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SNESferatu

Circolo degli Antichi
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  1. Dopo tre squilli, ti risponde una voce conosciuta. È Philip. "Buonasera, con chi ho il piacere di parlare?"
  2. Al primo sparo, corri come un fulmine nella direzione da cui siete arrivati nello spiazzo incendiato, con Takumi al seguito e Fluff che ti tiene testa nella fuga. I proprietari dei fucili sono abbastanza lontani da lasciarvi il tempo di arrivare a un ripato, e a permettervi di nascondervi dietro, Takumi con una certa difficoltà data la sua stazza. Gli spari si avvicinano sempre di più, ora accompagnati da passi pesanti che echeggiano per il vuoto della Tomba del Sole Nero. Non sai dire esattamente quante persone siano, ma sicuro più di due. Quindi silenzio, di nuovo. "Sappiamo che siete lì da qualche parte, è inutile." urla una voce roca e anziana, in un inglese stentato e dialettale. "Questa è la nostra foresta, la nostra casa, il nostro tempio, non c'è angolo che non sia sotto occhio. Se non uscite voi, vi usciremo noi." Per farvi capire meglio, spara un altro colpo. Fluff ti guarda dal basso. "Vedi? Non c'è stato neanche bisogno di cercarli!"
  3. Passano venti secondi, in cui il fantasma ti sembra come in trance, su un'altro piano di esistenza. Cosa tecnicamente vera, dopotutto. Come dopo una breve convulsione, scuote tutto il suo corpo, e torna a parlarti. Concentrarsi deve essere difficile. " Asløg... Madsen. Una donna con tanti contatti, tanto potere, tanti soldi. È quanto di più vicino il suo paese abbia a una mafia." Inizia a piangere, le lacrime evaporano in una fine nebbia prima ancora di finire di solcare il suo viso. La voce si fa rotta, più di prima. "Volevamo solo fare soldi facili. Io, i miei compagni, sapevamo degli interessi nell'occulto di Madsen, e della sua ossessione verso Hildebrand. E le abbiamo venduto una copia." "Ha iniziato tagliandoci le dita, una a una. Poi le mani. Poi i piedi. Poi le braccia. Poi le gambe. Ha lasciato gli occhi per ultimi, cosìcchè potessimo vedere, vedere tutto. Quando, dopo settimane, finalmente era finita, pensavo di essere libero. E invece... e invece... sono tornato alla vita, e non posso muovermi da quel dannato CD, sono un suo schiavo."
  4. La donna ha ancora gli occhi fissi su di te. Non si muove, ma è il suo collo a scattare. Clic, a sinistra. Poi a destra. Alza il bracco e ti indica. Il dito è sporco di sangue, l'unghia è rotta. "Preferisco sia tu a rimanere per sempre qui." La sua voce è stridula e ti percuote i timpani. I suoi occhi brillano. All'improvviso si lancia con un balzo su di te, come se fosse una bestia. L'altro uomo si è già dileguato fuori dal vagone. Ne puoi già sentire le urla.
  5. Mentre il fantasma cerca di conversare con voi, le due ragazze si fiondano su Annabelle. Questa volta anche Elise è riuscita a mantenere il controllo, e sta facendo il possibile per riportare alla veglia la ragazza, senza successo. "Il mio nome era..." il fantasma si porta i moncherini al volto, flette le gambe, si contrae e si lamenta. "Non... ricordo. Ricordo le lame che mi hanno fatto questo. Ricordo il volto di quella donna. La donna che mi ha... mi ha... mi ha..." per almeno trenta secondi il fantasma si blocca su questa frase "mi ha incatenato a quella Registrazione. Volevo soldi facili. Me li ha dati, e si è presa i miei occhi." Una sostanza liquida più vischiosa delle lacrime e fumo escono da ciò che resta delle orbite dello spettro. "Voglio vendetta! Revenge, on the powerful. Voglio vederla morta, il suo impero in rovina." Il suo tono di voce aumenta lentamente, ma non ti pare aggressivo, non verso di te, almeno. Questa volta la figura ti sembra più evanescente, ma evidentemente il controllo sul corpo di Annabelle gli ha regalato un po' di autocoscienza, qualcosa che lo renda più di semplice istinto.
