-
Conteggio contenuto
569 -
Registrato
-
Ultima attività
-
Giorni vinti
4
Tipo di contenuto
Profili
Forum
Blog
Download
Gallery
Calendario
Regolamento e FAQ
Tutti i contenuti di Black God
-
nono..non ci siamo capiti..(sui metallica siamo daccordo..come si sono ridotti.. )..dicevo che alcune volte il metal ha talmente tante diramazioni che,per comodità,qualcuno a volte se le inventa.. Comunque ammetto la mia lacuna..non sapevo facessero crossover..(e purtroppo sono disinformato sul crossover in generale..e se potessi darmi dei dettagli,e degli esempi magari,te ne sarei grato davvero). Grazie dell'aiuto che saprai darmi nel tappare questa mia lacuna. Evviva i vecchi metallica..e viva i Doors(mio gruppo preferito.. )..
-
Pokemon o magic?
Black God ha risposto alla discussione di Meuso in Altri Giochi di carte collezionabili
Magic..si spende un po..ma alla fine è molto più interessante che Pokemon..di sicuro più divertente(ed alcune volte anche esaltante..)per quanto mi riguarda ti consiglio Magic.. -
anime FMA: Full Metal Alchemist
Black God ha risposto alla discussione di chandwick in Libri, fumetti e animazione
Non ho mai seguito l'anime..però se mi dite che ne vale la pena..me lo procuro.. Ne vale la pena? -
Io ho sempre con me un taccuino..non dev'essere di tagie enormi..ne ho di tutti i tipi..uno tascabile..ed altri in formato normale..e quando ho un idea me la appunto(quasi sempre a matita..ne dimentico a bizzaffe nelle tasche dei pantaloni:lol: )..ci scrivo anche poesie..cose così insomma..ciò che mi viene..e quando ho tempo le riguardo e,magari,le ricorreggo..le unisco a formare un unico componimento..ed alla fine arrivo sempre a qualcosa..non sempre buoni risultati..però alcune volte esce qualcosa che mi sembra decente o addirittura buono.. è un buon consiglio quello del taccuino..(ma anche un bel libro da sfogliare mi aiuta..non sempre a scrivere..ma mi aiuta..).
-
Insomma..metal come intendi tu forse..ma il metal ha diramazioni che tendono all'infinito..e per non dover specificare un genere(che molte volte ci si deve inventare per comodità)che sia un sottogruppo del metal..ho messo i S.O.A.D. nel metal. Di certo sono migliori delgi "ultimi"Metallica..che ultimamente fanno pena..
-
Non c'è che dire..complimenti..molto brava ed una disegnatrice eccellente come una coloratrice di tutto rispetto..davvero complimenti..mi piace molto.
-
La Nostra Storia – Note
Black God ha risposto alla discussione di Joram Rosebringer in Prosa e Poesia
Eh..il mio personaggio ha un debole verso chi non sia lui stesso..(naturalmente in negativo..) Comunque grazie ancora per i commenti..ehehe.. Se volete a me basta un pezzo corto..giusto per sapere come gli altri personaggi si muovono e poi posso continuare io.. Ne ho il tempo e soprattutto la voglia..ehehe..e se volete basta aprire un pezzo per sapere cosa fanno gli altri(come ho già detto)e posso cercare di andare avanti..se invece volete approfondire..non preoccupatevi..posso aspettare qualche giorno,mi sta bene comunqe perchè mi darete anche più tempo per mettere a posto delle cosuccie.. Io comunque sono disponibile. Ah ,e soprattutto..non mi aspettavo,anche se mi facilita,l'uscita dalla città..in mezzo alle fiamme.. Dovrò rivedere un po di spostamenti..ma non dovrebbe essere un problema..anzi forse si rende tutto più interessante..vedrò cosa salta fuori rimuginandoci un po su.. Più che altro non ne capisco il senso e mi riesce difficile,dunque,andare avanti da solo.. -
La Nostra Storia – Note
Black God ha risposto alla discussione di Joram Rosebringer in Prosa e Poesia
Grande..meglio così..non sapevo che far fare in realtà nella città al mio personaggio. Insomma..un tizio completamente nero con un cavallo nero dalle pupille rosse..non è che passi inosservato..ed avrei rischiato di scombussolare tutto..ma contavo magari sul fatto delle fiamme e cose così..comunque così mi faciliti la cosa.. Per la malvagità..eh..c'è tempo di valutarla.. Grazie del commento.lo apprezzo molto. -
La Nostra Storia - Fantasy
Black God ha risposto alla discussione di Joram Rosebringer in Prosa e Poesia
