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Xolum

Circolo degli Antichi
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  1. una porta ai binari nel corridoio laterale del tunnel una porta ai binari nel centro del tunnel dipende da cosa apre @Albedo
  2. http://golarion.altervista.org/wiki/Esplorazione#Rompere_Oggetti
  3. Iniziate a correre, veloci e atletici, certo avere un vecchio tra voi non vi aiuta molto. Uno che ogni vostro passo ne riesce a malapena a farne mezzo, ma non c'è tempo, non c'è assolutamente tempo. Sentite l'intero vagone essere schiacciato come una lattina in mano ad un culturista, pochi secondi e sareste stati intrappolati in quella morsa. Vedete poi che quel gelo vi sta seguendo, è entrato dentro la metropolitana scivolando come fosse un serpente. Chi di voi infatti ha il coraggio lo riesce a vedere con la coda dell'occhio, una creatura colossale fatta di acqua nera e ghiaccio che vi segue spedita. Il suo viso rassomiglia una vipera con occhi cristallini e scaglie piccole e lisce, sarà lungo almeno venti metri. superate un vagone. ne superate un secondo. un terzo. ancora. ancora. un altro. Siete da soli. In cima al treno, nessuna traccia di nessuno: niente ragazza, niente uomini, niente altri passeggeri, Solo voi contro un serpente di acqua nera e ghiaccio in un piccolo vagone della metro.
  4. il personaggio di albedo è bibliotecario
  5. fatta a caso come mappa ma tu sei viola, il bibliotecario giallo, il mezzorco blu, il vecchio verde, il poliziotto arancione e il piccolo mastino coccoloso arancione chiaro
  6. voi e il vecchio: Destra fondo, Sinistra dove è andata ragazza e tre tipi
  7. Xolum: Master18/picchione1/ninja1
  8. Il vecchio barbone sorride quando torna ad essere guardato e si incammina lento e calmo verso Jimmy, le mani le tiene ancora alzare anche se poco sopra le labbra rovinate. Agente, sono solo un vecchio cantante...coff coff...che ha perso tutto e vive tra le carrozze della metropolitana come tante altre persone. I suoi passi si fanno sempre più sbilenchi, deve aver bevuto molto tanto da inciampare alla fine e cadere tra la tiefling e il bibliotecario, un macigno peserebbe meno. Scusate, scusate ragazzuoli, queste gambe non reggono più come una volta eh eh eh. Porge la mano all'agente per farsi aiutare nell'alzarsi agguantandola con una strana forza. Io, di quella piccola elfetta tutta ricca, ne so meno di voi, la gente come me eh eh eh, non può arrivare ai livelli di quelle biondine. Procede anche lui ad andare superando anche Demetrius per poi girarsi e mettergli una mano sulla spalla. Non li sto seguendo perchè sono interessato a eh eh loro, solo non voglio morire e quel tipo ha lanciato una brutta magia in questi vagoni. Guardandovi intorno alle sue parole notate che i vetri bui si stanno facendo sempre più chiari, sempre più velocemente, ma non perchè arrivi la luce. Sembra come ghiaccio che sta crescendo, come una serpe che ingoia bestie deformandosi. Iniziate a sentire il vero freddo, come foste sommersi dalla neve completamente nudi, il vostro fiato si condensa davanti ai vostri nasi, tutto attorno a voi è in pochi secondi ghiacciato... La cosa peggiore? Il ghiaccio si sta muove dentro e fuori e mentre il gelo sibilla il vagone viene lentamente deformato come qualcosa lo stesse stritolando dall'esterno.
