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Draghi d'inchiostro – Gennaio: Il furto
piri ha risposto alla discussione di Samirah in Prosa e Poesia
"Scusi buon uomo, vorrei denunciare un furto" disse timidamente Odorico entrando nella caserma dei carabinieri. Un giovane in uniforme sulla ventina, capelli rasati e occhi accesi, lo accompagnò attraverso un lungo corridoio. Dalle porte aperte lungo i lati uscivano rumori da ufficio: telefoni e chiacchiericcio, ventole di computer sfarfallanti e rumori di passi in giro. Tenue nell'aria si espandeva l'odore di caffè appena fatto. "Si accomodi" lo invitò ad entrare il giovane ufficiale "il maresciallo sarà subito da lei". Odorico entrò cautamente. Un'unica lunghissima finestra occupava la parete di fronte a lui, ma l'abbagliante luce della calda mattinata di aprile era smorzata dalle tende tirate. Sulla parete alla sua sinistra una libreria di mogano sfoggiava le sue preziose copertine e un busto d'ottone di Garibaldi. Dall'altro lato i calendari dell'Arma sovrastavano un divano di pelle verde a tre posti. In mezzo alla stanza riposava una scrivania di legno scuro sulla quale l'unico oggetto riconoscibile era il monitor di un computer, di quelli piatti. Due sedie imbottite si frapponevano tra Odorico e la scrivania. Dall'altra parte una poltrona di pelle nera dallo schienale alto ammoniva chiunque entrasse in quella stanza: da li veniva comandata l'intera barca, l'uomo che vi si sarebbe seduto era abituato a navigare in burrasche tumultuose. Odorico provò un senso di sollievo al pensiero che il suo caso sarebbe stato seguito direttamente da lui. Si sedette sulla sedia alla sua destra, col cappello in mano e le mani appoggiate sulle gambe guardando fuori di finestra. L'attesa fu breve. Sentì la porta che dolcemente si chiudeva alle sue spalle "Quindi lei è qui per denunciare un furto, eh?" chiese un uomo alto, ben eretto nei suoi cinquant'anni. Con passo saldo l'uomo fece il giro della scrivania quasi senza guardare il vecchio che educatamente si era alzato. Appoggiò il cappello dell'uniforme sulla scrivania: "Si accomodi pure e mi dica, brevemente, cosa le hanno rubato e come si sono svolti i fatti" disse sedendosi il maresciallo. Lo fece con fare educato ma il tono di voce lasciava chiaramente trasparire l'impellenza di future e ben più complicate faccende. Il vecchio Odorico si concentrò un secondo, si schiarì la voce ed iniziò: "Mi hanno rubato...beh, le sembrerà strano, ma mi hanno rubato il cervello. Vede, ce l'avevo qui in tasca, insieme alle chiavi di casa, ma adesso non lo trovo più." Il maresciallo non fece una piega e chiese "E questo cervello, com'è fatto?" Orodico si voltò intorno, quasi a cercare qualcosa che potesse servirgli da termine di paragone: "È certamente verde. Si, è verde, ne sono certo perchè me lo ricordo. Già quando lo presi, durante la guerra - perchè io ho fatto la guerra, sa? - era verde. Ma non verde verde, più verde mare. Ha presente quando l'acqua del mare prende quei riflessi che sembra vetro come una bottiglia? Ecco, aveva un colore del genere. Poi, nell'invecchiare, s'è scurito. Adesso è molto più opaco e sembra come..." il maresciallo si accomodò meglio nella poltrona e interruppe Odorico "e che forma ha, questo cervello?". Il vecchio, preso alla sprovvista, sgranò gli occhi, ma riacquistata fiducia proseguì: "È tondo con due maniglie sopra. E poi ha dei pennacchi, che però son gialli e rossi, che gli svolazzano intorno quando lo tengo all'aria. Vedesse bello. Gli girano intorno come le pinne dei pesci di quegli acquari che si vedono nelle vetrine del centro, ha presente? E poi questi pennacchi lo avvolgono tutto, poi lo liberano e tutte le volte che lo fanno lui brilla e io mi ricordo di quando in guerra i tedeschi mi presero e mi volevano fucilare e allora mi portarono fuori città, adesso in quel posto ci hanno costruito una pizzeria, ma all'epoca era tutta campagna, e mi fecero voltare verso il muro del campo del Casotti, un fruttivendolo che aveva l'orto da quelle parti. Proprio mentre chiudevo gli occhi e aspettavo la fucilata invece sentii una gran confusione e questi tedeschi che scappavano di corsa. Uno mi sparò anche addosso, ma mi prese solo di striscio una spalla. Adesso