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SNESferatu

Circolo degli Antichi
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  1. @Mezzanotte Le Aspirazioni per personaggio sono massimo tre. Puoi sostituirne una (anche a breve termine) alla fine della giornata, oppure aspettare che tu ne abbia risolta una per fare lo stesso. Questo ovviamente non vuol dire che tu non possa voler cercare di scoprire l'identità di Mr Longlegs... semplicemente non ti dà Esperienza, per ora.
  2. Nulla cambia dell'espressione di Tyrone. Ci vorrà qualcosa di terribile per farlo, supponi. Legge da lontano il tuo biglietto da visita, e ne ride compiaciuto. "Ah, finalmente posso dire di aver fatto la sua conoscenza, Indra Devanagar Matheson. Il signor Longlegs mi ha parlato di lei a più riprese, e so che è il suo orgoglio. Mi fido ciecamente di lui. Mi dispiace non poterle salutarla come si deve ma" e muove le catene che lo legano al tavolo "al momento sono impossibilitato". "Ora, non mentirò. Non mi piace mentire." ti sorride ancora, chiudendo gli occhi. "Come conosco il signor Longlegs... ci siamo conosciuti una ventina di anni fa. Gli ho salvato la vita da qualcuno che gli dava la caccia, anche se non l'ho fatto apposta. Ho appurato fosse una persona a posto, e da allora ho guadagnato quasi un amico. Non mi ha mai salvato la vita come ho fatto io, ma praticamente è come se lo avesse fatto. Spero che questo la soddisfi, sono sicuro che lui non voglia si sappia altro di lui." "Mentre Kimiko... come l'ha trovata? Volevo farle avere finalmente un po' di pace, ma, sempre sia dannato, ho fallito anche in questo. È una così cara ragazza, e non merita niente di quello che la vita le ha riservato." Si fa leggermente più composto sulla sedia. "Per il resto, se ha domande sul mio caso, non esiti a chiedere."
  3. La ragazza sta continuando il suo sporco lavoro mentre la osservi dalla tua posizione di vantaggio. C'è qualcosa che ti ricorda Paul, ma è diverso. Non c'è quel sentore di fossa che quasi ti si attaccava alla pelle con l'altro vampiro. Questa ragazza è un vampiro, non c'è dubbio, non ha dubbi neanche il povero Nick. Ma non è un vampiro completo, è molto debole, come se le mancasse un passaggio per diventare uno dei Fratelli come Paul. Ed è uno di quei vampiri che ha sempre, sempre fame. Tranne che ora, perché Nick si sta rivelando un ottimo spuntino. La fame terribile che ne maledice l'esistenza sta lentamente diminuendo, a spese del sangue del povero Nick, e riesci a percepirlo chiaramente. Prendi il tuo cellulare prima che sia troppo tardi, e apri la camera. Riprendi quello che puoi, pur sapendo che con la scarsa luce e la rapidità dell'azione non ne verrà un capolavoro. Probabilmente sarà più incasinato del Blair Witch Project. Dopo circa una decina di secondi di riprese, la vampira getta il ragazzo con un tonfo a terra. Nick è estremamente pallido, e, sempre se non è morto, necessita di attenzioni praticamente immediate. La vampira si inginocchia sul suo corpo, la lunga gonna sporca di sangue e terra. Si prende il volto tra le mani e inizia a singhiozzare.
