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SNESferatu

Circolo degli Antichi
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  1. "No, no, non voglio disturbarla più del previsto! Deve lavorare oggi, no? Non voglio farle perdere altro tempo prezioso..." "A meno che lei non abbia una qualche idea di dove vedersi. E non sia libero. E il posto sia privo di orecchie indiscrete..."
  2. Attacchi barbaramente in faccia a Mr. Longlegs, che era a metà di una frase. Sai che preferisce sentirti per telefono, e disturbarlo in questo modo lo farà uscire dalla sua comfort zone... e ti darà magari una nuova chance di capire cosa diavolo sia? Al nome di Frau Blücher Richard tenta di imitare il verso di un cavallo, ma a metà viene preso da un colpo di tosse, cosa che uccide il momento. Anche perché dal suo volto puoi capire che non era minimamente pronto alla torsione di capezzolo. "AhiO!" ti guarda con sorpresa e disapprovazione "ehi! I miei capezzoli sono ancora sensibili, non togliermi anche questo!" Ride, anche se è un ridere amaro. "Che poi devi spiegarmi dove la troviamo un'infermiera tirolese in California. Sembra qualcosa di molto costoso, e non so se questa mia nuova serie di libri avrà abbastanza successo. Non posso far sperperare tutto ciò che guadagni. Non è giusto." Ti accarezza con dolcezza i capelli. Spargendoli ancor di più sul suo petto.
  3. Il povero Carl è un fantasma, e per usare i suoi poteri deve trovarsi in presenza di una delle sue Ancore. Una è il CD. L'altra è il suo cadavere (ma conta e non conta, potrebbe anche non averne uno). Un'altra ancora è Annabelle, perché ne è diventata medium. Ergo... non solo Carl non può apparire, ma probabilmente non è proprio vicino a te. In teoria te l'avevo anche scritto, ma Carl è criptico e non dice sempre tutto tutto.
  4. Appunto, era un modo molto sottile per dirti che non hai appresso il CD 😁. La Madsen è più furba di quanto pensi. Prossimamente rispondo a tutti i topic, augh. Un po' di suspance per Fog che si trova in una situazione spinosetta.
  5. @Fog Cos'altro hai addosso oltre il tuo asciugamano bianco?
  6. Janice Digrigno i denti. Vorrei dare un'occhiata all'incidente più da vicino ma c'è davvero troppa gente. E la scusa ce la siamo già bruciata, non posso inventarmi altro. E non posso ucciderlo così, tanto per, davanti a tutti. Certo, se solo qualcuno usasse i suoi poteri per farci avvicinare sarebbe meglio, ma questa ragazzina si sta comportando come una ragazzina, non facendo nulla per darmi una mano. Rispondo a denti stretti. "No, no, non c'è bisogno di scortarci. Certo, se fosse tanto carino da dirci come arrivarci da qui, sarebbe un favore enorme". Insomma: è stato un buco nell'acqua.
  7. Sospiro. "Territorio, territorio, territorio... ci saranno mai cose più importanti del territorio? Be', il suo comportamento ha senso. E per lui ottenere Long Beach è una situazione win/win. Se come pensi abbia tradito i nostri ideali, mette ancora più radici a Los Angeles, ed è più difficile tagliarne la testa. Se invece è ancora dei nostri, è più protetto nel caso altri ne vogliano la testa, e non sta facendo nulla di male se non "proteggere" la città rendendola "più forte"." "L'unico problema è che il boss di zona mi sembra molto ben voluto. Immagino che Geduld ne otterrà il territorio facilmente, e me con lui, ma... riuscirà a portare altri dalla sua parte? O sarà costretto a un'epurazione?" Cammino su e giù per la stanza. "Potremmo cercare un punto debole dell'area. Qualcuno a cui Steve non sta completamente a genio... che possa fungere da prima breccia nel sistema. Al massimo non sembreremo agenti dei calzini di tu-sai-chi... ma di Geduld. Poco male, no?"