ho la cicatrice che quando piove..." tornando eretto il maresciallo tentò di tagliare corto "ma dove e come gliel'hanno rubato?" Odorico fece un profondo respiro: "Ero sul diciannove, che dovevo andare dal dottore in piazza Mazzini. Avevo appena lasciato il posto ad una signora bionda, anziana, con le borse della spesa e poi tanto ero quasi arrivato e dovevo scendere e quindi mi sono avvicinato alla porta solo che l'autista ha inchiodato e qualcuno m'è venuto addosso e son quasi caduto però siccome quello per strada era caduto davvero mi son girato a vedere che succedeva e alla fine non era niente perchè s'era solo spaventato ed era finito in terra per quello. Quindi sono sceso e mi sono incamminato ma poi, ripensando a quello che era successo non l'ho trovato più." Il maresciallo appoggiò i gomiti sulla scrivania e guardò Odorico dritto negli occhi: "Ma lei è proprio sicuro che fosse il suo cervello quello che le hanno rubato?" Odorico abbassò lo sguardo e disse mestamente: "Beh, forse no, ha ragione. Però so che qualcosa mi hanno rubato..." restò un attimo in silenzio, pensieroso, quasi come un bambino messo in castigo per l'ennesima marachella. D'un tratto però il suo volto si illuminò: "Le parole! ecco cosa! mi hanno rubato le parole perchè io le cerco dentro di me e so che sono li però non le trovo e quindi vuol dire che qualcuno me le ha rubate. E infatti ecco - vede che torna tutto? - stavo andando proprio dal dottore perchè il dottore lo sa chi è stato! Me lo ricordo, me lo dice tutte le volte perchè mi conosce da una vita, abbiamo fatto la guerra insieme solo che io avevo vent'anni, lui era ancora un bambinetto...e me lo dice chi è stato, tutte le volte...mi pare che sia stato un giovanotto tedesco, ma non mi ricordo come si chiama, si è rubato anche il suo nome...eppure ce l'ho sulla punta della lingua..." Il maresciallo sorrise bonariamente "So io come si chiama" disse ad Odorico che fermò il suo sproloquio e lo guardò incuriosito. "Si chiama Alzheimer, papà." -
Eccolo qui. Neosocio, neoblogger, neo... Ovverosia il piccolo melanoma cutaneo di DL, quello che per le primedonne è un vezzo, ma da tener sott'occhio perchè se s'incattivisce son quarzi...quello che se s'allarga troppo diventa fonte di imbarazzo e che certa gente nasconde... Ad ogni modo, son qui, appena arrivato e subito un po' espanso. Ho messo qualche riempitivo, giusto per cominciare...due soprammobili per riscaldare l'ambiente e un piccolo vasettino di fiori...e adesso mi piazzo a guardare la TV...il telecomando, ovviamente lo tengo io.
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Girava una voce nello spazio: i rave sul buco dell'ozono erano i migliori. Orge intergalattiche di corpi ed entità aliene si fondevano in un unico immenso groviglio di tentacoli e antenne, di arti e pseudopodi, di gocce di sudore di Antharesiani che venendo a contatto col muco traspirato dai pori Batelgeuseiani davano luogo a reazioni chimiche che creavano nebulose luminescenti di notevole effetto artistico. Gli immensi Alphacentauri arrivavano sulle loro motonavi con le frangette di cuoio alle manopole e la birra sul fanale, dietro, incollate al sedile, stavano inguainate in minicompleti di pelle le Alphapuledre. I piccoli Kabooz (ammassi di pallottoline assomiglianti a grumi di polistirolo espanso) galleggiavano nei drink, già ubriachi fin dall'inizio della festa. Non era infrequente che uno di questi venisse ingurgitato assieme a cubetti di ghiaccio e noccioline da qualche incauto festaiolo. Il Kabooz ingerito allora si espandeva all'interno del malcapitato fino a farlo esplodere in lapilli che andavano a condire i drink altrui nel raggio di seicento metri. Ad un tratto, quando il rave era all'apice, giungevano i Venusiani, già ciucchi duri dopo aver bevuto la grappa di more saturnie alla luce di Bellatrix. Parcheggiavano in doppia fila sulla luna e barcollanti raggiungevano il rave. Ivi iniziavano a spintonare creando risse in tutta la festa. Quindi, iniziavano a ballare. Alieni d'ogni angolo dell'universo venivano a sballarsi sul buco dell'ozono. La festa andava avanti per giorni. La fine del party era sancita nel momento in cui il groviglio alieno multietnico si incastrava nel buco dell'ozono