  4. Il gigante di ingranaggi che ti tieni dentro ha una straordonaria capacità che ti permette di modulare le onde della tua voce dandoti quel "qualcosa in più" quando vuoi ottenere qualcosa dagli altri. Tu ti accorgi che c'è una tinta metallica alle tue parole... ma per gli altri è normale, completamente normale, ma straordinariamente affascinante. Non è niente di eccezionale, in fondo sei una Bestia da poco, ma è sufficiente per fare un *crack* nel freddo guscio dell'agente Theleuse. Abbassa le spalle, fa un sorriso, sembra sciogliersi un po', e immagini che per l'agente sia già... qualcosa. "Deve scusarmi, signor Serault. Non ne volevo discutere apertamente, oltre che su consiglio della scientifica, anche perché... è qualcosa di estremamente delicato." Nello spiegarti la situazione ti scorta dentro il box, dove ora puoi vedere i cordoni gialli della polizia. Un uomo con la tuta bianca da capo a piedi è chino su un oggetto che non puoi ancora vedere. "Mi deve capire, non è una cosa di tutti i giorni. Non... non è una cosa che si può dire al telefono. Faccia un respiro profondo. Dott. Peckman, l'ICE di Iordanou è arrivato." L'ICE di Iordanou? Sei un po' sorpreso. ICE sta per In Case of Emergency, ed è il nome con cui sono a volte inseriti alcuni contatti nella rubrica del cellulare per segnalare chi chiamare durante le emergenze. Michael era così solo da considerarti così importante? Il Dott. Peckman si gira verso di te e ti fa un cenno con lo sguardo, non potendoti ovviamente dare la mano. È biondo, abbastanza in carne e con profondi occhi azzurri. Sembra un bambino cresciuto, ma al momento ha uno sguardo serissimo. "Signor Serault. Dopo tante ricerche siamo arrivati più vicini al signor Iordanou. Ora, non voglio che si preoccupi. Deve stare molto calmo, questo potrebbe voler dire tutto e potrebbe voler dire niente. Mi ha capito?" In realtà non c'è bisogno di tranquillizzarti. Puoi già vedere quello che ti stanno cercando di nascondere. È un braccio, di una persona bianca. È in perfette condizioni, se non per il fatto che non è attaccato al suo proprietario. A livello della scapola è stato tagliato con una precisione millimetrica, come con un enorme bisturi. Dal punto in cui l'articolazione dell'omero dovrebbe legarsi con la scapola parte un'asta di metallo di una decina di centimetri, che termina in qualcosa che ricorda una trivella.
  5. La ragazza ridacchia. "Fair enough. Ti ho dato abbastanza indizi, ma è più divertente per entrambe quando ci sarà il momento della sorpresa." Pochi barboni paiono interessarsi alla vostra presenza, e non hanno tutti i torti. Meglio non avere problemi che avere soldi. Uno di loro però si alza quasi con un balzo, e raccatta i tuoi soldi quasi prima che possano toccare terra. Sono pochi spicci, ma in un modo o nell'altro gli servirano per tenersi al caldo, ancora per un po'. Avrà poco più di 30 anni, capelli corti e unticci nascosti da un cappello di lana, con barba fatta relativamente di recente da chissà quale servizio di beneficienza che bazzica per quelle zone. Vi guarda entrambe con sospetto, squadrandovi socchiudendo le palpebre. Poi accenna un sorriso, da cui puoi notare i danni del meth. Ugh, quella robaccia ha distrutto intere generazioni di americani. Non capisci come faccia a piacere, non c'è niente di piacevole nel meth... ma probabilmente è quello lo scopo. "Buongiorno signorine. Se è giorno. Cioè, è notte, ma credo sia giorno a quest'ora, no? Chi cercate, chi cercate? Una vostra amiiica... ehi, Kev!" e dà una bella spallata nel fianco del suo vicino di materasso "abbiamo visto ragazze piene di stracci con giacconi luridi di recente?" Kev boccheggia, ancora nella morsa nel sonno "Del nostro gruppo o fuori?" Il primo senzatetto con cui hai parlato si rivolge di nuovo a voi. "Del nostro gruppo o fu-." e quindi torna a Kev "Ma ovvio che non del nostro gruppo! È un'amica loro!" e vi indica con il palmo "Ti pare che hanno amiche come noi?" Kev si mette a sedere, strofinandosi gli occhi con la manica di una felpa probabilmente un tempo rossa. "Dio, Captain, non fare tutto sto casino, non si sa mai!". Kev è un ragazzo di a malapena 18 anni. Ha capelli lunghi e ricci, raccolti in una specie di coda, e due pesanti occhiaie che tradiscono gli anni sulla strada. È però più coerente di Captain. "Ho visto poche persone stasera. Ma una ragazza... non so, c'era qualcuno nella zona dimessa dei treni, credo? Non ci ho fatto molta attenzione, lì è territorio brutto." Captain sbotta a ridere. "Kev is a dumbass! "Territorio brutto"... lì si spaccia, e basta." Nel frattempo ha smesso di raccogliere il poco che gli hai dato, e un po' deluso se lo nasconde sotto la coperta.