Il rinfrescante gocciolio ripetuto che pioveva sulle foglie dei fitti alberi che si intrecciavano alla vista non lo infastidiva minimamente. Qualcos’altro aveva attratto l’attenzione della sua possente figura. Come un odore familiare. Un odore che già una volta aveva sentito. Il nero destriero,che da giorni marciava quasi senza sosta,quella notte procedeva sotto l’umida cappa della foresta.Ed anche lui scorgeva e sentiva qualcosa,si capiva dalla sua andatura e dai suoi occhi purpurei che scrutavano con massima attenzione lo spazio al di là della sua robusta bardatura. Aveva sopportato di peggio,certo,ma questa volta gli pareva di andare incontro a qualcosa,che aveva già provato,e che non gli era piaciuta del tutto. Cecil,dunque,con gesto elegante portò la sua mano sinistra all’elsa della sua spada,che,con rumore metallico e fluido,sembrò baluginare tanto da stupire le inanimate spoglie della radura che,nel frattempo,si apriva agli occhi dei due viaggiatori. Sembrava essere tutto immobile,rapito da quell’istante,in cui il cavaliere si accorse e riconobbe con una certa facilità l’odore che gli era arrivato alle narici poco tempo prima. Odore di morte. “una radura sconsacrata” Pensò senza fatica Cecil che in una mano teneva le redini e nell’altra la spada che rifletteva il firmamento turbato dall’atmosfera cupa di quella notte. Il cavaliere rivolse uno sguardo al cielo e,vedendolo privo di luce,chinò repentinamente il fiero capo che tornava in quel momento ad osservare il terreno davanti a lui ed al suo destriero. -Probabilmente- disse Cecil al suo compagno-troveremo delle seccature maggiori di qualche umano ed una manciata di stregoni- Quasi con un cenno di Assenso Blackmoon si diresse,con un andatura più fiera di quanto non lo fosse già,verso il bagliore blu che veniva da dietro una piccola collinetta. Certo la pioggia non aveva smesso di cadere su quella terra morente,ma,osservò il cavaliere,non sarebbe servita che a incupire gli animi di chi,nella cittadella che gli si parava poco distante,sapeva già di dover morire. Vide con curiosità solo accennata anche gli sforzi di chi,sulle mura,cercava di sostenere una lotta impari sulla morte. -i soliti elementalisti,stupidi maghi da quattro soldi,attaccati alla vita come ad uno specchio scivoloso;guarda Black,ora tentano pure di salvare un intera città,quando non riuscirebbero a salvare loro stessi soltanto- Ed una risata profuse dalle labbra di colui che un tempo faceva parte dell’umanità nondimeno della gente che si impauriva nella speranza di non morire dentro le mura che separavano la città dal mondo esterno. -stupidi esseri attaccati alla loro vita senza valore,gli stessi che mi hanno tolto ciò che era mio,se ciò che cerco è qui mi sarà sufficiente aspettare che tutto finisca e recuperare ciò che mi è utile tra le macerie- Detto questo spronò il nero cavallo che si mise a correre per quella che una volta era la stessa foresta che prima attraversavano con una certa noia,verso la città attaccata dalle fiamme. Non sapeva neppure lui perché stesse andando così vicino alla città di cui aveva parlato male sin dai primi attimi in cui la vide,ma non si preoccupò molto della cosa,non gli importava della gente,voleva solo recuperare ciò che gli sarebbe servito,magari dalle ceneri dell’accademia di magia che sapeva esserci in quella città,magari qualcosa dalla biblioteca che gli spiegasse qualcosa del libro di incantesimi che si portava appresso da molto tempo. Arrivò in poco tempo sotto le mura e sentì chiaramente il flusso magico della barriera che gli elementalisti tentavano di mantenere contro le fiamme,vide i maghi che si stagliavano a protezione della loro comunità,e constatò che molti erano giovani,troppo giovani,sia per poter fare qualcosa contro quelle fiamme,e sia per morire. Un anziano che portava un diverso modo di vestire degli altri componenti del gruppo sembrava capeggiare con la cantilena che da tempo proseguiva. In molti lo videro sul suo destriero e cercarono di farlo allontanare,con lo sguardo e poche altre cose ovviamente,per non interrompere il canto,mantenendo così ancora viva la barriera insieme alla speranza. Sarebbero,in poco tempo,cadute entrambe;pensò Cecil. Non fece un solo movimento,e,quasi,si divertì nel vedere come,chi sulle mura era prossimo alla morte,si preoccupasse tanto per lui che,con indifferenza,guardava alcuni di loro accendersi come fiammiferi e consumersi nel giro di pochi secondi. “però,resistenti questi maghi,avrei