tappandolo. Rimossi i corpi dei festanti iniziava il lavoro del Sor Gino, Spazzino spaziale. Il suo compito era quello di ripulire il luogo della festa. Lavorava alacremente e con una velocità notevole acquisita con l'esperienza. Appena finito riscuoteva e si recava immediatamente su Plutone, al Black Hole, il nait più rinomato del sistema solare, per vedere lo show di Lady Marbella. Aveva conosciuto quel nait ai tempi in cui ancora faceva il lavavetri per i satelliti che si fermavano agli incroci con le comete che, si sa, hanno diritto di precedenza da qualsiasi parte arrivino. Già dalla prima volta aveva notato Lady Marbella ed era rimasto subito affascinato dai suoi quindici splendidi occhi azzurri. Da quel giorno appena poteva andava al Black Hole a vederla e spendeva la quasi totalità dei suoi risparmi in immensi mazzi di fiori. Oramai era conosciuto all'interno del locale ed era riuscito a guadagnarsi l'accesso al backstage, da dove si raggiungevano i camerini. Ogni volta, dopo lo show di Lady Marbella, andava a piantonarne il camerino, sperando finalmente di poterla conoscere di persona. Ma non era così facile. Il vecchio Brugus, impresario di Lady Marbella, la teneva praticamente segregata in quel camerino. Effettivamente nessuno aveva mai visto entrare Lady Marbella prima dello spettacolo e uscirne dopo. C'era chi diceva che Brugus aveva fatto costruire un passaggio segreto che collegava il camerino con la camera d'albergo di Lady Marbella e che quindi lui, entrato nel camerino, aprisse il passaggio, la facesse arrivare in tutta segretezza e la preparasse personalmente allo spettacolo. Tuttavia al povero Sor Gino non era mai capitato di vedere Lady Marbella ad una distanza inferiore a quella del palco. Tutti i suoi regali venivano accettati, le lettere d'amore che scriveva sulla carta intinta di profumo erano state tutte recapitate, ma non aveva mai ricevuto risposta. Ed era per questo che continuava a sperare. La ritrosia di Lady Marbella nei suoi confronti lo faceva eccitare ancora di più perché dal palco gli aveva fatto capire che i doni erano stati graditi. Dopo l'ennesimo rave il Sor Gino tornò a casa per darsi l'ultima rinfrescata prima di partire per Plutone, ma trovò una sorpresa. Sdraiati sul vialetto di casa trovò due Venusiani ancora in preda ai postumi della sbronza. La pacatezza e la tranquillità usuali del Sor Gino svanirono di un colpo e, nonostante fosse alto solo un terzo dei due Venusiani e avesse la metà della forza, riuscì a cacciarli di casa a pedate. Quindi, sempre in preda alla foga, senza nemmeno darsi la rinfrescata che avrebbe voluto (e di cui avrebbe senza dubbio avuto bisogno), andò al Black Hole. Tutti erano al loro posto, e Lady Marbella sul palco. Senza riflettere troppo (non si fermò neanche a salutare il barista) salì diretto sul palco, prese Lady Marbella sotto il braccio, la coprì col proprio pastrano, e scappò. Da quel giorno Lady Marbella non si trova più. Anche il suo perfido impresario Brugus è sparito la stessa notte e non se ne è saputo più niente. Voci dicono che Brugus, avendo assistito da dietro al palco a tutta la scena, abbia avuto un colpo e si sia disintegrato come tutti quelli del suo pianeta quando hanno un infarto, altri, i più maligni, dicono che in realtà Lady Marbella era una delle trasformazioni meglio riuscite dall'impresario Brugus che poteva trasformarsi come tutti quelli del suo pianeta quando hanno bisogno di arrotondare il salario. Tuttavia i rave del buco dell'ozono sono sempre i migliori, adesso pare che ci siano due nuovi digeis molto bravi che lavorano sempre in coppia e si alternano ai piatti e sul cubo. Qualcuno fra i più mondani festaioli ha notato una certa somiglianza fra uno di questi digeis e la scomparsa Lady Marbella, ma non ci fa caso. Gli Alphacentauri continuano a scarrozzare le Alphapuledre. I Kabooz continuano ad ubriacarsi. Betelgeuseiani e Antharesiani hanno messo su un'impresa di effetti speciali per party. Al Black Hole adesso si esibisce Paloma, un transex di Giove che riscuote molto successo, anche se la clientela adesso è un po' più di nicchia. I due venusiani, stupiti dalla reazione del Sor Gino, rifletterono sulle loro azioni e si pentirono, diventando testimoni di Geova.
