SNESferatu

Rebecca scalcia mentre la prendi in mano, rossa in viso e con le lacrime agli occhi. "Non ho fatto niente, non ho fatto niente, non ho fatto niente" Prova a dare qualche colpo alla tua mano, ma non riesce a liberarsi. Grugnisce, tra un singhiozzo e l'altro. "Non ho fatto niente-" È così debole nelle tue mani.

Finalmente, un'avventura per livelli bassi e immagino, a questo punto, relativamente breve. Tomb of Annihilation è stata interessante, ma anche questa è una boccata d'aria fresca.

La consistenza della sostanza, e il suo odore, non lasciano spazio a dubbi. "Petriolio!" esclami in coro con il professore, anche se il suo tono è leggermente più interrogativo del tuo. Sì, si tratta di petrolio. Così come petrolio si trova in alcune delle boccette rimaste integre sulla sua scrivania. Un sacco di fogli ne sono imbrattati, e sparsi qui e lì. Alcuni sono con la calligrafia di Iordanou, che evidentemente preferiva scrivere a mano. Insolito, per un uomo come lui. Sono scritti in greco, e tu non puoi leggerlo. Nel frattempo, inizi a spostare alcuni pezzi di computer, insospettito da uno strano luccichio. Sotto quella montagnola si trova un altro braccio. Tiri un sospiro di sollievo quando capisci subito che il braccio non è umano: è probabilmente parte degli esperimenti del dottore. La pelle ricorda quella umana, ma l'estremità della spalla è cava, e ne escono dei fili. Al tatto è leggermente bagnato. Il pugno è strettamente chiuso.

Olivia rimane impassibile. "Non molto in realtà. I corpi erano carbonizzati. Non ne è rimasto praticamente niente, non abbiamo impronte digitali per identificarli, usare i dental records al momento è impossibile... sono due John Doe. Niente può aiutarci." Distoglie lo sguardo dal tuo, e inizia a scartabellare tra i suoi documenti. "Ma, ma, ma. La scientifica ha notato un elemento molto strano, che è sopravvissuto all'incendio. Entrambi i corpi avevano una sorta di tatuaggio, anzi più che tatuaggio si trattava di una scarificazione. La cosa strana è che la scarificazione è di norma superficiale, ma in questo caso era tanto profonda da vedersi anche nelle carni carbonizzate. In entrambi i corpi. Ah, eccolo." Prende uno dei fogli da un binder estremamente organizzato, e te lo porge. Sopra c'è solo un simbolo. "Abbiamo controllato a fondo l'unico sospetto, ma non ha tatuaggi, nè simboli, non aveva neanche accessori al momento della cattura. A questo punto sospettiamo che si trattasse di una qualche gang, ma non ne abbiamo idea." La detective porta le braccia al petto. "Ti dico tutto questo perché questo caso mi puzza terribilmente. Qualcosa non torna, è troppo pulito. Dalla modalità sembra un affare tra bande criminali finito male, ma sarebbe troppo facile. So che tu non puoi dirci niente, ma se sei qui da noi, immagino non sappia molto di più. Ci avresti già sotterrati." Ti fa un sorriso dolce.

Al biondo non gliene frega nulla delle tue parole. Non pensa, e spara. *bang* Preso dall'evidentente emozione, non ti colpisce in testa, dove ha mirato: il proiettile ti prende alla spalla, ma tu stringi i denti e vai avanti. Riesci a vedere con la coda dell'occhio che l'altro tizio si riprende dal tuo precedente colpo e si rialza in piedi con un lamento. È tra atroci sofferenze, ma riesce a muoversi ancora. Il ragazzino è ancora impalato a circa 30 metri da te. Nel frattempo, ora è il tuo momento, *bang* e in un baleno la mano del biondo quasi non c'è più. La sua spavalderia è durata molto poco, e l'espressione del suo volto si capovolge. La pistola gli cade dalle mani con un tonfo, si prende quella pappa di carne e sangue che è la sua mano con quella sana e inizia a urlare. Se sopravviverà a te, per un chirurgo sarà molto divertente operare su quella mano. Lacrime agli occhi, ora è un libro aperto. "Ok, ok, va bene, va bene, ti dirò tutto. Cosa vuoi sapere? Da dove prendiamo la roba? Vuoi questa zona? È tua, non me ne frega niente, ma lasciaci andare!"