giurato perissero uno dopo l’altro in meno tempo di quello che avrei impiegato per arrivare alle mura” Un altro odore lo prese,con un certo disgusto,alle narici.In realtà erano due,ma il primo era quello che più lo impressionò. “scavafosse”pensò. E rivolse uno sguardo alla porta della città,uno sguardo assente ma pieno di Odio verso una razza che considerava stupida ed inutile nella sua bassezza. “l’altro,cos’è? Un gatto?Forse qualcosa di più di un gatto” -Forse- disse a voce bassa –questa inutile città non cadrà così in fretta come avevo pensato-. “forse questa Città non cadrà affatto” Pensò avvertendo altri odori. Guardò ancora sopra di lui,sulle mura,e vide un ragazzo che lo osservava mentre cantilenava la nenia comune. Capì allora che sarebbe stato meglio entrare. Forse. -
Ascolto del sanissimo metal! Come i S.O.A.D. iclassici come i mteallica e gli iron..altri come i children of bodoom(anche se sono un poco più pesanti..eheh)..ed altri ancora..come ho già detto..sono un tipo musicalmente apertissimo..ehehe
-
Complimenti!..usando parole già usate..per non essere un artista sai cavartela bene.. Mi piace il tuo stile..soprattutto i matitati..(ho un debole per i disegno a matita..forse anche perchè preferisco pure io la matita al colore..eheh)..posta presto dell'altro..sono molto curioso di vedere cosa sai fare anche di altro..
-
è vero sono molto bravi..anche se non è esattamente il mio genere,sono un tipo "aperto" e penso sia un gruppo molto valido..
-
Una mia piccola storia..ma è solo il primo capitolo..
Black God ha inviato una discussione in Prosa e Poesia
Come ho detto nel titolo è solo il primo capitolo(più l'introduzione)di un racconto che è tutt'ora under costruction..volevo solo chiedervi un parere..l'ho scritto un po di tempo fa ed,essendo io lento,sto completando solo ora il secondo capitolo..vorrei sapere se vi piace.. Prefazione-“all’alba di una mattina primaverile” I fili d’erba si muovevano indistintamente sotto l’effetto del vento. Ed i fiori che coloravano quella distesa danzante venivano assaliti dalle api,volenterose di sussistere alla propria esistenza. Non sapevo da dove venissi né come fui in grado di arrivare,disteso,in quella primavera che si muoveva sotto i miei occhi. Poche cose ricordavo del mio passato(a dir la verità quasi nulla); sapevo solo di essere innocentemente meravigliato di quello spettacolo naturale,ed un'altra cosa soltanto;il mio nome:Cecil Von Valentine. Poche cose ancora. Era primavera. “che magnifica giornata” Queste le uniche parole che rivolsi in tutta la mattinata.Di solito mi capitava di gironzolare,(vagabondare sarebbe il termine più adatto),al seguito di Paladino,un cane di piccola taglia che mi era molto affezionato(nonostante me ne fosse ignoto il motivo)ed a cui io ero molto affezionato(più di quanto lasciassi intendere).Ma il mio compagno di viaggio non era esattamente una “compagnia facile”(non so se mi lascio intendere)ed aveva bisogno dei suoi spazi,ed io lo rispettavo cercando di passare il tempo in sua assenza nella miglior maniera mi fosse possibile. Mi alzai,dunque,per avvicinarmi ad una staccionata malmessa,(in effetti più che una staccionata era una frammento di quella che doveva essere una volta),al di là della quale mi si presentò,a sorpresa,e con mio enorme sgomento(tanto che assistetti alla scena a bocca spalancata,almeno mi pare di ricordare),uno spettacolo che,sino a quel momento,mi aveva soltanto incuriosito. Ed avvicinatomi in tutta fretta,impaziente di accertarmi di ciò che mi era,da lontano,parso di vedere,mi sedetti sull’ultimo asse che quell’appoggio mi permetteva di raggiungere. In effetti non fu un miraggio,tanto meno un sogno,(pensieri ai quali tutti ci avvicineremmo al cospetto di eventi come quello che mi si parava davanti),ma una realtà vera quanto l’aria e la pioggia. Dunque ciò che vidi furono due semplici figure,che,con il vento,si muovevano eleganti e sontuose. Tanto fragili sembravano,quasi appese ad un filo,che mi sembrava un pericolo anche solo guardarle,il mio respiro sembrava addirittura di troppo,e non pronunciai parola perché la paura di spezzare quel momento era soffocante. Un uomo alto,vestito interamente di nero con una cotta di maglia e l’aspetto misterioso che gli veniva conferito anche dal colletto del