Athanatos

Tyrhum - paladino umano Io faccio un giro della taverna, controllando accessi e vie di fuga. Dobbiamo assicurarci sia che la nostra trappola vada bene che noi non finiamo in trappola. Dico, sperando di far uso del mio passato da truffatore per valutare bene la situazione.

Drophar Sono d'accordo. Cosa avete da offrire in cambio? Chiedo poi alla gnoma.

Il popolo ha paura, paura di Pollingart, più paura dei coltelli. Le storie che sentiamo sono orribili: decapitano i nemici e lasciano le teste a marcire in vista di tutti, rubano dalle case a piacimento, hanno preso tutto il cibo e lo danno solo a chi vogliono... Pollingart è molto meglio di così.

Burnon fa la sua domanda, chiedendo agli antenati se andare al villaggio porterà successo. Gli antenati valutano la situazione e mandano una vaga risposta: Successo e guai. La risposta più vaga possibile. Il futuro è incerto se prendete questa via.

Beli Il sogno, la strana sensazione all'ingresso della grotta, tutto torna. Chi sei, vecchio? Qual'è il tuo nome? Sei Blàin?

Bhalasar - guerriero bronzo Non saprei che domande fare. Dico a Daardendrien. Le lascio a voi, se ne avete.

Beli La sua freccia ha trafitto la mia, spingendola dentro l'occhio. Direi che per una volta ha diritto a vantarsene. Dico a Caranthiel, poi aggiungo. Siamo sempre giudiziosi, non ti preoccupare!

Bhalasar - guerriero bronzo E ti pareva, un altro castello! Esclamo giungendo alla vista di Parnast e, soprattutto, dell'edificio che lo torreggia. Questi cultisti di certo sono appariscenti! Come all'altro castello allora? Siamo cultisti mandati a portare notizie? Magari di quello che è successo lì, così non dobbiamo mentire.

Beli Il drago è una creatura formidabile e terribile. Capisco la follia della nostra impresa e decido che la mia vita è più importante. Posso ancora fuggire, posso ancora recuperare il tesoro e fuggire. Non farò la fine di mio padre! Gli altri moriranno ma non c'è nulla da fare altrimenti, terranno il drago occupato abbastanza da permettermi di fuggire. Inizio a correre ma la grotta trema e cado a terra, quando mi rialzo capisco che non ci sarà fuga, il drago mi inseguirà e ucciderà qualunque cosa faccio. Ma forse se riesco ad accecarlo. Miro una freccia all'occhio della bestia, mentre è impegnato contro Lifstan e Germonth. E incredibilmente va a segno. Come se tutta la sfortuna degli ultimi giorni sia svanita all'istante. Ancora più assurdo, Robur da il colpo di grazie al drago. Osservo il mostro cadere a terra, sconvolto dalla vista. Resto immobile per qualche istante, terrorizzato che sia solo una trappola, appena mi avvicinerò la creatura riprenderà vita e mi mangerà. Ma nulla accade, abbiamo veramente vinto. Che vuoi fare, Lifstan? Chiedo al Bardiano. E so già che trofeo voglio! Le ricchezze del drago, sono libere da essere reclamate!

I mercanti sono allo sbaraglio, quelli che non sono catturati sono fuggiti lontano. Forse solo alcuni parlano con Pollingart tramite magia. Dice il giovane. Non so altro dei piani, non mi veniva detto molto. Pemir? Credo che Pollingart pensa sia la mente dietro la ribellione. C'è una taglia sulla sua testa, molto pesante.

Io anche sarei per scambiarla, mi sembra la cosa più semplice per noi da fare.

Vi lascio discutere liberamente finché non arrivate ad un piano d'azione.

Jones Mill La conversazione si fa interessente e le prossime mosse cominciano già a formarsi. Io posso fare qualche ricerca sulla protezione mentale. Intanto sono interessato a questa torre magica. Sappiamo che gli assassini sono pratici di magia, dovremmo investigare ovunque la magia sia presente in città, potrebbe essere un nascondiglio o peggio, il sito di un altro rituale.

Tyrhum - paladino umano Annuisco, non avendo molto da aggiungere, ma cercando di tenere a mente tutto quello che viene detto per prepararmi al meglio.

Altri... non credo. La mia verga. La usavo per purificare il cibo di Killimbert. Per caso ho scoperto che potevo invertire l'effetto. E l'ho menzionato a Pollingart... da qui ci è venuta l'idea. Vi spiega il giovane. Quindi mente, non sono pedina. Esclama Ven. Non stai migliorando la tua situazione! Il mago comincia a sudare freddo. Avevi detto mi avresti aiutato! Si rivolge a Theo.

Drophar Rimango tutto il tempo a bocca aperta, passando da una stranezza ad un'altra fino ad un enorme ufficio, numerato con 13 quindi ce ne sono almeno altri 12 qui. La gnoma, prima persona reale, sembra incredibilmente tranquilla per un posto così bizzarro e magico. Oh. Sì... abbiamo una gemma presa da un djinn. Potete purificarla?

