Salve a tutti!
Con il gruppo che mastero stiamo finendo Curse of Strahd e ci stiamo preparando alla prossima avventura facendo girare il ruolo di master. Squillo di trombe si fa il giocatore!
E' molto che non ricopro questo ruolo e mi piacerebbe avere un personaggio con una certa personalità, non siamo un gruppo che punta all'ottimizzazione ma comunque avere un personaggio consistente è nei miei obiettivi.
Per le caratteristiche abbiamo deciso di tirare ed i punteggi che sono usciti fuori sono (17.16.15.14.11.11), molto buoni a parer mio anche se un po' strani in questo ordine discendente. Per la progressione pensavo di arrivare sicuramente a Pal 7 per prendere l'aura e poi iniziare a prendere in considerazione il multiclasse.
A seconda di come si svolgerà la campagna avevo in mente due sentieri principali: lo stregone Divine soul se avrò motivo di avvicinarmi di più al mio credo e quindi ripristinando un po' il mio Aasimar, oppure andare sulla strada del guerriero con tutti i suoi succosi talenti e stili di combattimento.
All'8 prenderei un ASI ed al 9 l'incantesimo "Paura" che con questo personaggio sarebbe la ciliegina sulla torta. Idealmente riuscire ad infilare un livello da hex blade per non dover spendere troppi ASI per le caratteristiche sarebbe ottimo puntando ad avere 20 a carisma e partendo da 19 a lvl 1. Perderei il traguardo del lvl 20 che per il paladino della conquista è veramente succoso, però per esperienza personale non sono mai arrivato al 20, mentre ho sempre passato la maggior parte del tempo dal lvl 5 al 13 ed avere una build che gira molto bene in quella fascia mi farebbe divertire di più che avere un bonus fantastico al 20.
Quindi posso scegliere di rimanere fino al 20, o uscire idealmente dal paladino al 7-8-9 rispettivamente per aura-ASI-slot3° fare un saltello in hex blade e poi decidere.
Classe - Paladino della conquista
Appena letta questa specializzazione mi sono innamorato. E' consistente nel combattimento svolgendo bene il ruolo di tank sul campo ed allo stesso gestirlo con la propria aura che azzera il movimento.
Razza - Fallen Aasimar
Ha una bella sinergia con questo giuramento (+2 carisma e +1 in forza) e da dei begli spunti per il RP. Come seconda scelta avrei il sempreverde umano con il talento, però mi sembra come andare al ristorante e prendere sempre lo stesso piatto.
Divinità - Wee Jas
Qui inizia il difficile. Wee Jas è una divinità particolare con domini Morte e Magia. Il dominio della Morte da quanto ho capito è legato alla preservazione dei corpi dei morti, dell'equilibrio tra la vita e la morte, consentire il passaggio da uno stato all'altro e per ultimo ma non ultimo la distruzione di non morti non autorizzati. Riuscire a legare questi aspetti con un Paladino della conquista è il motivo principale per cui scrivo questo thread. Il giuramento è questo:
Douse the Flame of Hope (estingui la fiamma della speranza). Non è sufficiente sconfiggere un nemico in battaglia. La tua vittoria deve essere così travolgente che la volontà dei tuoi nemici di combattere è infranta per sempre. Una lama può finire una vita. La paura può porre fine a un impero.
Regna con il pugno di ferro. Una volta conquistata, non tollerare alcun dissenso. La tua parola è legge. Chi la obbedisce sarà favorito. Coloro che lo sfidano saranno puniti come esempio per tutti coloro che potrebbero seguirlo.
Forza sopra tutto. Dovrai governare fino a quando non troverai qualcuno di più forte. Quindi dovrai diventare più potente e affrontare la sfida, o cadere nella tua stessa rovina.
Come concilio questi due aspetti?