mantello che arrivava quasi fino agli occhi ed una copertura sul collo che copriva addirittura quello che doveva essere un fiero mento da combattente,da guerriero,o meglio,da cavaliere. Questo brandiva con gentilezza stupefacente una spada a lama larga,con rifiniture molto elaborate soprattutto sull’elsa,che mi sembrava tanto strana quanto magnifica alla vista,quasi nera. La vidi calare molte volte in quel pomeriggio su quello che doveva essere un antagonista moto valido,la cui figura era quella di un lupo dal candido manto,occhi purpurei ed un ché di magico,oltre alle dimensioni si intende. Capitolo1-“in quell’oscuro manto” Passarono dei mesi e le stagioni sembravano ripetersi senza troppa fatica ne troppa fretta. Nulla a quel tempo mi sembrava più bello di una giornata di sole trascorsa a vagabondare per i prati e per i boschi,ma certo avrei capito più in là quanto davvero fossero belle quelle giornate. Tutti,per i paesi,per le cittadelle e per i borghi parlavano di una guerra,(di cui il nome,e non solo,mi sarebbe stato noto e familiare solo più in là).Ed in verità ero poco avido,al tempo,di informazioni che non mi riguardavano nell’immediatezza,quindi non seppi molto,e ciò che seppi lo conobbi in maniera,se non del tutto sbagliata ,inesatta e senza troppe informazioni di tipo cronologico. Io e Paladino vivevamo di lavoretti nelle case(quasi sempre baracche di giovani donne o di vedove che avevano bisogno di riparazioni per l’ambiente domestico)e spesso ci procuravamo la simpatia delle padrone di casa che,intenerite dal mio aspetto da bambino responsabilizzato dal lavoro e dai tempi,con il cane appresso,ci invitavano a pernottare se non per giorni per intere settimane. Certo è che eravamo,salvo,come detto prima,alcune pause,in movimento continuo da paese in paese;avendo la possibilità,quindi,di conoscere sempre molta gente nuova imparando a vivere nel mondo che vedevo,comunque,con occhi estranei,senza quasi comprendere il vero andamento di quella vita,che,fino a quel momento,era passata solamente attraverso un paio di pavimenti da riassettare e di mobili da rimettere in funzione. Ma non ci pensavo troppo,oltre che per il fatto che la mia mente fosse occupata già dallo stomaco(non so se mi intendete),anche perché mi ponevo poche domande passando i giorni in cui questa domanda si ripresentava in lontananza a dirmi che prima o poi la risposta mi sarebbe arrivata come l’acqua arriva al mare dal cielo. Ebbene,un giorno come gli altri,quasi senza importanza,si mise a piovigginare,lentamente,con un suono lieve e sommesso che colpiva le latte con tintinnii che adoravo e che avrei ascoltato per ore. Proprio a causa di questa mia curiosa simpatia per questo suono assistetti ad una scena che mi impressionò,e che mi fece conoscere gente “interessante”come non ne avevo mai conosciuta. Nel buio del mio angolo in cui mi facevo assorbire dall’incanto dei tintinnii,mi feci distrarre dall’apertura di un pertugio nell’uscio di quella che doveva essere una locanda.Dalla luce che scaturiva dalla feritoia appena aperta ne vennero fuori due figure alquanto scure(anche se capii che ciò era dovuto al tempo cupo di quando piove),una alta ed imponente,ammantata di nero con il cappuccio calato sul volto,aria nobile “di un uomo che ne ha viste proprio molte”pensai. L’altra era più bassa(ma considerata l’altezza dell’uomo a cui stava di fronte si può dire che fosse di altezza media),ammantata di un manto scuro,nero anch’esso,ma,a differenza dell’altro,non aveva il cappuccio calato sul volto ed aveva scoperto il volto giovane da cui spiccavano due occhi chiari come il sole e dei lunghi capelli bianchi,albini,che gli conferivano un aspetto nobile e di importanza(e,visto chi gli stava dinnanzi,era davvero sorprendente ed interessante come risultato). I due uomini si allontanarono l’uno dall’altro,mantenendo però la posizione diretta tra di loro,faccia a faccia. “Dov’è” Disse in tono tra l’interrogativo e l’imperativo l’uomo incappucciato. L’altro sussurrò,un lieve sospiro,coperto in parte dal continuo ed ininterrotto scrosciar dell’acqua,e disse qualcosa come “come l’acqua dal cielo viene dalle nuvole” Ma non ne fui sicuro,e non ne sono sicuro nemmeno ora a dir la verità. Detto questo l’uomo che stava alla mia destra(quello imponente per