Bhalasar - guerriero bronzo Nel pieno della battaglia lascio ogni remora e morale dietro di me. C'è solo la lotta, rapida e brutale. Sono tutt'uno con la spada e il suo desiderio di morte diventa il mio. Sferro una serie di colpi senza pietà, senza trattenermi. Ricevo in cambio solo un graffio prima che metta a segno il colpo definitivo. A fine scontro mi sento molto meglio, lo vedo espirare l'ultimo respiro, proferire le ultime parole. Non avrebbe mai rivelato nulla in ogni caso. Mi dico, è andata bene così. In ogni caso non ho rimorso, uccidere un nemico ad armi pari non mi tocca per nulla. E forse avrei dovuto fare lo stesso con Talis, forse Hazirawn ha ragione, questi cultisti vanno uccisi tutti.

Bhalasar - guerriero bronzo Non importa, la tua vita merita di finire per chi sei, non per cosa sei. Anche se io non sono convito tu sia più di un oggetto, i miei amici, di cui mi fido, lo sono. Spiego al nano. Quindi ti tratterò come se fossi vivo e ti offrirò la possibilità di difenderti. Langdedrosa ha dato la stessa scelta a me, ormai tanto tempo fa. Le mie speranze erano tanto piccole quanto le tue sono ora, ma mi divago. Tiro fuori Sullamath, la scimitarra che ho trovato seguendo la voce del vento. Seppure non è più legata a me, mi è ancora cara. Prendi questa spada, affrontami ad armi pari. Uccidimi e avrai salva la vita, ma non esitare. Se ti rifiuti di combattere non avrai la vita salva. Poi mi preparo a nutrire Hazirawn del suo sangue.

Ven interviene sulla questione dell'inganno. Sciocchezze, anche avessi voluto non avrei mandato i miei uomini così lontano dalla città. Pollingart avrebbe mandato la sua cavalleria ad ucciderli uno ad uno, controlla abbastanza di periferia che non avrei potuto rispondere prima che fosse troppo tardi! Theo inizia a lanciare un incantesimo che richiede un certo tempo, nel frattempo voi continuate a conversare. Io... non lo so... ho paura... è successo così in fretta. Non sapevo cosa fare... Così ho scelto il familiare... sembra che tu abbia fatto una scelta diversa. Mi perdonerai? Dice, chiaramente spinto dallo charme ad aprirsi con voi in questo modo. @tutti

Tyrhum - paladino umano Annuisco pensieroso. Sarà come gli dei vogliono. Vorrei veder fatto il bene di questa città e ciò che conta è che abbiamo tentanto di evitare l'esecuzione. Ma se deve essere fatto lo sarà. Pregherò perché gli dei facciano giustizia a chi non la riceverà in vita. Non mi arrendo alla situazione, ma accetto la realtà dei fatti. Non sempre si può vincere e sembra stavolta sarà una di quelle. Spero solo che gli dei non ci facciano pentire di questo esito.

Drophar Esaminare oggetti. Dico all'automa, essendo d'accordo con Flint. Ian puoi porgergli la gemma? Vediamo cosa ha da dire. ...E spero sono si faccia pagare per esaminare... Aggiungo sottovoce, cominciando a temere che non parleremo con i veri membri della gilda di questo passo.

Sono d'accordo! Perché sta succedendo tutto questo? Non può tornare normale come era prima? Questa è l'unica cosa che voglio! Risponde il mago. Prima era sbagliato! Ribatte Ven. Quelli come te non possono capirlo, vivevi nel lato fortunato della città, scegliendo di ignorare i servi costretti a lavorare come schiavi e i poveri senza diritto alla giustizia. L'uomo scuote la testa. Falsi propositi non nascondono chi sei veramente! I coltelli vogliono il potere, nient'altro.

L'incantesimo di Theo fa il suo effetto ed il mago sembra voler credervi nonostante la sua convinzione quasi cieca. Però poi dice. Avete vi sto male! La propaganda dei coltelli vi ha ingannati, sono stati loro fingendosi soldati. Hanno pure preso la fortezza quindi hanno le divise!

Scelto di mandare Talien, si alza in volo come civetta. Vola verso nord, uscendo dal bosco e trovandosi di fronte una grande foresta molto più fitta e poco ad ovest le alte montagne che avete visto nella mappa. Tra voi e la foresta sta una pianura coltivata, ma il raccolto sembra in rovina, la terra è spoglia e nulla è rimasto a crescere. In mezzo alla pianura sta una manciata di case che definire villaggio è un'esagerazione. Questa è Athimly, la vostra attuale destinazione. Almeno sembra ancora in piedi, nonostante tutto quello che avete sentito. Eppure c'è qualcosa di chiaramente fuori posto qui: oltre il villaggio e verso le montagne Talien nota un accampamento di centinaia di tende. Sembra ben organizzato ed ordinato, ogni tenda disposta con precisione geometrica quasi maniacale ma non c'è nulla di permanente, neanche una palizzata. Anche da questa distanza Talien può vedere decine di quelle creature alate che si alzano in volo, girano attorno e tornano al campo. Al centro del portale brilla un arco di luce che sembra proprio uno dei tanti portale che avete visto quando siete fuggiti dalla prigione di Atrokos.

Le campagne? No, quelle sono bugie dei coltelli. Non credetegli. Dice il mago. Sono criminali, sono senzalegge. Sono malvagi!