avvenuta secoli prima. I motivi per cui prima della fine del 1700 non è stato possibile dare l'avvio alla Rivoluzione Industriale sono di natura puramente pratica: Prima della rivoluzione delle tecniche agricole, di fatto non ci si poteva permettere che gran parte della popolazione si dedicasse ad attività diverse dalla coltivazione. La resa dei campi era troppo bassa e, dunque, era necessario che il più alto numero di persone possibile continuasse a coltivare, in modo da alimentare l'intera popolazione e da scambiare i prodotti agricoli in eccesso con quelli provenienti da altri territori (considerato che non si riusciva sempre a coltivare di tutto, era necessario scambiare i propri prodotti con quelli coltivati in altri luoghi, così da avere una adeguata varietà di cibo). Prima della rivoluzione agricola settecentesca solo una minima percentuale della popolazione lavorava nei prestigiosi settori artigianale e mercantile (non a caso, i pochi artigiani e mercanti tesero fin dal medioevo a riunirsi in corporazioni, che divennero ben presto organizzazioni prestigiose e politicamente influenti; se pensate al fatto che la Massoneria è derivata dalle Corporazioni dei Muratori.....). Prima della scoperta delle significative proprietà energetiche del carbone, la principale fonte di produzione di energia era il legno. Ancora per molto tempo non si sarebbe trovato un modo per incanalare e gestire quello che oggi chiamamo Gas. Oli e cere, invece, erano combustibili troppo difficili da ottenere in gran quantità e, per questo, erano estremamente costosi. Il legno era più facile da trovare, ma - oltre al fatto che nei secoli i campi agricoli avevano finito con l'erodere drasticamente i territori boschivi, rendendo più rischioso un uso indiscriminato del legname - il suo calore non è mai stato abbastanza forte da consentire la diffusione delle macchine su larga scala (a meno di voler distruggere interi boschi per alimentare una fabbrica). Al contrario, la combinazione tra l'uso del carbone (più precisamente il coke) e quello del vapore, consentì di dare energia a potentissime macchine con cui si potè per la prima volta aumentare esponenzialmente gli sforzi dell'industria artigianale. Un altro fattore che contribuì alla Rivoluzione Industriale - e di cui in precedenza mi ero dimenticato - fu la diffusione del cotone al posto della lana. Durante il 1700 il cotone inizia via via a fare concorrenza alla lana come tessuto privilegiato nella produzione degli indumenti. Fin dal medioevo la lana era stata, infatti, il tessuto predominante e uno dei prodotti di punta dell'intero sistema commerciale europeo (e non solo). Durante il '700, però, il cotone inizia a prendere il sopravvento perchè molto più economico, quindi più facilmente vendibile a un un mercato decisamente più ampio. La coincidenza tra diffusione del cotone, creazione delle prime macchine a carbone e a vapore, e l'introduzione di nuove tecniche di tessitura (in particolare l'introduzione del filatoio meccanico), ha determinato una impennata delle vendite di cotone inglesi e, quindi, dell'industrializzazione dell'Inghilterra (più vendite, più macchine; più macchine, più prodotti da vendere e così via). La misurazione del tempo non ebbe un'influenza diretta in questo sviluppo, soprattutto considerando che più o meno fino agli inizi del '900 non esistevano leggi che imponevano regolamentazioni sugli orari di lavoro. Prima dell'introduzione di simili regolamentazioni, imposte attraverso la creazione delle prime leggi sul Diritto del Lavoro, i padroni delle Industrie e dei laboratori artigianali potevano liberamente costringere i propri dipendenti a fare orari di lavoro massacranti (si è calcolata una media di 13-14 ore al giorno, per 6 giorni alla settimana; fonte del dato "Storia moderna (1492-1848)" di Carlo Capra). Le famose 8 ore di lavoro massime sono uno standard che, teorizzato verso la fine dell'800, fu introdotto nei vari sistemi legislativi solo a partire dagli inizi del 900. Per i datori di lavoro non aveva importanza se l'orologio segnava le 5 di mattina, le 12 o le 10 di sera: per loro l'unica cosa che contava era che nella fabbrica ci fossero dipendenti intenti a fabbricare cose da vendere.
  4. Premessa: rispondo solo per chiarezza. In effetti, però, questo argomento è OT e, quindi, meglio non intasare troppo il topic (brevi discussioni su una proposta vanno bene, ma il tema centrale sono e devono rimanere gli spunti per le Campagne). In realtà non esiste necessariamente questo automatismo, anzi. Devi considerare, infatti, che in contesti diversi dalla democrazia moderna spesso e volentieri non esiste (e non è esistita) la ridistribuzione della ricchezza e delle conoscenze, come invece succede oggi. Se la prima Rivoluzione Industriale fosse dipesa semplicemente dallo sviluppo economico garantito dall'imperialismo coloniale inglese, l'Inghilterra avrebbe vissuto la Rivoluzione Industriale ben prima della fine del '700 (l'Inghilterra inizia a primeggiare nel'ambito del colonialismo già a fine '600 e, in particolare, a inizio '700). Le grandi ricchezze accumulate dall'Inghilterra (così come da altri stati imperialisti) hanno arricchito la corona, i nobili, i grandi possidenti terrieri e i grandi mercanti, non la popolazione in generale. All'epoca, non esisteva la redistribuzione della ricchezza come la conosciamo noi oggi. Al contrario, i fattori che principalmente hanno determinato la Rivoluzione Industriale sono slegati dai risultati dell'imperialismo coloniale o dallo sviluppo della tecnologia bellica, come ho scritto più su: Miglioramento rotazione agricola. Per il punto precedente, minore necessità di forza lavoro nelle campagne e più braccia a disposizione della manifattura. Conseguente trasferimento della popolazione nelle città. Scoperta delle proprietà energetiche del carbone e ritrovamento di grandi giacimenti di carbone in Inghilterra. Grazie a fonte energetiche più rilevanti, si ottiene la possibilità di creare macchine sempre più complesse, potenti e utili nei più vari campi. Certo, sicuramente l'imperialismo e la superiorità bellica hanno contribuito nel creare il contesto nel quale è potuta sbocciare la Rivoluzione Industriale (soprattutto permettendo all'Inghilterra di vivere un periodo di grande tranquillità interna, grazie alla quale si è avuto modo di concentrarsi sullo sviluppo di tecniche produttive e scientifiche), ma è possibile immaginare che un simile sviluppo sarebbe potuto avvenire anche senza il bisogno della polvere da sparo, nel caso in cui fossero stati presenti i giusti fattori.
  5. @Pippomaster92 @Nocciolupo In effetti molti dei successi dei grandi imperi occidentali tra '700 e '900 sono dipesi principalmente dalla superiorità tecnoligica, più in particolare dalla superiorità nella tecnologia militare. Senza pistole e fucili non ci sarebbe stata conquista dell'america, colonialismo dell'asia, colonialismo dell'africa e guerre mondiali. Se non si possiede la sicurezza di avere una qualche superiorità tattico-logistica, nemmeno la si comincia una guerra o una invasione. In ogni caso, tutto questo non impedisce di ipotizzare una storia alternativa senza polvere da sparo. Semplicemente, in questo caso non si avrebbe un'Europa dominante in tutto il mondo tra età moderna e contemporanea. Chi lo sa, magari in questa storia alternativa l'Europa si trova piuttosto a rischio di venire lei invasa da popolazioni più numerose, attratte dalle conoscenze tecniche sviluppate dagli europei in altri campi e dallo sviluppo economico conseguente. La prima rivoluzione industriale, dopoutto, non dipese dalla polvere da sparo, quanto dallo sviluppo di più affinate tecniche di rotazione delle culture (che consentirono di ottenere più cibo in più breve tempo, permettendo a molte persone di dedicarsi ad attività diverse rispetto all'agricoltura), dalla scoperta di ampi giacimenti di carbone in Inghilterra, dalla scoperta che il carbone era più efficiente del legno nella produzione di energia e dalla scoperta che si poteva impiegare il vapore come fonte energetica per alimentare potenti macchine (grazie alle quali si perfezionò la produzione artigianale, che divenne pienamente industriale). Una volta sviluppata la tecnologia non bellica e la propria economia, però, in che modo l'Europa è riuscita a difendersi da altre popolazioni? E un'Europa che non è riuscita a fare soldi grazie alle conquiste delle colonie in america, asia e africa, come è riuscita a sostenere le spese dello sviluppo tecnologico? Forse che questa Europa, invece di essere predominante, è finita con l'essere succube di qualche altra nazione piena di denaro da prestare o di possenti eserciti (magari la russia Zarista o la Cina imperiale), magari addirittura invasa? Oppure è riuscita a mantenere la propria autonomia e forza intrattenendo rapporti diplomatici con altri territori, e usando la tecnologia o il denaro come mezzo di scambio per ottenere sottomissione o guadagni (un po' come sta attualmente facendo la Cina con parte dell'occidente)?
  6. La WotC ha rilasciato la terza anteprima di Xanathar's Guide to Everything Come vi avevamo scritto in questo articolo, il 4 di Novembre la WotC ha in programma di iniziare una due giorni totalmente dedicata all'evento di beneficienza Extra Life. A quanto pare, tuttavia, essa ha deciso di iniziare in anticipo la raccolta fondi e, dunque, già in questi giorni stanno cominciando ad essere sbloccate le anteprime riguardanti il prossimo supplemento per D&D 5e, ovvero Xanathar's Guide to Everything (in questo nostro articolo potrete trovare le informazioni fino ad ora rilasciate su questo manuale), in uscita il 21 Novembre 2017. In questa nuova anteprima è stata rivelata la Lista dei nuovi Incantesimi per il Mago, che saranno presentati in Xanathar's Guide to Everything. Ecco il link alla versione PDF dell'anteprima: http://media.wizards.com/2017/dnd/downloads/DnDXL2017_Spells.pdf Se, invece, vi siete persi le altre anteprime rilasciate dalla WotC su Xanathar's Guide to Everything, potete controllare qui di seguito: Incontri Casuali e Tabelle dei Nomi Eventi della Vita del Personaggio Visualizza articolo completo
  7. Come vi avevamo scritto in questo articolo, il 4 di Novembre la WotC ha in programma di iniziare una due giorni totalmente dedicata all'evento di beneficienza Extra Life. A quanto pare, tuttavia, essa ha deciso di iniziare in anticipo la raccolta fondi e, dunque, già in questi giorni stanno cominciando ad essere sbloccate le anteprime riguardanti il prossimo supplemento per D&D 5e, ovvero Xanathar's Guide to Everything (in questo nostro articolo potrete trovare le informazioni fino ad ora rilasciate su questo manuale), in uscita il 21 Novembre 2017. In questa nuova anteprima è stata rivelata la Lista dei nuovi Incantesimi per il Mago, che saranno presentati in Xanathar's Guide to Everything. Ecco il link alla versione PDF dell'anteprima: http://media.wizards.com/2017/dnd/downloads/DnDXL2017_Spells.pdf Se, invece, vi siete persi le altre anteprime rilasciate dalla WotC su Xanathar's Guide to Everything, potete controllare qui di seguito: Incontri Casuali e Tabelle dei Nomi Eventi della Vita del Personaggio