  6. "Grazie." Chiude la porta, e fa qualche passo titubante verso la tua scrivania. "Non credo esista un modo normale per dirlo..." Ha il volto rosso quasi come i capelli. La sicurezza che aveva prima si è sciolta al sole. "Stamattina ero alla Vir Roboris Gym. Ci vado quasi tutte le mattine, per un po' di tapis roulant. Dall'espressione che ha fatto prima fuori dall'aula, non credo mi abbia mai visto. Ma io ho visto lei." Si guarda intorno e lancia più occhiate alla porta, come per controllare se qualcuno la stia spiando. Rimane però ancora lontana da te. "C'ero quando ha steso quell'uomo che l'ha sfidata a duello," e virgoletta a duello con le dita "c'ero quando l'ha dominato con la sua gloria, e ovviamente c'ero quando ci ha deliziato con quella musica celestiale." Ora ti sta guardando dritto negli occhi, con le mani tremanti intrecciate a livello del cuore. C'è una luce nei suoi occhi che quasi ti spaventa per il suo fervore. "Lei è... lei è..." il volume della sua voce si abbassa improvvisamente "... un angelo, vero?"
  7. Mantenendoti sempre ben occultato da cespugli e foglie di alberi, fai il possibile per non fare rumore mentre ti avvicini alla sorgente di quel grido soffocato. Dopo neanche una ventina di metri ti ritrovi davanti uno spazio aperto, con meno alberi e ancora scarsamente illuminato. Le urla continuano, ma si fanno sempre più deboli. Ti nascondi dietro un albero per osservare la scena. Davanti a te c'è Nick, con il volto contorto in un urlo che non può esprimersi in tutta la sua potenza per una mano che gli copre la bocca. Dietro Nick c'è una ragazzina di più o meno la sua età che gli sta succhiando con veemenza sangue dalla carotide, tenendolo ben fermo con entrambe le braccia. Non è come ti immagini un vampiro si nutra di solito: è un casino. Nick cerca di fare presa sul braccio della vampira che gli cinge il collo, prendendola a pugni con scarso successo. Muove le gambe a vuoto, non riuscendo a muoversi di un millimetro. La ragazza continua a bere, a bere, e a bere, e non deve aver preso bene la carotide perché gran parte del sangue sta uscendo fuori a zampilli, macchiandoli entrambi. È completamente sporca di sangue: parte è sicuramente di Nick, parte è più vecchio, e incrostato nei vestiti. Non puoi vederne ancora perfettamente le fattezze, se non per i capelli biondi, sporchi di sangue come il resto, e gli occhi, che mostrano una furia inarrestabile. All'improvviso senti puzza di terra bagnata ed incenso inondarti le narici. Non proviene da Nick, nè direttamente dalla ragazza: è il Sogno Primordiale che ti avverte.
  8. Nonostante sia abbastanza buio vista la lontananza delle luci, intravedi qualcosa che spunta da un cespuglio vicino a un albero. Uno dei vantaggi di essere una Bestia che vive al buio è che, be', ti sei abituato perfettamente alla mancanza di luce. E non di rado è utile. Ti chini a osservare meglio l'oggetto che hai visto a terra. È la bottiglia che Nick si era portato dietro prima di andare "in bagno". Stessa marca, almeno. Non hai motivo di pensare che sia di qualcun altro. È integra ma vuota, con gran parte della birra sparsa intorno sull'erba. Non ci sono tracce sul vetro che ti facciano insospettire, solo terra e birra. Sei ancora chinato a terra a osservare la bottiglia quando ti arriva il suono di un grido soffocato. Viene da più in profondità nel parco rispetto alla direzione che Nick ha preso, e che tu hai seguito.
