A me invece sembra molto più sensato togliere punti esperienza piuttosto che punti caratteristica o punti ferita.
Supponi che un mago, arrivato a un certo punto nella sua carriera (mettiamo ad esempio al 8° livello e a 32450 PE, tanto per dire un numero) voglia creare una pergamena di Fulmine.
Il costo in termini di punti esperienza dovrebbe essere, se non erro, 15 PE(oltre chiaramente alle monete d'oro per i materiali e al tempo impiegato per scriverla).
Una volta scritta la pergamena il mago si ritrova con un quantitativo di PE pari a (32450-15=)32435 PE ma il suo livello rimane sempre lo stesso, così come rimangono gli stessi i punti ferita (quindi la sua capacità di "accusare" colpi e rimanere ancora in piedi) e così come rimangono gli stessi i punti caratteristica (quindi, in primis, rimane la stessa Intelligenza, che va a influire sulla potenza dei suoi incantesimi, in quanto va a influire sulla CD degli stessi, cosa che secondo me per un mago è fondamentale così com'è fondamentale per un combattente la Forza o la Costituzione).
Come vedi le "conoscenze" del PG non vengono in alcun modo intaccate dalla creazione dell'oggetto magico, in quanto, nell'esempio di cui sopra, se il PG prima poteva lanciare, che so, al massimo 2 incantesimi di 4° livello continua a poter lanciare 2 incantesimi di 4° livello (oltre chiaramente a tutti gli incantesimi di livello inferiore che aveva già prima).
L'unica cosa che ci rimette (e non è poco secondo me) è che rispetto ai suoi compagni di ventura, rallenta la sua progressione, in quanto prima di creare la pergamena doveva "incassare" 3550 PE per passare di livello mentre ora ne deve incassare 3565.
A me sinceramente sembra molto più equilibrato così