Athanatos

Avadal La camminata nella grotta è faticosa e difficile, specialmente per me che non vedo al buio e sono ancora devastato dallo scontro, nonostante gli incantesimi di Devon. Per fortuna la luce incantata mi permette di muovermi con un minimo di velocità. A sentire delle chiavi quasi non ci credo. "Sono finite anche loro qui? Ma perché così lontano? Chi altro può averci seguiti nel piano materiale? Altri diavoli?" Devon è quasi pronto a lanciarli verso le voci, ma Geralt lo ferma saggiamente. Ha ragione lui, non sappiamo se siano veramente le chiavi che conosciamo, i nostri nemici sono furbi e molto bravi ad ingannare. Quindi attendo, preparandomi ad usare il mio potere per combattere un'altra volta.

@tutti @Liam, Rarorac

Dopo tutti i saluti di rito e le raccomandazioni del caso, riprendete il portale che da sull'ingresso della struttura e vi dirigete all'esterno. Da qui, Liam vi guida verso la locanda che ha scelto come destinazione del vostro secondo incontro con Gileos. Il ponte dell'arcobaleno è un posto come tanti in città, una locanda con piante all'ingresso e svariate decorazioni all'esterno, dipinti e colori vivaci riempiono gli interni mentre una donna dalla voce soave riempie l'ambiente con poesie cantate e recitate. Venite informati che Gileos ha già raggiunto il luogo e ha lasciato come messaggio per voi di raggiungerlo nella sua stanza. Lì trovate l'elfo ma non è solo, con lui ci sono una donna con degli abiti da viaggio leggeri ed un bastone la cui punta è una pietra giallastra appuntita; un nano dalla barba curata, alcuni anelli vistosi alle dita ed un liuto in mano; ed un uomo dal volto arcigno, protezioni in ferro nei punti vitali del corpo e una spada di fattura perfetta. Non mi aspettavo di vedervi così presto, ci avete dato quasi niente per analizzare la vostra piuma. Vi dice l'elfo aprendo la porta. Allora? Come è andata? Avete ciò che era da accordo?

Io me ne vado a casa. Dice Iotir, sbuffando, verso Ithime. Ho una brutta sensazione e temo che ci dovremo confrontare con gente molto più capace degli gnomi di ieri stavolta! Quindi anche egli si allontana, lasciando la drow travestita da Hulio, quasi sola nella piazza del mercato. Intanto Felix si mette dietro al mago, mentre gli altri iniziano a seguire Felix così da restare a maggior distanza da esso e non rischiare di essere notati. Il felinide si dimostra discreto e rilassato nei movimenti, cosa che gli permette di non attirare l'attenzione su di sé mentre segue il bersaglio, che vi conduce dall'altra parte della città. Il posto che raggiungete è un quartiere molto simile a quello in cui avete trovato la casa abbandonata, solo che si trova verso l'area nord della città, dove Arken e Ithilme sono stati per indagare ieri stesso. Qui vedete il mago, che controlla intorno che non ci sia nessuno in giro e voi vi nascondete in tempo per non farvi notare. Infine lo osservate entrare in una casa a due piani, fin troppo simile a quella che avete esplorato; una casa che sembra abbandonata da fuori ma che viene aperta dall'interno da qualcuno che ha riconosciuto l'uomo. Il gatto, invece, resta fuori e gironzola davanti alla finestra, sbirciando di tanto in tanto. @tutti

@Monia

@Victor

Vuoi dire il felinide, idiota. E la prossima volta non tenerti niente per te o non avrai paga! Dice, fulminando con uno sguardo infastidito Felix. Avete fatto un pessimo lavoro, forse chiameremo i vostri colleghi domani, andate a riposarvi e non fatevi vedere in giro per nessun motivo... ed ora via di qui! Quindi guarda il suo gatto che gli miagola come a rispondere, poi entrambi si voltano e si dirigono da dove sono venuti. Ecco, lo sapevo, adesso non ci chiameranno più, dovrò tornare a fare la fame. Si lamenta Iotir appena il padrone del gatto nero e fuori dal vostro campo uditivo.