  8. Narratore @ Ralph @ Farhad
  9. La figura ti si avvicina, e ora riesci a intravederla anche attraverso il vapore. È una donna alta, molto alta, ma certamente meno di te. Sovrasterebbe comunque sulla maggior parte della popolazione, e non solo di genere femminile. I capelli biondi nascondono qualche rara ciocca grigia, e sia gli occhi gelidi che i lineamenti duri ne tradiscono l'origine etnica. Alla fin fine, non è molto lontana da come te l'aveva descritta Carl. Indossa un lungo asciugamano bianco, come il tuo, che la copre dalle clavicole fino a sopra il ginocchio. "Vede, signor Ambrose, lei crede di sapere tante cose. Ne dà per scontate altrettante. Per esempio, lei in questo momento sta credendo che io e lei siamo sullo stesso piano, ma non lo siamo. Tanto per iniziare... mettiamola così. Io sono una normale persona mortale. Lei è uno dei Generati, i famosi Figli della Madre Oscura." Aspetta un paio di secondi prima di continuare, pregustando la tua espressione. Sa di te, e ciò che sei e rappresenti. "Potrebbe uccidermi in ogni momento. Eppure può notare come io sia calmissima." Alza le braccia. "E completamente indifesa, oh my. Potresti uccidermi senza problemi... certo, ci sono quattro guardie qui fuori, e sappiamo dove si trovi la tua "amica", quindi non farei troppo lo sbruffone con me. Ho decenni di esperienza sul nostro mondo, e anche sul tuo. Potrei morire, certo, ma tu non dureresti molto di più." "Ma ben detto, nulla di personale. Ma se fossi più chiaro sul motivo per cui mi stai dando tanto fastidio, sarebbe molto, molto meglio."
  10. "Sì, certo, certo, perfetto! Non pensavo ci sarebbe riuscito così in fretta, così almeno avremo delle prove!" "Non è un problema per il pc, tanto è una cosa momentanea, no? Dove possiamo incontrarci, sempre al suo negozio? Eventualmente, quando?"
  11. "Se non avessi il vizio della filantropia, ne avrei di ben peggiori, quindi mi sembra un ottimo equilibrio il mio. Potrebbe andare molto peggio a questa città, se non fossi il gentiluomo che sono." Ridacchia. "E sai benissimo che per te farei ogni cosa. Io e te non siamo mai davvero in debito, sei sempre un passo dietro di me. Sei implacabile, e per questo a-do-ra-bi-le. Spara. Sono molto curioso. Ho una mezza idea di ciò che vuoi, ma sono molto curioso." Richard alza un sopracciglio al tono della tua chiamata. È abituato a chiamate del genere, lavori con criminali, ma per lui è comunque strano. Anzi, più che strano è curioso. E molto interessante.
  12. In preda alla disperazione, cosa molto ironica per un Anakim, alla fine preferisci contattare Philip. In fondo, vi siete lasciati da molto poco. Neanche uno squillo, e Philip risponde. "Sì?" la sua voce è inconfondibile. "C'è stato qualche problema? Trovato Michael?" Dietro di lui, puoi solo sentire il rumore di una radio e del motore del suo bolide. Nel frattempo, senza segno di dolore o lacrime, Eva si estrae con le proprie mani le "armi" di quell'orrore in miniatura che vi ha appena attaccato. Sono sporche di petrolio, proveniente dal corpo di Eva, bianche come plastica di un cartone di latte, lucide e finte. Come le spade giocattolo di un bambino. Eppure sono vere, e come hai appurato, estremamente taglienti.