intenderci)tolse un oggetto dal manto porgendolo al contendente con la mano destra. Un pezzetto di carta stropicciato. Tutto ciò che vidi e a cui non detti importanza,ma a cui l’uomo che occupava la sinistra del mio limitato campo visivo sembrava importare molto. Tant’è che disse con un tono udibile e chiaro(sfoggiando una voce profonda e giovanile allo stesso tempo) “Non è di tua proprietà. restituiscimela!o la lama della mia vendetta entrerà fredda tra le costole senza cuore della tua persona” Molto turbato,con una velocità che invidia fece ai lampi che si presentavano,timidi,sulle nostre teste fradice,si mise la mano sinistra sotto il mantello,all’altezza della cintola,e con un suono limpido e metallico ne estrasse una lama lucente,di un colore purpureo,molto particolare nell’aspetto,che non riuscii a capire bene a causa del tempo uggioso. L’altro,con mio stupore,non sembrò fare una piega. Non si mosse.Se non per rimetter a posto ciò che l’altro sembrava voler riscattare con la violenza. Compostamente si ritrasse,di un passo soltanto,e sfoderò un arma molto più terribile di ciò che il suo antagonista gli puntava,assetato di riconquista,alla gola. Una risata fredda. Di un essere senza sentimenti,una risata che mette i brividi,come se non bastasse il tempo. Dopodiché scomparì,in un lampo,lasciando dietro di se lo stesso foglietto spiegazzato che porgeva un attimo prima al contendente. Ormai fradicio,in una pozzanghera tra le mattonelle della pavimentazione cittadina,il foglietto galleggiava mestamente,grigio e triste,malinconico come l’essere che,ritirata la spada,stava col capo piegato ad osservare ciò che gli somigliava tanto. Passarono alcuni minuti prima che rialzasse la testa,e che,raccolti i resti di ciò che prima era un biglietto,parlasse,dicendo “Ora puoi venire fuori dal tuo nascondiglio,non c’è più nulla da vedere se non la malinconia di un uomo sotto la pioggia. Seguimi,penso tu sia affamato,ci rifaremo delle scorte mancate.” Si rivolse a me per la prima volta,senza che mi avesse visto,senza che ci conoscessimo. Eppure fu amichevole e paziente con me,e ovviamente Paladino,anche se sempre malinconico nello sguardo come nell’aspetto. Non essendo abituato alla compagnia umana mi misi a parlare(anche troppo a dirla tutta)e tra i discorsi,a cui il mio interlocutore sembrava interessato come ci si interessa delle storie dei ragazzini(ai quali appartenevo all’epoca),mi vantai di essere stato in molto posti e di essermi smarrito in una valle sotto la luna,queste le parole che usai “La luna piena mi osservava dall’alto del suo trono,ed i fiori sbocciavano al veder quella luce,una cosa era insolita,solo una” Ed il suo sguardo mi interrogò,senza fiatare;ed io,capendo,continuai “il cielo era rosso come il tramonto al limitar dell’erba,e gradualmente diventava azzurro e,ad un tratto,nero come la notte più buia,tutto questo concentricamente alla luna piena,che fiera,continuava ad osservarmi” Non pensai di attrarre molta attenzione da questo racconto spiattellato per mancanza di argomenti,come non aveva mai attirato l’attenzione di nessuno,visto che nessuno aveva mai creduto ad una mia parola a causa della mia età e della mia provenienza sconosciuta. Eppure,ancora una volta,il mio interlocutore mi sorprese,con un attenzione particolare,ponendo domande strane come “Ci sapresti arrivare di nuovo?” “che giorno era,riesci a ricordarlo?” “Facevi parte di qualche famiglia o stirpe particolare?” Domande a cui io non seppi rispondere,ma a cui replicai: “potrei dire che in un posto ci sono stato,e dunque essere probabilmente capace di ricordar la strada dal posto in questione,e se posso rivelarle un segreto,signore,è proprio per questo che viaggio!” Detto questo mi rimisi i vestiti da viaggio,presi la borsa e feci per andarmene con Paladino(che,per dirla tutta,non sembrava dell’idea di andarsene ed allontanarsi da una persona così gentile,fino a quel momento almeno,con noi),ma,stupendomi nuovamente,il cavaliere mi disse “Bene dirigiti in camera,al riposo,domani sveglia al sorgere del sole,abbiamo molta strada da fare” Ecco..questo è il primo capitolo..cosa ne pensate? -
Mi piace molto lo stile..davvero impressionante la lucidità e la fluidità della narrativa dello scritto..mi piace molto e spero ce ne siano altri..