@Arken, Kosef Il mago osserva Felix, il suo sguardo sembra notare qualcosa sul volto mutato di Ayes. Perché mi sembra che mi stai nascondendo qualcosa? Che hai fatto? Poi si concentra su Ithilme, come se non desse molto peso alle ultime parole. No, non se ne andranno. Avete fatto un casino e adesso la prenderanno sul personale; ormai avranno già scoperto degli gnomi e se non si sono spaventati dobbiamo passare ad un approccio più diretto... Parlerò con il capo, voi tornate a casa e tenetevi pronti a ricevere nuovi informazioni. Altro da riferire? Quindi punta nuovamente lo sguardo su Felix, scrutandolo negli occhi molto attentamente. @tutti

Sai anche senza indagare che nel bosco del canto ci sono creature del popolo fatato: folletti, centauri, ninfe e altri meno noti, la maggior parte essi vivono in armonia con gli elfi, tuttavia tutti quanti restano in solitudine rispetto alle città del regno di Elamis. Nelle tue indagini sul passato del posto scopri che un tempo una strega aveva vissuto nella foresta e nelle vicinanze del villaggio, ella aveva attirato vittime inconsapevoli e li aveva uccisi per qualche rituale oscuro. Fu fermata da un gruppo di avventurieri che bruciarono il corpo e la sua dimora. Non trovi eventi legati a creature mistiche della foresta che siano più recenti di questo, il quale risale ad almeno cento anni fa, se non di più.

@Victor Monia

Drophar Dopo aver preparato le mie cose ed aver osservato gli altri mettersi in viaggio, resto per qualche tempo carico di pensieri, dubbi e speranze. Poi raggiungo la vedova che ci ha ospitati e la ringrazio calorosamente. Raggiunto l'ingresso del villaggio, quasi mi dimentico di andare a recuperare le mie armi, per fortuna c'è Flint e torno indietro a prenderle. Una volta arrivato dalle guardie che le hanno in possesso aggiungo soltanto. Non dovreste parlare così male della vedova, è una persona piena di difficoltà e impegni e trova ancora il tempo di essere gentile. "Anche se in un modo molto particolare di essere gentile" Sicuramente non è pazza e le voci che fate girare su di lei sono false, spero vi ricrediate. Tuttavia non d'ho seguito a questo discorso, invece mi allontano dalla porta cittadina in direzione del carro e aspetto Flint prima di mettermi in viaggio.

L'interlocutore sembra come svegliarsi da una paralisi quando Rarorac gli fa un'altra domanda. La sfera al momento non è pericolosa, la sua energia immagazzinata è completamente scarica. Però temo che la tua richiesta non possa essere esaudita, ho studiato a lungo quell'oggetto e dubito che gli arpisti possano distruggerlo sul piano materiale. Quindi egli ritorna a fissare il vuoto. Pochi minuti dopo, il portale da cui siete venuti si attiva di nuovo. Da lì esce la figura di Graward, con un gufo bianco nel braccio destro ed una sfera di colore rosso spento nella mano. Sentite chiaramente il potere dell'artefatto anche senza essere prestanti nella magia, una forza enorme ma non necessariamente maligna che avvolge l'aria tutto intorno a voi. Ora che l'elfo è giunto nella stanza, il vostro precedente interlocutore scompare dopo un gesto della mano di Graward. Sarò con voi attraverso gli occhi del mio famiglio, fate attenzione, qualunque cosa vogliano fare gli arpisti, io credo sia pericolosa. @Liam Graward si muove in modo molto più naturale del precedente, tuttavia la sua parlata è uguale. Si avvicina a Liam e consegna la sfera ed il gufo, mentre Kibi si nasconde nella manica del suo padrone alla vista dell'uccello avvicinarsi. Ancora una volta questo artefatto è affidato a voi, la prima volta che lo avete posseduto avete agito nel modo migliore, spero che stavolta valga lo stesso. Detto così fulmina Valandhir con uno sguardo privo di fiducia, stessa cosa per Nathaniel. @tutti