  9. San Castillo, Porto. 26 Marzo 2017, 7:20 PM. Convinto di aver usato le parole migliori con le mogli della più alta società di San Castillo, sali in macchina e in un baleno arrivi nella zona del porto. Usi scorciatoie, il limite di velocità è un optional, ma nessuno ti ferma. Arrivato alla zona del porto ne puoi quasi palpare l'aria malsana, mentre sei ancora in macchina. Deprimente come sempre. La sede principale delle fabbriche della Serault si trova qui, ma tu ci vieni relativamente di rado, quando c'è qualcosa che possa macchiare la reputazione della compagnia. Il "grosso" delle Imprese si fa negli uffici nella zona centrale, si fa in borsa, si fa nella ricerca e nella pubblicità. E poi sì, c'è anche la parte della costruzione, ma una minuscola parte si compie effettivamente a San Castillo. Gran parte dei materiali che usate, e quasi tutta la manodopera, viene da oltreoceano. Non si diventa ricchi e famosi facendo solo beneficienza. Non hai però difficoltà a localizzare la zona del deposito, nè tantomeno il box in questione. Davanti la grata del 34-I c'è un'agente della polizia davanti una volante a luci spente. Non vedi cordoni della scientifica, almeno non da fuori. Parcheggi la tua macchina proprio davanti alla volante, e appena sceso una voce acuta e nasale conosciuta ti accoglie. "Michael Serault, suppongo. Venga con me". L'agente Theleuse è una donna di circa 40 anni. Volto squadrato, capelli neri con tocchi di grigio raccolti in una treccia, espressione severa. È più bassa di te, ma intravedi abbastanza muscoli da farti pensare che a massa possa vincere lei. Sei indeciso se sia più tagliente la sua lingua o il suo corpo.
  10. Nascondendoti da un albero all'altro segui la direzione presa da Nick, dando continue occhiate al gruppo che ti sei lasciato dietro. I due ragazzi stanno ancora pomiciando senza sosta e quasi ti fanno schifo per quanto ci stanno dentro di lingua, mentre il terzo incomodo si è steso per terra a quattro di bastoni, a prendere fiato. Non si aspettano ci sia qualcun altro nel parco, quindi ti è facile muoverti dietro il quarto del gruppo. Sei in una regione del parco poco illuminata, lontana dal sentiero dove si trovano i lampioni e con un numero leggermente maggiore di alberi. È una zona sempre carina e ordinata, ma molto meno adatta alle passeggiate notturne. Cammini per un po' sempre nella stessa direzione, ma non trovi traccia del ragazzo.
  11. Mentre stai pensando e spiando, uno dei ragazzi, quello ferito al braccio, fa per allontanarsi dal gruppo. "Gotta pee guys, ho bevuto troppo". "Nick, sempre a pisciare stai!", gli risponde il ragazzo pieno di lividi, da terra. "Che vi vuoi fare," aggiunge la ragazza "sarà la vecchiaia." Nick fa una smorfia contro i due, mentre si piega per prendere un'altra birra. La apre con un portachiavi, e beve un sorso. "Me la porto dietro, non si sa mai." Il leader quasi-barbuto del gruppo e la ragazza si fermano su una panchina per prendere una pausa. "Lasciacene una Nick, sai quanti favori ho dovuto fare a mio fratello per farcele avere?" dice il quasi-barbuto, con stizza. "La prossima volta ci penserò io, dai" gli risponde Nick, dandogli le spalle e allontanandosi nel buio tra gli alberi. Passano due, tre minuti. Il ragazzo pieno di lividi se ne fa un altro paio. Il quasi-barbuto inizia a pomiciare con la ragazza. Nick non torna.
  12. In teoria sarebbe stato possibile aggiungere la Tana, sì. Visto che si tratta di un'azione riflessiva, dovresti dirmi che stai attivando il potere: in teoria stai modulando il tono della tua voce per incantare gli altri. Se il potere avesse avuto l'attributo "persistente" invece sarebbe stato sempre attivo e non mi avresti dovuto neanche avvertire.