  8. Non mia, però. Grazie ugualmente.
  9. Quest'idea m'è venuta guardanto la serie TV Dark Matter, una simpatica serie di fantascienza purtroppo appena cancellata dal canale Syfy (per quanto imperfetta, la sua qualità era abbastanza alta da meritarsi una degna conclusione). In questa serie TV viene proposta l'interessante idea di una tecnologia con cui è possibile scannerizzare una persona per crearne una copia attraverso una stampante 3D, posizionata in un qualunque punto della galassia. La mia idea trae ispirazione da quella proposta nella serie TV, ma la modifica in maniera tale da trasformare il Clone in una sorta di "pupazzo" direttamente telecomandato dalla persona clonata. Una simile tecnologia può consentire ai PG di esplorare luoghi lontani, esporsi a rischi mortali e di compiere viaggi istantanei, il tutto senza essere costretti ad allontanarsi di molto dalla propria casa. A chi teme che questo possa introdurre in D&D un effetto eccessivamente "da videogioco" con PG che possono morire e ritornare infinite volte senza rischio alcuno, chiarisco che - come si potrà vedere più avanti - in realtà questa regola prevede un pericolo concreto per i PG che decidono di abusare di una simile tecnologia. Una simile regola secondo me è divertente da introdurre perchè aumenta enormemente l'atmosfera fantascientifica della propria campagna e, assieme alla presenza di strabilianti astronavi, consente di creare campagne fortemente focalizzate sull'esplorazione di luoghi lontani e misteriosi. Inoltre, il cambiamento nell'esperienza di gioco introdotto dalla possibilità di poter fare affidamento su dei Cloni può consentire di esplorare nuove strade sul modo in cui strutturare le proprie Campagne di D&D. RESTRIZIONE DEGLI OGGETTI TECNOLOGICI AVANZATI Prima di progedere nella descrizione di questa sorta di Cloni telecomandati, credo sia prima importante descrivere le varie categorie degli Oggetti Tecnologici Avanzati (l'equivalente tecnologico degli Oggetti Magici di D&D). Un equipaggiamento tecnologico come quello descritto nell'introduzione di questo post, infatti, è inevitabilmente un Oggetto Tecnologico Avanzato. Mentre gli Oggetti Magici di D&D sono distinti tra loro per Rarità, gli Oggetti Tecnologici Avanzati sono divisi in base a categorie di Restrizione: alcuni Oggetti sono accessibili a chiunque, mentre altri sono accessibili solo a chi possiede determinati permessi speciali (motivo per cui, di conseguenza, più alta è la Restrizione degli Oggetti, più difficile sarà trovarli in circolazione). Comune: Si tratta degli Oggetti acquistabili da chiunque e trovabili in molti negozi (anche se non necessariamente in tutti). Su Licenza: Si tratta degli Oggetti acquistabili e vendibili solo se si possiede la giusta Licenza. Proprio per la loro restrizione, essi sono più difficili da trovare in giro e, dunque, sono Non Comuni. Ad Accesso Limitato: Si tratta di quegli Oggetti che sono resi disponibili solo a persone od organizzazioni che possiedono le adeguate conoscenze tecnico-scientifiche o possiedono l'adeguata autorizzazione corporativa o, addirittura, governativa. Si tratta di oggetti creati appositamente per un numero ristretto di persone, motivo per cui il loro numero è Raro. Licenza Militare: Si tratta dell'equipaggiamento rilasciato solo all'esercito, alle organizzazioni d'intelligence o alle organizzazioni governative più importanti. Per questo motivo, si tratta di oggetti Molto Rari. Prototipo Sperimentale: Si tratta di esemplari della più avanzata e sperimentale tecnologia, tanto che di simili oggetti esistono solo dei prototipi unici. Simili oggetti potrebbero determinare una svolta tecnologica epocale oppure dare il via all'apocalisse. Questa categoria corrisponde a quella degli oggetti Leggendari di D&D 5e. T.T.R.C. - TRANSFER TRANSIT REMOTE CONTROL Restrizione: Variabile; dipende dal livello tecnologico dell'ambientazione. A seconda della Campagna, può andare dalla Restrizione "Su Licenza" a quella "Prototipo Sperimentale". Questo equipaggiamento è costituito da 3 elementi distinti: un guscio scanner (nel quale la persona deve stendersi e farsi scannerizzare il corpo, in modo da poter consentire la creazione del proprio clone; la scansione dura 1 turno), una Stampante 3D che fa utilizzo di materiale biologico (nella quale verrà creato il clone nell'arco di 1 minuto; naturalmente, la stampante dovrà essere stata precedentemente dislocata nel luogo che si vuole esplorare tramite il proprio clone) e un dispositivo di guida remota del clone (una sorta di esoscheletro agganciato a una struttura metallica, grazie alla quale la persona può muovere l'esoscheletro pur rimanendo fermo nel medesimo posto; l'esoscheletro consente di muovere il corpo del clone da remoto e di percepire il senso del tatto, mentre un casco permette di percepire l'ambiente attraverso la vista, l'udito, l'olfatto e il gusto del proprio clone). Una volta eseguita la scansione del proprio corpo e una volta che il corpo del clone è stato creato nel luogo in cui si trova la stampante 3D, è possibile utilizzare l'esoscheletro per muovere il proprio clone come una sorta di robot controllato a distanza. Mentre il personaggio indossa l'esoscheletro ed è immerso nella mente del proprio clone, è in grado di controllare quest'ultimo esattamente come se stesse controllando il proprio corpo: le azioni compiute dal Clone sono le azioni compiute dal PG nell'esoscheletro. Nel frattempo, il personaggio che si trova nell'esoscheletro è considerato Intralciato (Restrained). Inoltre, ogni prova di Saggezza (Percezione), Percezione Passiva compresa, o di Intelligenza (Investigazione) fallisce automaticamente per quel che riguarda ciò che avviene oltre i 5 feet (1,5 m) dal personaggio; le prove di Saggezza (Percezione) e di Intelligenza (Investigare) compiute, invece, entro i 5 feet (1,5 metri) vegono effettuate con Svantaggio, in quanto il personaggio è troppo distratto dalle sensazioni ricevute dal proprio clone per potersi focalizzare su quello che gli accade attorno. Queste penalità vengono meno nel momento in cui il personaggio decide di togliersi il casco e di prestare attenzione a quello che avviene nei pressi del suo vero corpo. Quando non viene direttamente controllato dal personaggio, il clone diventa inanimato come un pupazzo: fintanto che il personaggio rimane all'interno dell'esoscheletro, il clone riesce a rimane in piedi; se, però, il personaggio si muove nell'esoscheletro reagendo a qualcosa che avviene nel luogo dove si trova il suo vero corpo, il clone si muoverà in maniera conseguente là dove si trova, con tutte le dovute ripercussioni. Se il personaggio abbandona anche l'esoscheletro mentre il collegamento con il clone è ancora attivo, quest'ultimo si accascia per terra, dove rimane immobile e inerte. Il clone di per sè è solo un guscio di carne, del tutto mancante di una propria anima e di una propria mente. Il clone è una esatta replica del personaggio, motivo per cui possiede esattamente le sue stesse statistiche (Caratteristiche,HP, CA, Comepetenze, ecc.), eventualmente modificate da un diverso equipaggiamento. Nonostante il personaggio non subisca realmente le ferite ricevute dal clone (anche se percepisce comunque il dolore, sensazione che svanisce non appena torna nel proprio corpo), esistono ugualmente dei rischi nell'utilizzo incauto di questa tecnologia. La "morte" del clone, in particolare, produce un contraccolpo psico-somatico talmente forte da traumatizzare in un certo qual modo anche il personaggio vero e proprio: ogni volta che il clone muore in qualche modo, il personaggio subisce 1 livello di Affaticamento (Exhaustion). Allo stesso tempo, anche l'improvvisa disconnessione del personaggio dal corpo del suo clone (tramite la rimozione improvvisa del casco e/o dell'esoscheletro, senza la dovuta procedura di scollegamento dal sistema) può provocare dei traumi: ogni volta che il personaggio si trova costretto ad abbandonare la guida del suo clone per tornare a focalizzarsi sul proprio corpo reale, subisce 1 livello di Affaticamento. Durante il collegamento, infatti, la mente del personaggio è così fortemente interconnessa con il corpo del proprio clone che ogni eventuale drastica interruzione del programma è in grado di provocare traumi. Proprio per questo motivo, lo stesso accade nel caso in cui il dispositivo di guida remota dovesse rimanere improvvisamente senza corrente. Quello del clone è un corpo artificiale prodotto con cellule biologiche, incapace di mantenere la propria integrità per troppo tempo. Tipicamente, un clone è in grado di rimanere integro per un massimo di 1d6 giorni, dopodichè inizia a disgregarsi nell'arco di pochi minuti (non appena inizia il processo di degradazione, il personaggio perde automaticamente il controllo del clone ed è costretto a tornare nel proprio corpo, in quanto oramai nessun segnale arriva più dal corpo del clone; in questo caso non si riceve alcun livello di Affaticamento). Se un personaggio decide di terminare prima del limite massimo il programma che lo connette al clone, quest'ultimo inizierà a disgregarsi subito dopo la fine della connessione. Per poter uscire definitivamente dal programma senza rihsciare di subire traumi, il personaggio deve spendere 1 intera Azione per completare la procedura richiesta attraverso i comandi del dispositivo di guida remota.
  10. Mi fa venire in mente una puntata dell'ultima stagione di Doctor Who. Ottima idea, secondo me.
  11. Io una cosa simile la faccio anche adesso... Si tratta di uno dei trucchi per trovare spunti per le proprie storie: osservare il mondo con una prospettiva inusuale; introdurre nel reale un pizzico di straordinario. Grazie, come lo sono anche le vostre. Sì, anche la versione simile alla Gigantomachia è un'ottima idea per sviluppare una campagna. Nel mio caso, invece, ero partito con l'idea che quelle antiche creature fossero in qualche modo morte perchè si sono massacrate a vicenda in una terrificante e incommensurabile battaglia....una battaglia talmente atroce e devastante da ave contribuito con il riplasmare il mondo intero. Questa seconda possibilità mi piace molto perchè introduce un bell'alone di mistero su ciò che è accaduto. Perchè le creature cosmiche/divinità si sono massacrate in quel modo all'inizio dei tempi? Cosa è successo di così terribile da spingerle a un simile massacro? E cosa succederrebbe se al mondo esistesse ancora una qualche creatura di quelle dimensioni, capace di abbattere interi regni al suo semplice passaggio?
  12. Mentre voi definite i dettagli della vostra idea, io propongo la mia... Avete presente quando nei romanzi o nei film si parla di montagne affilate come zanne, catene montuose simili a gigantesche spine dorsali o di rilievi costieri che rammentano l'immagine di enormi teschi? Beh, in questo mondo non si tratta di semplici immagine evocative, ma di scheletri veri e propri. Il mondo, infatti, è un gigantesco cimitero, un gigantesco campo di battaglia cosparso dai resti di antiche, colossali, mostruose e misteriose creature. I vari rilievi della terra che le persone comunemenete chiamano montagne, colline, valli, gole, canyon, caverne e paesaggi costieri altro non sono che una testimonianza di ciò che resta di creature morte da secoli, se non da millenni. Foreste, distese d'erba e paludi le hanno ricoperte, così come laghi, fiumi e mari hanno riempito gli spazi da loro lasciati. Nonostante il mascheramento della natura, tuttavia, ciò che i vari popoli chiamano casa altro non sono che giganteschi scheletri, disposti scompostamente sulla superficie della terra. Intere città si ergono all'interno di quella parte del cranio che un tempo ospitava un o'cchio, mentre lunghissime e importantissime strade saettano tra i possenti pilastri costituiti dalle costole di una creatura colossale. Nessuna sa che cosa sia effettivamente successo secoli o millenni fa. Si sa solo che lo scontro tra le numerose creature dev'essere stato devastante, tanto da aver contribuito a plasmare il mondo come è oramai conosciuto. Le creature i cui corpi definiscono il paesaggio sono spesso considerate divinità o, al limite, entità cosmiche di potenza inaudita: in entrambi i casi verre e proprie religioni sono nate attorno a loro, tra chi crede che gli spiriti di simili entità aleggino ancora là dove ora giacciono le loro tombe e chi, invece, ritiene che quelle possenti creature siano destinate un giorno a risorsegere e a reclamare ciò che è loro di diritto, ovvero il mondo intero. Pochi sanno cosa davvero sia successo. Miti e leggende hanno provato in ogni modo a formulare una risposta, ma il mistero aleggia su quelle titaniche ossa come una nebbia impenetrabile. Centinaia di migliaia di persone sono morte nel tentativo di spiegare l'origine del Grande Massacro, come i vecchi saggi spesso chiamano il periodo della creazione del mondo, ma al momento nessuno è riuscito a trovare una risposta definitiva. Anzi, c'è chi crede che a furia di scavare nelle profondità del mondo, alla ricerca di preziose informazioni sul passato, si finirà con lo scoperchiare verità scomode e orrori antichi, oramai perduti negli eoni del tempo, capaci di innescare lo stsso disastro che portò quelle antiche creature a distruggersi a vicenda molto tempo fa.
  13. La WotC ha rilasciato la seconda anteprima di Xanathar's Guide to Everything. Come vi avevamo scritto in questo articolo, il 4 di Novembre la WotC ha in programma di iniziare una due giorni totalmente dedicata all'evento di beneficienza Extra Life. A quanto pare, tuttavia, essa ha deciso di iniziare in anticipo la raccolta fondi e, dunque, già in questi giorni stanno cominciando ad essere sbloccate le anteprime riguardanti il prossimo supplemento per D&D 5e, ovvero Xanathar's Guide to Everything (in questo nostro articolo potrete trovare le informazioni fino ad ora rilasciate su questo manuale), in uscita il 21 Novembre 2017. In questa nuova anteprima sono presenti alcune Tabelle di Generazione Casuale di Eventi della Vita del personaggio, perfette per chi ha bisogno di spunti attraverso cui dare vita alla storia del proprio PG o per quei gruppi che hanno bisogno di generare un personaggio velocemente, in modo da improvvisare un'Avventura. Ecco il link alla versione PDF dell'anteprima: http://media.wizards.com/2017/dnd/downloads/DnDXL2017_LifeEvent.pdf Se, invece, vi siete persi le altre anteprime rilasciate dalla WotC su Xanathar's Guide to Everything, potete controllare qui di seguito: ❚ Incontri Casuali e Tabelle dei Nomi Visualizza articolo completo
  14. Come vi avevamo scritto in questo articolo, il 4 di Novembre la WotC ha in programma di iniziare una due giorni totalmente dedicata all'evento di beneficienza Extra Life. A quanto pare, tuttavia, essa ha deciso di iniziare in anticipo la raccolta fondi e, dunque, già in questi giorni stanno cominciando ad essere sbloccate le anteprime riguardanti il prossimo supplemento per D&D 5e, ovvero Xanathar's Guide to Everything (in questo nostro articolo potrete trovare le informazioni fino ad ora rilasciate su questo manuale), in uscita il 21 Novembre 2017. In questa nuova anteprima sono presenti alcune Tabelle di Generazione Casuale di Eventi della Vita del personaggio, perfette per chi ha bisogno di spunti attraverso cui dare vita alla storia del proprio PG o per quei gruppi che hanno bisogno di generare un personaggio velocemente, in modo da improvvisare un'Avventura. Ecco il link alla versione PDF dell'anteprima: http://media.wizards.com/2017/dnd/downloads/DnDXL2017_LifeEvent.pdf Se, invece, vi siete persi le altre anteprime rilasciate dalla WotC su Xanathar's Guide to Everything, potete controllare qui di seguito: ❚ Incontri Casuali e Tabelle dei Nomi
  15. Sì, c'è l'intenzione di tradurli. Ti ringrazio comunque della segnalazione. In effetti pure io sono sorpreso riguardo al Samurai....vedremo un po'.
  16. @Muso Non so se hai ragione tu o se ha ragione @Norseman, riguardo a chi abbia deciso il prezzo. Se Norseman riesce a trovare l'intervista, potremmo avere una risposta in merito. Detto questo, non è molto vero che il bacino di utenza dell'hobby potrà crescere grazie a D&D 5e tradotto, non qui almeno. Crescerà in minima parte il numero delle vendite per la WotC (perchè potrà recuperare clienti che, come dici tu, fin ora non avevano comprato D&D 5e proprio perchè aspettavano la versione tradotta), ma simili prezzi hanno più probabilità di disincentivare la partecipazione al Gdr piuttosto che stimolarla. In america il mercato è più ampio, motivo per cui i vari store sono molto più incentivati a fare sconti (come si può vedere anche solo da Amazon). Qui, al contrario, il mercato Gdr è per tradizione ristrettissimo e, come successo altrove, anche qui ha risentito della crisi (generale e del Gdr come passatempo non più nella sua epoca d'oro). Tutto ciò spinge i negozianti a evitare sconti per la paura di non rientrare nelle spese, o li spinge addirittura ad acquistare solo pochissime copie del manuale da mettere in vendita. I prezzi alti spingono la gente a rinunciare al Gdr o, al limite, a buttarsi verso prodotti meno costosi (non sono pochi i Gdr che costano molto meno) o addirittura sulla pirateria. Se è la Asmodee ad aver deciso il prezzo, non si è fatta un favore e non l'ha fatto sicuramente al mercato italiano. Se è la GF9 ad aver deciso il prezzo, a nome della WotC, ha fatto un favore a quest'ultima, ma non alla Asmodee. Con tutto questo non sto assolutamente dicendo cose del tipo che il D&D 5e italiano è destinato a non vendere. Anzi, è molto probabile che venderà e - visto l'esiguo numero di manuali rilasciati dalla WotC all'anno - è decisamente possibile che la Asmodee rientri presto dei costi e magari faccia anche qualche guadagno. Ma se l'obbiettivo è ampliare il settore Gdr o anche solo il mercato D&D in Italia, usare la vecchia strategia 1$ = 1€ non aiuterà e, anzi, forse creerà problemi, soprattutto per i tempi in cui viviamo. Se già ieri 49,50 euro erano tanti, oggi sono un patrimonio. Se l'obbiettivo è attirare nuovi giocatori (il che tradotto vuol dire creare nuovi giocatori tra persone prima mai interessate al Gdr e a D&D), si sta seguendo la direzione sbagliata. @Norseman Sì, come dicevo anche io, è una strategia che si usa da tempo. Le strategie di mercato, però, vanno cambiate a seconda dei tempi e delle condizioni del mercato. Il 2000 era un'epoca diversa rispetto a oggi, ad esempio. L'idea che si possa continuare a usare indiscriminatamente una strategia solo perchè in passato ha funzionato è fallimentare. Se il mercato non è più in grado di accogliere quella strategia, chi la usa non otterrà buoni risultati. E il mercato editoriale italiano (non solo quello Gdr) è cambiato radicalmente negli ultimi 10 anni almeno. E se questi cambiamenti hanno colpito profondamente settori editoriali tradizionalmente più robusti (romanzi e giornalismo), figuriamoci il settore Gdr. Il settore Gdr in Italia è molto ridotto e il numero di persone pronte a spendere 50 euro a manuale è ancora più ridotto. I negozietti sono stati costretti in buona parte a chiudere, il Gdr è battuto in ritirata sia nei negozi d'hobbystica, che nelle fiere di settore (basta vedere Lucca, dove ora il Gdr ha una presenza quasi insignificante rispetto al peso che vi aveva un tempo). La gran parte dei giocatori oramai acquista online (o perchè i negozi sono morti o perchè già abituata alle regole del mercato attuale, oramai sempre più diretto verso l'online). Secondo me non è un caso se la 25 Edition è fallita. I tempi stanno cambiando e diventerà sempre più importante imparare a stare al passo. Noi in questo in Italia siamo molto indietro.