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Condurre timide esistenze Ad inseguir cliché Cercando le chimere Nei disegni di un parquet Scomponi il tuo avvenire, Le molecole di te Sperando di scoprire Qualcosa che non c'è La voglia di fuggire Rimane sempre grande Perché non vuoi sparire Sommerso di domande Ti chiedi donde vieni Ti chiedi dove vai Se avrai giorni sereni Se invece mai li avrai Ti chiedi cosa cerchi Ti chiedi cosa vuoi Sfuggendo dagli alterchi Per farti i fatti tuoi Poi scopri cosa brami: Vuoi solo star con te Lontano dai problemi Lontano dai cliché Lontano dalla gente Che invece vuole te Che solo raramente Sta fuori dei cliché Vuoi essere sincero Saper la verità Vuoi essere davvero E vuoi sincerità Vorresti un paio d'ali Per scappar dal mondo Ma ovunque vada voli Costantemente in tondo Mai giungi ad una meta Mai scopri un perché Vaghi solo nel pianeta Fuggendo dai cliché Decidi allora adesso Che speranze più non hai Di vivere lo stesso In mezzo a questi guai Capisci finalmente Che scappando dove vuoi Mai giungerai a niente Se non a nuovi guai
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Nacque fra due parentesi quadre, con altri due fratelli. Era quello di mezzo, il più coccolato, tuttavia era ancora considerato poco (lo chiamavano puntino) e non capiva ancora bene cosa ci stesse a fare in mezzo a tutte quelle Lettere importanti. Man mano che cresceva rimaneva sempre più abbagliato ed ammirava molto le Signore Lettere perchè erano capaci, quando si riunivano, di creare queste associazioni, queste combriccole che avevano un senso, un significato. Signore e Signori, formavano le PAROLE. Si sentiva triste, il puntino, perchè pensava di non aver nulla da dare. In mezzo ai suoi fratelli pensava di essere una bestia da circo, il sostituto di parole troppo poco importanti per essere citate, imprigionato fra le due parentesi quadre. Tutto ciò lo depresse molto, al punto che si sciolse un po' e divenne un virgolo. La sua depressione e la sua prima metamorfosi furono quello che credette la sua salvezza, venne fatto uscire dalle parentesi perchè così conciato non era un belvedere. Venne sostituito da un suo fratello, un altro punto che con lo sguardo inebetito di un fiero eroe scelse di venire imprigionato al posto suo. Il Signor Virgolo (adesso si dava delle arie) faceva di tutto per restare il più depresso e il più musone possibile, cercava di mantenersi "in forma" per svolgere al meglio la sua mansione. Ma qual'era la sua mansione? Il suo unico scopo era quello di far prendere fiato al lettore, era un intermezzo, un diversivo, un breve spot pubblicitario. Ancora una volta uno schiavo della tirannia delle parole, a volte messo a caso, così, in mezzo ad una frase e sapeva di non avere un senso o, spesso, solitario in mezzo a centinaia di lettere che lo guardavano torve. Solitario e solo in mezzo alla moltitudine. Iniziò quindi a chiedersi, nonostante la sua giovane età, la sua ragion d'essere, il suo PERCHÈ. Si chiese se il Grande Scrittore lo avesse veramente voluto in mezzo a quelle frasi o se fosse solo un piccolo frego scaturito dalla sua penna. Iniziò così una lunga e travagliata trasformazione che lo portò ad essere dapprima punto di domanda, sempre storto e appollaiato ai suoi contorti pensieri, in seguito, esaurite le domande e trovate da solo le risposte ai suoi quesiti sul Grande Scrittore si calmò, torvò un equilibrio e divenne un ben più sicuro punto e a capo. Adesso sentiva di essere veramente diventato importante. Era assurto al ruolo di gendarme e le lettere lo temevano. Ove era lui quelle letterucole, impaurite, erano costrette a fermarsi e a cambiare rigo. E stava quindi lì, impettito e con lo sguardo in cagnesco a squadrare le ultime lettere della frase che impaurite stavano. Lì. Dove Lui voleva. Ancora una volta però la sua condizione, dopo un breve iniziale entusiasmo, iniziava a stargli stretta. Questa volta cercò però di dimenticare, non aveva più voglia di fare il bullo e lasciò che alcune lettere (ma solo quelle grosse e importanti, le Signore Maiuscole) gli passassero oltre. Tuttavia non era ancora soddisfatto e iniziò a bere, a presentarsi con la barba lunga (ormai non era più un puntino) e a lasciarsi andare. Era ogni giorno più sconvolto, ogni giorno più ubriaco e più trasandato. Ormai era un asterisco...e gli asterischi, si sa, non sono ben visti nella bella società delle lettere. Iniziò così a frequentare posti strani come liste della spesa e affini: Proseguì per un po' nel suo periodo autodistruttivo ed era sempre più asterisco, finchè un bel giorno decise di uscire da quel brutto giro. Andò in una comunità dove lo rasarono e lo misero insieme ad altri due suoi compagni di sventure coi quali confrontarsi e sostenersi, in questo loro periodo transitorio, da punto di sospensione. Ebbe modo quindi di riflettere sulla sua vita, sul suo passato, sull'utilità che aveva avuto fino ad allora e, nuovamente, si chiese se esistesse o meno il Grande Scrittore. Ne trasse la conclusione che magari il Grande Scrittore esisteva davvero, ma una volta impresso su quel foglio stropicciato che si chiama vita lo aveva lasciato li, disinteressandosi di lui e occupandosi di altri fogli, di altri racconti, di altri libri. Allo stesso tempo però capì di avere un grande significato e un grande scopo: quello di dare un senso alle frasi. Capì che senza di lui tutte quelle lettere snob avevano meno significato, o, se lui lo avesse voluto, avrebbero potuto avere significati diversi. Si prefisse così di portare gioia ed allegria, di diventare un animatore, di essere quel qualcosa che cambiava la vita delle lettere che lo incontravano. E stava bene. Signore e Signori, era nato un punto esclamativo!
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Adesso capisco il perchè del post sulla reputazione... Congratulazioni...e Buon Lavoro!
