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dnd os Differenza tra prima e seconda edizione di "Advanced"
Nicto ha risposto alla discussione di Cyrano in Dungeons & Dragons
Con lo scudo sicuramente... ti voglio vedere invece a fare a tocchettini il gigante ehehe. -
dnd os Differenza tra prima e seconda edizione di "Advanced"
Nicto ha risposto alla discussione di Cyrano in Dungeons & Dragons
Si si, infatti la mia critica non era rivolta a te, piuttosto agli aficionados della Prima Edizione che criticano lo stile delle illustrazioni della 2E. Tra l'altro vedo che la pensi come me sullo stile Wi$ard$... Ho dato una letta al manuale, ma sinceramente le illustrazioni non me le ricordo bene... poi a quale edizione ti riferisci? Mi pare ci fosse Harnmaster Gold, Harnmaster Standard, e un paio di altre... Mi hai fatto venire in mente HACKMASTER invece e sto piegato in due dalle risate al solo ricordare quell'esempio di gioco nelle prime pagine. Avevo intenzione di farlo anche io... adesso ormai sono troppo vecchio per i poster ahahah. Si, piace anche a me, anche se ha un pò troppi muscoli per i miei gusti ehehe. Devo ammettere però che la posizione che ha è molto sensuale. Soprattutto la gamba destra. Rilancio con pagina 60 del Manuale del Giocatore, il mago che impugna il bastone magico. (non altrettanto sensuale, ma senz'altro ispirato...) -
dnd os Differenza tra prima e seconda edizione di "Advanced"
Nicto ha risposto alla discussione di Cyrano in Dungeons & Dragons
Eh eh attento a non ripetere questo in presenza dei fanatici della prima edizione... ho assistito a discussioni particolarmente infuocate sul tema. Gli estimatori della 1E più che altro associano le illustrazioni della 2E al fantasy tipicamente anni '80, criticando il fatto che i soggetti sembrano 'in posa', finti insomma. Io posso essere d'accordo quando uno dice che le illustrazioni della 1E sono più surrealistiche e cariche di pathos... e che l'arte è soggettiva... ma niente mi ha ispirato come l'immagine del gruppo di avventurieri davanti al drago legato al ramo di un albero (autore Elmore, Manuale del Giocatore Ripa); e non puoi dire che Elmore e Easley sono 'mondezza', per poi osannare quattro scarabocchi sul manuale della Prima Edizione. A parte questo, posso apprezzare entrambi gli stili. -
Mi dispiace CyberTroll, ma non sono d'accordo nemmeno con una cosa soltanto tra quelle che hai esposto. Quello che vedo è soltanto il tentativo di far passare per nero ciò che nero non è... che il 2020 non fosse totalmente Gibsoniano sono stato il primo a dirlo, ma non puoi dire che 'è cambiato poco da quell'altra edizione'. Mi dispiace, ma questa non posso fartela passare... dacché anche un cieco si accorgerebbe dello stravolgimento operato nell'ambientazione. Se hai letto ciò che kiavik ha riportato nei post precedenti in merito, comprenderai ciò che dico. Rimango della mia idea: non è il cp che amo, è più post-cyberpunk che cyberpunk, e io il post cyberpunk non lo sopporto. Stop. Kiavik e Fodasu poi mi parlano di 'modifiche operate a livello di AMBIENTAZIONE' dagli editori italiani: poi però lo stesso kiavik dice che le modifiche sono a livello di 'slang'... Ci stiamo arrampicando sugli specchi? Io ti parlo di stile e ambientazione, riferendomi alle tue citazioni di prima riguardo al manuale (e sono tre volte che cerco di fartelo capire), e tu mi rispondi che dovrei leggere il manuale italiano perché 'certe cose si capiscono meglio'... No comment.