Rachel scende molto rapidamente giù per le scale, essendo abituata "all'ambiente". "Ok, qui giù è tutto a posto!" La sua voce, ormai quasi pimpante, ti arriva dal basso con una leggera eco. Tu la segui con più calma. Nonostante le mani sporche di sangue di Rachel, non noti impronte sui pioli della scala mentre scendi. Non ti sembra che nessuno vi abbia visto.

Neanche dentro il Cuore, il luogo che ti è più caro in assoluto, c'è traccia del fantasma. Non ne vedi la forma, non ne vedi impronte nel sottile strato di neve che copre parte della cattedrale, nessun suono, nè attacchi all'improvviso. Tu e il tuo Orrore siete soli, completamente soli. Inconsciamente, ti ritrovi a stringere i denti per la frustrazione. Non sai come, ma la tua preda è sfuggita.

Contando che in Critical Role, che ha fatto da onda al successo di D&D 5e, le miniature vengono usate, direi che la risposta è "no". Un grande contributo è dato dalla minor rigidità delle regole in merito, ma non credo che "miniature sì o no" sia stato un fattore determinante.

Rachel ti guarda abbastanza confusa. "Certo che è il caso di scendere. L'hai solo buttato giù per le fogne, non nelle fogne. Lo troverebbero alla prossima manutenzione. O no? Pensavo di buttarlo nelle acque fetide." Inizia a scendere nelle buie profondità. "Comunque no, non ho un nascondiglio fisso, vado dove capita, dove non penso di essere trovata. Non mi fido troppo a dormire nelle fogne, come le ho trovate io potrebbe farlo chiunque".

Il foglio che prendi in mano è la fotocopia di questo poster. L'ennesima bella ragazza scomparsa in questo cesso di città. "Grazie!" Il volto del tenente si fa serio. "E ha ovviamente ragione. Anzi, la invidio. Io li metto dentro, entro nelle loro menti per capire se sono colpevoli e come... ma voi avvocati dovete diventare loro alleati. Comprendere i criminali" si corregge "o innocenti, ovvio, in un modo a cui io non potrei arrivare mai. Sa, una volta- "Tutto molto interessante, Tenente Jackson, ma qui c'è anche gente che lavora!" lo interrompe Olivia. Aaron ti lancia uno sguardo come di "Va', o questa mi uccide", e ti lascia libera. Ti dirigi alla postazione di Olivia. Olivia Ross. Detective. È una donna di poco sopra i 30 anni, di origine cubana. E questo è tutto quello che sai di lei, Richard una volta te l'aveva descritta come "una a posto che non racconta mai i fatti suoi". Fino ad ora non hai motivo di pensarla diversamente, ogni vostro incontro è stato molto cordiale ma... ai minimi termini. La sua scrivania è in perfetto ordine, quasi maniacale. Il resto delle postazioni della stazione vanno dal "casino" a "un gruppo di ratti potrebbe averci fatto la tana", ma la sua è immacolata. La detective poggia i gomiti sul tavolo. "Allora, chiedimi tutto. Cosa ti serve?"

Questo fantasma ti sta dando fin troppe noie. Fai pressione sul suo corpo materializzato di fresco, e spingi. E spingi. E tagli. Lo squarcio iniziale del fantasma ormai è a quasi tutto spessore, liquido ectoplasmatico si diffonde per tutta la Stanza. Sangue lattescente esce da ogni poro ormai, ma il fantasma regge. La sua vendetta non è finita. Tutto il sangue che è sgorgato dalla sua pelle, se pelle si può chiamare, si cristallizza, e diventa proiettile, tra le sue urla e quelle di Annabelle. Ti colpisce su entrambe le spalle, e al centro del petto. Sei un grande Orrore, ma senti una fitta. Non è di dolore, anche se il dolore c'è... è il tuo Orrore, che è quasi triste. Quasi triste per il fatto che ti stai facendo colpire da qualcosa del genere, di così triste e debole. Non è da te. Man mano noti che la tua Stanza si sta facendo più piccola. Le luci stanno sparendo, si stanno affievolendo, e lo stesso vale per i lunghi filamenti di metallo. La neve si scioglie. Quel che resta è il tuo camerino, così come l'avevate lasciato. Non sei più l'Orrore, sei il caro vecchio Adam Ambrose. L'unica cosa rimasta della Tana sono le tue braccia metalliche. Due cose mancano, però. La telecamera di Rebecca. E il fantasma. Con un altro gesto teatrale provi a riaprire il Sentiero, mantenendo salda la connessione alla Tana. Sei di nuovo nella tua Stanza, sei di nuovo l'Orrore. Annabelle ora è seduta scomposta a terra su un mucchio di neve, mentre Rachele è, se possibile, ancora più confusa di prima. Vomita in un angolo, passare da una dimensione all'altra non le ha fatto bene. Il fantasma non c'è. EDIT:

I Simpson sono stantii da più di 15 anni, ma ai tempi d'oro (che ho potuto vedere solo dopo, visto che all'epoca viaggiavo a omogeneizzati) sono stati certamente importanti. Magari non per tutti, ma evidentemente il segno l'hanno lasciato. Ma sono abbastanza d'accordo con voi. Anche io ho sempre preferito Futurama, forse proprio per quella vena presa da Adams, visto che le ispirazioni si sprecano... Iperbole: il Pianeta Neutrale rimane uno dei momenti più alti dell'animazione occidentale. Sono sinceramente molto curioso di come procederà questo progetto. I Simpson sono un cadavere ambulante, Futurama è morto, datemi qualcosa.

Dopo aver aperto il Sentiero per la Tana, puoi finalmente dare ascolto alle parole, o quel che sono, del tuo Orrore. Ora comprendi benissimo la sensazione dovuta a quella creatura. È un fantasma, di relativa recente "creazione". Non sai però perché fosse legato alla registrazione, nè se fosse il fantasma di Hildebrand. Ma per ora non ti interessa. Le tue membra di metallo sono parte della tua coscienza, e dopo aver speso le tue sudate energie, ora anche di più: non sono semplicemente costituite da filamenti di metallo, ora hanno anche l'aspetto delle braccia del tuo orrore, muscolose e con artigli fatali. Basta la minima concentrazione, un movimento del tuo vero braccio come se fossi all'opera, e un'intera parte del fantasma sparisce. C'è un buco dove prima c'era il suo emitorace destro, e ne sgocciola materiale vischioso trasparente. Il fantasma inizia a urlare, e a urlare. Sangue esce dalla bocca, e dagli occhi. Le onde acustiche delle sue grida diventano fisiche, e dalla sua bocca parte un cono di vetro trasparente che ti prende in pieno addome, non distante da dove quell'uomo inutile ti ha colpito stamattina. E poi si spezza. Nel frattempo, Annabelle sta ancora in preghiera, mentre Rebecca fa per coprirsi gli occhi con la mano, con la bocca spalancata. Sembra sofferente, ma gli occhi sono ancora aperti.

Senti uno sbuffo di vapore da dentro la Tana. Capisci si tratta di approvazione da parte del tuo Orrore, ogni minimo tentativo di prevaricazione, anche su una semplice porta, è sempre motivo di soddisfazione per il Mecha. La porta è quasi carta per te, e ormai non ti è di alcun ostacolo. Il tuo sorriso splendente mette quasi in imbarazzo Sam Lyndon. "Uao... e questo laboratorio dovrebbe essere il massimo. Che gli farà alle porte Iordanou, dico io." Ride ed entra, ringraziandoti con un cenno per la tua gentilezza. Si ferma a neanche un passo dalla porta, quando le luci automatiche si accendono di colpo. "Ma che cavolo è successo qui?" Da dietro la figura del professore puoi vedere come sia stata ridotta la stanza. Ci sono fogli strappati e libri ovunque, provette per terra, un computer in pezzi e macchie di una sostanza nerastra sparse qui e lì su muri e sul bianco e sterile pavimento. "Che gli è preso a Michael?" Si china su uno dei preziosi computer della Serault, sbuffando. "Solo uno di questi vale più di diecimila dollari... che irresponsabile."

"Tyrone Grace... Tyrone Grace... Oliviaaaa chi si sta occupando di Grace?" urla, rivolto alla sua collega. Di rimando: "Non c'è bisogno di urlare, col tuo vocione! Ce ne occupiamo io e LoTiglio, dì a Indra di venire da me!" Aaron si rivolge di nuovo a te. "Be', mistero risolto. Non mi dica che è l'avvocato di quel tipo... mi hanno raccontato di cosa è successo. Ha mai visto un uomo uscire come se niente fosse da un incendio? Una cosa incredibile. Come se non fosse successo nulla. Come se non avesse ucciso qualcuno." Scuote la testa e rabbrividisce, facendo cadere un foglio dal suo plico.