Premessa, nella campagna in cui giocherò gli incantesimi per tornare in vita non esistono, quindi una volta morti fine, ma volevo incentrare la mia storia esattamente su questo punto. Parlando con il master ho proposto questa idea: io ho provato a far tornare in vita una persona a me cara, ma quello che è tornato non era assolutamente quella persona (Full Metal alchemist *ammicco* *ammicco*) ma un ammasso inerme di carne, o qualcosa di molto peggio.
Dopo questa esperienza sono "caduto" e mi è stata levata la bontà d'animo che prima avevo. Ho vagato per un po' pentendomi del mio operato fino a quando ho incontrato un chierico di We Jaas (un Jasdin) che mi ha spiegato il perché quello che ho provato a fare non solo è moralmente sbagliato ma anche impossibile dal punto di vista pratico. Questa persona mi ha accolto con lui e portato nella sua chiesa a Cauldron. In questa chiesa ho passato un lungo periodo di pentimento/depressione per il mio operato (o per aver creduto alla persona che mi ha dato le informazioni per praticare il rituale di resurrezione, questo è un dettaglio che sto valutando di aggiungere). Passo il tempo partecipando ai riti della chiesa ed ai lavori di "smaltimento" dei cadaveri o dei morenti.
Un giorno arriva una richiesta particolare un folle (magari un chierico di wee jas che ha deciso che la propria visione della morta fosse corretta) ha praticato estesi esperimenti di necromanzia per riportare in vita qualcuno. IL Jasdin che mi accolse decise che questa poteva essere una buona occasione per scuotermi un po' dall'apatia che mi attanagliava da tempo. Non mi parla ovviamente del fatto che questo tizio ha intenzione di riportare in vita una persona. Partiamo quindi per questa spedizione facendoci largo nel laboratorio di questo tizio fino ad arrivare nell'ultima stanza in cui si era rintanato. Aprendo la porta lo sorprendo nel momento in cui sta completando il rituale di resurrezione, qualcosa dentro di me si rompe o si accende, dipende dai punti di vista, e gli intimo di fermarsi, lui mi dice che le mie richieste non valgono nulla e che l'oscurità sarà scacciata dal suo operato vincendo anche la morte, gli rispondo:
"Il mio volere ti è indifferente? Le mie convinzioni saranno inghiottite dalla tua oscurità? E questo chi lo ha deciso? L’unico che può decidere queste cose sono io."
Nel momento stesso in cui mi scaglio su di lui incanalando la mia furia riesce a completare il rituale ed assisto nuovamente al macabro scempio della resurrezione. Incredulo ed implorante osserva quello che ha fatto non riuscendo a comprenderlo. "La mia vergogna è che avrei potuto rimediare così tanti anni fa, se avessi visto le cose con una mente chiara come la ho adesso." Mi occupo del mentecatto recitando una preghiera nel mentre, e poi raccolgo i resti di entrambi per offrirgli un funerale. Da questo momento inizio a pensare che il mio destino sia stato quello di eliminare coloro che vogliono ripetere il mio peccato. Solo io che ho provato e compreso il dolore ed il pentimento posso portare il bene. Solo io ho compreso veramente l'abisso che è la non morte, perché solo io l'ho toccata e sono riuscito a tornare indietro.
Questo è in linea generale il filone che vorrei mantenere per il mio personaggio, mi piace l'idea del narcisista della comprensione del peccato, ricongiungendo così i punti 2 e 3 del mio giuramento: Regna con il pugno di ferro, io sò voi no quindi si fa come dico io; Forza sopra tutto, so che sono i forti che comandano e se voglio comandare devo essere forte. Il primo punto lo sento un po' deboluccio invece: estingui la fiamma della speranza, quale speranza? Quella del poter essere così potenti da contrastare la morte? Io so che non si può e quindi è meglio fidarti di quello che ti dico perché l'ho provato con mano e ne sono rimasto scottato. Se ti opponi farò di te un esempio da usare per perorare la mia causa.
Cosa ne dite? Giudizi, suggerimenti o commenti sono ben accetti!