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Il mio giudizio deriva sia dalla lettura (sebbene parziale) del manuale inglese, sia dalle cose che tu stesso hai riportato qualche post fa riguardo all'ambientazione (datacrash, programmi viventi, corporazioni, ecc)... che suppongo siano parte della versione italiana, o no? Torno a ripeterti che viste queste premesse e la mia concezione di Cyberpunk Gibsoniano , Neuromantico, o come altro volete chiamarlo, non ho bisogno di leggere oltre perché il modo in cui avete/hanno ritoccato l'ambientazione del gioco NON MI PIACE e non la trovo congeniale. Ma mi sembra fosse già chiaro; e non sto mancando di rispetto a nessuno, quantomeno nei riguardi di chi 'ci ha lavorato'... Hai letto da qualche parte: 'V3 è una mondezza, è da buttare'? Non mi pare di aver scritto qualcosa che lontanamente si avvicini ad un giudizio del genere... rileggi attentamente i miei post. Se ti riferisci alla mia allusione 'bimbetti con l'Ipod e cellulare', mi dispiace ma è quello che penso e deriva da ciò che hai esposto tu stesso... che questo significhi che io stia gettando nel secchio il lavoro degli autori, lo stai supponendo tu. Qui si parla di 'Stile'... Perfetto. Leggi sopra Fodasu: revisione o no, ho letto i post precedenti in cui kiavik parlava dell'ambientazione, e le mie osservazioni erano inerenti a quegli interventi.
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Sei tu quello che se l'è presa, parlando di presunta 'maturità' del sottoscritto e tirando in ballo la comunity Ashura. Io non ho mai fatto riferimento alla tua persona nei miei post. Se te le cerchi però... In quanto al manuale, vuoi farmi intendere che tra la versione italiana e quella inglese cambia qualcosa riguardo l'ambientazione? Perché altrimenti, direi che leggerlo in inglese o leggerlo in italiano non rivesta importanza alcuna, o sbaglio? Perché è di concept che sto parlando, non di grafica e illustrazioni... semmai ci sia bisogno di ribadirlo.
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Tu ne sai qualcosa di imparzialità... Dov'è che avrei scritto che non ho letto il manuale? Il manuale CE L'HO (in inglese... ) e ho letto quanto basta. Non devo leggere pure i numeretti delle pagine per rendermi conto se una cosa mi piace o no... E tra l'altro ho commentato quello che TU hai citato... crash della rete, programmi 'reali', e via dicendo. Non ho fatto allusioni acose che non ho letto: non ho citato il sistema di combattimento, ad esempio, perché non ho la più pallida idea di come funzioni. Io ho solo esposto la mia, in modo diplomatico e senza 'sputare veleno' su nessuno. Non ho nemmeno detto che è un brutto gioco, ho detto che non è Cyberpunk. E se permetti, in materia ne so abbastanza per permettermi di dirlo... Mettere in dubbio la mia maturità non fa che peggiorare la tua situazione: sei poco credibile, vista la tua figura di traduttore del manuale, per cui fammi il piacere... piantala di fare l'avvocato difensore di Pondsmith, che di certo non ne ha bisogno. Ehehe rivolta pure la frittata... con me non funziona. Quello che dici non ha alcuna attinenza col discorso e ha il solo scopo di scatenare un flame. Continuo a ripetere che stai facendo una pessima figura tu per primo, in quanto coinvolto nel progetto come traduttore. Fossi in te io non avrei insistito, vista la posizione che rivesti.Un pò di distacco non guasterebbe. E visto quello che hai detto sopra, non ci tengo proprio a diventare tuo amico... uno che tende a mettere in dubbio la maturità di un altro solo perché ha un'opinione diversa dalla sua, senza nemmeno averlo incontrato di persona, difficilmente potrà diventare mio amico.