@Felix, Ithilme Al principio del tramonto, finalmente la piazza del mercato comincia a liberarsi della folla, ed è a questo punto, quando sono rimaste solo poche decine di persone ed una manciata di guardie, che vedete un uomo non troppo aitante, vestito in modo borghese ma con una borsa a tracolla ed un gatto nero che lo segue controvoglia, avvicinarsi circospetto ad un bancone di frutta ed attendere lì con lo sguardo sempre vigile. Dopo essersi guardato per alcuni momenti nota i tre in attesa davanti alla locanda e li raggiunge. @Felix, Ithilme @Arken, Kosef

Le vostre parole sono gentili Valandhir. Dice al vecchio mago senza sembrare colpito, dopo che Liam ne ha introdotto il nome. Le apprezzo molto, specialmente da un esperto dell'Arte come voi sembrate. Tuttavia il suo volto non si piega neanche in un minimo sorriso. Grawad osserva Liam in completo silenzio mentre esprime il resoconto di tutta la sua missione, restando poi a fissarlo come impietrito per lungo tempo dopo che ha terminato. Hai fatto bene a portare ciò alla mia attenzione. Dice infine, parlando con ancora più calma di come aveva cominciato e mantenendo il suo corpo quasi immobile mentre lo fa. Ed hai fatto bene a non prendere decisioni su una questione che riguardava il nostro ordine per intero. O forse le hai già prese ma vuoi farmi credere di no per convincermi che sarò io a prendere la decisione. Dice alzando quasi impercettibilmente un sopracciglio per poi riabbassarlo subito dopo. Credo che tu abbia le migliori intenzioni, in fin dei conti, e credo che se non le avessi allora saresti solo stato manipolato da quelli che si fanno chiamare arpisti contro la tua volontà. Una nuova, lunga pausa vi fa attendere la sua prossima frase. Io non ho intenzione di mettermi contro gli arpisti, né di farmeli alleati. I loro fini sembrano nobili e molti che li sostengono lo sono altrettanto, ma i mezzi di quest'organizzazione mettono in pericolo chiunque provi ad averci a che fare... Se loro vogliono avere la sfera per vederla distrutta, allora sapranno come distruggerla. Aggiunge, supponendo. E se il vostro accordo prevede la distruzione dello stesso allora non avranno motivo di non dirvi come si potrebbe fare. Vi guarda tutti, cercando di capire come reagite a questo e, forse, se avete già capito dove vuole arrivare. Io voglio fidarmi di te, Liam. Ma non voglio fidarmi di questi arpisti. L'unico modo per rispettare l'accordo ed impedire che non mantengano le promesse è che tu non lasci l'artefatto nelle loro mani. Fatti dire come distruggerlo e distruggilo tu stesso. Questo è il consiglio che ti do. Dopo di ché guarda tutti gli altri, fissandoli intensamente. Poi torna a guardare Liam. @Liam Ora devo finire ciò che stavo facendo, ma a breve sarò da voi. Vi dice il corpo immobile che vi sta fissando. Potete accomodarvi in questa anticamera dove vi trovate mentre io sono via, non ci metterò più di un'ora per raggiungervi alla torre. Detto questo, il vostro interlocutore torna immobile, a fissare un punto imprecisato dietro di voi, forse la porta o forse nulla di fisico.

Al villaggio non trovi nessuno, il luogo è deserto, le case andate in fiamme sono ora cumuli di macerie, le strade piene di sangue e tutto sembra in decadenza. Non sai se gli uomini sono già arrivati, da qui non hai abbastanza per capirlo.