  13. Thomas alza le mani in senso di sfida quando gli parli del suo debito. "Ehi, non pensavo mica che ce l'avrei fatta con un solo caffè... saranno almeno dieci!" Ride, e ti lascia andare con una pacca mentre anche lui torna lentamente al conservatorio. Il tuo ufficio non è grandissimo come quello di certi professoroni, ma almeno è tuo, ed è solo tuo, decorato come vuoi tu, senza che qualcun altro abbia potuto metterci le sue manine con quei poster motivanti che fanno tanto insegnante oggigiorno. Non hai fatto neanche in tempo a sederti alla tua scrivania che senti già bussare. Guardi l'ora: è passata effettivamente mezz'ora precisa precisa. La porta si apre di uno spiraglio, e ne esce la voce della ragazza di prima, Ann, Annie, o come si chiama: "Professore, è permesso?".
  14. Il poliziotto grugnisce apertamente. "Avete ragione voi avvocati, come sempre. Me ne vado, me ne vado. Ma stia attenta." Si avvicina al tuo volto e ti punta l'indice contro. Il suo fiato puzza terribilmente di fumo. "Questo qui, non ascolti le parole di questo qui. He's a real piece of flaming shit". Si lascia la porta dietro con uno *slam*, e qualche imprecazione sotto voce. Ora tu e Tyrone siete soli. Nel mentre, Tyrone non ha battuto ciglio. I suoi occhi hanno viaggiato dall'agente a te, poi di nuovo sulla rocambolesca fuga dell'agente e ora sono tornati fissi su di te. Sono profondi e solcati da rughe di una persona che ha visto, o fatto, troppo. Sono marroni, ma con una sfumatura violacea. Continua a sorridere, con la bocca fermamente chiusa, ma accenna a voler parlare, almeno non per primo. Così come sono arrivati, il senso di calore e il dolore se ne sono andati. Dentro la Tana senti un lontano battito di mani. Può un Orrore essere sarcastico?
  15. Senti qualche debole mormorio tra i presenti, ma sai che Scott sarà più che in grado di affrontare la situazione. Esci in fretta e furia dall'aula del centro congressi, mentre puoi già ascoltare Scott che fa del meglio per ingraziarsi i presenti. Sarà un'ottima palestra per il tuo assistente... è giovane, più giovane di te, ed è partito dal basso. Ha sempre il terrore di sbagliare, ma prima o poi gli passerà. Quella piscina di squali è un buon inizio.
  16. Tu e Alyssa passeggiate tranquillamente per la zona della stazione, ma non ci sono tracce della donna. "Continuo a pensare che tu creda che io sia qualcosa che in realtà non sono. Non caccio per mangiare." Ti osserva con un espressione piena di interrogativi. "Specialmente non quella roba là. Io. Mangiare un Beshilu." Ride, volgendo lo sguardo lontano da te. "Immagino tu non sappia cosa sia un Beshilu, quindi. Ratti. Sono ratti, e se non li ammazzi subito si moltiplicano, e poi creano piaghe, e gli spiriti fanno un casino assurdo." Sospira, mettendosi le mani in tasca. "Ne ho sterminata solo una colonia, quando ormai era quasi troppo tardi. Questa donna? Un Beshilu debole. Giovane. Questa volta posso provarmi di fronte al mio branco, senza metterli nei guai stavolta." Ti sorride. "E tu fai proprio al caso mio. Ma ora. Puoi dirmi cosa diavolo sei? Non sei uno dei miei. Non sei un vampiro, nonostante l'aspetto. Non sei un Beshilu perché non puzzi. Cosa sei?" Siete quasi arrivate di fronte a quell'area della stazione in cui i senzatetto trovano riparo di solito. Ne vedi un sei, sette. Alcuni dormono su un materasso di fortuna, altri hanno coperte con chissà quali parassiti sopra. I più sfortunati hanno solo un po' di cartone come protezione. Credi stiano dormendo, ma per forza di cose hanno un sonno molto leggero, visto che potrebbero essere sgomberati senza il minimo preavviso. Probabilmente non possono sentirvi.