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dnd os Differenza tra prima e seconda edizione di "Advanced"
Nicto ha risposto alla discussione di Cyrano in Dungeons & Dragons
Soltanto due precisazioni riguardo al mio post sulle Differenze tra 1E e 2E: un'aggiunta e una modifica. - Il risultato del dado quando si tira per l'iniziativa non corrisponde al segmento in cui il pg agirà; il tiro di d6 del gruppo viene confrontato con quello dell'avversario, e chi ottiene il numero più alto ha l'iniziativa per quel round. Il segmento in cui si potrà agire è stabilito da altre variabili. Errore da parte mia (chiedo venia); - regole per la sorpresa: c'è anche da dire che si può restare sorpresi per più di un segmento... questo rende la sorpresa ancora più mortale di come appare in base a ciò che avevo scritto prima. Vado a modifcare il mio post prcedente. P.S.: come non detto, non posso più modificarlo... -
E' la stessa impressione che ho avuto io pur non leggendo la prefazione. Voglio dire ragazzi: certe cose sono lampanti, come ho già scritto in altri topic... non c'è da discuterci troppo sopra. Cyberpunk 2020 era uno dei pochi giochi di ruolo ad avere un 'carattere', uno stile particolare che andava un pò contro quello della maggioranza dei gdr dell'epoca. Purtroppo, così come il cyberpunk letterario, che è morto o confluito in mille generi letterari che hanno ben poco in comune con esso, anche il gdr Cyberpunk ha fatto la stessa fine. Ora è perfetto per i bambinetti che girano con l'iPod, il cellulare all'ultima moda e passano la maggior parte del tempo su YouTube. Non è mica detto che un gioco debba cambiare per forza, adattarsi ai tempi, per vendere... soprattutto se funziona così com'è! E' un gioco. Non una legge, un elettrodomestico, o un capo di vestiario. Il Monopoli è sempre il Monopoli, il Risiko é sempre il Risiko... gli scacchi sono sempre quelli. Call of Ctulhu, escludendo quella mondezza della versione d20, è rimasto quelo che è. Warhammer 2E si è appropriato di alcuni elementi del d20 system, ma in sostanza ricalca tono e atmosfera del papà. Tuttavia molte persone continuano ad amare e a giocare con questi sistemi. Per cui, caro Pondsmith: stavolta hai toppato!
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dnd os Differenza tra prima e seconda edizione di "Advanced"
Nicto ha risposto alla discussione di Cyrano in Dungeons & Dragons
Credo proprio di si... mai sentita questa. Confermo. Se non sbaglio i Nani possono essere chierici in Unearthed Arcana. Le Cronache urlano Tolkien a gran voce... l'atmosfera, l'eroismo, la netta divisione tra bene e male, sono tutte cose che sanno molto di LOTR. Comunque non significa che sono simili. Sto dicendo che secondo me hanno lo stesso 'feeling'. -
dnd os Differenza tra prima e seconda edizione di "Advanced"
Nicto ha risposto alla discussione di Cyrano in Dungeons & Dragons
Ehehe no guarda questa non te la faccio passare, anche perche non sopporto Dragonlance. E guarda che DL ha molto in comune con LOTR, e non sono l'unico a dirlo. Rilancio: Ad&d 2E: Forgotten Realms, High fantasy (che già va un pò meglio...). Aggiunta: Inoltre non puoi accorpare LOTR alla Sword & Sorcery, e a Gygax stesso non piaceva lo stile di Tolkien... a parte nani elfi e halfling (e rangers ispirati a Aragorn) c'è ben poco del grande vecchio nella 1E... -
campagna Quanto tempo per preparare una campagna?
Nicto ha risposto alla discussione di zarro73 in Ambientazioni e Avventure
Non so rispondere alla prima domanda... alcune cose vanno preparate accuratamente, e allora ci si impiega anche parecchi giorni; altre funzionano meglio se improvvisate. Di solito butto giù una bozza generale... che non mi porta via più di mezz'ora. Il resto lo impiego a dettagliare le singole avventure, e quelle non le preparò tutte prima; ho bisogno di capire come i personaggi si relazioneranno col contesto. C'è anche da dire che nel 99% dei casi creo le mie ambientazioni da zero, ed è quella la parte che mi porta via più tempo... così ho risposto anche alla seconda domanda. Raramente ho usato materiale predefinito. -
dnd os Differenza tra prima e seconda edizione di "Advanced"
Nicto ha risposto alla discussione di Cyrano in Dungeons & Dragons
