Deva
Guardo Huojin dall'alto del pozzo e non paio intenzionata ad aiutarlo. Sono ancora con lo sguardo stralunato e mi addentro nel canale percependo sempre più le emanazioni del fantasma che sto inseguendo. Un processo che l'osservatore occasionale potrebbe confinare solo nella mia testa, ma che in realtà lo coinvolge e si espande in due dimensioni differenti e sovrapposte.
Con le mani accarezzo le pareti facendomi guidare da tutti quanti i sensi finché non incontro l'epicentro dell'attività paranormale: i resti irriconoscibili di un corpo minuto giacciono intrappolati in un vecchio sistema a protezione del condotto. Sembra trattarsi di una specie di trappola per talpe, di quelle che si usano nei campi per le piante basse, ma più grande e disegnato appositamente contro l'uomo.
E' passato così tanto tempo che è difficile capire dove inizia il meccanismo e dove finiscono i resti. Solo una piccola bambola di pezza, ammuffita e zuppa, suggerisce che si tratta proprio del corpo della bambina.
<< Eccoti >>
Raccolgo quel piccolo cimelio, oramai unico mezzo per concedere riposo allo spirito inquieto.
<< E' ora di andare adesso >>
Adesso che tengo in mano il piccolo giocattolo la testa mi gira e torno totalmente alla realtà. I colori diventano normali e mi accorgo di essere immersa nell'oscurità. Solo il flebile bagliore della verga rovente di Houjin, qualche metro più sotto, mi esorta a sporgermi per vedere il volto del compagno ( @Yinglong ).
<< Tutto bene? >>
Pur avendo una corda con me, attendo di capire cosa sia successo. Mi fido poco di quell'uomo.