  9. L'uomo fa un leggero inchino e gli altri lo superano procedendo nella carrozza successiva. Non sembra interessargli di voi e soprattutto di perdere tempo. Si tocca lento e calmo il piccolo libretto. Non voglio disquisire di libri, questo è un semplice vangelo secondo Matteo. Scendere non è permesso ma potremmo comunque trovare nelle prime carrozze qualcuno di competente. La mano ritorna alla tasca, prende un accendino a scatto e poi si allunga ferma in un netto saluto. Bene poliziotto, faccia ciò che vuole, ma.. non ci dia...fastidio. Non sembra essere una minaccia fin da subito, ma passo dopo passo, più si allontana ignorandovi tutti più sentite il gelo. La paura. Tutti
  10. I tre uomini stanno per procedere calmi ignorandovi, ma sembrano fermarsi quando il bibliotecario nomina la signorina. Quello al centro, forse il più colossale tra tutti ed esattamente quello con il libretto sul taschino, poggia la mano sulla spalla dell'uomo di fronte a lui fermandolo. Non preoccupatevi di noi, vogliamo solo andare in testa al treno per vedere se possiamo scendere, Broadway è la nostra fermata. Siamo un po' in ritardo. E perché ci dovrebbe interessare di una ragazza? Siamo tutti sposati e fedeli, giusto David? Il collega dietro annuisce senza parlare, la voce di quest'uomo è calma e tranquillità, esattamente sincero o estremamente bravo a mentire. Non potete saperlo.
  11. voi sbloccate il vostro bimbo interiore a colpi mi meditazione e filosofia cinese
  12. Tania dorme due ore e poi si mette a fare un'organigramma di tutte le attività studiate per i piccoli quindi prepare yourself perchè dovrò fare più tiri di conoscenze arcana che di iniziativa
  13. la ragazzina è andata nella carrozza successiva e poi in quella ancora successiva i tre tizi sono emersi dalla carrozza precedente, per far capire Truth ringhiava in direzione del barbone e non si è dovuto girare per ringhiare a loro quindi verso dietro il tuo personaggio ora si è mosso verso la fine della carrozza in direzione della ragazzina ma non l'ha abbandonata La metro della linea rossa è stata aggiornata nel 2002 quindi è a vecchio stile con vari vagoni come fosse un treno ma i vagoni sono comunque collegati in modo che dalla testa si possa raggiungere la coda e non ci possa scendere nei binari (anti-terrorismo).
  14. La porta da dove la ragazzina è fuggita resta chiusa, nessuna traccia di un ritorno, anche aprendola in quella strana semi oscurità non si riesce a vedere nessuno, strano soprattutto vista la linea principale. Il vagone è completamente vuoto e si nota solo il cigolare della porta successiva, mossa da poco. Forse ha corso troppo forte e non ha sentito. Il vecchio barbone sorride, un tono sarcastico e umoristico, alza le mani lasciando che il piccolo rosario di plastica penzoli dalla sua mano e rivelando nell'altra un piccolo tatuaggio proprio sul palmo che rassomiglia la stella di david. Calmo, agente...coff coff, l'unica cosa criminale che ho fatto è stata saltare uno dei tre pasti sorride un po', forse ubriaco, il suo tono è caldo e avvolgente e quasi vi fa dubitare che possa aver fatto qualsiasi cosa di negativo. Entrano dalla porta tre figuri, il loro primo sguardo va proprio al barbone, poi tornano a guardare dritto verso la porta opposta. Sono immensi, almeno due metri di uomini con larghe spalle, indossano lunghi cappotti neri che li fanno come immergere nelle tenebre ballerine, sotto a malapena una giacca scura. I capelli corti dei tre sono pettinati, eleganti, troppo eleganti per quei visi rudi e cattivi, come fossero dei piccoli demoni con la maschera da uomo d'affari. Procedono come voi non esisteste, ignorano quel mastino che ringhiando li segue ignorando il vecchio mentre si avvicina all'uomo che deve difendere. Ignorano l'uomo che sta controllando a terra la scatola, ignorando la grande tiefling confusa o il piccolo bibliotecario. Uno ha con se un libretto nel taschino, forse l'unica cosa che lo distingue dagli altri che non riguardi la forma dei loro nasi. E alla fine, mentre il primo mette la mano sulla maniglia della porta ecco che torna la luce. accecante. Jimmy Demetrius Galil
  15. Si, scusa, non essendo scritto Shadow Walker ho dimenticato che avevi scurovisione. Vedi anche tu la ragazza, la valigetta pesante ma niente di più specifico (3 di dado)