Diciamo 'molto poco raccomandabile' ehehe... Allora... non ho letto attentamente tutti gli interventi ma direi innanzitutto di lasciare da parte l'Unearthed Arcana, il Dungeoneer Survival Guide e il Wilderness Survival Guide... che per la cronaca, non fanno parte del 'Core' e non sono molto amati dagli aficionados della Prima edizione. Se si parla di 'sistemi', secondo me vanno presi in considerazione solo i manuali base. Inoltre come ho specificato nel topic di Death, non ho una conoscenza totale della 1E, e non voglio mettermi a spulciare i manuali con l'intento di scovare ogni singola differenza tra i due sistemi. Fatta questa premessa, vado ad elencare le differenze che 'fanno la differenza' secondo me, perdonate la ripetizione. (Fermo restando che sono d'accordo con quanto detto da Death) -RAZZE Ci sono molte piccole differenze... le più importanti stanno nei limiti di livello per i semiumani, molto più bassi che in seconda edizione, e nell'impossibilità di accedere ad alcune classi: ad esempio i nani non possono diventare chierici; è possibile selezionare i mezzorchi (poi eliminati nella 2E; ricompariranno nel Complete Book of Humanoids); - CLASSI: Ci sono delle differenze, ma nulla di troppo sconvolgente. Il guerriero non può specializzarsi, non esistono chierici di miti specifici; gli incantesimi non sono suddivisi in scuole o sfere, quindi non esistono maghi specialisti (l'illusionista è una sottoclasse del mago, ma il termine 'specialista' semplicemente è apparso per la prima volta nella 2E); assassini e monaci sono tra le classi selezionabili di default (non sono opzionali); il ranger è in grado di lanciare qualche magia dei maghi e dei druidi, non ha il bonus per combattere con due armi, guadagna il bonus al danno contro umanoidi (+1 per livello... e vale contro goblin, orchi, hobgoblin et similia); i ladri partono con percentuali fisse nelle abilità (niente punti percentuali da suddividere); i bardi (opzionali) sono basati sul modello 'celtico', e quindi lanciano incantesimi da druidi, ma come dice Death sono trattati come una specie di Classe di Prestigio; -ALTRE ABILITA' DEL PERSONAGGIO Non esistono le Capacità non relative alle armi, né quelle relative alle armi se non ricordo male... ma nel MDM c'è la possibilità di acquisire le abilità secondarie, presenti anche in Seconda Edizione (i cosiddetti 'mestieri': Carpentiere, Armaiolo, Cacciatore, ecc); -MAGIA Ha già detto tutto Death... aggiungo (se non erro) la maggiore difficoltà nell'imparare incantesimi da parte dei maghi; non ricordo bene la meccanica, ma in generale i maghi sono più limitati nell'acquisizione di nuovi incantesimi; -SEZIONE DM Il manuale del DM è il cuore della Prima Edizione... a differenza della 2E, è colmo di regole e suggerimenti dell'autore per gestire praticamente qualsiasi cosa... si va dal calcolo di probabilità e dissertazione sui vari tipi di dado (con tanto di diagrammi e curve di Bell) alla descrizione di tutti i malanni che potrebbero affliggere i pg (ecco che improvvisamente l'immunità alle malattie del paladonzio acquista importanza); dalle regole sul come ingaggiare i mercenari al come gestire le battaglie navali... potrei continuare per un bel pò. C'è da dire però che l'autore stesso, in prefazione, chiarisce che il manuale vuole essere una 'guida', e non un codice di leggi scolpite nella pietra che il Master deve seguire ciecamente. In tutto questo le regole per il combattimento occupano si e no una ventina di pagine (su 240... chi ha orecchie per intendere... ma non voglio riattizzare la polemica). Una peculiarità secondo me rilevante è l'assegnazione di px per monete d'oro e oggetti magici trovati, che non è opzionale come in 2E, bensì di default (e gygax spiega anche la 'logica' dietro questa regola). Se tra i manuali del giocatore delle due edizioni possiamo riscontrare una certa somiglianza, tra i manuali del dm è impossibile... sono a tutti gli effetti due libri diversi; -COMBATTIMENTO Assieme al manuale del dm questa è la sezione con più differenze rispetto alla 2E. In breve: il combattimento sembra molto più mortale rispetto alla Seconda Edizione... ma solo se si prendono in considerazione le regole per la sorpresa, altrimenti siamo più o meno sullo stesso livello. E' anche la parte più incasinata e difficile da gestire. I forum sono zeppi di gente che a distanza di trent'anni discute ancora su cose che dovrebbero essere semplici e chiare, come la gestione dell'iniziativa... questo, checché ne dicano i fan, non è certo un pregio. Differenze rilevanti: la suddivisione del round di combattimento in 'segmenti', che per farla breve sono degli 'scaglioni' durante i quali ogni pg può muoversi di un tot di metri (in base al suo movimento); il movimento quindi, a differenza della 2E, avviene per fasi (un tot di metri per segmento) ed è quasi simultaneo con quello degli avversari, non risolto tutto in una volta. Per l'iniziativa si utilizzano i d6: uno per il gruppo dei pg, l'altro per gli avversari. Il risultato stabilisce l'esatto segmento in cui un pg può agire, e fin qui tutto ok; ma poi l'autore si impelaga in una moltitudine di casi e sottocasi: ad esempio, se pg e avversari ottengono lo stesso numero agiscono in simultanea, ma si confrontano gli speed factors delle armi... e se un'arma ha uno speed factor di molto inferiore a quella che impugna l'avversario, si possono fare più attacchi (!!) Notare che questa regola vale solo se i risultati di iniziativa