Arken, Kosef e Kilma si separano da Felix e Ithilme, mentre i primi vanno verso la locanda gli ultimi raggiungono il loro finto compagno. @Felix, Ithilme

L'uomo che si presenta al cospetto del vecchio sacerdote è un tizio aitante e ben vestito, indossa una catenina con la rosa piangente in bella vista e la sua testa comincia a mostrare i segni di calvizia ma non di grigiore, probabilmente è sulla mezza età. Signore, abbiamo concluso l'esplorazione signore, abbiamo avuto un incidente con creature d'ombra signore e altri tre uomini sono caduti. Tuttavia abbiamo mappato buona parte della foresta signore. Procediamo con la seconda fase del piano, signore? Il vecchio si fa dare una mappa che mostra degli schizzi, correzioni ed annotazioni su un paesaggio di foresta, capisci dalla forma e dal contesto che non può che trattarsi della foresta nera. Stiamo rischiando molto con questa operazione, ma i risultati sono impressionanti. Commenta ad alta voce Seatumal. Il nemico ha fatto molto male ad abbandonare al foresta a sé stessa, non ci resta che trovare una grotta al caso nostro e potremo colpire! Procedete come da programma, trova altri volontari e bada bene a controllare che siano fedeli alle rose, il destino del mondo dipende da questa missione. Mentre l'uomo se ne va, completi le informazioni che sono state dette con quelle che sono state pensate. Si tratta di un progetto che va avanti da oltre un anno, le rose piangenti stanno studiando, mappando e cercando un posto sicuro all'interno della foresta nera. L'obbiettivo è quello di inviare una squadra d'elite dietro i fronti di guerra quando questa comincerà ed affidargli l'arduo compito di raggiungere la torre oscura, dove si dice il lich ed i suoi necromanti più fedeli abbiano dimora, così che questi eroici campioni possano tagliare la testa al serpente mentre le forze dei non morti saranno impegnate a combattere al castello nero e lungo il fiume Dort.

Drophar Se ciò vi farà stare più tranquilli ed al contempo vi dimostrerà che non abbiamo i loschi fini che sospettate, allora accetteremo di viaggiare separatamente ed incontrarci quando il viaggio sarà concluso. Dico amareggiato dalla testardaggine dell'architetto. Io conosco poco la città di Rexit, potreste indicarci un punto in cui incrociare nuovamente le nostre strade. Domando a Huriel e Rose, guardando lei principalmente dato che ella è la più coinvolta dei due nel nostro mistero. Una locanda magari? Oppure una piazza cittadina?

Proseguite lungo il grandino ed entrate nella sala principale, lì vi annunciate ad un costrutto che protegge l'ingresso e vi lascia passare. Proseguite verso un portale in fondo alla stanza d'ingresso, ignorandone molto altri e, entrando all'interno, vi trovate ad una porta. Fuori dalla finestra vedete che siete esattamente in cima alla torre, delle scale scendono sotto di voi ma entrate nella sala dove incontrate Graward, il reggente dell'ordine arcano di Silverymoon. Graward è un elfo della luna, il suo volto arcigno e serio racchiude un naso piccolo ma di forma affascinante e degli occhi azzurri e profondi. I capelli neri sono legati in una lunga treccia che scende fino alla schiena mentre le orecchie sono molto più sottili e delicate dell'elfo arpista che avete incontrato l'altro giorno. Ciò che colpisce di più del mago sono le sue vesti: una tunica argentata con ricami dorati a motivi floreali scende fino ai suoi piedi, scintillando alla luce del sole che proviene dalla finestra, una gemma blu appesa ad una catenella d'argento completa la veste mentre un diadema poco raffinato con una gemma incastonata gli contorna il volto. Liam, vero? Dice guardando il tielfing, la sua voce è calma e le parole ben scandite, ma la cadenza del suo parlato è terribilmente lenta e nessun gesto accompagna le sue parole. Mi ricordo di te, consegnasti l'artefatto dall'isola di Cillyscat circa un anno fa... e chi sono gli altri tuoi compagni? In alcuni di loro percepisco segni di magia ma altri sono ben lontani dallo studio dell'arte. Dopo una lunga pausa che sembrava il termine del suo discorso, invece aggiunge. Che ragione unisce un gruppo così disparato al mio cospetto?