  17. Ciao Sgama. Sì, non metto in dubbio che l'aumento dei prezzi per una parte sia dovuta sicuramente alla forte tassazione italiana (da tener conto, però, che nel caso dei manuali D&D 5e è molto probabile che non ci siano i costi di licenza, visto che quest'ultima non è stata acquistata da Asmodee ma è in mano alla Gale Force 9; se ho capito giusto, la Asmodee dovrebbe sobbarcarsi solo le spese di traduzione, di stampa e di spedizione, più tasse). Ma è cosa abbastanza nota che in Italia, a prescindere dal settore Gdr, sulla conversione dei prezzi non raramente ci si giochi per aumentare i ricavi a prescindere dai costi effettivi. Prendiamo il caso iPhone (che vale per tutto il settore telefonia, dove accade la stessa identitica cosa), nel quale la stessa Apple ha palesemente ammesso pubblicamente che in Italia gonfia i prezzi perchè "tanto gli italiani comprano lo stesso". E' molto probabile che nel settore Gdr si usi questo trucco perche si ha necessità più concrete, in modo da far fronte a costi maggiori, ma non credo di essere lontano dalla verità se sostengo che convertono il prezzo in maniera meccanica semplicemente perchè è più facile, comodo e conveniente. La tassazione italiana sarà anche maggiore di quella americana, ma non credo sia così alta da giustificare certi aumenti di prezzi. Diciamo che la tassazione italiana spesso è più un alibi, che una vera giustificazione. Riguardo al fatto che noi non facciamo scenedere i prezzi nemmeno sui siti, non è sempre così vero. Dipende dai siti e dipende dal tipo di prodotto. Nel caso dei Gdr, tieni conto che per noi è un settore davvero minuscolo rispetto a quello americano, motivo per cui negozianti ed editori sono meno spinti a fare sconti per vendere (soprattutto se gli acquirenti comprano lo stesso). Diverso è il caso di prodotti considerati maggiormente vendibili, motivo per cui si fanno valanghe di sconti per attirare l'attenzione di un pubblico che si ritiene molto alto (quindi, all'aumentare dei clienti si guadagna molto, a prescindere dall'abbassamento del prezzo). Poi, beh, c'è da dire infine che in Italia siamo ancora molto indietro come cultura dell'e-commerce, motivo per cui abbiamo ancora un sacco di negozianti/editori che non hanno ancora capito come sfruttare l'online per aumentare i loro incassi. Anzi, molti librai/editori o credono che la vendita online sia identica a quella nel negozio fisico (quindi prezzo identico), oppure addirittura ritengono la vendita online meno rilevante rispetto a quella nel negozio fisico (motivo per cui gestiscono la vendita online a caso o malamente, come se fosse una cosa secondaria, irrilevante o addirittura fastidiosa). @Pippomaster92 Prima o poi su Amazon il manuale arriverà, o perchè lo rilascerà la Asmodee o perchè lo farà qualche negoziante. Anche in questo caso, però, aspettati dei prezzi volatili....spesso addirittura al rialzo. @Muso Tieni conto, però, che in questo caso la Asmodee non dovrebbe avere direttamente la licenza, ma essere stata semplicemente assunta dalla Gale Force 9 (a nome della WotC) per tradurre e distribuire la versione tradotta. La Asmodee, insomma, dovrebbe essere puro esecutore e dipendente del vero detentore della licenza, la Gale Force 9. I costi della Asmodee, dunque, dovrebbero essere inferiori rispetto a quelli che, ad esempio, aveva la 25 Edition (che doveva pagare per ogni manuale il costo della licenza). Se fosse questo il caso (e mi pare che sia proprio questo il caso, visti gli annunci fatti da WotC e Asmodee), la conversione diretta del prezzo è ancora meno giustificata. Detto questo, sono d'accordo sul fatto che quelle aziende abbiano diritto di non perderci (come gli acquirenti, però, hanno diritto di non smenarci) e anche sul fatto che ci sarebbero meno problemi se la gente imparasse a leggere in altre lingue (allo stesso tempo, però, questo non giustifica un aumento immotivato del prezzo e bisogna riconoscere alla gente il diritto di potersi comprare un libro scritto nella propria lingua, se è possibile).
  18. @Alonewolf87 @Pippomaster92 @Muso @DarthFeder Il prezzo originale del Manuale del Giocatore (come di tutti i Core), ovvero quello di copertina, è di 45,50 dollari. I prezzi su Amazon non fanno testo, in quanto si tratta di sconti offerti dal sito o dai negozianti che vendono attraverso il sito. Per quanto riguarda il prezzo nostrano, purtroppo non è una novità. Anche se si tratta di un trucco balordo, gli italiani da anni fanno la conversione diretta del prezzo originale in euro, senza usare la giusta conversione monetaria. Sapendo che noi compriamo a prescindere, i 50 dollari vengono trasformati in 50 euro. Ma questo non viene fatto solo da Asmodee o solo per i manuali della 5e. Si fa da tempo su un sacco di cose, se piuttosto non si aumenta addirittura il prezzo (vedasi l'iPhone). Per quel che riguarda D&D, lo si è fatto con la 4a edizione e con la 3a e, magari, con le edizioni precedenti. I manuali del Nuovo Mondo di Tenebra (Requiem, Dorsale, Awakening, ecc.) ha ricevuto lo stesso trattamento. E così via. Non è solo una questione di recuperare i costi aggiuntivi. Non raramente ci si marcia su questo trucco.
  19. In una serie di video rilasciati sul servizio D&D Beyond, il Lead Designer Jeremy Crawford ci parla di alcune delle Sottoclassi che saranno pubblicate nel prossimo manuale in arrivo per D&D 5e. Negli ultimi giorni i designer di D&D 5e hanno deciso di rilasciare una serie di video-interviste incentrate sulle regole di Xanathar's Guide to Everything (potrete trovare maggiori informazioni sul manuale nel seguente articolo), pubblicati sul D&D Beyond ma visibili anche su Youtube. Nei primi 5 video rilasciati dalla WotC, il Lead designer Jeremy Crawford ci parla di 5 delle Sottoclassi che saranno rilasciate su Xanathar's Guide to Everything, dandone una sommaria descrizione, parlando del processo che ha portato alla loro creazione e fornendo qualche idea su come utilizzarle nel vostro gioco. Qui di seguito, oltre ai video originali su Youtube, troverete la trascrizione delle dichiarazioni rilasciate da Crawford. Grazie a @Pippomaster92 per l'aiuto nella traduzione. ❚ La Sottoclasse del Ladro: Inquisitive ❚ La Sottoclasse del Ranger: Horizon Walker ❚ La Sottoclasse del Druido: Circle of Dreams ❚ La Sottoclasse del Guerriero: Cavalier ❚ La Sottoclasse del Bardo: College of Glamour LA SOTTOCLASSE DEL LADRO: INQUISITIVE (INDAGATORE) “La Sottoclasse Inquisitive, presente in Xanathar’s Guide to Everything, essenzialmente equivale sotto molti aspetti a giocare Sherlock Holmes, personaggio fantastico nel trovare indizi, nello scoprire quando le altre persone sono state disoneste e poi nell’usare quel fatto contro di loro, in quanto le capacità dell’Inquisitive che hanno a che fare con l’Attacco Furtivo sono molto più psicologiche di quelle degli altri nostri Ladri”, dice Crawford in un video per D&D Beyond. “Voi sapete che in precedenza abbiamo pubblicato lo Swashbuckler (Spadaccino) nel manuale Sword Coast Adventurers Guide, il quale ha più che altro a che fare con la temerarietà, con l’agilità di piedi e con cose simili, mentre l’Inquisitive è la persona che ti batterà perché ti ha superato d’ingegno. E, spesso, in D&D il personaggio intellettuale - quello che risulta vincente per il proprio gruppo grazie al potere della mente – di solito lo associamo agli incantatori. Proprio per questo motivo, l’Inquisitive è per noi un’occasione per ottenere attraverso una Classe non-incantatrice quel tipo di personaggio intellettuale, ovvero ancora quella persona che sarà in grado di notare la cosa che nessuno riesce a vedere, tranne forse il Mago che usa la magia per riuscirci. L’Inquisitive è colui che è in grado di riuscire in questo grazie solo al potere puro della sua mente. E ancora, è un’ottima Sottoclasse per coloro che vogliono giocare un personaggio che è un po’ come un detective, o magari qualcuno che è un cacciatore di taglie, oppure vi può risultare anche utile se giocate in una ambientazione nella quale è presente un ordine di Inquisitori e voi potreste usare l’Inquisitive per interpretare un membro non esperto di magia di una simile Inquisizione. Insomma, si tratta di una Sottoclasse che possiede un gran potenziale riguardo alla creazione dell’ambientazione, e costituisce un piacevole cambiamento rispetto al Thief e all’Assassin pubblicati nel Manuale del Giocatore, che tendono – come è appropriato per il Ladro – a seguire quella sorta di classica associazione della Classe verso una criminalità di qualche tipo. Grazie all’Inquisitive vi potrete immaginare a creare un Ladro che è anche membro della guardia cittadina e che è per davvero dalla parte della legge nella caccia ai membri delle Gilde di Ladri, o riguardo ad altre cose simili a questa. L’Inquisitive, in alternativa, potrebbe essere una sorta di capo di una cellula di spie e magari un membro dell’Ordine Segreto della Regina, il quale potrebbe essere un ordine di spie oppure un’organizzazione dedicata alla caccia alle spie provenienti da un Regno nemico. Dunque c’è un grande potenziale per la creazione di storie attorno a questa Sottoclasse e credo che questo sia il motivo per cui le persone hanno risposto positivamente nei suoi confronti. Infatti, le persone amano le Sottoclassi in grado di ricavarsi un posto nel Multiverso di D&D che una delle nostre Sottoclassi del Manuale del Giocatore non ha ancora occupato, e l’Inquisitive sicuramente lo fa. Allo stesso modo, anche il Mastermind (Maestro della manipolazione), comparso nello Sword Coast Adventurers Guide, è un’altra Sottoclasse del Ladro che riguarda maggiormente il potere psicologico, piuttosto che l’agilità di piedi o il prendere d’assalto qualcuno. Direi che, se dovessimo associare questi personaggi ai classici punti Caratteristica, il Mastermind avrebbe del tutto a che fare con il Carisma, mentre l’Inquisitive con l’Intelligenza e la Saggezza. E ho menzionato qua la Saggezza perché in D&D quest’ultima non è associata solamente al buonsenso o alla forza di volontà, ma anche al notare le cose. Dunque, il Mastermind è tutto riguardante la persuasività e, in molti casi, una persuasività soprannaturale, grazie alla quale riesci a convincere le persone a fare delle cose. Tipicamente, l’essere così seducenti sarebbe il dominio degli incantatori, ma il Mastermind è così carismatico che è in grado di realizzare cose che, ancora, sarebbero il dominio della magia. E dunque io penso all’Inquisitive e al Mastermind come una sorta di Sottoclassi sorelle: entrambe riguardano l’astuzia, ma una sarebbe Sherlock Holmes mentre l’altra, il Mastermind, sarebbe la persona che rappresenta l’esperto manipolatore, semplicemente estremamente efficace nello spingere la gente a fare quello che vuole lui. E io mi riesco a immaginare un gruppo nel quale i due sono in grado di lavorare assieme, come parte di una di queste organizzazioni che cacciano altri ladri. In tutto ciò, ancora, è presente un gran potenziale per la creazione di storie riguardo a ciascuno delle Sottoclassi separatamente, ma ancora di più se le immaginate lavorare assieme. E potete anche immaginare una storia nella quale potete fare in modo che un PNG con una di queste Sottoclassi sia il rivale del PG che possiede l’altra Sottoclasse: un Mastermind e un Inquisitive, molto simili a Holmes contro Moriarty, che si odiano reciprocamente, uno ancora l’esperto che cerca di capire cosa sta succedendo e l’altro l’esperto nel manipolare le persone per far accadere le cose. L’Inquisitive, similmente all’Horizon Walker del Ranger, è stata una di quelle Sottoclassi verso la quale le persone sono state quasi del tutto soddisfatte per il modo in cui è stata progettata. La versione che vedranno nel manuale, quindi, presenta davvero qualche piccolo ritocco definitivo nello sviluppo, in modo da far funzionare le cose un po’ meglio, e in modo da rendere la Sottoclasse chiara e soddisfacente. Soprattutto, però, le persone hanno davvero amato il modo in cui le differenti capacità lavoravano assieme per rendere l’Inquisitive fondamentalmente il personaggio “detective”, quello che andrà a scoprire che cosa sta succedendo – a vantaggio del gruppo di avventurieri”. LA SOTTOCLASSE DEL RANGER: HORIZON WALKER (VIANDANTE DELL’ORIZZONTE) In questo video per D&D Beyond, Crawford dice “Dunque l’Horizon Walker è una sottoclasse del ranger che si specializza nel controllare la magia del Multiverso. Molti altri ranger sono legati agli animali o alla caccia di una particolare preda nella natura selvaggia. Per l’Horizon Walker, in un certo senso, la visione si allarga e si parla dell’intero Multiverso. Questo è un ranger per cui il terreno favorito è l’intero cosmo, e si affida ad esso per quanto riguarda la magia; questo gli consente di teletrasportarsi e di utilizzare l’energia planare per infliggere più danni con i suoi attacchi. È una variante del ranger che in realtà ha già fatto la sua comparsa nella Terza Edizione, dunque ha anche un po’ di storia pregressa nel gioco. Inoltre si affida molto agli incantesimi, cosa che le sottoclassi del ranger presenti nel Manuale del Giocatore non fanno. Il ranger ha sempre avuto qualche capacità magica in D&D, a parte che nella Quarta Edizione. Quella fu l’edizione nella quale il ranger perse la sua magia, ma altrimenti il ranger ha sempre avuto una qualche capacità da incantatore. Dunque l’Horizon Walker è sostanzialmente un ranger che ha questo lato magico un po’ incrementato e, nello specifico, si tratta di magia planare che ha a che fare con il teletrasporto e con l’entrare nel piano etereo. Questo non solo ha un’utilità in combattimento, ma anche nell’esplorazione: essere in grado di muoversi nel piano etereo significa spesso poter raggiungere posti dove altre persone non possono arrivare. Dunque questo ranger sarà una specie di esploratore magico. È anche un personaggio che ha la capacità di individuare i portali che conducono ad altri piani e che si trovano nelle vicinanze. Questa era effettivamente un’abilità che nella versione degli Arcani Rivelati era molto più potente rispetto a quella ora presente nello Xanathar’s Guide. Perché in origine l’Horizon Walker degli Arcani Rivelati poteva individuare ogni singolo portale entro una specifica distanza, e i nostri playtester hanno giustamente fatto notare che questa abilità poteva sostanzialmente distruggere certe avventure: sostanzialmente sapere dove si trova ogni singolo portale entro un miglio può banalizzare molte sfide. Così abbiamo ridotto questa capacità in modo che possa essere usata per individuare il singolo portale più vicino al ranger, purché si trovi entro un miglio; e non è più possibile utilizzare di nuovo questa capacità finché non ci si riposa. Dunque, ora è un’abilità interessante che in certe avventure risulterà essere piuttosto utile, ma non è più in grado di dipanare gli intrighi di intere campagne da sola. Immaginate se avessimo lasciato inalterata questa capacità, come sarebbe stato andare a Sigil, la Città delle Porte di Planescape, e improvvisamente sapere l’esatta posizione di ogni portale e la sua destinazione. Io mi immagino, quantomeno, del fumo che esce dalle orecchie del ranger mentre riceve troppe informazioni tutte assieme. Ora che si tratta, invece, di individuare un solo portale, può essere molto utile. Immaginiamo che i personaggi dicano <<Va bene. Quella strana casa vicino in fondo al quartiere è quella da cui, in base a quello che abbiamo sentito, emergono creature infernali>> e il ranger può rispondere “Ah, ottimo, userò la mia abilità per vedere se c’è un portale da qualche parte”. E questo è il ranger che può farlo, e io penso sia molto divertente e utile in certe campagne. L’Horizon Walker, dato il suo legame con la magia, comincia conoscendo più incantesimi, giusto un poco di più rispetto alle altre sottoclassi del ranger nel Manuale del Giocatore. Questo è in realtà un elemento comune tra le sottoclassi del ranger nella Xanathar’s Guide. Tutte, infatti, hanno una capacità che concede loro qualche incantesimo in più legato al tema della sottoclasse. L’Horizon Walker, per le persone che sono familiari con la versione dell’Arcani Rivelati, è noto per avere una capstone ability (la sua capacità di livello più alto, NdPippomaster92) che dimezza i danni subiti. Questa è un’ottima opportunità per alzare il sipario sulle meccaniche di una classe e parlare di come si bilanciano le regole. Paragonando con attenzione la versione degli Arcani Rivelati con quella dello Xanathar’s Guide si noterà un piccolo cambiamento nell’uso delle parole, che è a tutti gli effetti importante per come funziona il gioco. Nell’Arcani Rivelato è scritto che i danni sono dimezzati. Nella versione finale invece si dice che il ranger ha resistenza ai danni. Ora, molte persone sentendomi diranno “Oh, e cosa cambia? La resistenza dimezza i danni, non è la stessa cosa?”