  6. Fluff non sembra reagire alla rapida apparizione della tua vera forma. È molto più sconcertato dalla mancata sorpresa, ed è molto deluso. "Sono passati più di 30 anni, dovevo giurarci che non sarebbe rimasto tutto come allora." Cerca di spostare la terra cinerea, e sbuffa. "Sapete cosa è successo l'ultima volta qui? Sembrava che l'inferno si fosse fuso con la terra. Il cielo, il cielo era buio, con un sole nero ma splendente allo stesso tempo sopra le nostre teste. Le fiamme, altissime, riprendevano le linee curve del sigillo di Aciel. Era qualcosa di splendido." "L'ultima volta che siamo venuti qui, sarà stato un quindici anni fa, le fiamme bruciavano ancora. Alte allo stesso modo. Speravo di farvi vedere il suo Sigillo, in modo da intrappolarlo al momento del bisogno, come abbiamo fatto noi! E invece niente. Tutto perso." Appena il famiglio, mogio mogio, finisce di parlare, senti un colpo di fucile. E poi un altro, e un altro ancora. Non ti sembra che i colpi stiano mirando a voi, perché non vedi alcun proiettile nelle tue vicinanze. Gli spari si fanno più vicini, ma ancora non puoi vedere nessuno.
  7. San Castillo, FDA Department of Health. 28 Marzo 2017, 8:45 AM. Arrivi in ufficio come al solito, cioè sempre leggermente in anticipo. Power move. L'esterno, e l'interno, del dipartimento sono il classico edificio in mattoni governativo. Potrebbe essere una scuola, un manicomio, un ospedale. E invece è un tetro ufficio del governo. Chiunque incontri ti saluta con un mugugno. È mattina, è solo martedì, e nessuno ha davvero voglia di lavorare. Lavorate per il governo! Per molti è una grande aspirazione. Per molti altri, una semplice perdita di tempo. Non è chiaro cosa porti i libertari a lavorare per il governo federale che tanto vorrebbero veder sparire, ma dalle tue parti è pieno. Il tuo ufficio si trova al quarto piano dell'edificio, in una piccola stanza tutta per te per cui tanto hai faticato. Il tuo capo, Boris Leederman, è appena arrivato. Lo percepisci dalla puzza d'aglio che lo accompagna ovunque vada. È convinto faccia bene alla pressione, ma nessuno gli crede troppo. Dal canto suo, cerca di tamponare il puzzo riempiendosi di profumi, ma questo serve solo a rendere ancora più evidente il suo passaggio. Probabilmente si trova nel suo ufficio, sempre sul tuo stesso piano, ma fortunatamente dalla parte opposta del corridoio.
