Entrando nel locale mi guardo attorno, osservando con interesse ogni cosa, dal focolare, spento e quasi nascosto in un angolo del locale, agli avventori che con il loro chiacchiericcio creano un brusio di sotto fondo. Dopo settimane di viaggio, questo è il primo posto con così tante persone riunite in un solo luogo!!! Voltandomi verso i miei compagni e sorridendo allegramente chiedo: "Stupefacente! Quindi questo posto sarebbe una specie di refettorio dove le persone si incontrano per dialogare! E' così diverso dal mio monastero, dove nel refettorio ci si riuniva solamente per mangiare, in silenzio per giunta! Ma perchè le persone quando gli arriva il cibo danno delle monete a quell'ometto? E' una specie di offerta?"
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Hak è un ragazzo slanciato di diciannove anni, con capelli neri come le ali di un corvo tagliati corti e vispi occhi grigi. Indossa un kimono da arti marziali grigio e sulle spalle porta una sacca e un bastone. Venne trovato quando aveva 4 anni dalla Monaca Maestra Kala, mentre vagava per il bosco, sporco di sangue, con un bernoccolo sulla nuca e privo di ricordi. Kala lo prese sotto la sua ala e lo iniziò alle arti monastiche, divenendo ben presto il miglior allievo in fatto di arti marziali e alla pari in fatto di abilità con il bastone ai maestri del monastero. Poche settimane fa, quando compì i suoi diciannove anni, venne convocato da Maestra Kala, che gli affidò il compito di esplorare e comprendere il "mondo esterno", al quale accettò con entusiasmo, ansioso di scoprire cosa si celasse oltre il limite del bosco.