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Premio fedeltà di fine anno 2007 - I Vincitori
piri ha risposto alla discussione di aza in Dragons’ Lair
Oggi è il mio giorno fortunato...il Draghi d'Inchiostro e questo. Che dire... "Son contento di essere arrivato uno!" (Chiavix avrà presto mie notizie!) -
Draghi d'inchiostro – Dicembre: Natale
piri ha risposto alla discussione di Samirah in Prosa e Poesia
Arringranzie tutto quest'amate pubblici che con il loro cenerosità et buon animo (in uni parola "animosità") hanno contributto al'eleggimento di me medesime. *inchini a profusione* Scherzi e italiese a parte. Grazie. Non pensavo che avrei potuto essere competitivo...più che altro per la forma un po' strana del componimento. Beh...spero di essere all'altezza anche per gennaio. -
La reputazione. Siamo sicuri abbia un senso?
piri ha risposto alla discussione di KlunK in Dragons’ Lair
Io l'ho data a Klunk a pagina 3 o 4 (non ricordo)...non vedo perchè non dovresti darla tu ad Airon... -
"Draghi d'inchiostro - Concorso Racconti e Poesie DL 2007-2008"
piri ha risposto alla discussione di Samirah in Prosa e Poesia
Entro la fine del mese specificato nel titolo del thread scrivi un racconto che abbia il tema specificato. A quel punto sei iscritta in piena regola. Finito il mese si chiude il topic e si ha una settimana per leggere i racconti di tutti e votarli (tramite MP doppio a Sami e Aerys). Qualche giorno dopo la chiusura delle votazioni riapertura del topic per commenti e proclamazione del vincitore mensile. Se sbaglio correggetemi EDIT: Dannata connessione lenta! -
La reputazione. Siamo sicuri abbia un senso?
piri ha risposto alla discussione di KlunK in Dragons’ Lair
Quarzo, ci hai scoperti! Avevamo l'intenzione di costituire la Lobby degli Over200...quelli con meno di tre pallini di reputazione fustigarli in pubblica piazza e snobbarli in quanto nerd dei nerd...pensavamo di essere riusciti finalmente a costituire la nostra casta chiusa...per presentarci alle prossime elezioni (e prossimamente alla conquista del mondo) col sovversivo nome di ZECCA: "Zuzzurelloni Uniti e Chiusi nei Confronti di Altri"... Sarcasmo a parte, io non ho mai sostenuto (e mai lo farò) che il punteggio di reputa (e mi accodo a chi sostiene che il termine sia infelice in sè) sia una discriminante che mi fa individuare l'affidabilità o la veridicità di qualcuno sul forum. Son dei pallini sotto un'immaginina che mi danno (o per lo meno è come interpreto io la reputazione) la popolarità di un utente all'interno del forum, ma non sono certo garanzia che sia vate di chissà che verità. Il carissimo Dusdan qui sopra (così come il buon Aerys) hanno un collier di diamantini sotto il proprio nick. Ed effettivamente sono entrambe persone che per certe cose reputo estremamente intelligenti e preparate. Ma i loro diamantini non mi fanno certo credere che tutto ciò che dicono sia la via per la Luce...anzi... Paura di togliere le repute? Non penso che togliere il sistema delle repute sia la pugnalata che ucciderà la comunità DL...e fondamentalmente non sono le repute a quarzodicane che la gente che ha postato fin qui sostiene. Mi pare tu abbia travisato le parole di tutti e soprattutto tu non abbia ben chiaro il problema. Non è la reputa in sè ad essere sbagliata, ma l'uso che ne vien fatto. Il clou della questione è "responsabilizzare" gli utenti in modo che usino la reputazione con criterio in modo che diventi effettivamente strumento attendibile di qualcosa ed è sul modo di farlo che IMHO si dovrebbe discutere, non stare qui a polemizzare sull'uso a cuor leggero che alcuni ne fanno. RI-AUGH -
Go on this way mate! Sembra un altro disegno da quello che mi hai mosrtato in anteprima. Ribadisco i complimenti (anche se resto tutt'ora convinto che le proporzioni sian tutte sballate anche se in qualche modo armoniche).
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La reputazione. Siamo sicuri abbia un senso?