Avadal Rispondo ad Acefer sulla questione della luce. Se riposassi potrei andare avanti senza luce, ma non credo sia saggio riposare qui. E comunque altri di noi avranno problemi con l'oscurità del sottosuolo. Inoltre se c'è qualcosa qua intorno ci ha sicuramente già sentiti, ma io preferisco avanzare vedendo dove vado piuttosto che affidarmi agli occhi dei pochi di noi che vedono al buio. Inoltre gli mostro come abbia il controllo totale della luminescenza facendola sparire e riapparire. Se vedi qualcuno più avanti mentre ci precedi, avverti e la spegnerò. Poi Devon mi cura le ferite, il mio corpo migliore dai gravi danni ma ancora è lontano dall'essere pienamente in forma. Acefer lo ringrazia, non ne capisco il motivo "Non lo ha fatto per noi, semplicemente gli siamo più utili quando siamo in forze, sciocco". Dico tra me, al sicuro nella profondità della mia mente protetta da ogni tentativo di intrusione indesiderata. Le mie conoscenze del genere di luogo sono limitate. Dico mentre vedo Daedhelon e Acefer andare in avanscoperta. Ma se servirà combattere ho ancora delle forze sufficienti per qualche incantesimo che si rivelerà utile.

Passano pochi giorni e il gruppo guidato da Uthster raggiunge la capitale del regno di Lyragor. Rundrifell è esattamente come il resto del regno: un insediamento militare prima che una città. Due possenti fila di mura in pietra circondano la cittadina, una esterna alta almeno dieci metri ed una interna che raggiunge anche i quindici; la parte centrale è della città è un grande castello anch'esso cinto da mura, nel quale si sviluppano gli edifici più importanti del regno come i quartieri del re e le sedi degli organi militari. Le strade sono costantemente pattugliate da guardie armate, le case sono squadrate e prive di variazione architettonica, gli abitanti sono per lo più cupi e in maggioranza giovani. Nel nostro regno si invecchia difficilmente. Spiega Uthster ai suoi compagni di viaggio. Siamo sempre in lotta con i pericoli che cercano di annientarci da ogni lato. Poco più a nord della città, separato solo da una distesa brulla e vuota, giace la foresta nera. Da qui sembra una normalissima foresta, tuttavia sai che all'interno di essa ci sono i resti di uno sfortunato regno elfico che ha subito l'avanzata dei non morti e adesso le sue fronde ospitano oscurità terribili e pericoli mortali. Il gruppo si fa strada verso il castello, venendo fatto passare dalle guardie all'interno, da lì raggiungono i quartieri di Seatumal, dove molti altri ufficiali militari e membri di rilievo delle rose piangenti sono stanziati. La presentazione del gruppo è alquanto goffa, Jamster, abituato al sistema di caste del suo impero, si inchina al sacerdote che lo fa alzare; allo stesso tempo Hagref commenta lo stile della dimora con disappunto e Glan gli da una gomitata fin troppo vistosa per farlo stare zitto. Solo Tewan e Qirin sembrano mantenere un comportamento decoroso. Dopo le presentazioni Uthster spiega come li ha conosciuti e cosa hanno fatto per l'organizzazione, quindi Seatumal ti guarda intensamente. Quello che avete fatto è molto coraggioso, affrontare un vampiro dei figli del sangue non è da poco e se fosse stato uno dei maggiori avrebbe potuto distruggervi... ora sapete con che cosa combattiamo quotidianamente, e le cose si faranno sempre peggiori con il tempo che passerà. La sua voce non è fatalista o disperata, solo triste e consapevole, un tono profondo e chiaro scandisce ogni parola mentre continua. La nostra organizzazione vi è debitrice, ma abbiamo bisogno di gente come voi più di quanto noi possiamo ancora darvi in cambio, quindi ditemi, cosa chiedete. Jamster risponde in tono umile. Solo che ci aiutate a fare giustizia, una creatura dell'oscurità ha attaccato un villaggio ed estratto qualcosa dal sottosuolo, se posso mio signore, implorerei il vostro aiuto per calare la giustizia divina su quell'essere immondo. Uthster spiega al gruppo che l'organizzazione ha già mandato uno studioso ad indagare sulle tracce magiche di quell'evento per capire di cosa possa trattarsi, poiché i loro esperti non hanno ancora idea di cosa fosse sepolto lì. Infine il comandante delle rose piangenti chiede alla compagnia di fermarsi qualche giorno in attesa di risposte, nel frattempo gli offre di prendere in considerazione di collaborare con loro in ciò che verrà. Come al solito il gruppo è combattuto, ma stavolta il combattimento col vampiro ha completamente lasciato in secondo piano quelle che erano prima le priorità dei singoli e, chi per vendetta, chi per un senso di giustizia, chi per una promessa data e chi per fame di lotta, tutti sono d'accordo col restare a Rundrifell tutto il tempo necessario e di appoggiare le rose piangenti nella loro lotta ai figli del sangue e ai loro padroni della Molavia. Se non vi dispiace. Li licenzia Seatumal. Ora ho un incontro importante, tuttavia assicuro che ci rivedremo presto nei giorni a venire, nella speranza che avremo le informazioni che ci avete richiesto così da ripagare il debito che abbiamo verso di voi.

