Vi mettete comodi a sedere tutti dentro. Le donne vi hanno cucinato il nano(guardare nota) tagliato a filetti e condito con papaya e insalata di fagioli giganti. Tutto procede tranquillo anche se Moana decide di rallegrare la serata raccontando storie tra cui una che mette molto a disagio la nobile. ... Secoli fa un umano, un piccolo kula il cui nome fu cancellato dalla storia, tra i suoi viaggi trovò una gemma. Questo rubino spezzato da lame d'ossidiana emanava una luce viola e sussurrava voci di morte. Per quanto malvagio questo artefatto era ricco di conoscenza. Giorno dopo giorno l'uomo ne era sempre più affascinato: se non lo vedeva almeno una volta al giorno diventava violento, se non poteva toccarlo sembrava malato. Lentamente diventava sempre più magro, sempre più bianco, quasi come un kumun. Sua moglie, ormai non lo vedeva più, ma era troppo stupida e non sfuggi, condannò se stessa e il figlio che teneva in grembo. Quello studio in cui era custodita la gemma divenne il centro di un'area marcia persa con la distruzione che pose fine alla guerra. Il figlio nacque e il padre si calmò dando a lui tutte le attenzioni, ma il gioiello chiamava e chiamava, urlava, usava la stessa voce dell'uomo, voleva che lo guardassero. Ancora, passarono i mesi e la voce del gioiello cresceva, cresceva. La casa intera rimbombava e marciva. Il giardino ricolmava di ossa e si inaspriva di sangue.
la moglie si ammalò. Non erano fuggiti in tempo. Ora erano tutti condannati a restare lì e morire. Se cercavano di abbandonare quella casa la morte stessa li seguiva. Il primo giorno sotto la veste di maiali scheletrici, il secondo giorno con falchi neri, il terzo le radici marce crearono un muro. Non potevano più scappare. L'uomo sembrava immune ai danni, la sua pelle bianca e cadaverica si attaccava alle ossa ma forza, respiro, animo. Nulla di tutto ciò venne intaccato. La donna era invece grigia, friabile, rinsecchita. Il suo odore cadaverico, i denti affilati da saliva acida...uno spettacolo immondo a cui solo il figlio porre fine pugnalandola al cuore perché smettesse di soffrire. Un bimbo, nemmeno due anni.
La luce non penetrava più in quella terra grigia e viola. Prigione di un uomo incapace di morire e di un figlio che dopo aver ucciso la madre si trovava a riflettere sul dolore e sulla sua morte. Una stagione e l'uomo si trovò solo, col figlio morto, tra le sue braccia, con la gola tagliata e il coltello nel piccolo pugno. Decise di rispondere alla gemma, ormai i suoi urli erano ululi che esplodevano continui.
il corrotto entrò nello studio. Ogni rumore cessò. La voce tenebrosa divenne un sussurro. Per giorni i due parlarono, storie, magie, leggende e creazioni. A distruggere quello che era già distrutto fu una piccola domanda:"Come posso riavere la mia famiglia?". I riti inenarrabili. Uscirono tre creature da quella che era una valle di morte oramai.
'Uhane il primo spettro col suo pugnale, Olemake la prima creatura non morta e il senza nome che piange solitario tra i sussurri della sua pietra...il primo Lich.
Maatani
Ioka
Nota