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SNESferatu

Circolo degli Antichi
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  1. SNESferatu

    Off-Game

    Dovrei avere Risorse 1, ma non ho la scheda al momento. Credo sia appurato che io almeno qualche coltello (carino) ce l'abbia. 😄
  2. Janice Allargo le braccia e scrollo le spalle. "Sinceramente, non ho nient'altro di meglio da fare stasera, se non coltivare il mio giardino. E stare troppo in Esylium mi dà fastidio. Sono pronta." Magari sarà una buona occasione per scrollarmi il Vuoto da dentro. Non mi ero accorta fosse così parte di me da poter essere visto da un Mekhet. Mi chiedo come abbia fatto il mio sire a lottarci insieme e contro così a lungo. Se le cose andranno bene, proverò a chiedere a quest'Ombra anche di lei. Non credo ne saprà molto, ma tentar non nuocere. Per il momento è meglio non mettere troppa carne sul fuoco. Mi rivolgo quindi all'altro uomo, quello vestito elegante. "Non credo ci siamo mai visti. Se dobbiamo lavorare insieme, immagino sia il caso almeno di presentarci un po' meglio. Come avrai intuito, mi chiamo Janice." abbozzo un sorriso, e allungo una mano per salutarlo.
  3. Karen Per questa sera, dovrebbe essere sufficiente. Ho bisogno di tempo per ingraziarmi questi dudebros amanti del surf, e ho solo un giorno per ottenere un minimo risultato. Forse sono stata troppo ottimista. Torno a casa di corsa, prendo un borsone, ci metto dentro tutto quello che credo possa servirmi a fare surf, anche se non ho alcuna intenzione di nuotare, come ciabattine da mare, un costume intero, occhialetti... e basta. Non ho una tavola, farmene prestare una sarà un modo per attaccare bottone. O almeno spero. È un mondo che mi è completamente estraneo. Ho fatto un po' la sbruffona con il mio "compare", ma sono certa che lui avrebbe fatto una figura molto peggiore della mia. È tempo di andare in spiaggia. E probabilmente di far saltare la copertura.
  4. Eva fa qualche passo in casa tua, con la bocca spalancata per lo splendore. Si muove a tentoni, facendo il possibile per non macchiare nulla, dopo che l'hai avvertita. "Certo, sì. Doccia e poi nascosta. In effetti sarebbe un problema. Non ho documenti. Per loro non sarei neanche una persona." Mette su un broncio, che sembra perfetto e falso come i suoi sorrisi di prima. Quindi va alla ricerca di un bagno, mentre con cura togli le tracce e nascondi l'arto della creatura con cui hai avuto a che fare stasera. Appena hai finito, te la ritrovi davanti all'improvviso, ancora vestita e asciutta. "Hai qualcosa di elettrico per curarmi?"
  5. Tyone borbotta un po' tra sè e sè. "Immagino ci tocchi contrattaccare. Potrebbe essere davvero la mia ultima avventura, prima della pensione. Takumi sarebbe di sicuro con noi. Non so quanta scelta abbiamo... dipende da quanto questo Molten Wyrm sa di lei, o quanto i suoi alleati sanno di lei. Direi di attaccare per primi. O saremmo attaccati noi per primi. "Sarebbe utile sapere che tipo di demone sia. Se è un vero demone, non è di sicuro ai livelli del Sole Nero. Non saremmo qui a parlarne. Potrebbe essere un mortale posseduto. Un demone più debole. Oppure una persona dal sangue di demone come me. Non tutti sono dalla parte del bene..."
  6. La Madsen sospira, mentre Carl continua a girarle intorno senza ottenere niente. È completamente fuori controllo. "Che ci posso fare. Mi hai convinto. C'è un posto, poco fuori città. Era una fabbrichetta, un tempo. La persona di cui vi sto parlando è... particolare. Se capisci cosa intendo. A questa persona non piace avere molto a che fare con il mondo circostante. Non è come me e te. Ma so quali sono i suoi orari per contattarla." "Cioè, se andate da lei verso le 11 di notte, le dite che vi mando io, non avrete alcun problema. Le dovete dire che vi mando io, o ci saranno sicuramente problemi. Sapete come sono le creature sovrannaturali... così volubili." Ti fa un segno con il palmo della mano. "Un attimo." Comunica in svedese con una delle guardie, che prende una valigia da una stanza che non puoi vedere, la apre, e ne tira fuori una mappa. "Ecco, si trova qui."