. Non è la stessa cosa perché le resistenze non si sommano. Mentre lavoravo con Ben Petrisor ricontrollando il bilanciamento di ogni cosa di questo libro, ho notato questa cosa, ed eravamo entrambi convinti che non avremmo dovuto dire “dimezza i danni”. In certe occasioni lo facciamo volontariamente, ma in questo caso era accidentale. Perché altrimenti significherebbe che un ranger che ha anche resistenza la sommerebbe al semplice smezzamento dei danni, e questa non era la nostra intenzione. Era invece nostra volontà intenderla come una qualsiasi resistenza; e questo è un ottimo esempio di come rifiniamo le cose: prendiamo la versione originale, aggiungiamo le recensioni dei giocatori, sviluppiamo tutto in una nuova forma. E questi sono quei sottili cambiamenti che in certi casi limite possono avere un grande impatto al tavolo da gioco. Dunque, le opinioni in generale sull’Horizon Walker sono state positive. Io credo che le persone abbiano apprezzato il tema cosmico, il teletrasporto, la capacità del ranger di infliggere danni da forza incanalando l’energia dei piani. Alla gente piace il lato narrativo di tutto ciò e, infatti, abbiamo notato che, molto spesso, quello che attira i giocatori in una sottoclasse è proprio il lato narrativo ed estetico. E poi vogliono vedere come le meccaniche supportano tutto questo, e io credo proprio che l’Horizon Walker funzioni bene in questo senso. È un esempio di una sottoclasse che non è stata modificata pesantemente dalla sua origine nell’Arcani Rivelati. Ma ovviamente ci sono stati dei cambiamenti, abbastanza piccoli: per esempio abbiamo modificato la lista degli incantesimi conosciuti. Abbiamo cambiato alcuni di questi incantesimi perché i giocatori avevano spiegato come certi fossero troppo indirizzati verso l’esplorazione e troppo poco verso lo scontro; non avevamo dato molte nuove opzioni per il combattimento. Inoltre qualcuno ci ha giustamente ricordato che, per una sottoclasse che si concentra tutta sul muoversi attraverso i piani e sul teletrasportarsi…tutte le magie di teletrasporto erano invece orientate al combattimento. Così questo è un caso in cui, invece di inserire una magia per il combattimento, ne abbiamo inserita una per l’esplorazione. Ci siamo assicurati che il ranger avesse Misty Step come incantesimo conosciuto gratuitamente, cosicché non fosse un incantesimo che avrebbe dovuto imparare in qualche altro modo. LA SOTTOCLASSE DEL DRUIDO: CIRCLE OF DREAMS (CIRCOLO DEI SOGNI) “Facciamo brainstorming per ogni genere di cosa e ogni volta che lo facciamo, si tratti di mostri o di classi, cerco sempre di inserire qualcosa che ha a che fare con il Feywild, perché nella mia campagna metto sempre creature del Feywild o comunque creature fatate: siano esse megere o bellissime fate che aiutano i giocatori, o a volte bellissime creature che cercano di ucciderli. Mi piace questa connessione con il Feywild. C’è così tanto folklore legato alle fate, nel mondo reale, che funziona bene quando viene utilizzato per le avventure di D&D. C’è anche tutta un’estetica collegata che non sono il solo ad apprezzare, so che anche molti giocatori la amano: è particolare perché è qualcosa che è molto legato al folklore, ma al contempo è anche alieno e bizzarro. E così stavamo pensando a qualcosa per la serie degli Unearthed Arcana da poter poi inserire anche nella Xanathar’s Guide e, come al solito, ho colto l’occasione per sottolineare come avessimo bisogno di qualcosa di fatato per il druido. Questo perché i druidi sono spesso associati a piante, animali ed elementali, ma in realtà lo sono anche al Feywild, in un certo senso. Questo elemento è originario della prima edizione, dove i druidi tra i propri incantesimi ne avevano alcuni che potevano richiamare creature fatate in loro aiuto. È anche un collegamento con la mitologia irlandese, dove i druidi sono spesso legati a creature dell’altro mondo. Spesso sono in opposizione con le creature fatate, ma D&D trasforma e altera le fonti che utilizza e dunque qui i druidi sono alleati che chiedono aiuto o estendono il proprio controllo su queste creature. Così, il Circolo dei Sogni è pensato per essere una sottoclasse che si basa pesantemente sul lato fatato del druido; la sua identità è quella del druido che incanala il potere del Feywild per aiutare i suoi amici con piccoli trucchi come il teletrasporto (che è qualcosa che includiamo spesso quando si ha a che fare con le creature fatate), ma soprattutto quella di un druido che gioca sulla propria capacità di supportare il gruppo. Quando creiamo una sottoclasse ci poniamo spesso più di un obbiettivo: vogliamo una buona storia alle spalle, delle capacità divertenti dentro e fuori il combattimento, ma vogliamo anche riempire gli spazi vuoti lasciati dalle sottoclassi già presenti; esplorare ruoli non ancora associati alla classe. Dunque, abbiamo pensato che nel Manuale del Giocatore ci fosse già una specie di mago della natura nella forma del Circolo della Terra, e avevamo già un druido competente nel combattimento e abile nel cambiare forma con il Circolo della Luna. Così volevamo un druido più focalizzato sull’aiutare gli altri tramite cure e altre capacità. Così il circolo dei Sogni ha migliori capacità di cura, e il tema della sottoclasse è legato sia alla corte dei Seelie che a quella degli Unseelie nel Feywild, dunque ci sono cose che hanno a che fare sia con la luce del sole che con quella della luna. E tutto questo è impacchettato nel Circolo dei Sogni, perché il Feywild ha un po’ a che fare con il mondo dei sogni e il nome sottolinea anche come questo druido si prenda cura degli alleati mentre essi riposano. Durante il playtest una cosa che ho aggiunto a questa sottoclasse - e che ora è nella versione finale - è che ad un certo punto il druido può spostarsi attraverso i sogni: è una sorta di teletrasporto che permette di muoversi nell’ultimo posto dove ha riposato e dormito purché si trovi nello stesso piano di esistenza. È un’abilità molto divertente e tematica, e penso la vedremo usare spesso dai gruppi in gioco, perché è una mossa molto astuta per superare gli ostacoli. Può anche funzionare in caso sia necessaria una fuga precipitosa. Ma sarà anche divertente avere il druido sempre nella necessità di ricordarsi dove ha dormito l’ultima volta. Questo significa anche che, quando visita un nuovo piano di esistenza, penserà prima di tutto a riposare in un determinato punto, per avere un’ancora di salvezza, un posto sicuro dove tornare. Posso anche immaginare i Master cominciare a sfruttare la cosa: i nemici potrebbero capire cosa stanno facendo i personaggi e aspettarli nel luogo dove tornano a riposare. Immaginate la scena mentre un gruppo torna a riposare alla locanda, usando il teletrasporto, solo per scoprire che un gruppo di orchi si è appostato nella loro stanza! È un’abilità che è divertente, tematica e può anche modificare radicalmente il modo di giocare una campagna, dunque penso che le persone si divertiranno molto con questa sottoclasse. Sappiamo che alle persone piacciono le classi e le sottoclassi tematicamente legate al mondo fatato o alle creature più antiche, e infatti i giocatori adorano il Giuramento degli Antichi del paladino. Il Circolo dei Sogni è pensato per stare fianco a fianco con sottoclassi come questa, per ricordare antiche culture druidiche e per essere associati agli elfi. Il Feywild è spesso pericoloso, ma il druido del Circolo dei Sogni è in grado di usare la sua magia a beneficio dei suoi amici in un modo non diverso da come farebbe una creatura fatata, senza i pericoli annessi. È come se fosse egli stesso una creatura fatata e dunque può visitare il Feywild senza correre troppi rischi, incontrando creature fatate in questo mondo fantastico, dove il vino è più buono che in qualunque altro posto del cosmo, dove una dormita sotto un albero è la migliore di sempre e tutto appare più vivido e reale”. LA SOTTOCLASSE DEL GUERRIERO: CAVALIER (IL CAVALIERE) “Il Cavalier fa la sua comparsa in Xanathar’s Guide ed è una Sottoclasse ispirata da una Classe che proviene addirittura dalla 1a Edizione di D&D. Il Cavalier della 1a Edizione è apparso nel manuale originario intitolato “Unearthed Arcana”. Dunque, in un certo qual modo, quando realizzammo la serie di Sottoclassi appartenente agli “Unearthed Arcana” (“Arcani Rivelati”), abbiamo pensato <<Beh, certo, in una serie che prende il nome dal manuale ‘Unearthed Arcana’ dobbiamo inserire il Cavalier al suo interno>> - nonostante non siamo riusciti ad includere l’Acrobata, che era un’altra delle opzioni presenti in quel manuale. Dunque, il Cavalier è in molti modi il classico cavaliere in armatura scintillante, con il tocco aggiunto dell’essere eccezionale nell’equitazione. Ora, molte persone potrebbero pensare <<Beh, il gioco già possiede il classico cavaliere in armatura scintillante e si tratta del Paladino>>. La grande differenza tra il Cavalier e il Paladino è il fatto che quest’ultimo è un guerriero sacro, votato, se non a un dio in particolare, a una causa di qualche tipo o a un grande ideale come la giustizia. Al contrario, il Cavalier è un guerriero non magico, un guerriero che potrebbe essere tanto onorevole quanto il Paladino, ma che potrebbe essere spinto dalla fedeltà verso un particolare monarca, un particolare regno, la propria famiglia o verso una particolare città. Quindi, in realtà, esso possiede un aspetto più terreno rispetto al paladino, che, ancora, è spesso la figura associata agli alti ideali e alla magia divina. Così, nella nostra serie degli “Unearthed Arcana” in verità abbiamo mostrato più di una versione del Cavalier. Entrambe le versioni in realtà hanno ricevuto dai fan una accoglienza mista, ad essere onesti; buone abbastanza da permettere alla Sottoclasse di finire nel manuale, ma ogni volta il punteggio della soddisfazione era appena oltre il limite, per cui continuavamo a dire <<Ok, dobbiamo lavorarci ancora di più su>>. E in realtà il malcontento derivava dal fatto che il Cavalier si basava sull’uso dei Superiority Dice (Dadi Superiorità), che sono una meccanica che abbiamo ricavato dal Battle Master (Esperto della Battaglia), una delle Sottoclassi del Guerriero nel Manuale del Giocatore. Ora, avevamo pensato che le persone potessero essere interessate nel vedere questa meccanica inserita da altre parti. Al contrario, spesso il feedback che abbiamo ricevuto è stato <<No, quella meccanica appartiene al Battle Master. Non vogliamo vederla in altre Sottoclassi del Guerriero. Vogliamo vedere queste ultime fare cose loro specifiche>>. Il feedback sul Cavalier al tempo si è rivelato preoccupato anche per quel che riguarda il ruolo della sua cavalcatura. Per quanto possa essere bello immaginarsi in groppa a un cavallo, o a un drago, o a un grifone o a qualunque altra creatura si decida di cavalcare in D&D, le persone sanno che, spesso, se t’introduci in grotte o dungeon ristretti, quella cavalcatura non ti servirà più a gran che. E così diventa problematico se troppe delle capacità della tua Classe si basano sul fatto che la tua cavalcatura sia presente, perché potresti potenzialmente trovarti a girare in un ambiente particolare e sentirti come se, “poof”, metà delle capacità del personaggio che hai ottenuto si siano spente. Volevamo assicurarci di aver risposto a quelle preoccupazioni nella versione finale del Cavalier, la versione che apparirà nel Xanathar’s Guide. Dunque, la versione che si trova nel manuale è in realtà molto differente rispetto a quella che la gente ha visto nella serie degli “Unearthed Arcana”. Ciò che abbiamo finito con il fare è quanto segue: abbiamo preso le parti che alle persone sono piaciute di più del Cavalier, poi abbiamo guardato ad altre Sottoclassi del Guerriero che abbiamo effettivamente rilasciato negli “Unearthed Arcana” e lì abbiamo trovato il Knight (altro termine usato per indicare il “cavaliere”, NdSilentWolf); il Knight e il Cavalier era incredibilmente vicini in termini di storia e, ancora, la storia è il nostro punto di partenza quando progettiamo le nostre Sottoclassi. Inoltre, mentre stavamo pensando a cosa sarebbe finito nel manuale, era molto improbabile che Cavalier e Knight ce l’avrebbero fatta entrambi. Infatti, i loro punteggi si sono rivelati molto vicini e il Cavalier ha semplicemente spodestato il Knight. Questo è il motivo per cui il Cavalier è finito con l’essere la sottoclasse inserita nel manuale. Ho la sensazione che il Cavalier abbia battuto il Knight in parte per la nostalgia che le persone hanno per il nome. Sapete, è qualcosa che risale addirittura alla 1a Edizione. Si tratta anche di un nome che è apparso nel cartone animato “Dungeons & Dragons”, attribuito a quello che molto probabilmente è il personaggio meno piacevole del cartone…lo strano Cavaliere che non possiede alcun tipo di arma e non ha cavalcatura. Povero Eric. Quello che abbiamo finito con il fare riguardo alla versione finale è stato controllare il Knight e vedere quali sue capacità sono piaciute di più alle persone. Le abbiamo dunque prese, abbiamo preso le capacità migliori del Cavalier e le abbiamo unite assieme in quella che