si equivalgono, e secondo me è semplicemente illogica... perché adottarla solo in caso di parità? Ci sono moltissimi casi simili... arma lunga contro arma corta, incantesimo contro arma, creatura con più attacchi contro creatura con attacco singolo, incantesimo contro pg che carica... informazioni spesso contraddittorie tra loro e sparse quà e là. Per stabilire chi attaccherà per primo dovete perdere minimo mezz'ora. Caso a parte per le regole sulla sorpresa, e nello specifico: armi da tiro incoccate possono far fuoco ben TRE VOLTE durante un round di sorpresa... ciò significa che se avete un arco incoccato, e prendete di sorpresa un disgraziato, potete scoccare ben SEI FRECCE (l'arco ha fattore fuoco 2, 2x3=6). Mettete in conto il fatto che magari non siete i soli ad utilizzare un arco nel vostro gruppo... e avrete chiara la situazione. Molti dicono 'hai interpretato male quella regola!', ma la frase è chiara secondo me e non lascia spazio a fraintendimenti. Ogni arma, oltre alle solite statistiche di danno, dimensioni, fattore velocità ecc, ha vari modificatori da applicare al Tiro per colpire vari tipi di corazze (o assenza di corazze). In 2E questo è stato semplificato suddividendo le armi in contundenti, perforanti e taglienti, con vari modificatori a seconda dell'armatura indossata dall'avversario... mentre in 1E OGNI arma presenta un lista di modificatori per OGNI tipo di corazza: questo rallenta di molto il combattimento, ma secondo me è uno svantaggio trascurabile se confrontato con la varietà e l'importanza che certe armi acquisiscono(come ad esempio la balestra, spesso bistrattata in 2E) ... e spingono i giocatori a scegliere saggiamente le loro armi e a non affidarsi sempre e solo alla solita spada. Non esiste infine la Thaco (mi pare sia inserita come regola opzionale in UA), ma ci sono delle tabelle (un pò come in D&D classico) dove il livello e la classe del pg viene confrontata con la CA dell'avversario per stabilire il numero necessario per colpire. Non ho analizzato riga per riga la tabella, ma a prima vista mi sembra che le differenze tra le varie classi non siano così marcate come in 2E: ad esempio, tra la tabella del guerriero e quella del chierico non c'è un grande divario, se non ad alti livelli (correggetemi se sbaglio). -MOSTRI In genere sono più deboli rispetto alle loro controparti della 2E. I draghi della Prima edizione soprattutto sono considerati i più deboli di tutte le versioni di D&D... e leggendo le statistiche non posso che confermare: un drago rosso ha tra i 9 e gli 11 dadi vita, per dire, dove 11 dv sta per 'Drago antico'... l'unico vantaggio è la media di punti vita per dado che varia in base all'età del drago, ma 55 punti vita sono comunque troppo pochi per un drago venerando. Altre differenze: presente una percentuale per stabilire se il mostro è nella tana, e premio in px assente... il master deve calcolarlo da se seguendo la tabella apposita sul MDM. Il calcolo dei px è influenzato anche dai punti vita del mostro, un'altra cosa assente nella 2E: la trovo giusta. Non conta molto che il mostro abbia 16 DV se poi ottenete tutti 2 e 3 per i punti vita... mostri con meno pv sono più facili da abbattere e quindi meritano meno px. Ma probabilmente l'autore della 2E voleva semplificare e ha ritenuto opportuno omettere questo calcolo aggiuntivo. -STILE E ATMOSFERA Tutte le differenze elencate sopra secondo me sono il frutto del concetto di 'fantasy' e 'gioco di ruolo fantasy' di Gygax, ben differente da quello di David Cook (autore della 2E, non è parente di Monte...). Le differenze più rilevanti stanno proprio qui, nello 'spirito' con cui sono scritti i regolamenti. Riporto qui il mio post sul topic di Death in merito alla faccenda: -
Ti ringrazio del complimento, ma sono ben lungi dal definirmi tale... sono solo uno che si sforza di leggere attentamente i manuali. In quanto alla 1E non c'è problema, mi fa piacere parlarne... anche se la mia l'ho già detta qualche post fa, in questo stesso topic (quando parlavamo delle differenze tra 1E e 2E). Cyrano, fai prima ad aprire un topic apposito e e fare delle domande precise, io sono disponibilissimo a discuterne. Premettendo che ho letto i manuali, ma qualcosa mi sarà sfuggita... per carità, è un bel gioco, ma l'organizzazione delle regole e delle informazioni sui manuali lascia a desiderare. C'è gente che s' accorge dopo vent'anni dell'esistenza di una regola... seminascosta tra la miriade di osservazioni ed esempi di Gygax, il cui stile però devo ammettere è tra i più evocativi e intriganti. Basta leggere certe sue frasi per sentirsi invogliati a giocare. E non credo di dire una fesseria sostenendo che gran parte del fascino della 1E deriva dallo stile di esposizione di EGG. Comunque Cyrano: i manuali della 1E sono tra i più economici. Si trovano a prezzi ridicoli...