Anch'io avevo capito così, mentre ho capito che Felix e Ithilme andranno ad aspettare il tizio che deve arrivare e intanto si incontrano con il quarto inseguitore.

Trovi un falegname disposto a produrti le casse di cui hai bisogno, ti dice che in una settimana saranno pronte. Demliel, invece, lo trovi nella sua nuova dimora alla casa di famiglia. Essa è una villa dall'aspetto portentoso, piena di servitori e sfoggi di ricchezza; la camera del sacerdote, tuttavia, è molto diversa: a parte gli oggetti che teneva nell'accademia non noti nulla di nuovo, si tratta di una camera grande ma essenziale, senza distrazioni né ornamenti. Annuisce calmo alla tua spiegazione. Faremo come suggerisci, ed una volta trovato il traditore lo faremo pagare per i suoi crimini e spingerò perché Jamster venga indicato come traditore... tuttavia le voci sul ragazzo stanno già cominciando a girare anche senza il mio aiuto, e ormai la mia posizione non è più precaria come quel giorno che ne parlammo la prima volta. Egli ti guarda sorridendo, inconsapevole che tutti i problemi causati alla banca non sarebbero mai avvenuti se lui non ne avesse avuto necessità. Ma almeno abbiamo trovato un traditore che cercava di arraffare potere e denaro, ancora una volta grazie a te! Stavo pensando di andare a fare una visita ai banditi che hanno assalito il carro, certo non ho più una squadra di paladini al mio fianco, ora che sono alto sacerdote e la mia missione è compiuta, tuttavia posso affiancare le guardie cittadine e offrire le informazioni scoperte ed offrirmi volontario per accompagnarli come qualunque bravo abitante dell'impero farebbe. Il suo tono è risoluto, è pronto a fare la cosa giusta e punire i criminali.

Osservi il tesoro venire seppellito mentre sopra di te la nave mercantile comincia ad andare a pezzi, assi di legno cominciano a sprofondare, rumori pesanti indicano che il relitto sta cominciando ad andare giù, corpi di marinai si perdono in acqua mentre la nave pirata comincia ad allontanarsi per tornare a casa. Infine torni ad Ardis, molto lontano da qui, dove le notizie della perdita del vascello potrebbero non arrivare per mesi interi. Qui ti rechi nuovamente al tempio di Boccob, dove speri di trovare un oggetto incantato che fa al caso tuo. Analizzi ciò che c'è a disposizione e ti accorgi subito che quello che ti serve è ben più costoso di tutto quello che trovi qui, nessuno costruirebbe qualcosa di così potente senza avere un compratore assicurato.