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Tayan Chingachgook

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Informazioni su Tayan Chingachgook

  • Compleanno 12/10/1990

Informazioni Profilo

  • Sesso
    Maschio
  • GdR preferiti
    Cyberpunk 2020, Vampiri La Masquerade, Warhammer, Warhammer 40000, Sine Requie, The Witcher

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Obiettivi di Tayan Chingachgook

Anziano

Anziano (10/15)

  • 5 anni con noi Rara
  • Primo messaggio
  • Collaboratore
  • Macchina da messaggi Rara
  • Iniziatore di conversazioni

Insegne recenti

10

Punti Esperienza

  1. Ringrazio tutti per i preziosi consigli! In realtà i giocatori che mi preoccupano maggiormente sono mia mamma e mia sorella, che faticano a che a ricordare le regole di pandemic, figuriamoci gestire un teatro della mente...
  2. Buonsalve! Scrivo per chiedere il vostro parere riguardo un tema scottante, le cene con i parenti. Scherzi a parte, mia sorella vorrebbe introdurre il mio nipotino di 8 anni al bellissimo mondo del gioco di ruolo, ma senza per questo esporlo alle mie sessioni in ambientazioni mature tra le 21 e le 4 del mattino in atmosfera fumosa e cupa. Ne consegue che dovrei preparare una one shot da giocare con il piccolo e con due giocatrici d'eccezione, mia mamma e mia sorella, entrambe totalmente digiune di gioco di ruolo. Sto quindi cercando un gioco senza tematiche forti, che soddisfi tre requisiti fondamentali: Ambientazione "naif" (tipo il DnD di quando eravamo piccoli) Ambientazione facile da imparare (non posso tirare a mia mamma un pippone sulla storia dei nani e del perché quel dato clan ha un drago nell'araldica, io ci vado matto ma lei mi cala di attenzione dopo due minuti e si scorda pure la razza del suo personaggio) Poche semplici regole (per la stessa ragione di cui sopra). Io sono un giocatore abituale di Cyberpunk 2020, Vampiri la Masquerade, The Witcher e di una mia ambientazione fantasy estremamente matura, capite quindi la mia difficoltà 😅 Consigli, idee e suggerimenti cercasi!
  3. Quando i due solitari raggiungono la curva li senti parlare in radio in un discreto russo, con lieve accento locale Ci sono le tracce di una moto nel fango, si fermano alla curva, forse qualcuno che ha sbagliato strada, facciamo ancora due o trecento metri, poi rientriamo. Potrebbero scoprire la moto, ma non ne sei sicura.
  4. Due solitari rimangono sulla soglia del cancello, che rimane aperto, mentre altri due escono e prendono a percorrere con passo svogliato la strada sterrata nella tua direzione. Noti che si guardano attorno, ma non hanno un fare molto circospetto probabilmente si sentono molto sicuri e non si aspettano un attacco al cottage. Non hanno un passo spedito, segno che probabilmente intendono percorrere un bel tratto.
  5. Il tuo trench s'impiglia fastidiosamente fra i rami e sei certa di averlo rovinato, mentre procedi circospetta nel sottobosco. Non fosse per i caricatori che hai stivato nelle sue ampie tasche, lo avresti già gettato a terra. Infine raggiungi il ciglio della collinetta ed occhieggi attraverso un arbusto spinoso. A meno di cento metri da te, la strada s'interrompe improvvisamente con un cancello di rete metallica sormontato da filo spinato. L'intera recinzione è lunga circa quaranta metri per lato, alta due metri e mezzo e forse elettrificata. Noti telecamere di sorveglianza ad ogni angolo e, per quanto ti riesce di vedere, non individui alcun punto cieco nella videosorveglianza. Attraverso la recinzione vedi un giardino ed un vialetto selciato che conduce ad un grosso cottage. I tre SUV neri sono parcheggiati sul prato macchiato di neve vecchia, assieme ad un'elegante e costosissima auto di lusso e ad un AV. Anche gli angoli del cottage presentano telecamere. Noti diverse persone dall'aspetto che grida "solitario" all'esterno. Il cancello si sta aprendo per fare uscire due di questi, che indossano scarponcini, pantaloni cargo e giacche a vento. Entrambi impugnano con disinvoltura un Arasaka Ronin e parlano senza guardarsi, come se avessero un contatto radio. Altri due uomini vestiti ed equipaggiati allo stesso modo sono fermi accanto al cancello. Ci sono tre uomini vestiti in eleganti abiti neri, con grossi cappotti neri e gli occhiali da sole nonostante la plumbea giornata che chiacchierano tra loro accanto ai SUV, noti i tipici rigonfiamenti nelle loro giacche ad altezza fondina. Un altro uomo in dress code elegante aspetta di fronte alla porta del cottage, col tipico fare da guardia, le mani giunte e la posa plastica. Facendo un rapido calcolo dei mezzi presenti puoi dire con un certo grado di certezza che ci siano almeno tre volte tante persone sul luogo. Non sarebbe un lavoro facile neanche con una squadra, ma tu sei sola.