Il biondo approfitta del fatto che tu non abbia mirato a lui, ed estrae la sua pistola, una Glock 17, e te la punta in faccia, con le mani tremanti. "Who the fuck sent you, bitch? Questa è zona nostra." Sputa per terra. Nel mentre, hai già fatto partire il tuo colpo di pistola. *bang* Colpisci il ragazzino in fuga al fianco destro. GIà riesci a vedere sangue attraverso il giubbotto. Il ragazzo fa qualche passo in avanti, ma smette di correre, come intontito dal colpo. Si guarda il fianco, ma non fa altre mosse. Barcolla.

Scusami, tocca a te. La creatura ha passato l'azione a concentrarsi.

Be', volevi far vedere chi eri nella tua interezza ad Annabelle, prima o poi sarebbe successo. Per la scossa, dipende. Il danno è automatico (niente azione), ma ovviamente il bersaglio deve toccare l'elettricità. Nel tuo caso ci sono sfere che fanno cadere fulmini ogni tot, quindi a meno che la creatura non riesca a scansarli, prende danni. Insomma, le farò fare un tiro per vedere se è nella traiettoria del fulmine, ma se viene colpita, non si deve tirare niente. Si becca i danni e stop. Non è sovrannaturale, ma il manuale non specifica la natura di quanto succede, dice solo che se c'è un ostacolo puoi superarlo. Quindi a me va benissimo sia che tu gli dia una spallata e la porta si apra, sia che spingendo con violenza sul pomello si rompino eventuali blocchi. La sintesi è che la porta si apre, è rotta, e non è più un ostacolo. Però un minimo si vedrà che non la stai aprendo come una porta "normale", quindi vale la seconda opzione.

Mi sa che avevamo già fatto qualche cambiamento. Io nella tua scheda ho Che sono 10 pregi. Se togli 1 pallino a Mentore, ci schiaffi dentro Alleati 1 senza problemi.

Per me non c'è nessun problema, tanto nessuno dei due Pregi è finora stato usato in game, e stiamo tutti imparando. Quindi hai: --- A proposito di stiamo tutti imparando, grazie a @Fog sto finalmente sperimentando le regole sulla Tana. Avevo dubbi su un punto, ma ho chiesto sul forum ufficiale quindi vi scrivo qui cosa succede quando aprite un Sentiero. It is a bit complicated. - Se ottenete un successo eccezionale, nessun problema, il Sentiero resta aperto quanto vi pare e chi avete preso con voi è praticamente intrappolato nella Tana a meno che non vogliate liberarlo. - Se ottenete un successo normale, il Sentiero è aperto per un numero di turni di combattimento pari alla vostra Fermezza. Fuori dal combattimento dipende da che azioni fate, ma comunque si parla di una decina di secondi per pallino di Fermezza. Finiti questi turni il Sentiero si chiude, e tutte le persone rimaste in quella Stanza vengono rispedite nel loro luogo originale. - Questo in teoria include anche voi, MA, se volete, potete andare senza spendere azioni (è un'azione riflessiva) in un'altra Stanza e rimanere quanto vi pare nella Tana. Ovviamente, potete concedere questo beneficio a qualcun altro. (questo serve specialmente se volete camminare per le dimensioni più oniriche dell'ambientazione) - Non è specificato nelle regole, ma per me ha senso che se volete mantenere aperto il Sentiero potete ritirare i dadi per restare nella Tana (ma costerà sempre 1 Volontà e vi brucia un'azione). Il motivo di queste restrizioni è che aprire la Tana è praticamente la mossa finale di una Bestia, ed è anche rischioso. Siete più forti, i vostri Tratti sono sempre attivi, e se i nemici cercano di scappare sono cavoli loro. Il problema è quando i nemici sono in grado di rispondere ai vostri attacchi: potete perdere parte della Tana, e anche morire definitivamente.

Tu e il Dott. Lyndon vi recate davanti al laboratorio di Iordanou, al terzo piano. Il corridoio è bianco, pulito, quasi sterile. Puoi sentire le voci indaffarate provenienti dal laboratorio di fronte a quello di Iordanou, ma al momento nessun altro che possa vedervi si trova sul piano con voi. Se provi ad aprire la porta del laboratorio, la troverai chiusa.