  8. Spendi praticamente tutta la tua giornata al computer. È un labirinto, una scala discendente da una pagina all'altra, e ti perdi completamente. Ma ora hai delle idee. Non saranno chiarissime, ma hai delle idee. La tua prima ricerca è sulla O multioculare. È un simbolo cirillico, quindi non della cultura di Michael ma abbastanza vicino da essere arrivato anche a lui. Andando a scavare su siti esoterici, riesci a fare 2+2: Michael non si stava riferendo a Philip, o al suo gruppo, qualunque questo fosse, ma, letteralmente, ad angeli dai molti occhi. Non puoi ovviamente sapere se Michael abbia davvero visto questi angeli, se esistono o sono un frutto della sua, sempre più folle ai tuoi occhi, fantasia, o se sono una metafora. Secondo internet, è così che alcuni gruppi di occultisti dediti alla magia bianca e alla divinizzazione di angeli si riferivano alle creature da loro tanto cercate: ꙮ. Questo però non ti aiuta ancora moltissimo. E continui a cercare. Ora è il turno di quello "IODCA". Provi a scriverlo così come è su google, tanto per. E infatti non trovi niente. Provi diverse combinazioni di termini. Poi provi a cercare la supposta fratellanza di Philip. Quella coppa d'oro. Coppa D'oro. CA. Coppa. D'Oro. Coppa Aurea? Continui a scavare, e a scavare. Non trovi ancora nulla su questo IODCA, ma attraverso forum, in cui si fa riferimento ad altri forum... trovi un utente anonimo che discute di questo gruppo, di come avesse provato a entrarci. I suoi post non ti sembrano i più razionali, sono scritti quasi tutti di notte e da quello che metti insieme su quest'utente non ti pare una persona molto normale. Ciò che metti insieme è che la Coppa D'Oro è in effetti una delle tante fratellanze semisegrete dei college. Anzi, ottieni diverse conferme. Se si riesce a passare le incredibilmente selettive selezioni, che guardano molto al background del candidato, alla sua ricchezza, e a quanto tenga al valore del denaro e di una supposta "ricerca mistico-filosofica", ti si aprono moltissime porte, e una vita di agi. Secondo quell'utente è però tutto un test. Anche quel gruppo non è nient'altra che un'altra selezione. Una selezione che prima o poi porta a un ordine superiore composto da persone pure che sono le uniche a conoscere i confini della scienza, e a decidere dove possano arrivare e chi possa arrivarci. L'utente non posta da più di due anni. Invece, sul Fuoco Divino trovi fin troppo, e quello che trovi non ti piace affatto. È un riferimento a Prometeo, che creò uomini modellandoli dal fango e animandoli con questa scintilla divina. E chi altro stava cercando di ricreare una forma umana?
  9. Fluff è estasiato per la possibilità di poter tornare a guardare il mondo esterno. Takumi, sulle cui spalle il gatto famiglio si è appollaiato, lo è molto meno. Il viaggio in macchina verso il tuo ufficio è estremamente silenzioso e imbarazzante. Un demone in forma di felino, un sangue di demone conclamato, una forse sangue di demone e una Bestia sono tutte nello stesso veicolo. Sembra una pessima barzelletta. Lasci Kimiko a Marty, e ti si libera un peso. Sei convinta che Takumi possa essere più ciarliero senza il rischio di esporre la ragazzina alla sua vera identità. In ogni caso, il resto del viaggio è ancora dominato dalle quasi orazioni di Fluff, che tra un'indicazione e l'altra non fa che narrarvi di come l'Inferno sia un bel posto, di quanto sia però soddisfatto del lavoro che fa con Tyrone, di come gli piaccia alla fin fine il suo aspetto... è una macchina da guerra. La direzione che state percorrendo è a nord est di San Castillo, verso la foresta di Carabinia. Non conosci molto bene l'area, sai soltanto che è uno dei tanti parchi nazionali della California, ricchissimo in querce. Tempo un'oretta e mezza, e il gatto vi fa segno di scendere. Siete al margine della foresta, in una zona più in disparte rispetto a quella generalmente visitata da turisti e controllata dai ranger. "Non vorrete mica entrare come tutti gli altri, no? Seguitemi, e vi porterò all'ultimo riposo del Sole Nero." Takumi stringe la sua mazza ferrata. Un angolo della sua bocca si alza in una sottospecie di sorriso. San Castillo, Carabinia National Forest. 27 Marzo 2017, 01:30 PM. Sempre seguendo le estremamente dettagliate indicazioni di Fluff, in una ventina di minuti riuscite a districarvi nella fitta foresta. Il demone pare avere una memoria perfetta, e fa il possibile per non farvi battere sentieri percorsi dalla "plebe", come la definisce lui. All'improvviso, si ferma. Scende dalla spalla di Takumi su cui era rimasto tutto il tempo, e si avvicina a un albero. Ci si struscia contro, e sogghigna. "Sì, sì, siamo quasi arrivati." Neanche un centinaio di metri più avanti le querce iniziano a farsi più rade, più intricate e scure. Oseresti dire "bruciacchiate". Questo, finché non raggiungete un'area senza alberi, e senza erba. Solo terra bruciata. Non c'è niente, proprio niente, in una zona circolare di più di cinquanta metri di diametro. Al centro del cerchio, c'è solo silenzio, e un senso di calma ultraterrena quasi riesce a sopraffarti. Qualcosa ti dice che di lì è passato il nulla assoluto. O il male assoluto. Stavolta è Takumi a distrarti. "Mi sembra tutta una perdita di tempo... speravo di trovare qualcosa qui, e invece è l'enorme inutile tomba di un demone."