  7. Karen Un'altra notte, e riparte il trantran. Per prima cosa mi cambio le bende, ormai zuppe del sangue del giorno. Da quando sono vampira ho queste maledette-benedette ferite sulle mani da cui mooolto lentamente sgorga sangue tutto il tempo. Per il mio sire erano un portento divino, un segno della fine dei tempi, la prova del dono della profezia... ma quando le profezie sono come le mie, molto spesso queste stigmati sono solo a pain in the ass. Non ho particolarmente fame, ma... nel caso le cose vadano male con quei surfisti... conviene che abbia qualcosa da bruciare nel momento del bisogno. Cioè, non voglio bruciare me stessa. Credo sia il caso di fare una capatina dal mio piccolo gregge, quei tre mortali che si sono "innamorati" di me dopo che mi sono nutrita di loro. Non l'ho fatto di proposito, non sono miei ghoul, ma... il Bacio è fatto così. I mortali sono deboli. Meglio concedere questo "onore" a chi davvero lo desidera che andare a caso a uccidere barboni nelle stazioni dei treni.
  8. Janice Non mi interesso molto dell'etichetta dei vampiri. Non mi interessa molto in generale, devo dire... tranne quello che potrei ottenere da questo Mekhet. "Do ut des, caro Mason. Come primo pagamento, le informazioni sono per me più che sufficienti. Non voglio farti dissanguare per un favore che ancora non ti abbiamo fatto. Vedremo dopo. Certo, se avessi le informazioni subito e fossi così ben disposto da pagarci, tra virgolette, prima... tanto meglio. Ma non te lo sto chiedendo. Segui la tua coscienza." Faccio un piccolo cenno del capo, come saluto. "Comunque. Sono Janice, progenie di Nox, del clan Nosferatu. Non credo abbiamo mai avuto il piacere di presentarci prima..."
  9. "Nella mia esperienza, non sempre i demoni hanno molto senso in quello che fanno. E se è per questo, neanche i loro discepoli. Marzuki è un sopravvissuto, immagino che ormai preferisca mantenere il controllo piuttosto che rimettersi a giocare con il fuoco. Ma è molto, molto che non lo vedo." "Magari è un demone a cui piace diffondere zizzania. E rovinare il culto di un altro demone potrebbe sembrargli divertente. Finché non ascoltiamo le sue menzogne, non lo sapremo mai, probabilmente."
  10. La donna si rimette a sedere con un tonfo. Allarga le braccia e poggia le mani sulle ginocchia. "Ma sì, si può fare." intima alle guardie di nascondere le armi. "Sarà probabilmente un'esperienza utile anche per il mio contatto, in fondo. È da tempo che non mi faccio sentire, potrà essere interessante vedere la sua reazione." "La bambolina qui deve essere dei nostri?" chiede, rivolgendosi ad Annabelle "non mi sembra molto del... settore. Diciamo."
  11. San Castillo, Walt Whitman School. 27 Marzo 2017, 4:00 PM. Appena letto il messaggio, salti in macchina e ti muovi verso la scuola di tua figlia Robin, la Walt Whitman School. Tu e tua moglie vi siete separati in gran parte per lo stress che la tua condizione bestiale ha causato alla vostra piccola famiglia. Tua figlia vive con lei, ma avete tutti e tre mantenuto un rapporto, per quanto fragile, tale che per queste cose riguardanti tua figlia ti sia ancora data una possibilità. Non sei come altri padri divorziati, completamente "esiliati" dal nucleo familiare e disinteressati. Tua figlia, ma anche la tua ex-moglie, sono ancora estremamente importanti per te. Non perderesti questa parent-teacher conference per nulla al mondo, nonostante gli squilibri della tua vita meno mondana. La Walt Whitman si trova non troppo distante dalla zona in cui si trova la tua nuova casa. Dalla fatica che fai a trovare parcheggio, e dalla mole di gente che vedi fuori la scuola una volta parcheggiato, sai già che sarà un pomeriggio molto caotico. Tutti i colloqui sono così. Sfiancanti, un passaggio da un insegnante all'altro senza tregua. Ti sposti nella calca da vero segugio, alla ricerca della tua prima preda. Mr Wickens, il temibile insegnante d'educazione fisica. A quanto ricordi, Robin ha particolari problemi proprio in questa materia.