essenzialmente è una nuova Sottoclasse. E in realtà, il tema di questa nuova Sottoclasse - che è derivato sia dal Cavalier, che dal Knight, nella loro precedente versione – si basa sul fatto che questo tipo di PG è totalmente dedicato alla protezione degli altri, in quanto, ancora, si tratta di un cavaliere. Anche se non lo è, anche se un particolare Cavalier non è un campione del bene, egli si rivelerà comunque il protettore di proprietà, di persone, di qualcosa. E per questo il Cavalier possiede capacità che hanno a che fare con il proteggere coloro che sono attorno a lui o a lei. E poi abbiamo alcune capacità collegate alla cavalcatura, ma ci siamo assicurati che quest’ultima sia sempre una sorta di piccolo extra. Per la gran parte delle capacità la cavalcatura non è richiesta, ma il Cavalier sarà sempre felice quando essa avrà modo di brillare. Tuttavia, in un certo qual modo, la cavalcatura è un po’ come la glassa di una torta (insomma una aggiunta, NdSilentwolf). Allo stesso tempo, è stato per noi importante che il Cavalier avesse una identità tutta sua e che in questo non fosse dipendente dalla presenza di un’altra creatura, in quanto anche nella storia abbiamo avuto cavalieri che sono stati molto di più che uomini a cavallo. Ciò che intendo è che si trattava di cavalieri con molte altre responsabilità e capacità marziali. Detto questo, come abbiamo sottolineato nel manuale e come avevamo sottolineato anche negli “Unearthed Arcana”, il Cavalier non è stato pensato per essere una accurata rappresentazione dei cavalieri nella storia. E questo è vero per qualunque cosa in D&D. D&D viene spesso riempito con cose che hanno tratto ispirazione da elementi appartenenti alla storia del mondo reale o da miti che provengono da differenti culture umane. E D&D prende questi elementi e li trasforma sempre, spesso tramutandoli in una forma archetipa che appare naturale all’interno dell’High Fantasy. Questo è ciò che abbiamo fatto con il Cavalier, che ora è questo potente difensore, straordinario nel tenere la linea e nel bloccare le persone che cercano di scappare via. È davvero abile a caricare in battaglia, a piedi o a cavallo, e a infliggere potenti colpi iniziali. Penso che alle persone piacerà ciò che è emerso dal processo di revisione, che abbiamo attraversato dopo quelle molteplici versioni che sono apparse negli “Unearthed Arcana” e che, poi, sono culminate in ciò che apparirà nel manuale. SOTTOCLASSE DEL BARDO: COLLEGE OF GLAMOUR (COLLEGE DEL FASCINO) “Dunque, il Collage of Glamour era una Sottoclasse che nella nostra discussione di gruppo è nata in parte traendo ispirazione da un Bardo che apparteneva a una mia precedente campagna di D&D. Michelle Carter, uno dei nostri editor, nella mia campagna giocava un Bardo il cui padre era stato trascinato via nel Feywild ed è stato cresciuto lì, e lungo tutta la campagna noi abbiamo descritto la magia del suo personaggio come soffusa dal potere delle fate. E così ho pensato a come sarebbe stato se avessimo fatto un intero College incentrato su questo: un College non solo basato su una magia bardica che sarebbe stata utilizzata dalle persone nel mondo mortale, ma anche il College che sarebbe stato selezionato dai Bardi presenti nel Feywild, e così è nato il College of Glamour. Inoltre, dal punto di vista dell’estetica io e Mike all’inizio abbiamo parlato pensando essenzialmente a figure quali Freddie Mercury. Quindi, questo Bardo era follemente favoloso e seducente e, come facciamo con tutte le Sottoclassi, volevamo che sembrasse diverso dai Bardi del Manuale del Giocatore. Nel Manuale del Giocatore abbiamo il College of Valor (College del Valore), il quale ha molto a che fare con l’intervenire in battaglia e con l’inspirare i propri compagni: molto simile allo Scaldo in termini storici. Abbiamo, poi, il College of Lore (College della Conoscenza), il quale ha piuttosto a che fare con il conoscere tutte quelle grandi storie, e con il manipolare le menti e le emozioni delle persone: un Bardo che può essere visto come una sorta d’intellettuale, ma anche come una sorta di truffatore. È abbastanza indeterminato che è possibile spingere quel bardo in entrambe le direzioni. Dunque, abbiamo sentito che ci fosse dello spazio per un Bardo che, invece, fosse del tutto incentrato sull’ingannevole magia del Feywild, ovvero il College of Glamour. I playtester lo hanno davvero amato e noi lo abbiamo rifinito in modo da migliorare ciò che hanno apprezzato di esso: si tratta di un Bardo che è capace di ingannare le persone usando le proprie capacità di Classe e non solo gli incantesimi; un Bardo che, una volta che ha raggiunto un livello abbastanza alto, è in grado di rendere difficile alla gente perfino di attaccarlo, in quanto le persone sono essenzialmente diventate suoi fan; perché, parlando ancora in piena trasparenza, oltre ad essere stati ispirati dalle storie riguardanti creature fatate e dalle loro capacità ingannatrici, siamo stati inspirati anche dall’idea che il College of Glamour fosse una sorta di Pop Star. Dunque, c’è un piccolo filo conduttore in alcune delle capacità di Classe che riguarda il fatto che le persone diventino i fan del Bardo del College of Glamour: amano fare ciò che dice loro di fare e non gli faranno del male. Questo è il Bardo che è incredibilmente favoloso e, come diciamo nel manuale, si tratta di un Bardo che può essere spinto verso una direzione eroica o malvagia. Da una parte potete immaginarvi i membri di questo College portare grande diletto alle persone: il Bardo che illumina le tristi vite dei paesani ovunque vada e che possiede una magia piena di colore, che lenisce i loro cuori spezzati; un Bardo che porta con sé una musica così bella che semplicemente li trafigge e li fa piangere lacrime di felicità. Ma potete anche immaginare un membro di questo College che manipola le persone, spingendole a fare ciò che lui o lei vuole e che potrebbe essere un po’ un terrore. E questo tipo di Bardo è decisamente un’appropriata rappresentazione dello stesso Feywild, una bellezza che è una spada a doppio taglio che può ferire a proprio vantaggio o a proprio sfavore. E così, questo Bardo è un interessante contrasto, un contrasto decisamente intenzionale con il Circle of Dreams (Circolo dei Sogni) del Druido, dove ci siamo spinti verso il modo in cui questa bellezza del Feywild può lenire e proteggere; qui ci siamo appoggiati al fatto che la bellezza può essere pericolosa e non puoi sempre sapere se è dalla tua parte. Ma, allo stesso tempo, qualunque sia il modo in cui la lama della bellezza sta tagliando, essa deve sempre essere favolosa. È divertente, il College of Glamour è in realtà la prima Sottoclasse di cui abbiamo parlato, incluso quando siamo arrivati con l’intero set di Sottoclassi per la serie degli Arcani Rivelati, in quanto per qualche ragione ha stuzzicato me e Mike e noi eravamo dell’idea <<Noi vogliamo decisamente fare questa cosa, speriamo che ai playtester piaccia e per fortuna è stato così!>>. E ora è nel manuale. Dunque, un membro del College of Glamour può acquisire le proprie capacità in differenti maniere e a noi piace sempre lasciare le Sottoclassi aperte, in modo da consentire ai giocatori di decidere esattamente, in termini di storia, in che modo essi sono diventati membri del College of Glamour o perché. Noi diamo suggerimenti. Così, un modo attraverso il quale un membro del College of Glamour potrebbe essere entrato a far parte della sua Sottoclasse è il fattodi provenire dal Feywild; magari sei stato portato via da bambino, sei effettivamente cresciuto in quel regno e, per questo, ora sei soffuso da quella strana magia che altera ciò che sai fare come Bardo. Tuttavia, potete facilmente immaginare un altro membro di questo College che forse ha studiato presso un essere fatato…forse hai trovato una radura in una qualche foresta, hai sentito una driade cantare e sei diventato il suo studente e, come risultato della sua tutela, sei diventato un membro del College of Glamour. Quindi io credo che all’interno di quest’ultimo ci possano essere veramente un sacco di grandi storie, non solo per questa Sottoclasse ma per molte delle Sottoclassi presenti nel Manuale, rispondendo alla domanda <<Come sei diventato un membro della Sottoclasse?>>. È particolarmente facile rispondere se ti trovi in una Classe che non ottiene la Sottoclasse al primo livello, perché in alcune Classi proprio quando acquisti la Classe ottieni anche la Sottoclasse. Così, spesso, la tua storia sul perché sei membro della Sottoclasse è inestricabilmente intrecciata con il perché sei diventato membro della Classe stessa. Al contrario, se sei già un membro della Classe quando selezioni la Sottoclasse al 2° o al 3° livello, quel piccolo ritardo poi ti concede, avendo già idea della storia, una possibilità di pensare molto più specificatamente a domande come <<Perché sono membro di questa sottoclasse e non di un’altra, e come tutto ciò si relaziona con il mio passato? Come tutto ciò si relaziona con la direzione che il mio personaggio sta seguendo durante la campagna? In che maniera sto inspirando la storia che il DM vuole raccontare e di cui faccio parte, riguardo al mio personaggio?>>. Perché conosco molti DM che amano dare una spruzzata alle cose in una campagna connessa con la storia di ogni personaggio. So che è qualcosa che faccio come DM: nella campagna provo sempre ad avere qualcosa per ogni personaggio al tavolo che abbia a che fare con il loro background…qualcuno che è stato importante per loro nel passato potrebbe avere a che fare con la loro Sottoclasse. E ancora, penso che il College of Glamour in particolare sia molto ricco in merito al far nascere le storie dei personaggi: ancora, avrebbe potuto essere una driade sotto la quale hai studiato, avrebbe potuto essere un satiro. Senti parlare dei satiri solamente come di maschi con il flauto di pan e poi vuoi conoscere bene come puoi essere tanto affascinante quanto questa strana creatura: ancora una volta, il Collage of Glamour ti dà la possibilità di giocare un personaggio il quale è un po’ come un satiro per quel che riguarda l’incantare le persone attraverso l’esibizione. Visualizza articolo completo
  20. Negli ultimi giorni i designer di D&D 5e hanno deciso di rilasciare una serie di video-interviste incentrate sulle regole di Xanathar's Guide to Everything (potrete trovare maggiori informazioni sul manuale nel seguente articolo), pubblicati sul D&D Beyond ma visibili anche su Youtube. Nei primi 5 video rilasciati dalla WotC, il Lead designer Jeremy Crawford ci parla di 5 delle Sottoclassi che saranno rilasciate su Xanathar's Guide to Everything, dandone una sommaria descrizione, parlando del processo che ha portato alla loro creazione e fornendo qualche idea su come utilizzarle nel vostro gioco. Qui di seguito, oltre ai video originali su Youtube, troverete la trascrizione delle dichiarazioni rilasciate da Crawford. Grazie a @Pippomaster92 per l'aiuto nella traduzione. ❚ La Sottoclasse del Ladro: Inquisitive ❚ La Sottoclasse del Ranger: Horizon Walker ❚ La Sottoclasse del Druido: Circle of Dreams ❚ La Sottoclasse del Guerriero: Cavalier ❚ La Sottoclasse del Bardo: College of Glamour LA SOTTOCLASSE DEL LADRO: INQUISITIVE (INDAGATORE) “La Sottoclasse Inquisitive, presente in Xanathar’s Guide to Everything, essenzialmente equivale sotto molti aspetti a giocare Sherlock Holmes, personaggio fantastico nel trovare indizi, nello scoprire quando le altre persone sono state disoneste e poi nell’usare quel fatto contro di loro, in quanto le capacità dell’Inquisitive che hanno a che fare con l’Attacco Furtivo sono molto più psicologiche di quelle degli altri nostri Ladri”, dice Crawford in un video per D&D Beyond. “Voi sapete che in precedenza abbiamo pubblicato lo Swashbuckler (Spadaccino) nel manuale Sword Coast Adventurers Guide, il quale ha più che altro a che fare con la temerarietà, con l’agilità di piedi e con cose simili, mentre l’Inquisitive è la persona che ti batterà perché ti ha superato d’ingegno. E, spesso, in D&D il personaggio intellettuale - quello che risulta vincente per il proprio gruppo grazie al potere della mente – di solito lo associamo agli incantatori. Proprio per questo motivo, l’Inquisitive è per noi un’occasione per ottenere attraverso una Classe non-incantatrice quel tipo di personaggio intellettuale, ovvero ancora quella persona che sarà in grado di notare la cosa che nessuno riesce a vedere, tranne forse il Mago che usa la magia per riuscirci. L’Inquisitive è colui che è in grado di riuscire in questo grazie solo al potere puro della sua mente. E ancora, è un’ottima Sottoclasse per coloro che vogliono giocare un personaggio che è un po’ come un detective, o magari qualcuno che è un cacciatore di taglie, oppure vi può risultare anche utile se giocate in una ambientazione nella quale è presente un ordine di Inquisitori e voi potreste usare l’Inquisitive per interpretare un membro non esperto di magia di una simile Inquisizione. Insomma, si tratta di una Sottoclasse che possiede un gran potenziale riguardo alla creazione dell’ambientazione, e costituisce un piacevole cambiamento rispetto al Thief e all’Assassin pubblicati nel Manuale del Giocatore, che tendono – come è appropriato per il Ladro – a seguire quella sorta di classica associazione della Classe verso una criminalità di qualche tipo. Grazie all’Inquisitive vi potrete immaginare a creare un Ladro che è anche membro della guardia cittadina e che è per davvero dalla parte della legge nella caccia ai membri delle Gilde di Ladri, o riguardo ad altre cose simili a questa. L’Inquisitive, in alternativa, potrebbe essere una sorta di capo di una cellula di spie e magari un membro dell’Ordine Segreto della Regina, il quale potrebbe essere un ordine di spie oppure un’organizzazione dedicata alla caccia alle spie provenienti da un Regno nemico. Dunque c’è un grande potenziale per la creazione di storie attorno a questa Sottoclasse e credo che questo sia il motivo per cui le persone hanno risposto positivamente nei suoi confronti. Infatti, le persone amano le Sottoclassi in grado di ricavarsi un posto nel Multiverso di D&D che una delle nostre Sottoclassi del Manuale del Giocatore non ha ancora occupato, e l’Inquisitive sicuramente lo fa. Allo stesso modo, anche il Mastermind (Maestro della manipolazione), comparso nello Sword Coast Adventurers Guide, è un’altra Sottoclasse del Ladro che riguarda maggiormente il potere psicologico, piuttosto che l’agilità di piedi o il prendere d’assalto qualcuno. Direi che, se dovessimo associare questi personaggi ai classici punti Caratteristica, il Mastermind avrebbe del tutto a che fare con il Carisma, mentre l’Inquisitive con l’Intelligenza e la Saggezza. E ho menzionato qua la Saggezza perché in D&D quest’ultima non è associata solamente al buonsenso o alla forza di volontà, ma anche al notare le cose. Dunque, il Mastermind è tutto riguardante la persuasività e, in molti casi, una persuasività soprannaturale, grazie