  10. Elise e Rebecca iniziano a salmodiare, in una lingua che non conosci. In realtà, non puoi neppure dire se si tratta di una lingua, o se stanno solo recitando nenie che hanno imparato chissà dove. Più di dieci minuti passano, e della tua sigaretta è rimasto poco o niente. Finché non senti Annabelle gorgogliare. E la temperatura della stanza scendere di almeno cinque gradi. E le candele spegnersi. Le due ragazze smettono di colpo. Davanti ai vostri occhi, a mezz'aria, riappare il fantasma, quel fantasma che ormai ti è quasi familiare. È in condizioni simili a quelle di ieri, ma parte del suo corpo ti sembra messa molto meglio di ieri. Dopo aver incontrato te, quel fantasma era rimasto praticamente a un filo. Evidentemente Annabelle gli deve aver fatto bene. Mentre Rebecca corre alla tavoletta ouija per cercare di comunicare con lo spirito, noti che questo ti sta guardando. O, almeno, quelli che dovrebbero essere i suoi occhi sono su di te. Nonostante sia terribilmente sfigurato, accenna a un sorriso. Quello sforzo sembra eccessivo, e ben presto il fantasma torna alla sua smorfia di base. "... help? Me?" La voce è roca, impastata, quasi digitale per certi versi.
  11. Rachel non se lo fa ripetere due volte. Prende il telecomando, e quasi sprofonda nel divano. "Grazie, davvero, grazie. Due settimane senza televisione, senza internet... che inferno. Farò più silenzio che posso, è come se neanche avessi qualcun altro in casa tua... sia di notte che di giorno." Ti fa un occhiolino, e accende la tv. Detto questo, vai a prendere il telo plastificato dallo sgabuzzino e lo poggi sul letto nella camera degli ospiti. Poi vai finalmente a dormire. È stata una giornata esageratamente lunga per te, e anche domani probabilmente non sarà da meno. San Castillo, Interno del palazzo di Marshall Horne. 28 Marzo 2017, 7:15 AM. Non hai avuto molto tempo a disposizione per dormire, ma ti è bastato. Sei abituato a ben peggio. È stata un'altra notte senza sogni, e senza incubi. Dopo il tuo Divoramento, il tuo Re di Stracci si è preso anche quelli: ora i tuoi Incubi sono lui... e viceversa. Al mattino, casa tua è buia praticamente come di notte. Non senti rumori provenire dal salone, quindi presupponi che Rachel sia andata "a dormire".
  12. Peyton Bryce ti ringrazia con un cenno della testa, e torna al suo lavoro, qualunque esso sia. Ora è il momento di impegnarti personalmente. In realtà, capisci ben presto che quel simbolo è molto facile da trovare su internet. Anzi, la parte difficile è capire come trovarlo, visto che non è molto comodo da inserire in una barra di ricerca. ꙮ . ꙮ ha una pagina su wikipedia. Non dice moltissimo: è un carattere in cirillico chiamato "O multioculare", e ha la particolarità di essere stato usato in un'unica occasione. Nel 1429. Specificatamente, per riferirsi ad angeli dai molto occhi. Non ti è chiaro perché un carattere usato solo una volta in tutta la storia umana sia trascrivibile su tastiera, ma eccolo lì a guardarti con i suoi sette occhi. Quello che non ti è chiaro è perché lo stesse usando Michael.