  17. L'agente di custodia si allontana quasi ancora prima che tu entri nella stanza. C'è una sorta di alleanza tra forze dell'ordine e avvocati, anzi, è più corretto chiamarla "sopportazione", quindi il giovane non si fa pregare, e si defila senza complimenti. Entrata nella stanza delle interrogazioni, provi come un senso di appartenenza. Questa è casa tua, e ti senti a tuo agio. Sono gli altri gli ospiti. Il giovane poliziotto ti guarda invece con espressione sorpresa. Non l'hai mai visto prima, sarà un nuovo trasferimento. Ti sembra stanco, e nonostante non credi abbia superato i trent'anni ha il portamento di un uomo di almeno dieci anni di più. Sarà la panzetta. Sarà che ha una giacchetta beige con una cravatta gialla. Sarà quel colorito in volto che fa molto policitemia. Il poliziotto parte in quarta. "Perché dovrei andarmene, scusi? Chi è lei?" Si ferma. Riflette un attimo, e capisce. "Non me lo dica." Indica Tyrone, con un sorriso sarcastico, inarcando le sopracciglia. "Lei è l'avvocato di questo qui? Di sta carcassa umana? Congratulazioni, le piacciono le cause perse. Se non finisce a marcire questo, non lo fa nessuno. Ed è pure fortunato che la pena di morte è al momento sospesa." Tyrone non si muove e non apre bocca, ma ti fissa con i suoi occhi all'apparenza gentili. È calmissimo, molto più del suo interrogatore. Ma appena i suoi occhi si fissano su di te, senti di nuovo la sensazione di calore che hai provato con Kimiko poco fa. Il dolore alle tempie è ancora più forte, quasi come una pugnalata, e si aggiunge lo stesso tipo di dolore, ma meno intenso, anche dietro le spalle e nella bassa regione lombare.
  18. Passando da un albero all'altro, da un cespuglio all'altro e usando anche uno scivolo come scudo, accorci le distanze tra te e il gruppetto di voci. Non vuoi ancora rendere palese la tua presenza, e rimani in parte nascosto dietro un albero: luce o non luce, al momento non possono vederti. Invece tu ora li vedi benissimo: sono quattro ragazzi, intorno ai 18 anni. Tre ragazzi, una ragazza. Uno di loro ha un principio di barba, e da come si muove credi sia il "leader" del gruppetto. La ragazza è quella che fa più casino di tutti, ma anche quella che è caduta di meno quindi qualcosa da festeggiare ce l'ha. Un ragazzetto con gli occhiali da sole, di notte, è quello con più lividi. Anche perché è l'unico privo di protezioni. L'ultimo sta in disparte, a bere una birra in silenzio o quasi, ed è quello più lontano da te. Ha una bella ferita superficiale sul braccio sinistro, con cui sta tenendo la birra, ma è ancora con le protezioni addosso quindi non credi che la sua notte sia finita. Per ora. In effetti stanno facendo esattamente quello che pensavi fosse: baldoria, mentre si esercitano in qualche banale trick con lo skate. C'è qualche bottiglia di birra vuota per terra, e altre ancora integre sistemate in ordine vicino ai loro zaini, non lontano dal ragazzo seduto.
  19. Segui Thomas e prendi posto come lui al bancone. Al tuo caffè macchiato Thomas ti preferisce un espresso, che butta già in un baleno. "La lezione è andata da-dio. È stato un po' difficile controllarli perché sono completamente scoppiati dopo il nostro show... ma ho fatto un grande passo avanti per guadagnarne la fiducia". Si lecca le labbra e fa uno schiocco. "Quella cariatide di Hutchin sarà pure una delle alte sfere della scuola, ma prima o poi quella cattedra sarà mia." Gli leggi l'ambizione negli occhi, ma non lo biasimi. Hutchin è uno di quei professoroni che si è guadagnato il posto decenni fa, e poi non si è spostato di un millimetro, nè ha cercato di migliorare sè stesso, il suo insegnamento o le sue capacità musicali. Alla tua richiesta di informazioni sulla ragazza che ti ha cercato prima, il tuo amico si gratta la barba, e fa spallucce. "Mi spiace, sarà neanche la mia terza lezione con quel gruppo. Non è una che non si fa notare, comunque. Si chiama... Ann? Annie? Lo sentita chiamare in entrambi i modi. Credo ci sappia fare, ma è sempre distratta. Ha tanta energia, ma la usa davvero male. Almeno per ora, secondo me è salvabile." "Ma non ho idea perché ti abbia cercato. Suona pianoforte, forse è per questo?" Mentre sta parlando con te, Thomas paga il conto al bar, prima che tu possa fermarlo. "E non fare storie. Ti devo ancora un favore."