  16. ho descritto che apre la porta, poi che sentite passi spaventati (in quella direzione) quindi starà cercando di andarsene, la manetta che tocca la porta è la chiave per capire la connessione logica. Poi il fatto che la valigetta pesi è un dettaglio
  17. scivolata per la frenata, non descrivo, non si nota
  18. La metro procede, lenta, inesorabile, con quella fastidiosa luce che sbrilluccica solo per spegnersi il secondo dopo. I rumori che vengono dalle cuffie un misto tra metal e telecronache sportive, qualche chiacchiera, si ritrova presto ad essere sovrastato solo da altri piccoli e fondamentali rumori. Il primo deriva dal cane, una specie di uggiolio spaventato che continua a fare mentre si muove in tondo prima di fermarsi puntando il vagone appena dietro il vostro, fissando quindi anche quello che sembra essere il barbone. Inizia a mettersi in una posizione che anche un non esperto riuscirebbe a decifrare: pronto all'attacco e alla carica mentre il verso stridulo diventa una specie di ringhio feroce. Secondo tra i limpidi suoni viene proprio dal fondo del vagone, il barbone con un solo occhio semiaperto ha tirato fuori un piccolo rosario e con una straordinaria calma inizia una piccola preghiera dai ritmo monotono. La sua voce è sottile, ma potente, come fosse un cantante che con solo la sua voce riuscisse a colmare teatri di suoni, ma pronto a trattenersi per non dar fastidio. La cantilena è quasi ipnotizzante, se ascoltata con attenzione, ma tanto altro succede. A quella che sembrava la seconda strofa della preghiera un forte fischio di freni stritola i vostri timpani. Una scatola in cartone segue il movimento del treno scivolando suadente e leggera verso la piccola elfa che singhiozza un urlo impaurito. Osservandovi attorno notate che forse non è un urlo senza motivo essendovi fermati esattamente a metà della linea, poco prima di raggiungere la stazione di brodway. Le luci si spengono, un blackout, la metropolitana bloccata. Tintinnano degli anelli come se le manette della piccola toccassero agitate e furiose il ferro attorno alla porta, suono di una serratura. La porta si apre. La porta si chiude. passi spaventati. La luce traballante si riaccende a scatti infastidendovi, le luci di emergenza accese, gli schermi dei telefoni: fari metropolitani. Poi finalmente, silenzio. Jimmy Galil Demetrius Alazne
  19. 16 gennaio 2018 3:00 New York City Manhattan È gelida la notte, il tempo dannato non vuol fare in modo che la stanghetta superi lo zero. L'unico rifugio è tra le dolci mura della propria casa, sempre che funzioni il riscaldamento, in questi giorni ci sono stati centinaia di black out. Le nuvole si accumulano meschine sulla città, forse il mattino sarà accolto con l'ennesima fredda tempesta, perfino la statua della libertà lontana nella baia sembra gelare durante la sua ronda, la sua torcia è come un sole che illumina la città, ben più di tutti i neon, luci, palazzi. La notte non vi ha portato conforto, in questa città che mai trova riposo voi la seguite e siete tutti abbastanza svegli. Chi ha fatto tardi a fare inventario dei nuovi libri, chi ha trovato un incontro stanotte e doveva combattere. Poi due colleghi, non troppo, che avevano finito il loro turno, chi in ambulatorio legale, chi in ufficio. Alle varie fermate siete saliti, un vagone vuoto della triste metropolitana rossa che ora viaggia rapida verso brodway. Con voi solo due persone particolari certo, ma non troppo. La prima è una piccola elfa, una ragazzina di nemmeno settant'anni che forse sotto effetto di droga si guarda intorno come una matta, impaurita, forse la prima volta che lei, una del ceppo più alto, prende da sola la metropolitana e si trova in un vagone con voi. Alla mano tiene una valigetta, è nera e molto più seria dei suoi vestiti, affinando gli occhi ne potete osservare un dettaglio, è collegata al suo braccio con un paio di manette, come se non volesse allontanarsene, o non potesse. Il secondo è un vecchio, nero, se ne sta da solo lì, come fosse un barbone e alcuni stracci che lo coprono sembrano indicarlo ben più del suo odore nauseante di vecchi alcolici dalla pessima fattura che hanno increspato le sue labbra così tanto negli anni da fargli quasi prendere una continua espressione acida assistita dalla bianca barba. Siete lì, tra freddo e silenzio, con una sola lampada che si spegne intermittente a interrompere la monotonia.
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