  13. Aspettate oltre un'ora prima che Rebecca si svegli, e mangiate con calma la vostra colazione mentre Elise mette in atto i primi preparativi. Sposta i divani dal tuo salone e ogni cosa che possa essere pregiata, o rovinabile. In fondo non è casa sua. Una volta finito di mangiare, Rebecca fa un salto a casa sua a prendere altri "ingredienti". Torna con oltre una decina di candele, incenso, due scatole di sale grosso, una tavoletta ouija per sedute spiritiche e un piccolo altare. "Ci metteremo la Registrazione sopra. È l'unica cosa che abbiamo del nostro fantasma, in fondo. Servirà a portarlo da noi." ti dice Elise. Mentre Rebecca ed Elise creano un sigillo, o qualcosa che potrebbe sembrare tale, con il sale, vai a prendere Annabelle in camera tua. Con delicatezza la prendi in braccio e, sotto gli sguardi attenti delle due ragazze, la adagi al centro del circolo magico. Sette candele sono disposte intorno al corpo della ragazza, quattro intorno all'altare con la Registrazione. L'incenso non è stato ancora acceso, ma presto il suo puzzo riempirà casa tua. Dopo aver aggiunto un po' di sale in in un punto del cerchio, Rebecca si rivolge a te. "Bene, possiamo iniziare quando vuoi".
  14. Noti un sorriso sotto i baffi di Takumi, e la temperatura della stanza sembra aumentare. "Certamente." è tutto ciò che si limita a dire. Prima che tu possa reagire, Fluff ti sale sulla spalla sinistra con un balzo. È molto più leggero di quanto pensassi, è come se non avessi niente addosso. Alza la zampina destra come un capitano dei pirati. "Andiamo, allora!" Quindi si rivolge con un sorriso a Kimiko. "Mi spiace, roba per grandi. Nulla di personale." Sciocca la lingua più volte sul palato, facendo un suono che ti farebbe accapponare la pelle se non avessi la tua scorza d'acciaio. Più per il fatto che sembra un gesto da viscidi che da creatura demoniaca, comunque.
  15. Il problema è quale magia. Mi aspetterei mille cavilli, specie da una magia su base consensuale come quella dei Risvegliati. Insomma: tienimi aggiornato, ché di Demoni non so una fava.
  16. "Non è in Amazzonia, chéri, mi sembrava di averti detto che abbiamo fatto un favore alla California." Si mette le mani sui fianchi come un essere umano. "Ma mi piace come ragioni, mi piace. È poco a est della città, al massimo un'oretta da qui. L'ultima volta ho visto quei cultisti erano ai livelli di una comune di hippie... sarà un gran piacere rivederli." A un tratto l'espressione del suo volto cambia e ti sembra... compiaciuta? Forse compiaciuta. "Hai intenzione di mandarli davanti a una giuria? Davvero? Sei. Uno. Spasso. Uao, ti aiuterei anche se non dovessi uscire di qui, anche se Tyrone non c'entrasse niente. This is simple fun, now!" Questo demonietto sta iniziando ad abituarsi alla tua presenza, neanche dieci minuti di dialogo e già ti tratta come una grande amica.
  17. I due reietti della società ti guardano entrambi fisso negli occhi, inclinando ritmicamente in modo molto inquietante la testa. Quasi contemporaneamente. La donna fa qualche passo molto lentamente verso di te, con le mani belle in vista. Ormai è a una distanza di circa tre metri. Il sorriso ghignante non le si sta togliendo dalla faccia, quasi come una ferità a metà volto. Non parla, non risponde alle tue affermazioni, e anche lo squittio si ferma. L'uomo invece sgrana gli occhi. Fa qualche passo all'indietro, e poi si volta per correre verso l'altra uscita del vagone. Fa per inciampare, ma poi continua a correre. La puzza di morte si fa inarrestabile.
  18. "Ha qualcosa di particolare in mente? Altrimenti io ed Elise potremmo preparare tutto l'occorrente per la seduta spiritica. Ci vorranno sicuro un paio di ore, però. Dobbiamo stare attenti, specie ora che sappiamo con cosa abbiamo a che fare." Si sistema i capelli con una mano. Schiocca la lingua. "E giuro che questa volta non me la darò a gambe levate... sono stata colta alla sprovvista. Che imbarazzo." Mentre parlate, con la coda dell'occhio puoi vedere Eleonore che in silenzio sta già preparando una sontuosa colazione. Il tavolo del salone è già quasi colmo di leccornie.