  12. Eric, Evelyn e Demetrius, letto il messaggio ciascuno sul proprio cellulare, scendono le scale e arrivano nel parcheggio sotterraneo del centro commerciale. Un luogo triste, davvero completamente abbandonato, spoglio e senza traccia di vita umana alcuna. Nemmeno i residenti della zona lo sfruttano come parcheggio, visto che la rampa d'accesso non è più accessibile. Una rampa di non accesso, praticamente. Gli unici abitanti sono dei tranquilli ratti, che sguazzano tra le pozze d'umidità che sono sparse per il piano. I tre si muovono quindi verso l'ingresso vero e proprio del centro commerciale, nella regione D21 del parcheggio, i cui pilastri sono di colore violaceo. Un po' come l'esterno del centro commerciale, anche questa zona è dotata di tutti i comfort: scale mobili rotte, pareti bianche ormai sporche e crepate per l'umidità, murales di cui non conoscete gli autori e rari rampicanti. Dalla vostra posizione vedete Farhad e Ralph sulle scale ex-mobili, fermi a cercare di osservare quello che supponete essere il vostro obiettivo spettrale. Non siete particolarmente rumorosi, ma i due si accorgono della vostra presenza. @ Ralph e Farhad
  13. SNESferatu

    Off-Game

    Tecnicamente Janice non ha proprio mentito, in fondo. Ha solo interpretato in un certo modo la verità in modo da renderla comprensibile in altro modo a chi stesse ascoltando, nulla di più. 😁
  14. Incrocio le braccia. Puro Mekhet. "Sarò onesta con te." Forse è meglio calare la formalità della conversazione. "La vita da Fratello pesa su alcuni di noi in diverso modo. Quello che percepisci è davvero ciò che sento. Un enorme vuoto, che colmo come posso. Se sei del clan che penso tu sia, immagino tu possa comprendere cosa voglia dire essere un'ombra." "Non avrò emozioni al momento, ma anche questa apatia passerà. Tutto passa, in fondo. E probabilmente passerà quando riuscirò a capire chi è il colpevole della morte di un membro del mio gregge mortale, gregge che ho sempre trattato con la massima cura. Per poi vedermelo soffiare così, da un giorno all'altro." "Ma non credo sia il caso di parlare di pagamento prima di vedere il lavoro svolto, no?"
  15. Piombi addosso all'uomo, che ha ancora il fucile puntato contro di te. È ancora bloccato dalla paura... e ora anche dal tuo corpo alato. Per prima cosa, ora che gli sei particolarmente vicino, con una velocità che sembra eccezionale per entrambi gli sfili il fucile dalle mani e lo scaraventi lontano da lui, vicino l'ingresso della cabina. Ora quell'uomo è ancora più inerme. Lo placchi con entrambe le braccia. Puoi sentire l'odore forte di pesce provenire dalla sua pelle. Odore di fumo. Un po' anche odore di malattia, quella sensazione di malato che non sai particolarmente spiegarti. C'è anche profumo di paura. Quell'uomo è completamente preda del terrore. Peccato che non sia ciò di cui il tuo Orrore ha fame normalmente.
  16. Preferisci lasciare le tue "prede" oltre quel portale. Ormai sai dove è, ma convieni sia meglio non andare con loro... ovunque siano andati. Non sai cosa sia, non ancora, perlomeno. Torni quindi alla tua macchina, che è esattamente dove l'hai lasciata.
  17. La Madsen si alza in piedi. "Evitiamo sì di farci questa gara, ma alla fine sei sempre tu a tornarci. Chi è che continua a fare riferimento al volermi rompere? Vuoi rompermi? Rompimi." "Anche perché non ho intenzione di rivelarti i miei contatti. Non ne ho motivo. Sono stata fin troppo rispettosa nei vostri confronti, nonostante questo fantasma continui a cercare di... farmi qualcosa, non so." "Non voglio fare la difficile. Ma non so chi tu sia, perché sei qui, cosa vuoi davvero da me, oltre che vendicare quest'uomo."
  18. Tyrone si strofina la faccia per venti secondi buoni. "Molten... Wyrm? Questo nome mi è nuovo. Non so se può nascondere qualche mio vecchio nemico... ma nessuno si è mai fatto chiamare così. Wyrm? Abbiamo un drago in città? Me ne accorgerei. Ce ne accorgeremmo."