-
La Nostra Storia – Note
Black God ha risposto alla discussione di Joram Rosebringer in Prosa e Poesia
ochei..ho capito..eheh..ho pure finito di leggere..e penso che se ne avrò il tempo stasera posterò il racconto.. -
è bellissimo quel film!Aigor..ahaha..anche quando i cavalli nitriscono sentendo il nome della padrona di casa..è troppo farte..ed il capo della guardia cittasina si accende il dito per accendere il sigaro?..è troppo bello quel film!
-
Ragnarok the Animation
Black God ha risposto alla discussione di Kyrew in Libri, fumetti e animazione
Grande..almeno mi sono risolto il dubbio..(non era quello di cui parlavo io..)e,soprattutto..ho un nuovo spunto per recuperare il manga..ma in Italia è già uscito? Se si..quanti numeri ne sono stati pubblicati? -
è vero sono particolari..ed è per questo che mi piacciono..hanno un che di mistico..
-
Ragnarok the Animation
Black God ha risposto alla discussione di Kyrew in Libri, fumetti e animazione
Non sò..è per questo che chiedevo..cioè..il manga di cui parlo è quello in cui ci sono un tipo ed una tipa che fanno parte di un organizzazione che deve far fuori dei demoni assortiti.. Ma il mio dilemma è nato perchè da quello che sò questo manga di cui appena sopra ho parlato dovrebbe essere costituito da un unico volume.. -
Cavolo..nopn ne sapevo nulla..qualcuno l'ha già tra le mani..l'ha ascoltato..ne ha sentito qualche sprazzo.. Qualcuno ha avuto modo di sentirlo??
-
Ragnarok the Animation
Black God ha risposto alla discussione di Kyrew in Libri, fumetti e animazione
mmmmh..ma è un anime o un manga?.. Perchè ho sentito di un manga che si intitola Ragnarok..ma non so se sia quello..è quello? -
videogiochi Final Fantasy: IL TOPIC
Black God ha risposto alla discussione di Serghuio in Videogiochi e Informatica
Concordo concordo..è troppo bello..soprattutto per chi ha giocato a FF VII(come me..l'ho finito una marea di volte tutto al massimo anche con le materie "assolute").. Molte sono state le critiche anche perchè si discuteva sul fatto che fosse un Fan Serice..perchè solo chi ha giocato al videogame può veramente capire a fondo il film..e provare emopzioni davvero complete al riguardo..eheh.. -
La Nostra Storia – Note
Black God ha risposto alla discussione di Joram Rosebringer in Prosa e Poesia
Perchè dovrei intimidirmi?.. Con la sottotraccia mi avete dato dei buonissimi spunti per la natura del mio personaggio..diciamo..per la sua conoscenza generale e per la sua "missione".. Ho,come ho detto,qualche idea..ma sono andato a rilento con la lettura..e mi manca ancora l'ultima pagina da leggere..e poi penso di poter partire tranquillo.. -
ehehe..grande teschio..il bello è che non si è propriamente sicuri della sua storia..se ne sà quel che basta..eppure è ancora un mistero l'utilizzo che potrebbero avere i frutti delle sue ricerche.. Anche perchè di Blejelit non ne vedo in giro da un po.. Mah..speriamo in bene..
-
La Nostra Storia – Note
Black God ha risposto alla discussione di Joram Rosebringer in Prosa e Poesia
Ho già delle ideuzze per la testa..devo solo dargli un ordine e poi vedere cosa ne esce..ehehe..speriamo di tirar fuori qualcosa di buono..