  13. Vai nello spogliatoio, ti cambi e ne esci con un asciugamano bianco. Sei fortunato che questo albergo sia così ben attrezzato, da altre parti avresti avuto molte difficoltà a trovare indumenti della tua misura. L'asciugamano bianco ti copre a malapena. Entri nella sauna prima che arrivi Annabelle. È tutto un vapore, e non riesci a vedere a un palmo dal naso. Tasti una panca in legno, che al momento è, insieme alla porta, il tuo unico riferimento visivo. All'inizio sei convinto di essere solo, ma puoi notare i lineamenti di una figura femminile all'estremità dello stanzino della sauna, a poco più di cinque metri da te. "Mi cercava, signor Ambrose?" è una voce femminile, bassa come per anni di tabagismo a parlare. Ha un vago accento scandinavo, ma parla in ottimo inglese. "Dovrebbe imparare che se vuole indagare su qualcuno, conviene non fare troppo rumore... se capisce cosa intendo. E non credo lei capisca cosa intendo." "Dovrebbe essere una persona più sottile."
  14. Mi giro verso il poliziotto, tenendo Anna sempre stretta a me. Questa finta ha da continuare. "Eravamo dirette verso la zona di Piazza Lodi, da lì in poi so come proseguire verso casa... in teoria con la Tangenziale aperta al traffico non ho problemi, ma di notte ho difficoltà a orientarmi. E ho il cellulare scarico... Google Maps è una salvezza, ma ho perso completamente l'abitudine di ricordarmi le strade. Non vorrei disturbarla a lungo, però. Le ho già fatto perdere troppo tempo..." Accenno un sorriso, come a scusarmi per l'inconveniente.
  15. Mi asciugo un non-esistente sudore dalla fronte. È un idiota, ma un idiota al pari di tanti altri Anarchici. Quindi un idiota accettabile. "Quella di Long Beach è una buona idea. A quanto ho capito, sta mettendo gli occhi su questo territorio. Questa è proprio una cosa da agente della Camarilla, mi immaginavo di meglio da un" faccio l'occhiolino "anarchico. Questo posto va contro ogni ideale pensavo avessero gli anarchici. C'è più guerriglia qui che a Chicago." E a Chicago un casino tira l'altro. Costantemente. "In effetti presentarti da Geduld così, a caso, è estremamente stupido. Ma non puoi neanche cedergli il territorio dal nulla. Immagino gli servano informazioni... e quelle sono il mio campo. Al momento non so cosa potrebbe interessargli, ma verrà il momento di un'illuminazione." Mi faccio toc toc con un dito sulla tempia. "Ci viene sempre un'illuminazione." "In realtà, non credo che il capoccia di questo posto sia poi così difficile da ostacolare. Sai perché Geduld vuole questo posto? Potrebbe essere un altro punto di partenza."
  16. Capitolo Primo: La Tomba del Capitalismo Sono settimane che sentite le stesse voci dai vostri contatti mortali. Il South Garden Mall è stregato. Ci succedono cose "strane". Una volta un ragazzino è entrato per farci dei tag, e ne è tornato con i capelli completamente bianchi. Ci sono fantasmi, le voci sono concordi. Certo, sono voci, e quindi ci avete dato dentro per capire se effettivamente ci fosse un problema. Il problema c'è, ma non sapete ancora quale. Informazioni molto diverse vengono invece dai vostri contatti "spirituali". Oh, il South Garden Mall è stregato anche secondo loro, su questo non c'è dubbio. Il problema è che i fantasmi ne stanno scappando, anche quelli per cui il centro commerciale è una delle proprie ancore. C'è qualcosa che infesta la zona, che lo sta rendendo una landa desolata per tutti, morti e vivi. Il South Garden Mall era un centro commerciale come tanti in America. Grandi, anzi, enormi, enormi sprechi di spazio che stanno pian piano lasciando spazio alla selvatica natura per l'avanzare dei negozi online come Amazon. Questi centri commerciali erano un tempo dei monumenti, e invece stanno diventando delle tombe dimenticate da tutti, visitate solo da bande di criminali, spacciatori, ragazzini scavezzacollo e