alla quale riesci a convincere le persone a fare delle cose. Tipicamente, l’essere così seducenti sarebbe il dominio degli incantatori, ma il Mastermind è così carismatico che è in grado di realizzare cose che, ancora, sarebbero il dominio della magia. E dunque io penso all’Inquisitive e al Mastermind come una sorta di Sottoclassi sorelle: entrambe riguardano l’astuzia, ma una sarebbe Sherlock Holmes mentre l’altra, il Mastermind, sarebbe la persona che rappresenta l’esperto manipolatore, semplicemente estremamente efficace nello spingere la gente a fare quello che vuole lui. E io mi riesco a immaginare un gruppo nel quale i due sono in grado di lavorare assieme, come parte di una di queste organizzazioni che cacciano altri ladri. In tutto ciò, ancora, è presente un gran potenziale per la creazione di storie riguardo a ciascuno delle Sottoclassi separatamente, ma ancora di più se le immaginate lavorare assieme. E potete anche immaginare una storia nella quale potete fare in modo che un PNG con una di queste Sottoclassi sia il rivale del PG che possiede l’altra Sottoclasse: un Mastermind e un Inquisitive, molto simili a Holmes contro Moriarty, che si odiano reciprocamente, uno ancora l’esperto che cerca di capire cosa sta succedendo e l’altro l’esperto nel manipolare le persone per far accadere le cose. L’Inquisitive, similmente all’Horizon Walker del Ranger, è stata una di quelle Sottoclassi verso la quale le persone sono state quasi del tutto soddisfatte per il modo in cui è stata progettata. La versione che vedranno nel manuale, quindi, presenta davvero qualche piccolo ritocco definitivo nello sviluppo, in modo da far funzionare le cose un po’ meglio, e in modo da rendere la Sottoclasse chiara e soddisfacente. Soprattutto, però, le persone hanno davvero amato il modo in cui le differenti capacità lavoravano assieme per rendere l’Inquisitive fondamentalmente il personaggio “detective”, quello che andrà a scoprire che cosa sta succedendo – a vantaggio del gruppo di avventurieri”. LA SOTTOCLASSE DEL RANGER: HORIZON WALKER (VIANDANTE DELL’ORIZZONTE) In questo video per D&D Beyond, Crawford dice “Dunque l’Horizon Walker è una sottoclasse del ranger che si specializza nel controllare la magia del Multiverso. Molti altri ranger sono legati agli animali o alla caccia di una particolare preda nella natura selvaggia. Per l’Horizon Walker, in un certo senso, la visione si allarga e si parla dell’intero Multiverso. Questo è un ranger per cui il terreno favorito è l’intero cosmo, e si affida ad esso per quanto riguarda la magia; questo gli consente di teletrasportarsi e di utilizzare l’energia planare per infliggere più danni con i suoi attacchi. È una variante del ranger che in realtà ha già fatto la sua comparsa nella Terza Edizione, dunque ha anche un po’ di storia pregressa nel gioco. Inoltre si affida molto agli incantesimi, cosa che le sottoclassi del ranger presenti nel Manuale del Giocatore non fanno. Il ranger ha sempre avuto qualche capacità magica in D&D, a parte che nella Quarta Edizione. Quella fu l’edizione nella quale il ranger perse la sua magia, ma altrimenti il ranger ha sempre avuto una qualche capacità da incantatore. Dunque l’Horizon Walker è sostanzialmente un ranger che ha questo lato magico un po’ incrementato e, nello specifico, si tratta di magia planare che ha a che fare con il teletrasporto e con l’entrare nel piano etereo. Questo non solo ha un’utilità in combattimento, ma anche nell’esplorazione: essere in grado di muoversi nel piano etereo significa spesso poter raggiungere posti dove altre persone non possono arrivare. Dunque questo ranger sarà una specie di esploratore magico. È anche un personaggio che ha la capacità di individuare i portali che conducono ad altri piani e che si trovano nelle vicinanze. Questa era effettivamente un’abilità che nella versione degli Arcani Rivelati era molto più potente rispetto a quella ora presente nello Xanathar’s Guide. Perché in origine l’Horizon Walker degli Arcani Rivelati poteva individuare ogni singolo portale entro una specifica distanza, e i nostri playtester hanno giustamente fatto notare che questa abilità poteva sostanzialmente distruggere certe avventure: sostanzialmente sapere dove si trova ogni singolo portale entro un miglio può banalizzare molte sfide. Così abbiamo ridotto questa capacità in modo che possa essere usata per individuare il singolo portale più vicino al ranger, purché si trovi entro un miglio; e non è più possibile utilizzare di nuovo questa capacità finché non ci si riposa. Dunque, ora è un’abilità interessante che in certe avventure risulterà essere piuttosto utile, ma non è più in grado di dipanare gli intrighi di intere campagne da sola. Immaginate se avessimo lasciato inalterata questa capacità, come sarebbe stato andare a Sigil, la Città delle Porte di Planescape, e improvvisamente sapere l’esatta posizione di ogni portale e la sua destinazione. Io mi immagino, quantomeno, del fumo che esce dalle orecchie del ranger mentre riceve troppe informazioni tutte assieme. Ora che si tratta, invece, di individuare un solo portale, può essere molto utile. Immaginiamo che i personaggi dicano <<Va bene. Quella strana casa vicino in fondo al quartiere è quella da cui, in base a quello che abbiamo sentito, emergono creature infernali>> e il ranger può rispondere “Ah, ottimo, userò la mia abilità per vedere se c’è un portale da qualche parte”. E questo è il ranger che può farlo, e io penso sia molto divertente e utile in certe campagne. L’Horizon Walker, dato il suo legame con la magia, comincia conoscendo più incantesimi, giusto un poco di più rispetto alle altre sottoclassi del ranger nel Manuale del Giocatore. Questo è in realtà un elemento comune tra le sottoclassi del ranger nella Xanathar’s Guide. Tutte, infatti, hanno una capacità che concede loro qualche incantesimo in più legato al tema della sottoclasse. L’Horizon Walker, per le persone che sono familiari con la versione dell’Arcani Rivelati, è noto per avere una capstone ability (la sua capacità di livello più alto, NdPippomaster92) che dimezza i danni subiti. Questa è un’ottima opportunità per alzare il sipario sulle meccaniche di una classe e parlare di come si bilanciano le regole. Paragonando con attenzione la versione degli Arcani Rivelati con quella dello Xanathar’s Guide si noterà un piccolo cambiamento nell’uso delle parole, che è a tutti gli effetti importante per come funziona il gioco. Nell’Arcani Rivelato è scritto che i danni sono dimezzati. Nella versione finale invece si dice che il ranger ha resistenza ai danni. Ora, molte persone sentendomi diranno “Oh, e cosa cambia? La resistenza dimezza i danni, non è la stessa cosa?”. Non è la stessa cosa perché le resistenze non si sommano. Mentre lavoravo con Ben Petrisor ricontrollando il bilanciamento di ogni cosa di questo libro, ho notato questa cosa, ed eravamo entrambi convinti che non avremmo dovuto dire “dimezza i danni”. In certe occasioni lo facciamo volontariamente, ma in questo caso era accidentale. Perché altrimenti significherebbe che un ranger che ha anche resistenza la sommerebbe al semplice smezzamento dei danni, e questa non era la nostra intenzione. Era invece nostra volontà intenderla come una qualsiasi resistenza; e questo è un ottimo esempio di come rifiniamo le cose: prendiamo la versione originale, aggiungiamo le recensioni dei giocatori, sviluppiamo tutto in una nuova forma. E questi sono quei sottili cambiamenti che in certi casi limite possono avere un grande impatto al tavolo da gioco. Dunque, le opinioni in generale sull’Horizon Walker sono state positive. Io credo che le persone abbiano apprezzato il tema cosmico, il teletrasporto, la capacità del ranger di infliggere danni da forza incanalando l’energia dei piani. Alla gente piace il lato narrativo di tutto ciò e, infatti, abbiamo notato che, molto spesso, quello che attira i giocatori in una sottoclasse è proprio il lato narrativo ed estetico. E poi vogliono vedere come le meccaniche supportano tutto questo, e io credo proprio che l’Horizon Walker funzioni bene in questo senso. È un esempio di una sottoclasse che non è stata modificata pesantemente dalla sua origine nell’Arcani Rivelati. Ma ovviamente ci sono stati dei cambiamenti, abbastanza piccoli: per esempio abbiamo modificato la lista degli incantesimi conosciuti. Abbiamo cambiato alcuni di questi incantesimi perché i giocatori avevano spiegato come certi fossero troppo indirizzati verso l’esplorazione e troppo poco verso lo scontro; non avevamo dato molte nuove opzioni per il combattimento. Inoltre qualcuno ci ha giustamente ricordato che, per una sottoclasse che si concentra tutta sul muoversi attraverso i piani e sul teletrasportarsi…tutte le magie di teletrasporto erano invece orientate al combattimento. Così questo è un caso in cui, invece di inserire una magia per il combattimento, ne abbiamo inserita una per l’esplorazione. Ci siamo assicurati che il ranger avesse Misty Step come incantesimo conosciuto gratuitamente, cosicché non fosse un incantesimo che avrebbe dovuto imparare in qualche altro modo. LA SOTTOCLASSE DEL DRUIDO: CIRCLE OF DREAMS (CIRCOLO DEI SOGNI) “Facciamo brainstorming per ogni genere di cosa e ogni volta che lo facciamo, si tratti di mostri o di classi, cerco sempre di inserire qualcosa che ha a che fare con il Feywild, perché nella mia campagna metto sempre creature del Feywild o comunque creature fatate: siano esse megere o bellissime fate che aiutano i giocatori, o a volte bellissime creature che cercano di ucciderli. Mi piace questa connessione con il Feywild. C’è così tanto folklore legato alle fate, nel mondo reale, che funziona bene quando viene utilizzato per le avventure di D&D. C’è anche tutta un’estetica collegata che non sono il solo ad apprezzare, so che anche molti giocatori la amano: è particolare perché è qualcosa che è molto legato al folklore, ma al contempo è anche alieno e bizzarro. E così stavamo pensando a qualcosa per la serie degli Unearthed Arcana da poter poi inserire anche nella Xanathar’s Guide e, come al solito, ho colto l’occasione per sottolineare come avessimo bisogno di qualcosa di fatato per il druido. Questo perché i druidi sono spesso associati a piante, animali ed elementali, ma in realtà lo sono anche al Feywild, in un certo senso. Questo elemento è originario della prima edizione, dove i druidi tra i propri incantesimi ne avevano alcuni che potevano richiamare creature fatate in loro aiuto. È anche un collegamento con la mitologia irlandese, dove i druidi sono spesso legati a creature dell’altro mondo. Spesso sono in opposizione con le creature fatate, ma D&D trasforma e altera le fonti che utilizza e dunque qui i druidi sono alleati che chiedono aiuto o estendono il proprio controllo su queste creature. Così, il Circolo dei Sogni è pensato per essere una sottoclasse che si basa pesantemente sul lato fatato del druido; la sua identità è quella del druido che incanala il potere del Feywild per aiutare i suoi amici con piccoli trucchi come il teletrasporto (che è qualcosa che includiamo spesso quando si ha a che fare con le creature fatate), ma soprattutto quella di un druido che gioca sulla propria capacità di supportare il gruppo. Quando creiamo una sottoclasse ci poniamo spesso più di un obbiettivo: vogliamo una buona storia alle spalle, delle capacità divertenti dentro e fuori il combattimento, ma vogliamo anche riempire gli spazi vuoti lasciati dalle sottoclassi già presenti; esplorare ruoli non ancora associati alla classe. Dunque, abbiamo pensato che nel Manuale del Giocatore ci fosse già una specie di mago della natura nella forma del Circolo della Terra, e avevamo già un druido competente nel combattimento e abile nel cambiare forma con il Circolo della Luna. Così volevamo un druido più focalizzato sull’aiutare gli altri tramite cure e altre capacità. Così il circolo dei Sogni ha migliori capacità di cura, e il tema della sottoclasse è legato sia alla corte dei Seelie che a quella degli Unseelie nel Feywild, dunque ci sono cose che hanno a che fare sia con la luce del sole che con quella della luna. E tutto questo è impacchettato nel Circolo dei Sogni, perché il Feywild ha un po’ a che fare con il mondo dei sogni e il nome sottolinea anche come questo druido si prenda cura degli alleati mentre essi riposano. Durante il playtest una cosa che ho aggiunto a questa sottoclasse - e che ora è nella versione finale - è che ad un certo punto il druido può spostarsi attraverso i sogni: è una sorta di teletrasporto che permette di muoversi nell’ultimo posto dove ha riposato e dormito purché si trovi nello stesso piano di esistenza. È un’abilità molto divertente e tematica, e penso la vedremo usare spesso dai gruppi in gioco, perché è una mossa molto astuta per superare gli ostacoli. Può anche funzionare in caso sia necessaria una fuga precipitosa. Ma sarà anche divertente avere il druido sempre nella necessità di ricordarsi dove ha dormito l’ultima volta. Questo significa anche che, quando visita un nuovo piano di esistenza, penserà prima di tutto a riposare in un determinato punto, per avere un’ancora di salvezza, un posto sicuro dove tornare. Posso anche immaginare i Master cominciare a sfruttare la cosa: i nemici potrebbero capire cosa stanno facendo i personaggi e aspettarli nel luogo dove tornano a riposare. Immaginate la scena mentre un gruppo torna a riposare alla locanda, usando il teletrasporto, solo per scoprire che un gruppo di orchi si è appostato nella loro stanza! È un’abilità che è divertente, tematica e può anche modificare radicalmente il modo di giocare una campagna, dunque penso che le persone si divertiranno molto con questa sottoclasse. Sappiamo che alle persone piacciono le classi e le sottoclassi tematicamente legate al mondo fatato o alle creature più antiche, e infatti i giocatori adorano il Giuramento degli Antichi del paladino. Il Circolo dei Sogni è pensato per stare fianco a fianco con sottoclassi come questa, per ricordare antiche culture druidiche e per essere associati agli elfi. Il Feywild è spesso pericoloso, ma il druido del Circolo dei Sogni è in grado di usare la sua magia a beneficio dei suoi amici in un modo non diverso da come farebbe una creatura fatata, senza i pericoli annessi. È come se fosse egli stesso una creatura fatata e dunque può visitare il Feywild senza correre troppi rischi, incontrando creature fatate in questo mondo fantastico, dove il vino è più buono che in qualunque altro posto del cosmo, dove una dormita sotto un albero è la migliore di sempre e tutto appare più vivido e reale”. LA SOTTOCLASSE DEL GUERRIERO: CAVALIER (IL CAVALIERE) “Il Cavalier fa la sua comparsa in Xanathar’s Guide ed è una Sottoclasse ispirata da una Classe che proviene addirittura dalla 1a Edizione di D&D. Il Cavalier della 1a Edizione è apparso nel manuale originario intitolato “Unearthed Arcana”. Dunque, in un certo qual modo, quando realizzammo la serie di Sottoclassi appartenente