  19. Uh, immagino che queste corrispondano ai vari Regni come Stygia e le Isole sparse per la Tempesta. Interesting. Comunque, ora capisco le lamentele di chi non apprezzava Demoni perché tendeva a spiegare ogni elemento del mondo di tenebra con la sua particolare cosmologia. Prima tutti questi erano misteri, e poi bum! "Sono stati i Demoni". Cioè, a me non fa nè caldo nè freddo, in fondo la natura di canon, universo condiviso e continuity del mondo di tenebra classico è molto "fluida", ma almeno ho le basi per capire. E a questo punto capisco da dove arrivino le relativamente rigide divisioni tra le diverse linee delle Cronache di Tenebra e i (a volte davvero pesanti) discorsi che vengono fatti ogni volta che sembra che le mitologie di due linee possano in qualche modo confluire. Specie con Maghi di Risveglio, in fondo tecnicamente gli Arcimaghi possono riscrivere retroattivamente la realtà quindi gli "hardcore fan" l'hanno convertito in "I maghi possono aver creato tutto". Questo discorso vale in parte anche con Bestie... visto che le Bestie sono convinte che la loro Madre Oscura sia davvero la madre di tutti i mostri, e una figura simile appare anche in altre linee, come in Vampiri. Cioè, non puoi capire quanti casini per questa cosetta. "Ah, ma se è la madre di tutti i mostri allora la mitologia di creatura X, Y e Z non è valida!". Roba da far cascare le braccia.
  20. È Elise a risponderti alla porta. Ti guarda con occhi gonfi di sonno. È la prima volta che riesci a guardarla negli occhi, finalmente liberi dai suoi occhiali da sole. Al momento ha delle occhiaie spaventose, e occhi di color nocciola. Spalanca la porta. Rebecca sta dormendo in un angolo del letto, mentre Annabelle è letteralmente come l'hai lasciata ieri. Non c'è stato alcun cambiamento. "Buongiorno, Professore." Esce dalla camera, e accosta la porta dietro di sè. "Mi scusi, Rebecca sta ancora dormendo. Ci siamo date dei turni per controllarla durante la notte." Sbadiglia, con una mano davanti. "Però niente, non è successo proprio nulla. No rantoli, no suoni fantasmagorici, nulla di nulla." "Credo sia arrivato il momento di passare alle maniere forti."
  21. "Pensavo vi avrebbe fatto piacere una bella gita turistica! C'è ancora un buco da dove è tornato all'Inferno. Un enorme buco in mezzo a una foresta. Uno non può neanche proporsi come Cicerone... e va bene, e va bene, è che lì vicino si trovano ancora alcuni dei superstiti del gruppo che gli fu fedele negli anni 80." Il gatto cerca di fare una faccia sconsolata. "Volevo farvi una sorpresina..."
  22. "Certamente" ti risponde con un sorriso. Tempo un minuto, e ti porge un foglio in cui compare un enorme ꙮ. Sono sei cerchi esterni, con un puntino al centro, e un altro cerchio interno, sempre con un puntino, tutti della stessa dimensione. "Questo non ho idea se sia una lettera, un simbolo, un disegnino, o qualcosa di simile." Ti indica un angolo di un foglio scritto da Michael. "Ho anche aggiunto questa sigla, che mi sembra importante. IODCA. Non è scritto in greco. Poi ci sono diversi termini tecnici che non credo di poter capire, o neanche se sono effettivamente comprensibili. FD credo sia questo Fuoco Divino. EVA è sempre scritto in maiuscolo. Poi... non so cosa altro le possa servire. These are ramblings, mostly."