piri ha risposto alla discussione di KlunK in Dragons’ Lair
Piccolo pensiero a corollario di quello detto finora e del tutto personale. Non ho dati precisi alla mano, ma penso che i 4/5 (probabilmente anche di più) degli utenti che sono intervenuti in questo topic (a prescindere dalle idee proposte) non siano persone che spammano repute a caso. Ok, può essere capitato a qualcuno di fare un "girolurido" di repute per poter ri-reputare qualcuno (), ma penso anche che possa considerarsi un episodio isolato. E sempre così a naso mi pare che più o meno la stessa percentuale sia gente sufficientemente "matura" (o se vogliamo dirla come la voglio dire "anziana in senso anagrafico") da poter usare con criterio e con due dita di cervello uno strumento come la reputa. Semplicemente per il fatto che è gente un po' cresciuta e che si rende perfettamente conto che è inutile reputare uno per un "Buon Natale". (piccolo inciso nello spoiler) Spoiler: Pensavo che comunque visto così al di fuori del contesto può non aver senso affatto, ma magari dopo un lunghissimo scambio di MP tra due utenti il reputante ha preferito scrivere una baggianata come "Buon Natale", magari addirittura riferendosi a cose dette negli MP, piuttosto che un "grazie per il lungo scambio di MP" come motivazione di una reputa che ha tutt'altro valore (fine piccolo inciso) Sono altresì convinto (se mi sbaglio che aza mi contraddica) che un'ottima parte della paginata di motivazioni apparentemente futili delle repute postata precedentemente sia stata data dalla gente un po' più gggiovane...(a parte il secondo commento che è stato dato da uno gggiovane dentro ) Ecco. Fondamentalmente penso che il nocciolo della questione resti in questo...per parafrasare una metafora già fatta: se la patente te la danno dopo i 18 anni vuol dire che si suppone che prima tu, più che le capacità fisiche, non abbia la maturità per una responsabilità come quella di guidare la macchina e allora te ne vai bel bello in MB (Mountain Bike). AUGH -
dnd 3e Dragons' Lair presenta: Il manuale dei Livelli Infimi
piri ha risposto alla discussione di aza in House rules e progetti
Non vedo l'ora di vedere il manuale. Potrebbe essere il primo che mi leggo per intero...le preview mi hanno già messo l'acquolina in bocca... -
La reputazione. Siamo sicuri abbia un senso?
piri ha risposto alla discussione di KlunK in Dragons’ Lair
Concordo, nello specifico, con questa parte dell'intervento di Strike... ...e con queste di quello di Azar Pinkur Assodato questo, io faccio parte di una schiera (non so quanto larga) di reputati "ingiustamente" secondo le idee di KlunK. Perchè il mio punteggio di reputazione viene totalmente da punti reputa acquisiti al di fuori della sezione GdR (che per altro, nonostante sia l'aggregante della community, frequento marginalmente). Chiunque frequenti il forum, anche il più novello dei niubbi, molto probabilmente ne sa molto più di me in fatto di regole e, come KlunK, ritengo che la sua reputazione dovrebbe essere (sempre che usi le sue conoscenze a beneficio della comunità) largamente più ampia della mia, ma non per questo credo che la reputazione debba essere basata esclusivamente sulle conoscenze del GdR. Ha ragionissima Strike (IMHO) quando dice che la reputazione deve valutare l'apporto di un utente all'intera comunità in generale e, personalmente, non ci vedo niente di male ad attribuire un attestato di stima come la reputazione ad un disegno che mi ha particolarmente colpito o ad un racconto che ritengo molto ben scritto. Nell'attribuzione della reputazione che do in giro mi capita spessissimo di vedere la scritta "Devi dare un po' di reputazione in giro prima di poterla ridare all'utente X", vuoi per la parsimonia che ne faccio, vuoi perchè con taluni mi trovo più in sintonia di pensiero che con talaltri...quello che però mi fa pensare è che di una comunità con oltre 4000 utenti (ok, fai conto che ce ne siano un 350 attivi ed effettivi), trovi degni di reputazione gli interventi di meno di 12 di questi. Aggiungo una nota a margine. C'è da considerare il fatto che, dal punto di vista dei punti reputazione che uno attribuisce, quello che conta sono: - punteggio di reputazione dell'utente che da la reputa - tempo di iscrizione al forum - numero di post Se tieni conto che, con la reputa attribuita esclusivamente nella sezione GdR, uno si prende la maggior parte delle repute da niubbi neoiscritti, va per forza avanti di un punticino alla volta, quando invece una reputa positiva che posso dare io per una stupidaggine letta in off topic (piuttosto che per un disegno o un racconto) credo valga sui 3 o 4 punti. Aumentare i punteggi di reputazione attribuiti nella sezione GdR (e non confinare il punteggio a quella sola sezione) potrebbe essere, per me, la soluzione che salva capra e cavoli. -
Miei cari piccoli lettori, oggi vi racconterò la vera storia di Discolo. Discolo è, come tutti ben sanno, uno Scalmanano, ovverosia un piccolo individuo dall'irrefrenabile e prorompente vitalità. Suo padre (Pino Silvestre, da cui prese la prorompente vitalità) e sua madre (Diarrea Fulminante, che gli donò l'irrefrenabilità) capirono che il giovane Discolo sarebbe stato un personaggio importante fin dal suo primo vagito che, in effetti, fu intonato di prepotenza sulle note di "Gimme Some Lovin'" dei Blues Brothers. Già il parto stesso aveva proiettato Discolo ai vertici della Hit Parade fin da subito, il che gli fece montare la testa. Sua madre, che amorevolmente lo chiamava "Majonesina mia", in realtà ci prese alla grande perchè il giovane Discolo ben presto si montò troppo la testa, impazzendo. Pazzo come il pazzo cane (che a dirlo veloce può essere imbarazzante) il giovane Discolo intraprese la carriera di