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Ah beh... questa m'era sfuggita... ovviamente ora è tutto molto più chiaro-_-
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Mi dispiace... ma io conosco più che bene i motivi che mi spingono a giocare a CP2020. Dai un'occhiata al mio avatar... Non ho bisogno di provare una 'nuova versione con nastrini e nappine', se in partenza non si rifà a ciò che io considero Cyberpunk... ripeto, le americanate, le bioscemenze da fantascienza esagerata e le allusioni ai manga non le sopporto, già ce n'erano troppe nella vecchia edizione. Ci tengo a precisare inoltre, che del manuale ho letto abbastanza per rendermi conto che non mi piacerebbe giocarci. Tra l'altro quella cosa della rete l'hai detta te e mi era persino sfuggita... quindi come vedi non ho bisogno di ulteriori prove. Sezna offesa, ma mi sembra quasi che tu stia facendo propaganda... Amici come prima.
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Infatti mi sembrava molto strano... di negozi ne ho girati e non ho mai visto uno di quella serie in italiano! Comunque, da una parte è meglio così.
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Questa è una delle cose che adoro delle vecchie edizioni. Comunque so bene quanto è dura convincere il proprio gruppo a cambiare gioco (soprattuto a schiodarsi da D&D che con tutti i suoi difetti rimane un gioco fantastico): quanto ho faticato io per fargli provare CP 2020 almeno una volta... poi guarda caso il gioco gli è piaciuto a tal punto che ho dovuto allestire una campagna. Gente di poca fede...
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Di certo far si che i programmi si 'materializzino' non è una buona idea per risolvere la cosa, e sa molto di pacchianeria e americanata da film di serie B. Inoltre questa eccessiva affinità con la tecnologia di oggi (LAN et similia) rovina di molto l'atmosfera del gioco. La Talsorian, così come la Green Ronin con Warhammer FRP Seconda Ed., ha semplicemente voluto accostarsi al d20 e al trend moderno dei gdr, ignorando tutto il buono che la vecchia versione di CP aveva. Torno a ripetere: non c'era NULLA da cambiare nel vecchio 2020 per quel che concerne l'ambientazione e il feeling... forse solo il sistema meritava una ritoccatina.
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Io credo di aver compreso quello che intendi dire, ma vorrei farti riflettere su una cosa... anche se master 'da sfida' non è proprio quello che intendevo io quando ti ho risposto prima, e non ho ben chiaro ciò che tu intendi con questo termine (per cui perdonami se fraintendo)... Se io Master metto delle sfide impegnative e difficili, e tu Giocatore ripondi con pg dalle statistiche stratosferiche (o dalle combo devastanti, o qualsiasi altra diavoleria min. maxing), io rispondo a mia volta con sfide ancora più difficili... alla fine 'vinco' sempre io. Semplicemente perché ad un certo punto tu sei limitato dalle regole, mentre io posso scatenarti contro ciò che voglio. Ho il mondo ai miei piedi. Capito perché non ha senso la relazione tra 'master da sfida e numeri'? Ben presto il giocatore si accorge che questa 'tattica' non serve proprio a niente, se non a peggiorare i rapporti tra lui e il master. Quindi l'alta mortalità in una campagna non porta a creare pg 'più forti', ma porta il giocatore ad agire con più prudenza, a giudicare le situazioni secondo un metro diverso dal solito. Al massimo il giocatore, stufo di aver perso l'ennesimo pg, si alza e se ne va... ma si tratta di casi rari. Secondo me.
