Beli
Davanti a Re Dain mi inchino e umilmente accetto la ricompensa. Prometto infine che tornerò a reclamare la torre dalle grinfie del drago nel nome del nostro popolo. Ma non ora.
Ci aspetta un'altra tappa, Valle, dove gentilmente rifiuto l'offerta del re di far parte della guardia cittadina. Questa non è la mia città, non è la mia patria. La montagna solitaria è il posto dove voglio invecchiare.
Finita la caccia al Re delle Forche e ritrovato mio padre, la sete di avventura va a svanire, il cuore è appesantito dai lunghi viaggi e le enormi fatiche, brama riposo.
Quella sera, a cena alla casa di Lifstan, quando Caranthiel ci saluta per tornare al suo reame, anche io faccio manifeste le mie intenzioni.
Amici miei, questi anni insieme sono stati così preziosi e cari a me, ma tutto prima o poi deve finire. Sento la brama nel mio cuore, la sete di avventure, di tesori. Ma ho visto cosa ha fatto al mio povero padre con i miei occhi, lo avete visto anche voi.
Devo resistergli, non posso ridurmi in quel modo. Questo, capisco ora, era il significato dei miei sogni! Non era un avviso a seguire le sue tracce ma un monito a cosa porteranno.
Ed è così che ho deciso che mi stabilirò ad Erebor. Troverò un lavoro al servizio del mio re e magari metterò su famiglia.
Il drago... un giorno tornerò. Sarà la mia ultima avventura, non potrò mai avere vera pace finché anche quel verme non sarà abbattuto. Spero sarete con me quando avverrà, ma anche se non fosse, capirò.
Questo non è un addio, ma fa male come se lo fosse. Abbiamo lottato, sofferto e gioito insieme per così tanto tempo. Mi mancherete. Buona fortuna qualunque sia la strada che deciderete di intraprendere.
Una sola lacrima mi scende sulla guancia, non la trattengo. Oggi abbandono la vecchia vita in cerca di una nuova, ma lo faccio senza rimpianti.