  23. Rachel annuisce. "Forse conviene non mi faccia proprio trovare qui di notte. O, almeno, il meno possibile, o comunque barricata nella stanza degli ospiti, sì." Rabbrividisce. "A quanto ho capito, non è solo il sangue il problema. Quando un vampiro ne incontra un altro, questa... cosa che abbiamo dentro, questa rabbia animalesca, ci fa capire al volo con chi abbiamo a che fare. Ecco perché quando ho incontrato vampiri sono sempre scappata. È come un leone contro un topolino." Si indica. "Per non dare spazio a equivoci, il topolino sarei io."
  24. Fluff è intento a leccarsi una zampa quando gli fai quella proposta. Il suo muso si spacca in un sorriso. "Oh, sì. Oh, sì per entrambi. Ma non stiamo a raccontarci fandonie... se avessi voluto evadere ora avrei potuto, tranquillamente. Non va contro la mia profonda lealtà di famiglio. In fondo, starei solo cercando di aiutare Tyrone." "Ma sarebbe stato molto divertente vedervi cercare di rincorrere uno stupido e inutile gatto. Voi, così potenti per essere esseri umani. O quasi." Si rimette sulle quattro zampe. "Certo è che senza di me vi verrebbe un po' difficile sapere da dove il Sole Nero è tornato a casa." Quindi si ferma, per almeno un paio di secondi. "No, aspetta, potreste sempre chiedere a Tyrone, c'era anche lui. Dannazione, mi sono fregato da solo, di nuovo. Sei troppo intelligente per te stesso, Fluff!" e si dà una zampata in testa.
  25. Con un po' di titubanza, la tua dipendente si siede di fronte a te. Prende uno dei fogli, ti guarda e annuisce alla tua richiesta di segretezza. Quindi inizia a leggere molto rapidamente la prima pagina. Poi la seconda. Le inverte, ne prende un'altra e la infila tra le due. "Ecco, ora ha più senso. Vediamo..." Mentre la guardi attentamente, i suoi occhi continuano a scorrere sulle righe scritte da Michael Iordanou. Ogni tanto le si alza un sopracciglio, ma la sua espressione rimane per lo più neutrale. Quindi con molta attenzione li ripone davanti a sè. "Sembrano gli sproloqui di un folle." ti dice, senza badare al minimo tatto. Indica più punti su uno dei tre fogli. "Vede... la calligrafia è quasi incomprensibile, piena di ripetizioni, abbreviazioni, acronimi incomprensibili. La punteggiatura è... andrebbe davvero studiato qualcosa del genere. Alcuni di questi simboli non li ho mai visti. Si parla a più riprese di un certo Fuoco Divino, e poi ritorna sempre questo simbolo che non credo sia greco. ꙮ . Vede? Qui, ꙮ , qui, ꙮ , tre, quattro, sei volte." "Da quello che ho capito, questo signor Iordanou sta lavorando a un Progetto, chiamato "Eva". Eva sarebbe un prototipo di donna robotica, e fin qui, niente fuori dall'ordinario per quanto riguarda le Industrie, o per uno scienziato delle Industrie. Non vuole sapere quante persone, imprenditori, si rivolgono a noi per robot con cui fare sesso... stranamente, sono quasi sempre uomini." Incrocia le mani sotto il mento, poggiando i gomiti sulla tua scrivania. "Il problema è come parla di questa Eva." "Più che un robot, sembra una figlia. Una figlia in cui ha... come posso dire..." schiocca le dita "Infuso il suo genio, sotto forma di qualcosa che definisce "Fuoco Divino". Una vera e propria ossessione con questa creazione viene fuori da queste pagine, qualcosa oltre i già pazzoidi ricercatori della Serault." Ti guarda negli occhi. "Senza offesa." "Quel simbolo, quel ꙮ, non so come spiegarlo. Mentre il resto della calligrafia è da pazzoide, quel simbolo è scritto con un'eleganza incredibile." Riprende i fogli in mano. "Immagino che però di tutte queste cose gliene interessi una in particolare. Qui" e ti indica le ultime righe di un foglio "indica chiaramente che il progetto è stato completato. E che è stato un successo... ma che ora ne ha paura. E ha paura di essere osservato, che forse si ricollega a tutti questi occhi sparsi su questi fogli. È paranoico, completamente paranoico."
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