poveri senzatetto. Come dice il nome, si trova nella zona sud della città, a pochi chilometri dal territorio vero e proprio di San Castillo. Non è il solo centro commerciale che sta facendo questa fine, ma è di sicuro il più emblematico: era una delle perle scintillanti della città. Eppure, tutti possono cadere. ---- San Castillo, Esterno del South Garden Mall. 15 Gennaio 2017, 8:20 PM. Siete finalmente riusciti a darvi un appuntamento per indagare personalmente sul South Garden Mall. È una sera d'inverno, fa relativamente freddo anche per la californiana San Castillo. Avete scelto quest'ora per diversi motivi: siete tutti liberi dal lavoro e dagli impegni scolastici, ed è più difficile che qualcuno vi veda entrare di notte in un centro commerciale... ed è ancora più difficile voglia seguirvi. Alla fin fine, ai fantasmi non fa differenza tra giorno e notte. Torce alla mano, siete pronti anche all'oscurità del centro commerciale. Vi trovate al momento nel parcheggio esterno del mall, dove avete lasciato le vostre macchine. Non sono sole: diversi ruderi sono lì da anni, e gli abitanti dei suburbs a volte usano questo parcheggio come se fosse loro. Non siete sospetti, almeno non per questo. Nessuna persona umana è con voi. Siete voi cinque, e i vostri cinque geist, che laconicamente vi girano intorno. Al momento non hanno molto da dire, o da dirsi. La struttura del mall vi si staglia davanti. È una creatura di vetro e pareti un tempo bianche, ma che stanno lasciando spazio al grigino dell'usura, e al verde di rari rampicanti. Poca roba vuole crescere qui, è evidente. Se volete entrare direttamente dal piano terra, ci sono quattro ingressi, uno per ciascun punto cardinale. Altrimenti, potete entrare nel centro commerciale raggiungendo il parcheggio sotterraneo, e da lì arrivare al piano -1, e quindi con le scale mobili (... ex-mobili, molto probabilmente) al piano terra.
  17. Dall'espressione, Isadora vi sembra molto compiaciuta. Ha risposto ad alcune vostre domande, ma ha lasciato abbastanza carbone per continuare a far bruciare in voi le fiamme della curiosità. "Bene, non vi trattengo oltre. Vi ho fatto perdere del tempo, ma sulla lunga distanza mi ringrazierete. Troppe krewe si sono perse negli anni, non lasciando niente dietro di sè. Interi secoli di cultura dei Mangia Peccati sono spariti, persi nelle pieghe del tempo. Non ho intenzione di ripetere gli errori dei nostri predecessori." "Ma ora basta chiacchere. Questa è la vostra seconda chance nella vita, usatela bene!" Detto questo, vi fa un'occhiolino e vi lascia soli, a bere il poco che resta del vino. "Sapete dove trovarmi."
  18. Senti colpi di tosse dall'altra parte del telefono. "Cara, ti ho detto mille volte di non chiamarmi così. Non sono un libro per bambini, nè un misero cartone giapponese. Avessi voluto farmi chiamare così, avrei usato Daddy al posto di Mr." Mr Longlegs ride. La sua è una voce calda, bassa e tranquillizzante. Ti sembra di aver parlato dello stesso argomento più e più volte. "Ti chiamavo per congratularmi con te. Non pensavo che saresti riuscita ad aiutare il mio uomo in così breve tempo. Ho peccato certamente di troppa modestia. Certo, il tuo lavoro non è finito... no? So che Tyrone è ormai è praticamente un fringuello, ma... la minaccia rimane. Giusto?" Non sai come, ma Mr. Longlegs è sempre avanti. È come se fosse avanti di un capitolo rispetto a te, sempre. Raramente agisce di persona, ma in quanto a informazioni e risorse... è il migliore.
  19. Il ragazzo annuisce a profusione, come in preda a un raptus. "Certo, certo, certo" si liscia i baffi, prende un respiro e vi indica la strada per la sauna "Potete restare quanto preferite, al momento non mi pare ci sia nessuno. Vi chiamerò io personalmente. Per cambiarvi, potete trovare degli asciugamani, e in caso costumi, nello spogliatoio. Free of charge."