cantante, iniziando dall'Antoniano. A nove anni già era un tossicodipendente strettamente legato alle frappe di Mariele Ventre, o molto più probabilmente dell'altra vecchina che però non mi ricordo come si chiama. Se stasera la forza scorre potente in me quanto penso che faccia, probabilmente sulle note di Minnie The Moocher riuscirò a concludere la triste storia di Discolo che si vide lanciato alle olimpiadi, ma con gravi danni fisici, visto che proprio a lui venne l'Ernia. Ebbene, dopo l'Ernia Discolo decise di dedicarsi all'aviazione. Fu così che diventò pilota e, conseguentemente, Discolo Volante. Un giorno il nostro eroe volle provare la folle avventura di paracadutista, ma ovviamente il paracadute non gli si aprì e il povero Discolo (traumatizzato dall'evento) non fece altro che raccontare l'accaduto...come un Discolo Rotto. Tra le atroci sofferenze causate dall'incidente il povero Discolo morì, ma rimase impresso nel cuore di tutti per la sua durezza (per dirla all'inglese, per il suo HeartDisk) tanto che vollero erigergli un Discolo di Platino in piazza de' martiri. Ode a Discolo, hail pampero. AUGH Se domattina quando ti guardi allo specchio vedi uno sconosciuto, non preoccuparti, hanno solo sfondato la parete del bagno e stai sputando il colluttorio in faccia al tuo vicino...
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uno due tre prova...mi si sente?
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Genali...e definitivamente smarriti nei meandri delle vostre contortementi...
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Draghi d'inchiostro – Dicembre: Natale
piri ha risposto alla discussione di Samirah in Prosa e Poesia
A Scuola, la maestra: "Bambini, per le vacanze scrivete un pensierino sul Natale" Piero, anni 6 È Natale e io stimo tanto il mio papà. Mio papà ha investito col SUV una vecchia signora perchè quella tartaruga non si sbrigava ad attraversare la strada e lui stava facendo tardi perchè doveva portare la mia letterina a BabboNatale. Spero che quella signora non cammini più. A meno che non sia la Befana. Mario, anni 7 e quasi mezzo Per Natale mio nonno s'è vestito da Babbo Natale. La mamma gli ha detto più volte che non doveva fare certe cose alla sua età, ma lui non l'ha ascoltata ed è andato sul tetto perchè voleva scendere dal camino. Per fortuna che i pompieri non vanno in vacanza. Giovanna, anni 9 Quel deficiente di Babbo Natale non ha capito niente di quello che gli avevo chiesto! Io volevo le Winx con Cappello della Foglia Magica del Bosco di Quandamon e invece quel vecchio rincoglionito mi ha portato le Winx con Cappello della Foglia Magica del Bosco di Quindilan. Secondo me Babbo Natale dovrebbe andare in pensione e lasciare il posto a Justin Timberlake che è più bravo e non si sbaglia. Filippo, anni 4 A Gesù Bambino avevo chiesto di diventare un Gormita. Chebbello! Non sono proprio un Gormita, ma mia mamma dice che l'herpes che mi è venuto su tutto il labbro di sopra mi ci fa sembrare! Giacomo, anni 9, ma vissuti intensamente Io a Babbo Natale ho chiesto la Befana della pubblicità della TIM. Anche mio papà ha detto che l'avrebbe voluta volentieri al posto della mamma. La mamma ha bruciato l'arrosto e a preso papà a schiaffi parlando di una certa Troiadellavoro che però non ho capito che regalo sia. Assuntina, anni 7 Natale è la festa dei parenti. A pranzo eravamo trentadue. Mia mamma ha iniziato a cucinare il 17 dicembre. Mentre noi mangiavamo però, lei è svenuta sul divano con Pallino, il mio cane, che le leccava la faccia. Carlo, anni 8 e mezzo di militanza nel sociale Io per Natale vorrei che ci fosse la Pace nel Mondo, l'abolizione della pena di morte, il divieto mondiale di caccia alle balene e l'autofficina della Ferrari della Lego. Cosimo, anni 7 Secondo me Gesù lavora nello showbusiness perchè tutti gli anni si ripresenta il giorno dopo che su Italia 1 danno "Una poltrona per due". Daniele, anni 27 Qesto Natale vorrei passarlo con mio nonno. Vorrei un pranzo di Natale dei soliti, di quelli in cui mi chiedo che cavolo ci fa seduto alla mia tavola lo Zio Pino che vedo una volta all'anno, tutti i Natali e con cui non ho scambiato mai più di sei parole consecutive (Buon Natale E Felice Anno Nuovo). Vorrei un pranzo dove siamo tutti stanchi per l'anno appena trascorso, ma nonostante tutto ce la ridiamo sotto i baffi perchè siamo ancora qui pronti ad affrontare l'anno successivo... E invece mio nonno ovviamente non ci sarà, ma ci sarà quasi certamente quel rompicoglioni dello Zio Pino (e meno male che il bastardino isterico gli è morto due anni fa, altrimenti c'era pure lui). E forse, sotto sotto, non tutti saranno allegri come al solito. Io per lo meno. Questo Natale però, il primo senza il nonno, saremo comunque con una mezza persona in più che da settembre sarà intera. Meno male che a Natale a tirarmi su il morale ci pensa sempre mia sorella! -
Beh...io ho interpretato il ladro giapponese Salgo Sumuri detto Geko dagli amici e che aveva non so quantimila gradi in scalare... Poi ho cavato dal cappello il barbaro Pisenlov (dev'esserci pure il suo BG da qualche parte qui su DL) che si accompagnava al chierico/bardo Jimihendrìx (con l'accento sulla ì, come i Galli) famoso erborista, peraltro. Il mio primo PG che era guerriero/barbaro si chiamava Ugh, da cui si evincono l'intenso carisma e la spiccata intelligenza, mentr tra le tante cose che ho fatto c'era l'orchetto Gnarf che, giungendo da un altro semipiano, parlava un orchesco e un comune diversi da quello degli altri PG e sono quindi andato avanti sette sessioni (finchè non mi è morto) a parlare a versi e rutti. Ah...mi dimenticavo di Thangu Madara (che in swahili vuol dire "Grosso Danno") guerriero dalla pelle d'ebano e accento anconetano...