  20. Se ti è di disturbo non è strettamente necessario: al momento mi sto adattando con delle versioni ridotte da me con una sintesi di un po' di tutto. Però se è originale, aho, voglio vedere ;D Mi scuso per il ritmo dei mei post di questi giorni, ma tra una cosa e l'altra riesco a rispondervi solo a notte fonda e capisco non sia il massimo... Ah, Slamurai2: non è un problema che tu abbia il tipo di pistola che mi hai indicato. Ci sono delle penalità perché non sei abbastanza forte fisicamente per usarla al massimo, ma con il resto delle tue abilità non dovresti avere difficoltà.
  21. "Non abbiamo molte informazioni." ti risponde laconicamente l'agente Theleuse dall'altra parte del telefono "Abbiamo trovato qualcosa che appartiene a lui, ma non è abbastanza per pensare sia morto. Il primo sopralluogo della scientifica non lo fa presupporre. Non mi pare adatto dirle tutti i dettagli per telefono, ma vorremmo venisse qui sul posto. Ci può trovare nella zona del porto, nei depositi in zona C, box 34-I." E ti attacca in faccia senza tante cerimonie. Una vera perla questo agente. Scott ti guarda apprensivo: "Allora? Quanto sono cattive queste notizie?"
  22. Ti guardi intorno. La zona esterna al parco è illuminata da lampioni quasi tutti funzionanti, ma intorno a te non c'è nessuno, cosa che ritieni molto strana. Avendo appurato che sei davvero solo, inizi ad arrampicarti come un insetto sul muro e non trovi alcuna difficoltà. Una volta superato l'ostacolo, senti che l'Orrore sta provando qualcosa verso di te. Tra i click e i clack capisci che si tratta di approvazione: non hai neanche avuto bisogno del suo aiuto. Del vostro aiuto, in realtà. Atterri senza fare alcun rumore dentro il Cerwick, cercando di non farti notare dai proprietari delle voci che hai sentito da fuori. Il parco è davvero molto grazioso, anche a quest'ora di notte. I prati sono stati tagliati di recente, e gli alberi stanno quasi per tornare in fiore. Davanti a te puoi vedere una zona per bambini, con altalene, scivoli e corde in colori pastello, tutti ancora in ottimo stato. Le luci del parco sono ancora accese... e non capisci perché, visto che nessuno dovrebbe esserci a quest'ora. Sarà per renderlo più bello da fuori, nonostante i cancelli siano chiusi qualcosa si può comunque intravedere. Le voci si sono fatte più chiare, e sono principalmente schiamazzi e cori di incitazione, ma dalla tua posizione non sei convinto di poter descrivere con certezza a chi appartengano. Puoi intravedere delle figure a poco più di una cinquantina di metri da te in quello che sembra una postazione per skate, ma per quanto il parco sia illuminato non è sufficiente. Puoi provare ad avvicinarti per avere una posizione di vantaggio, o aguzzare la vista il più possibile.
  23. Guardi profondamente la ragazza, prima di risponderle. Non hai la minima idea di cosa sia, ma almeno non ti sei fatto sgamare. Quando una Bestia cerca di capire la natura altrui, a volte la persona si sente inconsciamente come violata nella sua privacy, e tende a reagire di conseguenza. Quindi, nonostante il tuo momentaneo rifiuto, la studentessa non perde il sorriso. "Oh, mi scusi per averla disturbata. Mi farò trovare davanti il suo ufficio, allora. Grazie ancora, e buon caffè!" L'ha presa bene. Ti dirigi quindi verso il bar all'angolo fuori dalla scuola, dove Thomas ti sta già aspettando in piedi fuori dalla porta.
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