agli “Unearthed Arcana” (“Arcani Rivelati”), abbiamo pensato <<Beh, certo, in una serie che prende il nome dal manuale ‘Unearthed Arcana’ dobbiamo inserire il Cavalier al suo interno>> - nonostante non siamo riusciti ad includere l’Acrobata, che era un’altra delle opzioni presenti in quel manuale. Dunque, il Cavalier è in molti modi il classico cavaliere in armatura scintillante, con il tocco aggiunto dell’essere eccezionale nell’equitazione. Ora, molte persone potrebbero pensare <<Beh, il gioco già possiede il classico cavaliere in armatura scintillante e si tratta del Paladino>>. La grande differenza tra il Cavalier e il Paladino è il fatto che quest’ultimo è un guerriero sacro, votato, se non a un dio in particolare, a una causa di qualche tipo o a un grande ideale come la giustizia. Al contrario, il Cavalier è un guerriero non magico, un guerriero che potrebbe essere tanto onorevole quanto il Paladino, ma che potrebbe essere spinto dalla fedeltà verso un particolare monarca, un particolare regno, la propria famiglia o verso una particolare città. Quindi, in realtà, esso possiede un aspetto più terreno rispetto al paladino, che, ancora, è spesso la figura associata agli alti ideali e alla magia divina. Così, nella nostra serie degli “Unearthed Arcana” in verità abbiamo mostrato più di una versione del Cavalier. Entrambe le versioni in realtà hanno ricevuto dai fan una accoglienza mista, ad essere onesti; buone abbastanza da permettere alla Sottoclasse di finire nel manuale, ma ogni volta il punteggio della soddisfazione era appena oltre il limite, per cui continuavamo a dire <<Ok, dobbiamo lavorarci ancora di più su>>. E in realtà il malcontento derivava dal fatto che il Cavalier si basava sull’uso dei Superiority Dice (Dadi Superiorità), che sono una meccanica che abbiamo ricavato dal Battle Master (Esperto della Battaglia), una delle Sottoclassi del Guerriero nel Manuale del Giocatore. Ora, avevamo pensato che le persone potessero essere interessate nel vedere questa meccanica inserita da altre parti. Al contrario, spesso il feedback che abbiamo ricevuto è stato <<No, quella meccanica appartiene al Battle Master. Non vogliamo vederla in altre Sottoclassi del Guerriero. Vogliamo vedere queste ultime fare cose loro specifiche>>. Il feedback sul Cavalier al tempo si è rivelato preoccupato anche per quel che riguarda il ruolo della sua cavalcatura. Per quanto possa essere bello immaginarsi in groppa a un cavallo, o a un drago, o a un grifone o a qualunque altra creatura si decida di cavalcare in D&D, le persone sanno che, spesso, se t’introduci in grotte o dungeon ristretti, quella cavalcatura non ti servirà più a gran che. E così diventa problematico se troppe delle capacità della tua Classe si basano sul fatto che la tua cavalcatura sia presente, perché potresti potenzialmente trovarti a girare in un ambiente particolare e sentirti come se, “poof”, metà delle capacità del personaggio che hai ottenuto si siano spente. Volevamo assicurarci di aver risposto a quelle preoccupazioni nella versione finale del Cavalier, la versione che apparirà nel Xanathar’s Guide. Dunque, la versione che si trova nel manuale è in realtà molto differente rispetto a quella che la gente ha visto nella serie degli “Unearthed Arcana”. Ciò che abbiamo finito con il fare è quanto segue: abbiamo preso le parti che alle persone sono piaciute di più del Cavalier, poi abbiamo guardato ad altre Sottoclassi del Guerriero che abbiamo effettivamente rilasciato negli “Unearthed Arcana” e lì abbiamo trovato il Knight (altro termine usato per indicare il “cavaliere”, NdSilentWolf); il Knight e il Cavalier era incredibilmente vicini in termini di storia e, ancora, la storia è il nostro punto di partenza quando progettiamo le nostre Sottoclassi. Inoltre, mentre stavamo pensando a cosa sarebbe finito nel manuale, era molto improbabile che Cavalier e Knight ce l’avrebbero fatta entrambi. Infatti, i loro punteggi si sono rivelati molto vicini e il Cavalier ha semplicemente spodestato il Knight. Questo è il motivo per cui il Cavalier è finito con l’essere la sottoclasse inserita nel manuale. Ho la sensazione che il Cavalier abbia battuto il Knight in parte per la nostalgia che le persone hanno per il nome. Sapete, è qualcosa che risale addirittura alla 1a Edizione. Si tratta anche di un nome che è apparso nel cartone animato “Dungeons & Dragons”, attribuito a quello che molto probabilmente è il personaggio meno piacevole del cartone…lo strano Cavaliere che non possiede alcun tipo di arma e non ha cavalcatura. Povero Eric. Quello che abbiamo finito con il fare riguardo alla versione finale è stato controllare il Knight e vedere quali sue capacità sono piaciute di più alle persone. Le abbiamo dunque prese, abbiamo preso le capacità migliori del Cavalier e le abbiamo unite assieme in quella che essenzialmente è una nuova Sottoclasse. E in realtà, il tema di questa nuova Sottoclasse - che è derivato sia dal Cavalier, che dal Knight, nella loro precedente versione – si basa sul fatto che questo tipo di PG è totalmente dedicato alla protezione degli altri, in quanto, ancora, si tratta di un cavaliere. Anche se non lo è, anche se un particolare Cavalier non è un campione del bene, egli si rivelerà comunque il protettore di proprietà, di persone, di qualcosa. E per questo il Cavalier possiede capacità che hanno a che fare con il proteggere coloro che sono attorno a lui o a lei. E poi abbiamo alcune capacità collegate alla cavalcatura, ma ci siamo assicurati che quest’ultima sia sempre una sorta di piccolo extra. Per la gran parte delle capacità la cavalcatura non è richiesta, ma il Cavalier sarà sempre felice quando essa avrà modo di brillare. Tuttavia, in un certo qual modo, la cavalcatura è un po’ come la glassa di una torta (insomma una aggiunta, NdSilentwolf). Allo stesso tempo, è stato per noi importante che il Cavalier avesse una identità tutta sua e che in questo non fosse dipendente dalla presenza di un’altra creatura, in quanto anche nella storia abbiamo avuto cavalieri che sono stati molto di più che uomini a cavallo. Ciò che intendo è che si trattava di cavalieri con molte altre responsabilità e capacità marziali. Detto questo, come abbiamo sottolineato nel manuale e come avevamo sottolineato anche negli “Unearthed Arcana”, il Cavalier non è stato pensato per essere una accurata rappresentazione dei cavalieri nella storia. E questo è vero per qualunque cosa in D&D. D&D viene spesso riempito con cose che hanno tratto ispirazione da elementi appartenenti alla storia del mondo reale o da miti che provengono da differenti culture umane. E D&D prende questi elementi e li trasforma sempre, spesso tramutandoli in una forma archetipa che appare naturale all’interno dell’High Fantasy. Questo è ciò che abbiamo fatto con il Cavalier, che ora è questo potente difensore, straordinario nel tenere la linea e nel bloccare le persone che cercano di scappare via. È davvero abile a caricare in battaglia, a piedi o a cavallo, e a infliggere potenti colpi iniziali. Penso che alle persone piacerà ciò che è emerso dal processo di revisione, che abbiamo attraversato dopo quelle molteplici versioni che sono apparse negli “Unearthed Arcana” e che, poi, sono culminate in ciò che apparirà nel manuale. SOTTOCLASSE DEL BARDO: COLLEGE OF GLAMOUR (COLLEGE DEL FASCINO) “Dunque, il Collage of Glamour era una Sottoclasse che nella nostra discussione di gruppo è nata in parte traendo ispirazione da un Bardo che apparteneva a una mia precedente campagna di D&D. Michelle Carter, uno dei nostri editor, nella mia campagna giocava un Bardo il cui padre era stato trascinato via nel Feywild ed è stato cresciuto lì, e lungo tutta la campagna noi abbiamo descritto la magia del suo personaggio come soffusa dal potere delle fate. E così ho pensato a come sarebbe stato se avessimo fatto un intero College incentrato su questo: un College non solo basato su una magia bardica che sarebbe stata utilizzata dalle persone nel mondo mortale, ma anche il College che sarebbe stato selezionato dai Bardi presenti nel Feywild, e così è nato il College of Glamour. Inoltre, dal punto di vista dell’estetica io e Mike all’inizio abbiamo parlato pensando essenzialmente a figure quali Freddie Mercury. Quindi, questo Bardo era follemente favoloso e seducente e, come facciamo con tutte le Sottoclassi, volevamo che sembrasse diverso dai Bardi del Manuale del Giocatore. Nel Manuale del Giocatore abbiamo il College of Valor (College del Valore), il quale ha molto a che fare con l’intervenire in battaglia e con l’inspirare i propri compagni: molto simile allo Scaldo in termini storici. Abbiamo, poi, il College of Lore (College della Conoscenza), il quale ha piuttosto a che fare con il conoscere tutte quelle grandi storie, e con il manipolare le menti e le emozioni delle persone: un Bardo che può essere visto come una sorta d’intellettuale, ma anche come una sorta di truffatore. È abbastanza indeterminato che è possibile spingere quel bardo in entrambe le direzioni. Dunque, abbiamo sentito che ci fosse dello spazio per un Bardo che, invece, fosse del tutto incentrato sull’ingannevole magia del Feywild, ovvero il College of Glamour. I playtester lo hanno davvero amato e noi lo abbiamo rifinito in modo da migliorare ciò che hanno apprezzato di esso: si tratta di un Bardo che è capace di ingannare le persone usando le proprie capacità di Classe e non solo gli incantesimi; un Bardo che, una volta che ha raggiunto un livello abbastanza alto, è in grado di rendere difficile alla gente perfino di attaccarlo, in quanto le persone sono essenzialmente diventate suoi fan; perché, parlando ancora in piena trasparenza, oltre ad essere stati ispirati dalle storie riguardanti creature fatate e dalle loro capacità ingannatrici, siamo stati inspirati anche dall’idea che il College of Glamour fosse una sorta di Pop Star. Dunque, c’è un piccolo filo conduttore in alcune delle capacità di Classe che riguarda il fatto che le persone diventino i fan del Bardo del College of Glamour: amano fare ciò che dice loro di fare e non gli faranno del male. Questo è il Bardo che è incredibilmente favoloso e, come diciamo nel manuale, si tratta di un Bardo che può essere spinto verso una direzione eroica o malvagia. Da una parte potete immaginarvi i membri di questo College portare grande diletto alle persone: il Bardo che illumina le tristi vite dei paesani ovunque vada e che possiede una magia piena di colore, che lenisce i loro cuori spezzati; un Bardo che porta con sé una musica così bella che semplicemente li trafigge e li fa piangere lacrime di felicità. Ma potete anche immaginare un membro di questo College che manipola le persone, spingendole a fare ciò che lui o lei vuole e che potrebbe essere un po’ un terrore. E questo tipo di Bardo è decisamente un’appropriata rappresentazione dello stesso Feywild, una bellezza che è una spada a doppio taglio che può ferire a proprio vantaggio o a proprio sfavore. E così, questo Bardo è un interessante contrasto, un contrasto decisamente intenzionale con il Circle of Dreams (Circolo dei Sogni) del Druido, dove ci siamo spinti verso il modo in cui questa bellezza del Feywild può lenire e proteggere; qui ci siamo appoggiati al fatto che la bellezza può essere pericolosa e non puoi sempre sapere se è dalla tua parte. Ma, allo stesso tempo, qualunque sia il modo in cui la lama della bellezza sta tagliando, essa deve sempre essere favolosa. È divertente, il College of Glamour è in realtà la prima Sottoclasse di cui abbiamo parlato, incluso quando siamo arrivati con l’intero set di Sottoclassi per la serie degli Arcani Rivelati, in quanto per qualche ragione ha stuzzicato me e Mike e noi eravamo dell’idea <<Noi vogliamo decisamente fare questa cosa, speriamo che ai playtester piaccia e per fortuna è stato così!>>. E ora è nel manuale. Dunque, un membro del College of Glamour può acquisire le proprie capacità in differenti maniere e a noi piace sempre lasciare le Sottoclassi aperte, in modo da consentire ai giocatori di decidere esattamente, in termini di storia, in che modo essi sono diventati membri del College of Glamour o perché. Noi diamo suggerimenti. Così, un modo attraverso il quale un membro del College of Glamour potrebbe essere entrato a far parte della sua Sottoclasse è il fattodi provenire dal Feywild; magari sei stato portato via da bambino, sei effettivamente cresciuto in quel regno e, per questo, ora sei soffuso da quella strana magia che altera ciò che sai fare come Bardo. Tuttavia, potete facilmente immaginare un altro membro di questo College che forse ha studiato presso un essere fatato…forse hai trovato una radura in una qualche foresta, hai sentito una driade cantare e sei diventato il suo studente e, come risultato della sua tutela, sei diventato un membro del College of Glamour. Quindi io credo che all’interno di quest’ultimo ci possano essere veramente un sacco di grandi storie, non solo per questa Sottoclasse ma per molte delle Sottoclassi presenti nel Manuale, rispondendo alla domanda <<Come sei diventato un membro della Sottoclasse?>>. È particolarmente facile rispondere se ti trovi in una Classe che non ottiene la Sottoclasse al primo livello, perché in alcune Classi proprio quando acquisti la Classe ottieni anche la Sottoclasse. Così, spesso, la tua storia sul perché sei membro della Sottoclasse è inestricabilmente intrecciata con il perché sei diventato membro della Classe stessa. Al contrario, se sei già un membro della Classe quando selezioni la Sottoclasse al 2° o al 3° livello, quel piccolo ritardo poi ti concede, avendo già idea della storia, una possibilità di pensare molto più specificatamente a domande come <<Perché sono membro di questa sottoclasse e non di un’altra, e come tutto ciò si relaziona con il mio passato? Come tutto ciò si relaziona con la direzione che il mio personaggio sta seguendo durante la campagna? In che maniera sto inspirando la storia che il DM vuole raccontare e di cui faccio parte, riguardo al mio personaggio?>>. Perché conosco molti DM che amano dare una spruzzata alle cose in una campagna connessa con la storia di ogni personaggio. So che è qualcosa che faccio come DM: nella campagna provo sempre ad avere qualcosa per ogni personaggio al tavolo che abbia a che fare con il loro background…qualcuno che è stato importante per loro nel passato potrebbe avere a che fare con la loro Sottoclasse. E ancora, penso che il College of Glamour in particolare sia molto ricco in merito al far nascere le storie dei personaggi: ancora, avrebbe potuto essere una driade sotto la quale hai studiato, avrebbe potuto essere un satiro. Senti parlare dei satiri solamente come di maschi con il flauto di pan e poi vuoi conoscere bene come puoi essere tanto affascinante quanto questa strana creatura: ancora una volta, il Collage of Glamour ti dà la possibilità di giocare un personaggio il quale è un po’ come un satiro per quel che riguarda l’incantare le persone attraverso l’esibizione.