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dnd 3e Quanta cura avete dei libri di D&D?
Nicto ha risposto alla discussione di Alex Andrew in Dungeons & Dragons
Ehm... non me ne intendo, ma questo discorso vale per i manuali di AD&D 2E della Ripa? Se hai presente di quali manuali parlo (e credo di si), sapresti dirmi se secondo te hanno una buona rilegatura? Da profano: no. Comunque è proprio il tipo di consigli che volevo, grazie. Cioè dalla parte della costina? Tanto per sapere... perché ormai gli unici non rigidi che ho sono quelli della 2E versione Twenty Five... e la copertina ovviamente inizia a cedere, dato l'uso continuo (rileggo spesso i manuali). -
Secondo me no. Nella mia esperienza è praticamente il contrario: se tutti gli ostacoli sono 'calibrati', i giocatori si credono onnipotenti. Si avventurano in ogni dove, senza alcuna paura: tanto gli incontri sono tutti equilibrati al livello del party. Invece nelle mie campagne, se sei imprudente e ti avventuri nelle Paludi della Tristezza (cit.) senza prima esserti informato, rischi di incontrare anche creature molto ma molto più forti. Ergo, muori. Lo stesso vale per certe trappole, per i veleni, e via dicendo. Nessuno ha mai detto che fare l'avventuriero sia una passeggiata. E questo non ha mai prodotto l'effetto di cui parli tu, anzi: la consapevolezza che il loro pg poteva morire in qualsiasi momento portava ad un senso di attaccamento più forte, e ad un'interpretazione più coerente della personalità del pg. I numeri non contano, conta ciò che il pg FA. Se un giocatore gioca in modo prudente, non avventato, e soprattutto 'osserva', e non da nulla per scontato, non muore facilmente nelle mie campagne. Ma il rischio c'è ed é sempre presente... e questo devono averlo ben chiaro i giocatori, dal momento in cui si siedono al tavolo da gioco. Non è il master ad essere 'assassino', ma i giocatori ad essere 'imprudenti e sicuri di sé', spesso... anche se ho avuto a che fare con master che facevano apparire draghi rossi dal nulla davanti ad un party di primo livello. Un'altra storia comunque.
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dnd 3e Quanta cura avete dei libri di D&D?
Nicto ha risposto alla discussione di Alex Andrew in Dungeons & Dragons
Questa mi giunge nuova, hai prove di ciò oppure è solo una tua ipotesi? Io invece credo che nel conservare i libri in verticale a risentirne sia sorattutto la costina e la rilegatura, che viene sottoposta a sforzo non indifferente (per via della forza di gravità). Invece in orizzontale c'è il problema della deformazione, soprattutto se il libro in questione viene posto in cima ad un'altra pila di libri... Comunque sarò ben lieto di ascoltare consigli su come conservare bene i preziosi tomi. -
Una regola specifica non credo ci sia (o almeno io non la conosco). Come risolverei io la cosa: malus di 2 punti a tutte le abilità attinenti (cercare, osservare, ecc). Un punto di penalità al Carisma... ma non ne sono sicuro, perché per certi versi la benda all'occhio potrebbe contribuire a rendere il pg più caratteristico e intimidatorio in certi ambienti (esempio: il classico capitano dei pirati orbo), di fatto potenziando il Carisma, che non è soltanto frutto dell'aspetto estetico. Non darei malus in combattimento... un occhio in meno non credo possa influenzare particolarmente la capacità di colpire... forse un -1 per gli attacchi a distanza, ma niente modifiche per la mischia.
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Continuo a preferirgli la vecchia versione, che almeno aveva molto in comune con la letteratura Cyberpunk, quella vera... quella di Zio Gibson e compagnia bella. Anche se spesso il sistema spingeva verso la sindrome da attaccamento al piombo (cosa che nei libri non ritrovo... al contrario). La V3 sa troppo di Ghost in the Shell e dei racconti de Elisabetta Vernier... chiamiamolo 'postcyberpunk'. Altra scelta discutibile poi, il DataKrash-_- La rete era un altro dei capisaldi del gioco... mah. Aridatece er 2020...