  19. Janice Faccio qualche passo avanti verso la coppia, ma prima di iniziare il discorso metto subito le mani avanti. Io. Accusata di bracconaggio. Io che negli anni mi sono così impegnata a evitare di toccare sconosciuti il più possibile... vabbè, non possono sapere. "No, no. Personalmente preferisco nutrirmi da poche intime. È più difficile, ma dà molta più soddisfazione. In fin dei conti, fare da bracconiere è un gioco che non vale la candela. Troppo sforzo, troppo rischio... anzi, sono sorpresa che la sua coterie" indico l'uomo vestito in modo meno elegante "non sia già finita in malora per guerre intestine. Certo, ora l'obiettivo è lei, ma prima o poi toccherà a qualcun altro. Non dureranno a lungo." "Certo, questo non le sarà da conforto se sarà lei a finire male per primo. Ovviamente." "Diciamo tentativamente che sono... interessata. Sempre se l'offerta fatta a quest'uomo" faccio un cenno verso Valente "vale anche per me. Sono una buona samaritana, come tanto vuole questo dominio, ma fino a un certo punto." Anche perché il primo istinto è di non fidarmi. Ma dal poco che ho capito, cioè che sa cose e il suo essere così nell'ombra... è un Mekhet. Dove ci sono segreti e misteri, ci sono Mekhet. A volte mi chiedo se è di quello che si nutrono, invece che di sangue.
  20. "Ma lo era. Umano, intendo. Proprio come lei, immagino. Non so molto della sua... specie, ma praticamente tutte le creature che ho conosciuto, oltre i demoni, sono partite da uno stato umano. Vampiri. Licantropi. Fattucchieri." "Io sono una delle poche eccezioni che conosco. Sono nato con questo sangue demoniaco. Per questo devo cercare di continuare a essere umano. E credo che, nonostante i suoi modi misteriosi, anche Mr. Longlegs stia cercando di fare lo stesso. È molto cambiato nei modi da quando l'ho conosciuto, ma è sempre la persona che ho incontrato venti anni fa." "Molti cacciatori sono per ammazzare le creature della notte, senza fare domande. Non è il mio stile. Ho anche conosciuto demoni con cui arrivare a un compromesso. Molto pochi in realtà." Conta sulle dita. "Ok, solo due. E Nahash non è tra questi."
  21. Nel dubbio, tutte e cinque le guardie ti fanno vedere che sono armate con pistole. La Madsen allarga le braccia. "Be', immagino. Ma sai come sono fatti i fantasmi, no? Volubili. Fermi nel passato." Un pugno di Carl l'attraversa proprio mentre dice quelle parole. Non la scalfisce. "Mi è stato detto che io ne ho creati molti... è divertente sapere che sto popolando un mondo di fantasmi. Ma questo qui presente è speciale. Ho chiamato uno specialista per legarlo a quel CD... mi è stato promesso che in quel modo sarebbe diventato più potente, ma solo se la Registrazione viene messa in un lettore." "Mi sembrava ironico, no? Io non ho la Registrazione. Non ancora. E tutti quanti quelli che sentono questa Registrazione falsa, muoiono per colpa della persona che mi ha venduto quel CD falso. La stessa persona che ora sta cercando di uccidermi con pugni trasparenti, tra parentesi." "Vuoi rompermi? Ci sono cinque persone che possono rompere te, e la tua amica. Vedi tu. Sarà divertente lo stesso."
  22. aww shiiit ho appena postato. (In ogni caso non c'è spazio, è una nave relativamente piccina)
  23. La cabina è di piccole dimensioni: circa 5 metri per 3, quasi completamente piena di casse, e strumenti per la pesca. La debole luce di una lampada nuda la illumina, purtroppo non sufficiente a espandere la tua Tana. Con un salto raggiungi il soffitto della cabina. Seppur il soffitto sia alto poco più di due metri, per l'uomo è qualcosa di straordinario. Noti che impugna un fucile, ma sembra troppo spaventato per usarlo, almeno per ora. Invece di tornare a terra, scavi gli artigli nella tua connessione con l'Orrore. Il Re degli Stracci. È un essere immondo, ripugnante... è fuori quello che tu sei dentro. Non ha ancora molta fame. Ma ogni momento è buono per nutrirsi. Dalla tua schiena di espandono un paio di deboli ali da scarafaggio. Normalmente le blatte ne hanno due paia, uno di protezione, l'altro atto al volo. Quest'ultime sono quelle che hai manifestato sul tuo corpo mortale. Sono sottili, membranose, ma fanno il loro sporco lavoro. Sei in aria, e un sottile ronzio ti entra nelle orecchie. Non sono solo le tue ali: è anche il tuo Orrore. È quasi... contento, sì, contento di essere finalmente usato. L'uomo ha la mandibola tremante, e gli occhi spalancati. Imbraccia il fucile, ma continua a tremare. "Cosa sei? Cosa diavolo sei?"
  24. Effetto Normale (vale sempre): puoi saltare molto in alto, saltare molto in lungo, planare se ci sono le condizioni adatte, e piombare sul nemico durante la planata. Bassa Sazietà: Questa è l'arrampicata Spesa di Sazietà: Fabio Volo.
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