Con un gesto molto teatrale, apri un condotto tra il mondo della veglia e quello di sogno. Sei a casa, nel Sogno Primordiale. Chiudi gli occhi, e quando li riapri ora svetti sui presenti. Sei alto poco più di tre metri, due paia di ali angeliche cingono le tue braccia. Sì, sei un luminoso angelo, ma sei al contempo un demone. I nervi dei mortali crollano di fronte ai tuoi passi, la gloria scorre nelle tue vene, il cielo si abbassa di fronte a te. Ma sai che non durerà a lungo. La Stanza della Tana è come la ricordi, simile al tuo camerino ma tutto è adattato alle tue dimensioni gigantesche. La luce è quasi palpabile, e scariche di elettricità si muovono dall'alto verso il basso, come da monito per gli stolti che invadono la tua fortezza. Un sottile strato di neve copre tutta la Stanza della Tana. Non è dovuto a te. Annabelle è quasi catatonica di fronte alla tua forma, e crolla con le braccia a terra in un quasi violento inchino. È molto scossa, ma non per l'elettricità che fluisce nella Tana. Rebecca riesce a mantenere i nervi saldi, nonostante le scintille che si muovono intorno a lei. La sua camera non è altrettanto fortunata, puoi sentire uno "Szzsh" seguito dal "Damn it!" della ragazza in rosa. Ora presa dal panico, getta la camera a terra e si sposta in un angolo della stanza, senza staccare gli occhi da te. La creatura evocata dal CD non ha alcuna reazione. È come se non fosse cambiato assolutamente nulla per lei. Anzi, ti guarda quasi come se fosse confusa.

Prendi Nick per le gambe, e lo sollevi senza problemi. Lo senti davvero leggero, ora che Rachel lo ha dissanguato completamente. È solo un guscio. Al contrario, Rachel all'inizio trova molte difficoltà a spostarsi e a orientarsi con il cadavere in braccio, ma grazie alla tua ferma presenza si fa coraggio e, dopo una decina di minuti in cui ti conduce nei posti meno illuminati del parco, vi ritrovate davanti a una statua. È in bronzo, e ritrae un uomo di circa settant'anni, con folta barba e leggera calvizie, vestito in abiti eleganti ottocenteschi. Ha un possente bastone nella mano destra con la testa di un'aquila per pomello, ma non è stato ritratto con difetti di postura. Rachel si ferma un attimo a riposare. Le sue membra saranno non morte, ma anche muscoli vampirici rischiano di sfilacciarsi. "Ah, il caro vecchio Adolphus Constable. C'ero al momento dell'inaugurazione della statua, sai? Sarà stato neanche un mese fa..." scuote la testa. "Non pensiamoci. Andiamo, l'ingresso per le fogne è molto vicino." Mentre ti allontani, sei convinto che la statua ti stia seguendo con lo sguardo, e ti si rizzano i peli delle braccia. Camminate per un'altra cinquantina di metri, fino a raggiungere un'area ricca di cespugli. "Eccoci qua, il tombino per le fogne è da queste parti... dovrebbe essere qui... eccolo!" In un baleno la vampira si fionda sul tombino, parzialmente oscurato da rami. Digrigna i denti, contrae le braccia, e con un colpo di reni il pesante tombino è stato spostato abbastanza per farvi scendere con comodità nelle fogne.

Il tenente fa un'espressione compiaciuta. "Racconti dell'orrore... uao. Se non ce n'è uno sulla burocrazia di questo posto, ne sarò sinceramente offeso". Ride, mentre il plico che ha in braccio è sempre più pericolante. Aaron ha braccia forti, e in questo momento sono messe alla dura prova. "Sto... bene, devo dire. Insomma, il solito, qui le cose non cambiano mai. Sa come è questa città... il crimine non manca, e noi siamo sempre meno. E i casi inspiegabili sono all'ordine del giorno. Anche Sherlock avrebbe difficoltà con alcuni di questi." Smuove il plico per farti capire che è a quello che ha in mano che si sta riferendo. "Ma Richard... Richard aveva davvero un sesto senso per queste cose. Non è più lo stesso senza di lui, davvero." La voce di una donna rimbomba da una delle postazioni pc. "Anche perché c'è una persona in meno che dà spago ai tuoi pipponi!". "Ma smettila Olivia, ami i miei pipponi!" le risponde Aaron di rimando, con tono divertito.