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Sinuosa ti insinui tra i miei pensieri lasciandomi preda di un insulso magone che mi assale e mi appende per l'ombelico ad un gancio aggrappato al soffitto e sorretto da rampicanti di budella annaspo. Improvvisamente. Dal nulla compari come lampo accecante stordendomi ancora nonostante il tempo e rapida così come arrivi vorrei svanissi dissolta in sbuffi di pressante ansia. Invano. E allora mi attanagli, mi pigli, mi scompigli le entraglie intrecciandole in maglie indissolubili, in dolorose morse che avvolgono il gancio e mi impediscono di franare al suolo. Inerme. E nel dilemma tra il vuoto e il magone io scelgo il secondo, magari sbagliando, ma lo faccio credendo che tutto sommato sia un qualcosa di positivo. Per lo meno l'entropia ci ha guadagnato.
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"Draghi d'inchiostro - Concorso Racconti e Poesie DL 2007-2008"
piri ha risposto alla discussione di Samirah in Prosa e Poesia
Essendo il "concorso" basato su composizioni "a tema" mi pare un discorso un po' fuori luogo. Nel senso che l'argomento di cui scrivere è ben preciso e designato di partenza, quindi non vedo dove tu possa andare a cercare di inserire temi differenti o di attualità. Ok, siamo d'accordo che l'argomento proposto è di amplissimo respiro e permette approcci dalle più svariate angolature, ma penso che sia difficile (a prescindere dall'angolatura scelta) andare fuori tema usando uno stile personale. Oltretutto essendo il concorso a giudizio popolare, con votazione aperta a tutt,i nulla vieta che i votanti del prossimo contest siano differenti da quelli del precedente se non totalmente almeno in parte...e magari con gusti totalmente differenti. È ovvio che una parola di apprezzamento fa sempre piacere, così come è importante riuscire a trarre insegnamenti da una critica costruttiva, ma sapere chi ha votato per chi non credo che aggiungerebbe valore all'iniziativa nata, se non sbaglio, da gente a cui piace scrivere e rivolta ad altra gente a cui piace scrivere (oltre che a gente a cui piace leggere). Quindi scrivi, come ti senti, come ti viene e come ti riesce. Se qualcuno sentirà l'esigenza di lodarti lo farà, se vorrà cercare di aiutarti dandoti delle dritte su quelli che ritiene i tuoi errori lo farà, ma non prendertela se così non sarà. E soprattutto tira fuori quello che hai dentro tu, non cercare ispirazione negli scritti degli altri partecipanti al concorso, ma in quello che ti circonda e magari, se proprio vuoi, da gente che per lavoro scrive e pubblica libri. Eccetera eccetera -
Draghi d'inchiostro – Novembre: Rapsodia
piri ha risposto alla discussione di Samirah in Prosa e Poesia
Fa piacere essere stato l'escluso con remora di molti (Ah...e non sperate di sapere per chi ho votato io! ) -
Draghi d'inchiostro – Novembre: Rapsodia
piri ha risposto alla discussione di Samirah in Prosa e Poesia
Viva viva il Selvaggio... Si sapeva che sarebbe stata sua la vittoria...d'altronde EGLI è il Profeta (e Oracolo) del Cungi!! Bravo Saky! -
Non oso pensare a cosa ci sarebbe stato se il risultato della scansione fosse stato buono... È inutile che lo nasconda...la mia non è semplice ammirazione per i tuoi lavori...è vera e propria invidia, hai un talento enorme e almeno il 90% delle tue cose che ho visto mi piacciono smodatamente...il restante 10% mi piacciono solamente parecchio...