  6. Giri la rotella del sottovuoto, che sibila mentre la tensione interna della cassa scende, quindi apri le quattro linguette in polimero e sollevi il coperchio. La cassa è occupata da un'arma divisa in due parti, immersa in una protezione di spugna sagomata che imprigiona anche una vecchia cassettina metallica da 1000 munizioni NATO ed una decina di vecchi caricatori da 5.56 in lamierino. Francesca ha preso sul serio il tuo "Niente alla moda". Monti il castello sull'impugnatura facendo scattare i due pin, una semplicità imbarazzante, e ti ritrovi ad osservare un vecchio Colt M4 A1 dalla scocca graffiata. Non ne avevi mai visto uno se non nei film del secolo scorso, ma sai che ha poco da invidiare alle sue versioni moderne. Certo, non ha slitte sul manicotto e la canna esce nuda, con tanto di mira metallica anteriore, con un aspetto fastidiosamente anni '80, ma è un'arma affidabile, che difficilmente s'inceppa prima dei 300 colpi se correttamente oliata... E ti basta un'occhiata all'otturatore per renderti conto che la tua è oliata a dovere. Monta un vecchio mirino olografico, letale sulle corte distanze, ma ha anche una mira metallica posteriore amovibile che puoi usare assieme a quella anteriore fissa per tirare su distanze superiori, certo non oltre i cento metri. I caricatori sono vecchi ma ben tenuti, da 30 colpi ciascuno, testi le molle interne che ti rispondono con vigore. Quando apri la cassettina scopri che hai a disposizione circa 500 colpi, abbastanza da scatenare una mezza guerra, e che non si tratta dei vecchi 5.56 NATO, bensì di un lotto molto più recente, prodotto da meno di quattro anni, come leggi sulle scatoline di cartone targate MILTECH. Certo avresti preferito un calibro con maggiore potere d'arresto, magari un 7.62, ma il 5.56 non è una brutta scelta contro avversari corazzati. Nel complesso non puoi lamentarti del prodotto, visto quanto lo hai pagato. Scopri sul fondo della cassa una cinghia per il fucile, evidentemente Francesca ha preso sul serio anche il tuo desiderio di usare l'arma per un po'.
  7. Stai per superare una secca curva sulla sinistra, quando fermi la moto di colpo. Nella poca luce che ti si è aperta hai scorto l'angolo di una recinzione metallica sormontata di filo spinato. Secondo le tue prime stime, diresti che un centinaio di metri oltre la curva la strada raggiunge la recinzione, potrebbe esserci una casa, o la fine stessa della sterrata. La recinzione sembra recente, o per lo meno ben tenuta, ed alta almeno un paio di metri per quello che riesci a dedurre dai pochi centimetri che vedi. Ti trovi riparata dietro la curva, che aggira una collinetta alberata che ti sovrasta di quattro o cinque metri, non esiste alcuna possibilità che qualcuno all'interno della recinzione possa averti vista, in quanto questa si sviluppa dall'altro lato della collina e tu ti sei bloccata non appena ne hai scorto l'angolo esterno. Non puoi invece essere certa che non ti abbiano sentita, il motore truccato della tua moto non è esattamente discreto.
  8. Mi siedo con loro ed accetto la carne secca. Va bene buffoni... Che avete da dirmi? Vi siete persi o avete fatto qualcosa di utile nelle vostre inutili vite?
  9. Costeggi la strada fangosa, con le ruote che scricchiolano sul terreno ghiacciato, per un chilometro buono prima di trovarti costretta a procedere proprio sulla strada, perché il bosco è troppo difficile.
  10. Non hai idea della natura della stradina, è sterrata e si perde nel bosco, ma non vedi ne cartelli ne telecamere. Le tracce di pneumatici nella terra fangosa ti suggeriscono che non ci sia un gran traffico.
  11. Lasci la strada ed affronti il bosco di conifere. Il fango schizza in ogni direzione e rovina in modo forse irreparabile i tuoi vestiti, ma non ti interessa, la cruda verità è che ti sti divertendo un mondo. Certo, saresti più divertita se avessi almeno una vag notizia di Elliot, ma la vita è imperfetta in fondo. L'autocolonnaprocede per un'ora buona e tu qusi non senti più le braccia a causa delle vibrazioni quando la vedi svoltare in una strada laterale di terra battuta.
  12. Del resto dubiti fortemente che il personale della colonna sospetti di essere seguito. Non attuano alcuna manovra evasiva, non si dividono, vedi i veicoli procedere linearmente attraverso la città. Sfortunatamente per te, i mezzi procedono fuori città. Se prima potevi occultarti facilmente mantenendo un paio di veicoli fra te e i SUV, ora la cosa si fa più difficile mano a mano che vi allontanate da Tallinn ed il traffico si fa più rado. Attorno a te le case si fanno sempre più distanziate, poi vengono inghiottite da un'immensa foresta di conifere.
  13. Annuisco in segno di apprezzamento, mi piace questo modo di lavorare. Bene... Se avete dei preparativi da fare fateli, altrimenti venite con noi alla locanda più vicina e dividiamo un po' di qualunque cosa si beva da queste parti. Mi alzo dal ceppo su cui mi sono seduto per seguire la spiegazione di Yertha e mi avvio verso l'insediamento, in cerca di un posto dove fare colazione e bere un goccio in attesa dei miei agognati rifornimenti e, spero, anche degli uomini che ho mandato in ricognizione del forte abbandonato.
  14. Lasci il credichip nel bagagliaio e salti in sella. Il rombo del motore è un po' troppo rumoroso per i tuoi gusti, ma la risposta dell'acceleratore è ottima, non hai dubbi sul fatto che il motore sia truccato e anche bene. Non appena esci dal parcheggio individui nel poco traffico di taxi la piccola autocolonna nera.
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