  20. Linda risponde dopo tre squilli. "Sì, Thomas? Ha buone notizie? È riuscito a risolvere qualcosa?" La sua voce è leggermente più tranquilla rispetto a ieri. Avere qualcuno con cui parlare, che le ha creduto, le deve aver fatto bene, almeno in minima parte.
  21. La Beshilu continua a ridacchiare, ma ormai la sua risata è più un rantolo. "Non abbiamo bisogno di trappole. Siamo tanti, e abbiamo gli spiriti dalla nostra parte... il muro tra la Carne e lo Spirito nel covo è ormai praticamente un filo. Non so come stiamo messi ora, ma... attaccare direttamente è qualcosa di folle. Una cosa da lupi mannari." Sorride, mostrando i suoi denti marci.
  22. Karen Uh, ci sta arrivando. "Parlano di due nuovi arrivati, probabili spie, un uomo e una donna, sì. Non so se sanno altro, il mio informatore si è limitato a questo... e non posso fidarmi troppo di lui. Parlarci di nuovo potrebbe causare un non troppo simpatico ritorno di fiamma. Altre complicazioni." Mi do una sonora manata sulla faccia dopo aver sentito quello che ha fatto. I Figli della Cripta. Le ultime persone che avrei voluto incontrare, e sono già nostre nemiche. Non sono una guerriera, io, io so solo scappare, vivere nell'ombra. "La mia missione è tangenziale alla tua. Io devo solo accumulare il maggior numero di informazioni possibile. Se Geduld è, o meno, uno dei nostri, potrebbe essere fondamentale. Però, ecco... i Figli della Cripta? Sanno chi siamo? So che sono brutali, e" metto ben in mostra il mio fisico "non sono proprio portata per l'arte della guerra. Altrimenti non sarei stata mandata qui."
  23. Janice Abbasso la testa in segno di vergogna. Tutta finzione, quest'ometto che è convinto di essere qualcuno è niente sotto i miei denti. Ma non è intelligente lasciarmi muovere dalla Bestia. Non ora. Non ci ha detto nulla di nuovo. "Certo, mi scusi, ovviamente, certo, non pensavamo fosse qualcosa di tanto grave... volevamo solo indicazioni..." Sempre tenendola tra le mie braccia, mi allontano di qualche passo con Anna. Non ho idea di quale possa essere l'effetto del suo magnetismo, specie visto che è solo una bambina. È un pensiero orribile, il mio, non voglio immaginare cosa sta pensando quell'uomo. Spero sia solo amore paterno. Sussurro nell'orecchio della bambina, cercando di non farmi sentire: "Be', dobbiamo andare via. Io so solo allontanare le persone, per avvicinarci servirebbe ben altro..." e le faccio un occhiolino. Che probabilmente non vedrà da dietro i miei occhiali, ma è un riflesso che non riesco a controllare.
  24. SNESferatu

    Off-Game

    Mi sembra tutto giusto, non avevo il manuale sotto mano e non ho controllato, mea culpa. Eho, sono sotto l'effetto di Majesty. Ormai avrete capito che adoro le complicanze e le cose brutte in generale, accetto ogni cosa potrebbe succedermi. Immagino sia troppo tardi per difendermi, ormai (e usare l'aura del predatore in pubblico non mi sembra appropriato, ecco).
  25. Sì, in fondo avrete tutto il tempo per fare altre domande (oppure potete chiedere a me, nel caso siano domande di cui teoricamente potreste già sapere la risposta). Stasera vi chiudo la scena e apriamo il topic per "l'avventura" vera e propria. Visto che siamo tutti novellini, e anche io non so bene le regole di geist (è una beta!) vi farò iniziare con una breve avventura per saggiare i vostri poteri, partendo in media res. Così vi fate un po' le ossa, e avrete il tempo per decidere tutti i particolari di krewe e rifugio.
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