  21. Sì, infatti nell'articolo ho specificato che si tratta di materiale rilasciato dal team che sta creando D&D Beyond.
  22. Io preferisco seguire 3 regole fondamentali della narrazione, usate tanto nel Gdr, quanto nel cinema, nei romanzi, nei fumetti, nei videogiochi, ecc. EVITA LO STEREOTIPO: anche se può sembrare la risposta giusta, soprattutto perchè fornisce facilmente idee da utilizzare, lo stereotipo risulta prevedibile, banale e tende ad annoiare, se non crea addirittura fastidio. Ciò che è stereotipo è talmente tanto usato ed abusato, che tutti lo sanno ricnonscere al volo e, anche se alla gente piace la familiarità, ama in particolar modo l'essere sorpresa, intrigata ed emozionata. Se presenti ai tuoi giocatori un tizio tutto vestito di nero con un'aria truce, loro sapranno subito che è il cattivo della storia (a meno che - come spiegherò dopo - non giochi proprio con lo stereotipo per prenderli alla sprovvista); se crei il classico eroe senza macchia e senza paura, sapranno già cosa aspettarsi da lui. Lo stereotipo usato nella sua purezza non contribuisce al gioco, anzi aumenterà le probabilità che i tuoi giocatori si annoino. Anche se pure l'originalità ad ogni costo può essere un male, punta sempre con il creare PNG almeno in qualcosa non prevedibili, interessanti, significativi, emozionanti, capaci di coinvolgere i giocatori nel gioco e a divertirli. Ovviamente, ricorda sempre che sono i PG ad essere i protagoonisti della tua campagna, non i tuoi PNG. Ricorda poi che lo stereotipo può diventare improvvisamente tuo alleato, se impari a capire come modificarlo per trasformarlo in qualcosa di innovativo. CARATTERIZZA I TUOI PNG IN MANIERA DA RENDERLI MEMORABILI: non sono mai i nomi a dare un'identità ai personaggi e nemmeno gli stereotipi: sono quei piccoli dettagli capaci di renderli unici, di renderli vivi, di renderli indimenticabili. I personaggi che catturano l'attenzione (cosa fondamentale perchè poi li si possa ricordare, a prescindere dal tempo in cui rimangono in scena) sono quelli che presentano una caratterizzazione che li distingue da tutti gli altri. Base essenziale per la progettazione di un personaggio, ovviamente, è quello di creargli un passato, una personalità, degli ideali, dei sogni, dei difetti e degli obbiettivi, ma sono i piccoli dettagli a fornire la vera scintilla di vita: un segno particolare dell'aspetto (nei, cicatrici, taglio di capelli, forma della faccia, stazza, ecc.), un particolare tipo di vestiario, un modo di parlare, gestualità e linguaggio non verbale (tic, modo di muovere le mani, il tipo di postura spesso usata, espressioni facciali particolari, ecc.), comportamenti particolari, particolari usi o abitudini di vita e così via. Ad ogni tuo PNG fornisci sempre una manciata di tratti particolari, che li distinguano dalla massa. Se possibile, evita di usare tratti casuali, ma fai sempre in modo che essi siano coerenti con il personaggio, che contribuiscano a raccontarne la storia, la personalità, le abitudini. Se un PNG viene incontrato spesso e subisce come i PG una crescita personale durante la campagna, i suoi tratti possono anche crescere con lui (non è assolutamente una cosa obbligatoria), svilupparsi, cambiare, venire sostituiti da altri o essere sommati a tratti nuovi: anche querste modifiche è meglio se non siano casuali, ma è preferibile che abbiano senso con lo sviluppo del tuo PNG. Un modo semplice per trovare questi dettagli è trarre spunto dalle storie che hai modo di seguire: telefilm, film, fumetti, videogiochi, romanzi, storia del nostro mondo, ecc. Un'altra possibile fonte d'ispirazione è il nostro modo reale: osserva le persone attorno a te, cogli i dettagli del loro comportamento, della loro gestualità, della loro personalità, del loro modo di parlare e sfrutta ciò che noti come fonte d'ispirazione. Un'ultimo trucco è quello di modificare lo stereotipo, ritoccarlo o addirittura sovvertirlo non solo per creare PG interessanti partendo da una base nota, ma anche per prendere alla sprovvista i tuoi giocatori. Lo stereotipo, per quanto banale, rimane una fonte di sipirazione facile da ricavare. Se lo si prende e lo si modifica in qualche dettaglio, si ha la possibilità di introdurre in gioco un PNG abbastanza diverso dallo stereotipo da riuscire a risultare interessante. Ovviamente, quante più modifiche farai allo stereotipo, tanto più il PNG risulterà originale e imprevedibile per i giocatori. Un trucco spesso usato, infine, è quello di sovvertire completamente il ruolo di uno stereotipo, così da prendere alla sprovvista i giocatori e intrigarli attraverso una strada inaspettata: se i giocatori, ad esempio, danno per scontato che il tizio vestito di nero sia il cattivo, tu fai in modo che scoprano che in reealtà è il buono. Se giochi con le aspettative dei giocatori, comunque, ricorda sempre che in questo caso è fondamentale il tempismo, per sapere quando e come inserire il colpo di scena il cui scopo è quello di spiazzare i giocatori. MOSTRA, NON RACCONTARE: il modo migliore per accrescere il coinvolgimento dei giocatori e per aumentare il loro interesse verso un PNG (come verso qualunque altra cosa) è quello di mostrare, quando possibile, invece che raccontare. Raccontare una cosa significa che TU Master in un certo momento ti impegni a descrivere qualcosa: descrivere il fatto che il nano è ciccione, descrivere brevemente quello che il nano fa o dice. Mostrare, invece, significa far agire direttamente il PNG, farlo parlare attraverso le sue parole, i suoi gesti, le sue azioni: il nano appare ai giocatori ciccione perchè non riesce a passare attraverso una stretta porta o perchè dopo 10 metri di corsa si ferma con il fiatone; recitando le parole del nano, il master ne mostra concretamente la R moscia o la strana cadenza di chi spesso è ubriaco; il nano è senza una gamba perchè va in giro con una stampella, perchè si lamenta sempre del dolore alle braccia quando deve camminare troppo e perchè quando piove digrigna il volto per il dolore alla gamba fantasma. Se cercherai il più possibile di mostrare il PNG, piuttosto che essere tu raccontare chi è e che fa, riuscirai a fare in modo che i tuoi giocatori riescano a percepirlo maggiormente come un personaggio vero, credibile, memorabile.
  23. Il Team di D&D Beyond regalerà 16 Talenti aggiuntivi a chi decide di preordinare Xanathar's Guide to Everything su D&D Beyond. Chi gioca ai videogames possiede già familiarità con la pratica del garantire premi a chi è disposto a pagare un prodotto in anticipo rispetto alla sua data di uscita. Il team che sta realizzando il servizio digitale di D&D 5e per la WotC, il D&D Beyond (di cui vi avevamo parlato in questo articolo e il cui sito ufficiale è il seguente), ha deciso di seguire una strategia simile, garantendo 16 Talenti bonus in esclusiva a chiunque deciderà di prenotare il prossimo manuale della 5a Edizione, Xanathar's Guide to Everything, sul servizio D&D Beyond. Qui di seguito l'annuncio ufficiale, con i dettagli dell'offerta: "Siamo emozionanti di annunciare i bonus che riceverete preordinando Xanathar's Guide to Everything su D&D Beyond: Espansione del Talenti Razziali Otterrete l'accesso a 16 Talenti Razziali per tutte le Razze presenti su D&D Beyond, ma al di fuori del Manuale del Giocatore - dall'Aaracockra fino allo Yuan-ti Purosangue. Creati dal team di D&D Beyond, questi Talenti possono essere utilizzati nelle vostre campagne casalinghe o come una fonte d'ispirazione per i vostri Talenti Razziali creati in casa. Personalizzazione delle Schede digitali dei Personaggi Ottenete l'accesso alle nuove immagini di sfondo per le schede digitali e ai nuovi ritratti provenienti dalle illustrazioni presenti su Xanathar's Guide to Everything. Accesso Anticipato alla versione Alfa dell'Applicazione per dispoitivi mobili di D&D Beyond Ottenete l'accesso anticipato alla versione alfa dell'Applicazione di D&D Beyond per dispositivi mobili che verrà rilasciata più avanti quest'anno, la quale includerà un compendio/lettore attraverso cui potrete accedere offline a tutte le risorse che avete sbloccato su D&D Beyond. Siate tra i primi ad aiutarci a testare una delle emozionanti parti del futuro di D&D Beyond!" Visualizza articolo completo
  24. Chi gioca ai videogames possiede già familiarità con la pratica del garantire premi a chi è disposto a pagare un prodotto in anticipo rispetto alla sua data di uscita. Il team che sta realizzando il servizio digitale di D&D 5e per la WotC, il D&D Beyond (di cui vi avevamo parlato in questo articolo e il cui sito ufficiale è il seguente), ha deciso di seguire una strategia simile, garantendo 16 Talenti bonus in esclusiva a chiunque deciderà di prenotare il prossimo manuale della 5a Edizione, Xanathar's Guide to Everything, sul servizio D&D Beyond. Qui di seguito l'annuncio ufficiale, con i dettagli dell'offerta: "Siamo emozionanti di annunciare i bonus che riceverete preordinando Xanathar's Guide to Everything su D&D Beyond: Espansione del Talenti Razziali Otterrete l'accesso a 16 Talenti Razziali per tutte le Razze presenti su D&D Beyond, ma al di fuori del Manuale del Giocatore - dall'Aaracockra fino allo Yuan-ti Purosangue. Creati dal team di D&D Beyond, questi Talenti possono essere utilizzati nelle vostre campagne casalinghe o come una fonte d'ispirazione per i vostri Talenti Razziali creati in casa. Personalizzazione delle Schede digitali dei Personaggi Ottenete l'accesso alle nuove immagini di sfondo per le schede digitali e ai nuovi ritratti provenienti dalle illustrazioni presenti su Xanathar's Guide to Everything. Accesso Anticipato alla versione Alfa dell'Applicazione per dispoitivi mobili di D&D Beyond Ottenete l'accesso anticipato alla versione alfa dell'Applicazione di D&D Beyond per dispositivi mobili che verrà rilasciata più avanti quest'anno, la quale includerà un compendio/lettore attraverso cui potrete accedere offline a tutte le risorse che avete sbloccato su D&D Beyond. Siate tra i primi ad aiutarci a testare una delle emozionanti parti del futuro di D&D Beyond!"
  25. No, purtroppo non è così semplice.... Le varie Razze di D&D possiedono capacità troppo particolari per consentire un semplice refluff in una versione umana. Come anche tu fai notare, ci si troverebbe comunque costretti a mettere mano alle meccaniche. Il Nano possiede Darkvision, Competenze alle armi specificatamente selezionate pensando ai nani e la capacità Stonecunning (perchè mai un qualune umano robusto dovrebbe essere esperto nella storia di specifiche costruzioni?) L'Elfo possiede Darkvision, Fey Ancestry (vantaggio ai TS contro l'essere charmati e immunità al sonno magico) e Trance, oltre al Cantrip gratuito grazie all'Elfo Alto. L'Halfling possiede Lucky, Halfling Nimbelness (che ha senso di esistere per via della Taglia piccola dell'Halfling), Natural Stealthy dell'Halfling Lightfoot (stesso problema di Halfling Nimbleness) e Stout Resilience dell'Halfling Stout (che non necessariamente c'azzeccherebbe con l'idea di un umano agile e destro). E così via. Si tratterebbe proprio di versioni arrangiate, che potrebbero creare più insoddisfazione che altro. Se proprio bisogna mettere mano alle meccaniche, meglio creare una serie di varianti umane capaci di rappresentare più adeguatamente le particolarità della razza umana. Detto questo, quando hai tempo, sentiti pure libero di farmi sapere cosa ne pensi delle altre osservazioni che fatto nel mio post precedente.
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